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Formazione in Sicilia, Alfieri (CiForma) “Serve un rating degli Enti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nonostante il tentativo da parte del precedente assessore Roberto Lagalla di riavviare la formazione in Sicilia, secondo un modello meritocratico ‘a sportellò che riconosceva le risorse economiche solo agli enti capaci di utilizzarle correttamente, assistiamo a un penoso passo indietro ispirato a logiche superate e certamente non idonee a creare un’offerta formativa di qualità, cui si aggiunge l’assenza pressochè totale di controlli per verificare in modo capillare la correttezza dell’azione di molti enti di formazione destinatari di cospicue risorse pubbliche”. A dirlo è Lucia Alfieri, presidente di CiForma, l’associazione per il coordinamento degli enti di formazione. “Da tempo – aggiunge Alfieri in una nota – abbiamo denunciato l’applicazione dei contratti pirata da parte di molti enti di formazione, compresi alcuni di quelli che fino a oggi hanno detenuto l’oligopolio dell’offerta formativa in Sicilia; l’applicazione di questi contratti ribassa il costo del lavoro, determinando la perdita, da parte degli enti di formazione, delle professionalità di alto livello in grado di erogare formazione di qualità. Come se non bastasse, il ribasso indiscriminato del costo del lavoro produce una ricaduta estremamente negativa sulle casse dell’erario, in quanto consente un inammissibile margine di guadagno agli enti di formazione che rendicontano a UCS (unità di costo standard) un costo del lavoro di fatto non sostenuto”.
“Si ricorda – prosegue il presidente di CiForma – che l’UCS viene calcolato tenendo conto dei costi indicati dai contratti leader. Laddove questi contratti non vengano applicati, ma vengano applicati quelli “pirata”, gli enti percepiscono un importo superiore di circa il 30% rispetto ai costi effettivamente sostenuti per personale e docenti”.
“Il silenzio ingiustificato e l’inerzia del Governo regionale rispetto agli alert ripetutamente lanciati dalla federazione Ciforma e da altre federazioni di categoria hanno prodotto gli effetti temuti: la diffusa e incontrollata applicazione dei contratti pirata da parte degli enti destinatari di ingenti risorse pubbliche, lo sfruttamento dei lavoratori e la qualità estremamente scadente dell’offerta formativa”, denuncia Alfieri.
Alla denuncia segue la richiesta: “Chiediamo ancora una volta un deciso intervento di controllo e monitoraggio dei requisiti che la normativa sull’accreditamento impone agli enti di formazione, primo tra tutti la corretta applicazione del CCNL di settore non pirata. Solo un sistema di rating degli enti di formazione in base a vari parametri, tra cui la qualità dei programmi formativi offerti, l’efficacia nell’inserimento lavorativo dei partecipanti, la trasparenza amministrativa e la conformità al contratto collettivo applicato, potrebbe costituire uno strumento valido a garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche e un concreto miglioramento della qualità complessiva dell’istruzione e della formazione professionale, incentivando gli enti a migliorare continuamente la loro offerta formativa e a dimostrare un impegno verso l’eccellenza”.
In conclusione, “auspichiamo l’avvio di un serio sistema di monitoraggio e di controllo degli enti di formazione che coinvolga anche l’Ispettorato del Lavoro, affinchè il sistema di violazione e abuso delle norme sino a oggi perpetrato venga finalmente arginato, e la formazione in Sicilia possa definitivamente affrancarsi dall’onta che l’affligge e diventare davvero un volano di crescita e di sviluppo occupazionale” conclude il presidente Alfieri.

– foto ufficio stampa Fonarcom –
(ITALPRESS).

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Camion carico di bovini si ribalta sulla A4 nel vicentino

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Camion carico di bovini si ribalta sulla A4 nel vicentino

VICENZA (ITALPRESS) – Un autoarticolato carico di bovini si è ribaltato su un fianco sull’autostrada A4, tra gli svincoli di Montecchio Maggiore e Vicenza Ovest. Il ribaltamento del mezzo ha provocato pesanti disagi al traffico ma anche agli animali, alcuni sono morti altri (una trentina) si sono incamminati lungo l’autostrada. Sul posto i Vigilid el Fuoco.
pc/r

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Università di Bergamo, con Giro-E nuove frontiere nella mobilità leggera

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MILANO (ITALPRESS) – Sta per concludersi il Giro-E, la straordinaria esperienza in e-bike che accompagna il Giro d’Italia dal 4 al 26 maggio 2024. Organizzata da RCS Sport, questa corsa è riconosciuta a livello mondiale e offre un’opportunità unica di vivere le emozioni del ciclismo in modalità sostenibile. Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile finanziato dal MUR è l’Innovation Mobility Partner di questa importante iniziativa, coprendo tutte le 20 tappe del Giro-E con soluzioni all’avanguardia. Grazie alla sensoristica ‘on board’ – tra cui accelerometri, giroscopi, telecamere e sensori ambientali – applicata su due bici Olmo, permette il monitoraggio e il miglioramento delle prestazioni smart-bike. Queste tecnologie consentono il controllo motore, la dinamica del veicolo, l’object detection e il surface monitoring. E’ stata inoltre sviluppata una stazione di ricarica semovente con 8-10 stalli alimentati da pannelli fotovoltaici, caratterizzata da elevata mobilità e interconnessione. A questa si aggiunge un prototipo più leggero e portatile, di circa 20-30 kg, in grado di ricaricare una bici e cellulari. Innovativi componenti in alluminio stampati in 3D per strutture ammortizzanti a rigidità controllata sono stati introdotti per migliorare ulteriormente l’esperienza ciclistica.
Most è presente anche all’interno del Green Fun Village con uno stand interattivo, dove giovani ricercatori e dottorandi presentano gli ultimi sviluppi nella mobilità leggera. I visitatori possono testare una bicicletta da corsa a pedalata assistita su rullo, con la possibilità di visualizzare e simulare virtualmente diversi percorsi del Giro d’Italia e non solo. Un secondo schermo mostra in tempo reale le deformazioni del telaio durante la pedalata, fornendo dati utili per il miglioramento della progettazione delle bici. Sono inoltre disponibili questionari tematici su sostenibilità ambientale e ciclabilità, utili per raccogliere informazioni sui comportamenti e le preferenze dei cittadini in ambito ciclistico. Questa iniziativa nasce da un bando “flagship” interno a Most, guidato dall’Università degli studi di Bergamo con il professor Paolo Malighetti, in collaborazione con la prof.ssa Alessandra Flammini dell’Università degli Studi di Brescia e l’Università degli Studi di Cagliari per la parte ciclabilità in ambito urban mobility. Il progetto si distingue per unicità, innovazione e sostenibilità, con un finanziamento fino a 500.000 euro per iniziative ad alto impatto mediatico. L’obiettivo principale è migliorare le soluzioni di mobilità leggera, in linea con gli obiettivi della dichiarazione Europea sulla ciclabilità (aprile 2024) e del programma di ricerca dello Spoke 5, dedicato ai veicoli leggeri e alla mobilità attiva. Il progetto mira a rispondere alla crescente domanda di mobilità sostenibile, creare nuovi paradigmi di design per veicoli leggeri sicuri, studiare comportamenti di guida per una mobilità multi-modale, analizzare i rischi per utenti vulnerabili come ciclisti e pedoni, e ridurre l’impatto ambientale attraverso soluzioni di ricarica sostenibili e l’integrazione di sensori e sistemi ICT di nuova generazione. Il professor Paolo Malighetti, docente del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione dell’Università degli studi di Bergamo e coordinatore Spoke 5 del Centro Nazionale MOST ha dichiarato “il progetto è un esempio virtuoso che unisce la ricerca applicata a un nuovo modo di comunicare e testare le attività scientifiche su un tema che interessa e coinvolge la quotidianità di molti cittadini ed è centrale per la mobilità sostenibile, dal cicloturismo alla mobilità urbana. Il progetto ha permesso agli studenti e ai giovani dottorandi e ricercatori dell’Università di Bergamo, Brescia e Cagliari di promuovere la ricerca scientifica e interagire direttamente con gli utenti nelle 20 tappe del Giro-E, mostrando dal vivo i prototipi in via di sviluppo e promuovendo attività di coinvolgimento e di raccolta dati mediante le attività allo stand. Entusiasmante è stata la reazione delle aziende che hanno collaborato e contribuito alle attività sperimentali con grande interesse”. “Il Giro-E rappresenta un banco di prova straordinario per le tecnologie che stiamo sviluppando all’interno del Centro,” ha dichiarato Gianmarco Montanari, Direttore Generale di MOST. “Siamo lieti di mostrare come l’innovazione può migliorare l’esperienza ciclistica e promuovere la mobilità sostenibile. Grazie alla sensoristica avanzata e alle soluzioni di ricarica, stiamo aprendo nuove frontiere nella mobilità leggera, rendendo il ciclismo più accessibile e sicuro per tutti. Questa iniziativa dimostra anche quanto sia fondamentale la collaborazione tra istituzioni accademiche, per unire la potenza di fuoco della ricerca e sviluppare soluzioni all’avanguardia. Ringrazio l’Università degli Studi di Bergamo, l’Università degli Studi di Brescia e l’Università di Cagliari, in particolare i professori Paolo Malighetti, Alessandra Flammini e Italo Meloni e tutto il team di ricercatori per il loro duro lavoro e dedizione, che hanno reso possibile il successo di questa iniziativa”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Università di Bergamo

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Todde “Tavolo mensile con i sindacati, priorità condivise”

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CAGLIARI (ITALPRESS) – “C’è un cambio di metodo. Abbiamo condiviso la necessità di istituire un tavolo che si riunirà una volta al mese per coordinare le priorità, anche con un metodo inter-assessoriale, sulle diverse iniziative che si devono fare in maniera coordinata. Oggi abbiamo discusso a tutto tondo dell’acqua, dell’energia, del lavoro e dello sviluppo, temi già in agenda in questo difficile passaggio che che stiamo affrontando. Ci sono tutte le condizioni per poter lavorare bene e in maniera differente rispetto al passato”. Così la presidente della Regione, Alessandra Todde, che questa mattina nella sede di viale Trento, a Cagliari, ha incontrato le organizzazioni sindacali. Un primo faccia a faccia per illustrare gli interventi allo studio dell’Esecutivo su sanità, trasporti, crisi e vertenze industriali, energia e lavoro. L’incontro è iniziato alle 10 e ha partecipato anche l’assessore dell’industria, Emanuele Cani. Per le organizzazioni sindacali presenti Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

– Foto. Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Lombardia, nel 2024 già 2,8 milioni di passeggeri su treni turistici

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MILANO (ITALPRESS) – Il turismo in treno in Lombardia continua a crescere: nel 2024 già 2,8 milioni di passeggeri hanno viaggiato con Trenord nei weekend e nei festivi verso mete del tempo libero. Oltre 21mila hanno acquistato i biglietti integrati treno esperienza proposti dall’azienda ferroviaria lombarda; è il 44% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Il prodotto di punta? I biglietti treno battello verso i laghi, scelti da 12mila clienti. Per migliorare l’esperienza di viaggio offerta a chi usa il treno nel tempo libero, Trenord ha rinnovato la flotta delle linee dirette verso le principali destinazioni turistiche. Oggi sulle direttrici che raggiungono i laghi, i grandi parchi divertimento, le città d’arte circolano i nuovi treni Caravaggio, Donizetti, Colleoni. Questo si traduce in più comfort, più tecnologia e consumi ridotti. Nel 2023 sono stati venduti 81mila ticket Trenord dedicati al tempo libero. Oltre 46mila clienti hanno viaggiato sugli itinerari delle “Gite in treno”, proposte treno esperienza verso le destinazioni turistiche lombarde. Il 65% ha scelto come destinazione i grandi laghi. A questi si sono aggiunti 35mila viaggiatori che hanno scelto uno dei biglietti speciali proposti da Trenord verso i grandi eventi, come il GP di Monza, Artigiano in Fiera, il concerto di Bruce Springsteen a Monza. I dati 2024 confermano questa tendenza: solo per le “Gite in treno” sono già stati venduti oltre 21mila tagliandi di “Gite in treno”; un dato destinato a crescere nella stagione estiva e in autunno. Dopo un’edizione inaugurale nel 2023, nel 2024 Trenord ha riproposto l’iniziativa del treno storico: fra aprile e novembre, otto corse da Milano Cadorna verso Como Lago o Laveno Mombello Lago a bordo di un convoglio restaurato nel biennio 2021-2022 composto da tre carrozze di prima classe AZ 130-136-137, costruite negli anni 1924-25, dal locomotore E 600-3, realizzato da OM-CGE nel 1928, e dal locomotore E 610-04, prodotto dalla Breda-CGE nel 1949. Le prime quattro corse hanno raggiunto il sold out in poche ore, per un totale di oltre 720 biglietti venduti. Da Milano alle piste senz’auto: è la formula della proposta dei “Treni della neve”, biglietti che comprendono il viaggio in treno, la navetta per gli impianti e lo skipass per uno o due giornate. I dati sono in costante crescita. Nella stagione 2023-2024 i “Treni della neve”, realizzati per il secondo anno consecutivo in collaborazione con Snowit, sono stati scelti da oltre 5mila clienti. L’utilizzo del treno per raggiungere gli impianti da sci dei comprensori di Aprica&Corteno, Valmalenco, Madesimo, Piani di Bobbio e Domobianca ha evitato il viaggio di circa 2mila auto, lasciate in garage da chi ha scelto i biglietti integrati di Trenord. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Trenord

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A Milano arriva la “Fisio Week”, settimana dedicata alla fisioterapia

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MILANO (ITALPRESS) – Dal 24 maggio all’1 giugno, arriva la Milano Fisio Week, la settimana dedicata alla fisioterapia. “Gli eventi che faremo sul territorio sono fortemente voluti dal nostro ordine perchè vanno a toccare ambiti oltre al core formalmente riconosciuto della nostra professione. Sono eventi dedicati ai professionisti ma anche all’intera cittadinanza – ha spiegato Angelo Giovanni Mazzali, presidente dell’Ordine dei fisioterapisti interprovinciale di Milano, nel corso di un’intervista all’Agenzia Stampa Italpress – . Il primo si terrà venerdì prossimo ed è organizzato insieme all’Ordine dei commercialisti. La nostra è una professione profondamente in evoluzione: formalmente riconosciuta come ospedaliera, ora si sta spostando di più verso la libera professione, l’impresa. Sarà un momento di condivisione anche con i commercialisti che ci daranno informazioni su come fare rete”. Una serie di eventi che toccheranno molteplici temi, dalla medicina di genere all’aspetto della contenzione fisica e farmacologica in ambito sociosanitario, non contenuta nel codice deontologico dei fisioterapisti, fino alla responsabilità professionale, definita dalla Legge Gelli Bianco. “L’Onorevole Gelli e l’Onorevole Bianco saranno con noi, insieme a un magistrato della Corte d’appello di Milano, avvocati e assicuratori, che spiegheranno come avviene anche l’aspetto del risarcimento”, ha precisato Mazzali. Mentre, il 7, l’8 settembre, in occasione della Giornata mondiale della Fisioterapia “faremo una due giorni di formazione, anche su quelle pratiche che in questo momento in Italia non ci è concesso eseguire. Ma in altri Paesi queste competenze avanzate fanno parte del bagaglio dei fisioterapisti”. Un prologo della kermesse è in programma giovedì 23 maggio, anniversario dell’attentato a Giovanni Falcone, all’Auditorium di Milano, dove i professionisti della fisioterapia dedicheranno un concerto alla memoria della strage di Capaci.(ITALPRESS).

Foto: Italpress

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A Milano arriva la “Fisio Week”, settimana dedicata alla fisioterapia

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MILANO (ITALPRESS) – Dal 24 maggio all’1 giugno, arriva la Milano Fisio Week, la settimana dedicata alla fisioterapia. “Gli eventi che faremo sul territorio sono fortemente voluti dal nostro ordine perchè vanno a toccare ambiti oltre al core formalmente riconosciuto della nostra professione. Sono eventi dedicati ai professionisti ma anche all’intera cittadinanza – ha spiegato Angelo Giovanni Mazzali, presidente dell’Ordine dei fisioterapisti interprovinciale di Milano, nel corso di un’intervista all’Agenzia Stampa Italpress – . Il primo si terrà venerdì prossimo ed è organizzato insieme all’Ordine dei commercialisti. La nostra è una professione profondamente in evoluzione: formalmente riconosciuta come ospedaliera, ora si sta spostando di più verso la libera professione, l’impresa. Sarà un momento di condivisione anche con i commercialisti che ci daranno informazioni su come fare rete”. Una serie di eventi che toccheranno molteplici temi, dalla medicina di genere all’aspetto della contenzione fisica e farmacologica in ambito sociosanitario, non contenuta nel codice deontologico dei fisioterapisti, fino alla responsabilità professionale, definita dalla Legge Gelli Bianco. “L’Onorevole Gelli e l’Onorevole Bianco saranno con noi, insieme a un magistrato della Corte d’appello di Milano, avvocati e assicuratori, che spiegheranno come avviene anche l’aspetto del risarcimento”, ha precisato Mazzali. Mentre, il 7, l’8 settembre, in occasione della Giornata mondiale della Fisioterapia “faremo una due giorni di formazione, anche su quelle pratiche che in questo momento in Italia non ci è concesso eseguire. Ma in altri Paesi queste competenze avanzate fanno parte del bagaglio dei fisioterapisti”. Un prologo della kermesse è in programma giovedì 23 maggio, anniversario dell’attentato a Giovanni Falcone, all’Auditorium di Milano, dove i professionisti della fisioterapia dedicheranno un concerto alla memoria della strage di Capaci.(ITALPRESS).

Foto: Italpress

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Rapporto Italgrob-Censis, “Il fuori casa rende l’Italia migliore”

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ROMA (ITALPRESS) – La Federazione Italiana Distributori Ho.Re.Ca. (Italgrob) e Censis hanno presentato, presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica, il Rapporto “Il fuori casa rende l’Italia migliore”, giunto alla terza edizione. Lo studio evidenzia l’importanza della convivialità, come bisogno e desiderio primario delle persone e come componente decisiva del benessere collettivo. Non penalizzare la filiera del fuori casa è una buona scelta per l’economia e per valorizzare la diversità italiana di una più alta qualità della vita collettiva, tanto apprezzata anche all’estero.
I risultati della ricerca certificano che la presenza di luoghi in cui potersi incontrare e stare insieme, come piazze o locali pubblici, è per gli italiani importante, non solo per il proprio benessere soggettivo, ma anche per la qualità della vita collettiva. Tuttavia, affinchè il fuori casa possa esercitare i suoi benefici effetti deve essere sostenibile per le imprese e con prezzi dei suoi beni e servizi accessibili per i consumatori. Nell’ultimo anno l’inflazione ha razionato la voglia di fuori casa degli italiani. E’ essenziale che all’impegno degli attori della filiera, a cominciare dalla Distribuzione Horeca, siano quindi affiancati interventi di supporto alla domanda dei consumatori e alle imprese.
Come si evince dal Rapporto, se l’83,4% degli italiani considera la presenza di luoghi in cui potersi incontrare e stare insieme importante per il proprio benessere, il 90,9% degli italiani li ritiene fondamentali per la qualità della vita collettiva. Inoltre, per il 93,7% questi luoghi rendono più vivibile un territorio, che sia un quartiere di una città, un centro storico o un Comune minore.
Per il 90,8% degli italiani i luoghi della relazionalità, come quelli del fuori casa, sono vitali poichè conservano un plus della società italiana come la convivialità. Un’opinione condivisa dall’89,4% dei residenti al Nord-Ovest, dal 91,2% al Nord-Est, dal 90,5% al Centro e dal 91,9% al Sud e Isole.
Il 72,5% degli italiani è convinto che essere una società con tanti luoghi di incontro e di convivialità significa essere meno esposti a conflittualità e violenza, mentre l’87% ritiene che potersi incontrare in luoghi fisici abitui ad accettare persone con idee diverse.
L’87% degli italiani sostiene che titolari e gestori di locali hanno la responsabilità sociale di promuovere buona relazionalità, inclusa una coesistenza serena tra clienti e residenti. Lo pensa l’81,6% dei giovani, l’84,7% degli adulti e il 94,3% degli anziani.
Secondo il Rapporto, 1 italiano su 6 è convinto che in Italia l’inflazione galoppi oltre il 20%, mentre per il 55,8% è destinata ad aumentare nei prossimi mesi. Proprio a causa dell’inflazione, 14 milioni di italiani in corso d’anno hanno dovuto rinunciare una o più volte a recarsi presso locali del fuori casa. Tra i motivi: rialzo dei prezzi, taglio delle spese, minori disponibilità economiche, preferenza della convivialità in casa. La voglia di fuori casa è comunque molto forte tra gli italiani, con il 60,7% che vorrebbe nei prossimi mesi potersi recare di più in ristoranti, bar, enoteche, trattorie.
Antonio Portaccio, Presidente Italgrob, ha dichiarato che ‘con il Terzo Rapporto “Il fuori casa rende l’Italia migliore” abbiamo voluto mettere in luce la straordinaria valenza del mercato dei consumi fuori casa ed evidenziare il prezioso ruolo del distributore Food & Beverage. Vivere delle esperienze di consumo all’esterno delle mura domestiche è per gli italiani condivisione, scambio culturale, relazionalità con familiari e amici e permette di rafforzare i legami sociali, incoraggiando allo stesso tempo la conservazione delle tradizioni e l’innovazione nell’ambito alimentare. Mi preme sottolineare, inoltre, come l’intero settore del fuori casa, compresa la distribuzione, si stia orientando con più convinzione verso pratiche sostenibili ed etiche, a dimostrazione di una maggiore responsabilità della categoria dei distributori Ho.Re.Ca. nei riguardi dell’ambiente e delle comunità locali. Siamo consapevoli che attraverso questi comportamenti è possibile costruire una società più unita e inclusiva, dove il gesto del mangiare e del bere fuori casa rende l’Italia migliorè.
Secondo Gian Marco Centinaio, Vice Presidente del Senato, ‘la convivialità, la condivisione di occasioni e spazi pubblici sono tratti distintivi del live in Italy e rappresentano la perfetta cornice della dieta mediterranea. Chi viene in Italia lo fa anche per ritrovare queste caratteristiche e chi ci vive, come evidenziato dalla Vostra ricerca, faticherebbe a rinunciarci. E’ per questo che le Istituzioni non possono trascurare la domanda di fuori casa che emerge dal Paese, sostenendo una filiera che rappresenta anche un importante fattore di crescita economica e occupazionale. L’augurio che tutti possiamo farci è che il calo dell’inflazione e l’incremento dell’occupazione, che già da qualche mese si stanno verificando, aumentino le possibilità di spesa e favoriscano le occasioni di convivialità nel nostro Paese. La crescita economica deve tradursi in migliori condizioni di vita per un numero più ampio possibile di persone, compreso il piacere del mangiare e bere fuori casa”.
Paola De Micheli, Vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, ha osservato che ‘questo Rapporto fotografa una realtà consolidata che si è rafforzata dopo l’esperienza Covid. Le persone vivono l’esperienza del fuori casa come una socialità particolarmente positiva. Dobbiamo aiutare e agevolare questo sistema, che è caratterizzato da piccole e medie imprese attraverso la facilitazione della logistica distributiva dei centri città con strumenti di transizione ambientale. Abbiamo bisogno di definire un quadro normativo chiaro sui dehor, di trovare uno strumento nazionale per ammodernare i sistemi dell’erogazione dei servizi del fuori casa ed è necessario un lavoro importante sul creditò.
Per Mirco Carloni, Presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ‘il Rapporto Italgrob-Censis ci dà la possibilità di valutare un elemento economico ma anche sociale perchè è evidente a tutti quanto vale economicamente la filiera Ho.Re.Ca. Rappresenta, quindi, un settore strategico per il Paese, capace di valorizzare i nostri prodotti agricoli, inoltre, si evince quanto sia importante per gli italiani il momento della relazione nel fuori casa. Questo bene prezioso credo sia per tutti noi che facciamo politica un luogo da preservare, non solo per i valori economici che rappresenta, ma anche socialì.
Per Francesco Battistoni, Vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, ‘il Rapporto Censis-Italgrob ha presentato un comparto solido che vede nell’Horeca e nel fuori casa uno dei pilastri della nostra società. Un dato, quest’ultimo, fortemente riconosciuto dai nostri cittadini così come ha evidenziato il Rapporto. Come rappresentante delle Istituzioni e come deputato di Forza Italia, sono stato lieto che in Commissione Finanze del Senato si sia rinviata al 2025 la Sugar Tax, una tassa ingiusta e illiberale che avrebbe colpito pesantemente anche il settore del fuori casa e della ristorazione come ha avuto modo di sottolineare pubblicamente il Presidente Portaccio. Aver disinnescato questa misura ha contribuito a non appesantire con una nuova tassa imprese e cittadini salvando, da un lato la loro socialità e, dall’altro l’industria dell’Horecà.
Sara Lena, Ricercatrice Area Consumer, Mercati Privati, Istituzioni Censis, ha rilevato che ‘il Rapporto mette in luce il valore della ‘convivialità’ per l’Italia. Non è infatti solamente un tratto folcloristico, ma è una proprietà che contraddistingue in meglio la società italiana, contribuendo a preservarla da alcune dinamiche regressive emerse nel web e che, in alcuni Paesi, sono tracimate nella società. La convivialità diventa un bene pubblico essenziale in quanto rende la qualità della vita migliore. In questo senso, il fuori casa, con la distribuzione Ho.Re.Ca. in testa, rende l’Italia migliore in quanto motore relazionale di eccellenza del nostro Paesè.
Dino Di Marino, Direttore Generale di Italgrob, ha osservato che ‘dal Rapporto Italgrob-Censis 2024 emerge che si tratta di un mercato che non è solo e soltanto un asse fondamentale dell’economia italiana, ma anche una componente essenziale della storia e della cultura del Paese. Sono convinto che questa trilogia rappresenta una pietra miliare per tutti gli operatori del fuori casa italiano, un settore che saprà, sono certo, essere il volano per la rinascita e lo sviluppo dell’Italia dove i distributori Food & Beverage sapranno essere fondamentali protagonistì.

– foto ufficio stampa ItalCommunications –
(ITALPRESS).

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Atti falsi per permessi soggiorno, sequestrati beni per 1,5 mln

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Atti falsi per permessi soggiorno, sequestrati beni per 1,5 mln

MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Milano ha sequestrato beni mobili e immobili del valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro riconducibili a un cittadino egiziano di 37 anni. Da una prima indagine, era emerso come l’uomo avesse effettuato diversi acquisti d’immobili nella zona di Pioltello e in alcuni comuni della provincia di Sondrio, suddivisi in 15 immobili e 5 terreni, tra cui un vigneto, acquisti tutti effettuati senza una solida provvista economica, intestandoli sia alla moglie sia ad altri prestanome. Gli elementi acquisiti grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio Immigrazione della Questura milanese, hanno dato spunto a un’attività investigativa condotta dai poliziotti della Seconda Sezione della Squadra Mobile meneghina che ha portato a indagare, il cittadino egiziano per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, intestazione fittizia di beni ed autoriciclaggio, unitamente a altri 7 stranieri che , avendo fonti di reddito assai esigue, hanno trovato nella commissione di tali attività illecite la principale fonte di sostentamento.

trl/gsl (Fonte video: Polizia di Stato)

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Schlein “Con Meloni e Le Pen i Popolari tradiscono la Ue”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non vedo la differenza tra l’Afd e il razzista, misogino, fan di Putin e omofobo Eric Zemmour. Quindi vorrei fare una domanda a Meloni: dopo di lui è pronta ad accogliere Orban e Le Pen?”. Così, in un’intervista a La Stampa, la segretaria del Pd Elly Schlein, sottolineando che “i cittadini hanno il diritto di saperlo prima del voto”. “Meloni a Madrid, dov’era anche Le Pen, in mezzo a nazionalisti, nostalgici della dittatura franchista, amici di Trump, ha pensato bene di attaccare la sinistra dicendo che cancella l’identità – aggiunge -. Un giorno ci spiegherà cosa vuol dire. Intanto ricordo che in questo anno e mezzo di governo lei sta cancellando la libertà delle persone”. “I popolari – prosegue la leader del Partito Democratico – stanno rincorrendo l’estrema destra nazionalista tradendo la loro cultura politica che fino a qui era comunque stata europeista”. Una rincorsa che si vede “nelle gravissime e ambigue dichiarazioni con cui Ursula von Der Leyen non ha smentito un’ipotesi di coalizione con i nazionalisti dell’Ecr e di Identità e democrazia, i gruppi di Salvini e Meloni in Europa”, dichiara Elly Schlein, puntualizzando che come socialisti, “siamo stati a Berlino insieme a Scholz e a tutte le altre forze del Pse per dire che mai saremo in coalizione con le forze nazionaliste”.
In merito al confronto tv con la premier Giorgia Meloni: “Ho preso atto – spiega la segretaria Dem – che c’è chi ha preferito rinunciare a un ampio spazio di confronto in prima serata pur di impedirlo alle due donne che guidano i primi due partiti del Paese… Non dico di più. Ma si ricordi com’era nato. Decisi di non andare ad Atreju in mezzo ai nazionalisti, ai franchisti, a chi voleva vedere Sanchez appeso per i piedi. Meloni disse che mi mancava il coraggio. E io risposi: dove e quando vuole. Rimango di quest’idea. Al punto che avevo accettato di farlo su Telemeloni”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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