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ضوء أخضر من آلية التنمية النظيفة إلى خطة الإسكان

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تحدث نائب رئيس الوزراء ووزير البنية التحتية والنقل الإيطالي ماتيو سالفيني خلال المؤتمر الصحفي الذي عقد في ختام مجلس الوزراء الذي وافق على مرسوم “أنقذوا الوطن”.

وأعرب سالفيني عن الرضا من القرار مشيراً إلى أنه بمجرد نشره في الجريدة الرسمية سيدخل منازل ملايين الإيطاليين بطريقة إيجابية وحاسمة، مضيفاً: الخطوة تخترق البيروقراطية وهي ثورة ليبرالية ثقافيا.

وتابع: هناك تدخلات على مخالفات صغيرة تخص الحياة اليومية: كل ما هو داخل البيوت ليس عفواً من الخارج.

وعبر عن الأمل في أن يدفع الكثير من الناس إلى التوجه إلى البلديات لدفع ما عليهم، وتحرر البلديات مكاتبها من الممارسات التي تقدر بـ 4 ملايين.

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“Aria”, il nuovo singolo per l’estate dei Ricchi e Poveri

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ROMA (ITALPRESS) – “Aria”, il nuovo singolo dei Ricchi e Poveri (etichetta DM Produzioni su licenza Carosello Records) sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 27 maggio e in radio dal 31 maggio. Il brano è già in anteprima su TikTok dal 24 maggio: proprio su questa piattaforma i Ricchi e Poveri hanno raggiunto risultati sorprendenti con oltre 350.000 creazioni con la canzone presentata all’ultimo Festival di Sanremo. Dopo “Ma non tutta la vita”, brano certificato disco di platino da FIMI/GfK, i Ricchi e Poveri propongono un’altra hit destinata a diventare uno dei tormentoni dell’estate 2024. Scritta e composta da Edwyn Clark Roberts, Cheope, Stefano Tognini, Alessandro La Cava e coprodotta da Zef ed Edwyn Clark Roberts, “Aria”, sin dal titolo, è espressione di leggerezza, cifra distintiva del gruppo e anche metafora della volatilità degli incontri ai quali il destino può contribuire in modo decisivo “perchè il mondo è piccolo”. Il testo è valorizzato da un arrangiamento musicale che cambia registro: l’incipit retrò vira su sonorità dance. L’inciso, immediato e orecchiabile, racchiude il senso di questa fiaba moderna nella quale non solo “la regina batte il re” ma rivendica la sua libertà nella fluidità dell’aria e dei rapporti.

foto: ufficio stampa Ricchi e Poveri

(ITALPRESS).

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Via libera dal Cdm al Piano Casa, Salvini “E’ rivoluzione liberale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto soddisfatto, è un intervento che una volta che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale entrerà nelle case di milioni di italiani in maniera positiva e risolutiva. Taglia i tempi della burocrazia ed è culturalmente una rivoluzione liberale. Passiamo dal silenzio-rigetto al silenzio-assenso, penso che questo sia al passo con la modernità”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato il decreto “Salva Casa”.
“Ci sono interventi sulle piccole irregolarità che riguardano la vita di tutti i giorni: tutto ciò che c’è all’interno delle abitazioni, non è un condono sugli esterni. Conto che faccia andare tanta gente nei Comuni a pagare quanto devono, i Comuni liberano i loro uffici da pratiche che sono stimate in 4 milioni. Si tratta di una grande opera di semplificazione e sburocratizzazione. Questo è il primo passaggio del piano casa sull’edilizia privata – spiega -, il secondo passaggio su cui stiamo lavorando è quella dell’edilizia residenziale pubblica che sarà la seconda tranche oggetto di un altro importante provvedimento. Questo dell’edilizia privata non costa, il piano casa sull’edilizia pubblica ha un costo e stiamo anche ragionando in termini economici”.
L’obiettivo è “liberare gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi. Il decreto interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette lievi difformità”, spiega il Mit. In particolare: su quelle formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile; sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione; sulle parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della cosiddetta “doppia conformità”. Il decreto inoltre semplifica le procedure vigenti: è introdotto il regime di silenzio-assenso, “principio particolarmente rilevante e che va nella direzione della massima semplificazione”.
Significa che, se l’Amministrazione non risponde nei tempi previsti l’istanza del cittadino è accettata. Infine, si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici, in regime di edilizia libera. La norma mira anche a decongestionare gli uffici tecnici comunali sepolti da migliaia di pratiche. Il provvedimento prevede sanzioni che sono proporzionali all’aumento di valore dell’immobile e potranno essere utilizzate, tra l’altro, nella misura di 1/3, per progetti di recupero e rigenerazione urbana. Nel testo, come già annunciato lo scorso 17 maggio, non c’è la cosiddetta norma Salva-Milano per alcune ristrutturazioni edilizie del capoluogo lombardo su cui si è acceso l’interesse della Procura.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Europee, Avanza “Riforma Pac dia importanza agli incentivi”

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Europee, Avanza

ROMA (ITALPRESS). “Nella prossima legislatura europea riscriveremo la Pac nell’ottica più degli incentivi che dei sussidi. La Pac deve coprire la gestione dei rischi con le assicurazioni. Attualmente questo elemento è solo l’1% della Politica agricola comune. Ci sono però anche aspetti positivi come il carbon farming, un’idea del Green Deal europeo. Stiamo parlando di riconoscere la capacità dell’impresa agricola di catturare C02 e rivenderla all’industria. L’Agricoltura emette C02 ma poi sa anche catturarla”. Lo ha detto Caterina Avanza, candidata alle elezioni europee con Azione, a The Watcher Poll Eu, un format di The Watcher Post. Secondo Avanza all’agricoltura italiana “mancano i big data, serve l’uso del digitale anche per per la sostenibilità. Nel nostro programma abbiamo un piano per l’agricoltura innovativa, ci vogliono fondi e non si può muoverli solo con la Pac.

fsc/gtr (Fonte video: Utopia Studios)

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All’ospedale di San Marino parte un progetto di umanizzazione delle cure

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SAN MARINO (ITALPRESS) – “La Persona prima di Tutto”: è questo il nome del progetto nell’ambito dell’umanizzazione delle cure, presentato questa mattina all’interno della sala “Il Monte” dell’Ospedale di Stato di San Marino. A intervenire in conferenza stampa il Segretario di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, Mariella Mularoni e il Direttore Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale Francesco Bevere.
L’ISS implementerà progressivamente nei prossimi mesi un approccio sanitario più empatico, attraverso il quale i pazienti siano trattati non solo per la loro condizione clinica, ma come persone con bisogni fisici, emotivi e psicologici. Questo approccio olistico e integrato mette al centro la dignità e il benessere dell’assistito.
Principale cambio di paradigma rispetto al passato è la partecipazione attiva del paziente, coinvolgendolo nelle decisioni che riguardano la sua salute, approccio definito come “patient empowerment”. In questo contesto, il progetto di umanizzazione vedrà la presentazione di un questionario, che in questa fase “pilota” sarà somministrato dal personale di reparto ai pazienti ricoverati, al fine di raccogliere le loro opinioni sui temi sopra citati.
L’obiettivo è anche quello di valorizzare il personale che quotidianamente garantisce empatia e sensibilità nei confronti dei pazienti e delle loro famiglie, tramite evidenze documentabili. Il progetto si propone di migliorare vari elementi, affinchè la presa in carico di una persona non si limiti all’erogazione di prestazioni sanitarie tecnicamente qualificate, ma comprenda anche un’assistenza umanamente attenta.A livello internazionale, l’umanizzazione delle cure è diventata un requisito di accreditamento per tutte le Regioni e Province Autonome italiane da oltre 10 anni, a garanzia di cure efficaci e sicure.
Questo progetto coinvolgerà tutti i profili professionali dell’ISS, grazie a un’equipe multidisciplinare composta da un’assistente sanitaria dell’Unità Operativa Complessa Cure Primarie e Salute Territoriale, un’infermiera dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia e la referente del Governo Clinico nominata dal Comitato Esecutivo. Il questionario proposto si baserà su principi di equità, capacity building, valorizzazione della conoscenza della comunità, e massimo coinvolgimento delle Associazioni e dei pazienti. Prevede l’analisi, la raccolta dati, la loro diffusione, e la definizione, implementazione e monitoraggio delle azioni di miglioramento.
“Le nostre strutture assistenziali hanno garantito anche in epoca Covid l’ordinaria attività e, nel contempo, l’evoluzione del modello organizzativo, di quello tecnologico, clinico e della ricerca che oggi tocchiamo con mano, con uno sguardo al nuovo Ospedale di Stato – così dichiarano il Direttore Generale, il Direttore delle attività Sanitarie e Socio-Sanitarie e il Direttore Amministrativo dell’ISS in occasione della presentazione odierna del percorso di umanizzazione delle cure -. All’intensità della crescita professionale e tecnico-specialistica del nostro personale sanitario e amministrativo, abbiamo voluto aggiungere un tassello per garantire al modello già avviato, una crescita parallela della nostra capacità di metterci in ascolto, attraverso la realizzazione del primo progetto di umanizzazione delle cure a San Marino, che abbiamo voluto chiamare ‘La Persona prima di tuttò”.
“L’avvio del progetto – spiega il Direttore del Dipartimento Ospedaliero Giovanni Landolfo – consente di accelerare e implementare il percorso virtuoso già intrapreso dall’ISS. Non sarà più la malattia al centro dell’organizzazione, bensì la persona, nel suo insieme bio-psico-socio-spirituale. A nome del personale del Dipartimento Ospedaliero esprimo la soddisfazione per l’avvio del progetto nei reparti di degenza. Non sarà solo l’assistito a beneficiare dei vantaggi di questa nuova organizzazione, ma tutti i professionisti che, dal ritorno emotivo, troveranno stimoli professionali e forte senso di appartenenza all’Istituto e alla sua mission. Perchè, come diceva Patch Adams, quando curi una malattia puoi vincere o perdere, ma quando ti prendi cura di una persona vinci sempre”.
“In questi ultimi mesi abbiamo pensato ad una nuova organizzazione interna, che ha riguardato non solo la parte amministrativa, ma anche quella sanitaria, con nuovi staff medici, il nuovo Atto Organizzativo adottato a marzo scorso – dichiara il Segretario di Stato alla Sanità Mariella Mularoni – La revisione della sanità non riguarda solo gli ambiti prettamente organizzativi e gestionali, ma si tratta di riorganizzare una sanità centrata sulle caratteristiche di ogni singolo paziente, di Umanizzazione, che significa porre al centro dei percorsi sanitari e socio-assistenziali la persona umana. Una nuova politica dell’Ente – continua il Segretario di Stato Mularoni – per andare incontro alle esigenze delle persone più fragili, bambini e anziani, che necessitano di sostegno fisico, percorsi di cura personalizzati, ponendo l’attenzione alla persona nella sua totalità; un servizio di qualità deve garantire il rispetto della dignità, la qualità della vita, il benessere della persona, elementi fondamentali di tutte le decisioni che riguardano la progettazione dell’assistenza”.
“Dobbiamo lasciarci stupire e meravigliare non soltanto dal successo clinico-scientifico, tecnologico e di nuovi farmaci per cure sempre più mirate e di qualità – afferma il Direttore Generale dell’ISS Francesco Bevere – ma anche dalla ricchezza interiore delle persone che partecipano e subiscono queste evoluzioni del nostro sistema sanitario. Sono proprio loro, i veri protagonisti e destinatari dei miglioramenti clinici e della ricerca, che raccontandoci le loro esperienze renderanno migliore ciò che il nostro personale sanitario e amministrativo quotidianamente garantisce con tanta energia e passione”.

– foto ufficio stampa ISS –
(ITALPRESS).

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Cinema e audiovisivo, Rocca “Con piano triennale settore più strategico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mercoledì, dopo una lunga seduta, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato il Piano triennale del cinema e dell’audiovisivo licenziato dalla Giunta regionale e poi approdato in aula. Si tratta di un importante provvedimento che dà nuova linfa a tutto il settore e a tutta la filiera del cinema e dell’audiovisivo. Un comparto strategico per l’economia e il futuro della nostra regione che vogliamo rilanciare e incentivare. Ringrazio per il lavoro svolto la responsabile della struttura Cinema e Audiovisivo, Lorenza Lei, il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, il presidente della commissione cultura e spettacolo Luciano Crea, tutti i capigruppo e i consiglieri regionali che hanno dato il via libera a questo importante provvedimento per un settore che, oltre a rappresentare un’industria di assoluto rilievo per la nostra Regione, costituisce un patrimonio artistico e culturale che appartiene a tutti». Lo dichiara il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
Nello specifico, il Piano triennale 2024/2027, definisce per il settore le priorità, gli obiettivi e gli strumenti regionali a disposizione del settore cinematografico e audiovisivo, coerentemente con i nuovi orientamenti definiti dalla strategia regionale e viene a costituire lo strumento quadro in cui viene descritta l’architettura dell’intervento regionale e le sue principali componenti a livello di obiettivi, contenuti, approcci attuativi.
Fra gli obiettivi operativi del piano vanno segnalati: il supporto agli autori, con particolare attenzione ai giovani, la valorizzazione di iniziative per la parità di genere e la green economy; l’internazionalizzazione delle imprese, anche tramite coproduzioni internazionali; la ricerca di produzioni cinematografiche italiane ed estere per promuovere le ricchezze del territorio; il sostegno alle attività promozione delle opere cinematografiche e audiovisive; la promozione di tecnologie innovative; il sostegno all’occupazione del settore, la diffusione del cinema su tutto il territorio regionale, la promozione di progetti di conservazione e restauro del patrimonio filmico.

– Foto: Uffico stampa Regione Lazio
(ITALPRESS).

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“All We Imagine As Light”, a Cannes il realismo magico di Mumbai

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CANNES (ITALPRESS) – C’è qualcosa di magico e qualcosa di realistico in “All We Imagine As Light”, il primo film di finzione della giovane documentarista indiana Payal Kapadia, presentato in Concorso a Cannes 77. In sostanza si tratta del ritratto di Mumbai composto attraverso la storia di due donne che condividono un appartamento e si confrontano con i loro sogni, tra passato e presente, in un flusso narrativo molto dolce e tendenzialmente trasognato, che ha anche qualcosa di ipnotico. C’è Prabha, che fa l’infermiera in ospedale e cerca di gestire incombenze di lavoro e questioni di vita con un misto di sensibilità, pragmatismo e vaga indolenza. Nella sua vita c’è anche un medico che forse le fa un pò la corte e le regala un poema scritto pensando a lei, col quale intende partecipare a un concorso.
Nel suo passato c’è invece un marito ormai lontano da anni, dal quale però un giorno riceve, del tutto inaspettatamente, un grande pacco con dentro un elettrodomestico. Prabha condivide l’appartamento con la più giovane Anu, che ha un carattere più lieve e spensierato e coltiva un amore sincero con un ragazzo, col quale cerca invano di trovare un posto per trascorrere un pò di tempo in serenità e intimità. Sarà un viaggio in una località di mare a offrire a entrambe l’occasione per sganciarsi dal peso della quotidianità e trovare lo spazio e il tempo per liberare le loro coscienze e il loro spirito: un chiosco sul mare sul far della notte sarà il luogo in cui, finalmente sole con se stesse, le donne potranno ridefinire il loro rapporto con la realtà e Anu potrà presentare all’amica il suo ragazzo. La regista costruisce questa tessitura narrativa lieve e concreta partendo dalla sua capacità di osservare luoghi e persone in chiave documentaria, ma individuando un tono narrativo che sta mirabilmente in bilico tra l’intimo e l’oggettivo, il mondo reale e quello psicologico.
Le interpreti offrono al film la chiave d’accesso alla dimensione femminile, mentre la regista, Payal Kapadia, conferma tutte le qualità che la avevano vista premiata alla Quinzaine di Cannes di tre anni fa con il documentario “A Night of Knowing Nothing”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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