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Schifani “Subito soluzione per risolvere criticità Villa del Casale”

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Schifani

ENNA (ITALPRESS) – “Abbiamo già avviato la procedura per affidare, entro qualche giorno, i lavori che consentiranno di eliminare i ristagni d’acqua e la formazione di muschi nel Peristilio della Villa Romana del Casale, così da restituire completo decoro all’ambiente. Gli interventi partiranno subito dopo Pasqua e si concluderanno in un mese. Al contempo va avanti l’iter, che seguirò in prima persona, per mandare in gara il completamento del restauro dei mosaici e delle superfici decorate, il cui progetto è già esecutivo e ha trovato copertura finanziaria nel Piano di sviluppo e coesione. Inoltre, inseriremo nella programmazione 2021/27 la realizzazione delle nuove coperture negli ambienti su cui non fu possibile intervenire con il progetto ultimato nel 2012”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel corso di un sopralluogo al sito archeologico di Piazza Armerina, nell’Ennese.

tvi/red
(fonte video Regione Siciliana)

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Gravina “Porteremo nel cuore l’entusiasmo degli italo-americani”

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Gravina

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “La passione degli italo-americani, che qui possiamo toccare con mano, è un ulteriore arricchimento per noi e per gli azzurri, il vostro entusiamo lo porteremo nel nostro cuore e nella nostra mente”. Così il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, durante l’incontro a New York con la comunità degli italo-americani.
xo9/ari/red (Video di Stefano Vaccara)

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Turismo lento in Sardegna, la Regione rinnova i percorsi di 8 cammini

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CAGLIARI (ITALPRESS) – 8 cammini, 3.500 chilometri, 180 tappe, 8 destinazioni di pellegrinaggio, 16 luoghi francescani, 220 comunità e un’unica magnifica terra da scoprire camminando: la Sardegna. Il progetto “Noi Camminiamo in Sardegna”, promosso dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, è un modello di turismo lento in cui la rete dei Cammini di Sardegna e delle destinazioni di pellegrinaggio diventano un’esperienza per tutti che valorizza il territorio, la sua identità e le eccellenze naturalistiche, architettoniche, enogastronomiche, storiche, religiose e culturali. La Regione ha destinato tre milioni e mezzo di euro, stanziati dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo – FUNT del Ministero del Turismo, per infrastrutturare la rete dei cammini già esistente in Sardegna, composta da 3.500 chilometri di percorsi snodati su 180 tappe che incontrano 220 comunità composte da piccoli borghi, pittoreschi paesi e città capoluogo, conducendo i camminatori a scoprire a passo lento le bellezze della Regione. Uno spazio importante è riservato al turismo spirituale: sono infatti ben 8 le destinazioni di pellegrinaggio e 16 luoghi francescani attraversati da questi cammini, luoghi di fede come monasteri, santuari, chiese, località in cui santi, beati e martiri hanno vissuto. Il progetto “Noi camminiamo in Sardegna” valorizza così questa rete fornendo agli otto cammini attualmente iscritti al registro regionale le infrastrutture necessarie all’accoglienza dei camminatori per scoprire il territorio della Sardegna a passo lento, il modo migliore per ammirare i suoi borghi storici, gli spazi incontaminati, le nature selvagge, i sentieri minerari, i mari cristallini, gli antichi nuraghe e le montagne scoscese.
L’infrastrutturazione sta avvenendo grazie alle indicazioni di guide esperte che hanno percorso tutti i cammini per comprendere le necessità di ogni tracciato. Questo lavoro porterà così tra l’1 e il 5 di ottobre 2024 all’inaugurazione degli 8 percorsi rinnovati con la terza edizione settimana “Noi Camminiamo in Sardegna”, in cui le stesse guide porteranno i camminatori a provarli di persona attraverso 15 itinerari. Questi giorni daranno così il via a una nuova stagione dei cammini in Sardegna che punta anche a destagionalizzare il turismo nella Regione, tradizionalmente legato a quello balneare nei mesi estivi. Le infrastrutture su cui i camminatori potranno fare affidamento comprendono una segnaletica costante e precisa lungo i tracciati cittadini ed extraurbani, una mappatura digitale scaricabile su noicamminiamoinsardegna.it, le indicazioni per le stazioni di rifornimento di acqua, la messa in sicurezza dei percorsi, la rimozione degli ostacoli che ostruiscono la viabilità, la manutenzione ordinaria e straordinaria e il tracciamento di nuovi tratti di sentieri e strade. Uno degli elementi di novità più rilevanti è il coinvolgimento attivo di oltre 100 strutture ricettive per l’ospitalità dei camminatori: B&B, alberghi, affittacamere, motel e spazi all’interno di conventi diventano così parte integrante del progetto. Le strutture sono posizionate strategicamente intorno alle tappe dei cammini, così da dare certezza di alloggio a prezzi competitivi. Grazie alle convenzioni con la Regione Sardegna, la spesa media per una notte si aggira infatti intorno ai 40€. Uno degli obiettivi di “Noi Camminiamo in Sardegna” è il coinvolgimento sempre più attivo della microeconomia del territorio, quindi anche del sistema ristorativo e di accoglienza, bar, tavole calde, ristoranti, agriturismi valorizzando in particolare il comparto agroalimentare sardo, vera e propria eccellenza della Regione: dal pane Carasau ai Malloreddus, dal Porceddu a al settore vitivinicolo, dalla sua inimitabile produzione casearia ai Culurgiones, al Mirto e tanti altri prodotti di alta qualità. Il camminatore medio che sceglie di venire in Sardegna attratto da un’esperienza che abbraccia a tutto tondo il territorio, in cui l’enogastronomia rappresenta uno degli aspetti più ricercati. L’età media si attesta intorno ai 40 anni, con una tendenza all’abbassamento, con sostanziale equilibrio tra donne (52%) e uomini (48%). I percorsi vengono intrapresi la maggior parte delle volte da microgruppi che vanno dai 2 ai 5 elementi, che pernottano per un periodo che va dalle 2 notti alle 6. L’obiettivo è quello di far crescere il numero dei turisti slow posizionando i Cammini della Regione all’interno dei percorsi spirituali che saranno valorizzati con il Giubileo 2025, che farà convergere in Italia 30 milioni di pellegrini da tutto il mondo secondo le previsioni. Gli 8 cammini del progetto hanno tutti anche una vocazione spirituale, con una decisa impronta francescana data da ben 16 mete dedicate all’ordine fondato nel XIII secolo dal Santo di Assisi. Questa devozione non è il solo elemento che rafforza il legame con la Chiesa di Papa Francesco: Buenos Aires, capitale dell’Argentina di Bergoglio, prende infatti il nome dal Santuario di Nostra Signora di Bonaria che sorge a Cagliari. Questo grazie alla devozione molto radicata alla Madonna cagliaritana nel 1500 tra i colonizzatori spagnoli e alla presenza di numerosi marinai sardi tra coloro che per primi giunsero in queste terre del Sud America. Questo legame Sardegna-Argentina è un esempio del forte volano che rappresenta il Turismo delle Radici, i viaggi alla scoperta della propria storia familiare e culturale. “Noi Camminiamo in Sardegna” porta così i camminatori in 8 destinazioni di pellegrinaggio e 16 luoghi francescani nella Regione, come Oristano, Làconi, San Pietro di Sorres, Dorgali, Pula, Iglèsias, Luogosanto e tanti altri.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Regione Sardegna

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Dazi Ue sul grano russo, sul commercio agroalimentare tensioni Usa-Cina

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ROMA (ITALPRESS) – La Commissione UE ha presentato al Consiglio la proposta di introdurre dazi straordinari su cereali, semi oleosi e prodotti derivati da Russia e Bielorussia.
A riguardo, il commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha dichiarato: “La Federazione Russa utilizza i prodotti agricoli come un’arma. Le vendite di grano russo all’estero ammontano ormai a 50 milioni di tonnellate, che corrispondono al 25% delle esportazioni su scala globale. Alla luce di queste cifre, le decisioni assunte a Mosca possono avere un effetto fortemente destabilizzante. Quindi, dobbiamo tutelarci”.
L’andamento e le prospettive del mercato mondiale delle commodities agricole risentono anche della competizione geopolitica ed economica tra Stati Uniti e Cina – sottolinea Confagricoltura nella sua nota settimanale -. All’inizio del 2020 fu sottoscritto un accordo bilaterale con cui la Cina assunse l’impegno di aumentare le importazioni di prodotti agricoli Usa per un ammontare di 200 miliardi di dollari in due anni. L’export di mais USA sul mercato cinese salì fino a 17 milioni di tonnellate. L’intesa non è stata rinnovata e attualmente, sulla base degli ultimi dati diffusi dal dipartimento di Stato all’Agricoltura (USDA), le vendite si sono ridotte a 1,7 milioni di tonnellate.
Le autorità di Pechino hanno deciso di dirottare gli acquisti verso il Brasile che fa parte dei BRICS, il gruppo delle economie emergenti a cui aderiscono, tra gli altri, Federazione Russa, India e Sud Africa, oltre alla stessa Cina. In dettaglio, più del 30% delle esportazioni di mais del Brasile sono state destinate lo scorso anno al mercato cinese. Una situazione sostanzialmente analoga si è registrata per gli acquisti di soia. La perdita del mercato cinese è stata compensata con un forte aumento – oltre il 30% – delle esportazioni USA verso l’Unione europea.
A seguito dell’aggressione russa all’Ucraina e delle tensioni in Medio Oriente, l’ordine globale si è deteriorato – prosegue Confagricoltura -. L’andamento del commercio internazionale è influenzato in misura crescente dagli interessi geopolitici piuttosto che dalle convenienze economiche.
Il 26 marzo il Consiglio Agricoltura della UE avvierà la discussione sulle proposte di riforma della PAC presentate dalla Commissione per dare una concreta risposta alle proteste degli agricoltori. Il progetto legislativo dell’Esecutivo prevede modifiche positive nell’ottica della semplificazione burocratica, ma resta sullo sfondo l’assoluta inadeguatezza della PAC rispetto alle condizioni di instabilità sullo scenario internazionale.
Restano aperte le questioni legate alla stabilità dei mercati, all’aumento del bilancio agricolo, alla tutela del potenziale produttivo e del reddito degli agricoltori. E ancora: la diffusione delle innovazioni tecnologiche per una maggiore sostenibilità ambientale e la gestione del rischio in funzione del cambiamento climatico.
Per Confagricoltura “serve, insomma, ed è urgente, la messa a punto di una nuova strategia per l’agricoltura e per il sistema agroalimentare. E’ questa la priorità da affrontare subito dopo le elezioni al Parlamento europeo e l’insediamento della nuova Commissione”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Sale a 115 il bilancio delle vittime dell’attentato a Mosca, arrestate 11 persone

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MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) – Sale a 115 il bilancio provvisorio delle vittime dell’attentato avvenuto in una sala concerti di Mosca e rivendicato dall’Isis. Secondo il governatore della regione di Mosca Andrej Vorobyev i morti potrebbero essere di più, si sta ancora cercando nelle sale e nei sotterranei.
In un post su Telegram, lo Stato islamico ha affermato che i suoi uomini armati sono riusciti a fuggire dopo la sparatoria. Tra le vittime vi sarebbero anche dei bambini. Il comitato investigativo ha aperto un procedimento penale come attacco terroristico. Ci sono state anche delle esplosioni nell’edificio, dove si è propagato un incendio. Il direttore dei servizi di sicurezza russi Fsb ha riferito al presidente Vladimir Putin l’arresto di 11 persone, tra cui i quattro terroristi coinvolti nell’attentato.

“Se è accertato che si tratta di terroristi del regime di Kiev è impossibile trattare diversamente loro e i loro ispiratori ideologici. Tutti loro devono essere trovati e distrutti senza pietà come terroristi. Compresi i funzionari statali che hanno commesso una simile atrocità. Morte per morte”, ha detto Dmitry Medvedev capo del Consiglio di sicurezza russo sul suo canale Telegram.
“L’Ucraina certamente non ha nulla a che fare con le sparatorie e le esplosioni a Crocus. Non ha assolutamente senso. Innanzitutto l’Ucraina combatte con l’esercito russo da più di due anni. Tutto in questa guerra sarà deciso solo sul campo di battaglia. Gli attacchi terroristici non risolvono alcun problema”, ha risposto su X, Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.
Su quanto accaduto a Mosca è intervenuto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Non abbiamo segnalazioni di italiani, ho parlato con il nostro incaricato d’affari a Mosca pochi istanti fa e anche l’unità di crisi del ministero degli Esteri non ha avuto alcuna segnalazione o richiesta. Gli italiani che sono iscritti nella nostra app sono stati informati. Seguiamo la situazione e certamente il governo condanna ogni atto terroristico. Siamo vicini alle famiglie delle vittime. Ho informato il presidente del Consiglio e sono in contatto con lei”, ha detto Tajani al Tg1.
“Non abbiamo notizie e informazioni, quindi tutto è possibile. Sembra comunque un attacco terroristico e c’è la ferma condanna da parte dell’Italia, stiamo seguendo la vicenda per vedere se ci sono nostri connazionali”, ha aggiunto.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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