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Quadarella oro negli 800 sl ai Mondiali di nuoto

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DOHA (QATAR) (ITALPRESS) – Doppietta storica di Simona Quadarella
che dopo i 1500 vince l’oro anche gli 800 stile libero ai Mondiali di nuoto in corso a Doha. La 25enne romana conquista il gradino più alto del podio 51 anni dopo la vittoria di Novella Calligaris. Un successo e un tempo, 8’17″44 che valgono, per l’azzurra, anche il pass per Parigi 2024. Medaglia d’argento per la tedesca Isabel Gose (8’17″53) protagonista di un bel testa a testa nel finale con la Quadarella. Bronzo per l’australiana Erika Fairweather in 8’22″26.
“Non so dove sia arrivata tutta questa energia. Ho dato tutto davvero e sono contentissima” ha detto Quadarella ai microfoni di Rai Sport dopo aver conquistato l’oro. “Ero stanca e all’inizio si era messa male anche se sapevo che le altre sarebbero partite forte – ha spiegato l’azzurra – Facevo fatica ad aumentare ma ho aspettato il più possibile per partire, e quando ho visto che la Gose è partita ho dato tutto. Credo – ha detto ancora la nuotatrice romana – che l’esperienza sia stata importante, mi abbia aiutato molto. E anche la voglia di ritrovarmi, e credo di essermi davvero ritrovata. E’ un grande orgoglio salire sul gradino più altro del podio dopo Novella Calligaris. E’ stato davvero un bel Mondiale e adesso posso lavorare davvero tranquilla per le Olimpiadi con un grande stimolo”. Un Mondiale in inverno che “è stata un’opportunità per testarsi ad alti livelli, e questo era quello che volevo fare, cercare un pò di competitività – ha concluso Quadarella – Dedico questa medaglia alla mia famiglia che è venuta qui a tifare per me”.
Soddisfatto il presidente della Federnuoto Paolo Barelli:”Primeggiare negli sport del nuoto non è cosa facile. Il secondo oro di Simona Quadarella, l’argento degli azzurri della pallanuoto di Sandro Campagna e le medaglie prese dai nostri campioni in tutte le discipline dimostrano il successo,
la qualità e la dedizione del lavoro svolto dalle società e dalla
Federazione Italiana Nuoto che mi onoro di presiedere”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Terzo Mandato, Salvini “Se uno è bravo non vedo perchè no”

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CAGLIARI (ITALPRESS) – “Terzo mandato? Non mi toglie il sonno. Se ne sta occupando il parlamento e si deciderà lì. Io personalmente penso che porre un limite ai mandati per i sindaci e per gli enti locali sia un errore. Non c’è un limite per i mandati dei ministri o dei presidenti della Repubblica, quindi non vedo perchè mettere un limite se uno fa il bravo sindaco o il bravo governatore”. Lo ha detto il ministro Matteo Salvini oggi a Cagliari per presentare la lista della Lega per le regionali in Sardegna.

foto: xd4/Italpress

(ITALPRESS).

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Salvini “In Sardegna la scelta è tra futuro e i professionisti del no”

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Salvini

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Perché votare Lega in Sardegna? È una scelta tra futuro e passato. La Lega è per nuove strade, ferrovie, dighe, porti. I 5 Stelle sono quelli de no a tutto: no alla Tav, no al ponte, no alle autostrade, all’alta velocità. Per me la Sardegna ha bisogno di lavoro”. Così il ministro delle Infrastrutture e vice premier, Matteo Salvini, presente oggi a Cagliari per la presentazione della lista della Lega per le regionali del 25 febbraio. “Chi non andrà a votare è come se andasse a votare per i no dei 5 Stelle – ha proseguito – sono assolutamente contento del lavoro fatto nei cinque anni della Giunta Solinas, in due settori in particolare di cui si è occupata la Lega: lavori pubblici e agricoltura. I posti di lavoro creati sono tanti. Conto che nei prossimi cinque anni, con il governo nazionale al fianco, si possa fare ancora di più. Non vorrei che i professionisti del no bloccassero lo sviluppo”.

xd4/tvi/red

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Pesi, Pizzolato vicecampione europeo con 380 kg

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SOFIA (BULGARIA) (ITALPRESS) – Una sfida incandescente sulla pedana di Sofia per il titolo europeo nella categoria fino a 89 kg, che va al padrone di casa, il bulgaro Karlos Nasar, che la spunta su Nino Pizzolato al termine di una gara emozionante e tanto partecipata dal pubblico di casa. Nino Pizzolato conquista il titolo di vicecampione Europeo con 380 kg, la stessa misura che lo vede al sesto posto nella ranking olimpica; per lui il bronzo di strappo, l’argento di slancio e quello di totale.
Quattro gli sfidanti per le medaglie nello strappo, che entrano in scena tra gli ultimi: il primo passo spetta al padrone di casa che infiamma la pedana con i 168. Non ci sta l’azzurro che lo sorpassa sollevando 170 kg, così come l’armeno Andranik Karapetyan. Marin Robu, già entrato in scena con 165, tenta l’ulteriore sorpasso con 171 ma al primo tentativo il bilanciere non si incastra mentre va al secondo. Sale nuovamente in pedana Nasar che si riporta al comando con 173 kg nel tripudio generale: alza nuovamente l’asticella Pizzolato ma purtroppo per ben due volte i 175 non salgono. Gara fotocopia per Karapetyan che si ferma dietro il siciliano. Esaltato dal tifo casalingo e certo ormai della medaglia d’oro di specialità, Nasar sale nuovamente in pedana per cercare il record del mondo junior, che arriva con i 176 kg.
Nello slancio Karapetyan si autoesclude dalla corsa al podio terminando la sua prova con i 195 kg della prima prova per un totale di 365 kg. Per il bronzo è lotta tra Robu e Asayonak, ancor prima che Nasar e Pizzolato entrino in scena: la spunta il secondo sollevando 207 kg prima di Marin, che però mette in banca il bronzo di totale con 378. Il testa a testa tra Nasar e Pizzolato lo avvia il bulgaro con 208 kg; risponde a tono l’italiano con 210. Subito pronta la replica di Karlos che solleva 215 ma questa volta l’azzurro non riesce a replicare con il bilanciere che si ferma dopo la girata. Non si da però per vinto e tenta il tutto per tutto chiedendo 222, misura che gli avrebbe dato il titolo continentale: spettacolare la girata ma la spinta non riesce. Soddisfatto dei 215 Nasar rinuncia alla sua terza prova e va a godersi il suo oro di specialità e di totale con 391 kg.
“Da Doha stiamo lavorando in ottica qualificazione. Anche oggi abbiamo fatto un piccolo test e non sono del tutto contento dello strappo. Nello slancio abbiamo provato la misura 222 per cercare di portare il titolo a casa, ma il vero obiettivo restano le olimpiadi e ci faremo trovare pronti” le parole di Pizzolato.
“Nino ha fatto una buona preparazione e oggi abbiamo fatto delle verifiche in ottica Parigi. Anche oggi Nino ha dimostrato di essere un grandissimo lottatore” il commento di Sebastiano Corbu.
– foto ufficio stampa Fipe –
(ITALPRESS).

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La Juventus rimonta due volte ma non vince, 2-2 a Verona

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VERONA (ITALPRESS) – Serviva rispondere nella maniera migliore all’Inter che si era sbarazzata facilmente della Salernitana. La Juventus, invece, si ferma al Bentegodi e, forse, saluta definitivamente lo scudetto visto che i nerazzurri, ormai, sembrano fuori portata. Finisce 2-2 ed è un punto d’oro per il Verona che muove la classifica e dimostra di essere più che mai vivo e pienamente in lotta per la salvezza.
Le prime schermaglie poi Folorunsho si mette in mostra e, dopo una respinta della difesa bianconera su angolo di Suslov, il centrocampista di origine nigeriana, spara un mancino splendido che gonfia la rete di Szczesny realizzando la terza rete stagionale dopo quelle con Monza e Roma. Il Verona potrebbe raddoppiare subito quando Noslin impegna Szczesny (14′), poi la Juve sale di tono e d’intensità, guadagna un paio di angoli e tiene alle corde i gialloblù (tiro di Cambiaso sul fondo al 18′) finchè Tchatchoua devia con un braccio un tiro di Kostic. Rigore che Vlahovic trasforma con sicurezza. Suslov cerca la soluzione su punizione (33′) palla di un metro sul fondo. Problemi fisici per Folorunsho e Rabiot, quindi Duda non solletica Szczesny (39′). Yilidz, in pieno recupero, dà qualche lampo della sua classe, la pressione alta del Verona si dimostra efficace.
Nella ripresa pronti via e Magnani, di testa, scheggia la traversa. La partita decolla. Noslin costringe Szczesny alla respinta (5′) quindi, al 7′, Suslov premia il taglio di Folorunsho che assiste Noslin il quale non si fa pregare due volte e mette dentro il 2-1. La gioia gialloblù dura 3′. Palla persa dagli scaligeri, Locatelli crossa per il mancino di Rabiot che fulmina Montipò: 2-2. Szczesny devia in angolo un tiro di Lazovic (29′) quindi Yildiz manda fuori un assist di McKennie e poi esce. Vlahovic non centra lo specchio, Chiesa lo imita (38′) poi si fa ribattere il tiro da un Montipò eccellente (47′). Finisce 2-2, possono orgogliosamente sorridere Baroni e il suo Hellas, non Allegri e il popolo bianconero.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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