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Lombardia, rapporto Ersaf “Una foresta di oltre 600mila ettari”

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MILANO (ITALPRESS) – La superficie forestale in Lombardia è di 619.726 ettari e ricopre il 26% del territorio regionale. E’ quanto emerge dal report sullo stato delle foreste in Lombardia presentato dall’Ersaf (“Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste”) in Commissione Agricoltura. Numeri che fanno della Lombardia la quarta regione forestale d’Italia, dopo Piemonte, Toscana e Sardegna. “Boschi e foreste svolgono importanti funzioni di produzione, protezione, benessere sociale e conservazione della biodiversità – ha sottolineato il Presidente della Commissione Agricoltura Floriano Massardi (Lega). E’, pertanto, necessario pianificare gli interventi in modo che i prelievi di massa legnosa siano sostenibili, favorendo in questo modo la stabilità e la qualità dei boschi. Regione Lombardia persegue questi obiettivi su scala territoriale attraverso i ‘Piani d’indirizzo forestalè e a livello locale con i ‘Piani di Assestamento forestalè. E’ anche da questi strumenti che passa la lotta al cambiamento climatico. Il patrimonio forestale lombardo, infatti, è in grado di assorbire ogni anno 3 tonnellate e mezzo di anidride carbonica, la principale responsabile del surriscaldamento della terra. E’ una battaglia che possiamo vincere solo tutelando il nostro enorme patrimonio di boschi e foreste attraverso progetti concreti, idee e risorse”. Secondo i dati di Ersaf ogni lombardo ha a disposizione 623 mq. di foresta, quasi le dimensioni di un campo da tennis. La superficie boscata nella nostra regione nel decennio 2009-2018 è aumentata complessivamente del 2,7% con un incremento medio annuo di 1.758 ettari che comprende un’espansione naturale del bosco di 1.699 ettari l’anno e la realizzazione di nuovi boschi per 176 ettari ogni anno. La provincia con la maggiore superficie boscata è Brescia, con 171.469 ettari, mentre Como e Lecco sono quelle con il tasso di boscosità più alto con il 47% del territorio coperto da bosco. Quella con il minore tasso di boscosità è Mantova con l’1%. Nelle foreste lombarde sono presenti ben 17 specie, a dimostrazione della grande biodiversità del territorio. Gli alberi più rappresentati sono castagni (11,3%), abeti rossi (11,1%), carpini neri (10,8%) e faggi (10,4%). La superficie totale a pioppeto, i cosiddetti “alberi fuori foresta” è pari a 28.310 ettari, a cui corrispondono 2,94 milioni di metri cubi di legname.(ITALPRESS).

Foto: Trl

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Agrifood Magazine – 14/2/2024

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Agrifood Magazine - 14/2/2024

ROMA (ITALPRESS) – In questo numero di Agrifood Magazine, prodotto dall’Italpress in collaborazione con TeleAmbiente:
– Fondi Ue, nuova guida interattiva per le zone rurali
– Qualità degli alimenti, via libera al Piano dei controlli per il 2024
– Riso asiatico, serve clausola di salvaguardia
– Pesticidi rilevati anche ad alta quota
mgg/gsl

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Milano, Atm “Da lunedì M4 aperta tutti i giorni fino alle 00.30”

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MILANO (ITALPRESS) – Da lunedì prossimo, 19 febbraio, la metropolitana M4 di Milano, che collega la stazione di San Babila con l’aeroporto di Linate, prolungherà l’orario di apertura fino a mezzanotte e mezza per tutta la settimana (finora era rimasta aperta fino alle 22 dal lunedì al giovedì e fino a mezzanotte e mezza dal venerdì alla domenica). Dopo mezzanotte e mezza saranno comunque in funzione gli autobus notturni sostitutivi. “Entriamo in una nuova fase della M4 in vista dell’apertura dell’intera linea nell’autunno 2024”, ha spiegato Amerigo Del Buono, direttore operations di Atm e amministratore delegato di M4, durante un punto stampa nella sala operativa della linea nella stazione di Linate.(ITALPRESS).

Foto: xm4

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Ok a due piani di assetto di riserve naturali

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ROMA (ITALPRESS) – Voto favorevole oggi del Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vice presidente Giuseppe Cangemi, per due proposte di deliberazione consiliare, la numero 17 e la numero 18 del 22 novembre 2023, contenenti altrettanti piani di assetto di riserve naturali, rispettivamente la riserva naturale regionale Lago di Posta Fibreno e la riserva parziale naturale dei laghi Lungo e Ripasottile. Entrambi i piani sono stati redatti ai sensi dell’art. 26 LR 6 ottobre 1997 n. 29 (Norme in materia di aree naturali protette regionali) e ss.mm. e i relativi provvedimenti sono stati illustrati all’Aula dall’assessore Giancarlo Righini.
La legge regionale numero 10 del 1983 è quella istitutiva della riserva naturale regionale Lago di Posta Fibreno, integralmente posta nel comune di Posta Fibreno, ente che ne ha in capo la gestione, in provincia di Frosinone. Si tratta di un’area caratterizzata dalla presenza di sorgenti che hanno una portata eccezionale, con la presenza di specie ittiche di pregio nel territorio lacuale: così l’assessore Giancarlo Righini ha iniziato la sua relazione, unica per entrambi i provvedimenti, all’Aula del Consiglio regionale. Si tratta di un sito di interesse comunitario, cosa di cui la normazione deve tener conto; sei sentieri natura, un museo e un laboratorio ambientale, che risponde anche a scopi didattici oltre che di ricerca. I campi intorno al lago sono stati sempre sfruttati con finalità agricole, specie per la coltivazione di graminacee; querce, conifere e cipressi sono le specie arboree presenti nel bosco circostante. Broccostella e Campoli appennino sono i comuni con i quali confina l’area della riserva.
Il disturbo antropico e la rarefazione della copertura arborea sono i problemi, tra gli altri, che sono stati affrontati in occasione della redazione di questo piano. Accrescere la biodiversità, prevenire incendi, gestire i fenomeni antropici e conservare il positivo rapporto tra esigenze economiche e ambientali, queste le finalità del piano secondo l’assessore. Nessuna variazione del perimetro della riserva è stata introdotta con questo piano, che tende a individuare criteri di valorizzazione della riserva.
La seconda area, la riserva parziale naturale dei laghi Lungo e Ripasottile, ha una estensione di circa 3200 ettari, ha spiegato ancora l’assessore Righini; sei sono gli enti (Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Poggio Bustone, Rivodutri e la Comunità montana del reatino V zona) che compongono la struttura consortile della riserva, dall’elevato valore naturalistico e tutelata con legge 94 del 1985, e poi inclusa nella rete Natura 2000; eccellenza naturalistica del Lazio, questa riserva ha come elementi principali i bacini lacustri, con numerose sorgenti subacquee. Flora e fauna caratteristiche sono presenti nel lago; la conservazione delle specie animali e vegetali è lo scopo del piano, insieme alla promozione di attività di educazione, alla promozione del turismo sostenibile e alla valorizzazione di attività economiche compatibili con la tutela ambientale.
Il piano contiene una variazione dei confini con perimetrazione definitiva; indirizzi per le modalità di gestione di flora e fauna; approntamento di servizi turistici e culturali; in questo caso, come nel precedente, sono state predisposte schede progetto per raggiungere gli obiettivi prefissati. Con questo piano si cerca quindi di valorizzare gli elementi presenti in armonia con gli obiettivi dello sviluppo turistico ed economico, ha concluso Righini, che ha poi voluto ringraziare la Direzione regionale e anche le amministrazioni territoriali interessate. Grazie dall’assessore anche alla Commissione ambiente del Consiglio, che ha consentito un iter accelerato dei piani.
Molto critico nel suo intervento il consigliere del Movimento 5 stelle Valerio Novelli, specie sulle modalità con cui si perviene a questa approvazione, perchè non si sono ascoltati gli amministratori del territorio a suo dire. Nel secondo caso, addirittura, i sei sindaci dei comuni ricompresi nel territorio della riserva si sono limitati a inviare una identica mail per dare il proprio assenso. Questo lede la dignità dell’Aula, secondo Novelli, e costituisce un grave precedente per il consigliere, che ha comunque annunciato il voto favorevole ai provvedimenti.
Non obbligato, secondo Daniele Sabatini, capogruppo di Fratelli d’Italia, il passaggio in commissione degli atti di cui si trattava: se i primi cittadini in questione non hanno ritenuto di portare altri contributi in argomento rispetto a quanto già messo per iscritto nei provvedimenti, ciò rientra, secondo Sabatini, nella libera determinazione di organi che sono espressione delle rispettive comunità locali.
Anche Righini nella sua replica ha fatto presente come non fosse indispensabile a suo avviso la presenza in commissione di sindaci che erano stati essi stessi gli estensori dei piani, nel primo caso singolarmente, nel secondo in forma consortile; nè si può insinuare, come sembra aver fatto il consigliere Novelli, secondo Righini, che le decisioni in merito siano state prese in Giunta anzichè dagli amministratori locali.
In sedei di dichiarazione di voto, è intervenuto anche Massimiliano Valeriani del Partito democratico, che ha annunciato anch’egli voto favorevole e si è detto stupito delle reazioni suscitate dall’intervento di Novelli, che ha voluto solo richiamare alla centralità dell’Aula e delle commissioni, cosa perfettamente condivisibile, secondo Valeriani.
“Una bella pagina”, per Michele Nicolai di Fratelli d’Italia, quella che si scrive oggi, a proposito di due riserve che hanno più di 40 anni di vita e che necessitavano di aggiornamenti, avvertiti come indispensabili dagli stessi amministratori locali.

– Foto: Xl5/Italpress –

(ITALPRESS).

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Italgas, la controllata greca cambia nome e diventa Enaon

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ATENE (GRECIA) (ITALPRESS) – Il Gruppo Italgas ha presentato la nuova identità delle sue società greche, da oggi “Enaon”, la holding, ed “Enaon Eda” la società operativa. Il nome e il marchio dell’ormai ex Depa Infrastructure sono stati svelati al Politia Business Center di Atene, dove sorgono i nuovi uffici della società acquisita da Italgas a settembre 2022. “”Oggi, con la presentazione di Enaon, inauguriamo un nuovo capitolo del nostro percorso. Il lancio della nuova immagine aziendale avviene in un momento in cui abbiamo già raggiunto con successo importanti obiettivi che ci faranno lavorare meglio e con maggiore efficienza”, le parole dell’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, che ha ufficializzato il nuovo nome e il nuovo marchio alla presenza dei ministri Theodoros Skylakakis (Ambiente ed Energia), Kostas Skrekas (Sviluppo) e dell’Ambasciatore d’Italia in Grecia Paolo Cuculi. Il nome Enaon trae ispirazione dalla parola greca Aenaos, che si traduce in «perenne» e «rinnovabile» e che associata al mondo dell’energia vuole rappresentare un’offerta duratura, in grado di soddisfare le esigenze attuali e il benessere delle prossime generazioni.
Entusiasta per il nuovo corso anche il ministro dell’Ambiente e dell’Energia Theodoros Skylakakis, che ha ribadito l’importanza del gas naturale nel mercato del presente e del futuro: “L’obiettivo è portare gli asset di questo settore nel futuro. Abbiamo bisogno del gas naturale perchè abbiamo grandi infrastrutture in Europa e dobbiamo usarle insieme all’energia elettrica, così da avere un sistema energetico più efficiente. Per noi è importante essere partner di importanti compagnie italiane ed essere in grado di costruire con loro queste infrastrutture per il futuro”.
L’integrazione nel gruppo, la riorganizzazione della società e la realizzazione di importanti interventi di estensione e trasformazione digitali delle reti in Grecia. Sono questi alcuni degli obiettivi raggiunti dal Gruppo Italgas dall’acquisizione di Enaon. Qualche ora prima dell’annuncio della nuova identità dell’azienda, questi temi sono stati discussi dalla presidente di Italgas, Benedetta Navarra, dall’amministratrice delegata di Enaon Eda, Barbara Morgante, dall’amministratrice delegata di Enaon Eda, Francesca Zanninotti e dall’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo.
“A diciotto mesi dal closing, forse un pò meno, il percorso fatto è stato efficace e soprattutto più veloce di quanto preventivato con il piano di acquisizione – il bilancio di Gallo -. Sono stati realizzati investimenti che hanno connesso 25 territori per un totale di 800 chilometri di reti. Nel 2023 abbiamo registrato un aumento del 78% degli investimenti rispetto a quelli del 2021 e faremo ancora meglio nel 2024. Abbiamo riorganizzato le società operative in un unico DSO con importanti benefici attesi in termini di maggiore efficienza, efficacia operativa e knowledge sharing. Siamo dunque molto soddisfatti dell’investimento fatto in Grecia”. Il Gruppo ha già raggiunto alcune delle milestone previste al momento del closing e fissate nel Piano Strategico al 2029, con un programma da 900 milioni di euro di investimenti.Tra i principali progetti infrastrutturali realizzati nel Paese, sono state segnalate l’entrata in esercizio della nuova rete cittadina di Kavala, la trasformazione da prodotti derivati dal petrolio al gas naturale di network della Tessaglia e dell’Attica e l’installazione dei primi depositi criogenici di GNL a Florina e Kastoria, realizzati secondo il know-how sviluppato in Italia per la metanizzazione della Sardegna. “Nel 2024 abbiamo pianificato di estendere la rete e attivare 13 nuove città – svela l’amministratrice delegata di Enaon Eda, Francesca Zanninotti -. In questi territori porteremo l’esperienza maturata da Italgas in Sardegna. In termini di crescita lo scorso anno abbiamo attivato 25.000 nuovi clienti e il piano per quest’anno è quello di attivarne 38.000 forti dell’espansione nelle nuove aree”.

– Foto ufficio stampa Italgas –

(ITALPRESS).

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Trattori in piazza a Palermo, protesta davanti alla sede della Regione

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PALERMO (ITALPRESS) – Trattori in piazza a Palermo. Presente anche una folta delegazione di agricoltori di Marsala, nel trapanese, colpiti duramente dalla crisi economica e climatica. L’Associazione “I Guardiani del Territorio”, dopo essersi riunita alle prime ore del mattino presso la piazzetta adiacente la Chiesa Parrocchiale di Maria Santa Bambina, in contrada Terrenove, alla periferia sud di Marsala, è partita alla volta di Palermo per manifestare a fianco degli agricoltori siciliani in Piazza Indipendenza, di fronte Palazzo D’Orleans. La manifestazione è stata promossa da Cateno De Luca, sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord. Presenti al sit-in anche diversi camion e mezzi agricoli, nonchè molti sindaci siciliani. “Salviamo le api e salveremo il mondo”, recita uno striscione appeso su un camion. “La terra è il nostro futuro”, riporta un’altra scritta su una bandiera dell’Italia. Su un camion anche due manichini con le tute da apicoltori e lo slogano: “Cosa vi state mangiando”, mentre sul fianco sinistro si legge: “Non distruggete il mio futuro”, riportato su una piccola sedia rossa su cui è poggiato un bambolotto.
Mentre, il sit-in è in corso. E’ stato presentato alla Regione siciliana un documento sottoscritto con aggiornamenti riguardanti la zootecnia, l’apicoltura e altro ancora. Una delegazione è stata ricevuta a Palazzo d’Orleans. Presenti anche tre esponenti de “I Guardiani del Territorio”.
– foto xa3 Italpress –
(ITALPRESS).

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Mini Cooper E Classic, efficiente e dinamica

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MILANO (ITALPRESS) – La Mini Cooper completamente elettrica combina una guida moderna ed ecologica con un piacere di guida tipico del marchio. Come tutta la nuova famiglia di modelli Mini, anche la Mini Cooper E è disponibile in quattro allestimenti ridisegnati. Il Classic Trim offre colori di carrozzeria espressivi e finiture del tetto a contrasto. Il design puristico dell’iconico modello Mini a tre porte è particolarmente espressivo nel colore Sunny Side Yellow, con tetto a contrasto e calotte degli specchietti retrovisori in bianco.
In questo livello di allestimento, le superfici dell’abitacolo sono rivestite con materiale a maglia bicolore nero e blu.
Questo crea un elegante contrasto con i sedili in pelle sintetica di alta qualità realizzati in Vescin. Questi ultimi sono disponibili in grigio o nero con un motivo a pied-de-poule traforato. Una carreggiata maggiorata e un passo più lungo ottimizzano la dinamica nelle situazioni di guida più impegnative. Con un contenuto energetico di 40,7 kWh, la batteria aggiunge un’autonomia di 305 chilometri nel ciclo di prova WLTP. L’unità elettrica da 135 kW/184 CV può accedere in qualsiasi momento alla coppia massima di 290 Nm. Di conseguenza, il veicolo accelera da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi. Nella parte anteriore, i fari rotondi Mini e la griglia anteriore ottagonale formano il caratteristico volto Mini. Con una firma luminosa unica, i fari a LED accentuano l’aspetto distintivo della Mini Cooper E. Sono disponibili diversi design ottimizzati dal punto di vista aerodinamico per cerchi di dimensioni comprese tra 16 e 18 pollici. L’Active Cruise Control controlla automaticamente la distanza dal veicolo che precede e monitora continuamente la strada. In questo modo, le situazioni potenzialmente pericolose nel traffico intenso possono essere identificate tempestivamente. Il Parking Assistant riconosce automaticamente gli spazi di parcheggio e si occupa del processo di parcheggio automatico premendo un pulsante.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Mini –

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Adeguamento infrastrutturale per l’Aeroporto del Salento

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BRINDISI (ITALPRESS) – Un piazzale di sosta aeromobili di nuova costruzione, di circa 15.000 mq., che permetterà di accrescere la capacità operativa dell’aeroporto, e più alti standard di safety resi possibili dal prolungamento dei sentieri di avvicinamento per RWY 13 e RWY 31. Questi, in ordine di tempo, gli ultimi interventi cha hanno interessato l’aeroporto del Salento, che si aggiungono a quelli già realizzati al fine di permettere il transito e l’ormeggio in banchina di navi più grandi con l’innalzamento del precedente air draft a 52 metri.
La nuova configurazione delle aree operative dall’aeroporto del Salento è stata illustrata nel corso di una cerimonia tenutasi stamani nell’area partenze internazionali dell’aeroporto brindisino alla quale sono intervenuti il Viceministro dei Trasporti, on.le Galeazzo Bignami (in collegamento streaming), il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’Assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, il Presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, i Presidenti di Aeroporti di Puglia e di AdSPMAM, Antonio Maria Vasile e Ugo Patroni Griffi, il Sindaco e il Presidente della Provincia di Brindisi, Giuseppe Marchionna e Antonio Matarrelli, il Direttore Generale di Aeroporti di Puglia, Marco Catamerò.
“L’aeroporto del Salento di Brindisi rappresenta un’infrastruttura fondamentale nell’ambito della rete aeroportuale pugliese, ma, soprattutto, un fattore di sviluppo strategico per il territorio – ha dichiarato Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia. Con il completamento e la messa in opera di questi interventi lo scalo brindisino si attesta su livelli ancor più performanti di condizioni operative e di safety. Soprattutto, però, riusciamo a dare un senso compiuto a quell’ integrazione tra aeroporto e porto che, a mio avviso, costituisce la carta vincente per garantire all’aeroporto, al porto e al territorio, un’opportunità ulteriore di sviluppo. Per questo non posso non ringraziare tutti gli Enti, Regione Puglia, ENAC, Autorità Portuale, ENAV che hanno contribuito, tutti indistintamente, a rendere possibile quello che può e deve essere ascritto quale un nuovo prestigioso traguardo raggiunto dal nostro aeroporto. Tutto ciò ci consente di guardare con fiducia e ottimismo alle nuove importanti sfide da cui siamo attesi, nella consapevolezza che nessun obiettivo può essere precluso”.
“Infrastrutture con standard di sicurezza e di qualità sempre più elevati – ha dichiarato il Presidente Enac Pierluigi Di Palma – sono il presupposto per garantire l’ammodernamento di un aeroporto, ma anche l’efficientamento energetico generale, per riconciliare il trasporto aereo con l’ambiente, cuore della nostra missione. Lo scalo di Brindisi è fondamentale nell’ambito della rete aeroportuale della Puglia e del Mezzogiorno d’Italia, caratterizzata da una forte vocazione commerciale e turistica, a favore di tutto il territorio. Rendere ancora più efficiente lo scalo, grazie a importanti investimenti come quelli realizzati su Brindisi, significa imprimere un ulteriore sprint verso il domani. La nostra visione è quella di creare una rete aeroportuale nazionale con importanti connotazioni di innovazione tecnologica al servizio dei cittadini, motore del sistema, ma sempre con un attento sguardo operativo verso il futuro”.
“Una bella giornata per Brindisi, per il suo aeroporto e per la Regione Puglia. Potenziare la nostra capacità di ospitare compagnie e aeromobili è determinante per il continuo incremento di traffico- ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Questa infrastruttura è uno dei punti di riferimento per tutta l’economia della provincia ed è al servizio anche di Lecce e di Taranto. Aeroporti di Puglia ha realizzato un’altra importantissima opera che ci darà ulteriori occasioni di attirare altro traffico e altri voli. E per noi è molto importante. L’impegno della Regione Puglia per Brindisi continua incessante. Ci auguriamo anche che consenta al territorio di reagire nella maniera migliore ai difficili momenti che viviamo, in cui l’economia italiana è in ginocchio con il PIL in decrescita e con molte situazioni di crisi per questo territorio, soprattutto nell’industria, nell’agricoltura e nella chimica. Secondo gli osservatori, la Puglia è comunque la regione che ha resistito meglio alla pandemia e alle crisi internazionali. Speriamo che questa nostra capacità di resistenza ci dia la possibilità di riprendere la crescita economica e di aiutare anche l’Italia aiutando noi stessi”.
“L’aeroporto del Salento è una realtà estremamente vivace che verrà chiamata a ricoprire un ruolo importante nel prossimo G7, perciò è fondamentale potenziare e migliorare le sue dotazioni infrastrutturali per renderlo sempre più sicuro e attrattivo – ha dichiarato l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia Anita Maurodinoia. Il risultato che oggi vediamo concretizzarsi fa parte di un percorso condiviso tra Regione, AdP e altri enti, allineati sulla visione di un sistema di trasporti in rete, un sistema intermodale che permetta di connettere e servire tutta la Puglia, sia nell’ambito del trasporto passeggeri che in quello del trasporto merci. Questa è la visione che abbiamo espresso nel Piano Attuativo 2021-2030 del Piano regionale dei Trasporti e nel Piano regionale delle Merci e della Logistica e che perseguiamo relativamente al trasporto pubblico locale, su ferro e gomma. Ci stiamo impegnando molto con le aziende del Tpl per migliorare i collegamenti tra i centri urbani e gli aeroporti così da perseguire anche la visione di sistema di trasporto sostenibile e rispettoso dell’ambiente. E del resto l’aeroporto di Brindisi, insieme a quello di Bari, sono i primi bike friendly d’Italia grazie ai finanziamenti che la Regione ha ottenuto dal progetto Interreg Mimosa”
“Come avviene già per Genova e Venezia, finalmente anche a Brindisi porto e aeroporto convivono e si alimentano simbioticamente in un ecosistema logistico e commerciale integrato, lavorando sinergicamente per sfruttare al meglio le risorse e stimolare lo sviluppo economico della regione – commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi. Oggi non solo inauguriamo la nuova configurazione della pista, ma anche l’accresciuta operatività dei due scali, funzionali l’uno all’altro. Per quanto riguarda il porto, gli effetti economici e operativi saranno enormi. Potremo accogliere anche navi con airdraft di 50 metri, il che significa incrementarne notevolmente competitività e appeal, soprattutto alla luce della rivoluzione che sta interessando il mercato marittimo globale, sempre più dominato dai giganti del mare. Oggi raccogliamo il frutto – conclude Patroni Griffi – di un lungo ed efficace percorso virtuoso che abbiamo intrapreso da tempo con Aeroporti di Puglia, Enac, Enav e Regione Puglia”.
Nell’ambito della riqualificazione complessiva dell’Aeroporto di Brindisi, tra gli interventi di maggior rilievo si evidenzia l’intervento di riqualifica dell’infrastruttura di volo principale RWY 13/31 ultimato a Dicembre 2023. Detto intervento, ha riguardato lo spostamento della soglia THR 31 di 220m rispetto alla posizione esistente, al fine di garantire un maggior franco di sicurezza alle imbarcazioni transitanti nel canale di accesso al porto di Brindisi prospiciente la suddetta testata pista, mediante l’innalzamento del limite di air draft sino a 52 m.
I lavori sulle infrastrutture di volo hanno consentito:
riqualifica dell’infrastruttura di volo RWY 13/31; riqualifica raccordo “C”, mediante il riutilizzo del materiale fresato ricavato dall’intervento precedente, al fine di minimizzare l’impatto ambientale; realizzazione del nuovo piazzale di sosta aeromobili, sempre con l’utilizzo del materiale fresato;
riqualifica del depuratore esistente, mediante il rifacimento totale del sistema di depurazione bottini di bordo; riqualifica viabilità SC11, mediante raddoppio del raccordo tra viabilità comunale e testata RWY13, al fine di consentire la realizzazione del prolungamento del sentiero luminoso a servizio della RWY 13.
Contestualmente, sono stati realizzati ulteriori interventi nell’ambito del sistema “Aiuti Visivi Luminosi”, ossia:
sentiero di avvicinamento luminoso per pista RWY 13 e RWY 31, entrambi di estensione pari a 720m e dotati di sistema flashing;
soglia RWY 31 e Soglia RWY 13 e corrispondenti fine pista RWY13 e RWY31; center line di pista di volo e di via di rullaggio comprensiva di relativi raccordi; luci di bordo pista; sistema di stop bars e red bars al fine di potenziare le performance di safety complessiva dell’aeroporto; nuovo sistema di telecontrollo e telegestione dell’intero impianto AVL, basato su logiche di automazione innovative.
Gli interventi di natura impiantistica hanno permesso l’integrale ammodernamento dell’intero sistema di aiuti visivi luminosi a servizio delle infrastrutture di volo, per mezzo di nuove tecnologie. Ciò permette, simultaneamente, di migliorare le performance a livello safety, di attuare l’efficientamento, anche con la riduzione dei costi della bolletta energetica, grazie all’impiego di sorgenti luminose ad alto rendimento basate su tecnologia LED, nonchè di migliorare la sostenibilità ambientale dell’infrastruttura grazie alla corrispondente riduzione di CO2.

– Foto: ufficio stampa Regione Puglia –

(ITALPRESS).

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Lupa ferita catturata da bracconieri soccorsa e medicata

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Lupa ferita catturata da bracconieri soccorsa e medicata

FIRENZE (ITALPRESS) – I militari del Nucleo CC Forestale di Ceppeto (FI), sono intevenuti dopo la segnalazione di un esemplare di lupo ferito rimasto a un laccio. Un esemplare femmina di lupo di circa 3 anni era immobilizzato a terra, per un arto, da un cavetto metallico. E’ stato allertato il Servizio Veterinario dell’Azienda USL Toscana Centro – Unità Funzionale di Igiene Urbana e Veterinaria, per valutare le condizioni della lupa. Due veterinari e personale di supporto sono intervenuti per effettuare le prime cure e la lupa, una volta liberata dal cavo metallico, è stata trasportata all’ambulatorio veterinario per le cure del caso. La lupa dopo essere stata medicata è stata rimessa in libertà.
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