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Metsola “Africa ed Europa hanno bisogno l’una dell’altra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quando affermiamo che l’Africa deve prendere il posto che le spetta di diritto al tavolo come partner – da pari a pari – intendiamo comprendere che i nostri continenti, i nostri paesi e i nostri popoli hanno bisogno gli uni degli altri per emergere più forti dalle sfide globali e per promuovere la crescita economica. In una situazione vantaggiosa per tutti”. Lo dice la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, al Vertice Italia-Africa.

sat/gsl (Fonte video: Commissione Europea)

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A Milano il congresso sul futuro dell’Igienista Dentale

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MILANO (ITALPRESS) – Autonomia professionale, contrasto all’abusivismo, formazione continua: sono i temi di stringente attualità sul tavolo del Congresso gratuito e accreditato ECM “Igienista Dentale: quale futuro per la professione”, organizzato dalla Commissione d’Albo Igienisti Dentali dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio. L’evento, che si terrà sabato 17 febbraio nella cornice della Sala Liberty “Il Treno” in via San Gregorio 46, a Milano, è un’occasione importante per guardare al futuro della Professione di Igienista Dentale in un panorama sanitario in costante evoluzione.
A fare gli onori di casa saranno Giuliana Bontà, Presidente della Commissione d’Albo Igienisti Dentali di Milano, e Diego Catania, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano.
Ai saluti dell’Istituzione faranno seguito quelli di Laura Strohmenger, Ordinario in Odontoiatria di Comunità presso Università degli Studi di Milano, e di Caterina Di Marco, Presidente della Commissione di Albo nazionale degli Igienisti Dentali.
Al cuore della giornata formativa c’è la riflessione sull’autonomia professionale dell’Igienista, avvalorata da una significativa sentenza del Tribunale di Messina del 24 novembre 2022. Proprio questo importante precedente legislativo sarà al centro dell’intervento dell’Avvocato Fabrizio Mastro, dell’Ordine di Torino, che commenterà l’assoluzione di un Igienista Dentale dall’accusa del reato di esercizio abusivo della professione odontoiatrica, per aver svolto la propria attività in assenza del medico odontoiatra. A seguire, la relazione dell’Avvocato Marco Croce dell’Ordine di Roma focalizzerà lo sguardo sulle norme di riferimento in merito all’esercizio professionale, che fanno da cornice all’agire dell’Igienista Dentale e possono determinare, se non rispettate, il reato di abuso di professione.
“E’ utile sapere che ogni cittadino può facilmente verificare che il proprio Igienista Dentale sia in possesso dei titoli abilitanti alla Professione” osserva Bontà. “E’ sufficiente ricercare il nominativo dell’operatore sulla pagina https://albo.alboweb.net/registry/search, appurandone così l’iscrizione a uno degli Ordini TSRM e PSTRP d’Italia. Il contrasto all’abusivismo è una delle battaglie principali che stiamo portando avanti come Commissione d’Albo, con il pieno supporto dell’Ordine”.
“L’esercizio abusivo delle Professioni Sanitarie è un tema che tocca innanzitutto i cittadini, che rischiano di ritrovarsi nelle mani di lavoranti improvvisati, privi delle conoscenze acquisite nel percorso di studi e di cui l’Istituzione si fa garante” aggiunge Catania. “Per i Professionisti Sanitari in regola ne consegue un importante danno d’immagine a carico della categoria, oltre alla sottrazione di spazi professionali che dovrebbero essere riservati unicamente a chi ha le competenze e l’abilitazione specifica per lavorare”.
La formazione dell’Igienista, così come quella di ogni Professionista Sanitario, non si limita al solo percorso abilitante, ma deve essere continuamente aggiornata e approfondita alla luce della dirompente evoluzione tecnologica e dell’avanzamento della ricerca. Proprio in quest’ottica, la Vicepresidente Commissione dei Corsi di Laurea in Igiene Dentale, Michela Rossini, offrirà un’interessante panoramica delle opportunità di formazione post-laurea, lasciando infine spazio alla discussione aperta dei partecipanti.

– Foto: UFFICIO STAMPA Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –
(ITALPRESS).

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Policlinico Palermo, Clinical Trial Center promuove progetti per ricerca clinica

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PALERMO (ITALPRESS) – Promuovere la ricerca clinica di qualità per sperimentare trattamenti innovativi in settori strategici come oncologia, malattie rare, patologie croniche complesse e diffondere la conoscenza e le modalità di partecipazione alle sperimentazioni cliniche. Sono solo alcuni dei progetti che sta portando avanti il Clinical Trial Center (CTC) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, importante punto di riferimento per l’innovazione e l’eccellenza nella ricerca clinica in Sicilia.
Il CTC, articolazione funzionale interdipartimentale del Policlinico, opera quale unico punto di riferimento per l’avvio e la gestione in tutte le fasi degli studi clinici sponsorizzati (profit) e spontanei (non profit) nelle strutture del “Paolo Giaccone”.
Il Centro, diretto dal Professore Vito Di Marco, responsabile del programma di day care delle malattie croniche del fegato, permetterà al Policlinico e alla Scuola di Medicina di avere una struttura funzionale adatta a mantenere i rapporti con gli enti regolatori della ricerca, stabilire una collaborazione istituzionale tra i ricercatori e l’industria farmaceutica e permettere ai cittadini siciliani che hanno malattie croniche di avere possibilità di cure con farmaci innovativi.
Il Commissario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico, Maurizio Montalbano, spiega: “Nell’Atto Aziendale è sottolineato che l’Azienda concorre allo sviluppo dell’eccellenza, attraverso l’introduzione di modelli organizzativi e gestionali innovativi, adatti a garantire un ambiente favorevole per l’espressione dell’eccellenza clinica e assistenziale, lo sviluppo dell’attività di ricerca e di sperimentazione e la valorizzazione delle risorse professionali”.
Il Professore Marcello Ciaccio, Presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Palermo aggiunge: “Uno dei punti qualificanti del piano strategico di UNIPA è lo sviluppo di progetti di terza missione in ambito sanitario in raccordo con l’Azienda Ospedaliera Universitaria. Il Clinical Trial Center è sicuramente un modello virtuoso di collaborazione tra l’Università e l’AOUP che può portare innovazione ed eccellenza nella ricerca clinica in Sicilia”.
Il Professore Di Marco sottolinea: “Gli studi clinici assumono un ruolo centrale per produrre innovazione, offrire nuove opportunità di salute e cura per i pazienti e generare risparmio per il SSN. L’obiettivo di questo progetto è quello di creare un nuovo modello organizzativo che permetta all’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico ‘Paolo Giacconè di Palermo di condividere con la Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Palermo, una struttura stabile con il fine di promuovere la ricerca clinica, attrarre fondi da parte delle aziende del settore farmaceutico, interagire con gli enti pubblici e le fondazioni private che si occupano di ricerca clinica, fornire informazioni in merito alle sperimentazioni cliniche ai cittadini, garantire programmi di formazione per i medici e i ricercatori e migliorare la qualità di vita dei pazienti”.
Lo scorso 19 gennaio l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico ha approvato il regolamento disciplinante gli aspetti procedurali, amministrativi ed economici degli studi osservazionali delle sperimentazioni cliniche, dei dispositivi medici e delle iniziative di ricerca afferenti all’Azienda Ospedaliera Universitaria.
Il Direttore Amministrativo del Policlinico, Sergio Consagra, spiega: “Questo virtuoso processo di implementazione della ricerca clinica deve essere governato da una struttura organizzativa adeguata ad aiutare i ricercatori clinici nell’utilizzo delle risorse economiche e umane disponibili e a garantire la necessaria interattività tra i diversi gruppi di ricerca, senza limitare l’indipendenza dei singoli ricercatori”.
Il Clinical Trial Center è composto da personale dedicato, altamente qualificato e specializzato, e supporta i ricercatori dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico nella gestione delle sperimentazioni cliniche con strategie organizzative efficaci ed efficienti, che comprendono anche aspetti di natura economica finanziaria.
— foto ufficio stampa Policlinico Palermo, in prima fila da sx il direttore sanitario Gaetano Cimò, il Commissario Straordinario Maurizio Montalbano, il Presidente della Scuola di Medicina Marcello Ciaccio, il professore Vito Di Marco, Direttore del CTC, Grazia Scalici, componente della Segreteria del CTC; in seconda fila da sx il direttore amministrativo Sergio Consagra e il Direttore del Dipartimento amministrativo Luigi Guadagnino —
(ITALPRESS).

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Ippica, i compiti di vigilanza ai Carabinieri per la Tutela Agroalimentare

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha deciso di investire sull’ippica “perché ci sono tante competenze inespresse che devono essere rivitalizzate e adeguatamente valorizzate affinché l’ippica italiana del 2030 possa riproporsi come spettacolo e intrattenimento, oltre che come passione, divertimento e anche hobby”.
La visione strategica di medio e lungo periodo si basa su una nuova “cultura ippica”, una nuova filosofia basata su un approccio manageriale più moderno, oltre che sui presupposti che storicamente hanno fatto dell’ippica un’eccellenza. In base a questo approccio, “bisogna riportare il cavallo (e il suo benessere) e il rapporto uomo-cavallo al centro di ogni progetto di rilancio, affinché si superi una certa diffidenza che, nel corso degli ultimi anni, ha minato la credibilità del settore. La trasparenza e la legalità costituiscono il naturale presupposto per attuare un radicale processo di riforma e di maggiore incisività dell’azione ministeriale”.
Tra le numerose iniziative già attuate, nel 2023, è stata istituita una nuova Direzione Generale, interamente dedicata al settore, con l’obiettivo di avere una visione strategica e di implementare la riforma che il settore chiede da anni, e a partire dal mese di settembre nominato il nuovo Direttore Generale, Remo Chiodi. Con l’istituzione di una nuova Direzione Generale si è deciso di dare impulso alla riorganizzazione dell’intero settore “in un’ottica più fluida ed efficiente, attraverso l’ottimizzazione di alcuni processi e procedure, per essere in linea con gli standard internazionali”, si legge in una nota.
L’obiettivo è “rendere l’ippica italiana più credibile nel contesto internazionale nonché sviluppare negli operatori di settore un approccio più imprenditoriale, con l’apporto di competenze e risorse private, anche attraverso idonee forme di partenariato pubblico-privato, ad esempio per la gestione degli ippodromi”.
Con l’imminente pubblicazione del decreto di riorganizzazione degli uffici del Ministero, già nelle prossime settimane, la Direzione Generale per l’Ippica sarà ulteriormente potenziata, a seguito dell’istituzione di un nuovo ufficio; sono stati inoltre individuati, a seguito di procedura pubblica, tre nuovi coordinatori del settore: Stefano Sedia per il trotto, Mauro Lombardo per il galoppo e Tamara Papiccio per la programmazione delle corse, dei calendari e della Corsa Tris.
Inoltre, per rendere più diretto e collaborativo il rapporto tra Ministero e categorie di settore, è stata istituita la Consulta Nazionale per l’Ippica. I rappresentanti – che sono stati eletti a seguito di una votazione pubblica – si faranno portatori delle istanze e delle proposte utili alla crescita per il settore. La Consulta nasce esattamente con l’intento di coinvolgere nelle scelte inerenti al proprio futuro i legittimi protagonisti del settore ed è formata da allevatori, proprietari, allenatori, fantini, guidatori, rappresentanti delle società di corse che gestiscono gli ippodromi, giudici addetti al controllo tecnico e disciplinare delle corse, rappresentanti dei veterinari, dell’ANCI e della Federazione italiana Sport Equestri, nonché da esperti del settore ippico.
In questa cornice, è stato richiesto all’Arma dei Carabinieri, già impegnata nel settore agroalimentare e, quindi, alle dirette dipendenze funzionali del ministro Francesco Lollobrigida, di rinforzare quella che da anni è stata una specifica competenza per il contrasto delle scommesse clandestine di settore da oltre 40 anni allorquando, con il Decreto Ministeriale 1° marzo 1982, veniva istituito l’odierno Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare (allora denominato Nucleo Carabinieri Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste).
“Oggi viene ripresa e rinforzata quella che, per oltre 40 anni, è stata una specifica competenza dell’Arma. Restituiamo al mondo dell’ippica un nucleo a sua tutela, in soli 16 mesi”, ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova Unità Ippica del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma, che si è svolta al Masaf. Alla conferenza hanno partecipato il Sottosegretario Patrizio La Pietra, il Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, il Generale di Brigata Daniel Melis del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e il direttore generale per l’Ippica del ministero Remo Chiodi.
“Il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, legato a questo dicastero, aveva come compito prioritario, dal 1982, di occuparsi di ippica e tornerà ad essere così. La trasparenza e la legalità costituiscono il naturale presupposto per attuare un radicale processo di riforma e per garantire una maggiore incisività dell’azione ministeriale”, ha evidenziato il ministro.
Alla base dell’iniziativa, l’obiettivo di rilanciare il settore, considerato strategico per l’economia nazionale, assicurare il mantenimento dell’allevamento dei cavalli e renderlo economicamente produttivo, consentire una gestione funzionale degli ippodromi.
Il nuovo nucleo del CUFA, dedicato all’ippica, è composto da 16 Carabinieri: 8 dal reparto operativo centrale di Roma e 8 dai reparti interregionali (2 da Torino, 2 da Parma, 2 da Salerno e 2 da Messina). Le loro attività, in sinergia con le unità territoriali, riguarderanno tutti gli ippodromi d’Italia e cureranno la tutela di tutto ciò che orbita intorno all’Ippica: dal contrasto alle scommesse clandestine all’impiego illecito di denaro pubblico, fino al doping.
“L’Arma, nella sua funzione, è un perno per la tutela agroalimentare. L’immagine dei Carabinieri è legata a quella dello Stato. I temi della legalità e della sicurezza sono importanti per ogni attività e impresa. Dove non ci sono queste non è possibile lavorare. Io concepisco lo Stato come un quadro di riferimento normativo che deve dare a chiunque la possibilità di sviluppare la propria attività”, ha concluso Lollobrigida.
– foto ufficio stampa Masaf –
(ITALPRESS).

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