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Papa “Preghiamo per la pace” e rivolgendosi a Mosca e Kiev “Liberate i prigionieri”

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ROMA (ITALPRESS) – “Rinnovo il mio appello per uno scambio generale di tutti i prigionieri tra Russia e Ucraina, assicurando la disponibilità della Santa Sede a favorire ogni sforzo a tale riguardo, soprattutto per quelli gravemente feriti e malati. E continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, in Palestina, in Israele, in Myanmar… Preghiamo per la pace”. Così Papa Francesco dopo il Regina Coeli, rivolgendosi ai fedeli a Piazza San Pietro.
“Ricorre oggi la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, sul tema ‘Intelligenza artificiale e sapienza del cuorè – aggiunge -. Solo recuperando una sapienza del cuore possiamo interpretare le istanze del nostro tempo e riscoprire la via per una comunicazione pienamente umana. A tutti gli operatori della comunicazione va il nostro grazie per il loro lavoro!”.
“Oggi in tanti Paesi – sottolinea poi il Pontefice – si celebra la festa della mamma; pensiamo con riconoscenza a tutte le mamme, e preghiamo anche per le mamme che sono andate in Cielo. E affidiamo le mamme alla protezione di Maria, la nostra madre celeste. E a tutte le mamme, un applauso grande!”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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A Le Mans vince Martin davanti a Marquez, Bagnaia terzo

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LE MANS (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jorge Martin, sulla Ducati griffata Prima Pramac, centra la doppietta a Le Mans e dopo la Sprint si prende anche la gara lunga nel Gran Premio di Francia. In un finale al cardiopalma, il secondo posto va a Marc Marquez, con la Ducati del Team Gresini, che è stato protagonista di una super rimonta e ha superato Pecco Bagnaia all’ultimo giro. Il campione del mondo, passato al comando al via, si deve accontentare, così, del terzo gradino del podio. Quarto posto per l’altra Ducati ufficiale di Enea Bastianini, quinto Maverick Vinales (Aprilia). Chiudono la top ten Fabio di Giannantonio, Franco Morbidelli, Brad Binder, Aleix Espargaro e Alex Marquez. Martin consolida, con questa vittoria, il primato nella classifica Mondiale. Out Miller, Quartararo, Oliveira, Mir, Bezzecchi e Acosta.
Sergio Garcia (Boscoscuro) ha dominato e vinto il Gran Premio di Francia della Moto2. Sul tracciato di Le Mans lo spagnolo ha preceduto il compagno di squadra in MT Helmets Ai Ogura, protagonista di una grande rimonta dalla 17/a posizione, e l’altra Boscoscuro, quella del team di SpeedUp con Alonso Lopez. Ai piedi del podio lo statunitense Joe Roberts (Kalex), quinto Somkiat Chantra (Kalex). Sesto posto per un eroico Aron Canet (Kalex), reduce dall’infortunio di Jerez, scattato in pole e che ha perso il podio soltanto nel finale di gara. Completano la top ten Fermin Aldeguer, Tony Arbolino, migliore degli italiani, Albert Arenas e Izan Guevara.
In Moto3 David Alonso (CFMOTO) cala il tris e vince il Gran Premio di Francia, al termine di una gara molto combattuta. Il pilota colombiano, scattato in pole, ha conquistato la terza vittoria stagionale al termine di un bel duello, nel finale, con Daniel Holgado (GasGas), secondo, che mantiene la vetta del Mondiale ma di appena un punto. Chiude il podio Collin Veijer (Husqvarna), che veniva dalla vittoria a Jerez. Quarto posto per Joel Esteban (CFMOTO), quinto Ivan Ortola (Honda). Nell’ordine, chiudono la top ten Adrian Fernandez, Ryusei Yamanaka (Ktm), Jose Antonio Rueda (Ktm), Tatsuki Suzuki (Husqvarna) e Angel Piqueras (Honda). Undicesimo Luca Lunetta, miglior italiano, fuori Bertelle, Rossi e Farioli.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Tg Ambiente – 12/5/2024

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Tg Ambiente - 12/5/2024

ROMA (ITALPRESS) – In questo numero del Tg Ambiente, prodotto dall’Italpress in collaborazione con TeleAmbiente:
– Energia, investimenti e dialogo pubblico-privato per Net Zero
– Coreve e Anci insieme per il riciclo del vetro
– Italgas, un approccio pragmatico per la transizione energetica
– Biogas, incentivi per buone pratiche ecologiche
abr/gtr

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Race for the cure, al via 25^ edizione con il Presidente Mattarella

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ROMA (ITALPRESS) – “Grazie alla Fondazione Komen per l’iniziativa e per quello che fa ogni giorno per questo fronte fondamentale per l’umanità. Grazie per quanto fate. Buona gara”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal palco delle autorità, prima dell’avvio della corsa “Race for the cure”, la manifestazione podistica di Komen Italia per la lotta ai tumori del seno.
Il Capo dello Stato ha partecipato, al Circo Massimo, alla cerimonia di apertura della 25esima edizione della Race for the Cure di Roma. Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, ha preso posto nella tribuna delle autorità, dove ha ricevuto il pettorale numero 1 della venticinquesima edizione della manifestazione sportiva.
Prima dell’avvio della gara due paracadutisti sono atterrati davanti al palco presidenziale ed hanno consegnato le bandiere della Race for the cure, italiana e dell’Esercito a Mattarella.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

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Meloni “Buona festa a tutte le mamme, sono insostituibili”

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ROMA (ITALPRESS) – “Forti, determinate, coraggiose, comprensive, amorevoli, in una parola: insostituibili. Grazie alla mia mamma, grazie a tutte le mamme. Buona festa a tutte”. Così in un video sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
– foto: screenshot da video profilo Facebook Giorgia Meloni –
(ITALPRESS).

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Tg Giovani – 12/5/2024

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Tg Giovani - 12/5/2024

ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– L’allegria secondo Gianni Morandi
– L’80% degli studenti usa l’intelligenza artificiale a scuola
– L’educazione sessuale arriva nelle scuole superiori di Milano
fsc/mrv

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Cantone “La lotta ai corrotti diventerà una missione impossibile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Credo che l’attuale assetto dei poteri garantisca molto di più l’imparzialità di quanto non la garantirebbe la separazione delle carriere. Il pm separato dal giudice si trasformerebbe sempre più in un avvocato dell’accusa e sempre meno in un organo che svolge funzioni imparziali, come richiede invece l’attuale codice di procedura penale che impone al pm di ricercare anche le prove a favore dell’imputato”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, che “per ragioni di lavoro” non è stato presente a Palermo al congresso dell’Anm, che si chiude oggi. In merito alle affermazioni del ministro Carlo Nordio, commenta: “Spero che quelle dette sull’indipendenza della magistratura siano rassicurazioni effettive perchè non mi sembrano molto compatibili con le osservazioni fatte in altre occasioni. Spero che queste ultime siano quelle definitive e possano tranquillizzare la magistratura. Ovviamente mi rende meno sereno la prospettiva, pure paventata dal ministro, della separazione delle carriere che non ritengo nè opportuna nè necessaria”. “Non voglio entrare in questioni politiche – aggiunge -, ma avrei dei dubbi nel ritenere che le ragioni del voto all’attuale governo siano giustificate da questo obiettivo. Credo che gli elettori abbiano tutt’altri interessi e tutt’altre preoccupazioni in questo momento storico”. E sull’inchiesta in Liguria, alla domanda se vede i suoi colleghi in pericolo, risponde: “Non capisco proprio perchè dovrebbero esserlo. I pm, da quello che ho letto, hanno chiesto la misura cautelare a dicembre e c’è stato un giudice che ha ritenuto che ricorressero i presupposti per autorizzarla. E ce ne sarà un altro, quello del riesame, che deciderà se le misure sono legittime”.
“La norma sulla responsabilità civile c’è – sottolinea Cantone – ed è stata ritenuta adeguata dalla Consulta. Garantisce in modo corretto le esigenze delle parti private eventualmente danneggiate da atti dei magistrati, senza minare l’indipendenza della magistratura. Non si può e non si deve pensare alla responsabilità civile come uno strumento di intimidazione per le toghe, perchè magistrati intimiditi non sarebbero una garanzia per i cittadini sia quando si occupano di corruzione, sia quando indagano su mafia e di terrorismo”. “La corruzione – puntualizza il procuratore – è un reato particolarmente grave, e non lo dico certo io, ma le convenzioni internazionali a partire da quella dell’Onu. E’ giusto che i magistrati si occupino dei reati di grave allarme sociale, ma i cittadini sono ugualmente preoccupati da eventuali comportamenti disonesti di chi esercita il potere”. E alla domanda se vede una nuova Tangentopoli, risponde: “Spero assolutamente che non sia così, ma certamente l’indagine genovese smentisce chi troppo trionfalmente va affermando che la corruzione è un problema ormai superato”. “Ferma restando la presunzione d’innocenza per i singoli soggetti coinvolti, dalla vicenda di Genova emergono una serie di temi che appaiono un pò un refrain e che sono da anni irrisolti”, prosegue Cantone, riferendosi “al finanziamento della politica, ai meccanismi trasversali utilizzati attraverso le fondazioni, che non garantiscono, malgrado i primi interventi della legge Spazzacorrotti, la necessaria trasparenza dei finanziamenti medesimi. Ha ragione l’attuale presidente dell’Anac Busia a ritenere indispensabile una legge seria sul conflitto d’interessi perchè finchè ci sarà opacità dei rapporti tra chi esercita il potere e il mondo imprenditoriale ed economico la corruzione la farà da padrona”. Per Cantone “sarebbe una scelta legittima certamente, ma pericolosa”, smantellare la legge Spazzacorrotti. “Se questa novità intervenisse, aggiunta all’abrogazione dell’abuso d’ufficio e al ridimensionamento del traffico di influenze, le indagini sulla corruzione diventerebbero impossibili e di fatto si avvererebbe l’auspicio di chi ritiene che la corruzione vada eliminata dal codice penale”. “Vorrei ricordare che indebolire le indagini sulle collusioni delle amministrazioni finisce per depotenziare anche quelle sulla criminalità organizzata, come più volte ha affermato l’attuale procuratore nazionale Antimafia Melillo”, conclude il procuratore Raffaele Cantone.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cantone “La lotta ai corrotti diventerà una missione impossibile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Credo che l’attuale assetto dei poteri garantisca molto di più l’imparzialità di quanto non la garantirebbe la separazione delle carriere. Il pm separato dal giudice si trasformerebbe sempre più in un avvocato dell’accusa e sempre meno in un organo che svolge funzioni imparziali, come richiede invece l’attuale codice di procedura penale che impone al pm di ricercare anche le prove a favore dell’imputato”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, che “per ragioni di lavoro” non è stato presente a Palermo al congresso dell’Anm, che si chiude oggi. In merito alle affermazioni del ministro Carlo Nordio, commenta: “Spero che quelle dette sull’indipendenza della magistratura siano rassicurazioni effettive perchè non mi sembrano molto compatibili con le osservazioni fatte in altre occasioni. Spero che queste ultime siano quelle definitive e possano tranquillizzare la magistratura. Ovviamente mi rende meno sereno la prospettiva, pure paventata dal ministro, della separazione delle carriere che non ritengo nè opportuna nè necessaria”. “Non voglio entrare in questioni politiche – aggiunge -, ma avrei dei dubbi nel ritenere che le ragioni del voto all’attuale governo siano giustificate da questo obiettivo. Credo che gli elettori abbiano tutt’altri interessi e tutt’altre preoccupazioni in questo momento storico”. E sull’inchiesta in Liguria, alla domanda se vede i suoi colleghi in pericolo, risponde: “Non capisco proprio perchè dovrebbero esserlo. I pm, da quello che ho letto, hanno chiesto la misura cautelare a dicembre e c’è stato un giudice che ha ritenuto che ricorressero i presupposti per autorizzarla. E ce ne sarà un altro, quello del riesame, che deciderà se le misure sono legittime”.
“La norma sulla responsabilità civile c’è – sottolinea Cantone – ed è stata ritenuta adeguata dalla Consulta. Garantisce in modo corretto le esigenze delle parti private eventualmente danneggiate da atti dei magistrati, senza minare l’indipendenza della magistratura. Non si può e non si deve pensare alla responsabilità civile come uno strumento di intimidazione per le toghe, perchè magistrati intimiditi non sarebbero una garanzia per i cittadini sia quando si occupano di corruzione, sia quando indagano su mafia e di terrorismo”. “La corruzione – puntualizza il procuratore – è un reato particolarmente grave, e non lo dico certo io, ma le convenzioni internazionali a partire da quella dell’Onu. E’ giusto che i magistrati si occupino dei reati di grave allarme sociale, ma i cittadini sono ugualmente preoccupati da eventuali comportamenti disonesti di chi esercita il potere”. E alla domanda se vede una nuova Tangentopoli, risponde: “Spero assolutamente che non sia così, ma certamente l’indagine genovese smentisce chi troppo trionfalmente va affermando che la corruzione è un problema ormai superato”. “Ferma restando la presunzione d’innocenza per i singoli soggetti coinvolti, dalla vicenda di Genova emergono una serie di temi che appaiono un pò un refrain e che sono da anni irrisolti”, prosegue Cantone, riferendosi “al finanziamento della politica, ai meccanismi trasversali utilizzati attraverso le fondazioni, che non garantiscono, malgrado i primi interventi della legge Spazzacorrotti, la necessaria trasparenza dei finanziamenti medesimi. Ha ragione l’attuale presidente dell’Anac Busia a ritenere indispensabile una legge seria sul conflitto d’interessi perchè finchè ci sarà opacità dei rapporti tra chi esercita il potere e il mondo imprenditoriale ed economico la corruzione la farà da padrona”. Per Cantone “sarebbe una scelta legittima certamente, ma pericolosa”, smantellare la legge Spazzacorrotti. “Se questa novità intervenisse, aggiunta all’abrogazione dell’abuso d’ufficio e al ridimensionamento del traffico di influenze, le indagini sulla corruzione diventerebbero impossibili e di fatto si avvererebbe l’auspicio di chi ritiene che la corruzione vada eliminata dal codice penale”. “Vorrei ricordare che indebolire le indagini sulle collusioni delle amministrazioni finisce per depotenziare anche quelle sulla criminalità organizzata, come più volte ha affermato l’attuale procuratore nazionale Antimafia Melillo”, conclude il procuratore Raffaele Cantone.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Euro2024, Buffon “Italia consapevole di essere competitiva”

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Euro2024, Buffon

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “La Nazionale va da protagonista all’Europeo? Va da squadra consapevole. Siamo consapevoli di essere una squadra competitiva. Abbiamo giocatori che tengono
molto alla maglia azzurra e che hanno dimostrato di avere una disponibilità, un amore non facilmente riscontrabile altrove o in altre occasioni e poi abbiamo un super ct. Credo che questi siano
gli ingredienti giusti per pensare di potere essere competitivi ai massimi livelli”. Così Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale italiana, dopo aver ricevuto il Premio Oreste Granillo. La sesta edizione del premio sportivo internazionale ideato dal giornalista Maurizio Insardà si è svolta a Villa San Giovanni (Reggio Calabria). L’incontro è stato coordinato dal direttore editoriale Italpress, Italo Cucci.
xa5/gm

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