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Riparte Asma Zero Week, consulenze specialistiche gratuite in 40 centri

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ROMA (ITALPRESS) – Riparte lunedì 13 maggio Asma Zero week, l’evento nazionale che mette a disposizione consulenze specialistiche gratuite per pazienti con asma non controllato per due settimane, dal 13 al 17 maggio e dal 27 al 31 maggio, in circa 40 Centri di pneumologia e allergologia specializzati in tutta Italia, prenotabili al Numero Verde 800 628989.
La campagna, promossa da FederAsma e Allergie – Federazione Italiana Pazienti ODV, in collaborazione con Respiriamo Insieme – APS, con il patrocinio della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC) e della Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS) e in partnership con AstraZeneca, intende sensibilizzare gli oltre 3 milioni di pazienti asmatici in Italia sull’importanza della prevenzione degli attacchi d’asma e la possibilità di ridurre l’impatto della malattia sulla vita quotidiana mediante l’attuazione di corrette strategie terapeutiche e di comportamento, alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e cliniche, invitandoli a effettuare un controllo sullo stato della propria malattia.
L’asma può essere efficacemente trattata e i pazienti possono ottenere un buon controllo di malattia; tuttavia, in assenza di una gestione appropriata, si possono verificare uno scarso controllo dei sintomi, la comparsa di riacutizzazioni e un più rapido declino della funzione respiratoria. Il primo obiettivo della campagna è quindi invitare i pazienti asmatici a effettuare una valutazione della propria condizione.
Un’attenzione particolare va dedicata all’asma grave, una forma della malattia di cui si stima soffrano in Italia circa 300.000 persone tra adulti, adolescenti e bambini, e che spesso è sotto diagnosticata a causa di un approccio non corretto e tardivo che comporta un uso improprio di farmaci e un peggioramento della malattia. La forma più grave di asma colpisce fino al 10% dei pazienti asmatici, assorbendo circa il 50-60% delle risorse dedicate alla patologia nel suo complesso, e ha un rilevante impatto sul benessere fisico e psicologico, sul percorso scolastico ed educativo, sul lavoro e sulla vita familiare e sociale delle persone che ne soffrono. La disponibilità di nuove opzioni terapeutiche per l’asma dà oggi la possibilità concreta di operare un vero e proprio cambio di paradigma rispetto al passato, perseguendo risultati sempre più ambiziosi e al contempo semplificando il trattamento offerto ai pazienti.
Ciononostante, ancora oggi molti pazienti che potrebbero beneficiare delle nuove terapie biologiche trovano difficoltà ad accedervi, rendendo i farmaci biologici ancora sottoutilizzati.
Le consulenze specialistiche gratuite, offerte nell’ambito di Asma Zero Week, sono destinate alle persone che hanno già ricevuto una diagnosi di asma e i cui sintomi non sono controllati. Per prenotare una consulenza occorre chiamare il Numero Verde 800 628989 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.
Informazioni e notizie sono disponibili sul sito www.asmazeroweek.it, sulla pagina Facebook www.facebook.com/asmazero.it e su Instagram www.instagram.com/asmazeroit

– foto locandina Asma Zero Week –
(ITALPRESS).

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Maltàs candidate for EU commissioner to be charged on fraud accusations

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS) – Maltese Deputy Prime Minister, Minister of European Funds and Maltàs candidate for European Commissioner following June elections Chris Fearne is facing a number of fraud accusations in connection to the criminal inquiry on the privatization of three state hospitals.
Fearne is set to be charged with misappropriation, obtaining money or property by false pretences and other fraudulent gain. The same charges applies to the Central Bank governor and former finance minister Edward Scicluna, and a number of senior government officials.
The political futures of European commissioner nominee Chris Fearne and central bank governor Edward Scicluna who is also a member of the ECB’s governing council are in danger after the publication of the criminal charges.
The revelation comes just hours after it was confirmed that charges were being issued against former prime minister Joseph Muscat, Konrad Mizzi and Keith Schembri, along with 12 other individuals and 8 companies, with Muscat, Mizzi and Schembri are facing charges of bribery, money laundering and criminal association among other charges. The court is being asked by the magistrate to impose a freezing order to around €30 million each on Muscat, Mizzi and Schembri.
Nationalist MEP David Casa has warned deputy prime minister Chris Fearne of the “difficult test” he has to face before assuming his role as EU Commissioner due to his inaction of the hospitals’ concession.
“Before Fearne starts packing for Brussels, he should remember that the position of Commissioner is not automatic but depends on a test before the European Parliament,” Casa wrote. Casa added, “he has nine months to undo what he did given his role in the corrupt hospitals’ deal and make sure that the €400 million are recovered.”

photo: DOI

(ITALPRESS).

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اتهامات بالاحتيال تواجه مرشح مالطا لمنصب المفوض الأوروبي

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يواجه كريس فيرن، نائب رئيس وزراء مالطا ووزير الأموال الأوروبية ومرشح مالطا لمنصب المفوض الأوروبي بعد انتخابات يونيو، سلسلة من اتهامات الاحتيال فيما يتعلق بالتحقيق الجنائي في خصخصة ثلاثة مستشفيات حكومية.

وقالت تقارير إنه سيتم اتهام فيرن بالاختلاس والحصول على أموال أو ممتلكات بحجج كاذبة ومكاسب احتيالية أخرى.

و الاتهامات تنطبق على محافظ البنك المركزي ووزير المالية السابق إدوارد سيكلونا، وعدد من كبار المسؤولين الحكوميين. والخطر يواجه المستقبل السياسي للمرشح للمفوض الأوروبي كريس فيرن ومحافظ البنك المركزي إدوارد شيكلونا، عضو مجلس إدارة البنك المركزي الأوروبي، وذلك بعد التهم الجنائية.

وجاء ذلك بعد التأكد من صدور تهم ضد رئيس الوزراء السابق جوزيف موسكات وكونراد ميزي وكيث شمبري، إلى جانب 12 شخصًا آخرين و8 شركات، حيث يواجه مسقط وميزي وشمبري تهم الفساد وغسل الأموال، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

من جهته، طلب القاضي من المحكمة فرض أمر تجميد بحوالي 30 مليون يورو لكل من مسقط وميزي وشمبري.

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In calo la beta-talassemia in Sicilia. Un’indagine fotografa la vita dei pazienti

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PALERMO (ITALPRESS/AZSALUTE) – In Sicilia sono in calo i casi di beta-talassemia o anemia mediterranea, ma la malattia continua ad essere diffusa nell’Isola, nonostante la Regione abbia investito risorse umane ed economiche per la ricerca dei portatori sani, allo scopo di individuare le coppie a rischio. La maggiore frequenza della malattia si ha a Caltanissetta e Siracusa, mentre la meno colpita è oggi la città di Messina.
“Da anni la Regione Siciliana pone la massima attenzione a questa patologia, mettendo in campo non solo risorse mirate, ma allineando, con precisione, i percorsi assistenziali alle più aggiornate evidenze scientifiche internazionali. I dati dell’Osservatorio Epidemiologico, dove è attivo un registro specifico, parlano di oltre duemila persone prese in carico nell’ambito dei diversi livelli fenotipici della malattia”, afferma Salvatore Requirez, dirigente generale del Dasoe dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana.
“I programmi regionali – aggiunge – seguono due direttive principali: rafforzare la dignità strutturale dei centri specialistici dedicati, e proseguire il contrasto alla storia naturale della malattia, guadagnando sempre più anni e puntando a un’aspettativa di vita quanto più vicina possibile a quella della popolazione indenne dalla malattia”.
Un’indagine di Elma Research, su come vivono la malattia i siciliani, è stata al centro dell’incontro “Strade parallele: il significato del tempo nella beta-talassemia”, organizzato a Palermo, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione promossa dalla Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie (SITE) e realizzata col contributo Vertex.
Dalla ricerca è emerso che l’impatto della malattia sulla vita di chi ne è affetto e sui familiari, è fortemente pesante, a partire dal tempo che assorbe alle altre attività.
“La sottrazione del tempo alle attività di svago, di impegno professionale o di studio, di relazione sociale, che i pazienti e i loro familiari vivono ogni giorno deve essere il punto di partenza per pensare o ripensare a comunicazioni, attività e servizi volti a migliorare la qualità di vita dei pazienti”, afferma Raffaella Origa, Presidente SITE.
Di fatto, chi è affetto da beta-talassemia, per sopravvivere, deve ricorrere ogni 2-3 settimane a trasfusioni di sangue, all’assunzione quotidiana di farmaci. A più controlli programmati. Si calcola che in un anno possano rendersi necessari intorno a 25-30 accessi alle strutture ospedaliere, una somma di ore che porta via al paziente oltre un mese di vita all’anno, tempo sottratto alla scuola, allo studio, alla vita professionale, non solo di chi è affetto dalla patologia, ma anche dei familiari.
Un peso non da poco che influisce sulla quotidianità e sul benessere psicologico dei pazienti e dei loro cari.
“La buona notizia è l’allungamento della vita media di questi malati. Una ventina di anni fa, la media si aggirava intorno ai 10 anni, oggi si può parlare anche del superamento dei 50 anni.
“La beta-talassemia, patologia molto diffusa in Sicilia, dove è portatore sano il 7-8% della popolazione, è una condizione genetica con la quale oggi si può convivere, diventare adulti e anziani, grazie a cure sempre più efficaci. In un territorio come quello siciliano, la necessità di terapie quotidiane e le frequenti ospedalizzazioni pesano molto sull’organizzazione di tutta la famiglia. I pazienti, ma anche chi si occupa di loro, hanno difficoltà a pianificare con serenità la propria vita”, sostiene Giovan Battista Ruffo, Direttore dell’Unità di Ematologia e Talassemia dell’ARNAS Civico di Palermo e membro del Consiglio Direttivo SITE.

– foto Carmelo Nicolosi –
(ITALPRESS).

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Banchetti fuori misura, a Venezia polizia locale sequestra 1.200 articoli

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VENEZIA (ITALPRESS) – Proseguono i controlli della Polizia locale di Venezia nei confronti dei numerosi banchi di vendita sparsi nelle principali aree mercatali della Città. Nella giornata di ieri, personale appartenente al Nucleo Polizia delle Attività Produttive ha passato al setaccio molteplici attività ambulanti con l’obiettivo di verificare la regolare occupazione di spazio pubblico concesso dal Comune. Numerose le irregolarità riscontrate: il caso più eclatante ha riguardato un banchetto in Piazzale Roma dove gli agenti, terminati i controlli di rito, hanno posto sotto sequestro cautelare più di 1.200 articoli tra magneti, occhiali, maschere, borse, cappelli, portachiavi, vari capi d’abbigliamento e souvenirs di ogni genere.
Il focus della Polizia Locale si è concentrato in particolare sulle dimensioni dei posteggi e della relativa attrezzatura esposta al fine di verificare il rispetto di quanto disposto dal Regolamento per il Commercio su Aree Pubbliche del Comune di Venezia. Proprio in Piazzale Roma è stato accertato che il titolare del banchetto esponeva la merce sfruttando una superficie ampiamente superiore all’autorizzato. In questo caso, nei confronti dell’esercente, oltre al sequestro cautelare degli articoli, è stata emessa una sanzione amministrativa di oltre 2.000 euro.
“L’attività della Polizia locale – commenta l’assessore alla Sicurezza – rientra nel più ampio quadro della tutela del commercio e della leale concorrenza con l’obiettivo di salvaguardare chi opera nel rispetto delle regole preservando, allo stesso tempo, l’immagine della Città”. I controlli del personale della Polizia Locale proseguiranno con cadenza quotidiana anche nelle prossime settimane ed interesseranno tutti i Sestieri del Centro Storico, isole comprese.
“Ringrazio la Polizia Municipale e gli uffici del commercio e per il continuo lavoro di controllo in sinergia che stanno effettuando – continua l’assessore al Commercio – Per la convivenza ed il rispetto di tutti, le regole vanno sempre rispettate e non deve esserci concorrenza sleale. Questa amministrazione continuerà quindi a monitorare la situazione per evitare il più possibile situazioni come quelle riscontrate, sanzionando con pugno duro tutti quelli che vogliono aggirare le regole. Ricordo infatti che con l’introduzione del nuovo regolamento alla sesta sanzione grave riscontrata, seguirà il ritiro definitivo dell’autorizzazione”.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

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“A luci accese”, nelle scuole milanesi corsi di educazione sessuale

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MILANO (ITALPRESS) – Permettere agli studenti delle scuole superiori milanesi di accedere a corsi di educazione affettiva e sessuale. E’ questo lo scopo del progetto “A luci accese”, nato da un accordo tra Comune di Milano e Reckitt Benckiser Healthcare con Durex Italia e illustrato oggi a Palazzo Marino.
Un’iniziativa importante se si pensa che, in base al Report-GEM dell’UNESCO del 2023, l’Italia è tra i 6 paesi europei a non aver disposto programmi formali e obbligatori di educazione affettiva e sessuale nelle scuole.
Questa carenza ha diverse conseguenze sul piano sociale, come ha evidenziato il report nazionale del 2023 realizzato dell’Osservatorio Giovani e Sessualità realizzato da Durex e Skuola.net: il campione analizzato a livello nazionale ha coinvolto circa 15mila giovani tra gli 11 e i 24 anni e quest’anno ha voluto dedicare un focus specifico sulla città di Milano.
Nel dettaglio, emerge che il 41,7% dei giovani milanesi ( 3% rispetto al dato nazionale) ha avuto il primo rapporto sessuale tra i 17 e i 18 anni, ma il 9,5% dichiara di averlo avuto prima dei 13 anni.
Inoltre la mancanza di corsi specifici, al quale si aggiunge uno scarso dialogo in famiglia, obbliga i giovani a ricorrere ad altre strade per discutere di educazione sessuale e affettiva.
Il 47,1% dei ragazzi milanesi ( 1,8% rispetto al dato nazionale) si affida a Internet; il 9,3% ai genitori; il 5,5% al medico; il 15,2% agli amici e l’11,9% non si rivolge a nessuno.
Parallelamente il 95,1% dei giovani milanesi ( 1,4% sul dato nazionale) afferma che l’educazione sessuale e affettiva dovrebbe essere offerta come materia nel curriculum scolastico.
Il progetto “A luci accese” riguarderà sia la realizzazione della nuova edizione dell’Osservatorio “Giovani e Sessualità” sul territorio di Milano sia l’introduzione a partire dall’anno scolastico 2024-25 di una proposta di corsi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole superiori, rendendo Milano la prima città in Italia a farlo.
I corsi saranno gratuiti e verranno tenuti da professionisti di Onlus presenti sul territorio, tra le quali ALA Milano. Il percorso verrà stabilito in accordo con i dirigenti scolastici. Verrà realizzato anche un contenuto dedicato ai genitori perchè possano accompagnare i figli lungo il percorso.
L’assessora comunale allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili Martina Riva parla di “una giornata storica”.
“E’ un qualcosa che manca nel nostro paese. Non possiamo più aspettare a portare un progetto strutturato e con informazioni raccolte in modo serio per migliorare la vita affettiva dei nostri ragazzi – ha aggiunto -. E’ sempre troppo tardi scandalizzarci quando leggiamo brutti articoli di cronaca dovuti al fatto che, oltre ad altri motivi, si riflette troppo poco su cosa sia una relazione sana basata sul consenso, sulla libertà e sul rispetto reciproco”.
“E’ importante che i ragazzi si informino sulle malattie sessualmente trasmissibili e su tutto quello che completarla sessualità senza imbarazzi e vergogna”, ha aggiunto Riva.
Nel diffondere l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole “oltre ad un elemento di informazione di cui i ragazzi hanno bisogno, c’è anche un aspetto valoriale: l’idea è poter ispirare altre realtà a seguirci e rendere questo accordo un esempio virtuoso per altre realtà nel nostro paese”. E’ questo l’auspicio di Paolo Zotti, Amministratore Delegato di Reckitt Benckiser Healthcare Italia, che commercializza il brand Durex in Italia. “Ci sono ancora tanti comportamenti non sani da parte dei giovani e tanta mancanza di informazione. Penso quindi che questo sia un urgenza per il nostro paese”, ha sottolineato.
“I dati ci raccontano una situazione allarmante che ci fa capire l’importanza di intervenire sul tema dell’educazione affettiva e sessuale per i giovani. Da questo momento riusciremo a proporre un programma educazionale ancora più accurato sulle esigenze dei giovani milanesi”, ha commentato Laura Savarese, Direttrice Affari Regolatori e Relazioni Esterne di Reckitt Benckiser Healthcare Italia.
“Purtroppo il dato milanese, così come quello nazionale, ci racconta che l’esordio della vita sessuale dei giovani italiani avviene sempre prima: un ragazzo su dieci dichiara di aver avuto il primo rapporto sessuale prima di 13 anni e questo per noi è un dato scioccante – ha aggiunto – Anche la scelta di utilizzare il preservativo da malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate è sempre più rara: meno della metà dei giovani scelgono di utilizzarlo regolarmente”.

– foto ufficio stampa Havas PR –
(ITALPRESS).

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“A luci accese”, nelle scuole milanesi corsi di educazione sessuale

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MILANO (ITALPRESS) – Permettere agli studenti delle scuole superiori milanesi di accedere a corsi di educazione affettiva e sessuale. E’ questo lo scopo del progetto “A luci accese”, nato da un accordo tra Comune di Milano e Reckitt Benckiser Healthcare con Durex Italia e illustrato oggi a Palazzo Marino.
Un’iniziativa importante se si pensa che, in base al Report-GEM dell’UNESCO del 2023, l’Italia è tra i 6 paesi europei a non aver disposto programmi formali e obbligatori di educazione affettiva e sessuale nelle scuole.
Questa carenza ha diverse conseguenze sul piano sociale, come ha evidenziato il report nazionale del 2023 realizzato dell’Osservatorio Giovani e Sessualità realizzato da Durex e Skuola.net: il campione analizzato a livello nazionale ha coinvolto circa 15mila giovani tra gli 11 e i 24 anni e quest’anno ha voluto dedicare un focus specifico sulla città di Milano.
Nel dettaglio, emerge che il 41,7% dei giovani milanesi ( 3% rispetto al dato nazionale) ha avuto il primo rapporto sessuale tra i 17 e i 18 anni, ma il 9,5% dichiara di averlo avuto prima dei 13 anni.
Inoltre la mancanza di corsi specifici, al quale si aggiunge uno scarso dialogo in famiglia, obbliga i giovani a ricorrere ad altre strade per discutere di educazione sessuale e affettiva.
Il 47,1% dei ragazzi milanesi ( 1,8% rispetto al dato nazionale) si affida a Internet; il 9,3% ai genitori; il 5,5% al medico; il 15,2% agli amici e l’11,9% non si rivolge a nessuno.
Parallelamente il 95,1% dei giovani milanesi ( 1,4% sul dato nazionale) afferma che l’educazione sessuale e affettiva dovrebbe essere offerta come materia nel curriculum scolastico.
Il progetto “A luci accese” riguarderà sia la realizzazione della nuova edizione dell’Osservatorio “Giovani e Sessualità” sul territorio di Milano sia l’introduzione a partire dall’anno scolastico 2024-25 di una proposta di corsi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole superiori, rendendo Milano la prima città in Italia a farlo.
I corsi saranno gratuiti e verranno tenuti da professionisti di Onlus presenti sul territorio, tra le quali ALA Milano. Il percorso verrà stabilito in accordo con i dirigenti scolastici. Verrà realizzato anche un contenuto dedicato ai genitori perchè possano accompagnare i figli lungo il percorso.
L’assessora comunale allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili Martina Riva parla di “una giornata storica”.
“E’ un qualcosa che manca nel nostro paese. Non possiamo più aspettare a portare un progetto strutturato e con informazioni raccolte in modo serio per migliorare la vita affettiva dei nostri ragazzi – ha aggiunto -. E’ sempre troppo tardi scandalizzarci quando leggiamo brutti articoli di cronaca dovuti al fatto che, oltre ad altri motivi, si riflette troppo poco su cosa sia una relazione sana basata sul consenso, sulla libertà e sul rispetto reciproco”.
“E’ importante che i ragazzi si informino sulle malattie sessualmente trasmissibili e su tutto quello che completarla sessualità senza imbarazzi e vergogna”, ha aggiunto Riva.
Nel diffondere l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole “oltre ad un elemento di informazione di cui i ragazzi hanno bisogno, c’è anche un aspetto valoriale: l’idea è poter ispirare altre realtà a seguirci e rendere questo accordo un esempio virtuoso per altre realtà nel nostro paese”. E’ questo l’auspicio di Paolo Zotti, Amministratore Delegato di Reckitt Benckiser Healthcare Italia, che commercializza il brand Durex in Italia. “Ci sono ancora tanti comportamenti non sani da parte dei giovani e tanta mancanza di informazione. Penso quindi che questo sia un urgenza per il nostro paese”, ha sottolineato.
“I dati ci raccontano una situazione allarmante che ci fa capire l’importanza di intervenire sul tema dell’educazione affettiva e sessuale per i giovani. Da questo momento riusciremo a proporre un programma educazionale ancora più accurato sulle esigenze dei giovani milanesi”, ha commentato Laura Savarese, Direttrice Affari Regolatori e Relazioni Esterne di Reckitt Benckiser Healthcare Italia.
“Purtroppo il dato milanese, così come quello nazionale, ci racconta che l’esordio della vita sessuale dei giovani italiani avviene sempre prima: un ragazzo su dieci dichiara di aver avuto il primo rapporto sessuale prima di 13 anni e questo per noi è un dato scioccante – ha aggiunto – Anche la scelta di utilizzare il preservativo da malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate è sempre più rara: meno della metà dei giovani scelgono di utilizzarlo regolarmente”.

– foto ufficio stampa Havas PR –
(ITALPRESS).

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Cibus, Coricelli “Cultura della sostenibilità nel nostro Dna”

cibus,-coricelli-“cultura-della-sostenibilita-nel-nostro-dna”

Cibus, Coricelli

PARMA (ITALPRESS) – “Presentiamo il nostro report integrato 2023, di cui siamo particolarmente fieri, essendo un’azione totalmente spontanea: abbiamo inserito la cultura della sostenibilità nella nostra azienda, nel nostro Dna, proprio per raccontarci appieno ai nostri stakeholders, ai nostri consumatori”. A dirlo Chiara Coricelli, presidente e amministratore delegato di Pietro Coricelli Spa, azienda umbra che produce olio, in un’intervista all’Italpress in occasione di Cibus 2024.

col/fsc/gsl

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