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Vasta operazione anti droga nel barese, 56 misure cautelari

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Vasta operazione anti droga nel barese, 56 misure cautelari

BARI (ITALPRESS) – Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia, del 6° Nucleo Elicotteri e del Nucleo cinofili di Modugno, a conclusione di un’ampia indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 56 indagati, ritenuti appartenenti a un sodalizio criminale di tipo mafioso-camorristico operante nella città metropolitana e nella provincia barese, dedito perlopiù al traffico di sostanze stupefacenti con modalità mafiose. Nel corso dell’attività investigativa, dal 2017 al 2020, sono già stati sequestrati circa 80 kg di hashish, 7 kg di cocaina e 2 kg di marijuana nonché arrestate numerose persone tra acquirenti e corrieri ed individuati diversi luoghi di stoccaggio del narcotraffico. Gli arresti sono in corso contestualmente in diverse località delle regioni Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia ed Abruzzo.

tvi/gsl

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Vasta operazione antimafia nel barese, 56 misure cautelari

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BARI (ITALPRESS) – Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia, del 6° Nucleo Elicotteri e del Nucleo cinofili di Modugno, a conclusione di un’ampia indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 56 indagati, ritenuti appartenenti a un sodalizio criminale di tipo mafioso-camorristico operante nella città metropolitana e nella provincia barese, dedito perlopiù al traffico di sostanze stupefacenti con modalità mafiose. Nel corso dell’attività investigativa, dal 2017 al 2020, sono già stati sequestrati circa 80 kg di hashish, 7 kg di cocaina e 2 kg di marijuana nonchè arrestate numerose persone tra acquirenti e corrieri ed individuati diversi luoghi di stoccaggio del narcotraffico.
Gli arresti sono in corso contestualmente in diverse località delle regioni Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia ed Abruzzo.

foto: screenshot video Carabibieri

(ITALPRESS).

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Lisa Vittozzi vince la Coppa del mondo di biathlon

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ROMA (ITALPRESS) – Lisa Vittozzi ha vinto la classifica generale della Coppa del mondo femminile di biathlon. La 29enne veneta, nata a Pieve di Cadore, tesserata per i Carabinieri, ha chiuso l’ultima gara stagionale, ovvero la mass start di 12,5 km di Canmore, in Canada, al 21esimo posto, ottenendo la matematica certezza di portare a casa l’ambita sfera di cristallo per via dell’ottava piazza della norvegese Ingrid Landmark Tandrevold. Per l’azzurra è il primo sigillo “generale” in Coppa del mondo della carriera. In bacheca, poi, vanta altre quattro “coppette” di specialità. La Vittozzi, che ha tagliato il traguardo con la bandiera tricolore sulle spalle, diventa anche la seconda italiana di sempre a trionfare nella generale del circuito iridato dopo Dorothea Wierer, che ha centrato lo stesso obiettivo nel 2019 e nel 2020.
Dopo la gara di Canmore questa è la classifica finale della Coppa del mondo femminile di biathlon: prima Lisa Vittozzi con 1091 punti, seconda la francese Lou Jeanmonnot – oggi vincitrice – a quota 1068 (meno 23 rispetto all’azzurra), terzo posto per la Tandrevold, a quota 1044.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Meloni “Aiutare l’Ucraina significa lavorare per la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – I fronti dell’Ucraina e del Medio Oriente “sono uno frutto dell’altro. Quello che ha aperto l’invasione russa dell’Ucraina è l’idea che il diritto internazionale non esistesse più, che potesse essere violato, che chi era militarmente più forte poteva invadere il suo vicino, che le regole non erano più le stesse. Quando si aprono questi fronti le crisi tendono a moltiplicarsi”. Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa a margine del vertice Ue-Egitto, al Cairo.
“Per questo continuo a ritenere che aiutare l’Ucraina significa lavorare per la pace – prosegue Meloni -. Ciò non toglie che bisogna lavorare per trovare delle soluzioni di pace. Ma deve essere una pace giusta. Per cui condivido pienamente le parole del presidente della Repubblica, e cerchiamo di lavorare per quello che l’Italia può fare. Può sicuramente fare la sua parte soprattutto per costruire pace”.
“L’Egitto su Gaza è un attore di primo piano, è prezioso anche su questo, come lo sono anche altri attori come il Qatar. Il lavoro per una de-escalation lo dimostra. Penso che occorra continuare a dialogare soprattutto con questi Paesi, con gli attori regionali e continuiamo anche noi a fare la nostra parte – sottolinea Meloni -. Io sto parlando con tutti per arrivare a una de-escalation, alla cessazione delle ostilità e al rilascio degli ostaggi. Sono cose molto complesse che si costruiscono con il contributo di tutti quanti per questo è importante essere qui”.
Quanto al caso Regeni, “l’Italia pone tendenzialmente sempre questa questione, c’è un processo in cui noi siamo andati avanti a fare quello che dobbiamo fare. Il lavoro che stiamo facendo non cambia la nostra posizione sulla materia – afferma il premier -. C’è un procedimento giudiziario che sta andando avanti, per noi è importante. Continueremo a tentare di ottenere anche qualcosa di più, ma penso che quello che dobbiamo fare noi è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia, ed è giusto il lavoro che sta facendo la magistratura”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Il Milan passa al Bentegodi e rafforza il secondo posto

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VERONA (ITALPRESS) – Il Milan rafforza il secondo posto in classifica superando 3-1 il Verona al Bentegodi. Sono Hernandez, Pulisic e Chukwueze a regalare al Diavolo una preziosa vittoria prima della sosta. Dopo quattro minuti, gli ospiti hanno una grossa chance quando Hernandez calcia bene una punizione dalla trequarti pescando Tomori che però, da buona posizione, impatta male con il piatto destro al volo e spedisce a lato. Al 19′ ci vuole una grande parata di Montipò per fermare una bella conclusione volante di Okafor, arrivata dopo un’azione da corner. Al 23′ è Pulisic ad andare vicinissimo al gol quando, ben smarcato da un tacco di Loftus-Cheek, va al tiro con il destro centrando in pieno la traversa. Al 44′, però, il Milan passa con Hernandez, che sfonda sulla sinistra e firma la rete del meritato vantaggio rossonero: Leao lo serve sulla corsa, vince un contrasto prima con Folorunsho e poi con Duda e supera Montipò in uscita con un tocco d’esterno da posizione defilata. Dopo un’esultanza che l’arbitro giudica polemica, viene ammonito e salterà quindi la prossima trasferta a Firenze per squalifica. Dopo l’intervallo gli uomini di Pioli ripartono forte e al 5′ trovano subito il raddoppio. Dawidowicz perde un pallone sanguinoso sul quale si avventa Okafor che avanza, entra in area e va al tiro trovando l’opposizione di Montipò, con quest’ultimo che non può però far nulla sul tap in a porta vuota di Pulisic. Gli scaligeri accorciano le distanze 19′ grazie a Noslin, che controlla la palla di petto dai 20 metri, si coordina perfettamente e calcia di collo pieno nell’angolino a mezz’altezza battendo un incolpevole Maignan. I rossoneri si divorano il 3-1 al 25′, quando Leao si presenta tutto solo davanti a Montipò ma lo grazia calciando a lato dopo essere stato servito da un bell’assist del neo entrato Giroud. Il tris arriverà ugualmente al 35′: Bennacer calcia un corner dalla sinistra e liberato corto dalla difesa, ma Chukwueze, in campo da pochi minuti, va a concludere con un bel mancino al volo che si infila nell’angolino superando Montipò. In pieno recupero ci sarà ancora tempo per una parata in spaccata di Maignan su Swiderski, ma il risultato non cambierà più. Grazie a questo successo, il Milan resta al secondo posto allungando a 3 sulla Juventus. I gialloblù rimangono invece in sestultima posizione a quota 26, con tre lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Milan passa al Bentegodi e rafforza il secondo posto

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VERONA (ITALPRESS) – Il Milan rafforza il secondo posto in classifica superando 3-1 il Verona al Bentegodi. Sono Hernandez, Pulisic e Chukwueze a regalare al Diavolo una preziosa vittoria prima della sosta. Dopo quattro minuti, gli ospiti hanno una grossa chance quando Hernandez calcia bene una punizione dalla trequarti pescando Tomori che però, da buona posizione, impatta male con il piatto destro al volo e spedisce a lato. Al 19′ ci vuole una grande parata di Montipò per fermare una bella conclusione volante di Okafor, arrivata dopo un’azione da corner. Al 23′ è Pulisic ad andare vicinissimo al gol quando, ben smarcato da un tacco di Loftus-Cheek, va al tiro con il destro centrando in pieno la traversa. Al 44′, però, il Milan passa con Hernandez, che sfonda sulla sinistra e firma la rete del meritato vantaggio rossonero: Leao lo serve sulla corsa, vince un contrasto prima con Folorunsho e poi con Duda e supera Montipò in uscita con un tocco d’esterno da posizione defilata. Dopo un’esultanza che l’arbitro giudica polemica, viene ammonito e salterà quindi la prossima trasferta a Firenze per squalifica. Dopo l’intervallo gli uomini di Pioli ripartono forte e al 5′ trovano subito il raddoppio. Dawidowicz perde un pallone sanguinoso sul quale si avventa Okafor che avanza, entra in area e va al tiro trovando l’opposizione di Montipò, con quest’ultimo che non può però far nulla sul tap in a porta vuota di Pulisic. Gli scaligeri accorciano le distanze 19′ grazie a Noslin, che controlla la palla di petto dai 20 metri, si coordina perfettamente e calcia di collo pieno nell’angolino a mezz’altezza battendo un incolpevole Maignan. I rossoneri si divorano il 3-1 al 25′, quando Leao si presenta tutto solo davanti a Montipò ma lo grazia calciando a lato dopo essere stato servito da un bell’assist del neo entrato Giroud. Il tris arriverà ugualmente al 35′: Bennacer calcia un corner dalla sinistra e liberato corto dalla difesa, ma Chukwueze, in campo da pochi minuti, va a concludere con un bel mancino al volo che si infila nell’angolino superando Montipò. In pieno recupero ci sarà ancora tempo per una parata in spaccata di Maignan su Swiderski, ma il risultato non cambierà più. Grazie a questo successo, il Milan resta al secondo posto allungando a 3 sulla Juventus. I gialloblù rimangono invece in sestultima posizione a quota 26, con tre lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione.
– foto Ipa Agency –
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Climber ferito gravemente dopo una caduta di 20 metri a Monte Pellegrino

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PALERMO (ITALPRESS) – I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti stamattina a Monte Pellegrino, a Palermo, per soccorrere un climber rimasto gravemente ferito dopo avere sbattuto violentemente contro la parete rocciosa mentre scalava. L’uomo, un quarantacinquenne di Monreale, stava arrampicando insieme ad un gruppo di amici nella zona della Rocca dello Schiavo, dove ci sono decine di vie d’arrampicata. In particolare, si trovava su un monotiro di circa 30 metri attaccato tramite imbracatura ad una corda con un compagno che gli faceva sicura dal basso. Improvvisamente, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso l’appiglio ed è volato da un’altezza di circa 20 metri sbattendo sulla parete e riportando sospetti traumi alla testa e alla colonna vertebrale. Immediatamente sono scattati i soccorsi: i suoi compagni lo hanno calato a terra lentamente con la corda alla quale era rimasto attaccato ed hanno chiamato il Numero Unico di Emergenza 112 che ha avvisato la centrale del 118 la quale, a sua volta, ha chiesto l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano.
In pochi minuti due squadre del Sass con parsonale medico proprio hanno raggiunto il luogo dell’incidente. Alla presenza anche di un medico del 118, il ferito è stato stabilizzato, caricato in barella e trasportato a piedi fino alla strada dove ad attenderlo c’era un’amubalanza del 118 che lo trasferito al vicino ospedale di Villa Sofia.

foto: ufficio stampa Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano

(ITALPRESS).

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Per vera riduzione fiscale più risorse e superare mali atavici

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di Raffaele Bonanni
ROMA (ITALPRESS) – E’ una buona notizia che il Governo voglia dare continuità alla riduzione fiscale. Dopo averle ridotte ai redditi fino a 50 mila Euro, con un guadagno per il lavoro dipendente di 150-200 euro, ora intende andare oltre. Meloni punta ad alleggerire i gravami fiscali anche ai redditi da 50 mila Euro in su: quelli del ceto medio. Un disegno arduo che dovrà vedersela con i guai della finanza pubblica. Il governo vuole recuperare qualche miliardo dal concordato preventivo con partite Iva e autonomi, ponendo un freno a elusioni ed evasioni fiscali. Tale obiettivo è condivisibile, ma serviranno molti più denari per sostenere un proposito così giusto e oneroso.
Per trovarli occorrerà perseguire rigorosamente un programma impegnativo per arginare le note falle che da tempo indeboliscono l’economia del Paese. Molti, io stesso tra questi, pensano che sono tre i guai pubblici da affrontare con spirito repubblicano per far crescere l’economia e fare riforme: la spesa improduttiva colpevole di favorire sprechi, clientele e pratiche economiche pubbliche nemiche del mercato con l’annichilimento degli investimenti privati, procurato dalla trascuratezza dei poteri pubblici sui fattori dello sviluppo.
Tasse alte provocate da un sistema fiscale rinunciatario sulla lotta all’evasione e all’elusione; la larga area della formale povertà, opaca a ragione di tanti falsi poveri. Cioè evasori che si introducono nelle larghe maglie nel sistema previsto al sostegno dei veri poveri. Costoro rubano allo Stato ai contribuenti fedeli, ai poveri. E’ chiaro che in assenza di azioni decise su questi aspetti, naufragherà l’indispensabile nuovo patto tra cittadino e Stato. Eliminando i mali su descritti, potranno riassorbirsi le insoddisfazioni tanto diffuse nel ceto medio, che sinora hanno nutrito populisti e demagoghi. Un segnale forte e a lungo atteso da questa componente importante della società. Il ceto medio italiano negli ultimi decenni è stato relegato a cenerentola con politiche che hanno danneggiato la sua vocazione a risparmiare, investire, la voglia innata a progredire, a premiare chi si impegna e chi vale. Infatti i risparmi sono stati colpiti da tassi d’interesse non sufficientemente ripagati, mentre l’inflazione ha sottratto potere di acquisto. Il mattone e ogni altro bene rifugio tartassato, stato sociale in progressiva riduzione per premiare i falsi poveri, il fisco in costante rialzo in gran parte caricato su di loro.
Il mantra molto diffuso dai media e dai populisti teso ad affermare che chi percepisce 50 mila euro è benestante se non addirittura ricco, ben descrive la distorsione della realtà presente nell’opinione pubblica su cui hanno poggiato molte politiche pubbliche autolesioniste. Infatti gravami oltre il 40% dell’Irpef, quelli sui patrimoni (comunque piccoli risparmi), e quelli delle tasse indirette su tutti i consumi oltre il 20%, non lasciano scampo per investimenti familiari. Insomma un inferno per le formiche, un bengodi dei evasori ed elusori. Questa dinamica politico sociale ha annichilito il ceto medio, quale indispensabile energia di una comunità che spinge al progresso, a fare di più, a promuoversi. Dunque la volontà di rimediare le ingiustizie, ci offre la possibilità di ridare slancio a una forza costruttrice, allo sviluppo, alla civiltà. Un’operazione che richiede larga collaborazione politica pur nella necessaria e produttiva dialettica. Da tale consapevolezza si potranno rimodulare le risorse dei contribuenti, ridare slancio all’economia, alimentare finalmente trasparenza e giustizia, quali requisiti di coesione sociale e sviluppo.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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