Chiudi

Notizie

Notizie

Mattarella “Libertà di stampa fondamentale per la democrazia”

mattarella-“liberta-di-stampa-fondamentale-per-la-democrazia”

Mattarella

ROMA (ITALPRESS) – “La libertà di stampa è fondamentale per la nostra democrazia, come per qualunque democrazia. Vede nella nostra Costituzione una tutela netta, chiara, indiscutibile, a fronte della quale vi è una assunzione di responsabilità da parte dei giornalisti”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro al Quirinale con il presidente di Casagit, Gianfranco Giuliani, e una delegazione.

sat/mrv (fonte video: Quirinale)

Leggi
Notizie

Piazza Affari chiude in rialzo, spread ai minimi da due anni

piazza-affari-chiude-in-rialzo,-spread-ai-minimi-da-due-anni

MILANO (ITALPRESS) – Chiusura in rialzo a Piazza Affari al termine di una seduta che si era aperta con un lieve segno meno. L’indice Ftse Mib segna un 0,71% a quota 33.146 punti, mentre l’Ftse Italia All Share guadagna lo 0,63% a quota 35.259 punti. In deciso ribasso invece l’Ftse Star, che lascia sul terreno l’1,35% a quota 45.917 punti. I mercati sono rimasti particolarmente prudenti, dopo le previsioni non entusiasmanti sull’economia cinese. L’attesa degli investitori, infatti, è tutta sulle primarie statunitensi e le decisioni delle banche centrali per un possibile taglio dei tassi a breve.
A Milano in evidenza soprattutto i titoli legati al comparto dell’energia. Bene in generale anche le utilities e acquisti su Intesa Sanpaolo e Mediobanca. Per quanto riguarda le materie prime, in calo il prezzo del petrolio, con il Brent che viene scambiato a quota 82,7 dollari al barile, mentre il Wti si porta a 78,7 dollari. Prosegue invece il rialzo del prezzo del gas naturale, che sul mercato di Amsterdam scambia a 27,5 euro al MWh. Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude in calo a quota 139 punti, con il rendimento del decennale al 3,70%, portandosi ai livelli più bassi da due anni. Tra i titoli del listino milanese, fra i maggiori rialzi A2A che guadagna 3,8 punti, ma in rialzo anche Saipem, Tenaris e Hera. Per quanto riguarda invece i segni meno, fra i maggiori ribassi Moncler che cede 1,4 punti, ma in calo anche Interpump Group, Stm e Telecom Italia. Le altre principali Borse europee archiviano gli scambi deboli, sulla scia dell’avvio con il segno rosso a Wall Street. Tra le piazze finanziarie, Parigi segna un -0,32%, Francoforte cede lo 0,13%, mentre Londra è praticamente piatta con un 0,05%.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Leggi
Notizie

Tg Sport – 5/3/2024

tg-sport-–-5/3/2024

Tg Sport - 5/3/2024

ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– L’Inter vince anche soffrendo, battuto il Genoa 2-1
– Parma e Cremonese non steccano in trasferta, il Como accelera
– Indian Wells, Sinner può giocarsi il secondo posto nel ranking
– Bagnaia-Ducati, accordo fino al 2026
– Brignone e Moioli, regine delle nevi
– L’Italia della scherma brilla agli Europei giovanili di Napoli
gm/mrv/gtr

Leggi
Notizie

Ricerca Oricon, mense scolastiche sempre più importanti per le famiglie

ricerca-oricon,-mense-scolastiche-sempre-piu-importanti-per-le-famiglie

ROMA (ITALPRESS) – Il settore delle mense sta conoscendo una crisi senza precedenti: le aziende hanno chiuso l’anno con una netta diminuzione del risultato d’esercizio, in alcuni casi con il bilancio in passivo. A causare gravi difficoltà al settore sono soprattutto i prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale oltre che gli aumenti dei costi delle materie prime, ai quali si aggiunge una mancata revisione prezzi e un codice dei contratti pubblici contraddittorio ed inadeguato per appaltare i servizi di mensa. A soffrirne di più è la ristorazione scolastica che, oltre a svolgere un servizio pubblico essenziale per la sicurezza nutrizionale dei piccoli concittadini, è costretta ad operare sulla base di contratti aggiudicati in epoca pre-covid e senza revisione dei prezzi. La stragrande maggioranza di quelli in scadenza tra il 2020 e il 2022 sono stati propagati d’ufficio, sempre causa covid, alle medesime condizioni, senza la possibilità di una revisione per adeguare i prezzi che nel tempo, come sappiamo, sono lievitati (rispetto al 2020 il costo dei prodotti alimentari aumentato del 30%, quello del gas del 350% e quello dell’energia elettrica del 300%. Dall’indagine svolta da Demetra e per conto di Oricon (Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione), emerge un quadro che dettaglia nel particolare le ragioni per cui le mense scolastiche non sono solo un servizio essenziale ma racchiudono un importante valore sociale. L’indagine è stata presentata stamani all’interno del primo intergruppo parlamentare sul tema della dispersione scolastica e le povertà educative guidata da Irene Manzi (Pd).
Il primo dato che affiora è che l’86% delle famiglie riconosce al tempo pieno a scuola, che implica l’uso della mensa scolastica, un’importante funzione educativa e di socializzazione. Per 4 intervistati su 5 è di fondamentale importanza perchè permette di conciliare gli orari di lavoro dei genitori con quelli di accudimento dei figli, soprattutto nelle famiglie in cui entrambi i genitori sono lavoratori, considerando che il 60% delle madri ha un’occupazione (di cui il 40% a tempo pieno) mentre i padri raggiungono quota 95% (di cui l’88% a tempo pieno). E’ interessante notare come il 60% delle famiglie italiane non ricorra alla mensa scolastica non per scelta ma per ragioni legate alla mancanza del tempo pieno da parte della scuola (37%) o del servizio mensa (19%). Tale assenza di servizi muta in base alla centralità o perifericità del comune di residenza: nei comuni più centrali (circa 6 mila) i figli di quasi 2 famiglie su 3 frequentano la mensa scolastica, mentre nelle zone periferiche o ultraperiferiche la proporzioni si ribalta con il 62,1% dei bambini che non usano il servizio mensa. A questo si aggiunga il fatto che nelle aree dove il servizio mensa è assente, si registrano livelli di apprendimento più bassi ed un alto tasso di abbandono scolastico.
‘Per l’86% delle famiglie, la mensa scolastica svolge una funzione sociale, educativa e di socializzazione fondamentale: riduce i divari economico-sociali in materia di alimentazione e consente ad entrambi i genitori di conciliare gli orari di lavoro con quelli di genitore – ha detto il presidente di Oricon, Carlo Scarsciotti -. Questo è un tema particolarmente importante, considerando che il mondo del lavoro è uno dei principali luoghi in cui si può mettere in pratica la parità di genere, con il 60% delle madri impegnate nel lavorò.
‘In Oricon – ha aggiunto – siamo sempre stati convinti che le mense scolastiche, oltre a garantire un servizio essenziale, abbiano un altissimo valore sociale, per questo motivo abbiamo deciso di svolgere un’indagine per dettagliare nel particolare le ragionì.
Un altro dato degno di nota è che più di 9 intervistati su 10 confermano la funzione educativa delle mense, luogo in cui si imparano le corrette abitudini alimentari, grazie a pasti diversificati e perfettamente equilibrati. Secondo una recente ricerca di Save the Children, per 1 bambino su 8 in Italia il pasto principale è proprio quello consumato a scuola, a dimostrazione della necessità di questo servizio.
‘A causa del Covid prima e dell’impennata dell’inflazione poi, da oltre 3 anni il settore risente di un andamento economico stagnante – ha sottolineato ancora il presidente Oricon – ma continueremo a lavorare per salvaguardare un servizio essenziale e per garantire la sostenibilità economica del servizio sia per le aziende fornitrici che soprattutto per le famiglie, evitando che l’aumento dei prezzi ricada su quest’ultime. Per questo abbiamo chiesto ai genitori se fossero disposti a fare alcune rinunce pur di continuare ad usufruire del servizio della mensa e del tempo pieno, ed è risultato che moltissimi sarebbero disposti anche a rivedere i menù, dove i prodotti a filiera controllata rappresentano in alcuni casi il 95-98% delle referenzè.
Un altro dato molto rilevante emerge chiedendo quante famiglie si avvarrebbero di questo servizio laddove fosse possibile: il 77% (43% molto probabilmente, 34% probabilmente) ricorrerebbero al servizio, annullando quella differenza che invece esiste tra Nord e Sud Italia sull’attuale utilizzo della mensa scolastica (80,8% al Nord 27,6% al Sud).
 Mensa scolastica ed educazione alimentare: un valido alleato per le famiglie Una grande maggioranza degli intervistati (il 93% delle famiglie con figli frequentanti e l’89% tra le non frequentanti) conferma che il momento del pasto a scuola è importantissimo per la socializzazione dei bambini e per il pregio che ha la mensa scolastica di azzerare tutte le differenze economiche e sociali, analisi sulla quale concordano l’87% dei frequentanti e l’84% dei non frequentanti.
Per l’83% il pasto a scuola garantisce valori nutrizionalmente bilanciati e favorisce l’apprendimento di corrette abitudini alimentari, dato confermato anche dal 73% di coloro che non fanno uso della mensa.
Dalla ricerca emerge poi che per il 46% del campione intervistato le mense sono un valido alleato dei genitori nella misura in cui facilitano l’introduzione nella dieta familiare di nuovi alimenti e abitudini.
E’ singolare notare come su tutti i temi attinenti al valore sociale, i valori percentuali registrino soltanto una minima flessione tra le famiglie che fanno uso del servizio e coloro che non ne fanno, a conferma di quanto quest’ultimi non si avvalgano del servizio di mensa prevalentemente per l’assenza del servizio piuttosto che per una scelta ponderata.  Una mensa vale anche qualche rinuncia!
Al fine di valutare una exit strategy dalle difficili condizioni economiche in cui versa il settore della ristorazione scolastica, la ricerca ha innanzitutto verificato quale possa essere il valore economico medio “percepito” dai genitori per ogni singolo pasto: sebbene il valore medio reale si attesti intorno ai 5 euro – 5,13 per la precisione – quello percepito è sensibilmente superiore arrivando a sfiorare i 7 euro (6,9), significativamente inferiore ai 16 euro, costo medio del pranzo fuori casa dei genitori nei giorni di lavoro.
Successivamente è stato chiesto alle famiglie a cosa sarebbero disposti a rinunciare per rendere il servizio economicamente sostenibile da parte delle aziende fornitrici. Tra le tante voci dei bandi che regolano l’aggiudicazione del servizio e che i fornitori sono costretti a osservare, oltre la metà fa riferimento all’utilizzo di cibi a km0 o con denominazione di origine controllata e all’impiego di prodotti provenienti da coltivazioni biologiche.
A questo particolare dato si aggiunga che anche il 23% di coloro che abitudinariamente acquistano prodotti biologici sarebbe favorevole ad una loro diminuzione.  Il restante 41% del totale rispondenti ipotizza una minore frequenza nella variazione dei menù, calcolando che al momento si attesta tra le 4 e le 9 settimane, media invidiabile anche nelle famiglie italiane più ricercate.
‘I dati della ricerca presentata da Oricon purtroppo ci confermano tendenze che già da tempo erano visibili, come la forte differenza di copertura del servizio mense sul territorio nazionale – ha evidenziato Irene Manzi, presidente dell’Intergruppo, capogruppo del Pd in Commissione Istruzione -. Ci sono alte concentrazioni del servizio mensa e tempo pieno in alcune regioni e pochissime possibilità di questi servizi in altre. Con questo divario non viene garantita la possibilità di ad un servizio che è, a tutti gli effetti, un servizio essenziale e che quindi deve essere assicurato a livello universale ed in maniera analoga su tutto il territorio nazionale. Come intergruppo dovremo rilanciare questa necessità nel nostro agire quotidiano all’interno delle Istituzionì.

– foto archivio shutterstock/Mike Dotta fornita da ufficio stampa FB & Associati –
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Parlare inglese apre nuovi orizzonti lavorativi, personali e culturali

parlare-inglese-apre-nuovi-orizzonti-lavorativi,-personali-e-culturali

MILANO (ITALPRESS) – A ridosso di una delle giornate di riflessione sociale più importanti, l’8 marzo, Pearson, editore nel settore education, pubblica i risultati di una ricerca commissionata a BPS Insight e condotta in Italia, Arabia Saudita, Florida, Giappone e Brasile per sondare l’impatto della conoscenza della lingua inglese come “carburante” per una vita migliore a 360°. In tutti i Paesi oggetto dell’indagine (eccezion fatta per il Giappone che appare ancora linguisticamente chiuso) questa rilevanza è pienamente riconosciuta da oltre l’85% degli intervistati e lo sarà ancora di più nei prossimi cinque anni.
“Il Dipartimento del Commercio e dell’Industria, che io dirigo in Italia, ed il network diplomatico Britannico hanno il piacere di sostenere e collaborare con una realtà d’eccellenza britannica come la Pearson che supporta in modo attivo ed innovativo la diffusione della lingua inglese in tutto il mondo. L’inglese si configura non solo come la seconda lingua più parlata al mondo ma anche come la chiave d’accesso ad infinite opportunità. Investire nell’apprendimento della lingua inglese significa investire nel vostro futuro”, spiega Catriona Graham, HM Consul General and Country Director – Trade, British Consulate-General.
L’inglese nel lavoro? Se prima era un plus ora è un must. Oltre l’80% delle persone intervistate ritiene che la conoscenza dell’inglese sia una condizione fondamentale per avere vantaggi a livello economico in campo lavorativo, tanto che il 40% ritiene che una buona conoscenza della lingua inglese possa portare a un aumento salariale del 50-80%. Questa convinzione è fortissima in Arabia Saudita (98%) al pari della Florida.
Per quanto riguarda invece l’Italia, 9 persone su 10 ritengono che conoscere l’inglese sia importante per la propria vita lavorativa (91%). I motivi principali che muovono l’apprendimento dell’inglese sono l’accesso a una gamma di posizioni professionali più ampia (44%) e l’opportunità di retribuzioni migliori (42%). Rispetto alle altre nazioni, inoltre, l’Italia si distingue per essere l’unico che riconosce a questa competenza il ruolo di fattore chiave nel momento in cui l’intelligenza artificiale dovesse portare alla ricerca di un’alternativa professionale. Insomma, l’inglese è un vero e proprio fattore di “empowerment”, in particolare per le donne, per cui questa lingua diventa un’importante leva per superare determinati gap. “Anche quest’anno i dati sul Gender Gap rilevano una marcata disuguaglianza di genere sul lavoro: a parità di ruolo gli uomini ricevono una retribuzione superiore e solo il 24% dei CEO e il 32% dei Manager sono donne. La padronanza della lingua inglese, consentendo l’accesso a una vasta gamma di conoscenze e di tecnologie e la possibilità di muoversi con sicurezza anche in ambito internazionale, diventa oggi un fattore chiave per vincere la disparità di genere nel mondo del lavoro”, riferisce Emanuela Spernazzati, Consulente Carrierea, Linkedin Top Voice.
Secondo la ricerca di Pearson, il lavoro è on top come stimolo per apprendere la lingua inglese. Il suo uso quotidiano tra gli italiani è molto più comune di quanto si pensi (36%) e lo è ancora di più tra coloro che hanno competenze avanzate, dove il 70% lo usa quotidianamente. La maggior parte degli studenti italiani (58%) afferma inoltre che troverebbe lavoro più facilmente se conoscesse meglio questa lingua. “La vera rivoluzione avviene quando nella percezione degli studenti e delle studentesse la lingua inglese da disciplina di studio si trasforma in uno strumento per comunicare, viaggiare, lavorare e…vivere! L’idea del ruolo cruciale della lingua inglese nella propria sfera personale e professionale è molto forte nelle ragazze, come testimonia il dato ISTAT in base al quale l’86% degli studenti universitari di lingua è donna. Bello menzionare questo dato proprio in occasione dell’8 marzo!”, afferma Letizia Cinganotto, PhD Università per Stranieri di Perugia.
Al di là del lavoro, il principale agente motivatore per l’apprendimento dell’inglese per gli italiani è la voglia di viaggiare di più (69%). Sapere l’inglese è ormai imprescindibile anche nei contesti sociali e culturali. Basti pensare alle categorie più giovani, cresciute a videogames e musica hip-hop. Ma anche per le altre fasce d’età questa lingua costituisce un migliore accesso alla socialità, alla cultura, alla moda, all’arte e, più in generale, all’intrattenimento.
“Ciò che una volta fu un’esigenza, oggi è un’opportunità. L’inglese non è solo la lingua degli affari, ma il ponte che collega culture e mercati globali. In un mondo sempre più interconnesso, padroneggiare l’inglese non è solo un vantaggio competitivo, ma una necessità per il successo nel commercio internazionale. Grazie a operatori come Pearson e a progetti come la Global Scale of English, gli studenti possono accedere a risorse e strumenti che li aiutano a sviluppare le competenze linguistiche necessarie per navigare con sicurezza in questo ambiente commerciale globale sempre più complesso”, afferma Steven Sprague, President of The British Chamber of Commerce for Italy.
Come è l’inglese degli italiani? Bene ma non benissimo. In Italia, il percorso medio di apprendimento dell’inglese dura 6,6 anni con il 64% che ha imparato l’inglese esclusivamente a scuola e il 23% che ha imparato l’inglese sia a scuola sia all’università. Poco più della metà degli italiani (55%) afferma di aver raggiunto un buon livello di inglese attraverso l’istruzione formale contro il 45% globale.
In Italia, come in altri mercati, l’ostacolo più significativo all’apprendimento dell’inglese è la mancanza di tempo (39%), seguita dal divario tra istruzione formale e requisiti sul posto di lavoro (34%) e limitate opportunità di praticare (32%). Non è un caso che la classificazione di “inglese scolastico” corrisponda a una conoscenza della lingua di livello minimo. “Questa nuova ricerca dimostra l’importanza dell’inglese nell’aiutare le persone a condurre una vita più appagante sia dentro che fuori dal posto di lavoro”, ha affermato Gio Giovannelli, Presidente di Pearson, English Language Learning (nella foto). “Eppure, molte persone lottano ancora con una mancanza di fiducia nella propria conoscenza dell’inglese, che ha un impatto sulla loro capacità di svolgere le attività quotidiane al lavoro, di interagire con gli altri e persino di interagire semplicemente con il mondo che li circonda o sui social media. Con un futuro dominato dall’intelligenza artificiale che causa incertezza sul lavoro, l’importanza dell’inglese come competenza differenziante non farà altro che aumentare, motivo per cui incoraggiamo le persone che vogliono imparare l’inglese ad agire ora e migliorare rapidamente le proprie competenze con un apprendimento personalizzato in base al loro livello”, prosegue.
Pearson ha commissionato la ricerca inquadrandola nella propria Global Scale of English (GSE). “La GSE – spiega l’editore – offre un apprendimento linguistico rapido tramite la comprensione esatta di dove si trova ogni individuo nel suo viaggio e dando maggiore sicurezza nelle proprie capacità. Con la ricerca, Pearson vuole comprendere quali siano le ragioni delle persone per imparare l’inglese, nonchè il loro attuale livello di confidenza nell’utilizzo della lingua”.
Lo studio di Pearson su oltre 5.000 parlanti inglese come seconda lingua o lingua aggiuntiva è stato condotto da PSB Insights alla fine del 2023 in Giappone, Arabia Saudita, Brasile, Italia e Stati Uniti (Florida). Gli intervistati avevano un’età compresa tra 18 e 64 anni, non parlavano correntemente l’inglese, non lo parlavano come prima lingua e inoltre imparavano attivamente l’inglese, usavano regolarmente l’inglese al lavoro, erano motivati professionalmente a imparare l’inglese o credevano che l’inglese avrebbe reso il loro lavoro più facile o avrebbe migliorato le loro prospettive di lavoro.

– Foto ufficio stampa Pearson –

(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Medicina legale, alla ricerca della verità

medicina-legale,-alla-ricerca-della-verita

Medicina legale, alla ricerca della verità

MILANO (ITALPRESS) – Condizioni di vita, età, ma anche malattie, traumi e addirittura torture. Il corpo umano, anche quando è un corpo inanimato, racconta molto delle vicende vissute. L’incarico di studiarlo, allo scopo di individuare il crimine, è affidato ai medici legali. E’ un incarico che non conosce limiti temporali, dagli scheletri preistorici alle salme dei migranti, ai corpi viventi dei minori non accompagnati. Sono questi alcuni dei temi trattati da Cristina Cattaneo, professore ordinario di medicina legale e delle assicurazioni presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano e responsabile del laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Università di Milano, intervistata da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.

fsc/gsl

Leggi
Notizie

Milano, il 24 marzo torna la “Stramilano”. La corsa dei 60mila

milano,-il-24-marzo-torna-la-“stramilano”.-la-corsa-dei-60mila

MILANO (ITALPRESS) – Domenica 24 marzo torna l’appuntamento podistico più atteso dell’anno a Milano e non solo, la Stramilano 2024, giunta alla 51° edizione. Piazza Duomo e Piazza Castello, sono pronte ad accogliere le migliaia di atleti e appassionati che dal 1972 invadono la città meneghina in una giornata di festa e sport. Lo scorso anno, il 50esimo della competizione, sono state ben 60.000 le persone che si sono riversate tra le vie milanesi. L’evento è stato presentato a Palazzo Marino, alla presenza di diverse figure del mondo dello sport e delle istituzioni, tra i quali Lara Magoni, ex sciatrice alpina e ora sottosegretario con delega allo sport e giovani per la regione Lombardia, Martina Riva, assessore allo Sport, Turismo e Politiche giovanili del comune di Milano, Marco Riva, presidente del Coni Lombardia, Giacomo Leone, vincitore della maratona di New York nel 1996 e Marco Marchei, ex maratoneta e mezzofondista. “La Stramilano è una corsa che non teme il passare degli anni. Il valore della Stramilano va oltre l’evento di per sè e ha una grande valore per accrescere l’importanza dello sport nella città” ha dichiarato l’assessore Riva. Altro intervento significativo è quello di Laura Magoni: “La Stramilano rappresenta uno degli eventi sportivi più importanti per la città. Milano per un giorno diventa una corsa”. “La trasmissione dei valori dei Giochi Olimpici passa da eventi di questo tipo” ha aggiunto Marco Riva, presidente del Coni Regionale della Lombardia. L’evento si svilupperà in tre grandi corse: Stramilano 10 Km, Stramilanina 5 Km e Stramilano Half Marathon. L’Half Marathon parte da Piazza Castello alle 8.30 e, dopo un percorso di 21,097 km, si concluderà sempre ai piedi della dimora degli Sforza. L’anno scorso hanno alla mezza maratona hanno partecipato il numero record di ben 5.500 corridori. Alle 9.30 partiranno da Piazza Duomo i partecipanti alla Stramilano 10 Km. Alle 10.00, sempre in Piazza Duomo partirà la Stramilanina, dove i protagonisti saranno i piccoli corridori che insieme ai loro accompagnatori attraverseranno il centro storico di Milano per 5km. Per entrambe le corse l’arrivo sarà l’iconico Arco della Pace dove tutti i partecipanti riceveranno la propria medaglia.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Stramilano

Leggi
Notizie

جوالتيري:21 مارس ذكرى ضحايا المافيا في روما

جوالتيري:21-مارس-ذكرى-ضحايا-المافيا-في-روما

تحدث عمدة روما روبرتو جوالتيري، في مؤتمر صحفي بمناسبة يوم الذكرى والالتزام تخليدا لذكرى ضحايا المافيا الأبرياء المقرر في 21 مارس، والذي نظمته منظمة ليبرا.

ووجه عمدة روما الشكر لمنظمة ليبرا على رغبتها في عقد هذا الحدث المهم للغاية في روما، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

وأضاف: فخورون بأنه سيعقد هنا. خلال النهار ستكون هناك قراءة رسمية لأسماء الضحايا الأبرياء. أدعو جميع الرومان للمشاركة، ستكون لحظة ضد الفساد والجريمة، المافيا تقتل وتسرق مستقبل الجميع.

Leggi
1 224 225 226 227 228 1.128
Page 226 of 1128