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Gualtieri “In 10 anni 100 parchi per una Roma più verde”

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Roma (ITALPRESS) – Con l’obiettivo di riqualificare, recuperare e valorizzare le aree verdi della città, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri insieme all’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi ha presentato il Progetto 100 Parchi per Roma. All’incontro ha partecipato anche il Presidente della Commissione capitolina Ambiente Giammarco Palmieri. L’iniziativa è prevista in un arco temporale di 10 anni e punta alla restituzione delle aree alla piena fruibilità pubblica. Per il momento sono stati presentati i primi 21 interventi per un importo complessivo stimato di circa 63 milioni di euro: dei quali sono 16 i progetti già finanziati con uno stanziamento in bilancio di oltre 35 milioni di euro. Entro il 2024 prenderanno il via i cantieri di riqualificazione del Parco delle Tre Fontane e Villa Flora e, sempre entro il 2024, verranno espletate le procedure di gara per l’affidamento dei lavori degli altri 14 progetti finanziati.
“Presentiamo un blocco importante della nostra strategia di realizzazione e riqualificazione di 100 parchi per Roma: nel dettaglio sono 21 parchi per il quale è stata completata la progettazione preliminare e nel caso di 16 siamo già in fase di avvio dei lavori. E’ una strategia importante per noi che abbiamo sempre detto che il tessuto della città deve essere più parte integrante della vita quotidiana dei romani. E’ una grande carta che Roma ha ma che richiede un forte investimento. Roma è una città verde che ha una fruibilità e una funzione del verde molto scarsa. C’è un lavoro di ricucitura, cura e trasformazione in parchi da fare, soprattutto nelle periferie dove abbiamo una situazione paradossale. Lì ci sono spazi ma non ci sono parchi, quindi ne vogliamo creare”, ha spiegato il Sindaco. “Adesso pensiamo che sia la stagione della trasformazione urbana. Vogliamo recuperare suolo facendo parchi. Si tratta di realizzarne nuovi e di farlo con progetti di grande qualità. Non partiamo da zero, abbiamo già restituito alla città circa 7 parchi. Tra quelli fatti e in corso, abbiamo circa una ventina di interventi. Adesso partiamo con una nuova tranche. Il nostro obiettivo è di 50 parchi in questa consiliatura e di predisporre la realizzazione degli altri 50 nel corso della successiva”.
Quindi 100 parchi in 10 anni per cambiare volto e valorizzare lo straordinario tessuto ambientale. Il Piano è stato concepito come un masterplan strategico che ha l’obiettivo di costruire un’infrastruttura verde della città adottando criteri di progettazione mirati a creare quanto più possibile elementi di connessione tra i parchi e le aree verdi oggetto degli interventi di riqualificazione. Tutti i progetti vanno al di fuori delle Mura Aureliane, individuando parchi e giardini già esistenti e recuperando aree inutilizzate o degradate per renderli verde pubblico fruibile. Questi i 16 progetti: Via Valsolda – Municipio III, Parco Caio Sicinio Belluto – Municipio III, Parco Via degli Alberini – Municipio IV, Parco Madre Teresa di Calcutta – Municipio V, Area Verde Via M. Candia – Municipio VI, Parco degli Acquedotti – Municipio VII, Parco della Romanina – Municipio VII, Giardino Pisino – Municipio VIII, Parco Tre Fontane – Municipio VIII, Parco Cesare Pavese – Municipio IX, Parco dei Ravennati – Municipio X, Piazza Augusto Lorenzini – Municipio XI, Villa Flora – Municipio XII, Villa Veschi – Municipio XIII, Parco della Cellulosa – Municipio XIII. Giardino Lucchina – Municipio XIV. Questi gli altri 5 interventi che vanno a completare i 21 progetti presentati: le Mura Aureliane Municipio – I-VII, il Parco Tor Tre Teste – Municipio V, la Collina del Quadraro – Municipio VII, Villa Bonelli – Municipio XI e Parco Ponderano – Municipio XIV.
“E’ un lavoro che va avanti. Seguiranno nuove tranche anche di tipo diverso che ci portano a recuperare e salvare delle aree. Arriveranno nuove zone come lo stesso intervento di Pietralata legato allo Stadio della Roma”. Ha aggiunto Gualtieri che ha segnalato tre aspetti: le aree serviranno come luoghi di “ricucitura del territorio, di integrazione e coesione sociale, di contrasto e di adattamento ai cambiamenti climatici”. Infine, ha fatto riferimento alle risorse investite per il verde “Abbiamo già 142 milioni investiti, sul primo blocco che sono una quarantina sui cinquanta, che contiamo di incrementare”.
La Alfonsi ha illustrato nel dettaglio ogni tipo di progetto per le 21 aree presentate, ognuna delle quali per la sua diversità di realizzazione proporrà diverse specificità anche di tipo sportivo, dal punto di vista della socialità, ludico ed educativo. L’Assessora ha parlato per questo della collaborazione pubblico privato che riguarderà le aree in questione “Si pensa a dei chioschi che svolgono una funzione come nel Parco di affaccio di Marconi. Ci sono poi i patti di collaborazione con delle realtà associative del territorio e non, che promuovendo delle attività all’interno mantengono il parco” ha spiegato Alfonsi precisando che “la cura andrà fatta assolutamente dal comune”.

– Foto: xl5/Italpress –

(ITALPRESS).

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Intervento all’avanguardia all’Istituto di cura Città di Pavia

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PAVIA (ITALPRESS) – Un voluminoso aneurisma soprarenale, che coinvolgeva anche i vasi viscerali (di rene e intestino), è stato trattato per via percutanea dall’èquipe guidata dal dottor Giovanni Bonalumi, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare presso l’Istituto di Cura Città di Pavia (Gruppo San Donato) e dal dottor Andrea Azzaretti, angioradiologo consulente dell’ospedale pavese, tra i primi in Lombardia ad adottare questa metodica. Sono pochissimi, in Italia, i casi che hanno potuto beneficiare di questa procedura minimamente invasiva, che rappresenta il futuro nel trattamento degli aneurismi – dilatazioni asintomatiche della parete arteriosa, anomale e non reversibili, la cui rottura potrebbe causare un’emorragia che potrebbe rivelarsi fatale – in pazienti non candidabili per la chirurgia tradizionale. Il trattamento di elezione per l’asportazione dell’aneurisma toraco-addominale è la chirurgia open, che prevede una grande incisione e l’asportazione dell’undicesima costa per poter raggiungere l’aortica soprarenale. L’intervento, in anestesia generale, ha una durata di 4-5 ore, prevede una convalescenza di 7-8 giorni e un lento recupero. “Il nostro paziente non poteva sostenere un intervento in modalità open, poichè era affetto da diverse patologie croniche (insufficienza respiratoria e cardiaca, diabete) che avrebbero seriamente compromesso la buona riuscita dell’intervento. Pertanto, abbiamo optato per una procedura percutanea, che non prevede incisioni cutanee, ma solo 5 piccoli fori che permettono il posizionamento della endoprotesi e degli stent nelle arterie” afferma il dottor Giovanni Bonalumi. Attraverso cinque accesi percutanei, ovvero piccoli fori nelle arterie, su collo e arti – due nell’arteria femorale, due nell’arteria brachiale e uno nella carotide – quattro chirurghi hanno rilasciato, in contemporanea, l’endoprotesi aortica e gli stent che, seguendo una speciale guida e sotto monitoraggio radiografico con mezzo di contrasto, hanno raggiunto l’aneurisma, collocandosi correttamente sopra le arterie viscerali. La protesi è stata così rilasciata e, espandendosi, ha escluso l’aneurisma dalla vascolarizzazione. Il flusso sanguigno, infatti, viene convogliato attraverso l’endoprotesi e gli stent allo scopo di isolare totalmente l’aneurisma e annullare così la pressione sanguinea che ne avrebbe potuto provocare la rottura. La procedura, molto complessa, ha avuto una durata di due ore e mezza durante le quali il paziente era sveglio. Si è resa necessaria solo una anestesia locale, in corrispondenza dei fori praticati per il posizionamento dell’endoprotesi. L’intervento per via percutanea prevede una degenza breve, nell’ordine di due o tre giorni. Il paziente viene rimesso in piedi e cammina il giorno dopo la procedura. Il suo percorso prevede ora un controllo, tramite angiotac, tra due mesi, al fine di verificare la perfetta funzionalità dell’endoprotesi. “Le procedure endovascolari rappresentano il futuro della chirurgia vascolare, poichè ci permettono di ottenere un risultato del tutto sovrapponibile a quello che raggiungeremmo con l’intervento a cielo aperto, ma con una mini-invasività che, per il paziente, fa davvero la differenza. Inoltre, queste procedure si possono estendere anche a pazienti con un quadro di salute complesso che, ad oggi, non erano candidabili per la chirurgia tradizionale” conclude il dottor Bonalumi.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Gruppo San Donato

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Sequestro per 2 milioni a 5 esponenti mafia dei Nebrodi

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MESSINA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza sta eseguendo cinque decreti di sequestro patrimoniale emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina, su richiesta della
locale Procura Distrettuale della Repubblica, nei confronti di 5 persone ritenute socialmente pericolosi.
I provvedimenti, estesi anche ai familiari dei 5 destinatari delle investigazioni, originari di S.Agata di Militello e Tortorici, scaturiscono dalla puntuale ricostruzione del profilo
di pericolosità sviluppata attraverso le risultanze delle molteplici iniziative investigative avviate, nel
tempo, dalla Procura peloritana e dalla Guardia di Finanza di Messina. Di particolare rilievo è risultata la valorizzazione delle evidenze giudiziarie emerse nel procedimento
“Nebrodi” che, nel gennaio 2020, ha consentito di delineare i contorni di una complessa organizzazione criminale di matrice mafiosa, riferibile a due articolazioni del gruppo dei “tortoriciani”, quella dei “Batanesi” e quella dei “Bontempo Scavo”, coinvolte nella commissione di plurime attività illecite nel territorio nebroideo.
Le indagini hanno documentato la costante operatività di tali compagini criminali nella provincia peloritana, accertando una peculiare propensione alla commissione di illeciti nel redditizio settore delle truffe in agricoltura, per l’ottenimento indebito di fondi comunitari a valere sulla Politica Agricola Comune.
Mirati approfondimenti economico-patrimoniali hanno consentito di disvelare la disponibilità di beni in misura sproporzionata rispetto ai redditi leciti dichiarati, dimostrando la stretta correlazione temporale tra i comportamenti antisociali documentali e l’illecito arricchimento accertato.
I provvedimenti riguardano complessivamente 2 compendi aziendali comprensivi dei relativi beni patrimoniali (attivi nel settore agricolo), 42 immobili (di cui 8 unità immobiliari e 34 terreni), 22 depositi al risparmio, 21 conti correnti, 14 polizze vita e 2 quote societarie, nella disponibilità diretta e
indiretta o comunque riconducibili ai proposti, per un valore stimato di oltre 2 milioni di Euro.

– Foto: Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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Inquinamento nei pressi del Fiume Sarno, sequestrate due aziende

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Inquinamento nei pressi del Fiume Sarno, sequestrate due aziende

TORRE ANNUNZIATA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli hanno sequestrato 2 aziende, nei Comuni di Sant’Antonio Abate e Striano (Napoli), i cui legali rappresentanti sono ritenuti responsabili di scarico abusivo di reflui industriali, violazione delle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e gestione rifiuti non autorizzata ed edificazione abusiva. In particolare, le indagini, espletate dai Carabinieri del NOE di Napoli, che si sono avvalsi della essenziale collaborazione tecnica dell’ARPAC, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno permesso di accertare che le attività delle ditte, operanti entrambe nel settore della produzione/lavorazione e commercializzazione delle conserve alimentari, si sarebbero svolte in violazione della normativa ambientale in materia di scarico dei reflui nei corsi d’acqua e di gestione dei rifiuti.

pc/gtr

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