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Milano, da Intesa Sanpaolo uno spazio di quartiere per gli over 65

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MILANO (ITALPRESS) – Un luogo che possa diventare un punto di riferimento e di incontro all’interno del quartiere, garantendo servizi e risposte ai bisogni della popolazione over 65.
E’ questo lo scopo di “SPAZIOXNOI”, l’iniziativa promossa dalla Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo e presentata oggi a Milano alle porte nel quartiere Nolo lungo viale Monza.
Realizzata da una ex filiale, lo spazio darà la possibilità a tutti, non solo ai correntisti o a chi ha un investimento nel Gruppo Intesa Sanpaolo, di ritrovarsi per momento di convivialità e per valorizzare ulteriormente la vita post lavorativa.
Un’iniziativa che in prospettiva riguarderà una platea sempre crescente di persone: basti pensare che oggi in Italia circa il 24% della popolazione ha più di 65 anni e si stima che tale percentuale raggiungerà il 34% nel 2050 (un trend in linea anche con la media europea).
“La filosofia alla base di questo progetto è mettere a fattor comune tutta una serie di sinergie e di opportunità, che il Gruppo di Intesa Sanpaolo ha, per dare una duplice risposta ai bisogni della Terza Età: da un lato intrattenimento, attività culturali e benessere fisico; dall’altro la socialità e affidarsi a persone che vivono lo stesso quartiere e lo stesso spazio metropolitano” spiega Mauro Palonta, responsabile del progetto SPAZIOXNOI, della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo.
L’iniziativa per ora è limitata alla sola città di Milano, ma sono già in corso i preparativi per uno spazio pilota da testare in una città di provincia “per testare se in contesti socio-demografici differenti ci siano risposte a questi bisogni attraverso una domanda differente dei frequentatori”. La città ipotizzata è Novara.
Tuttavia non si tratta di un servizio rivolto genericamente a tutta la platea degli over 65, ma ad un segmento specifico.
“Il nostro segmento di riferimento sono le persone che, al di là dell’età, hanno ancora autosufficienza, una vita attiva e contemporaneamente hanno tanto spazio a disposizione – sottolinea Palonta – Un accompagnamento quindi nel passaggio dalla vita lavorativa alla pensione dove è importante vivere all’interno di un contesto di socialità attiva”.
Sebbene rivolto ad un segmento preciso, che comunque riguarda circa l’80% della popolazione over 65, “SPAZIOXNOI” sarà aperto a tutti grazie a diverse offerte di abbonamenti, dopo un’offerta iniziale di un mese gratutito.
I servizi offerti includono: socialità, appuntamenti culturali, benessere fisico, servizi per la persona, intrattenimento e attività motorie.
Da segnalare l’Area Benessere, attrezzata con postazioni che consentono l’accesso ad un servizio di orientamento fornito da un team multidisciplinare di operatori sanitari/socio-assistenziali per una consulenza sulle attività del centro più adatte a chi ne fa richiesta.

– foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).

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Rifiuti, Assoambiente “No interventi demolitivi sulla disciplina Arera”

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ROMA (ITALPRESS) – “Eventuali interventi demolitivi tout court sulla disciplina ARERA sono poco funzionali all’interesse delle imprese essendo più adeguati interventi nel merito sulle regole del gioco e percorsi condivisi: l’urgenza più ampia anche per il mondo dei rifiuti urbani è quella di avere regole certe a garanzia di trasparenza e tutela della competitività nella “messa a terra” delle regole. E’ necessario ricondurre la disciplina complessiva a dimensioni ragionevoli e restituire organicità, semplicità e chiarezza ad un quadro giuridico frastagliato ed in continuo mutamento oltre che individuare strumenti, quali linee giuda operative, per aiutare gli operatori e i soggetti pubblici nel complesso percorso di recepimento della disciplina ARERA”. E’ quanto evidenzia Chicco Testa, presidente di Assoambiente, in una lettera al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, in relazione agli emendamenti presenti nel ddl Superbonus e misure fiscali (AS 1092, all’esame del Senato) che rimettono in discussione il ruolo di ARERA nella regolazione del sistema dei rifiuti “e in particolar modo vanno a cassare le competenze sulla predisposizione e aggiornamento del metodo tariffario, sull’emanazione di direttive per la separazione contabile e amministrativa della gestione, sulla valutazione dei costi delle singole prestazioni e la definizione di schemi tipo dei contratti di servizio”.
“Gli emendamenti presenti nell’ambito dell’esame in Senato del ddl Superbonus e misure fiscali (AS 1092) rimettono in discussione il ruolo di ARERA nella regolazione del sistema dei rifiuti e in particolar modo vanno a cassare le competenze sulla predisposizione e aggiornamento metodo tariffario, sull’emanazione di direttive per la separazione contabile e amministrativa della gestione, sulla valutazione dei costi delle singole prestazioni e la definizione di schemi tipo dei contratti di servizio – scrive Testa -. E’ innegabile che in questi anni, dopo l’avvento della regolazione dell’ARERA, è emersa ancora più che in passato la complessità industriale, amministrativa e di mercato del settore dei rifiuti e il tema della regolazione su scala nazionale, da sempre rimandato, si è scontrato con le difficoltà croniche del comparto”.
Secondo Testa “l’ARERA, forte dell’esperienza regolatoria – ma in comparti totalmente diversi – ha sottostimato l’opportunità di affiancare le consultazioni con gli stakeholder a momenti di “simulazione” in cui i primi orientamenti venivano calati nei diversi assetti di governance e di mercato. Il tema delle peculiarità territoriali – riconducile ad un approccio asimmetrico e graduale – doveva essere valutato in modo più approfondito, laddove sono principalmente le scelte di programmazione locale ad aver influenzato (ed influenzare) la gestione del servizio e i rapporti giuridico-contrattuali ed economici tra amministrazione e gestori. La complessità ed eterogeneità dei contesti richiedeva un intervento regolatorio ad avanzamento più graduale, che coniugasse i differenti assetti che si sono configurati sui territori nel tempo, con differenti livelli di qualità del servizio, in un’ottica di convergenza delle performance a livello nazionale”.
Secondo il presidente di Assoambiente “da altra prospettiva, e considerato quanto sopra, è innegabile che con la presenza di una Autorità amministrativa indipendente con poteri regolatori su aspetti tariffari e di qualità su scala nazionale si possa affrontare con maggior vigore i divari territoriali su servizi e carenze impiantistiche, oltre a offrire maggiore stabilità sotto i diversi aspetti governati da amministrazioni locali non sempre coerenti con gli obiettivi nazionali ed europei”.
“In questi termini quindi togliere in modo tranchant ad ARERA le competenze, fra le molte cose, in ordine al metodo tariffario, potrebbe comportare incertezza in relazione alla disciplina in base alla quale si finanzia il servizio nonchè il venir meno dei riferimenti per garantire nel tempo una stabilità economico finanziaria dei gestori, non essendoci più criteri uniformi per la verifica dei costi”.
Per Testa “con tutti i molti aspetti di difficoltà dovuti alla naturale complessità del settore della gestione di rifiuti urbani, l’Autorità sta quindi trovando un “ordine” al comparto anche se – come da sempre ribadito – serve maggiore attenzione a che non ci sia un appiattimento su modello “concessorio” e di “gestione integrata” del ciclo dei rifiuti affinchè non vengano compresse le dinamiche competitive che oggi il comparto presenta grazie all’esistenza di grandi, medie e piccole imprese che lavorano anche con contratti di appalto magari anche solo per singole fasi del servizio”.
In conclusione, “oltre alla sistematizzazione della normativa sui servizi pubblici locali avvenuta nel 2022, eventuali interventi demolitivi tout court sulla disciplina ARERA sono poco funzionali all’interesse delle imprese essendo più adeguati interventi nel merito sulle regole del gioco e percorsi condivisi: l’urgenza più ampia anche per il mondo dei rifiuti urbani è quella di avere regole certe a garanzia di trasparenza e tutela della competitività nella “messa a terra” delle regole. E’ necessario – conclude Testa – ricondurre la disciplina complessiva a dimensioni ragionevoli e restituire organicità, semplicità e chiarezza ad un quadro giuridico frastagliato ed in continuo mutamento oltre che individuare strumenti, quali linee giuda operative, per aiutare gli operatori e i soggetti pubblici nel complesso percorso di recepimento della disciplina ARERA”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Eseguito un prelievo multiorgano all’Arnas Garibaldi di Catania

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CATANIA (ITALPRESS) – Eseguito un prelievo multiorgano da donatore deceduto per morte cerebrale presso la rianimazione centro dell’Arnas Garibaldi di Catania, diretta da Daniela Di Stefano. E’ stato possibile grazie alla generosità di un paziente di 41 anni, arrivato in ospedale in gravissime condizioni cliniche per un trauma cranico, in seguito ad incidente della strada avvenuto a Ragusa. Accertata la morte cerebrale, fanno sapere dall’Ospedale, è stato chiesto il consenso alla donazione degli organi alla famiglia, che mantenendo fede alla generosità del loro congiunto, non hanno esitato ad esprimere subito il loro consenso.
“Fin da subito – si legge in una nota – è iniziata l’attività della rete trapiantologica regionale e nazionale permettendo l’allocazione degli organi e rispondendo alle diverse richieste di urgenze. Sono stati ritenuti idonei al trapianto: il cuore, il fegato, e i reni prelevati e trapiantati, tutti dai chirurghi da Ismett, e cornee prelevate dal centro prelievi dell’Unità di oculistica dell’Arnas Garibaldi e inviate alla banca di Mestre”.
“Si è trattato di un caso particolarmente delicato e di alta complessità – sottolinea la nota -, vista la giovane età e le varie richieste in urgenza nazionale, essendo stata richiesta la collaborazione di diverse Unità Operative dell’Arnas Garibaldi coinvolte nel processo di donazione degli organi, che nonostante le loro attività sia d’urgenza o di elezione, hanno ottemperato le richieste di consulenza o esami in tempi brevissimi: la Rianimazione del Garibaldi-Centro, con tutti gli operatori sanitari medici, infermieri, Oss e ausiliari; la Neurologia, la Radiologia, la Cardiologia, l’Oculistica, la Patologica Clinica, l’Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, il personale di sala operatoria, l’equipe chirurgiche, il personale sanitario del coordinamento locale aziendale Arnas donazione organi e tessuti”.
“Il prelievo multiorgano è stato eseguito, da tutte le equipe di chirurghi trapiantologi presso il blocco operatorio del dipartimento di emergenza, giunti da Palermo”, prosegue la nota, evidenziando che “si è trattato quindi di un processo di lavoro ‘in squadrà complesso, che ha coinvolto al contempo la Direzione Generale, la Direzione Sanitaria Aziendale, e le forze dell’ordine, che hanno permesso la staffetta, dal nosocomio all’eli-base del Cannizzaro, delle equipe chirurgiche dopo aver prelevato gli organi, viste le condizioni di urgenza”.
“Da segnalare anche il lavoro delle Procure della Repubblica di Ragusa e Minorile di Catania, quello del medico legale nominato dalla procura minorile di Catania, tutti coinvolti nell’autorizzazione alla donazione di organi, nel pieno rispetto della scelta dei familiari – conclude la nota -. Tutto il percorso di donazione è stato coordinato dal Coordinatore Regionale Sicilia, Giorgio Battaglia, dal referente di Coordinamento operativo Crt Sicilia, Antonino Scafidi e dal Coordinatore Locale aziendale Arnas, Ilenia Bonanno, nonchè dagli infermieri di Coordinamento, Francesco Piazza e Sissi Scollo”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Tg Economia – 13/5/2024

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Tg Economia - 13/5/2024

ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Indice del disagio sociale ancora in calo a marzo
– Made in Italy, nel 2023 export alimentare a quota 380 miliardi
– La Sugar Tax preoccupa le imprese
– Trend positivo per il mercato del lavoro, ma i salari restano fermi
sat/fsc/gsl

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BMW Motorrad porta in pista l’adrenalina

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SAN DONATO MILANESE (ITALPRESS) – La Track Experience di BMW Motorrad farà tappa dal 22 maggio al 21 settembre in quattro dei più famosi circuiti italiani. Con la Track Experience sarà possibile testare in pista la gamma supersportiva delle moto BMW, come la S 1000 R, la S 1000 XR, la S 1000 RR, la nuovissima crossover M 1000 XR, la hyper-naked M 1000 R e la potentissima superbike M 1000 RR. A supporto di chi affronterà il test ride in pista, indipendentemente dal livello di abilità maturata tra i cordoli, ci sarà l’esperienza del Team Pistard e dei suoi piloti che corrono nei campionati nazionali con le moto BMW. Il Team Pistard sarà a disposizione per far vivere ai partecipanti la migliore esperienza possibile, spiegando come gestire correttamente la moto e come affrontare al meglio ogni sezione del circuito, per garantire il massimo divertimento con la massima sicurezza.
Ogni sessione di guida prevederà ingressi degli istruttori con piccoli gruppi, per poter personalizzare il più possibile l’esperienza dei partecipanti che guideranno le moto messe a disposizione di BMW che hanno scelto in fase di iscrizione.
L’iscrizione sarà fatta attraverso il sito web di BMW Motorrad Italia attraverso la sezione dedicata raggiungibile dal seguente indirizzo web: https://www.bmw-motorrad.it/it/experience/events/track-experience.html
Il costo di ogni sessione è fissato a 130 euro e la durata della sessione di guida è di circa 20 minuti. Le date delle esperienze sono il 22 maggio Autodromo di Vallelunga “Piero Taruffi” (RM), il 17 giugno Cremona Circuit (CR), il 14 luglio Circuito “Tazio Nuvolari” di Cervesina (PV) e il 21 settembre Autodromo del Levante, Binetto (BA). Partner tecnico per gli pneumatici di questa Track Experience BMW Motorrad è Bridgestone che equipaggerà tutti i mezzi in pista con i suoi pneumatici “Battlax Racing Street RS11” e sarà presente con il proprio service a disposizione durante gli eventi.

foto: ufficio stampa Bmw Group Italia

(ITALPRESS).

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Sugar Tax, Pierini (Assobibe) “Effetti negativi soprattutto per Pmi”

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ROMA (ITALPRESS) – La Sugar Tax preoccupa le imprese del settore delle bevande analcoliche, che prevedono effetti “pesanti” e per questo chiedono un ulteriore rinvio della sua entrata in vigore. Ne ha parlato in un’intervista all’Italpress Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia.
La Sugar tax, insieme alla Plastic tax, era stata introdotta con la legge di bilancio del 2020 ma aveva subito rinvii. Ora, con un emendamento in Commissione al Senato, potrebbe entrare in vigore a luglio di quest’anno con aliquote ridotte. “Le aziende del nostro mercato – ha spiegato Pierini – sono molto preoccupate per l’introduzione di una tassa che ci aspettavamo, anche per i segnali ricevuti dal governo, venisse ulteriormente rinviata. Colpisce il 100% della nostra produzione ed è una tassa sulla dolcezza, visto che sono inclusi anche prodotti con poco o senza zucchero. L’aliquota ridotta – ha proseguito – significa comunque un incremento per litro di bevanda della pressione fiscale del 14%. E’ un’imposta molto pesante che grava sull’intero comparto, che ha affrontato situazioni complesse nell’ultimo periodo. L’Italia non è famosa per bassi livelli di tassazione – ha evidenziato -, quindi aggiungere una tassa, ancorchè ridotta, allontana anche gli investimenti fatti da imprese italiane o multinazionali e non serve a nessun risultato, se non a far cassa. In realtà parliamo di pochi milioni di euro per lo Stato e un danno pesantissimo per le imprese del settore”.
Gli effetti, per il presidente di Assobibe, quindi, saranno “pesanti”. “Non è ipotizzabile – ha affermato – che l’extracosto possa essere interamente assorbito dalle imprese. Mi aspetto, quindi, che le imprese rivedano i propri prezzi con un impatto in un momento importante: la stagione estiva. Andare a introdurre una nuova tassa – ha continuato – determinerà un aumento dei prezzi al quale seguirà una riduzione degli acquisti, quindi un calo dei volumi. Questo porterà a minori acquisti di materie prime che sono in larghissima parte italiane, sia per il packaging sia le materie prime agricole. Vendere di meno – ha proseguito – significa produrre di meno, acquistare meno in Italia e, per quelle realtà meno strutturate e con meno capacità di negoziazione sul mercato, anche una riduzione dei volumi e dell’occupazione. Sono effetti estremamente negativi che le imprese non possono affrontare. Veniamo già da anni di riduzione dei volumi: abbiamo chiuso il 2023 con una riduzione del 5% rispetto all’anno precedente. La pandemia ha prodotto effetti estremamente negativi. La chiusura del mondo dell’horeca per noi ha significato importanti perdite di fatturato. Non abbiamo ancora completamente recuperato. Se consideriamo le sole bevande zuccherate – ha aggiunto -, negli ultimi dieci anni i volumi sono scesi del 27% e complessivamente le bevande analcoliche in Italia sono bevute la metà rispetto agli altri paesi in Europa. Gli effetti sarebbero negativi su tutti ma in particolare sul 64% di Pmi che rappresenta il settore”.
Le piccole e medie imprese, infatti, costituiscono la maggior parte del settore e, dopo le difficoltà degli ultimi tempi, sono preoccupate per l’introduzione della Sugar tax proprio nel periodo estivo. “La stagione estiva è quella che conta di più”, ha evidenziato Pierini. “In questo momento – ha continuato – colpire imprese che escono da anni di estrema difficoltà probabilmente per alcune significa avere un colpo definitivo. Siamo orgogliosi e felici di essere parte di quel Made in Italy alimentare che questo governo ha sempre protetto anche a livello europeo. Per questo ci aspettiamo che intervenga anche su questa norma per non discriminarlo proprio nel nostro paese. Dobbiamo essere ottimisti per il futuro. Abbiamo sempre avuto – ha affermato – i partiti di questa maggioranza al fianco delle imprese per sostenere sviluppo, investimenti e innovazione, che ci ha consentito ad esempio di tagliare gli zuccheri messi nel mercato italiano del 41% negli ultimi anni. Chiediamo che il governo ci ripensi e, se è stato fatto un errore, lo corregga posticipando la sugar tax”. Anche perchè, per il presidente di Assobibe, occorre considerare che “ci sono pure costi indiretti”. “L’implementazione di una nuova tassa – ha spiegato – richiede oltre 70 passaggi burocratici aggiuntivi. Significherebbe aggiornare i software e formare persone che dovranno gestirli. E’ una complessità che si traduce in un costo. Confidiamo – ha concluso Pierini – in un intervento del governo”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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الاتحاد الأوروبي يدعو لحماية التراث الثقافي الليبي

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دعا سفير الاتحاد الأوروبي لدى ليبيا، نيكولا أورلاندو، إلى حماية التراث الثقافي الليبي من النهب والاتجار والتخريب.

وافتتح أورلاندو في طرابلس مؤتمرا دوليا حول حماية التراث الثقافي الليبي شارك فيه 20 خبيرا من 5 دول أوروبية.

وشارك في المؤتمر بعثات أثرية وممثلون عن أجهزة إنفاذ القانون الإيطالية، بالتعاون مع إدارة الآثار والشرطة السياحية بوزارة الداخلية.

وشدد السفير على أن التراث الثقافي الليبي هو ملك لليبيين وللإنسانية، مضيفاً أنه يمثل جذورنا المتوسطية الغنية والمشتركة.

وتابع: علينا معًا حمايته من النهب والاتجار والتخريب، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

وأكد أن الاتحاد الأوروبي والدول الأعضاء فيه فخورون بشراكتهم لحماية التراث الثقافي الليبي والحفاظ عليه، والمساهمة في الوحدة الوطنية والمصالحة.

الصورة: مكتب سفير الاتحاد الأوروبي

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Arriva il libro “60° Gpg – Scherma, sogni e valori”

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ROMA (ITALPRESS) – S’intitola “60° GPG – Scherma, Sogni e Valori”. E’ il libro, scritto da Dario Cioffi e Luca Magni, sul Gran Premio Giovanissimi “Renzo Nostini” – Trofeo Kinder Joy of Moving, che quest’anno a Riccione ha celebrato appunto la sua sessantesima edizione, La Gara – con le iniziali maiuscole – del cuore per ogni persona che provi o abbia vissuto, per una vita o un attimo soltanto, l’amore e la passione per la scherma. La prestigiosa casa editrice Giunti, che ha sposato il progetto della FIS, edita questa pubblicazione che in 180 pagine ripercorre alcune delle tappe più belle di quest’autentica festa dedicata agli Under 14 e a tutte le componenti della grande famiglia schermistica italiana, ma anche, più in generale, momenti straordinariamente significativi dello sport e della storia d’Italia. Già, perchè raccontare sessant’anni di GPG (nato nel 1963, “compleanno” posticipato al 2024 causa l’annullamento dell’edizione 2020 per l’emergenza Covid) significa non soltanto riavvolgere il nastro a un tempo pioneristico, con la grande intuizione dell’allora Presidente federale Renzo Nostini di aprire l’attività agonistica ai bambini, vuol dire pure rivivere incredibili trasformazioni della scherma e del nostro Paese. E ce n’è per tutti. Alcuni esempi? I primi fioretti elettrici e l’apertura prima della spada e poi della sciabola alle ragazze, le rivoluzioni delle formule di gara, i “trasferimenti” sull’asse Roma-Rimini-Riccione, a voler restare solo sul dato tecnico. E poi quegli “incroci” tra il Gran Premio Giovanissimi e alcune date storiche (da Aldo Moro a Papa Giovanni Paolo II), la figura di Marta Russo che su quelle pedane fu campionessa, l’integrazione di cui la scherma italiana fu apripista portando al GPG gli atleti paralimpici.
Il libro è stato voluto dal Consiglio federale su proposta del Presidente federale Paolo Azzi, che ne firma la prefazione ricordando con emozione d’aver vissuto la magia di questa gara speciale da partecipante, vincitore, sconfitto, arbitro, genitore, dirigente e infine vertice della FIS, per lasciare una doverosa e necessaria testimonianza della grande storia che il Gran Premio Giovanissimi porta con sè.
I testi, scritti da Dario Cioffi e Luca Magni, porteranno i lettori a rivivere tutte le edizioni in uno sviluppo del lungo e prestigioso albo d’oro arricchito da racconti, aneddoti, interviste e tantissime curiosità che coinvolgono atleti (campionissimi o illustri sconosciuti), genitori, maestri, arbitri e tutte le altre figure che sono parte di questo splendido evento in cui si declinano i più autentici valori affermati dalla scherma. Suggestivo, poi, il corredo fotografico raccolto dall’archivio storico della FIS e dagli scatti di Augusto Bizzi e del suo team.
– foto Federscherma –
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Stellantis cresce nel mercato europeo totale ed elettrificato

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AMSTERDAM (OLANDA) (ITALPRESS) – In un mercato sempre più impegnativo, Stellantis rimane risoluta nel suo impegno per le prestazioni e la soddisfazione dei clienti. Nel perimetro EU29, Stellantis registra un aumento del 4,4% dei volumi autovetture e veicoli commerciali (PC CV) su base annua nei primi quattro mesi del 2024, assicurandosi una quota di mercato del 18,8%, in aumento di 0,5 punti rispetto ai risultati dell’esercizio 2023.
Stellantis domina il mercato francese in tutti i segmenti da inizio anno, compresi i BEV, con una forte quota di mercato del 39,7% nei CV ad aprile. Peugeot 208 rimane la più venduta, seguita dalla 2008, e il brand Peugeot è leader nei mercati PC CV e PC dei veicoli elettrici, e quattro auto Stellantis sono tra le prime 10. In Italia, Stellantis registra un aumento del 3,2% delle vendite di PC CV rispetto all’anno precedente, mantenendo la sua posizione di leader di mercato con una quota di mercato del 33,9%. In particolare, cinque modelli Stellantis si aggiudicano un posto nella top ten, tra cui la sempre popolare Fiat Panda che si assicura la prima posizione e la Citroèn C3 che completa il podio, seguita dalla Lancia Ypsilon.
In Germania, Stellantis ha registrato un buon aprile con una notevole crescita del 17,7%, conseguendo da inizio anno un aumento del 21,6% delle vendite a clienti. Forte performance anche nel business dei veicoli commerciali, con vendite e quote di mercato in crescita sia nel mese di aprile che rispetto all’anno precedente.
Inoltre, Stellantis continua a competere per il primo posto in Spagna e, con una crescita delle vendite di oltre il 15% ad aprile, conferma una performance da inizio anno del 20% di quota di mercato. Nel Regno Unito, Stellantis ha registrato una crescita dell’8,3% (gennaio-aprile) e una quota di mercato del 14,2%, con Jeep®, Peugeot e Vauxhall che hanno registrato ottime performance nei mercati PC e CV. Una crescita significativa delle vendite si osserva anche in Portogallo, dove Stellantis è leader di mercato, e in diversi altri paesi europei. La business unit Pro One Commercial Vehicles di Stellantis mantiene la leadership di mercato su base annua con una quota di quasi il 30% e un aumento dei volumi dell’11% anno su anno. Questa performance si estende a tutta Europa, mostrando una crescita costante in quasi tutti i paesi e un’eccezionale crescita delle vendite a tripla cifra in Portogallo ( 101%).
“I risultati dei nostri primi mesi riflettono l’agguerrita concorrenza del settore, in assenza di incentivi in molti importanti mercati europei. Stiamo guidando la transizione verso l’elettrificazione in molti dei nostri paesi chiave e la nostra offerta di veicoli commerciali rimane senza rivali. Il forte andamento delle vendite, il robusto portafoglio ordini e il miglioramento dell’acquisizione degli ordini suggeriscono un impatto positivo anche nel secondo trimestre. Con il lancio di oltre 25 nuovi modelli made in Europe di tutti i marchi, prevediamo un ulteriore slancio nel corso dell’anno” ha commentato Uwe Hochgeschurtz, Chief Operating Officer di Stellantis, Enlarged Europe.
Nel settore BEV (PC CV), Stellantis tiene il passo del mercato, con un aumento di oltre il 6% anno su anno nei 10 principali mercati, conquistando una quota del 14,1% da inizio anno nell’UE29. Stellantis è leader anche in vari segmenti BEV, assicurandosi posizioni sul podio in diversi dei principali mercati europei. In Francia, i volumi BEV registrano una crescita a doppia cifra ( 64,6%), raggiungendo una ragguardevole quota di mercato del 37,4%, in crescita di 8,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente, con Peugeot E-208 e Fiat 500e rispettivamente al primo e secondo posto. Aumenti significativi dei volumi si osservano anche in Portogallo ( 3,9%) e in Polonia ( 9,2%).

foto: ufficio stampa Stellantis

(ITALPRESS).

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