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Angelini, Marullo “Welfare per favorire la genitorialità”

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Angelini, Marullo

ROMA (ITALPRESS) – “Le persone, stando a proprio agio lavorano anche meglio, siamo molto attenti a giovani e famiglie. Creiamo un ambiente di lavoro che incoraggia a percepire la bellezza di essere genitori”. Così Sergio Marullo Di Condojanni, Ceo di Angelini Industries, intervenuto agli Stati Generali della Natalità.

xb1/sat/gtr

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Il 23 maggio il confronto tv Meloni-Schlein

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ROMA (ITALPRESS) – Il confronto tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein si svolgerà giovedì 23 maggio. Sede del dibattito sarà la trasmissione “Porta a Porta” di Bruno Vespa. Lo fanno sapere in una nota congiunta i rispettivi staff.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Sequestrati a promotore finanziario reggino 4 mila oggetti preziosi

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Sequestrati a promotore finanziario reggino 4 mila oggetti preziosi

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, stanno eseguendo– in Italia ed all’estero un provvedimento che dispone il sequestro di beni riconducibili ad un sedicente promotore finanziario reggino, ritenuto essere il vertice di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati quali l’abusiva raccolta e gestione del risparmio, la vendita di strumenti finanziari fasulli, l’autoriciclaggio e l’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. In particolare, l’ingente patrimonio sottoposto a sequestro è costituito da oltre 4.000 preziosi, tra cui diamanti, collane, bracciali e anelli in oro, nonché da orologi di lusso per un valore complessivo superiore ai 2 milioni di euro.

pc/r

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Medicina, in bando Università Cattolica 10 posti destinati ai sammarinesi

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SAN MARINO (ITALPRESS) – Pubblicato il bando per l’assegnazione di 10 posti destinati a cittadini sammarinesi per la laurea magistrale in Medicine and Surgery da parte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. E’ quanto annunciato oggi in conferenza stampa dal Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale di San Marino Mariella Mularoni e dal Direttore Generale dell’ISS, Francesco Bevere.
La pubblicazione del bando segue l’accordo firmato a Roma nel dicembre scorso, sottoscritto nella sala della Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia alla presenza del professor Antonio Gasbarrini, Preside della Facoltà e del dottor Lorenzo Cecchi, Direttore della Sede di Roma dell’Università Cattolica.
I candidati sammarinesi potranno presentare le loro domande a partire dall’8 maggio e fino al 6 settembre 2024, effettuando la procedura di iscrizione online, comprensiva della quota di iscrizione.
Per maggiori informazioni e per accedere al bando, è possibile visitare questa pagina del sito dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: https://www.unicatt.it/corsi/triennale/medicine-and-surgery-roma/admissions-and-applications.html#accordion-124fe95460-item-88d434c70b
“E’ una grande soddisfazione ed un privilegio per la Repubblica di San Marino potersi avvalere dell’alta formazione in medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma – dichiara il Segretario di Stato Mariella Mularoni -, universalmente riconosciuta come una delle migliori realtà a livello accademico presenti in Italia. Siamo lieti di poter offrire nuove opportunità di formazione e di crescita professionale ai giovani sammarinesi interessati alla medicina. Era un obiettivo ambito da molti anni, che finalmente è stato raggiunto grazie a un lavoro incessante e che anche questa Segreteria di Stato, ha considerato come prioritaria fin dal suo insediamento. Voglio ringraziare ancora una volta il professor Antonio Gasbarrini, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, per la sua disponibilità e collaborazione nel rendere possibile questo accordo. La pubblicazione di un bando destinato ai nostri giovani è un traguardo atteso e auspicato da anni a San Marino, che finalmente posso dire di avere raggiunto, superando, giorno dopo giorno, i vincoli burocratici più critici della legislazione di settore nonchè i dubbi e le esitazioni che abbiamo sciolto nelle sedi politiche e tecniche italiane, dopo un meticoloso lavoro svolto in ogni sede insieme al direttore Generale Francesco Bevere, che desidero ringraziare particolarmente, per il prezioso contributo che ha consentito il raggiungimento di questo obiettivo prioritario. Questo eccellente risultato per la formazione dei giovani sammarinesi è la ulteriore evidenza di come la ‘Politicà possa realizzare obiettivi complessi e mai raggiunti finora, per l’interesse delle future generazioni e della sanità pubblica, a medio-lungo termine; peraltro risponde pienamente alle esigenze rappresentate in Commissione Consiliare Sanità il 9 ottobre scorso attraverso l’approvazione di un apposito ordine del giorno bipartisan”.
“La pubblicazione del bando dedicato ai cittadini sammarinesi per l’accesso al Corso di Laurea in Medicine and Surgery dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è l’ultimo tassello di un percorso destinato nei prossimi anni ad esercitare effetti positivi, concreti e duraturi sul funzionamento del nostro sistema sanitario e socio-sanitario, assicurandone la crescita e la graduale autonomia tecnico-specialistica – dichiara il Direttore Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale Francesco Bevere -. Un risultato tangibile di un lavoro particolarmente complesso, in grado di generare opportunità formative di eccellenza per i giovani sammarinesi e nel contempo garantire prospettive di un solido futuro all’Istituto per la Sicurezza Sociale e, in particolare al nuovo Ospedale di Stato. Colgo l’occasione per ringraziare le dottoresse Greta Cola e Licia Mariani per aver composto e condiviso i termini legali di stipula dei diversi carteggi con gli esperti di settore dell’Università Cattolica. La avvenuta pubblicazione del bando – conclude il Direttore Bevere – è il segnale evidente di come e quanto le capacità dell’Ente e le relazioni ottimali con le strutture Ministeriali e Politiche italiane, grazie al ruolo fondamentale svolto dal Segretario di Stato Mariella Mularoni, che ringrazio per ogni supporto che mi ha garantito nelle diverse fasi del percorso tecnico-amministrativo, abbiano giocato un ruolo fondamentale per portare a casa questo importante risultato, di cui sono particolarmente soddisfatto”.
-foto ufficio stampa Iss San Marino –
(ITALPRESS).

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Autotrasporto, in 10 anni meno padroncini e più società di capitali

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MILANO (ITALPRESS) – In 10 anni sono scomparse 21.248 aziende di autotrasporto. Dal 2013 al 2023 il totale delle imprese, secondo i dati di Unioncamere, è diminuito del 20,8% passando da 101.935 a 80.687 unità. Allo stesso tempo, però, si intravede una grossa spinta verso forme societarie più strutturate, anche frutto di fusioni e acquisizioni. Le società di capitali in questi 10 anni sono quasi raddoppiate ( 46,3%) e oggi rappresentano il 32% del totale con 26.458 realtà. Sono le uniche a vantare un incremento, tutte le altre tipologie sono in calo, in particolare le imprese individuali (i cosiddetti padroncini) che, seppure rappresentino ancora il 46% del totale, sono diminuite del 40%.
Secondo l’albo degli autotrasportatori oggi in Italia ci sono 961 aziende con un parco mezzi superiore ai 100 veicoli: che, pur appresentando lo 0,95% delle aziende operanti sul mercato, gestiscono 260.338 camion, ovvero il 30,5% dell’intero parco con targa italiana. E’ quanto emerge dalla nuova edizione dei “100 numeri per capire l’autotrasporto – Tutte le spine della sostenibilità”, edito da Federservice (Gruppo Federtrasporti) e realizzato dalla redazione di Uomini e Trasporti, presentato oggi nell’ambito del Transpotec a Milano.
Per Claudio Villa, presidente di Federtrasporti, “la spinta verso l’aggregazione emerge anche dall’andamento dei contratti di rete che sono passati dai 55 del 2013 agli 861 del 2023 e portano anche le piccole realtà a condividere importanti asset per competere meglio sul mercato”. Da padroncini a campioni della logistica, o quasi. L’evoluzione del trasporto di merci su gomma va veloce, anche trainata da crisi internazionali come la pandemia o le ostilità nel Mar Rosso che spingono le catene logistiche a riorganizzarsi e le aziende a rispondere alle nuove esigenze del mercato. Molto si deve anche all’ondata di acquisizioni e fusioni che ha interessato il settore: sono 52 le operazioni di M&A registrate dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano che hanno interessato aziende di trasporto e logistica dal 2021 al 2023, mentre nel volume sono state censite altre forme aggregative, alcune capitanate da grandi realtà che poggiano su una rete di “padroncini”, che condividono tecnologia, operatività e a volte anche il logo. Operazioni che si riflettono sui bilanci dove cresce la redditività e l’efficienza gestionale.
Secondo l’elaborazione di Infocamere, l’incremento medio del valore aggiunto delle aziende di autotrasporto tra il 2012 e il 2022 è stato del 32,75%, a fronte di una crescita del 13,33% della produzione, mentre il ritorno sull’investimento passa dall’1,4% del 2012 al 5,26% nel 2022. In questo scenario di crescita, una brusca frenata arriva dall’emergenza autisti: secondo l’osservatorio Unioncamere-Excelsior, un autista su due è introvabile per mancanza di candidature e scarseggiano anche altre figure professionali esperte di logistica e trasporto. Quanto invece alla sostenibilità ambientale, oltre il 97% dei veicoli adibiti al trasporto delle merci con più di 3,5 tonnellate di portata è ancora alimentato a gasolio, seppure in molti casi si fanno largo i biocarburanti, come l’HVO utilizzabile nei motori diesel già in circolazione. L’elettrico tra i mezzi pesanti ancora non decolla.
Stupisce la lenta scomparsa delle alimentazioni a basso impatto ambientale: il metano e il GNL non arrivano a superare ciascuno il punto percentuale dell’immatricolato nel 2023.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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La Barba al Palo – Percassi moderno Boniperti

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La Barba al Palo - Percassi moderno Boniperti

ROMA (ITALPRESS) – Il direttore editoriale di Italpress, Italo Cucci, commenta l’exploit dell’Atalanta, qualificata alla finale di Europa League. Un risultato merito soprattutto della società guidata dall’ex difensore, diventato grande dirigente come lo storico presidente bianconero.

ic/glb/gtr

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Capitano Ultimo “Troppi sciacalli minimizzano il ruolo delle mafie”

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ROMA (ITALPRESS) – “La politica deve essere fiducia, dobbiamo dimostrare che lavoriamo insieme per il bene comune, ci dobbiamo guardare in faccia”: per questo motivo il Capitano Ultimo, al secolo Sergio De Caprio, ha tolto il passamontagna che ha protetto la sua identità e ha deciso di scendere in campo. Sconfiggere la mafia “è una cosa fattibilissima, la politica deve dare indicazioni diverse per annientare questi gravi fenomeni che ci hanno messo in difficoltà anche da un punto di vista economico e di immagine a livello internazionale”. Lo ha detto in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee 2024” dell’agenzia Italpress. “Vogliamo costruire un’Europa diversa, sostituire le grandi lobby e i grandi Stati, che poi ci portano alle guerre che non riusciranno a far finire: non sono più credibili. Vorremmo che l’Europa fosse fatta dai Comuni”, che possano avere “risorse autonome” e “la capacità di progettare: riprendiamoci i territori e creiamo un’Europa veramente unità dalla base”, ha spiegato De Caprio, candidato per la lista Libertà di Cateno De Luca al Sud, al Centro e nel Nord Ovest. E’ questo che “ho visto nella lista Libertà: persone che amano intensamente i propri territori. Portare questo amore nella politica credo che sia un contributo importante per alzare il livello”.
Nel 1993, l’allora carabiniere è stato protagonista dell’arresto di Totò Riina. “Le mafie erano forti quando erano organizzazioni segrete, quando i mafiosi erano sconosciuti: nel momento in cui abbiamo avuto i collaboratori di giustizia, hanno perso gran parte della loro pericolosità”, ha spiegato il Capitano Ultimo. “Il problema non è tanto come evolve la mafia, ma siamo noi: dobbiamo togliere i diritti politici ai mafiosi, ma anche ai loro parenti e affini di primo e secondo grado, a meno che questi non ripudino il pentito condannato che non collabora. Dobbiamo impedire l’accesso al mondo del lavoro, non devono poter aprire una partita IVA e iscriversi alla Camera di Commercio: sono cose importanti, porteremo questo tema al centro del dibattito politico anche in Europa”. E’ storia più recente invece l’arresto di Matteo Messina Denaro. “Ormai vedo la questione con un distacco e con una lucidità maggiore rispetto a prima: vedo da una parte quelli che combattono la mafia e, dall’altra, molti sciacalli che tendono a minimizzare il ruolo di Cosa Nostra e delle mafie e a delegittimare gli apparati dello Stato che ancora combattono e che su questa narrazione un pò antipatica hanno fatto delle belle carriere politiche e nei media”, ha sottolineato De Caprio, rinnovando il suo ringraziamento “a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine anche ai magistrati che combattono con scarsi mezzi contro questi fenomeni che dobbiamo far scomparire”.
Il problema della sicurezza “è globale” ed è collegato alla “capacità del nostro dispositivo di verificare e di monitorare l’obiettivo che gli viene assegnato: non solo non siamo in grado di controllare i migranti, ma nemmeno i ragazzi che stanno nelle case famiglia quando escono. E’ un sistema di sicurezza basato sulla gestione dell’emergenza”, ha sottolineato il Capitano Ultimo. “Politicamente possiamo fare molto” per “impostare l’accoglienza dei migranti, in maniera da creare attività socialmente utili. Abbiamo il dovere di proporre pianificazioni economiche condivise con i Paesi in via di sviluppo, che hanno delle grandissime potenzialità: se le uniamo alle nostre, possiamo creare un benessere comune”. La vicenda del poliziotto accoltellato a Milano da un cittadino marocchino per De Caprio “è un grande dolore. Sto accanto a poliziotti e carabinieri sempre, non solo quando serve per fare propaganda o per fare le celebrazioni dei caduti: bisogna ascoltarli. I Prefetti devono rispondere, devono spiegare che cosa gli occorre per costruire la nostra sicurezza”, ha spiegato. “Se vogliamo la sicurezza, dobbiamo parlarne – senza fare propaganda – con gli operatori della sicurezza: non è possibile che arriva un ministro e dice agli altri quello che si deve fare. La sicurezza è dei cittadini, non è più del principe. Si chiama sicurezza partecipata dei cittadini: la porteremo in Europa e nel mondo”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Capitano Ultimo “Serve una nuova politica antimafia anche in Europa”

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Capitano Ultimo

ROMA (ITALPRESS) – “La politica deve essere fiducia, dobbiamo dimostrare che lavoriamo insieme per il bene comune, ci dobbiamo guardare in faccia”: per questo motivo il Capitano Ultimo, al secolo Sergio De Caprio, ha tolto il passamontagna che ha protetto la sua identità e ha deciso di scendere in campo. Sconfiggere la mafia “è una cosa fattibilissima, la politica deve dare indicazioni diverse per annientare questi gravi fenomeni che ci hanno messo in difficoltà anche da un punto di vista economico e di immagine a livello internazionale”. De Caprio ne ha parlato in un’intervista da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee 2024” dell’agenzia Italpress. “Vogliamo costruire un’Europa diversa, sostituire le grandi lobby e i grandi Stati, che poi ci portano alle guerre che non riusciranno a far finire: non sono più credibili. Vorremmo che l’Europa fosse fatta dai Comuni”, che possano avere “risorse autonome” e “la capacità di progettare: riprendiamoci i territori e creiamo un’Europa veramente unità dalla base”, ha spiegato De Caprio, candidato per la lista Libertà di Cateno De Luca al Sud, al Centro e nel Nord Ovest.

xi2/sat/mrv

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Sammarco “Pmi italiane apprezzate all’estero, ma devono fare squadra”

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Sammarco

ROMA (ITALPRESS) – Le piccole e medie imprese costituiscono gran parte del tessuto imprenditoriale italiano. Questa è “la nostra bellezza” ed è “la ragione per cui siamo molto apprezzati all’estero”. Lo ha detto Massimiliano Sammarco, avvocato tributarista internazionale, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. All’estero “siamo molto molto apprezzati per il nostro modo di fare e per la tecnologia”, ha spiegato Sammarco. “C’è solo una questione che non funziona: non riusciamo a fare squadra. Le Pmi italiane sono tante e sono rivali tra loro. Nel Dna non abbiamo l’idea di poter fare squadra insieme”, ha aggiunto.

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