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Inzaghi “Col Genoa serviranno concentrazione e tecnica”

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MILANO (ITALPRESS) – Tre 4-0 di fila e un vantaggio rassicurante sulle inseguitrici. Ma Simone Inzaghi tiene la guardia alta alla vigilia del match di San Siro contro il Genoa. “Sarà una partita dura e difficile – afferma il tecnico ai microfoni di Inter Tv -. Il Genoa è un’ottima squadra, ha 33 punti, stanno facendo un ottimo campionato. Nelle ultime 12 gare credo abbiano perso solo con l’Atalanta nei minuti finali, quindi è una squadra in condizione che dovremo affrontare con tanta concentrazione”. Quella di Alberto Gilardino è una squadra che “occupa molto bene il campo, fanno le due fasi molto bene. Bisognerà avere una grandissima concentrazione, essere puliti tecnicamente cercando di sviluppare il nostro solito gioco”. Inzaghi annuncia rotazioni. “Ci saranno dei cambiamenti, delle rotazioni. Ho la fortuna di avere i ragazzi a disposizione, qualcuno purtroppo mancherà anche domani ma abbiamo visto che giocando così tanto qualche giocatore non sempre ce l’hai disponibile, però tutti quelli che sono stati impiegati mi hanno dato ottime risposte”.
Tra le squadre dei principali campionati europei, l’Inter vanta la miglior difesa e il miglior attacco. La fiducia reciproca tra lo staff e i giocatori è il vero segreto di questa squadra? “Insieme al mio staff abbiamo trovato in questi 30 mesi all’Inter grandissima disponibilità da parte di tutti i giocatori. Noi come staff cerchiamo di portare i nostri principi e poi i ragazzi sono stati molto bravi a metterli in pratica”. Fin qui un 2024 perfetto per i nerazzurri, che hanno saputo solo vincere. Se dovesse definire questo avvio nerazzurro con una sola parola, Inzaghi direbbe “continuare”. “Abbiamo fatto questi due mesi nel migliore dei modi ma sappiamo che già domani sarà una partita molto difficile, ne arriveranno tantissime altre ma dovremmo continuare a giocare in questo modo con corsa, aggressività e determinazione”, conclude.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Inzaghi “Col Genoa serviranno concentrazione e tecnica”

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MILANO (ITALPRESS) – Tre 4-0 di fila e un vantaggio rassicurante sulle inseguitrici. Ma Simone Inzaghi tiene la guardia alta alla vigilia del match di San Siro contro il Genoa. “Sarà una partita dura e difficile – afferma il tecnico ai microfoni di Inter Tv -. Il Genoa è un’ottima squadra, ha 33 punti, stanno facendo un ottimo campionato. Nelle ultime 12 gare credo abbiano perso solo con l’Atalanta nei minuti finali, quindi è una squadra in condizione che dovremo affrontare con tanta concentrazione”. Quella di Alberto Gilardino è una squadra che “occupa molto bene il campo, fanno le due fasi molto bene. Bisognerà avere una grandissima concentrazione, essere puliti tecnicamente cercando di sviluppare il nostro solito gioco”. Inzaghi annuncia rotazioni. “Ci saranno dei cambiamenti, delle rotazioni. Ho la fortuna di avere i ragazzi a disposizione, qualcuno purtroppo mancherà anche domani ma abbiamo visto che giocando così tanto qualche giocatore non sempre ce l’hai disponibile, però tutti quelli che sono stati impiegati mi hanno dato ottime risposte”.
Tra le squadre dei principali campionati europei, l’Inter vanta la miglior difesa e il miglior attacco. La fiducia reciproca tra lo staff e i giocatori è il vero segreto di questa squadra? “Insieme al mio staff abbiamo trovato in questi 30 mesi all’Inter grandissima disponibilità da parte di tutti i giocatori. Noi come staff cerchiamo di portare i nostri principi e poi i ragazzi sono stati molto bravi a metterli in pratica”. Fin qui un 2024 perfetto per i nerazzurri, che hanno saputo solo vincere. Se dovesse definire questo avvio nerazzurro con una sola parola, Inzaghi direbbe “continuare”. “Abbiamo fatto questi due mesi nel migliore dei modi ma sappiamo che già domani sarà una partita molto difficile, ne arriveranno tantissime altre ma dovremmo continuare a giocare in questo modo con corsa, aggressività e determinazione”, conclude.

– foto Ipa Agency –
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Federica Brignone vince il Super G di Kvitfjell

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KVITFJELL (NORVEGIA) (ITALPRESS) – Federica Brignone ha vinto il Super G di Kvitfjell, valido per la Coppa del mondo femminile di sci alpino. In una gara sospesa a più riprese a causa della nebbia, la valdostana – al 25esimo successo in carriera – ha fatto segnare il miglior tempo in 1’37″30, staccando di 61 centesimi la svizzera Lara Gut-Behrami, leader della classifica generale. Terzo posto per la ceca Ester Ledecka (1’38″09).
Marta Bassino ha chiuso in 15^ piazza, Roberta Melesi 18^. Per Laura Pirovano 22° tempo, 26^ Teresa Runggaldier, 36^ Nicol Delago. Out Nadia Delago.
“Non voglio vincere una ‘gara-paccò. Nello sci può succedere di disputare gare che non sono uguali per tutti, ma io non sono scesa in una condizione migliore delle avversarie, abbiamo avuto tutte la nebbia, chi più chi meno. Non posso dire di aver vinto per culo…”, è il commento di Brignone ai microfoni di Rai Sport. E’ ancora aperta la possibilità di vincere la Coppa del mondo, ma il distacco con Gut-Behrami è ampio. “A gennaio mi aspettavo qualcosa di più, stavo sciando benissimo ma mi sono messa troppa pressione, sciavo talmente bene che ho tentato di strafare – ammette la campionessa valdostana -. Alcune cose non hanno funzionato, ma io vedo il bicchiere tutto pieno quest’anno. Ho fatto anche due podi a Crans Montana, è stata una bella stagione e non è finita”. Poi assicura: “Per ora non ho nessuna intenzione di smettere, visto come scio. Nel momento in cui non me la sentirò più non me la sentirò più…”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Decide Swiderski, al Verona la sfida salvezza con il Sassuolo

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VERONA (ITALPRESS) – Va al Verona la sfida salvezza del Bentegodi. L’Hellas, che non vinceva dal 13 gennaio, strappa tre punti fondamentali grazie al primo acuto in A di Swiderski. Il Sassuolo, che non assapora la vittoria dal 6 gennaio, continua con la sua striscia aperta di sconfitte di fila (quattro) e Davide Ballardini bagna nel peggiore dei modi la sua avventura in neroverde soprattutto perchè Domenico Berardi è uscito dal campo con un infortunio che è apparso grave. La presenza numero 500 in Serie A per Consigli non ha portato fortuna al portiere neroverde, battuto da un tocco sporco di Swiderski nel momento clou del match dopo un clamoroso errore in impostazione di Matheus Henrique. Primo quarto d’ora di equilibrio estremo. L’importanza della posta in palio invita le due squadre a non scoprirsi. Al 14′ Berardi (al rientro) per Laurientè, velo per Thorstvedt, mancino forte e potente del norvegese, Montipò respinge. Il Verona spinge a destra dove l’ex Doig commette tre errori di fila. Serdar illumina Henry (27′), tiro di prima palla a lato, Consigli controlla.
Sull’altro fronte Thorstvedt obbliga la difesa scaligera a fare muro su un suo tiro. Cresce il Sassuolo. Il Verona prova con Henry per Suslov e Lazovic che non si capiscono e finiscono per ostacolarsi. Un minuto ancora e Consigli dice no prima a Suslov e poi ad Henry. Parate che salvano lo 0-0. Un errore di Coppola mette i brividi al Bentegodi (34′) poi continuano i lanci lunghi che non producono nulla fino al duplice fischio. Si ricomincia con Suslov che prova il mancino poi una punizione di Berardi provoca un sussulto a Montipò. Quindi l’attaccante calabrese, su una ripartenza innescata da un rinvio sbagliato di Montipò, s’infortuna alla caviglia ed è costretto a lasciare il campo. Il Sassuolo cresce, batte tre angoli di fila e sembra poter prendere il sopravvento. Ma al 34′ una palla persa malamente da Matheus Henrique e ‘rubatà da Bonazzoli permette a Swiderski di battere Consigli, facendo esplodere il Bentegodi. Assalto finale del Sassuolo ma non accadrà nulla: il Verona afferra i tre punti, emiliani sempre più giù.

– foto Ipa Agency –
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Decide Swiderski, al Verona la sfida salvezza con il Sassuolo

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VERONA (ITALPRESS) – Va al Verona la sfida salvezza del Bentegodi. L’Hellas, che non vinceva dal 13 gennaio, strappa tre punti fondamentali grazie al primo acuto in A di Swiderski. Il Sassuolo, che non assapora la vittoria dal 6 gennaio, continua con la sua striscia aperta di sconfitte di fila (quattro) e Davide Ballardini bagna nel peggiore dei modi la sua avventura in neroverde soprattutto perchè Domenico Berardi è uscito dal campo con un infortunio che è apparso grave. La presenza numero 500 in Serie A per Consigli non ha portato fortuna al portiere neroverde, battuto da un tocco sporco di Swiderski nel momento clou del match dopo un clamoroso errore in impostazione di Matheus Henrique. Primo quarto d’ora di equilibrio estremo. L’importanza della posta in palio invita le due squadre a non scoprirsi. Al 14′ Berardi (al rientro) per Laurientè, velo per Thorstvedt, mancino forte e potente del norvegese, Montipò respinge. Il Verona spinge a destra dove l’ex Doig commette tre errori di fila. Serdar illumina Henry (27′), tiro di prima palla a lato, Consigli controlla.
Sull’altro fronte Thorstvedt obbliga la difesa scaligera a fare muro su un suo tiro. Cresce il Sassuolo. Il Verona prova con Henry per Suslov e Lazovic che non si capiscono e finiscono per ostacolarsi. Un minuto ancora e Consigli dice no prima a Suslov e poi ad Henry. Parate che salvano lo 0-0. Un errore di Coppola mette i brividi al Bentegodi (34′) poi continuano i lanci lunghi che non producono nulla fino al duplice fischio. Si ricomincia con Suslov che prova il mancino poi una punizione di Berardi provoca un sussulto a Montipò. Quindi l’attaccante calabrese, su una ripartenza innescata da un rinvio sbagliato di Montipò, s’infortuna alla caviglia ed è costretto a lasciare il campo. Il Sassuolo cresce, batte tre angoli di fila e sembra poter prendere il sopravvento. Ma al 34′ una palla persa malamente da Matheus Henrique e ‘rubatà da Bonazzoli permette a Swiderski di battere Consigli, facendo esplodere il Bentegodi. Assalto finale del Sassuolo ma non accadrà nulla: il Verona afferra i tre punti, emiliani sempre più giù.

– foto Ipa Agency –
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Mafia, arrestati a Palermo 8 esponenti del mandamento di Brancaccio

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Mafia, arrestati a Palermo 8 esponenti del mandamento di Brancaccio

PALERMO (ITALPRESS) – Otto misure di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dalla Polizia di Stato, su delega della Dda, a carico di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di stupefacenti e detenzione illegali di armi. Emerso anche l’interesse nella gestione del gioco e delle scommesse on line e in tale ambito sarebbe scaturito l’omicidio di Giancarlo Romano, avvenuto qualche giorno fa.
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– fonte Polizia di Stato –

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Marcia, Stano record italiano nella 20 km in Cina

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS) – Marcia da record per Massimo Stano. A Taicang, in Cina, il campione olimpico firma il record italiano della 20 chilometri: 1h17:26 il tempo con cui nella notte italiana tra sabato e domenica migliora il primato che già deteneva dal 2019, con 1h17:45, realizzato a La Coruna. L’azzurro delle Fiamme Oro è secondo al traguardo con lo stesso tempo del cinese Zhang Jun (1h17:26), ottavo ai Giochi, vincitore della gara e bravo a rimontare su Stano dopo il break del pugliese, durato un paio di chilometri, a partire dal quattordicesimo. Terzo il brasiliano bronzo mondiale Caio Bonfim con il crono di 1h17:44. Per l’atleta allenato da Patrick Parcesepe era la prima ‘ventì dell’anno: la prestazione, con un progresso di diciannove secondi, è più che confortante in vista degli appuntamenti stagionali, dagli Europei di Roma alle Olimpiadi di Parigi. Primi dieci chilometri in 39:22, secondi in 38:04, prima di essere travolto dal calore del pubblico cinese a bordo strada.
Taicang continua a portagli fortuna: nel 2018 era stato terzo ai Mondiali a squadre di marcia. E’ il 24esimo record italiano di un inverno da sogno per l’atletica azzurra.
“Mi sono davvero divertito – racconta Stano – e mi sentivo bene sotto ogni punto di vista, fisico e mentale. Per me è un record inaspettato, ma forse deve arrivare proprio quando non te lo aspetti. Soprattutto sono stracontento delle sensazioni, ancor più che del primato italiano. Ho ritrovato me stesso sulla 20 chilometri, come non accadeva da un paio di anni: Stano è tornato. Era una gara per verificare lo stato di forma, e anche per riprendere fiducia su questa distanza”.
Il riferimento è al ritiro della scorsa estate ai Mondiali di Budapest dove poi si è piazzato settimo nella 35 km da campione mondiale uscente. “Non avrei accettato facilmente di andare alle Olimpiadi con il tempo della passata stagione, 1h20:07, perchè non è quello che voglio andare a fare lì. Adesso cambia tutto. E sono anche riuscito a gestire senza problemi gli imprevisti, che invece in altre situazioni mi avrebbero condizionato: un gel che mi è caduto al rifornimento, un fastidio addominale che ho attenuato con la respirazione”.
Al via clima fresco, ma ideale, con circa quattro gradi e cielo sereno. “Sono partito con maglia termica, scaldacollo e guanti – le parole di Stano, 32 anni compiuti martedì – ma ero abituato, per essermi allenato al freddo, e nei giorni scorsi a Nanchino ho trovato anche la neve. Mi sono presentato qui mentalmente libero, con pensieri positivi, senza pressioni e senza aspettative, molto curioso di vedere cosa accadeva. Ho avuto le risposte che cercavo. L’idea era di stare in gruppo per capire quando muoversi e dopo tredici chilometri ho deciso di attaccare, ma poi ho visto quattro palette gialle di avvertimento dai giudici, che non hanno avuto conseguenze, però ho preferito rallentare. Nel finale ho quindi proseguito con Zhang Jun e non ho fatto la volata per la vittoria, che non mi avrebbe cambiato niente”.
“Da qualche mese, in allenamento, ricevo tanti stimoli dagli atleti cinesi con cui condivido la preparazione a Castelporziano. Ho soltanto da imparare e non voglio mai smettere di farlo. Ora si continua a lavorare, dopo un paio di settimane di recupero. Il merito è di tutto il mio staff, a cominciare dal coach Parcesepe che si è rimesso in gioco modificando qualcosa negli allenamenti. E il pensiero va alla famiglia: pochi mesi prima delle Olimpiadi di Tokyo era nata Sophie, qualche giorno fa è arrivato il piccolo Liam e anche quest’anno ci sono i Giochi…Poi in questo periodo di grandi risultati per gli azzurri non potevo essere da meno. E magari è simbolico che il 24esimo record italiano del 2024 sia il mio!”.

– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Bayern-Lazio, arbitra lo sloveno Vincic

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NYON (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Sarà lo sloveno Slavko Vincic ad arbitrare Bayern Monaco-Lazio, ritorno degli ottavi di Champions League in programma in Germania martedì sera. All’andata all’Olimpico i biancocelesti vinsero per 1-0. Assistenti di Vincic i connazionali Tomaz Klancnik e Andraz Kovacic. Quarto uomo Matej Jug. Al Var Nejc Kajtazovic e Rade Obrenovic.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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