قال الرئيس الإيطالي سيرجيو ماتاريلا، اليوم، إن الأحكام المسبقة والقوالب النمطية عن المرأة تظهر من جديد حتى في المجتمعات التي تعتبر نفسها أكثر تقدما.
وأضاف ماتاريلا، خلال الاحتفالات باليوم العالمي للمرأة: لا تزال المضايقات والضغوط غير المشروعة في عالم العمل والتمييز شائعة وغير مقبولة، كما ورد منذ سنوات. وتابع الرئيس: دون أن نفقد ذكرى العنف، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.
وتساءل: كيف لا نتذكر ضحايا جرائم قتل النساء الكثيرة، حتى في الأيام الأخيرة؟ فكيف لا نتذكر في المقام الأول جوليا تشيكيتين، التي جلبت مأساتها الرعب والألم إلى إيطاليا بأكملها؟ لقد قيل مرات عديدة أن هناك حاجة إلى عمل ثقافي عميق لضمان اكتساب الجميع إحساسًا حقيقيًا بالعلاقة بين المرأة والرجل: الفن وسيلة فعالة ودافعة للتدريب ونقل القيم من الحياة.
وتابع ماتاريلا: لقد استرجعنا معًا القصص القديمة للافينيا فونتانا وأرتيميسيا جينتيليسكي، واستمعنا إلى كلمات لفيرجينيا وولف وكارلا أكاردي: ما رأيناه وسمعناه يؤكد أن المرأة، في الفن كما هو الحال في كثير من المجالات أخرى، للتعبير عن أنفسهم وتحقيق أنفسهن، كان عليهن أن يواجهن قدرًا إضافيًا من الجهد.
ROMA (ITALPRESS) – “L’Iss è il tempio della salute pubblica italiana. Nell’Istituto c’è una ricerca che si occupa di tutte le malattie umane, soprattutto di quelle più rare e complesse”. Così Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Intervistato da Rosanna Lambertucci per la rubrica “La salute vien mangiando” dell’agenzia Italpress, il presidente spiega che le attività dell’Iss vanno “dalle gravi malattie neurodegenerative che colpiscono il nostro sistema centrale, alle malattie cardiache, quelle polmonari, le materie infettive, fino alle problematiche che oggi ci fanno temere per i prossimi anni in questa lotta contro le infezioni, la più urgente è l’antibioticoresistenza. Negli anni – prosegue – abbiamo usato troppo e male gli antibiotici e oggi siamo a confrontarci con dei germi che spesso diventano resistenti a tutti gli antibiotici che abbiamo. L’Iss è anche il posto in cui ci si occupa di autismo, di demenze e malattie rare. E’ il posto dove c’è gran parte del sistema regolatorio italiano, infatti, tutte le leggi che governano la sanità passano da consulenze e ispezioni dell’Istituto. Ci si occupa anche di salute ambientale: viene analizzato tutto ciò che respiriamo, l’acqua che beviamo; ma ci occupiamo anche di salute animale con tutti i riflessi che comporta sulla nostra alimentazione”, osserva.
Parlando della fuga dei medici, Bellantone evidenzia come sia “una problematica urgente figlia di tanti anni di gravissimi errori sulla programmazione sanitaria, c’è stato un periodo in cui ci si è scagliati su una sanità che si riteneva troppo dispendiosa, questo ha provocato tagli sconsiderati – evidenzia -; ma si è anche aggiunta una cattiva programmazione degli studi universitari, fino a dei tagli stipendiali su tutto quello che era il comparto della sanità che hanno fatto sì che oggi ci troviamo con pochi specialisti, pochi infermieri e operatori sanitari. Io ritengo che questa situazione sia sanabile ma non a breve perchè per formare un medico specialista, nella migliore delle ipotesi, ci vorranno 10-12 anni. Dobbiamo assolutamente intervenire almeno migliorando la situazione economica di medici e operatori, soprattutto in quei settori dove c’è poca attrattivita”.
“Il nostro è un Paese che ha l’età media più alta nel mondo – prosegue -, questo però comporta un aumento delle malattie croniche e delle problematiche relative all’assistenza. In Italia l’assistenza domiciliare, fondamentale per queste persone, è totalmente deficitaria, in alcune Regioni del tutto assente. L’Istituto non perde occasione per sottolineare i grandi vantaggi che si avrebbero nell’investire di più nell’assistenza domiciliare, noi continuiamo a criticare le liste d’attesa, la problematica di affollamento di pronto soccorso e ospedale, senza renderci conto che se avessimo una rete di assistenza domiciliare e se riuscissimo a valorizzare meglio i medici del territorio, potremmo sicuramente migliorare l’efficienza dei nostri ospedali”, conclude.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
ROMA (ITALPRESS) – “Pregiudizi e stereotipi sulle donne tuttora riaffiorano anche nelle società che si ritengono più avanzate”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso delle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna.
“Sono ancora frequenti, inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, così come da anni viene denunciato. Senza perdere memoria delle violenze”, ha proseguito il presidente.
“Come non ricordare le vittime nei tanti femminicidi, anche in giorni recenti? Come non ricordare, per tutte, Gulia Cecchettin, la cui tragedia ha coinvolto nell’orrore e nel dolore l’intera Italia? Si è detto tante volte – anche in quei giorni – che occorre una profonda azione culturale per far acquisire a tutti l’autentico senso del rapporto tra donna e uomo: l’arte è un veicolo efficace e trainante di formazione e di trasmissione di valori della vita. Per questo, oggi, rendiamo omaggio ed esprimiamo riconoscenza al protagonismo artistico delle donne”, ha detto ancora Mattarella.
“Abbiamo ripercorso insieme – grazie ai filmati di Rai Cultura – le antiche vicende di Lavinia Fontana e di Artemisia Gentileschi, abbiamo ascoltato le parole – più recenti – di Virginia Woolf e di Carla Accardi: quanto abbiamo visto e ascoltato conferma che le donne – nell’arte come in tanti altri campi – per esprimersi e realizzarsi abbiano dovuto affrontare un supplemento di fatica, un di più di impegno, quasi un onere occulto e inspiegabile sulla loro attività – ha sottolineato il capo dello Stato -. Come se a loro fossero richiesti obblighi ulteriori e dovessero superare continuamente esami e giudizi più rigorosi. Che dovessero sempre dimostrare il valore e la capacità espressiva alla base della loro arte”.
“E’ questo un fenomeno purtroppo ben noto, ampiamente studiato, che affonda le radici in pregiudizi e stereotipi sulle donne che tuttora riaffiorano anche nelle società che si ritengono più avanzate”, ha osservato.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
تعود أريانا غراندي إلى الساحة الموسيقية بألبومها الجديد “Eternal Sunshine”، المتوفر بالفعل على جميع المنصات الرقمية وحصريًا على متجر Universal بصيغة CD وVinyl مع 4 أغلفة خاصة وعلى ديسكوتيكا لاتسيالي بغلاف بديل خامس.
والإصدار يرافقه الأغنية المنفردة الجديدة “لا يمكننا أن نكون أصدقاء (انتظر حبك)”، والتي سيكون الفيديو كليب الرسمي لها متاحًا أيضًا على موقع يوتيوب بدءًا من الساعة الرابعة عصرًا اليوم، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء. وتتكون الأغنية من 13 أغنية مع إنجاز استثنائي واحد حيث تغني أريانا مع جدتها.
Di Stefano Vaccara
NEW YORK (USA) (ITALPRESS) Joe Biden passa la prova del discorso più importante dell’anno, ma lo stato dell’Unione sparisce e con le sue parole pronunciate al Congresso con esuberante energia – a tratti mista a rabbia – il 46esimo presidente ha certificato il profondo stato della disunione degli USA. Biden ha sicuramente superato l’esame sul suo stato di salute che tormentava alla vigilia i suoi sostenitori. L’anziano presidente è apparso ancora fragile nei movimenti, ma non ha mai barcollato o mostrato momenti di confusione cognitiva, come era capitato negli ultimi mesi. Biden ha subito paragonato i tempi a quelli vissuti con Franklin Delano Roosevelt quando nel 1941 pronunciò dal medesimo pulpito il suo discorso mentre in Europa già infuriava la guerra, un attacco che gli consentiva di andare al conflitto in Ucraina e il pericolo rappresentato per tutti dalla Russia di Putin. Poi, per attaccare Trump (senza mai pronunciare il suo nome ma chiamandolo “il mio predecessore”), col pericolo che il 45esimo presidente riporterebbe alla democrazia, Biden torna anche più indietro nella storia più buia degli USA: “Dai tempi del presidente Lincoln e della guerra civile la libertà e la democrazia non erano mai state sotto attacco in patria come lo sono oggi. Ciò che rende raro il nostro momento è la libertà della democrazia, sotto attacco sia in patria che all’estero”, e Biden pronuncia le parole in un crescendo fino a gridarle, accostando così il pericolo rappresentato da Putin per l’Europa a quello di Trump “in patria”. Biden ripetendo la frase di Trump che incitava Putin a invadere i paesi Nato se non avessero pagato il giusto per l’Alleanza, grida: “Ma noi non ci piegheremo mai” a Putin. Trump dal canto suo ha risposto agli attacchi di Biden dal suo Truth Social scrivendo: “Putin ha invaso l’Ucraina solo perché non ha rispetto per Biden”. Chiamato sempre “il mio predecessore”, Biden ha continuato ad attaccare Trump anche per i suoi tentativi di ribaltare illegalmente il voto del 2020 dopo aver perso le elezioni: “Non puoi amare il tuo Paese solo quando vinci”, ha detto il presidente suscitando l’applauso della parte democratica del Congresso, mentre la zona dove sedevano i senatori e deputati repubblicani rimaneva in silenzio. Altre volte borbottava, ma un paio di volte, qualcuno gridava a Biden “bugiardo!”. Dietro il presidente, intanto, la vice presidente Kamala Harris – presidente del Senato – si alzava a quasi ogni passaggio del discorso, mentre lo Speaker del Congresso, il repubblicano Mike Johnson, rimaneva impassibile seduto e senza applaudire. In oltre un’ora di discorso, Biden ha toccato tutti i punti sullo stato della “disunione”. E quindi la crisi al confine con l’immigrazione illegale fuori controllo, il diritto all’aborto negato, i costi dei farmaci alle stelle, per poi verso la fine arrivare alle sofferenze dei palestinesi a Gaza e l’appoggio a Israele che resta una “mina vagante” nella tenuta della coalizione che dovrebbe confermare il presidente alla Casa Bianca. Prendendo una spilla indossata in sala da alcuni repubblicani che incitava a pronunciare il nome di Laken Riley, la studentessa della Georgia uccisa a febbraio dopo un assalto di cui è stato accusato un migrante venezuelano entrato illegalmente negli Stati Uniti.
Biden ha quindi pronunciato il nome di Laken Riley, aggiungendo: “Ai suoi genitori, dico, il mio cuore è con voi. Avendo perso dei figli io stesso, capisco”. Descrivendo l’accusato “un illegale”, Biden ha anche aggiunto: “ci sono stati migliaia di omicidi commessi da legali”. Quando ha parlato di Gaza, Biden ha detto che oltre al diritto a difendersi “Israele ha anche la responsabilità fondamentale di proteggere i civili innocenti a Gaza”. “Alla leadership di Israele, dico questo: l’assistenza umanitaria non può essere una considerazione secondaria o una merce di scambio”, ha continuato “Proteggere e salvare vite innocenti deve essere una priorità”. Biden ha ripetuto che il conflitto israelo-palestinese non finirà senza una soluzione a due Stati, ma nel discorso tanto atteso ha evitato di fare riferimento alla risoluzione che gli USA hanno preparato all’ONU per il cessate il fuoco e che “ritardano” a far votare dal Consiglio di Sicurezza. Al discorso erano invitati degli ospiti che erano seduti vicini alla first lady Jill Biden, e la loro presenza serviva a sottolineare le nette distinzioni con i repubblicani su questioni come i diritti riproduttivi, i prezzi dei farmaci, la difesa della Nato. Durante il suo discorso, Biden si è concentrato molto sui diritti riproduttivi. La decisione della Corte Suprema nel 2022 di ribaltare Roe v. Wade, che aveva stabilito il diritto costituzionale all’aborto, ha poi danneggiato il Partito repubblicano nelle elezioni statali. Diverse donne invitate giovedì sera dalla Casa Bianca o dai parlamentari democratici avevano subito complicazioni mediche potenzialmente letali durante la gravidanza. “Chiaramente coloro che si vantano di aver ribaltato la causa Roe v. Wade non hanno la minima idea del potere delle donne”, ha detto Biden. “Ma hanno scoperto quando la libertà riproduttiva fosse nelle urne e abbiamo vinto nel 2022, 2023, e vinceremo di nuovo nel 2024”. Biden, nonostante la sua fede cattolica, ha promesso di ripristinare le protezioni di Roe – anche se per farlo dovrebbe far compiere al suo partito “la valanga”, cioè ritrovarsi dopo le elezioni di novembre anche con una maggioranza democratica considerevole al Congresso. Sul fronte economico Biden ha rivelato che in un secondo mandato avrebbe cercato ancora di aumentare le tasse sulle società di almeno al 21% in modo che “ogni grande azienda inizi finalmente a pagare la propria giusta quota”. Ma Biden doveva togliere anche quei timori sulla sua età che hanno spinto giù i consensi democratici e indipendenti sulla sua candidatura. Così ha affrontato il nodo alla fine del discorso, dicendo che i suoi 81 anni gli hanno insegnato ad “abbracciare la libertà e la democrazia” e “a non dare all’odio nessun porto sicuro”. Quindi riferendosi ancora a Trump ma senza nominarlo: “Ora alcune persone della mia età vedono la nostra storia in maniera diversa: una storia americana fatta di risentimento, vendetta e punizione. Io non sono così”. Biden arrivato al 38% nell’indice di gradimento (dato Gallup) prima del discorso, aveva la percentuale più bassa degli ultimi 7 presidenti. Il discorso sullo “Stato dell’Unione” era fondamentale per Biden per far alzare l’indice: obiettivo minimo è il 5% in più del dato precedente, altrimenti per Biden si annuncia il disastro. Mezz’ora dopo il discorso, quando l’aula cominciava a svuotarsi, Biden sorridente e ancora energico continuava a stringere mani di ex colleghi, anche di qualche vecchio senatore repubblicano con cui aveva condiviso tanti disegni di legge, ai tempi quando Trump si dedicava a costruire grattacieli lontano dalla politica.(ITALPRESS).
Foto: Agenzia Fotogramma