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Webuild, entro il 2026 diecimila assunzioni in Italia

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MILANO (ITALPRESS) – Webuild “assumerà 10 mila persone in Italia entro il 2026 nell’ambito del progetto Cantiere Lavoro Italia, finalizzato a reclutare personale e alla formazione”. Lo ha detto l’amministratore delegato Pietro Salini durante la presentazione alla comunità finanziaria del bilancio 2023.
I risultati sono ai massimi storici e superano nettamente le stime. I ricavi si attestano a 10 miliardi, in crescita del 22%. L’utile netto raddoppia a 236 milioni. Il margine operativo lordo cresce del 43% a 819 milioni. Sarà distribuito un dividendo di 0,071 euro per azione ordinaria, in crescita del 25% rispetto al 2022, e di 0,824 euro per ciascuna azione di risparmio.
Nel corso della presentazione Salini ha ricordato che il gruppo ha investito 500 milioni di euro per la salute e la sicurezza dei dipendenti, con 2 milioni di ore di formazione e 12 mila persone coinvolte. Il 40% degli 87mila dipendenti del gruppo ha meno di 35 anni. “Entro il 2025 puntiamo a ridurre del 6% gli infortuni sul lavoro”, ha aggiunto.
“Nonostante le sfide che tutti abbiamo affrontato in questi anni abbiamo mantenuto la rotta e raggiunto i nostri obiettivi più e più volte. Negli ultimi 10 anni i nostri ricavi sono più che quadruplicati, raggiungendo i 10 miliardi di euro nel 2023. Questo rende possibile cogliere le opportunità offerte dalle attuali tendenze del mercato”.
Le domande degli analisti si sono concentrate sui programmi. A cominciare naturalmente dal Ponte di Messina. “Attendiamo l’approvazione del progetto definitivo, previsto nei prossimi mesi. I lavori potranno quindi iniziare subito dopo l’approvazione”, ha risposto Salini, aggiungendo che “ogni giorno l’avvio dei lavori si avvicina”.
Più in generale “il nostro portafoglio ordini consolidato ha raggiunto nel 2023 il massimo storico di 64 miliardi di euro – ha spiegato -. Questo importo, che è tra i più consistenti del settore, copre integralmente il nostro attuale piano industriale e fornisce certezza per il prossimo piano industriale”.
Salini ha rivendicato i successi: “Abbiamo dimostrato la nostra capacità di generare cassa dalle nostre attività, raggiungendo una posizione di cassa netta di 1,4 miliardi di euro nel 2023. Questo dato si confronta con una posizione finanziaria netta di 300 milioni di euro nel 2012”. Ma oltre alla forte acquisizione di ordini il 2023 è stato anche l’anno delle innovazioni: “Abbiamo aperto Webuild Innovations, un polo di ricerca nel Sud Italia, che progetta e sviluppa soluzioni per rendere più efficienti prodotti e processi. Ciò contribuirà a ridurre il divario tecnologico che caratterizza il settore delle costruzioni. Abbiamo inoltre inaugurato in Sicilia uno stabilimento robotizzato per la produzione di calcestruzzo prefabbricato per gallerie”.
Nella sua evoluzione “Webuild si è dimostrata anticiclica, superando la crescita del PIL in tutti i paesi in cui operiamo” e “sovraperformando i nostri concorrenti, con una attività ben bilanciata, con circa il 90% dei ricavi in paesi a basso rischio”, sottolinea nel suo intervento il direttore generale Massimo Ferrari rivendicando di avere “superato le aspettative del mercato, consolidando consolidando una Posizione Netta di Cassa in essere pari a 1,4 miliardi di euro. Abbiamo proseguito il nostro percorso di riduzione della leva finanziaria lorda – aggiunge -. Ora ci troviamo a 3,2 volte, rispetto a una media di 4 volte di un benchmark dei peer europei per il 2022. Con un ulteriore aumento dei profitti, la leva finanziaria dovrebbe diminuire ulteriormente nei prossimi anni”.
“Oltre ai solidi risultati operativi, il capitale circolante è una delle nostre leve per la generazione di cassa. Siamo riusciti a mantenerlo negativo a 2,1 miliardi di euro, in miglioramento rispetto al 2022. Questo grazie a una forte attività commerciale ma anche a diverse misure per gestire in modo efficiente il capitale circolante e gli incassi di articoli a lenta rotazione”, sottolinea Ferrari.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Tg Economia – 15/3/2024

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Tg Economia - 15/3/2024

ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Inflazione stabile, consumi in lieve calo
– Risultati oltre le aspettative per Webuild, raddoppia l’utile netto
– Enasarco accelera sugli investimenti
– La riforma fiscale ai blocchi di partenza
abr/sat/gsl

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Brugnaro agli studenti veneziani “Siete gli eredi di una grande storia”

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VENEZIA (ITALPRESS) – “Siete gli eredi di una grande storia, quella di Venezia che è la città più bella al mondo”. Con queste parole il sindaco Luigi Brugnaro ha salutato i piccoli studenti delle scuole cittadine presenti all’IMG Cinemas di Mestre per assistere all’anteprima del film d’animazione “Venezia la città più antica del futuro”, prodotto dalla Rai in collaborazione con il Comune di Venezia e che sarà trasmesso il prossimo 22 marzo su Rai Play e Rai Gulp. La prima visione è andata in scena anche al Giorgione movie d’essai di Venezia, per celebrare la produzione realizzata dallo studio Primal Shape in collaborazione con Rai Kids, con l’obiettivo di mettere in scena le bellezze e la delicatezza della città lagunare in un misterioso viaggio tra passato e futuro.

Una mattinata dedicata ai bambini delle scuole di Venezia e di Mestre che hanno anche potuto assistere alla proiezione dei primi due episodi della apprezzata serie d’animazione “Marco Polo”, che i giovani spettatori potranno poi proseguire a casa su RaiPlay. Una proiezione che si lega alle celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa del celebre viaggiatore veneziano. Ad illustrare il progetto questa mattina, nella sala di Mestre, sono stati il sindaco Brugnaro e il direttore di Rai Kids, Luca Milano.
“Grazie di essere presenti a questa iniziativa straordinaria, il film di animazione racconterà la bellezza di Venezia ai ragazzi di tutto il mondo – ha detto Luca Milano, direttore di Rai Kids – Il film sarà distribuito all’estero, è già stato richiesto da un festival in Giappone, e racconta nella sua semplicità il connubio unico che c’è tra storia e natura nella città di Venezia. E’ un film dedicato ai bambini e alle famiglie e lancia un messaggio importante sul valore della fiducia. La fiducia in se stessi e negli altri è fondamentale per superare tutte le difficoltà che ci si presentano davanti”.

“E’ importante che conosciate la storia della vostra città che i genitori, nonni e antenati hanno contribuito a rendere così grande e importante – ha detto Brugnaro rivolgendosi agli studenti – Grazie a questo film di animazione potrete scoprirla e ringrazio le scuole che hanno scelto di aderire così numerose a questa iniziativa. E’ un racconto fatto e pensato per voi, perché siete gli eredi di un prezioso racconto lungo 1600 anni ed è importante che questa storia venga raccontata nelle scuole” ha aggiunto il sindaco annunciando anche la proiezione dei primi due episodi della serie d’animazione “Marco Polo”, che si lega alle celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa del celebre viaggiatore veneziano.

Nel cartone animato, Elena, soprannominata Nanna, una ragazzina di 11 anni, assiste con il suo amico Alvise alla festa per l’anniversario dei 1600 anni dalla fondazione della città di Venezia. Allontanandosi dalla basilica di San Marco, dove si teneva il discorso del sindaco, i due ragazzi si recano al ponte di Rialto. Elena trova uno strano messaggio inciso su una targa, rivolto a lei: “Nanna, aiuto! 25/03/2021 Ca’ Dario, Codex”. I ragazzi si recano di corsa a Ca’ Dario ed Elena attratta da un suono proveniente da una grata, appoggiandosi, vi cade dentro. Finisce per innescare una serie di eventi che la portano a viaggiare nel passato e nel futuro. Il viaggio nel tempo le fa aprire gli occhi sulla bellezza e il valore della sua città, ma anche sul suo delicato equilibrio, che necessita dell’aiuto di tutti e soprattutto dei giovani, per essere una città moderna, sostenibile e soprattutto, la più antica città del futuro!

“Un film d’animazione che aiuta a prendere coscienza e riflettere su temi importanti che riguardano la nostra straordinaria città” così l’assessore alle Politiche educative Laura Besio ha salutato le numerose classi che hanno partecipato all’anteprima di Mestre. “Si tratta di aprire gli occhi sulla bellezza di Venezia ma anche sui suoi delicati equilibri” ha concluso sottolinenando l’importanza di un progetto che sposa “l’azione dell’Amministrazione su temi educativi così importanti”.
Grande entusiasmo anche nella platea del Giorgione movie d’essai di Venezia, in sala presente Paola Gnoni, Channel manager di Rai Gulp. La proiezione dello special, scritto da Jacopo Martinello e diretto da Andrea Giro e Roberto Zincone, è stata anticipata dall’intervento dell’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini: “E’ un orgoglio poter mostrare in anteprima mondiale ai nostri piccoli studenti questo film d’animazione dedicato ai 1600 anni della nostra città. Un progetto dedicato a loro, che sono e saranno i cittadini del futuro”.

foto: ufficio stampa comune di Venezi

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Capobianco “Piano Mattei strategico anche per lo sviluppo delle Pmi”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ un segnale importante che nella cabina di regia sul Piano Mattei siano rappresentate le PMI: possiamo così mettere in campo non solo le nostre risorse ingegneristiche, ma anche l’esclusivo know how di chi conosce ogni virgola del vero made in Italy. Senza rischiare colonialismi di sorta, diamo finalmente vita a importanti attività di cooperazione internazionale per stimolare e far crescere imprese, economia e occupazione tanto in Italia quanto in Africa”. Così Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro, a margine della cabina di regia di Palazzo Chigi sul Piano Mattei.
“Temi strategici come la formazione e la salute, le grandi sfide come quelle su energia e acqua, non da ultimo poi l’agricoltura, rappresentano il cuore delle nostre PMI, direttamente e indirettamente essendo le piccole e medie imprese attive in qualsiasi filiera. Con questo percorso strategico abbiamo la preziosa occasione di poter condividere il modello d’impresa italiano per formare, collaborare e coinvolgere gli uomini e soprattutto le donne di questi Paesi, attraverso nuovi percorsi lavorativi, sistemi finanziari e quindi sviluppo economico”, conclude il presidente di Conflavoro.

– Foto ufficio stampa Conflavoro –

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Grande successo per il “Gala Pas de Deux” al Carlo Felice di Genova

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GENOVA (ITALPRESS) – “Il Gala Pas de Deux ci ha regalato una splendida serata all’insegna dell’arte e ha portato in scena a Genova il meglio della danza internazionale. Un ringraziamento non può che andare a Jacopo Bellussi, un artista noto in tutto il mondo che anche quest’anno ha portato nella sua città e in Liguria uno spettacolo straordinario, e alla Fondazione Friends of Genoa, che ha sostenuto l’evento”. Così il presidente e assessore alla Cultura Giovanni Toti, intervenuto ieri sera al Teatro Carlo Felice di Genova in occasione della serata all’insegna della danza internazionale Gala Pas de Deux.

Foto: ufficio stampa regione Liguria

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Eurovision Song Contest, coppia Maionchi-Corsi bissa la conduzione

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ROMA (ITALPRESS) – Sarà un’edizione al femminile, quella del 2024 di Eurovision Song Contest. Dopo l’annuncio dell’Azerbaigian, che ha sciolto la riserva sulla canzone solo oggi, venerdì 15 marzo, la “griglia” dei brani e degli artisti è ormai completa. A partecipare all’edizione di Malmò, dal 7 all’11 maggio, in rappresentanza di 37 nazioni, saranno ventisette cantanti solisti (diciotto donne, nove uomini), sette duetti (tre maschili, uno femminile, tre misti) e tre gruppi (due misti e uno maschile).
Il più giovane artista in gara è la diciassettenne greco-australiana Vasiliki ‘Silià Kapsis , nata il 5 dicembre 2006, portabandiera di Cipro. La meno giovane è la cinquantaseienne Mery Bas, cantante degli spagnoli Nebulossa, nata il 29 Dicembre 1967. La lingua più utilizzata nelle canzoni è come sempre l’inglese. Oltre ai tre rappresentanti dei Paesi in cui è la lingua ufficiale (Regno Unito, Irlanda e Malta) altri diciannove concorrenti cantano solo in inglese, quattro combinano la loro lingua madre con l’inglese. L’Azerbaigian, dopo quindici canzoni in inglese, canta parte della loro canzone in lingua azera, e nella canzone australiana – per la maggior parte in inglese – si cantano per la prima volta all’Eurovision alcune parole in Yankuntatjara, una delle lingue parlate dalle popolazioni native. Gli spagnoli Megara cantano per San Marino versi in tre lingue: italiano, spagnolo e inglese. I rappresentanti di Armenia, Estonia, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Norvegia e Paesi Bassi proporranno i brani nelle rispettive lingue madri.
Altra curiosità: alla 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2024 sono in gara per la seconda volta i rappresentanti di Islanda (Hera Bjòrk, 19ª nel 2010) e Moldavia (Natalia Barbu, 10ª nel 2007).
L’Italia sarà rappresentata da Angelina Mango, che porterà in concorso alla Malmò Arena una versione de “La noia” – la canzone vincitrice della 74ª edizione del Festival di Sanremo – leggermente modificata (il testo è stato pubblicato sul sito ufficiale di Eurovision). Le canzoni eurovisive, come da sempre noto ai partecipanti e agli appassionati del concorso, non possono durare più di tre minuti. “La noia” è stata recentemente certificata Disco di platino: per Angelina Mango è il quinto platino dopo quello di “Che t’o dico a fà” e i tre di “Ci pensiamo domani”.
Saranno Gabriele Corsi, per il quarto anno consecutivo, e Mara Maionchi, attesa a ripetere il fortunato debutto di Liverpool 2023, i conduttori dell’edizione italiana dell Eurovision Song Contest 2024 , trasmessa il 7 e il 9 maggio in prima serata su Rai 2, mentre la Finalissima dell’11 maggio andrà invece in onda su Rai 1. Su Rai Radio 2 e sul Canale 202 del Digitale terrestre il commento in simulcast delle tre serate. ESC 2024 sarà anche trasmesso su RaiPlay.

foto: ufficio stampa Rai

(ITALPRESS).

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Politiche del mare, Musumeci “Speriamo in nuove sensibilità dell’Europa”

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CATANIA (ITALPRESS) – “Ringrazio i vertici nazionali e le persone presenti per avere scelto Catania. Questa è un’opportunità di crescita e di confronto e per me da rappresentante del governo è importante sentire la voce degli operatori del settore”. Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al termine del convegno “La sfida europea della pesca e delle politiche del mare nel nuovo contesto della blu economy e del green deal”, alla Biblioteca Ursino Recupero di Catania.
“Io non traggo conclusioni, ma dico che noi abbiamo la necessità di sperare che dal nuovo Parlamento Europeo possano emergere sensibilità diverse che tengano conto della nostra pesca e della nostra tradizione – ha aggiunto -. Ci sono sempre meno pescatori, i giovani guardano alle attività marinaresche con molta diffidenza. Si è convinti che il gioco non valga la candela per il ricambio anagrafico”.
“Alcune potenze economiche europee – ha sottolineato Musumeci – guardano l’Italia con sentimento di ostilità e questo potrebbe fare del male al nuovo motore economico. Il regolamento dei controlli è un’offesa al lavoro del nostro personale addetto alla pesca. La pesca mantiene intatti i contorni di una tradizione che si tramanda di padre in figlio. Il mare oggi torna al centro della politica come elemento di risorsa e di risoluzione di controversie internazionali. Si sintetizza in un Piano del Mare voluto dalla Meloni e coordinato da me. La crocieristica, la nautica, la biologia, la geologia, lo sport, la pesca e la movimentazione delle merci devono assicurare un orizzonte di crescita. Ci vuole programmazione e da un anno a questa parte abbiamo creato il luogo in cui le diverse filiere devono confrontarsi”.
“L’Italia – ha ricordato Musumeci – ha pochi posti barca e si deve partire dai porti commerciali per crearne altri 20 mila e per creare interconnessione. Noi siamo al terzo posto in Italia per il traffico di persone, ma dobbiamo capire come attrezzarci. Abbiamo la necessità di farlo con una commissione europea che non ha dimostrato di essere particolarmente sensibile. Il mare può diventare la nostra Fiat e sono convinto che puntare sulla risorsa mare sia importante, ma servono risorse umane. I ragazzi non hanno una sufficiente preparazione e io invoglio l’incremento di personale. E’ triste assistere al fenomeno di emigrazione e dover chiedersi come alimentare questa economia crescente senza risorsa umana. L’impegno politico deve mettere assieme pubblico e privato. Io sono convinto che incontri come questi servano a confrontarci. Farlo in vista delle elezioni europee significa avere ulteriori argomenti per essere pronti”.
All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Corazza, direttore dell’ufficio del Parlamento europeo in Italia, Antonio Parenti, direttore della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ed il parlamentare europeo Dino Giarrusso.
“Non possiamo permetterci di perdere delle occasioni per sfruttare la ricchezza che dà il mare qui in Sicilia”, ha sottolineato il sindaco di Catania, Enrico Trantino.
Nel corso dell’incontro si è parlato della partecipazione attiva nella condivisione di scelte in Europa per mantenere un equilibrio tra sostenibilità sociale, ambientale ed economica, della sostenibilità ambientale è bilanciamento, della pesca selettiva, di infrastrutture, di comunità scientifica, dello stereotipo del pescatore che aggredisce il mare ormai superato, del coinvolgimento del Parlamento, dell’intenzione di rafforzare gli uffici a Bruxelles perchè ci sia condivisione di scelte politiche europee, con un manifesto europeo, e dell’avviamento di un progetto comune. Le strutture di coordinamento territoriali per l’acquacoltura sono state considerate fondamentali, così come la relazioni con le imprese turistico-balneari. La nautica da diporto nelle emissioni di CO2 ha un impatto davvero minimo, è stato sottolineato.
– foto xo1 Italpress –
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Logistica green, a LetExpo soluzioni tecnologiche all’avanguardia

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Logistica green, a LetExpo soluzioni tecnologiche all'avanguardia

VERONA (ITALPRESS) – Come dev’essere una logistica sostenibile? Rispettosa delle normative, dell’ambiente, di chi lavora, ma deve essere anche remunerativa, ovvero creare un risparmio a fronte di un investimento. A LetExpo 2024, a Verona, organizzata da Alis, si possono scoprire le soluzioni tecnologiche più avanzate per affrontare il cambiamento.

xa7/sat/gsl

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Cisl, Duci “Modello lombardo funziona, continuiamo a confrontarci”

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MILANO (ITALPRESS) – Un mondo del lavoro sempre più complesso, fluido, dove le condizioni di lavoro e i contratti precari che vengono applicati lo rendono sempre più difficile e incerto. Ma secondo Ugo Duci, segretario generale Cisl Lombardia, le sfide del futuro possono essere affrontate a testa alta, grazie al necessario intervento dei sindacati. In un’intervista esclusiva a Italpress, Duci ha dichiarato che “in Lombardia viviamo di rendita dall’ottimo lavoro dei predecessori, sia di sindacati che di datori di lavoro. Noi dobbiamo continuare la prassi che ha reso grande il mondo dell’impresa anche in una realtà economica sociale del lavoro che cambia tutti i giorni. La sfida è possibile continuando a confrontarci”. A proposito dell’unità delle sigle sindacali, che a volte in alcune zone del Paese viene meno, il segretario Cisl ha evidenziato che “in Italia i lavoratori sono liberi di scegliere il sindacato, per fortuna non siamo nella Russia di Putin o nel Cile di Pinochet. Ci sono stagioni in cui l’unità sindacale è forte e altre stagioni in cui lo è meno, ma oggi in Lombardia registriamo una buona unità sindacale di intenti e di prassi perchè guardiamo tutti ai bisogni concreti delle persone e non alle ideologie”. Relativamente alla partecipazione dei giovani al sindacato, Duci ha sottolineato che “tra i 750mila iscritti alla CISL in Lombardia più di 36mila hanno meno di trent’anni, noi abbiamo più lavoratori attivi che ex pensionati lavoratori associati perchè anche rispetto ai giovani proviamo con le nostre categorie a essere vicini a quelle realtà come giovani e donne che oggettivamente anche in Lombardia sono in condizione di maggiore difficoltà: diamo le stesse attenzioni a tutti”. Infine, il segretario ha lanciato un appello alle aziende, commentando la proposta di legge di Cisl sulla partecipazione: “un’azienda con cento dipendenti magari in un periodo negativo chiama i sindacati perchè deve ridurre l’organico e allora va trovata un’intesa per chiudere il rapporto di lavoro con 30 dipendenti: è il cosiddetto periodo della sfiga. Quando invece le cose vanno bene e guadagnano tanto le aziende non chiamano nè i sindacati nè i lavoratori, ma noi invece vogliamo partecipare non solo alle sfighe ma anche ai guadagni”. (ITALPRESS)

Foto: Italpress

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