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Memorial Day, Biden ricorda le vittime delle forze armate

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ARLINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) “Ricordare coloro che sono morti affinché la nostra nazione potesse vivere”. Questo il messaggio del presidente Joe Biden in occasione della Giornata della Memoria. Come da tradizione il presidente ha preso parte alla cerimonia annuale al cimitero di Arlington, alle porte di Washington, per ricordare coloro che hanno perso la vita per un’idea, quella degli Stati Uniti d’America.
Per la 156esima celebrazione nazionale del Memorial Day migliaia di cittadini si sono riuniti per ricordare i loro cari che militavano nelle forze armate statunitensi e posizionare fiori e bandierine americane sulle 228mila lapidi del cimitero. Biden, accompagnato dalla vicepresidente Kamala Harris e dal segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha preso parte alla cerimonia di deposizione delle corone d’alloro sulla tomba del milite ignoto.
Per l’occasione il presidente Biden ha ricordato il figlio Beau, maggiore della guardia nazionale dell’esercito degli Stati Uniti, venuto a mancare 9 anni fa per un cancro al cervello dovuto all’esposizione a materiali fossili nelle fosse militari in Iraq.
Biden, visibilmente commosso, ha definito la partecipazione a questo evento come “un obbligo sacro” da non basare su un partito o sulla politica, ma sulla promessa di renderci tutti più uniti.
-foto xp6 –
(ITALPRESS).

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Fondi Fsc a Sicilia, Schifani “Accordo da 6,8 miliardi”

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Fondi Fsc a Sicilia, Schifani

PALERMO (ITALPRESS) – “Oggi sottoscriviamo” un accordo da “6,8 miliardi: detratti gli 1,3 miliardi che abbiamo destinato al Ponte sullo stretto, che abbiamo fortemente voluto, arriviamo ad un’intesa forte, che guarda allo sviluppo, un’intesa che guarda in
particolar modo alla competitività delle imprese. Sono previsti dal fondo di coesione 480 milioni per lo sviluppo dell’attività produttive e, all’interno, una misura di 100 milioni che guarda al miglioramento delle aree industriali”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, durante la cerimonia per la firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Siciliana al teatro Massimo di Palermo. Al raggiungimento dell’accordo ha dato il suo contributo anche CDP che ha sostenuto la Regione Siciliana nella definizione della programmazione riguardante i Fondi di sviluppo e coesione 2021-2027. Supporto che CDP potrà continuare a offrire anche nelle fasi successive.
xi2/mgg/mrv (fonte video: Palazzo Chigi)

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Lancia, Napolitano “Con la nuova Ypsilon rilanciamo il brand”

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Lancia, Napolitano

TORINO (ITALPRESS) – “E’ stata leader del segmento B in Italia per 14 anni, è un territorio che non vogliamo mollare e per questo abbiamo voluto un prezzo al centro del mercato. La vettura è già ordinabile online e l’8 giugno con il ‘porte aperte’ i clienti potranno ammirarla dal vivo e le consegne arriveranno nei giorni successivi”, ha detto Luca Napolitano, Ceo del marchio Lancia, a margine della presentazione a Torino.

xb2/ads/gsl

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Pizza, un operatore su due punta sulla crescita

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Pizza, un operatore su due punta sulla crescita

ROMA (ITALPRESS) – La pizza rappresenta un elemento fondamentale per il settore della ristorazione. Basti pensare che cinque pizzerie su dieci sono fiduciose di aumentare il loro fatturato quest’anno. Tre su dieci prevedono un andamento in linea con il 2023. E solo poco meno di due su dieci temono un calo. È quanto emerge dall’Osservatorio pizza 2024, l’indagine di CNA Agroalimentare presentata in occasione di TuttoPizza, il Salone internazionale che si tiene a Napoli.
/gtr

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Tajani “Favorevoli a stato palestinese ma non guidato da Hamas”

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Tajani

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Siamo favorevoli alla nascita di uno stato palestinese, che però deve riconoscere Israele e deve essere riconosciuto da Israele. Lo Stato palestinese non può essere guidato da Hamas, che è un’organizzazione terroristica”, ha detto Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri, a margine del Consiglio Affari esteri.
xf4/ads/gtr

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L’inflazione spinge il mercato degli affitti

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L'inflazione spinge il mercato degli affitti

ROMA (ITALPRESS) – La perdita del potere d’acquisto delle famiglie e il rialzo dei tassi spingono gli italiani a prendere in considerazione l’affitto rispetto all’acquisto della casa: è quanto emerge dall’Osservatorio Affitti, condotto da Nomisma per conto di CRIF, in collaborazione con Confabitare.
/gtr

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Ciocca “L’obiettivo è far nascere la Seconda Repubblica europea”

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Ciocca

MILANO (ITALPRESS) – “Abbiamo la necessità di avere un’Europa rivoluzionata, capace di ascoltare, che possa essere un valore aggiunto per la nostra economia, le nostre famiglie e i nostri figli, non un’Europa nemica”. Lo ha detto Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega e candidato alle prossime elezioni europee, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee 2024” dell’agenzia Italpress. “L’Europa è sorda perché preferisce agire dando ascolto agli interessi economici e contro gli interessi dei cittadini”, ha affermato. “In 15 anni – ha proseguito – il Pil dell’Europa è rimasto fermo mentre gli Stati Uniti hanno raddoppiato il loro Pil perché hanno creduto nell’investimento delle loro potenzialità produttive. Noi abbiamo un’Europa che sta penalizzando le nostre realtà produttive”.
fsc/gsl

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Legacoop, Dadda “Norma terzo settore, governo misuri impatto sociale”

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MILANO (ITALPRESS) – Housing sociale per risolvere il problema abitativo da un lato, qualità e controlli per contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro. Sono questi alcuni dei temi principali di intervento su cui si concentra l’attenzione di Legacoop Lombardia, secondo quanto riportato dal presidente Attilio Dadda in un’intervista all’agenzia stampa Italpress.
“In Lombardia, associate a Legacoop, ci sono 900 cooperative, un milione e 200mila soci, 400mila addetti in forma di contratto di collaborazione a tempo indeterminato e una produzione dal valore di oltre 4 miliardi di tutte le associate messe insieme. Siamo una cooperazione al femminile: il 53% dei soci sono donne, più del 30% siede nei consigli di amministrazione. Inoltre nella base sociale abbiamo 63 etnie non europee e quindi direi che siamo anche un’associazione interculturale – ha spiegato – Ultima cosa importante è la densità cooperativa: l’area metropolitana di Milano ne rappresenta la più alta zona italiana proprio per la maggiore concentrazione di cooperative e per il loro valore economico”. Sul fronte della questione abitativa, secondo Dadda il primo passo da fare è “pensare in modo nuovo il sistema casa a Milano”. Una strada potrebbe proprio essere l’housing sociale dal momento che proprio nel capoluogo lombardo “c’è la maggior concentrazione di beni immobili intergenerazionali di proprietà indivisa, quindi a canone, rispetto al resto del panorama italiano: 18mila e 800 appartamenti costruiti negli anni ’70, già da 3 generazioni occupati”. “L’obiettivo della cooperazione di abitanti è quello di avere un numero significativo di nuovi immobili. Per questo abbiamo incontrato il ministro Salvini, facciamo parte di un gruppo di lavoro sul nuovo Piano-Casa e per noi vuol dire aggiungere altri 50mila immobili a proprietà intesi come risposta abitativa sul livello di quantità e qualità a canone controllato – ha affermato Dadda -. Altra esperienza importante che va citata è che noi abbiamo un livello di morosità molto basso. Quindi selezionando nel tempo e mantenendo servizi collaterali all’abitare si porta anche valore aggiunto alla qualità della vita e all’impatto sul quartiere”. Quando si parla di lavoro, l’ambito degli infortuni è solo una delle parti che necessitano di molta attenzione. “Il tema della qualità del lavoro per noi non è solo quello degli infortuni, sul quale abbiamo molto da fare dal momento che la regione Lombardia ha dei dati bassi con troppi incidenti e troppi morti. Noi dobbiamo legare questo tema alla legalità e al controllo di procedure: siamo la capitale economico-finanziaria del paese e abbiamo bisogno di anticorpi forti” ha dichiarato il presidente di Legacoop Lombardia sottolineando che “il 95% della skyline di Milano è stato costruito da imprese cooperative e non abbiamo registrato incidenti mortali. E’ chiaro che per fare queste cose non bisogna guardare solo al prezzo, ma bisogna mischiare qualità, organizzazione e controlli”. “Non vediamo altre forme che aumentare i controlli e selezionare in funzione della qualità e non del prezzo più basso”, ha puntualizzato. Su questi temi di rilevanza economica e sociale, il sostegno di tutte le istituzioni (europee, nazionali e regionali) è fondamentale. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto con questa legislatura europea che ha deliberato la direttiva sull’economia sociale. Ai candidati italiani per l’Europa chiediamo di confermarci la volontà di andare nella direzione di un nuovo pilastro dell’economia, quella sociale – ha sottolineato -. Per l’Italia ci serve il piano di azione che metta a terra le indicazioni della direttiva: abbiamo una storia molto lunga sulle cooperative sociali e sul terzo settore ed è arrivato il momento di definire quale è la condizione d’impatto senza confondere nobili interventi con attività di business. Penso che il governo debba mettere mano alla nuova norma sul terzo settore e qui bisognerà misurare non solo la filantropia, ma anche l’impatto e la redistribuzione degli utili in ambito sociale”. Infine, ha concluso, “a Regione Lombardia chiediamo di continuare sulla strada di ricapitalizzare le cooperative più significative che fanno occupazione in questo territorio”.(ITALPRESS).

Foto: Italpress

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Legacoop, Dadda “Norma terzo settore, governo misuri impatto sociale”

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MILANO (ITALPRESS) – Housing sociale per risolvere il problema abitativo da un lato, qualità e controlli per contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro. Sono questi alcuni dei temi principali di intervento su cui si concentra l’attenzione di Legacoop Lombardia, secondo quanto riportato dal presidente Attilio Dadda in un’intervista all’agenzia stampa Italpress.
“In Lombardia, associate a Legacoop, ci sono 900 cooperative, un milione e 200mila soci, 400mila addetti in forma di contratto di collaborazione a tempo indeterminato e una produzione dal valore di oltre 4 miliardi di tutte le associate messe insieme. Siamo una cooperazione al femminile: il 53% dei soci sono donne, più del 30% siede nei consigli di amministrazione. Inoltre nella base sociale abbiamo 63 etnie non europee e quindi direi che siamo anche un’associazione interculturale – ha spiegato – Ultima cosa importante è la densità cooperativa: l’area metropolitana di Milano ne rappresenta la più alta zona italiana proprio per la maggiore concentrazione di cooperative e per il loro valore economico”. Sul fronte della questione abitativa, secondo Dadda il primo passo da fare è “pensare in modo nuovo il sistema casa a Milano”. Una strada potrebbe proprio essere l’housing sociale dal momento che proprio nel capoluogo lombardo “c’è la maggior concentrazione di beni immobili intergenerazionali di proprietà indivisa, quindi a canone, rispetto al resto del panorama italiano: 18mila e 800 appartamenti costruiti negli anni ’70, già da 3 generazioni occupati”. “L’obiettivo della cooperazione di abitanti è quello di avere un numero significativo di nuovi immobili. Per questo abbiamo incontrato il ministro Salvini, facciamo parte di un gruppo di lavoro sul nuovo Piano-Casa e per noi vuol dire aggiungere altri 50mila immobili a proprietà intesi come risposta abitativa sul livello di quantità e qualità a canone controllato – ha affermato Dadda -. Altra esperienza importante che va citata è che noi abbiamo un livello di morosità molto basso. Quindi selezionando nel tempo e mantenendo servizi collaterali all’abitare si porta anche valore aggiunto alla qualità della vita e all’impatto sul quartiere”. Quando si parla di lavoro, l’ambito degli infortuni è solo una delle parti che necessitano di molta attenzione. “Il tema della qualità del lavoro per noi non è solo quello degli infortuni, sul quale abbiamo molto da fare dal momento che la regione Lombardia ha dei dati bassi con troppi incidenti e troppi morti. Noi dobbiamo legare questo tema alla legalità e al controllo di procedure: siamo la capitale economico-finanziaria del paese e abbiamo bisogno di anticorpi forti” ha dichiarato il presidente di Legacoop Lombardia sottolineando che “il 95% della skyline di Milano è stato costruito da imprese cooperative e non abbiamo registrato incidenti mortali. E’ chiaro che per fare queste cose non bisogna guardare solo al prezzo, ma bisogna mischiare qualità, organizzazione e controlli”. “Non vediamo altre forme che aumentare i controlli e selezionare in funzione della qualità e non del prezzo più basso”, ha puntualizzato. Su questi temi di rilevanza economica e sociale, il sostegno di tutte le istituzioni (europee, nazionali e regionali) è fondamentale. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto con questa legislatura europea che ha deliberato la direttiva sull’economia sociale. Ai candidati italiani per l’Europa chiediamo di confermarci la volontà di andare nella direzione di un nuovo pilastro dell’economia, quella sociale – ha sottolineato -. Per l’Italia ci serve il piano di azione che metta a terra le indicazioni della direttiva: abbiamo una storia molto lunga sulle cooperative sociali e sul terzo settore ed è arrivato il momento di definire quale è la condizione d’impatto senza confondere nobili interventi con attività di business. Penso che il governo debba mettere mano alla nuova norma sul terzo settore e qui bisognerà misurare non solo la filantropia, ma anche l’impatto e la redistribuzione degli utili in ambito sociale”. Infine, ha concluso, “a Regione Lombardia chiediamo di continuare sulla strada di ricapitalizzare le cooperative più significative che fanno occupazione in questo territorio”.(ITALPRESS).

Foto: Italpress

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Europee, Franzi “Regolamentare i social network”

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Europee, Franzi

MILANO (ITALPRESS) – “Penso che oggi un’urgenza sia quella della regolamentazione dei social media perché l’Europa mette al centro l’importanza dell’individuo, della democrazia, dello stato di diritto, e gli individui sono anche i ragazzi. Io faccio parte di un partito riformista, le riforme sono per le generazioni future e la tutela dei ragazzi è fondamentale”. Così Alessandra Franzi, candidata al collegio Nord-Ovest per Stati Uniti d’Europa alle europee 2024, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee” dell’Agenzia Italpress.

sat/gsl

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