ROMA (ITALPRESS) – Quando si parla di cosmetica, le prime parole che affiorano alla mente degli italiani sono legate a prodotti di bellezza come rossetti, creme e trucchi vari. Pur trattandosi di un settore che riguarda la cura della persona nel suo complesso, la prima associazione spontanea è, dunque, legata alla bellezza. Quello che appare è come mettere in risalto la bellezza di ognuno e volerla mantenere. Nel complesso, il rapporto degli italiani con la cosmetica si basa prevalentemente sull’utilizzo di prodotti per l’igiene di base, ma non manca chi cura quotidianamente il proprio corpo con diversi cosmetici e un’abituale frequentazione dei centri estetici. Quasi la metà della popolazione (il 48,9%) ritiene i prodotti cosmetici essenziali nella propria quotidianità, ma è interessante evidenziare come quest’importanza viene percepita in modo diametralmente opposto tra uomini e donne, con i primi che attribuiscono un ruolo marginale a questi prodotti. Una differenza di genere nell’approccio alla cosmetica ampiamente riconosciuta e percepita dalla popolazione. In ultimo, a prescindere dai prodotti di base e di uso comune che vengono utilizzati fin dalla nascita, per l’utilizzo di alcuni prodotti cosmetici circa 1/3 dei cittadini (il 31%) consiglia di aspettare almeno l’età adolescenziale.
Dati Euromedia Research – Realizzato il 26/02/2024 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne
– foto Euromedia Research –
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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo per l’Abruzzo, Meloni l’aveva scelta come regione in cui essere eletta e ora stiamo restituendo autorità, orgoglio e dignità all’Abruzzo”. Così il presidente uscente e candidato del centrodestra alle regionali in Abruzzo, Marco Marsilio, intervistato a Sky tg24, che poi sul centrosinistra, aggiunge. “Renzi oggi sarà a Pescara ma non potrà condividere il palco con Conte. Anche Calenda ha dato del bugiardo a Conte. Chi non può salire insieme su un palco non può governare. Si schifano tra di loro, in realtà è un’alleanza nata contro”. Marsilio ha quindi smentito chi lo accusa di non vivere in Abruzzo: “Io vivo nel territorio, non sto altrove. Questa è una menzogna che viene ripetuta da cinque anni e dimostra tutta la loro pochezza. Sono abruzzese da sette generazioni, ho deciso di tornare e spendere qui le mie competenze dopo che miseria e povertà avevano costretto la mia famiglia a trovare lavoro altrove”.
Foto: ufficio stampa regione Abruzzo
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MILANO (ITALPRESS) – Lo sport fa bene a tutte le età, ma ancor di più con il passare degli anni: muoversi aiuta infatti a contrastare il logoramento a cui l’organismo va incontro invecchiando. Come se fosse un farmaco, dopo una certa età l’attività fisica va prescritta e dosata con attenzione, una buona regola che diventa un imperativo ai livelli sportivi più alti. Il campione che continua a vincere quando gli altri hanno appeso le scarpette al chiodo è sicuramente un atleta dotato, disciplinato e motivato, ma sicuramente anche sostenuto da un team di medici esperti e dedicati, un vero e proprio gioco di squadra, in campo e fuori. Sono alcuni dei temi trattati da Pierluigi Marzorati, uno dei più famosi giocatori di basket italiani, iconica leggenda della Pallacanestro Cantù, già presidente per cinque anni del comitato regionale lombardo del Coni e oggi direttore generale della Legends International Basket Association – LIBA, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Spesso qualche infortunio fa bene – ha esordito – Io a 24 anni, prima di fare la seconda Olimpiade, ho avuto un problema di sciatalgia, ho fatto la radiografia, come si usava fare nel 1976. La diagnosi: un problema al nervo interstiziale della schiena, dovevo smettere di giocare. Allora tornai in società abbastanza abbacchiato, a quel punto ci fu la proposta di un chiropratico che esercitava a Como e poteva fare al caso mio – ha ricordato Marzorati – Con tre trattamenti ho avuto un beneficio incredibile”. “Quelli che mi hanno seguito non erano solo medici, ma cercavano di non spremermi dal punto di vista sportivo, ma di seguirmi sulla condizione migliore per me – ha spiegato l’ex cestista – Spesso nello sport si usa sfruttare nel modo più esasperato possibile l’atleta, io ho avuto la fortuna di aver avuto medici che volevano sì recuperarmi, ma con una visione futura”.
Con Marzorati, che durante la sua carriera si è laureato in ingegneria e che dopo il ritiro esercita la professione come progettista di impianti civili e sportivi, è impossibile non affrontare i temi prettamente sportivi, tra cui la più grande delusione in una carriera strepitosa: “A Cantù abbiamo vinto quando avevo compagni di squadra in gamba e perso quando erano scarsi, io contavo poco – ha precisato – La sconfitta in semifinale con la Jugoslavia alle Olimpiadi di Montreal è stata un grande rimpianto, eravamo avanti di 13 punti e siamo stati rimontati”. Per i 70 anni di Cantù, Marzorati è tornato a giocare all’età di 54 anni: “All’inizio l’ho presa seriamente, mi ero allenato abbastanza, poi negli ultimi giorni erano iniziate le interviste, le foto – ha raccontato l’ex giocatore, che con quella apparizione dell’8 ottobre 2006 in campionato contro Treviso è diventato il più anziano mai sceso in campo in un incontro ufficiale di Serie A – In ogni caso, l’avevo presa in modo goliardico, anche perchè era da 16 anni che non frequentavo più il campo”.
Infine, sul progetto dedicato agli atleti over 55: “Con LIBA Italia, associazione di veterani del basket, abbiamo tra gli obiettivi quello di promuovere iniziative di carattere sportivo, ma allo stesso tempo educative e formative nelle scuole – ha rivendicato – Inoltre, vogliamo fare anche qualcosa per giocatori e dirigenti del basket, impostare una sorta di screening sanitario per controllare lo stato di salute”, ha concluso.
– foto tratta da video Medicina Top –
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ROMA (ITALPRESS) – “Per EY questo è un progetto fondamentale. Ogni giorno ci rendiamo conto di quanto il mismatch sta condizionando il mercato anche per i nostri clienti: c’è la difficoltà di trovare le competenze di cui le aziende hanno bisogno. Bisogna lavorare su due ponti di collegamento tra la scuola e il mondo del lavoro: il primo, fondamentale, è quello dell’orientamento, il secondo grande punto è lavorare sulle competenze giuste nella fase educativa, che non vuol dire solo le competenze tecniche, ma anche quelle che riguardano lo sviluppo della persona”. A dirlo Donato Ferri, EY Managing Partner Europe West Consulting, a margine dell’evento “Costruire ponti tra istruzione e lavoro”, in cui è stato presentato il progetto UPSHIFT for Youth, sviluppato da UNICEF e Junior Achievement Italia e che, a partire da quest’anno, vede il coinvolgimento di EY e EY Foundation.
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MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – La procura provinciale di Madrid ha chiesto una condanna a 4 anni e 9 mesi di carcere per Carlo Ancelotti per frode fiscale. Lo riportano i media spagnoli. Secondo l’accusa, il tecnico di Reggiolo avrebbe frodato l’erario per poco più di un milione di euro fra il 2014 (386.361 euro) e il 2015 (675.718 euro), omettendo nelle sue dichiarazioni i redditi relativi allo sfruttamento dei diritti d’immagine ceduti ad altri enti.
Secondo gli inquirenti, Ancelotti – raggiunto dalla notizia mentre sta preparando il ritorno degli ottavi di Champions di stasera contro il Lipsia – durante la sua prima esperienza al Real Madrid avrebbe fatto ricorso ad una rete “complessa” e “confusa” di trust e società interposte per canalizzare il pagamento dei diritti di immagine, simulando la cessione di tali diritti a enti “privi di reale attività” con domicilio fuori dalla Spagna. In questo modo avrebbe cercato di occultare “il reale beneficiario dei proventi dei suoi diritti di immagine, in modo che nè lui nè alcuna di dette società fossero costrette a pagare le tasse sulle ingenti somme ricevute in Spagna o fuori dal nostro Paese”.
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OLBIA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Sassari, in stretto raccordo con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno, ha tratto in arresto a Olbia due cittadini di origine siriana, su ordine dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Sassari per associazione con finalità di terrorismo internazionale. Secondo quanto emerso dall’attività di indagine i due, dal 2014 e fino agli inizi del 2018, avrebbero fatto parte di una organizzazione dedita all’ hawala con cui effettuavano rimesse di denaro dall’Italia alla Siria, e anche in direzione opposta, in favore delle milizie combattenti siriane di opposizione al regime di Bashar al-Assad.
tvi/gsl (Fonte video: Ufficio stampa Polizia di Stato)