استقر معدل التضخم السنوي في مالطا عند 3.7% في يناير 2024، وهو ما يزيد بـ 0.9 نقطة مئوية مقارنة بـ2.81% المسجلة لمنطقة اليورو في نفس الفترة، بانخفاض طفيف عن 2.9% في ديسمبر.
وبلغ معدل التضخم السنوي في الاتحاد الأوروبي 3.1% خلال نفس الفترة، حيث سجلت بعض الدول الأعضاء في الاتحاد الأوروبي معدلات تضخم سنوية أقل بكثير، حيث بلغت نسبة التضخم السنوي في الدانمارك وإيطاليا 0.9% ولاتفيا وليتوانيا وفنلندا 1.1%، وفقا لوكالة إيطاليا برس للأنباء.
وبحسب مكتب الإحصاءات الوطنية، تسلط البيانات الضوء على تباينات كبيرة في معدلات التضخم بين مالطا ومنطقة اليورو، حيث سجلت مالطا مستويات أعلى من التضخم في مختلف القطاعات.
وساهم ارتفاع أسعار الخدمات الغذائية والإيجارات في الاتجاه التصاعدي، حيث ارتفع مؤشر المطاعم والفنادق ومؤشر الإسكان والمياه والكهرباء والغاز وأنواع الوقود الأخرى بنسبة 0.69 و0.44 نقطة مئوية على التوالي.
ROMA (ITALPRESS) – Byd presenta per la prima volta ai consumatori europei il Byd Seal U DM-i con tecnologia Super DM (Dual Mode) al Salone di Ginevra. Si tratta di un elegante e spazioso Suv ibrido plug-in di segmento D, è il primo veicolo Byd in Europa a utilizzare la tecnologia Super DM del marchio, che privilegia la guida elettrica con consumi ed efficienza energetica bassissimi,
Offre una soluzione efficiente, pratica e accessibile sia per le esigenze di mobilità quotidiana che per i lunghi viaggi senza la necessità di fermarsi a ricaricare le batterie durante il tragitto. La Byd Seal U DM-i a cinque posti è una fusione di stile elegante e dinamico, esperienze intelligenti ad alta tecnologia e funzionalità pratiche da Suv (la U sta per Utility), che dà vita a un veicolo altamente desiderabile e conveniente, più rispettoso dell’ambiente, senza compromettere l’autonomia o le prestazioni. Sarà disponibile per i clienti europei a partire dal secondo trimestre del 2024. E’ caratterizzato da un frontale distintivo a forma di X, da un cofano sagomato e da un paraurti anteriore con fari a Led integrati a doppie lenti che conferiscono al veicolo un forte senso di potenza, sicurezza e stabilità. La linea di cintura dinamica e inclinata e le proporzioni equilibrate della carrozzeria proiettano una silhouette elegante e slanciata, ulteriormente enfatizzata dai cerchi in lega sportivi bicolore da 19 pollici. Al posteriore, i fari a Led a matrice di punti continui ispirati alla “goccia d’acqua” con barra luminosa a tutta larghezza accentuano l’aura high-tech della vettura. Gli interni moderni hanno un’impronta premium e creano un’oasi di tecnologia, con molte caratteristiche di design ispirate all’oceano. I rivestimenti in pelle vegana di alta qualità offrono raffinatezza e comfort, ulteriormente migliorati dall’illuminazione d’atmosfera. I sedili regolabili sono dotati di poggiatesta anteriori e posteriori integrati.
La console centrale e il selettore del cambio in cristallo sono dotati di un touchscreen full Lcd da 15″6 ruotabile, di aggiornamenti OTA, di un sistema audio Infinity premium, di comandi vocali e di ricarica wireless bluetooth.
Le generose proporzioni del veicolo ospitano comodamente cinque adulti. Il veicolo misura 4.775 mm di lunghezza, 1.890 mm di larghezza e 1.670 mm di altezza, con un passo di 2.765 mm. Gli schienali dei sedili posteriori possono essere abbattuti nella proporzione 60:40, consentendo di aumentare la capienza del bagagliaio da 552 a 1.440 litri quando entrambi gli schienali sono ripiegati. Offre elevati standard di sicurezza grazie ad un corredo completo di Adas con l’assistenza intelligente alla guida e molte altre funzioni, sia attive che passive, per rendere la guida più sicura, più facile e anche più piacevole.
La tecnologia DM-i integra il motore ad alta efficienza, il sistema ibrido elettrico, una batteria Blade su misura e il caricatore di bordo AC/DC. Il sistema ibrido elettrico privilegia la trazione elettrica con una minore dipendenza dal motore per ottenere un’efficienza ottimale e un consumo di carburante estremamente ridotto. Il Byd Seal U DM-i può essere equipaggiata con un caricatore di bordo rapido in corrente continua da 18 kW che permette di ricaricare la batteria dal 30 all’80% in 35 minuti.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Byd –
ROMA (ITALPRESS) – Renault 5 E-Tech Electric rapresenta per il Gruppo un emblema della strategia di rilancio, del rinnovamento industriale e della svolta elettrica. Frutto di innovativi metodi di lavoro, il modello di serie è riuscito a conservare tutto il fascino e la capacità di far sognare della showcar. E’ stato sviluppato in soli tre anni: vero e proprio concentrato di tecnologia elettrica e digitale, è completamente prodotto in Francia, ma anche competitivo nei costi, con un prezzo d’ingresso di circa 25.000 euro. Per ottenere questo risultato nel segmento delle compatte accessibili, è stato necessario ricorrere a tutte le competenze del Gruppo, soprattutto a quelle di Renault, di Ampere, l’entità del Gruppo Renault specializzata nei veicoli elettrici e nel software, e di Mobilize.
La presa d’aria sul cofano del modello originale è stata reinventata per essere al passo con i tempi. E’ stata, infatti, sostituita da un indicatore di ricarica, la cui grafica forma il leggendario numero 5 che si illumina quando il conducente si avvicina al veicolo. Per quanto riguarda le appendici aerodinamiche – non presenti sulla Renault 5 originale, ma necessarie per ottimizzare l’efficienza del veicolo -, sono diventate invisibili, come il vetro profilato che ricopre i fari posteriori per ottimizzare il flusso d’aria.
L’emozione suscitata dal design esterno si ritrova anche all’interno. Particolare attenzione è stata dedicata all’accoglienza del conducente. Renault 5 E-Tech Electric vanta pertanto un ampio touchscreen multimediale da 10,1 pollici che offre un’interfaccia pop e fluida, con una sequenza di benvenuto grafica e sonora progettata in collaborazione con l’Ircam (Institut de Recherche et Coordination Acoustique / Musique) e Jean-Michel Jarre. L’artista, compositore e autore, pioniere della musica elettronica ed appassionato di tecnologia, ha anche messo a punto gli ambienti sonori di bordo e il VSP (Vehicle Sound for Pedestrians), suono esterno emesso dal veicolo elettrico quando circola a meno di 30 km/h per avvertire i pedoni. Renault 5 E-Tech Electric inaugura un nuovo caricabatterie bidirezionale in corrente alternata compatibile con le tecnologie V2L (vehicle-to-load) e V2G (vehicle-to-grid, disponibile in Italia prossimamente). Questo sistema pionieristico, destinato a diffondersi sempre di più, consentirà al veicolo di diventare il vero protagonista dell’ecosistema energetico tramite i servizi di Mobilize, reimmettendo al bisogno energia elettrica decarbonizzata nella rete. Con questo sistema, l’utente può risparmiare notevolmente sulla bolletta elettrica.
Sotto il cofano, il motore elettrico di Renault 5 E-Tech Electric è più compatto di quello di Megane E-Tech Electric e Scenic E-Tech Electric, da cui deriva. Resta fedele alla tecnologia prediletta da Renault: motore sincrono a rotore avvolto. Privo di magneti permanenti e di terre rare, riduce l’impatto ambientale. Questo motore, che può contare, in termini di sostenibilità, sull’esperienza dei predecessori, sarà disponibile con tre livelli di potenza: 110, 90 e 70 kW. Con la sua versatilità, Renault 5 E-Tech Electric eccelle in ambito urbano, ma sa anche offrire una libertà assoluta fuori città, con il caricabatterie in corrente alternata da 11 kW, il caricabatterie in corrente continua da 100 kW e la batteria da 52 kWh, che le conferiscono un’autonomia fino a 400 km WLTP. All’avanguardia in termini di sicurezza, comprende dispositivi di assistenza alla guida tratti dal segmento superiore, tra cui lo Smart Adaptive Cruise Control, che anticipa le condizioni della strada, e l’Active Driver Assist per una guida autonoma di livello 2. Ma anche tecnologie innovative per semplificare l’intervento di primo soccorso in caso di incidente (Fireman Access, Pyroswitch e QRescue). Il nuovo impianto frenante dinamico, inoltre, divide in due momenti il tempo di reazione della frenata automatica. Infine, il Safety Coach supporta il conducente riducendo i rischi di incidente.
L’appuntamento è a settembre per la commercializzazione.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Renault –
Confesso la mia colpa. La mia parte di colpa. Sì, i media cercano disperatamente di tenere in vita un campionato che l’Inter sta dominando con disinvoltura e classe, senza minimamente lasciarsi andare a giustificate rodomontate. Diciamo la verità: un Helenio o un Mourinho avrebbero organizzato fuochi d’artificio e liturgie lussureggianti se si fossero trovati a cominciare un anno con dieci vittorie consecutive. E avremmo ascoltato chissà quali lezioni di calcio, e confronti con le grandi d’Europa, e garanzie di chissà quali trionfi negli anni a venire. E invece…
Forse gli faccio un torto raccontando dell’umiltà professionale – non retorica – di Simone Inzaghi. Dico umiltà, non modestia, e l’ammanto di virtù pedatorie – innegabile la potenza realizzatrice come l’accortezza difensiva – perchè altrimenti qualche bauscia a piede libero potrebbe dire che non è da Inter esser potenti ma moderati, soddisfatti ma prudenti, lieti ma appena sorridenti. Signori insomma. Sto dedicando a Simone l’elogio della saggezza quando invece la Pazza Inter si godeva abitualmente l’elogio della follìa.
Eppure la nuova Beneamata ha acquisito un ruolo addirittura regale grazie a questo panchinaro piacentino cresciuto nella nebbia prima di farsi grande sotto il sole di Roma: uno che non filosofeggia, ignora la recita dell’affabulatore, evita accuratamente l’ironia madre di fraintendimenti. E’ un borghese realista. E visto che c’ero, a viverlo con la giusta partecipazione emotiva, per rallegrarlo gli rammento un’altra rarità di stile: quello di Trapattoni quando, casualmente seduto sulla panchina nerazzurra, vinse nell’89 un campionato straordinario creando un’Inter travolgente che spiacque soltanto a quei succitati bauscia che non sopportavano le origini milaniste e i trionfi juventini del Trap. Fu una stagione trionfale, Giovannino fischiava e la Beneamata macinava primati: 58 punti su 68 disponibili (record per i tornei a 18 squadre); maggior numero di vittorie complessive, 26 su 34 gare; maggior numero di vittorie in trasferta, 11 su 17 gare; miglior attacco della stagione, 67 gol segnati; miglior difesa della stagione, appena 19 gol subiti. E i 22 gol di Aldo Serena, un campione senza albagia, educato e riservato nonostante la frequentazione straordinaria di grandi club.
Proprio come Lautaro Martinez che a Lecce firma la doppietta che lo porta a quota 101, Zona Favola, e lui non si esalta, non diveggia, non ha ancora pensato che se a fine stagione l’Inter metterà sulla maglia la seconda stella sarà molto merito suo. E naturalmente – dico io – di quell’Inzaghi che quando arrivò a Milano fu salutato da tanti patiti dei Pooh, signori di San siro, come se fosse un cugino di campagna.
CROTONE (ITALPRESS) – Primo anniversario della strage di Cutro, il naufragio che provocò la morte di 94 persone, 35 dei quali minori, e una decina di dispersi. In memoria delle vittime la rete 26 Febbraio, che riunisce circa 400 associazioni, ha organizzato una fiaccolata all’alba, alla stessa ora in cui il caicco su cui viaggiavano i migranti si schiantò contro una secca ad un centinaio di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro.
Alle 4,30 di notte, per ricordare il momento del naufragio, è stata organizzata una veglia all’alba. Lanciata in mare una corona di fiori. Sulla spiaggia sono stati posti i peluche, simbolo dei bambini morti, e accese 94 candele, tante quante le vittime dei migranti. Presenti anche alcuni parenti delle vittime, che hanno srotolato una striscione con le foto dei familiari persi.
Inoltre, per ricordare le vittime del naufragio di Steccato di Cutro, a un anno dalla tragedia, la street artist Laika ha realizzato la sua nuova opera nelle stesse acque in cui sono affiorati i corpi di 94 persone, 35 dei quali minori, senza contare un numero imprecisato di dispersi. Si tratta di un’installazione galleggiante di 4 metri per 2, che ritrae un giovane migrante che lotta in mare per la sua vita: al centro dell’opera appare la scritta “Never again”.
“Il Mediterraneo è un cimitero sterminato, un mare che trascina sul suo fondo migliaia di vite. Subito dopo la strage di Cutro, a causa di un decreto di questo governo, nato con la scusa di bloccare gli sbarchi ma che di fatto ostacola i soccorsi, i morti sono aumentati a circa 7 al giorno. Senza quei viaggi insensati delle navi soccorso verso porti lontani, senza fermi e multe assurde alle ONG ora forse piangeremmo meno vite spezzate”, ha dichiarato Laika.
“E’ incredibile che i governi europei non comprendano la disperazione di questa gente, disposta a subire torture nelle prigioni libiche, a rischiare di morire in mezzo al mare pur di scappare dal proprio paese d’origine – ha continuato l’artista -; dal 2014 sono oltre 28.000 le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo, una strage senza fine”.
A distanza di un anno la strage di Cutro non sembra avere fine: è ancora in corso l’inchiesta per mancato soccorso e viene negato il ricongiungimento familiare alle vittime sopravvissute.
“E’ necessario creare dei canali legali e sicuri di accesso per queste persone che scappano da guerre, povertà, persecuzioni e violazioni dei diritti umani: un ‘SAFE PASSAGE’. Cambiamo le leggi affinchè tutto ciò non accada mai più. Never Again”, ha concluso Laika.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
CROTONE (ITALPRESS) – Primo anniversario della strage di Cutro, il naufragio che provocò la morte di 94 persone, 35 dei quali minori, e una decina di dispersi. In memoria delle vittime la rete 26 Febbraio, che riunisce circa 400 associazioni, ha organizzato una fiaccolata all’alba, alla stessa ora in cui il caicco su cui viaggiavano i migranti si schiantò contro una secca ad un centinaio di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro.
Alle 4,30 di notte, per ricordare il momento del naufragio, è stata organizzata una veglia all’alba. Lanciata in mare una corona di fiori. Sulla spiaggia sono stati posti i peluche, simbolo dei bambini morti, e accese 94 candele, tante quante le vittime dei migranti. Presenti anche alcuni parenti delle vittime, che hanno srotolato una striscione con le foto dei familiari persi.
Inoltre, per ricordare le vittime del naufragio di Steccato di Cutro, a un anno dalla tragedia, la street artist Laika ha realizzato la sua nuova opera nelle stesse acque in cui sono affiorati i corpi di 94 persone, 35 dei quali minori, senza contare un numero imprecisato di dispersi. Si tratta di un’installazione galleggiante di 4 metri per 2, che ritrae un giovane migrante che lotta in mare per la sua vita: al centro dell’opera appare la scritta “Never again”.
“Il Mediterraneo è un cimitero sterminato, un mare che trascina sul suo fondo migliaia di vite. Subito dopo la strage di Cutro, a causa di un decreto di questo governo, nato con la scusa di bloccare gli sbarchi ma che di fatto ostacola i soccorsi, i morti sono aumentati a circa 7 al giorno. Senza quei viaggi insensati delle navi soccorso verso porti lontani, senza fermi e multe assurde alle ONG ora forse piangeremmo meno vite spezzate”, ha dichiarato Laika.
“E’ incredibile che i governi europei non comprendano la disperazione di questa gente, disposta a subire torture nelle prigioni libiche, a rischiare di morire in mezzo al mare pur di scappare dal proprio paese d’origine – ha continuato l’artista -; dal 2014 sono oltre 28.000 le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo, una strage senza fine”.
A distanza di un anno la strage di Cutro non sembra avere fine: è ancora in corso l’inchiesta per mancato soccorso e viene negato il ricongiungimento familiare alle vittime sopravvissute.
“E’ necessario creare dei canali legali e sicuri di accesso per queste persone che scappano da guerre, povertà, persecuzioni e violazioni dei diritti umani: un ‘SAFE PASSAGE’. Cambiamo le leggi affinchè tutto ciò non accada mai più. Never Again”, ha concluso Laika.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).