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Mattarella “L’Europa vive la fase più critica della sua storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il 9 maggio segna l’anniversario della dichiarazione con la quale nel 1950 Robert Schuman proponeva la creazione di una comunità di Stati i cui membri avrebbero messo in comune le produzioni di carbone e acciaio, convinto che ‘la pace mondiale non potrebbe essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minaccianò. Parole che risuonano, oggi, in tutta la loro straordinaria forza e drammatica attualità”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno in cui si celebra la Festa dell’Europa. “Dall’avvio del processo di integrazione la storia europea vive forse la fase più critica della sua storia. La sicurezza del nostro continente è scossa da conflitti che non abbiamo conosciuto in epoche recenti”, aggiunge. “Il nostro vicinato è segnato da crisi che sarebbe illusorio ritenere confinate a focolai localizzati. Una situazione imprevista che pone le opinioni pubbliche dei Paesi dell’Unione di fronte a scelte nuove. L’Unione Europea, nella sua vita, ha saputo affrontare con successo sfide e crisi, confermando la sua capacità di assicurare il futuro dell’Europa e dell’Italia in un contesto di convivenza pacifica, di crescita economica, di sviluppo sociale, di garanzia di libertà”, osserva il capo dello Stato. “Tra qualche settimana i cittadini dei ventisette Stati membri saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento Europeo. Un grande esercizio di democrazia in cui centinaia di milioni di elettori hanno l’opportunità – e la connessa responsabilità – di rendersi protagonisti del loro futuro. Con la partecipazione al voto potremo plasmare il governo di un’Unione Europea unita, in pace, dinamica, capace di armonizzare secondo principi di solidarietà i diversi punti di vista dei suoi popoli. Presidio della nostra sicurezza. Con lo stesso coraggio e la medesima determinazione di cui diedero prova i Padri fondatori dell’Europa unita dobbiamo prendere nelle nostre mani il destino della civiltà europea, per contribuire a rendere più giusto il mondo in cui viviamo”, conclude Mattarella.
(ITALPRESS).
– Foto: Quirinale –

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Accredia, crescono le certificazioni accreditate in settori strategici

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ROMA (ITALPRESS) – Numeri in crescita che ribadiscono il riconoscimento quotidiano dell’accreditamento e della certificazione accreditata in ambiti ormai sempre più differenti: la Relazione sul 2023 di Accredia, l’Ente Unico Italiano di Accreditamento, presentata oggi nel corso dell’Assemblea dei Soci, conferma il ruolo dell’Ente verso le Istituzioni e il mercato come un soggetto autorevole e indipendente, oltre al contributo dato in questi anni per la crescita e il benessere di imprese e cittadini.
A 15 anni dalla fondazione, avvenuta nel 2009, Accredia infatti ha raddoppiato il numero degli accreditamenti, arrivati a 2.756 alla fine del 2023. E’ cresciuto anche il numero degli organismi e dei laboratori che hanno conseguito l’accreditamento, oltre 2.300. Inoltre, nel 2023 l’Ente ha superato pienamente la verifica di peer assessment condotta da EA (European co-operation for Accreditation): Accredia è stata confermata competente a rilasciare accreditamenti in tutti gli ambiti in cui si applicano le norme tecniche armonizzate e si tratta di un risultato di particolare rilevanza, poichè i Multilateral Agreements europei godono del riconoscimento internazionale.
Nel 2023 le novità hanno riguardato l’accreditamento degli organismi e dei laboratori in settori strategici per il Paese legati, in particolare, alla sostenibilità e alla transizione digitale, come dimostrano le certificazioni sotto accreditamento in ambito cybersecurity, settore nel quale il numero di siti aziendali certificati è arrivato ad oltre 6.000 unità, cui si aggiungono 6 laboratori accreditati per l’esecuzione di vulnerability assessment e circa 700 persone certificate nel settore della protezione dei dati.
Quanto l’accreditamento delle certificazioni sia un valido supporto per lo sviluppo delle politiche sociali, lo dimostra il rapido sviluppo di quello dei sistemi di gestione per la parità di genere, secondo la UNI/PdR 125:2022, che, nonostante sia relativamente giovane rispetto ad altri ambiti, sta crescendo velocemente e in poco tempo. Oggi sono 50 gli organismi accreditati, ma ci sono ulteriori richieste in corso, mentre il numero di siti italiani certificati è di 7.928 e di 460 quello dei siti esteri. I certificati rilasciati sotto accreditamento permettono alle imprese di accedere ai benefici previsti dalla legge. Per promuovere l’adozione dello strumento, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha attivato diverse iniziative, incluso lo stanziamento di fondi per la copertura dei costi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione.
Anche nel settore ambientale, è proseguito lo sviluppo dell’attività di accreditamento secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17029 degli organismi di verifica e validazione delle asserzioni di sostenibilità, per contrastare il greenwashing e l’ethics washing. L’Italia è uno dei primi Paesi a livello internazionale sia come numero di organismi (16), sia come attività relative alla norma ISO 14065 (verifica e validazione dei claims ambientali). Gli schemi che riguardano i claims ambientali sono in costante crescita grazie al riconoscimento delle autorità e delle imprese come strumenti di aiuto per la protezione dell’ambiente. Inoltre, permettono anche ai consumatori di fare scelte più consapevoli e concrete per la lotta contro il cambiamento climatico.
Il D.Lgs. 18/2023 sulle acque destinate al consumo umano, ha riconosciuto il ruolo dell’accreditamento dei laboratori di prova stabilendo che le prove svolte sotto accreditamento garantiscono la sicurezza e l’efficacia dell’attività di controllo periodico della qualità dell’acqua potabile svolta dai gestori del servizio idrico integrato.
Quello dei laboratori è in generale un ambito che, anche nel 2023, ha visto una crescita importante come nel caso dei laboratori di taratura; i certificati emessi da questi ultimi, infatti, sono passati dai 92.421 del 2010 ai 225.516 del 2023, oltre il doppio in dieci anni. Nel settore sanitario l’accreditamento dei laboratori che svolgono analisi mediche è pure un ambito che si sta sviluppando molto, arrivando a 25 strutture accreditate tra cui compaiono 6 grandi aziende sanitarie, un’Università e un Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico (IRCCS). Questo numero è cresciuto soprattutto negli ultimi anni post-pandemici e in particolar modo nell’ambito degli esami di diagnostica molecolare finalizzati alla medicina personalizzata. Un dato significativo, se si pensa che quasi l’80% delle diagnosi si basa sui risultati prodotti dai laboratori medici, e che conferma la verifica di Accredia come uno strumento strategico per garantire la salute dei pazienti.
Va in questa direzione anche il consolidamento dello schema Biobanking, sviluppato insieme all’Istituto Superiore di Sanità e in sinergia con il Ministero della Salute. Le biobanche, infatti, rivestono un ruolo essenziale nello sviluppo delle biotecnologie e della ricerca accademica e industriale, garantendo la corretta gestione del materiale biologico e dei dati ad esso correlati. La loro attività favorisce lo sviluppo di nuove terapie e la comprensione delle modificazioni che avvengono nelle malattie e offre informazioni utili alla cura, alla prevenzione e alla diagnosi precoce.
“Il 2023 è stato un anno importante per Accredia per l’esito positivo della verifica di peer assessment condotta dall’ European Accreditation. L’Ente è stato confermato competente a rilasciare accreditamenti in tutti gli ambiti in cui si applicano le norme tecniche armonizzate – fa sapere Massimo De Felice, Presidente di Accredia (nella foto) -. Con queste solide basi, stiamo lavorando per fornire il nostro contributo alla transizione verde e digitale del Paese anche in settori innovativi come quelli di qualifica delle dichiarazioni di sostenibilità non finanziarie delle imprese o dei sistemi di intelligenza artificiale. Sull’IA, in particolare, abbiamo avviato, insieme al Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (il CINI), una ricerca per ribadire il ruolo di sostegno alle imprese che la certificazione accreditata può avere; in autunno presenteremo i risultati”.

– foto ufficio stampa Accredia –
(ITALPRESS).

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Stroncato traffico di sostanze dopanti, 11 misure cautelari

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ROMA (ITALPRESS) – I militari del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura di Rimini, hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari personali: 3 custodie cautelari in carcere e 8 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente (in larga parte nandrolone, importazione dall’estero di sostanze dannose per la salute pubblica e autoriciclaggio. Tra gli indagati figurano professionisti del mondo del fitness, in particolare del body building, e della nutrizione, gestori di palestre e di esercizi commerciali specializzati nell’integrazione alimentare.
L’attività investigativa ha avuto il suo avvio nel giugno del 2021 quando, su segnalazione dell’Agenzia delle Dogane, era stata individuata una spedizione contenente ingenti quantitativi di sostanze anabolizzanti ed ha visto la collaborazione, durante il suo svolgimento, anche del Corpo della Gendarmeria di San Marino.
L’operazione, nel suo complesso, ha consentito di disarticolare un’organizzazione strutturata, con base a San Marino, dedita al traffico di sostanze dopanti su tutto il territorio nazionale e con estese articolazioni internazionali per l’approvvigionamento dei principi attivi.
Le materie prime – principalmente steroidi anabolizzanti, stimolanti, anoressizzanti e prodotti per la disfunzione erettile – provenienti dalla Cina, giungevano in Italia attraverso la Germania, sotto forma di polveri, per poi essere assemblate in laboratori clandestini da parte di un ristretto gruppo di fornitori, per la produzione di mix di prodotti dopanti, particolarmente dannose per la salute.
Una volta realizzato, il prodotto finale veniva trasferito in un magazzino di San Marino, per poi essere spedito, perlopiù attraverso ignari corrieri, a venditori locali distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le sostanze prodotte nel laboratorio clandestino, venivano spesso trasportate al magazzino di stoccaggio, abilmente occultate all’interno di ruote di scorta.
Nel corso dell’indagine, sono stati infatti individuati e posti sotto sequestro il magazzino e il laboratorio clandestino al cui interno sono stati rinvenuti, tra l’altro, complessivamente 26 flaconi della cosiddetta “droga dello stupro”, 1200 fiale di nandrolone, 20 chili di efedrina (precursore della metamfetamina), 400 chili di principi attivi per la produzione di anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita, oltre a 700 mila compresse già confezionate e pronte per la vendita.
Le spedizioni raggiungevano così una fitta clientela, fidelizzata negli anni, principalmente rappresentata da frequentatori di palestre, professionisti del body-building e giovani incautamente desiderosi di migliorare il proprio fisico. Gli ordinativi delle sostanze si realizzavano attraverso comunicazioni criptate su whatsapp e telegram o mediante piattaforme web dedicate, sulle quali era possibile registrarsi e scegliere il prodotto vietato.
Durante l’esecuzione delle ordinanze sono stati impiegati oltre 50 Carabinieri appartenenti ai Nas e ai reparti dell’Arma territorialmente competenti ed è stato presente personale di Europol per l’ulteriore sviluppo dei profili transnazionali dell’indagine.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Stroncato traffico di sostanze dopanti, 11 misure cautelari

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ROMA (ITALPRESS) – I militari del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura di Rimini, hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari personali: 3 custodie cautelari in carcere e 8 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente (in larga parte nandrolone, importazione dall’estero di sostanze dannose per la salute pubblica e autoriciclaggio. Tra gli indagati figurano professionisti del mondo del fitness, in particolare del body building, e della nutrizione, gestori di palestre e di esercizi commerciali specializzati nell’integrazione alimentare.
L’attività investigativa ha avuto il suo avvio nel giugno del 2021 quando, su segnalazione dell’Agenzia delle Dogane, era stata individuata una spedizione contenente ingenti quantitativi di sostanze anabolizzanti ed ha visto la collaborazione, durante il suo svolgimento, anche del Corpo della Gendarmeria di San Marino.
L’operazione, nel suo complesso, ha consentito di disarticolare un’organizzazione strutturata, con base a San Marino, dedita al traffico di sostanze dopanti su tutto il territorio nazionale e con estese articolazioni internazionali per l’approvvigionamento dei principi attivi.
Le materie prime – principalmente steroidi anabolizzanti, stimolanti, anoressizzanti e prodotti per la disfunzione erettile – provenienti dalla Cina, giungevano in Italia attraverso la Germania, sotto forma di polveri, per poi essere assemblate in laboratori clandestini da parte di un ristretto gruppo di fornitori, per la produzione di mix di prodotti dopanti, particolarmente dannose per la salute.
Una volta realizzato, il prodotto finale veniva trasferito in un magazzino di San Marino, per poi essere spedito, perlopiù attraverso ignari corrieri, a venditori locali distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le sostanze prodotte nel laboratorio clandestino, venivano spesso trasportate al magazzino di stoccaggio, abilmente occultate all’interno di ruote di scorta.
Nel corso dell’indagine, sono stati infatti individuati e posti sotto sequestro il magazzino e il laboratorio clandestino al cui interno sono stati rinvenuti, tra l’altro, complessivamente 26 flaconi della cosiddetta “droga dello stupro”, 1200 fiale di nandrolone, 20 chili di efedrina (precursore della metamfetamina), 400 chili di principi attivi per la produzione di anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita, oltre a 700 mila compresse già confezionate e pronte per la vendita.
Le spedizioni raggiungevano così una fitta clientela, fidelizzata negli anni, principalmente rappresentata da frequentatori di palestre, professionisti del body-building e giovani incautamente desiderosi di migliorare il proprio fisico. Gli ordinativi delle sostanze si realizzavano attraverso comunicazioni criptate su whatsapp e telegram o mediante piattaforme web dedicate, sulle quali era possibile registrarsi e scegliere il prodotto vietato.
Durante l’esecuzione delle ordinanze sono stati impiegati oltre 50 Carabinieri appartenenti ai Nas e ai reparti dell’Arma territorialmente competenti ed è stato presente personale di Europol per l’ulteriore sviluppo dei profili transnazionali dell’indagine.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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De Rossi carica la Roma “Non c’è più margine di errore”

de-rossi-carica-la-roma-“non-c’e-piu-margine-di-errore”

LEVERKUSEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Roma è chiamata all’impresa. Alla vigilia della semifinale di ritorno di Europa League contro il Bayer Leverkusen (giovedì ore 21), il tecnico giallorosso, Daniele De Rossi, ha parlato in conferenza stampa: “Per ribaltare il risultato serviranno forza mentale, tanta pazienza e grande attenzione. Non c’è più margine di errore, non possiamo sbagliare. A questi livelli gli errori si pagano”. Per l’allenatore dei capitolini la prestazione dell’andata non è da buttare, infatti nonostante lo 0-2 spera di rivedere alcune cose positive mostrate all’Olimpico la scorsa settimana: “Mi è piaciuta la continua applicazione nella ricerca del gol, siamo stati bravi a pressare subito gli avversari all’andata. E’ una squadra che costruisce molto, noi fino all’ultimo secondo abbiamo interpretato la partita come si interpretano le semifinali”, ha aggiunto De Rossi. Quest’ultimo è consapevole del livello di difficoltà della sfida, ma nutre profonda fiducia nei suoi ragazzi: “Sappiamo che il risultato è pesante e che è difficile perchè non hanno mai perso, ma dobbiamo crederci e costruire occasioni. Sarà difficile, ma sia qui per provarci. Non so cosa dirò ai ragazzi domani, posso solo dire che mi fido di loro. Se siamo arrivati qui è grazie alle loro qualità tecniche e umane. Proveremo a fare una piccola impresa, abbiamo le carte per andare in campo e riaprire la questione”. De Rossi ha poi fatto il punto anche sulle condizioni di Paulo Dybala, che verrà valutato nelle prossime ore per capire se potrà scendere in campo: “Nessuno verrà preservato in vista di Bergamo. Le valutazioni le faremo insieme allo staff medico. Dobbiamo valutare bene come sta lui e come stanno gli altri. Sono passati un paio di giorni. Non penseremo alla partita di domenica, ma solo a quella di domani. Voglio parlare bene con il dottore”. Presente in conferenza stampa anche il portiere Mile Svilar: “Dopo tanti mesi in cui non ho giocato molto, ora le cose stanno andando bene. Io faccio il mio lavoro come sempre, domani vogliamo fare una grande partita come sempre. Ho saputo aspettare il momento ed è arrivato, anche grazie al mister. Non penso solo alle prestazioni individuali, vogliamo vincere anche come squadra”, ha concluso il numero 1 giallorosso.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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De Rossi carica la Roma “Non c’è più margine di errore”

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LEVERKUSEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Roma è chiamata all’impresa. Alla vigilia della semifinale di ritorno di Europa League contro il Bayer Leverkusen (giovedì ore 21), il tecnico giallorosso, Daniele De Rossi, ha parlato in conferenza stampa: “Per ribaltare il risultato serviranno forza mentale, tanta pazienza e grande attenzione. Non c’è più margine di errore, non possiamo sbagliare. A questi livelli gli errori si pagano”. Per l’allenatore dei capitolini la prestazione dell’andata non è da buttare, infatti nonostante lo 0-2 spera di rivedere alcune cose positive mostrate all’Olimpico la scorsa settimana: “Mi è piaciuta la continua applicazione nella ricerca del gol, siamo stati bravi a pressare subito gli avversari all’andata. E’ una squadra che costruisce molto, noi fino all’ultimo secondo abbiamo interpretato la partita come si interpretano le semifinali”, ha aggiunto De Rossi. Quest’ultimo è consapevole del livello di difficoltà della sfida, ma nutre profonda fiducia nei suoi ragazzi: “Sappiamo che il risultato è pesante e che è difficile perchè non hanno mai perso, ma dobbiamo crederci e costruire occasioni. Sarà difficile, ma sia qui per provarci. Non so cosa dirò ai ragazzi domani, posso solo dire che mi fido di loro. Se siamo arrivati qui è grazie alle loro qualità tecniche e umane. Proveremo a fare una piccola impresa, abbiamo le carte per andare in campo e riaprire la questione”. De Rossi ha poi fatto il punto anche sulle condizioni di Paulo Dybala, che verrà valutato nelle prossime ore per capire se potrà scendere in campo: “Nessuno verrà preservato in vista di Bergamo. Le valutazioni le faremo insieme allo staff medico. Dobbiamo valutare bene come sta lui e come stanno gli altri. Sono passati un paio di giorni. Non penseremo alla partita di domenica, ma solo a quella di domani. Voglio parlare bene con il dottore”. Presente in conferenza stampa anche il portiere Mile Svilar: “Dopo tanti mesi in cui non ho giocato molto, ora le cose stanno andando bene. Io faccio il mio lavoro come sempre, domani vogliamo fare una grande partita come sempre. Ho saputo aspettare il momento ed è arrivato, anche grazie al mister. Non penso solo alle prestazioni individuali, vogliamo vincere anche come squadra”, ha concluso il numero 1 giallorosso.
– foto Ipa Agency –
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Pupo “Mi piace l’idea del premier forte. Putin? Non lo conosco”

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Pupo

ROMA (ITALPRESS) – La riforma del premierato ‘”mi piace perché completamente nuova, parte da un’idea nuova. Mi piace l’idea di una premiership ferma, su cui fare affidamento”. Lo dice Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, alla Camera al convegno sul premierato al quale ha preso parte anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Poi precisa: “non conosco Putin, non l’ho mai incontrato in vita mia. Non sono stato mai pagato da lui. Non parlo di Putin perché non lo conosco ma sono convinto che occorra avere rapporti con la Russia”.
xb1/mgg

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Webuild, Salini “Avanti con progetto Trojena in Arabia”

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ROMA (ITALPRESS) – In Arabia Saudita “abbiamo cominciato a lavorare e stiamo andando avanti, il progetto di Trojena è molto importante. Abbiamo appena incassato l’anticipo di oltre 900 milioni di dollari, quindi pensiamo che è un progetto che ha la massima priorità per il Paese, che va avanti a tutta forza”. E’ quanto ha dichiarato l’AD di Webuild Pietro Salini a margine del convegno “La Costituzione di tutti. Dialogo sul premierato” svoltosi oggi alla Camera dei Deputati a Roma.
“In questi ultimi giorni era circolata l’idea che l’Arabia Saudita avesse intenzione di rivedere i programmi, ma da quello che vedo non credo proprio che sia così”, ha aggiunto Salini. In Arabia Saudita, lo scorso gennaio Webuild si è aggiudicato un contratto del valore pari a USD 4,7 miliardi commissionato a Webuild dal cliente NEOM per la meta sciistica di Trojena. Webuild realizzerà un sistema di tre dighe che alimenteranno il lago d’acqua dolce del complesso sciistico e innovative opere connesse.
Webuild costruirà inoltre l’avveniristico Bow, una struttura architettonica che estenderà la superficie del lago oltre il fronte della diga principale, avrà la forma di prua di una nave sospesa sulla valle, e ospiterà un hotel di lusso, oltre a un’area residenziale e un grande atrio centrale, con strutture ricettive.
La diga principale sarà alta 145 metri, lunga 475 metri, con un volume di circa 2,7 milioni di metri cubi. Il lago artificiale coprirà una superficie di 1,5 chilometri quadrati, con un’isola riservata a immersioni botaniche e passeggiate.
Il Lago, che sarà il più grande specchio d’acqua realizzato in termini architettonici in Arabia Saudita, è un elemento centrale del piano di sviluppo di Trojena. Situato nel cuore dell’area, avrà un ruolo chiave in un’ottica di sviluppo e rigenerazione di Trojena, in quanto permetterà di vivere la montagna, diventando al contempo un hub di riferimento per gli sport acquatici e l’intrattenimento.
Per NEOM, Webuild sta già realizzando 57 chilometri del Connector, la linea ferroviaria ad alta velocità che collegherà “Oxagon” a “The Line”. In Arabia Saudita, Webuild sta inoltre realizzando a Riad la Linea 3 della Metro, che con i suoi 42 chilometri sarà la più lunga della rete metropolitana della capitale saudita, e il “Diriyah Square – Package 2 Super-Basement Works”, la struttura del nuovo quartiere di Ad-Diriyah, destinata ad accogliere un parcheggio multipiano interrato da 10.500 posti. Con la controllata Fisia Italimpianti, è poi impegnata nella costruzione e successiva gestione dell’impianto di trattamento acque del complesso petrolifero onshore ZULUF.
Nel Paese, in cui è presente dagli anni ’60, Webuild ha già realizzato opere come il Kingdom Center a Riad (premiato con l’Emporis Skyscraper Award 2002 come miglior grattacielo al mondo per design), più di 70 strutture sanitarie, e l’impianto di dissalazione Shuaibah-3 a Gedda, che ha ottenuto il Global Water Award 2020, categoria “Desalination Plant of the Year”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti nel settore del trattamento delle acque e della dissalazione.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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Thomas conquista la tappa di Lucca al Giro d’Italia

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LUCCA (ITALPRESS) – Una volata a quattro vinta grazie a un guizzo improvviso, praticamente perfetto. A far festa nella quinta tappa del Giro d’Italia 2024, la Genova-Lucca di 178 chilometri, è stato Benjamin Thomas: il francese della Cofidis ha anticipato i tre compagni di fuga, il norvegese Michael Valgren (EF Education-EasyPost), l’azzurro Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa) e il suo connazionale Enzo Paleni (Groupama-FDJ). A cercare di anticipare tutti è stato Pietrobon, ripreso praticamente a pochi metri dal traguardo. Nulla da fare nemmeno per i velocisti, il gruppo non è riuscito a ricucire lo strappo dai quattro battistrada scattati a circa 70 chilometri dal traguardo. Quinto Jonathan Milan, non cambia nulla per quanto riguarda la maglia rosa, che resta sulle spalle dello sloveno Tadej Pogacar (Uae Emirates). Domani sesto appuntamento della Corsa Rosa, la Torre del Lago Puccini (Viareggio)-Rapolano Terme di 180 chilometri.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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