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Damiano e Boraso incontrano a Ca’ Farsetti la comunità degli italiani di Pirano

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VENEZIA (ITALPRESS) – Si è svolto questa mattina, nella Sala Giunta Grande di Ca’ Farsetti, l’incontro “Venezia e l’Istria” con la comunità degli italiani di Pirano, al quale hanno partecipato, in rappresentanza dell’Amministrazione, la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano e l’assessore ai Rapporti con le Municipalità, Renato Boraso. Un’iniziativa voluta e organizzata dalla Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con il Comitato di Venezia dell’ANVGD nell’ambito degli appuntamenti promossi per il Giorno del Ricordo.
Presenti, tra gli altri, il prefetto di Venezia, Darco Pellos, il presidente ANVGD Comitato di Venezia, Alessandro Cuk, il vicesindaco di Pirano, Christian Poletti, la presidente della Comunità degli Italiani di Pirano, Fulvia Zudic, il presidente CAN Pirano, Andrea Bartole, il presidente Società di Studi Storici e Geografici di Pirano, Kristjan Knez e Nadia Zigante, insegnante di una scuola di Pirano. “Oggi andiamo a recuperare la memoria storica che accumuna due comunità – ha commentato la presidente Damiano – La ferita aperta dell’esodo giuliano-dalmata e delle foibe appartiene in maniera importante non solo a chi è stato costretto ad abbandonare quelle terre, ma anche a chi è rimasto. Vogliamo ringraziare la comunità di Pirano che ancora oggi riesce a valorizzare e promuovere le radici italiane, mantenendo un’identità che non si è mai persa ma trasmessa alle nuove generazioni”. Damiano ha poi ribadito quanto Venezia sia legata da sempre alle terre istriane attraverso una storia contraddistinta da scambi commerciali e di amicizia. Durante il corso dell’incontro, è stato ricordato che furono 350 mila gli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia che all’indomani del trattato di pace del 10 febbraio 1947, che consegnava alla Jugoslavia quel pezzo d’Italia, furono costrette ad abbandonare le proprie case e il proprio Paese. Una tragedia a cui ogni anno, proprio il 10 febbraio, l’Italia dedica, dal 2004, il Giorno del Ricordo.
Per l’occasione, il prefetto di Venezia ha voluto ricordare le sue origini croate e quelle del padre originario di Pirano, sottolineando l’importanza del dialogare con i Paesi dall’altra parte dell’Adriatico, per essere più forti, mantenere un atteggiamento europeo e superare i nazionalismi: “Provo affetto nei confronti di quelle terre, specialmente per chi è rimasto lì, mantenendo le tradizioni italiane. Alla comunità italiana deve essere riconosciuta la dignità e la capacità di rimboccarsi le maniche, sapendosi reinventare e costruire una nuova vita, continuando ad aiutare chi decise di rimanere lì”.
Dello stesso tono, anche il commento dell’assessore Boraso: “La sofferenza ha profondamente segnato la vita delle famiglie italiane che hanno dovuto lasciare la propria terra ma anche, e specialmente, la vita di quelle che sono rimaste lì costrette a dimenticarsi delle proprie origini. E’ importante mantenere vivo il ricordo di chi ha dovuto abbandonare i prorpi averi o i propri famigliari, e a tal proposito, diventa fondamentale il ruolo delle comunità, ben 52 italiane presenti in Croazia e Slovenia che svolgono un ruolo cruciale nel trasmettere la memoria storica ai ragazzi delle scuole”.
Al termine dell’incontro, è stata consegnata al prefetto di Venezia la targa con il Leone di S. Marco, oltre che due gagliardetti con il simbolo della Città. L’appuntameno si è poi concluso con lo scambio di doni fra la comunità degli italiani di Pirano e il Comune di Venezia.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

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Midiri “L’Università di Palermo offre un futuro ai giovani”

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PALERMO (ITALPRESS) – Porte aperte alle scuole superiori per illustrare servizi, corsi di studio, prospettive occupazionali: l’Università di Palermo si svela agli studenti per la Welcome week 2024, che da oggi a venerdì 23 febbraio vedrà l’edificio 19 del campus di viale delle Scienze impegnato in attività di orientamento e confronto. L’appuntamento fa seguito alla presentazione, avvenuta pochi giorni fa, dell’offerta didattico-formativa per il nuovo anno accademico: un percorso che si rivolge ai ragazzi non solo di Palermo e provincia, ma anche delle aree di Trapani, Agrigento e Caltanissetta al fine di illustrare le opportunità garantite da tali sedi universitarie.
Oltre 21mila le iscrizioni pervenute alla Welcome week, numero mai registrato dall’ateneo nella sua storia: per il rettore Massimo Midiri un dato simile “è il segnale che questa città si sta accorgendo della nostra università: i ragazzi iniziano a credere che ci siano possibilità di futuro a Palermo e a pensare che una laurea conseguita qui possa essere una carta spendibile per il mondo del lavoro. Spesso chi si iscrive non sa esattamente a cosa va incontro, quindi proviamo a dargli delle prospettive con attività pratiche e illustrando loro gli sbocchi occupazionali”.
Tale numero, secondo Midiri, rappresenta anche un cambio di passo nella misura in cui “ho ereditato un Ateneo troppo autoreferenziale e poco aperto all’esterno: i ragazzi non vogliono più solo la laurea come pezzo di carta, ma come percorso di crescita e di consapevolezza dell’essere cittadini. Ogni corso deve essere coerente con quello che succede oggi nel mondo. La fuga da Palermo e dalla provincia è cresciuta negli ultimi tempi, noi vogliamo provare a combattere lo spopolamento diventando la prima università del sud: stanno arrivando molte risorse economiche e sarà fondamentale spenderle bene”. Il rettore chiude con l’auspicio che “da un evento del genere possano esserci ancora più immatricolazioni delle oltre 11.500 registrate quest’anno”. xd8/vbo/gtr

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Il 20 febbraio su Canale 5 “Dedicato a… Maurizio Costanzo”

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ROMA (ITALPRESS) – Infinita curiosità, ironia sempre bonaria e mai invadente, brillante intelligenza, perspicacia e uno sguardo sempre contemporaneo e puntuale sulla vita e sulla società.
E’ così che Maurizio Costanzo, grande innovatore, custode dei nostri ricordi, ha informato, intrattenuto e tenuto compagnia a generazioni d’italiani grazie soprattutto alla sua capacità di guardare con largo anticipo al di là dei tempi in cui ha vissuto.
Ha portato in scena e raccontato fedelmente l’alto e il basso, quello che lui stesso amava definire “fritto misto”. La sua cifra stilistica è diventata un simbolo della comunicazione: la capacità di riuscire a mettere insieme temi e generi apparentemente differenti tra loro, ma capaci di creare un contesto mai scontato e sempre emozionante. Dall’attualità, alla politica, dal costume, al giornalismo, dal cinema, al teatro, dallo sport, alla musica e all’intrattenimento. Sul suo palco non è mai mancata però la voglia di raccontare la gente comune, di essere sempre una finestra aperta sulla realtà ma, anche la necessità di impegnarsi civilmente, di parlare di arte, cultura, cronaca, senza tralasciare il divertimento, la comicità e la goliardia.
Nelle 40 stagioni del “Maurizio Costanzo Show” e della variazione sul tema con “Uno contro tutti”, il pubblico fedelissimo si è raccolto davanti ai suoi programmi per continuare ad osservare uno spaccato a 360° degli italiani, dell’Italia e dei suoi numerosi cambiamenti. Domani, martedì 20 febbraio in seconda serata su Canale5, sulle inconfondibili note dell’iconica melodia “Se penso a te” (brano di Franco Bracardi) si riapre il sipario del Parioli “Dedicato a…Maurizio Costanzo”. Sul palco del Teatro Parioli in Roma, Fabio Fazio conduce con Maria De Filippi e molti altri artisti una serata speciale per rivivere e condividere momenti, risate, atmosfere e ricordi del più famoso salotto televisivo d’Italia e del suo ideatore. Tanti gli attori, i conduttori, i comici, e i mattatori dello spettacolo scoperti da lui che grazie a quel palco hanno avuto la possibilità di dar principio all’arte e che sono diventati grandi artisti.
Un evento speciale a cui partecipano per regalare aneddoti e testimonianze eccellenti: il principe della Tv Renzo Arbore, l’amica e amata Mara Venier, l’attore, regista e musicista Carlo Verdone, i grandi dello spettacolo Paolo Bonolis, e Rosario Fiorello, gli amici giornalisti Enrico Mentana, Michele Santoro, Platinette, Rita Dalla Chiesa, e poi…la straordinaria Luciana Littizzetto, lo showman per eccellenza Christian De Sica, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, il comico e attore Giobbe Covatta, il comico e conduttore Enzo Iacchetti, il comico e cabarettista Dario Vergassola, il suo compagno di avventure Massimo Lopez, il talentuoso attore Ricky Memphis, l’attivista e personaggio Tv Vladimir Luxuria e Giorgia che si esibisce sulle note del celebra brano firmato da Costanzo, De Chiara e Morricone “Se Telefonando”. Ad arricchire la serata, emozionanti video e messaggi per offrire al pubblico momenti che hanno fatto la storia della tv con tante importanti personalità che hanno condiviso con Costanzo parti indelebili della loro vita e della sua carriera.

foto: ufficio stampa Red Communications

(ITALPRESS).

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Roma, Il mondo fluttuante Ukiyoe visioni dal Giappone a Palazzo Braschi

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ROMA (ITALPRESS) – Apre al pubblico al Museo di Roma a Palazzo Braschi da martedì 20 febbraio a domenica 23 giugno 2024 la grande mostra “Il mondo fluttuante. Ukiyoe. Visioni dal Giappone”, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, coprodotta e organizzata dalla Sovrintendenza Capitolina e da MondoMostre, con il supporto di Zètema Progetto Cultura, curata da Rossella Menegazzo. La mostra, inaugurata oggi dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, dalla direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, Ilaria Miarelli Mariani, dall’amministratore delegato di MondoMostre, Simone Todorow di San Giorgio, e dalla curatrice Rossella Menegazzo – presenta centocinquanta capolavori dell’arte giapponese di epoca Edo, tra il Seicento e l’Ottocento, focalizzandosi su quello che è stato il filone artistico più innovativo del tempo e internazionalmente ancora oggi influente: l’ukiyoe. Letteralmente traducibile come “immagini del mondo fluttuante”, si tratta di un genere pittorico nato in epoca Edo (1603-1868) che include rotoli da appendere e da srotolare tra le mani, ma anche paraventi di grande formato, dipinti a pennello su seta o carta, oltre a stampe realizzate in policromia con matrice in legno su carta. Quello che si ricava dalla mostra è una panoramica dei circa duecentocinquant’anni sotto il governo militare dei Tokugawa, un lungo periodo di pace segnato da grandi cambiamenti sociali, economici ed artistici che si chiuse con la riapertura forzata del Paese agli scambi con le potenze occidentali a partire dalla metà dell’Ottocento e la Restaurazione Meiji che riportò al centro del potere l’Imperatore. Sono rappresentati i più importanti maestri dell’ukiyoe, oltre 30 artisti, a partire dalle prime scuole Seicentesche come la Torii fino ai nomi più noti di Kitagawa Utamaro, Katsushika Hokusai, Toshusai Sharaku, Keisai Eisen e alla grande scuola Utagawa con Toyokuni, Toyoharu, Hiroshige, Kuniyoshi, Kunisada che rappresentò l’apice e forse anche il dissolvimento del genere quando i tempi stavano ormai cambiando.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Zetema

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Realtà virtuale, presentata visita immersiva di Villa Contarini

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VENEZIA (ITALPRESS) – “La realtà virtuale e la realtà aumentata hanno il potenziale per rivoluzionare settori come il turismo, l’intrattenimento, il commercio al dettaglio, il mondo dei servizi digitali della pubblica amministrazione offrendo esperienze uniche e coinvolgenti ai cittadini, ai consumatori e ai viaggiatori di tutto il mondo. Credo sia nostro dovere promuovere la sperimentazione, l’adozione e lo sviluppo di queste tecnologie innovative, facendoci promotori anche verso le piccole realtà del nostro territorio per favorirne la crescita economica e contribuire a creare una società sempre più inclusiva”. Con queste parole l’assessore all’Agenda Digitale della Regione del Veneto Francesco Calzavara ha introdotto il convegno “Realtà virtuale e aumentata: quali opportunità per il territorio” promosso questa mattina a Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta, dalla Regione del Veneto, in collaborazione con Accenture per l’Italia, nell’ambito dell’Agenda digitale del Veneto 2025.
Un’occasione per fare il punto sulle principali iniziative in ambito di realtà virtuale aumenta ed immersiva attive sul territorio e presentare due iniziative promosse dalla Regione del Veneto per favorire e agevolare l’accesso e la fruizione al ricco patrimonio artistico regionale. “Le nuove tecnologie – ha sottolineato l’assessore Calzavara – rappresentano anche uno strumento potente di inclusione perchè offrono a tutti la possibilità di esplorare e immergersi nell’incommensurabile bellezza artistica che caratterizza la nostra Regione”. Come è avvenuto stamani in una delle più belle e grandi Ville che il Veneto custodisca, in cui grazie alle tecnologie digitali, è stato possibile visitare virtualmente la Sala della Chitarra Rovesciata, una delle sale più affascinanti di questa cinquecentesca dimora storica, unica nel suo genere per la particolare conformità del tetto che, fungendo da cassa armonica, permette di ascoltare la musica nell’atrio della Villa senza l’ingombro dell’orchestra. La sala, in fase di restauro e non visitabile fisicamente, è stata resa accessibile virtualmente ai visitatori, che hanno avuto la possibilità di osservarne i dettagli e conoscerne le caratteristiche.
“Agenda Digitale del Veneto 2025 – ha aggiunto l’assessore – nasce due anni fa, quando è emersa la necessità che la Regione si dotasse di un documento strategico sui temi dell’innovazione digitale che costituisse da un lato una risposta concreta alle esigenze del territorio, delle amministrazioni comunali, dei cittadini, dando il via all’evoluzione delle piattaforme abilitanti come ad esempio Myportal3, sistemi dei pagamenti digitali, circuiti ztl; dall’altro l’opportunità di guardare e sperimentare soluzioni e tecnologie innovative per anticipare possibili fabbisogni non ancora presenti. Un’intuizione che abbiamo colto l’anno scorso quando abbiamo avviato un’opera di catalogazione e digitalizzazione del patrimonio artistico della Regione del Veneto: abbiamo approfittato di questa necessità per sperimentare la realtà virtuale e il metaverso, raccogliendo le opere digitali in un catalogo e renderle disponibili a tutti in uno spazio virtuale”.
Da questa esperienza ha preso forma il progetto sperimentale del museo virtuale di Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale e non aperto al pubblico. “Averlo digitalizzato – ha concluso l’assessore – rappresenta una grandissima possibilità per tutti di vederlo e soprattutto un’opportunità in più per coloro che, per diverse ragioni, non possono muoversi liberamente nel mondo reale”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

(ITALPRESS).

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Reflusso gastroesofageo, una patologia da non sottovalutare

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Reflusso gastroesofageo, una patologia da non sottovalutare

MILANO (ITALPRESS) – “I sintomi del reflusso non vanno sottovalutati e soprattutto il medico deve ascoltare il paziente. Molto spesso ci sono pazienti che giungono con diagnosi avanzate e sono stati proprio loro a chiedere al medico l’endoscopia”. A dirlo Riccardo Rosati,
primario dell’Unità di Chirurgia Gastroenterologica e dell’Unità Week Surgery dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv
dell’agenzia di stampa Italpress.

fsc/gsl

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Trionfo ai Bafta per “Oppenheimer” con 7 premi

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato “Oppenheimer” di Christopher Nolan come da pronostico, a trionfare ai Bafta ottenendo sette premi.
I vincitori dei massimi premi del cinema anglosassone, considerati anche come anticipatori della corsa verso agli Oscar, sono stati annunciati nel corso di una cerimonia ospitata da David Tennant alla Royal Festival Hall di Londra.
“Oppenheimer” ha vinto i premi come miglior film; regista per Christopher Nolan; attore protagonista per Cillian Murphy; attore non protagonista per Robert Downey Jr.; cinematografia; montaggio e partitura originale. Alle sue spalle “Poor Things” con cinque riconoscimenti: attrice protagonista per Emma Stone; costumi, trucco e acconciatura, scenografie ed effetti visivi speciali.
“The Zone of Interest” ha vinto tre Bafta: miglior film britannico, film non in lingua inglese e sonoro. Tra gli altri riconoscimenti, “The Holdovers” ha vinto due categorie: attrice non protagonista per DàVine Joy Randolph e casting, “Anatomy of a Fall” ha vinto la sceneggiatura originale, “American Fiction” ha vinto la sceneggiatura adattata. Earth Mama ha vinto il premio come miglior debutto di uno scrittore, regista o produttore britannico. “Il ragazzo e l’airone” ha vinto come miglior film d’animazione. La borsa di studio Bafta è stata assegnata all’attrice e regista Samantha Morton. Il successo per Nolan segna la prima vittoria alla regia di un Bafta per il regista. E’ stata la prima volta ai Bafta anche per Murphy, che, nel ritirare il premio, ha tenuto a ringraziare Nolan per “aver visto” in lui qualcosa che probabilmente non aveva visto” lui stesso. E’ stato il secondo Bafta di Downey Jr, dopo aver vinto il premio come miglior attore 31 anni fa per aver interpretato Charlie Chaplin. Prima nomination e vittoria anche DàVine Joy Randolph. The Zone of Interest è stato invece il primo film a vincere sia la categoria miglior film britannico che quella non in lingua inglese. La rosa dei candidati ai Bafta è stata invece un’altra delusione per “Barbie”, che ha ottenuto solo cinque nomination.
(ITALPRESS).
– Foto: Ipa Agency –

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