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Il presidente Bonaccini ha incontrato ambasciatore del Vietnam in Italia

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Approfondire e ampliare il rapporto di amicizia e collaborazione, con particolare attenzione a sviluppo sostenibile, agroindustria, manifattura avanzata, automotive e smart cities. Sono alcuni degli ambiti di relazione e cooperazione al centro dell’incontro che si è svolto questa mattina a Roma presso la sede dell’Ambasciata vietnamita, tra il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’ambasciatore della Repubblica Socialista del Vietnam presso la Repubblica Italiana, Hai Hung Duong; presente anche Maily Nguyen, delegata dell’Ambasciata del Vietnam per l’Emilia-Romagna e l’Umbria e presidente della Fondazione Italia-Vietnam. “I legami tra Vietnam ed Emilia-Romagna sono forti e continui: da anni le rispettive istituzioni, imprese e Università hanno rapporti di scambio economico e di condivisione delle competenze- afferma Bonaccini-. Il colloquio di oggi con l’ambasciatore Hai Hung Duong, che ringrazio per l’incontro, è un’opportunità per proseguire sulla strada della collaborazione con un Paese che può offrire importanti prospettive al nostro sistema economico e per lavorare insieme a progetti strategici, con particolare attenzione allo sviluppo sostenibile”.

Foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna
(ITALPRESS).

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La Sicilia guarda al futuro, a Palermo confronto con multinazionali telecomunicazioni

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PALERMO (ITALPRESS) – Un confronto sui paradigmi della telecomunicazione, che mette di fronte multinazionali e operatori locali illustrando prospettive e investimenti per il settore: a fare da cornice l’hotel Villa Igiea, a Palermo, che nel giorno della riapertura ospita l’ultima tappa di OpNet Wholesale Castle Tour: i precedenti appuntamenti si erano svolti in Piemonte, Veneto, Emilia, Umbria e Puglia.
Tre le aree della struttura adibite al confronto: la Exhibition Area per scoprire le novità in termini di prodotti e servizi, la Meeting Lounge come punto di incontro (riservato) tra gli operatori locali e gli esponenti delle telecomunicazioni nazionali e internazionali e la Spotlight Stage Area riservata al confronto tra partecipanti e stampa.
L’evento è testimonianza di come la Sicilia si stia progressivamente adeguando agli standard europei nel mondo delle telecomunicazioni: in particolare, secondo l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, “stiamo recuperando un gap infrastrutturale di almeno cinquant’anni e sul digitale siamo una terra d’avanguardia: siamo una delle regioni più cablate d’Europa e con gli operatori del settore cercheremo di fare rete. In diverse aree interne purtroppo la banda larga non è ancora presente e in alcune linee autostradali e ferroviarie ci sono sacche in cui non è tuttora possibile telefonare o avere la connessione: ci stiamo attivando per fare in modo che ogni linea possa avere continuità e connettività durante il tragitto”.
A confermare il ruolo primario della Sicilia in campo digitale è Giuseppe Valentino, vicepresidente di Sparkle: “Dodici dei 19 cavi sottomarini di interconnessione sono operati da noi: il Mediterraneo è un punto focale di tutti i traffici Internet”. Gli fa eco Theresa Bobis, direttore DeCix per il Sud Europa, la quale sottolinea come “il mercato delle telecomunicazioni è destinato a crescere fortemente nei prossimi mesi: in questo momento il gap tra Sicilia e resto del mondo si sta riducendo, perchè il mercato vive uno sviluppo importante rispetto agli ultimi anni”.
Un focus ottimistico sugli sviluppi della regione arriva anche da Fabio Cesari, responsabile commerciale dei servizi di Fastweb Italia: “La Sicilia è un crocevia di strutture di telecomunicazioni: lo sviluppo è ampiamente sufficiente, ma stiamo continuando a incrementare le infrastrutture sia terrestri che aeree e con l’acquisizione di Vodafone avremo una copertura pressochè totale”.
Tra gli strumenti digitali destinati a uno sviluppo più significativo ci sono intelligenza artificiale e cybersicurezza: per quanto riguarda quest’ultima Francesco Collini, fondatore di FlashStart Group, spiega come “è un mercato che sta vivendo una crescita esponenziale soprattutto in questi 2-3 anni: precauzioni e filtri online sono fondamentali, sono sicuro che fare network con le altre aziende potrà essere un’ottima base per la crescita del nostro business”. Per Paolo Mutinelli, responsabile marketing di Eolo, “gli investimenti nelle telecomunicazioni cresceranno nei prossimi decenni e questo influirà in modo importante sull’economia del paese”.
– foto xd8 Italpress –
(ITALPRESS).

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Veronica Lario “Sono stata trattata da ‘velina ingrata’. Miliardaria? Una sentenza mi ha tolto ogni diritto”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se sono miliardaria come si dice? Nulla di tutto questo. C’è stata una sentenza che mi ha negato qualsiasi diritto e che ho rispettato. Oggi sono una persona normale, un’imprenditrice. Finito questo momento molto complesso mi sono chiesta come ricominciare, per la mia vita e per delle scelte personali. Pesavo che per me non ci fosse più nulla, mi era stato negato tutto. Ho pensato ‘forse ha vinto il potere’, ma poi ci ho provato”. Lo ha dichiarato Veronica Lario, ospite a ‘A cena da Maria Latella’ su Sky TG24. “Sono passata dall’essere definita “velina ingrata” alla sentenza di Milano che ha negato i miei diritti. È stato un salto lungo dieci anni, in cui mi sono sentita un po’ vessata. Quando leggevo cattiverie su di me subivo. È difficile combattere contro il potere e la stampa, soprattutto quando sono legate. Ho imparato fin dall’inizio a fare un passo indietro” ha concluso.
-foto ufficio stampa Sky –
(ITALPRESS).

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Il 3 marzo torna #domenicalmuseo

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ROMA (ITALPRESS) – Il 3 marzo si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.
Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto.
Domenica 4 febbraio l’affluenza registrata è stata di 260.945 persone.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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معدل مبيعات الصناعة يتزايد في ديسمبر

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أفادت تقديرات مكتب الإحصاء الوطني الإيطالي (إيستات) إلى أن حجم مبيعات الصناعة، بعد خصم العوامل الموسمية، سيرتفع في ديسمبر بنسبة 2.1% مقارنة بالشهر السابق، مسجلاً ديناميكية إيجابية في كلا السوقين (1.7% في السوق المحلية و2.7% في السوق الأجنبية).

وقال المكتب إنه في الربع الرابع، نما المؤشر العام بنسبة 0.9% مقارنة بالربع السابق (0.6% في السوق المحلية و1.4% في السوق الخارجية)، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

وأظهرت مؤشرات حجم الأعمال المعدلة موسميا في ديسمبر زيادة دورية للسلع الوسيطة (4.0%)، و للسلع الاستهلاكية (2.4%) والسلع الرأسمالية (0.1%)، في حين كان سجلت انخفاض للطاقة (1.2%).

وحول المؤشرات المصححة لتأثيرات التقويم التي تشير إلى التجمعات الرئيسية للصناعات، فقد سجلت ارتفاعات في اتجاه السلع الرأسمالية (1.8%) والسلع الاستهلاكية (3.1%)، في حين أدت إلى ارتفاع السلع الوسيطة (3.7%) و انخفضت الطاقة (8٪).

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Brancaccio “Il Ponte sullo Stretto è necessario per sviluppo del Paese”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Il Ponte sullo Stretto favorirà quelle aree economiche del Paese troppo lontane dai centri nevralgici. Siamo favorevoli come costruttori, anche perchè è una grande opera di ingegneria. Bisognerebbe, però, dare più valore anche a tutte le infrastrutture complementari, sia quelle direttamente connesse al Ponte, sia quelle necessarie a far sì che il Ponte possa sviluppare l’economia del Mezzogiorno”. Lo ha detto la presidente nazionale dell’Ance, Federica Brancaccio, che a Palermo ha incontrato il Sistema regionale delle imprese edili di Ance Sicilia, guidato da Santo Cutrone.
Brancaccio ha osservato che “il Ponte avrà certamente un impatto forte sull’occupazione durante gli anni di costruzione, ma è importante l’impatto che dovrà avere una volta completato, per dare un reale ritorno a questo ingente investimento che sta facendo tutta l’Italia. Ed è importante che già ora si programmino e si realizzino tutte le infrastrutture che servono per arrivare al Ponte”.
In proposito, Brancaccio si è soffermata sul “Pnrr”, che deve essere “una grande opportunità per il Paese. Per questo non basta fare le infrastrutture, occorre anche realizzare le riforme che servono a fare camminare da solo e crescere tutto il Paese dopo il 2026. Il ‘Pnrr’ deve essere una palestra: usiamolo per fare tutte le opere necessarie, anche quelle minori nei Comuni, ma anche le riforme, affinchè l’Italia, che negli ultimi anni ha camminato troppo piano, possa invece correre”.
Ma il “Pnrr” non basta a completare la rete delle infrastrutture al Sud: “Per colmare il gap di infrastrutture fra Nord e Sud occorre recuperare decenni in cui il famoso 40% di risorse riservato al Sud non è stato rispettato – ha sottolineato -. Il ‘Pnrr’ finirà, cerchiamo di usare meglio questi fondi, ma pretendiamo anche – e vogliamo sostenerle in ciò – che le nostre amministrazioni spendano tutti i fondi europei e nazionali, obiettivo che al Sud non si riesce a raggiungere. Quest’anno faremo una battaglia, e sosterremo in ciò l’Italia in Europa, affinchè dal Patto di stabilità vengano esclusi i cofinanziamenti nazionali dei programmi europei. Questo ci consentirebbe, senza sforare i limiti del Patto, di cofinanziare molti più progetti”.
A livello europeo, con particolare riferimento alla direttiva sulle “case green”, la presidente dell’Ance ha annunciato che “il Presidente dei costruttori europei sarà italiano. A maggio Pietro Petrucco, attuale vicepresidente di Ance, si insedierà alla guida della Federazione dei costruttori europei. E’ vero che sul piano normativo il ‘Superbonus’ è un capitolo chiuso, ma un riordino degli incentivi si farà e si deve fare. Quell’obiettivo al 2050 è quasi impossibile da raggiungere, ma almeno per avvicinarsi bisogna ottenere un Fondo europeo per l’ambiente, perchè la transizione ecologica non è a costo zero, è una spesa che non può ricadere tutta sui cittadini. L’Italia ha una situazione molto complessa in termini di vetustà del patrimonio immobiliare e di grande frammentazione della proprietà privata e di regole che impediscono la demolizione e ricostruzione in programmi di rigenerazione urbana. Si dovrà intervenire sul vecchio e questo sarà molto costoso”. Quanto al “Superbonus”, Brancaccio ha rilanciato la denuncia delle imprese che, dopo la chiusura della misura, “ancora hanno crediti fiscali che non riescono a smobilizzare e a monetizzare. Continuiamo a temere grandi rischi di fallimenti e contenziosi fra condomini e imprese perchè non si riesce a completare i lavori”.
E ancora, “all’Europa – ha aggiunto Brancaccio – chiediamo che vengano recepite in Italia alcune normative più avanzate per il nostro settore. Ma anche una politica comune sul fronte fiscale e su quello dei lavori extra-Ue, per il quale punteremo attraverso la Federazione a joint-ventures fra costruttori europei. Cioè, stringere alleanze perchè ci sia un’Europa veramente unita; è l’Europa, e non più solo l’Italia, che deve concorrere con il resto del mondo”.
Brancaccio ha analizzato la situazione della Sicilia: “L’Isola ha una grande tradizione nei lavori pubblici, ma è meno specializzata sugli investimenti privati, sul partenariato pubblico-privato, sulla rigenerazione urbana. Chiediamo fortemente alle Istituzioni locali, alle Regioni e ai Comuni del Sud di andare oltre i fondi del ‘Pnrr’, che saranno sempre di meno, e di investire con tutte le fonti finanziarie possibili per trasformare le nostre città senza consumare suolo. La rigenerazione urbana, oltre a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, darebbe anche tanto lavoro al settore, che è trasversale”.
Sul tema della sicurezza nei cantieri, la presidente dell’Ance ha ricordato l’incontro di lunedì scorso a Palazzo Chigi con la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone: “La prima avvertenza, secondo noi, è di non adottare mai provvedimenti normativi su un tema così delicato sull’onda dell’emotività. Le regole ci sono, abbiamo chiesto più ispettori e che questi, così come avviene in altri Paesi europei, inizialmente svolgano un’attività di consulenza per accompagnare l’impresa nella cultura della sicurezza, utile a prevenire le tragedie. E’ chiaro che dopo, se si riscontrano gravi irregolarità, bisogna intervenire con le sanzioni. Questo è un tipo di approccio nuovo che comporta un grande rafforzamento degli organici dell’Ispettorato del lavoro”.
Infine, in evidenza anche il “caro-materiali” che ha fatto saltare i conti di tante imprese: “Il decreto 50 – ha osservato Federica Brancaccio – aveva provato a risolvere il problema nel settore delle opere pubbliche riconoscendo un parziale ristoro alle imprese danneggiate: peccato che stiamo ancora aspettando i pagamenti del primo semestre 2022, mentre i ristori del 2023 sono stati erogati. Invece nel mercato privato il problema è molto più serio: non ci sono stati nè una modifica normativa nè un ristoro con fondi pubblici. Bisognerebbe fare valere alcuni articoli del Codice civile che già consentono di fermare i lavori se diventano troppo onerosi”.
– foto ufficio stampa Ance, da sinistra Santo Cutrone e Federica Brancaccio –
(ITALPRESS).

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Teatro, torna in scena “Se dicessimo la verità”

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Teatro, torna in scena

ROMA (ITALPRESS) – Torna in scena “Se dicessimo la verità”, l’opera-dibattito sulla legalità di Emanuela Giordano e Giulia Minoli, che debuttò nella stagione 2011 al Teatro di San Carlo di Napoli. Fin da subito, questa forma teatrale di studio e di impegno civile ha conquistato le platee, creando grandi entusiasmi e partecipazione tra i giovani delle scuole di tutti i gradi che sono spesso tornati a vedere uno spettacolo in continuo aggiornamento ed evoluzione.
“Insieme con Emanuela Giordano, ogni anno c’è un’evoluzione drammaturgia in questo progetto: Un lavoro di studio di storie che ci accompagnano e che danno la possibilità ai ragazzi e al pubblico di riconoscere da che parte stare” ha dichiarato Giulia Minoli, Fondatrice dell’Associazione Crisi Come Opportunità nonché co-autrice dello spettacolo.
Dal 27 febbraio al 3 marzo lo spettacolo sarà in scena al Piccolo Teatro di Milano, dopodiché la tournée 2024 proseguirà a Buccinasco, Firenze, Cecina, Terni, Crotone, Roccella Ionica e Torino.
mgg/gtr

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A dicembre cresce il fatturato dell’industria

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ROMA (ITALPRESS) – A dicembre l’Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti del 2,1% rispetto al mese precedente, registrando una dinamica positiva su entrambi i mercati ( 1,7% sul mercato interno e 2,7% su quello estero). Nel quarto trimestre l’indice complessivo è cresciuto dello 0,9% rispetto al trimestre precedente ( 0,6% sul mercato interno e 1,4% su quello estero).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a dicembre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni intermedi ( 4,0%), per i beni di consumo ( 2,4%) e per i beni strumentali ( 0,1%), mentre si registra un calo per l’energia (-1,2%).
Corretto per gli effetti di calendario il fatturato totale scende su base annua dello 0,1%, sintesi di una diminuzione dello 0,8% sul mercato interno e di un incremento dell’1,1% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di dicembre 2022.
Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali per i beni strumentali ( 1,8%) e per i beni di consumo ( 3,1%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-3,7%) e l’energia (-8%).
Con riferimento al comparto manifatturiero, gli incrementi tendenziali maggiori si registrano nei settori dei computer ed elettronica ( 10,2%) ed in quello delle apparecchiature ( 8,0%), mentre le flessioni più marcate si riscontrano nel comparto della chimica (-10,2%) e nel settore dei prodotti petroliferi (-9,2%).
A dicembre si stima che l’indice destagionalizzato in volume, relativo al settore manifatturiero, aumenti dell’1,9% in termini congiunturali. Nel quarto trimestre 2023 l’indice aumenta dell’1,1% rispetto al trimestre precedente.
Corretto per gli effetti di calendario, a dicembre il volume del fatturato del comparto manifatturiero diminuisce in termini tendenziali dello 0,1% (-0,6% in valore).
“Nel complesso del 2023, al netto degli effetti di calendario, il fatturato dell’industria diminuisce dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Si registra un leggero incremento delle vendite sul mercato estero, ma calano quelle verso i clienti interni – commenta l’Istat -. L’andamento congiunturale è stato caratterizzato da variazioni negative nei primi due trimestri dell’anno, cui ha fatto seguito una leggera crescita nella seconda metà del 2023. Con riferimento al settore manifatturiero, l’indicatore corretto per i giorni lavorativi registra nella media del 2023 una diminuzione sia in valore sia in volume (rispettivamente, -0,4% e -2%)”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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