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Cantone “La lotta ai corrotti diventerà una missione impossibile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Credo che l’attuale assetto dei poteri garantisca molto di più l’imparzialità di quanto non la garantirebbe la separazione delle carriere. Il pm separato dal giudice si trasformerebbe sempre più in un avvocato dell’accusa e sempre meno in un organo che svolge funzioni imparziali, come richiede invece l’attuale codice di procedura penale che impone al pm di ricercare anche le prove a favore dell’imputato”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, che “per ragioni di lavoro” non è stato presente a Palermo al congresso dell’Anm, che si chiude oggi. In merito alle affermazioni del ministro Carlo Nordio, commenta: “Spero che quelle dette sull’indipendenza della magistratura siano rassicurazioni effettive perchè non mi sembrano molto compatibili con le osservazioni fatte in altre occasioni. Spero che queste ultime siano quelle definitive e possano tranquillizzare la magistratura. Ovviamente mi rende meno sereno la prospettiva, pure paventata dal ministro, della separazione delle carriere che non ritengo nè opportuna nè necessaria”. “Non voglio entrare in questioni politiche – aggiunge -, ma avrei dei dubbi nel ritenere che le ragioni del voto all’attuale governo siano giustificate da questo obiettivo. Credo che gli elettori abbiano tutt’altri interessi e tutt’altre preoccupazioni in questo momento storico”. E sull’inchiesta in Liguria, alla domanda se vede i suoi colleghi in pericolo, risponde: “Non capisco proprio perchè dovrebbero esserlo. I pm, da quello che ho letto, hanno chiesto la misura cautelare a dicembre e c’è stato un giudice che ha ritenuto che ricorressero i presupposti per autorizzarla. E ce ne sarà un altro, quello del riesame, che deciderà se le misure sono legittime”.
“La norma sulla responsabilità civile c’è – sottolinea Cantone – ed è stata ritenuta adeguata dalla Consulta. Garantisce in modo corretto le esigenze delle parti private eventualmente danneggiate da atti dei magistrati, senza minare l’indipendenza della magistratura. Non si può e non si deve pensare alla responsabilità civile come uno strumento di intimidazione per le toghe, perchè magistrati intimiditi non sarebbero una garanzia per i cittadini sia quando si occupano di corruzione, sia quando indagano su mafia e di terrorismo”. “La corruzione – puntualizza il procuratore – è un reato particolarmente grave, e non lo dico certo io, ma le convenzioni internazionali a partire da quella dell’Onu. E’ giusto che i magistrati si occupino dei reati di grave allarme sociale, ma i cittadini sono ugualmente preoccupati da eventuali comportamenti disonesti di chi esercita il potere”. E alla domanda se vede una nuova Tangentopoli, risponde: “Spero assolutamente che non sia così, ma certamente l’indagine genovese smentisce chi troppo trionfalmente va affermando che la corruzione è un problema ormai superato”. “Ferma restando la presunzione d’innocenza per i singoli soggetti coinvolti, dalla vicenda di Genova emergono una serie di temi che appaiono un pò un refrain e che sono da anni irrisolti”, prosegue Cantone, riferendosi “al finanziamento della politica, ai meccanismi trasversali utilizzati attraverso le fondazioni, che non garantiscono, malgrado i primi interventi della legge Spazzacorrotti, la necessaria trasparenza dei finanziamenti medesimi. Ha ragione l’attuale presidente dell’Anac Busia a ritenere indispensabile una legge seria sul conflitto d’interessi perchè finchè ci sarà opacità dei rapporti tra chi esercita il potere e il mondo imprenditoriale ed economico la corruzione la farà da padrona”. Per Cantone “sarebbe una scelta legittima certamente, ma pericolosa”, smantellare la legge Spazzacorrotti. “Se questa novità intervenisse, aggiunta all’abrogazione dell’abuso d’ufficio e al ridimensionamento del traffico di influenze, le indagini sulla corruzione diventerebbero impossibili e di fatto si avvererebbe l’auspicio di chi ritiene che la corruzione vada eliminata dal codice penale”. “Vorrei ricordare che indebolire le indagini sulle collusioni delle amministrazioni finisce per depotenziare anche quelle sulla criminalità organizzata, come più volte ha affermato l’attuale procuratore nazionale Antimafia Melillo”, conclude il procuratore Raffaele Cantone.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cantone “La lotta ai corrotti diventerà una missione impossibile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Credo che l’attuale assetto dei poteri garantisca molto di più l’imparzialità di quanto non la garantirebbe la separazione delle carriere. Il pm separato dal giudice si trasformerebbe sempre più in un avvocato dell’accusa e sempre meno in un organo che svolge funzioni imparziali, come richiede invece l’attuale codice di procedura penale che impone al pm di ricercare anche le prove a favore dell’imputato”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, che “per ragioni di lavoro” non è stato presente a Palermo al congresso dell’Anm, che si chiude oggi. In merito alle affermazioni del ministro Carlo Nordio, commenta: “Spero che quelle dette sull’indipendenza della magistratura siano rassicurazioni effettive perchè non mi sembrano molto compatibili con le osservazioni fatte in altre occasioni. Spero che queste ultime siano quelle definitive e possano tranquillizzare la magistratura. Ovviamente mi rende meno sereno la prospettiva, pure paventata dal ministro, della separazione delle carriere che non ritengo nè opportuna nè necessaria”. “Non voglio entrare in questioni politiche – aggiunge -, ma avrei dei dubbi nel ritenere che le ragioni del voto all’attuale governo siano giustificate da questo obiettivo. Credo che gli elettori abbiano tutt’altri interessi e tutt’altre preoccupazioni in questo momento storico”. E sull’inchiesta in Liguria, alla domanda se vede i suoi colleghi in pericolo, risponde: “Non capisco proprio perchè dovrebbero esserlo. I pm, da quello che ho letto, hanno chiesto la misura cautelare a dicembre e c’è stato un giudice che ha ritenuto che ricorressero i presupposti per autorizzarla. E ce ne sarà un altro, quello del riesame, che deciderà se le misure sono legittime”.
“La norma sulla responsabilità civile c’è – sottolinea Cantone – ed è stata ritenuta adeguata dalla Consulta. Garantisce in modo corretto le esigenze delle parti private eventualmente danneggiate da atti dei magistrati, senza minare l’indipendenza della magistratura. Non si può e non si deve pensare alla responsabilità civile come uno strumento di intimidazione per le toghe, perchè magistrati intimiditi non sarebbero una garanzia per i cittadini sia quando si occupano di corruzione, sia quando indagano su mafia e di terrorismo”. “La corruzione – puntualizza il procuratore – è un reato particolarmente grave, e non lo dico certo io, ma le convenzioni internazionali a partire da quella dell’Onu. E’ giusto che i magistrati si occupino dei reati di grave allarme sociale, ma i cittadini sono ugualmente preoccupati da eventuali comportamenti disonesti di chi esercita il potere”. E alla domanda se vede una nuova Tangentopoli, risponde: “Spero assolutamente che non sia così, ma certamente l’indagine genovese smentisce chi troppo trionfalmente va affermando che la corruzione è un problema ormai superato”. “Ferma restando la presunzione d’innocenza per i singoli soggetti coinvolti, dalla vicenda di Genova emergono una serie di temi che appaiono un pò un refrain e che sono da anni irrisolti”, prosegue Cantone, riferendosi “al finanziamento della politica, ai meccanismi trasversali utilizzati attraverso le fondazioni, che non garantiscono, malgrado i primi interventi della legge Spazzacorrotti, la necessaria trasparenza dei finanziamenti medesimi. Ha ragione l’attuale presidente dell’Anac Busia a ritenere indispensabile una legge seria sul conflitto d’interessi perchè finchè ci sarà opacità dei rapporti tra chi esercita il potere e il mondo imprenditoriale ed economico la corruzione la farà da padrona”. Per Cantone “sarebbe una scelta legittima certamente, ma pericolosa”, smantellare la legge Spazzacorrotti. “Se questa novità intervenisse, aggiunta all’abrogazione dell’abuso d’ufficio e al ridimensionamento del traffico di influenze, le indagini sulla corruzione diventerebbero impossibili e di fatto si avvererebbe l’auspicio di chi ritiene che la corruzione vada eliminata dal codice penale”. “Vorrei ricordare che indebolire le indagini sulle collusioni delle amministrazioni finisce per depotenziare anche quelle sulla criminalità organizzata, come più volte ha affermato l’attuale procuratore nazionale Antimafia Melillo”, conclude il procuratore Raffaele Cantone.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Euro2024, Buffon “Italia consapevole di essere competitiva”

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Euro2024, Buffon

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “La Nazionale va da protagonista all’Europeo? Va da squadra consapevole. Siamo consapevoli di essere una squadra competitiva. Abbiamo giocatori che tengono
molto alla maglia azzurra e che hanno dimostrato di avere una disponibilità, un amore non facilmente riscontrabile altrove o in altre occasioni e poi abbiamo un super ct. Credo che questi siano
gli ingredienti giusti per pensare di potere essere competitivi ai massimi livelli”. Così Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale italiana, dopo aver ricevuto il Premio Oreste Granillo. La sesta edizione del premio sportivo internazionale ideato dal giornalista Maurizio Insardà si è svolta a Villa San Giovanni (Reggio Calabria). L’incontro è stato coordinato dal direttore editoriale Italpress, Italo Cucci.
xa5/gm

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Allegri “Non possiamo snobbare la Salernitana”

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TORINO (ITALPRESS) – “Dobbiamo chiudere bene questo obiettivo per poi proiettarci alla partita di Roma contro l’Atalanta”. Così Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, in conferenza stampa in vista della sfida contro la Salernitana, in programma domani alle ore 18 all’Allianz Stadium. “La partita più importante è sempre quella più vicina, non possiamo permetterci di snobbare i nostri avversari, anche perchè mancheremmo di rispetto – ha sottolineato il tecnico bianconero -. Dobbiamo conquistare la Champions e ci vorrà una partita di attenzione contro una squadra che merita rispetto e ha fatto bene contro Atalanta e Lazio. E’ una squadra viva con giocatori che vogliono mettersi in evidenza. Dovremo fare una partita concreta. Andrà in campo la migliore formazione possibile”. Per quanto riguarda la formazione in dubbio la presenza di Chiesa e Yildiz: “Sono acciaccati per via di un virus. Il primo sta mezzo e mezzo, il secondo – che aveva perso un pò di peso – si sta riprendendo. A secondo di come staranno loro deciderò la formazione. Vlahovic? Ha fatto tanti gol, i numeri sono dalla sua parte. Se domani giocherà potrà determinare la partita”. Poi sulle valutazioni e il futuro per Allegri è corretto che se ne parli “a fine stagione, questo è stato un anno anomalo perchè la Juventus non ha giocato la Champions. Mi fa piacere la stima dei tifosi, devono stare insieme alla squadra domani e contro l’Atalanta. Per il dopo dobbiamo aspettare ancora un pò. Sicuramente dovevamo e potevamo far meglio fin qui”. Però c’è da dire che “siamo partiti con due obiettivi, quello di tornare in Champions e di arrivare in finale in Coppa Italia. E siamo lì. Dobbiamo stare concentrati”. Infine, sulla possibilità di vedere Djalò: “Sta meglio, domani potrebbe giocare, visto che Danilo e Alex Sandro sono fuori”, ha concluso Allegri.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Assoluti paralimici, assegnati gli scudetti nella spada

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SAN LAZZARO DI SAVENA (ITALPRESS) – E’ stata tutta dedicata alla spada la seconda giornata dei Campionati Italiani Assoluti di scherma paralimpica a San Lazzaro di Savena: Emanuele Lambertini, Gianmarco Paolucci, Leonardo Rigo, Sofia Brunati, Rossana Pasquino e Consuelo Nora sono i vincitori degli scudetti 2024 di specialità. Tricolore davanti al pubblico di casa per Emanuele Lambertini. L’emiliano delle Fiamme Oro ha vinto la gara degli spadisti categoria A superando in finale per 15-10 Matteo Dei Rossi della Scherma Treviso M° Geslao, argento di giornata. Terzo gradino del podio per Matteo Betti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa ed Edoardo Giordan delle Fiamme Oro.
Nella spada maschile categoria B il successo è andato ad Amelio Castro Grueso. Il colombiano, nell’ultimo atto, ha vinto con il punteggio di 15-5 il derby in casa Fiamme Oro contro Gianmarco Paolucci, secondo classificato ma al quale, essendo stato superato solo da un atleta di nazionalità straniera, è andato il titolo italiano 2024. Bronzo al collo per Michele Massa dell’Accademia Scherma Fermo e Davide Costi del Pentamodena.
La categoria C ha riproposto la sfida per l’oro di ieri nel fioretto tra Leonardo Rigo della Zinella San Lazzaro di Savena e William Russo del Club Scherma Palermo: anche nella spada a vincere è stato il “padrone di casa”, con il risultato di 15-10, che ha regalato a Rigo il secondo titolo in due giorni. Terza posizione per Simone Rabitti del Club Scherma Koala e Guglielmo Genovese del Club Scherma Palermo.

Tiratissima, fino all’ultimo secondo, la finale della spada femminile categoria A: Sofia Brunati delle Fiamme Oro si è laureata campionessa d’Italia battendo 9-8 Veronica Martini del Club Scherma Koala, medaglia d’argento. Bronzo invece per Rebecca D’Agostino delle Fiamme Oro e Marzia Naschini del Club Scherma Palermo.
Sfida tra compagne di Nazionale – e derby tra tesserate Fiamme Oro – nell’atto conclusivo della spada femminile B: la campionessa europea Rossana Pasquino ha vinto il titolo tricolore superando con il punteggio di 15-12 Julia Markowska, piazza d’onore per lei. Terze classificate Alessia Biagini del Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo e Laura Vela del Club Schermistico Partenopeo.
Nella categoria C doppietta per Consuelo Nora del CH4 Sporting Torino: dopo il successo di ieri nel fioretto, la piemontese ha vinto anche la prova di spada imponendosi 15-5 su Rossella Placuzzi della Zinella San Lazzaro di Savena, seconda classificata. Terzo gradino del podio per Giada Tognocchi delle Fiamme Oro e Alessandra Bochicchio dell’AUSportiva.
I Tricolori 2024 a San Lazzaro di Savena si chiuderanno domani con un ricco programma, le cui fasi finali saranno ancora una volta trasmesse in diretta su RAI Sport dalle ore 14.25: in pedana per la scherma in carrozzina la sciabola (categorie A e B sia per gli uomini che per le donne) e la spada maschile a squadre, e in palio anche i titoli di spada maschile e femminile non vedenti.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

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Metro C Roma, sindaco New York visita stazione Colosseo-Fori Imperiali

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ROMA (ITALPRESS) – A pochi metri dal Colosseo procedono a ritmi serrati i lavori nel cantiere di uno dei progetti di mobilità sostenibile urbana più complessi al mondo, quello della stazione Colosseo/Fori Imperiali della Linea C della Metropolitana di Roma, commissionata da Roma Metropolitane e realizzata dalla società consortile Metro C S.c.p.A., guidata da Webuild con Vianini Lavori.
Il cantiere attira l’attenzione delle amministrazioni di tutto il mondo: si è conclusa ieri la visita del sindaco di New York Eric Leroy Adams che, accompagnato dall’assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè, è sceso nel sottosuolo romano alla scoperta di una delle stazioni-museo della prima linea a guida automatica della Capitale.
La stazione Colosseo-Fori Imperiali, che con la stazione Porta Metronia fa parte della tratta T3, vedrà entro ottobre la conclusione delle attività di costruzione e l’avvio dei test finalizzati all’attivazione della tratta.
La stazione costituirà un nodo di scambio con l’esistente stazione Colosseo della Linea B, potenziando l’effetto rete della mobilità urbana. Si sviluppa su 4 livelli e sarà sede di un importante allestimento museale all’interno del quale verranno esposti ritrovamenti archeologici emersi nel corso degli scavi, tra cui i 25 pozzi arcaici che ne hanno ispirato l’architettura.
Grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo è stato possibile adottare le tecniche e le tecnologie più avanzate con l’obiettivo di garantire la massima tutela del patrimonio artistico e monumentale e di valorizzare e rendere fruibile il patrimonio all’interno della stazione.
La Linea C prevede 29 stazioni e 26 chilometri di linea. La tratta in esercizio (da Montecompatri/Pantano area Sud-Est della capitale, a San Giovanni a ridosso delle Mura Aureliane) include 22 stazioni e 19 chilometri di linea.
Oltre ai lavori della tratta T3, sono in corso quelli della stazione Venezia, avviati lo scorso giugno, mentre sono in fase di progettazione le 4 stazioni della tratta T2, da Venezia a Clodio/Mazzini. Per garantire il completamento della linea è stata già finanziata la tratta T1, da Clodio/Mazzini a Farnesina.
Una volta completata, la Linea C della Metropolitana di Roma contribuirà a ridurre il traffico veicolare su strada di circa 400.000 veicoli al giorno, riducendo le emissioni di CO2 di circa 310.000 ton/anno.
Per l’esecuzione dei lavori attualmente in corso, sono state coinvolte da inizio lavori oltre 1.500 società della filiera, per il 98% imprese italiane.
La Linea C, con un sistema ad automazione integrale di tipo “driverless”, sarà una delle metro più innovative in Italia, come quelle che Webuild, con un track record di oltre 800 km di linee metropolitane completate, ha realizzato e sta realizzando nel mondo, tra cui il Grand Paris Express e la linea M4 di Milano oggi in costruzione.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

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Martin vince la sprint race di Le Mans, ritiro per Bagnaia

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LE MANS (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jorge Martin, sulla Ducati griffata Prima Pramac, ha vinto la sprint race del Gran Premio di Francia, sul tracciato di Le Mans. Il pilota spagnolo allunga così in classifica su Pecco Bagnaia, scattato dalla seconda casella sulla griglia di partenza ma costretto al ritiro dopo un paio di tornate, in sella alla seconda moto. Sul podio, alle spalle di Martin, Marc Marquez (Ducati Gresini), protagonista di una grande partenza, e Maverick Vinales (Aprilia). Delusione in casa VR46 per la caduta di Marco Bezzecchi, a quattro giri dalla fine quando era in seconda posizione. Caduta anche per Alex Rins, mentre Aleix Espargaro ha dovuto scontare due long lap penalty per partenza anticipata. Quarto posto per Enea Bastianini con l’altra Ducati ufficiale, quinto lo stesso Espargaro (Aprilia), sesto Pedro Acosta. Completano la top ten Fabio Di Giannantonio, Jack Miller, Raul Fernandez e Fabio Quartararo. Out anche Joan Mir.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sanità, Schlein “Inaccettabile che italiani rinuncino a curarsi”

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Sanità, Schlein

PALERMO (ITALPRESS) – “I salari reali in Italia si sono abbassati al di sotto del livello del 1990: è l’unico paese europeo in cui è successo. La battaglia sul salario minimo serve proprio a questo, per dire che sotto i 9 euro non è lavoro ma sfruttamento e che è stato un errore smantellare il reddito di cittadinanza in un paese arrivato a 5,7 milioni di poveri assoluti”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein a margine di un incontro con le famiglie del quartiere Zen a Palermo.

xd8/sat

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Pogacar padrone del Giro, vince anche l’ottava tappa

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PRATI DI TIVO (ITALPRESS) – Il Giro d’Italia ha un solo padrone, Tadej Pogacar. Lo sloveno ha vinto anche l’ottava tappa, la Spoleto-Prati di Tivo di 152 chilometri, anticipando gli scalatori rimasti nell’ultima salita in una volata ristretta: secondo Daniel Martinez (BORA – hansgrohe), terzo Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale). Al secondo successo consecutivo dopo la cronometro individuale di Perugia, il capitano della Uae Emirates grazie agli abbuoni è riuscito a guadagnare ulteriore terreno in classifica generale. Buona prova da parte di Antonio Tiberi, l’azzurro ha provato a fare selezione sull’ultimo GPM di giornata. Domani ultima tappa prima del riposo, la Avezzano-Napoli di 214 chilometri.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Mattarella “La politica può arginare i conflitti”

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Mattarella

ROMA (ITALPRESS) – “Il mondo ha bisogno di pace. E la pace è sempre il frutto anzitutto di una scelta personale, che si riversa nella vita sociale e si rinnova nel tempo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’incontro con una delegazione del World Meeting on Human Fraternity.
“La storia insegna che la politica può arginare i conflitti, sostituendo alla coltivazione dell’odio la cooperazione, affermando il primato del diritto sulla forza”, ha aggiunto il capo dello Stato.

sat (fonte video: Quirinale)

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