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Gasperini “Dalle sconfitte si impara, al meglio col Bayer”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dico sempre che vinciamo o impariamo, non perdiamo mai”. Gian Piero Gasperini, il giorno dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Juventus e nel media-day in vista dell’ultimo atto di Europa League, in programma mercoledì a Dublino contro il Bayer Leverkusen, non fa drammi per il ko dell’Olimpico. “La partita di ieri ci ha sicuramente lasciato dispiacere, perchè quando arrivi in finale sei sempre a un passo dalla vittoria, ma non ho cambiato opinione, abbiamo fatto una buona gara, non è stata una partita negativa e non siamo stati inferiori ai nostri avversari”, ha spiegato il tecnico dell’Atalanta. “Quella di ieri per noi, senza andare troppo indietro o troppo lontano, è stata la terza partita impegnativa in 7 giorni. Giovedì scorso abbiamo avuto la gara decisiva con il Marsiglia che è stata molto dura, domenica con la Roma è stata altrettanto dura, una sfida tiratissima fino alla fine, ieri era mercoledì, in 7 giorni non abbiamo avuto molto tempo per lavorare”. Ora si tratta di recuperare energie fisiche e mentali per la sfida più importante dell’anno. “Con la Juve per la prima volta quest’anno ho visto non dico una brutta condizione fisica perchè abbiamo retto fino al 90°, ma ci è mancata quella lucidità e rapidità per scardinare una difesa molto forte come quella della Juventus e quindi recuperare il risultato – spiega il tecnico dell’Atalanta -. I giocatori hanno dato veramente tutto, possiamo trarre insegnamento da questa situazione, ma potevamo fare poco di diverso perchè il tempo a disposizione per preparare la partita era quello”.
Sabato la sfida di Lecce per la penultima di campionato, ma la testa è già alla finale contro il Bayer Leverkusen di mercoledì. “Sicuramente farò dei cambi per la gara in Puglia, dobbiamo pensare a preparare la partita di Dublino dove dobbiamo arrivare con una condizione fisica e mentale al meglio delle nostre possibilità”, ha concluso Gasperini.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Europee, Molea “L’Ue assegni più fondi al Terzo settore”

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Europee, Molea

ROMA (ITALPRESS) – “In ambito europeo c’è molto da fare per l’Italia riguardo al terzo settore, allo sport e alla parità di genere. Il nostro terzo settore è visto in Europa come un modello positivo, ma è prevalentemente volontaristico e con scarse risorse. Dall’Europa desidero un supporto al sistema che parta dall’assegnazione di più fondi”. Lo ha detto Bruno Molea, candidato alle elezioni europee con Forza Italia, intervenuto a The Watcher Poll Eu, format di The Watcher Post.
fsc/gtr (Fonte video: Utopia Studios)

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Un nuovo modello di cardiologia con la Sicilian Cardiovascular Academy

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Un nuovo modello di cardiologia con la Sicilian Cardiovascular Academy

ACI CASTELLO (CATANIA) (ITALPRESS) – Un nuovo modello di cardiologia, in grado di mettere in rete know-how e strumenti, con il fine ultimo di offrire a ogni paziente la migliore cura possibile. Parte la “Sicilian Cardiovascular Academy”, a lanciarla le quattro Unità Operative di Cardiologia della Sicilia orientale: Catania, Messina, Ragusa, Siracusa. Il progetto è stato presentato ad Aci Castello durante un Congresso dal titolo “Sfide e prospettive della Cardiologia clinica e interventistica”.

fsc/gtr

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Ue, Letta “Vanno estesi i vantaggi del mercato unico”

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Ue, Letta

ROMA (ITALPRESS) – Il mercato unico “si è rivelato uno straordinario mobilitatore di energie, ma troppa parte dell’Europa non ne ha tratto il vantaggio necessario, sia dal punto di vista delle persone che dei territori. La grande sfida che mi sono trovato di fronte con il rapporto che ho scritto è proprio come far sì che tutti abbiano vantaggio dal mercato unico. Ai territori dobbiamo garantire la capacità di avere servizi, istruzione e sanità: quello che sta accadendo è che in Europa si verifica una mobilità che va da sud a nord o da est a ovest”. Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio, Enrico Letta, curatore del Rapporto sul futuro del Mercato Unico Europeo, a margine dell’evento “Molto più di un mercato – Velocità, sicurezza e solidarietà”.

xi2/sat/gtr

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انخفاض شديد في عدد المتبرعين بالدم في إيطاليا

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أعلن اليوم عن إنشاء المرصد الوطني للتبرع بالدم والبلازما في إيطاليا، والذي تم تقديمه خلال فعاليات بروما، بهدف رفع مستوى الوعي لدى المؤسسات والرأي العام حول قضية نقص الدم.

و تكتسب مسألة نقص الدم أهمية متزايدة ليس فقط في قطاع الرعاية الصحية، في الحالات العديدة التي قد تكون فيها الرعاية الطبية الجراحية العادية غير كافية، ولكن أيضًا في الحالات الاستثنائية مثل الزلازل أو الكوارث أو الحوادث، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

وكشفت الفعاليات أنه: على الرغم من أنه يمكن اعتبار إيطاليا مكتفية ذاتيًا في إنتاج الدم في الوقت الحالي، إلا أن هذا الاكتفاء الذاتي سيكون في المستقبل هدفه تقليل الاعتماد على الدول الأخرى وما يترتب على ذلك من حاجة إلى الواردات.

وأظهرت بيانات المركز الوطني للدم أنه في عام 2023 وصل مؤشر إنتاج خلايا الدم الحمراء 42,8 وحدة لكل 1000 نسمة، متجاوزة بذلك القيمة البالغة 40 وحدة لكل 1000 نسمة لضمان هذا الاكتفاء الذاتي.

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Volvo amplia la gamma di camion alimentati a biodiesel

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ROMA (ITALPRESS) – Volvo Trucks sta ampliando l’offerta di modelli adattati al biodiesel B100. Si tratta di un’altra mossa in linea con la strategia dell’azienda di ridurre l’impatto climatico dei suoi camion. Volvo Trucks dispone di una delle più ampie gamme di carburanti rinnovabili del settore, tra cui biodiesel, HVO (oli vegetali idrotrattati) e biogas. Il B100 è ora disponibile per un’ampia selezione di motori nei modelli Volvo FL, FE, FM, FMX, FH e FH16. “I nostri clienti ci chiedono soluzioni per ridurre le loro emissioni di carbonio e i carburanti rinnovabili sono un’opzione interessante: è semplicemente un modo efficiente per ridurre le emissioni di CO2 dei trasporti qui e ora”, afferma Jan Hjelmgren, responsabile Gestione Prodotti e Qualità di Volvo Trucks. “In qualità di produttore globale di camion, dobbiamo soddisfare un’ampia varietà di esigenze di trasporto e di condizioni di mercato, ed è per questo che non investiamo solo in nuove tecnologie, ma anche in soluzioni che decarbonizzano il trasporto a breve e lungo termine”, aggiunge. La riduzione di CO2 “dal pozzo alla ruota” derivante dall’uso del biodiesel è compresa tra il 30% e il 70% rispetto al gasolio tradizionale, a seconda del tipo di materia prima utilizzata per produrre il carburante. L’attuale gamma di autocarri Volvo per impieghi medi e pesanti viene oggi offerta con motorizzazioni alimentate a diesel, biodiesel, HVO, CNG (gas naturale compresso), LNG (gas naturale liquefatto), Bio-CNG, Bio-LNG ed elettricità.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Volvo –

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Dal politichese al socialese, come cambia il linguaggio della politica in un libro edito da Treccani

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ROMA (ITALPRESS) – Fino agli anni ’90 ha dominato il “politichese”, una lingua poco comprensibile ma dotata di fascino: “votami perché parlo meglio di te”, supponevano i politici fino al rifiuto della Prima repubblica. È subentrato allora nei nuovi politici il paradigma del rispecchiamento, con la scelta linguistica del “gentese”, la lingua della “gente”, come racconta il linguista Michele A. Cortelazzo, Accademico ordinario della Crusca e collaboratore dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, nel libro “La lingua della neopolitica. Come parlano i leader” edito da Treccani.
E oggi? Il fenomeno del rispecchiamento, spiega Cortelazzo, professore emerito di linguistica italiana dell’Università di Padova, sembra essersi radicalizzato attraverso i social, con la diffusione del cosiddetto ‘hate speech’, il ricorso a insulti e stereotipi negativi verso gli avversari, facendo emergere una sorta di “socialese”.
Che il politichese non sia però definitivamente sparito potrebbe farlo pensare l’uso del termine “esternalizzazione” (“Lampedusa è la dimostrazione del fallimento delle politiche di esternalizzazione del Governo”, Elly Schlein), parola utilizzata in realtà più spesso di quanto si creda da diversi politici, anche a livello internazionale (il ministro degli Esteri, Antonio Tajani o l’attrice Cate Blanchett al Parlamento europeo). O di parole vaghe: “governo del cambiamento” (patrimonio prima della sinistra e poi della destra, osserva Cortellazzo); “interlocuzione”, “occupabili”; di ossimori che ricordano il passato come “convergenze parallele” (Aldo Moro), “equilibri più avanzati” (Francesco De Martino) “compromesso storico” (Enrico Berlinguer), “casti connubi” (Giulio Andreotti) diventati ora “radicalismo dolce” (Romano Prodi).
Nel capitolo dedicato alla lingua di oggi, Michele A. Cortelazzo evidenzia che Fratelli d’Italia e la sua leader Giorgia Meloni fanno largo uso di lessico valoriale: “coerenza”, “coraggio”, “fiducia”, “fierezza”, “orgoglio”, “serietà”; o di parole recuperate come “patria” e “nazione”, “sovranismo” e “sovranità” (anche alimentare), “bonifica” e l’anglismo più famoso, “underdog”.
Il Partito democratico, scrive il linguista, dopo la ‘verve’ di Luigi Bersani, ha vissuto un deficit di specificità lessicale con Enrico Letta (“cacciavite”, “occhi di tigre”, “front-runner”) risvegliandosi con Elly Schlein: “capibastone”, “cacicchi”, “vento della destra”, “vittimizzazione secondaria” ed “esternalizzazione” restano impressi.
Il Movimento 5 stelle è più orientato, sostiene il linguista dell’Università di Padova, “alla volgare eloquenza e alla denigrazione dell’avversario”: dal “vaffa” di Beppe Grillo alla “mangiatoia” soppiantata dalla “pacchia”, da “manine” che cambiano i provvedimenti approvati al “reddito di nullafacenza” o alla “pigranza”.
La Lega di Matteo Salvini, afferma Cortelazzo, “sembra affetta da bulimia comunicativa”, con parole come “europirla”, “sbruffoncella”, “ruspa”, “giornaloni”, “intellettualoni”, “professoroni”, “rosiconi” o “zecche”.
Il Terzo Polo vede in Matteo Renzi, sottolinea il professor Cortelazzo, “un abile oratore e diffusore di parole” come “rottamazione”, “professoroni” e “rosiconi” (poi adottati da Salvini) e soprattutto “gufi”. A Carlo Calenda si deve “bipopulismo”.
Cortelazzo ricorda che Forza Italia ha avuto un leader come Silvio Berlusconi “grande innovatore del linguaggio politico italiano, artefice del passaggio dal ‘politichese’ al ‘gentese’, facendo anche riferimento ad ambito metaforici, come quello sportivo rappresentato dalla discesa in campo. Uno smalto appannatosi negli ultimi anni, che ha portato la spinta innovativa a degradarsi nel ‘socialese’.
Ultimo guizzo linguistico del leader scomparso, che i giornali ricordano come ‘il combattente’, è stato ‘l’operazione scoiattolo’, nome in codice per la cattura, uno per uno, dei grandi elettori che gli mancano per il “grande salto verso il Colle” nel gennaio 2022.
Il passato in politica ritorna spesso e lo dimostra l’uso di “balneari”, un tempo governi di durata breve ora riferito ai concessionari di spiagge; ma poi si va oltre, con l’uso di tanti tecnicismi o modi di dire: “garante” (“Io sono il garante del M5s”, Giuseppe Conte) e “resilienza” (Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza oggi ma usato già da Emma Bonino), “cambio di passo” (spesso utilizzato da Giorgia Meloni ma anche da Roberto Giacchetti e politici di varia estrazione), “metterci la faccia” (“io ci metto la faccia sulle cose”, Giorgia Meloni”), “mettere a terra” (“mettere subito a terra le risorse”, Roberto Gualtieri); “mettere le mani nelle tasche degli italiani” (“stiamo mantenendo gli impegni senza mettere le mani nelle tasche degli Italiani”, Giulio Tremonti e a seguire Giorgia Meloni e Matteo Salvini), E qualche richiamo al latino pseudogiuridico come “ius soli” (Enrico Letta) e “ius culturae” diverso da “ius scholae”.
In piena seconda Repubblica, sono spariti i partiti, ad eccezione di quello Democratico, a vantaggio di parole o espressioni chiave: Movimento, Alleanza, Azione, Italia Viva, Europa, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Italia al Centro, Noi moderati, Lega; ma anche “sardine”, “poli” (delle libertà, del buon Governo, del riformismo, del buonsenso e persino, Carlo Calenda, della serietà) e “campi” (campo largo il più famoso). Con un rischio, sostiene Cortelazzo, “che al diminuire dei partiti faccia riscontro il nomadismo politico, che porta ai cambi di casacca, cruciali durante le crisi di governo; e al ‘menevadismo’, lo scissionismo di sinistra che ricorda altri -ismi del passato come ‘doppiopesismo’, ‘doppiogiochismo’, ‘cerchiobottismo’ e ‘celodurismo’, quest’ultimo legato a Umberto Bossi.
Il libro “La Lingua della neopolitica. Come parlano i leader” affronta anche la drammatica stagione del Covid e le tracce che ha lasciato sulla lingua, con il ritorno di molti burocraticismi: ”chiudere per garantire la tutela sanitaria’, ‘blindare’ o ‘sigillare’, ‘congiunti’, ‘zone protette’ (rosse o arancioni), ‘ristori’ e ‘sostegni’, ‘negazionismo’, ‘dittatura sanitaria’ o ‘sanitocrazia’. E anglismi a non finire: ‘lockdown’, ‘green pass’, ‘smart-working’, ‘baby-sitting’, ‘recovery plan’ o ‘recovery fund’, ‘spending review’, ‘voluntary disclosure’.
Il professore Cortelazzo dedica una nota affettuosa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale il responsabile della comunicazione del Quirinale, Giovanni Grasso, durante la registrazione di un intervento sull’emergenza sanitaria, segnalò fuorionda un ciuffetto fuori posto: “Eh Giovanni, non vado dal barbiere neanche io”. E nella memoria collettiva rimane questo umanissimo scambio di battute più ancora dell’importante contenuto, osserva il linguista Accademico della Crusca.
-foto ufficio stampa Treccani –
(ITALPRESS).

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الرئيس الصيني خلال لقاء بوتين: أوكرانيا بحاجة إلى حل سياسي

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استقبل الرئيس الصيني شي جين بينغ نظيره الروسي فلاديمير بوتين الذي وصل إلى العاصمة الصينية بكغع اليوم في أول زيارة له بعد إعادة انتخابه رئيسا لروسيا.

وأجرى الزعيمان محادثة واسعة النطاق حول العلاقات الثنائية التاريخية و العلاقات الاقتصادية الحالية، و النظام العالمي و الأزمات في أوكرانيا والشرق الأوسط.

وقال الرئيس الصيني إن الصين وروسيا تتفقان على أن “الحل السياسي” هو “الطريق الصحيح لحل الأزمة الأوكرانية”، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

وأضاف أن الجانب الصيني يأمل في استعادة السلام والاستقرار بسرعة في القارة الأوروبية وهو مستعد لمواصلة دوره البناء.

وأضاف أن بوتين أعرب من جانبه عن امتنانه “للأصدقاء والزملاء الصينيين” على “المبادرات التي ينفذونها لحل” النزاع في أوكرانيا، مضيفا أنه سيبلغ نظيره الصيني بتطورات الوضع.

كما أكد الزعيمان أيضا على “الحاجة الملحة” إلى “حل الصراع” في الشرق الأوسط على أساس “صيغة الدولتين، مع تنفيذ قرار الأمم المتحدة”.

واختار بوتين بكين لتكون أول رحلة له إلى الخارج بعد إعادة انتخابه رئيسا لروسيا.

وقال “من المنطقي أن أقوم بزيارتي الأولى للخارج إلى الصين بعد توليي رسميا منصب رئيس روسيا”. ومن الطبيعي أن تكون هناك رمزية معينة هنا، ولكن ليس ذلك فحسب”.

وأكد الرئيس الصيني أن “الصين وروسيا أظهرتا للآخرين مثالا على بناء نوع جديد من العلاقات بين الدول والعلاقات بين الجيران”.

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A Fiera Milano il più grande impianto fotovoltaico d’Italia

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MILANO (ITALPRESS) – Sui padiglioni del quartiere espositivo di Fiera Milano, a Rho, da oggi è in funzione il più grande e potente impianto fotovoltaico d’Italia realizzato sui tetti e tra i primi 10 al mondo. L’infrastruttura realizzata da A2A insieme a Fondazione Fiera – attraverso la joint venture Fair Renew – è costituita da circa 50.000 pannelli fotovoltaici, distribuiti su 330.000 metri quadrati di copertura dei padiglioni, pari alla superficie di 45 campi da calcio. La struttura, che rappresenta un esempio di eccellenza nazionale nell’ambito delle energie rinnovabili, avrà una produzione attesa annua di 21,6 GWh – pari al consumo di circa 7.800 famiglie – che permetterà di evitare l’emissione di oltre 9.800 mila tonnellate di CO2 l’anno e una potenza installata totale di 18 MWp. Il sistema fotovoltaico consentirà di coprire una parte dei fabbisogni di Fiera Milano, per il quartiere espositivo a Rho, mentre la quota residuale dell’energia green generata verrà immessa in rete. “Questo progetto è un importante traguardo tecnologico per lo sviluppo delle rinnovabili e una conferma del ruolo chiave di A2A a favore della transizione energetica del Paese. Una infrastruttura in linea con la strategia del nostro Piano Industriale al 2035, che prevede investimenti pari a 22 miliardi di euro destinati anche allo sviluppo e al potenziamento delle reti, essenziali per accompagnare le nostre città nel percorso verso la decarbonizzazione – dichiara Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – L’impianto di Fiera Milano, al momento un unicum in Italia, costituisce un modello replicabile per la trasformazione urbana. Continueremo a lavorare per affrontare le sfide del futuro, consolidando il nostro impegno nel settore delle energie rinnovabili”.
“La realizzazione di questo impianto rientra negli investimenti del piano industriale che prevede, tra le sue rotte strategiche, le iniziative e i progetti volti a sostenere la transizione ecologica dei quartieri espositivi e congressuali, investendo in infrastrutture e soluzioni altamente sostenibili e innovative – spiega Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano. – “L’impianto che presentiamo oggi conferma il ruolo di azionista propositivo della Fondazione nel rendere Fiera Milano sempre più competitiva e sostenibile con l’ammodernamento delle sue strutture anche attraverso nuove opportunità di business, come nel caso dell’adeguamento dei padiglioni in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2026”.
“Questo impianto fotovoltaico rappresenta uno dei punti più importanti dal nuovo piano di sostenibilità integrato 2024-2027 – commenta Francesco Conci, amministratore delegato e direttore generale di Fiera Milano -. Fiera Milano considera la sostenibilità come elemento fondamentale della propria strategia di sviluppo. La sostenibilità diventa oggi un criterio qualificante per attrarre e ospitare grandi manifestazioni itineranti e crediamo fortemente che essa possa essere un vantaggio competitivo e un fattore chiave per guidare la crescita del business. Il piano di sostenibilità integrato presentato il mese scorso incorpora 30 obiettivi quantitativi. Tra questi, ci siamo dati l’obiettivo di aumentare la percentuale di energia elettrica da fonti rinnovabili dal 38% al 70%. Inoltre, come già anticipato dal piano strategico 2024-2027, stiamo lavorando ad un nuovo evento dedicato alle tecnologie per la decarbonizzazione dei processi industriali”.
L’impianto, i cui lavori di costruzione sono partiti nel 2020, è stato completato in tre fasi: nell’aprile 2022 è stata consegnata la prima parte, 12 sezioni per un’area di 200mila mq, con una potenza di 8,2 MWp e una produzione annua di energia di circa 10 GWh; la seconda fase, conclusasi nel febbraio di quest’anno, ha visto la realizzazione di ulteriori 5 sezioni su 60mila mq, con 4 MWp di potenza e una produzione di circa 5 GWh; con l’ultima fase, che segna il completamento dell’opera, sono state aggiunte 4 sezioni, con 5,8 MWp di potenza e una produzione di 7 GWh. Inoltre, dal 2020, il 100% dell’energia elettrica utilizzata da Fiera Milano Congressi per il Centro Congressi Allianz MiCo, a Milano, proviene da fonti rinnovabili coperta dai relativi certificati di garanzia di origine. Con i suoi circa 22 GWh, inoltre, l’impianto installato in Fiera Milano è il primo per rendimento tra quelli dei quartieri fieristici europei e si posiziona davanti a Barcellona (5,9 GWh), Stoccarda (4,3) e Monaco (2,7): un primato che conferma l’attenzione del Gruppo Fiera Milano verso la sostenibilità e la transizione energetica.

– Foto: Ufficio stampa A2A –

(ITALPRESS).

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Oltre 2.300 presenze per la prima edizione del Suzuki Motor Fest

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ROMA (ITALPRESS) – Oltre 2.350 appassionati hanno partecipato al Misano Word Circuit “Marco Simoncelli” alla prima edizione del Suzuki Motor Fest. L’evento è stato inaugurato alla presenza del sindaco di Misano e direttore dell’Autodromo, del presidente di Suzuki Italia Massimo Nalli e dei tre campioni del Mondo e icone Suzuki Kevin Schwantz, Marco Lucchinelli e Franco Uncini, del Campione Europeo di rally Renato Travaglia e campione del mondo di rally Gigi Pirollo (navigatore). La giornata è stata scandita da molti appuntamenti, a iniziare dal sold out registrato per tutti i turni in pista dedicati ai proprietari di moto e auto Suzuki: tra i cordoli del tracciato del motomondiale sono scese 103 moto Suzuki e 51 Swift Sport, mentre alla parata hanno partecipato 550 moto Suzuki e 110 Swift Sport. Un successo che testimonia l’affetto e il coinvolgimento verso il marchio. Sold out anche per chi invece non è potuto scendere in pista e ha testato la GSX-8R al simulatore.
Non solo, ai test ride della gamma Suzuki hanno partecipato 150 motociclisti, oltre ai 50 che hanno provato la gamma moto/scooter 125 nell’area dedicata e a tutti coloro che si sono cimentati nel percorso a ostacoli con le V-Strom presso l’area V-Strom Academy. Sono state più di 180 persone che si sono emozionati provando il percorso ad ostacoli da affrontare con la Suzuki Jimny, 70 gli appassionati saliti al volante di un SUV Suzuki, oltre 200 quelli che hanno provato il brivido della Swift sport con lo skid car e quasi 150 i test ride con la gamma delle auto Suzuki che si sono svolti oltre i cancelli del Circuito romagnolo. In totale, tra auto e moto, pista e strada, sono stati oltre 900 i protagonisti su un’auto o su una moto Suzuki durante l’evento. L’ospite speciale della festa a due ruote è stata la GSX-8R CUP che è stata presentata al pubblico e stampa. Si tratta di un modello in fase di sviluppo con caratteristiche votate all’uso in pista e il Suzuki Motor Fest è stata l’occasione per farla provare alla stampa e proseguire così la fase di sviluppo. Grande affetto per le tre leggende Kevin Schwantz, Marco Lucchinelli e Franco Uncini, letteralmente sommersi durante le sessioni d’autografi e che hanno compiuto un giro d’onore per salutare tutti gli appassionati. Per concludere, i molti dei 2.350 presenti all’evento hanno visitato l’area Marine e apprezzato il funzionamento del #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector), il primo dispositivo al mondo per motori fuoribordo che consente di filtrare la microplastica presente nell’acqua (mari, laghi e fiumi), un concreto segno dell’attenzione di Suzuki verso tutela ambientale e sostenibilità.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Suzuki –

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