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Pioli “Futuro? A fine campionato parlerò col Milan”

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MILANO (ITALPRESS) – “Ci deve essere la volontà di vincere la partita. Mancano quattro giornate e ancora non abbiamo conquistato del tutto il secondo posto”. Stefano Pioli prova a tenere il focus sul match di domani contro il Genoa, in programma alle 18 a San Siro. Ma a tenere banco, più che le ultime gare che restano per concludere il campionato, c’è il suo futuro. “Fuori si parla di tutto tranne della partita di domani, noi pensiamo a quella – ha ribattuto Pioli -. Abbiamo un grande senso di responsabilità e tante cose da fare. Siamo concentrati su questo. Per il futuro ci si penserà a fine campionato. Abbiamo la possibilità di dimostrare di essere un gruppo coeso e serio. Dobbiamo onorare una maglia importante”. E sulle voci che lo vorrebbero nella prossima stagione sulla panchina del Napoli commenta: “Nessun pensiero. A fine campionato incontrerò il club. Ieri c’erano qui Zlatan e Moncada. Il rapporto è buono, come è sempre stato. A fine stagione parleremo di futuro – ha aggiunto Pioli – Il lavoro ancora non è finito, ho un contratto di un altro anno e non parlerò con nessun altro fino a quando sarò qui. Non sto pensando al mio futuro, fino al 26 maggio sono concentrato sulla mia squadra. Poi decideremo cosa ci sarà da fare”. Il tecnico rossonero si è anche soffermato sul clima ostile nei suoi confronti: “Sono stato elogiato tantissimo e criticato tantissimo, credo faccia parte del ruolo di allenatore di una grande squadra. In questi quasi cinque anni i nostri tifosi sono stati un valore aggiunto e ci hanno sostenuto con entusiasmo soprattuto nei momenti difficili. Sei mesi fa ero ‘on firè? In questi 5 anni sono tornato spesso a casa col cuore felice quando ero on fire, poi ultimamente le cose sono cambiate ed ero un pò più triste. Ma ho goduto tanto dentro delle soddisfazioni che i tifosi mi hanno dato, ho sofferto anche tanto”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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الغريبي: الحوار والتعاون والاحترام أساس العلاقات الأورومتوسطية الناجحة

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يتطلع رجل الأعمال التونسي كمال الغريبي، رئيس مجلس إدارة مجموعة “جي كي اس دي” للاستثمار، لتحسين الظروف المعيشية في الدول الفقيرة في الشرق الأوسط وأفريقيا من خلال الحوار والتعاون والاحترام المتبادل مع الاقتصادات الغربية.

وعمل الغريبي، وهو ليس مستثمرًا ناجحًا فحسب، على بناء روابط بين وطنه تونس وإفريقيا والشرق الأوسط والعالم.

ويشارك الغريبي، وهو رئيس مجموعة “جي كي اس دي” للاستثمار القابضة، في العديد من البلدان في مشاريع الطرق السريعة والمطارات والرعاية الصحية ومشاريع أخرى.

وفي وطنه تونس، يعمل الغريبي كذلك على تعزيز الصادرات في الأسواق الدولية، بحسب ما ذكرت صحيفة فايننشال أفريك في مقال مطول.

ويتمثل هدفه الرئيسي في جعل تونس مركزا للصناعات وتوجيه منتجاتها إلى بقية الأسواق الأفريقية والشرق الأوسط، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

وولد الغريبي في عائلة تونسية متواضعة مكونة من تسعة إخوة وأخوات، وتعلم إدارة الأعمال الدولية من والده، وهو رجل أعمال من صفاقس.

فيما تولى زمام الأمور بعد وفاة والده وقام بتطوير الأنشطة بفضل التجربة والخبرة التي ورثها عن والده. وفي سن التاسعة والعشرين، تم تعيينه نائبًا لرئيس شركة أوليمبيك بتروليم كوربوريشن في نيويورك وعمل رئيسًا للإدارة في إيطاليا.

وفي عام 1994، أصبح الرئيس التنفيذي لشركة أوليمبيك إنيرجي، وهي شركة قابضة مقرها أوروبا تنشط في قطاع الطاقة. وشغل منصب رئيس شركة أتوك للنفط قبل بيعها عام 2005.

ويتمثل طموحه الرئيسي حاليا في تعزيز خلق مناخ اقتصادي مناسب، قادر على تحسين الظروف المعيشية في الشرق الأوسط وأفريقيا من خلال الحوار والتعاون والاحترام المتبادل مع الاقتصادات الغربية.

ويأتي ذلك بالنسبة للغريبي من خلال تعزيز التعاون والحوار مع الدول الأكثر تقدما حيث من الممكن تعزيز إعادة بناء الاقتصادات الفقيرة والمجتمعات المجزأة، وتشمل هذه المهمة ليبيا مع تقديم المشورة لرواد الأعمال والحكومات، مثل كينيا في عهد الرئيس السابق أوهورو كينياتا.

ولدى مجموعة “جي كي اس دي” محفظة متنوعة للغاية من الرعاية الصحية والاستشارات القانونية والضريبية إلى الهندسة.

كما يشغل الغريبي منصب نائب رئيس مجموعة مستشفيات سان دوناتو وهي أكبر مجموعة مستشفيات خاصة في إيطاليا. ويذكر أنه بعد الزلزال الذي ضرب سوريا، قرر الغريبي ومجموعته، بالتنسيق مع السلطات الإيطالية، إرسال معدات طبية، بما في ذلك سيارات الإسعاف، للمشاركة في عمليات الإنقاذ.

كما وقع اتفاقيات شراكة مع مصر للاستثمار في قطاع الرعاية الصحية والقطاعات الأخرى. وقال الغريبي: كتونسي وعربي فخور بأصولي، أعتبر مصر قلب العروبة، وبوابة أفريقيا، والجسر بين الماضي والمستقبل، وتونس مهد التاريخ والثقافة والفنون والوطن الذي يستحق كل التقدير”، مشدداً على ضرورة إنشاء جسر بين مصر وتونس من أجل الاستفادة منه في التعاون العربي المتوسطي.

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Allegri “La Roma con De Rossi ha trovato spensieratezza”

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TORINO (ITALPRESS) – “Con De Rossi la Roma ha trovato spensieratezza, anche se Mourinho aveva fatto bene, con due finali europee negli ultimi anni. Troveremo una Roma arrabbiata, forse all’ultima spiaggia, e dovremo fare una grande partita”. Lo ha detto il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida dell’Olimpico contro la Roma. “Finchè non c’è la matematica certezza della Champions, dovremo stare attenti perchè il calcio regala sempre sorprese – ha aggiunto il mister bianconero in conferenza stampa – La Roma ha grandi qualità e giocatori come Dybala, Paredes o anche El Shaarawy che possono fare la differenza in qualunque momento. Ci siamo avvicinati bene alla gara, vedremo se torneremo alla vittoria domani. Affronteremo una Roma forte, che sta facendo benissimo, nonostante la sconfitta di giovedì: sarà una partita affascinante ma difficile e complicata”. “Weah? Nell’ultimo periodo sta facendo bene e domani potrebbe giocare dall’inizio – ha spiegato il mister bianconero – Contro i giallorossi ci saranno due defezioni, quelle di Alex Sandro e di Yildiz, che a causa di gastroenterite non partirà per Roma”. Allegri rende anche omaggio al Grande Torino nel giorno in cui si celebra il 75° anniversario della scomparsa, avvenuta nell’incidente aereo di Superga del 4 maggio 1949: “E’ stata una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano e mondiale, è giusto ricordarla con grande affetto”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Allegri “La Roma con De Rossi ha trovato spensieratezza”

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TORINO (ITALPRESS) – “Con De Rossi la Roma ha trovato spensieratezza, anche se Mourinho aveva fatto bene, con due finali europee negli ultimi anni. Troveremo una Roma arrabbiata, forse all’ultima spiaggia, e dovremo fare una grande partita”. Lo ha detto il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida dell’Olimpico contro la Roma. “Finchè non c’è la matematica certezza della Champions, dovremo stare attenti perchè il calcio regala sempre sorprese – ha aggiunto il mister bianconero in conferenza stampa – La Roma ha grandi qualità e giocatori come Dybala, Paredes o anche El Shaarawy che possono fare la differenza in qualunque momento. Ci siamo avvicinati bene alla gara, vedremo se torneremo alla vittoria domani. Affronteremo una Roma forte, che sta facendo benissimo, nonostante la sconfitta di giovedì: sarà una partita affascinante ma difficile e complicata”. “Weah? Nell’ultimo periodo sta facendo bene e domani potrebbe giocare dall’inizio – ha spiegato il mister bianconero – Contro i giallorossi ci saranno due defezioni, quelle di Alex Sandro e di Yildiz, che a causa di gastroenterite non partirà per Roma”. Allegri rende anche omaggio al Grande Torino nel giorno in cui si celebra il 75° anniversario della scomparsa, avvenuta nell’incidente aereo di Superga del 4 maggio 1949: “E’ stata una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano e mondiale, è giusto ricordarla con grande affetto”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Insegnanti di sostegno, Anief chiede di stabilizzare gli organici

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Insegnanti di sostegno, Anief chiede di stabilizzare gli organici

ROMA (ITALPRESS) – Per garantire il diritto allo studio e la continuità didattica in materia di sostegno è necessario stabilizzare gli organici, assumere tutti gli specializzati e formare i precari. Ne è convinto il sindacato della scuola Anief, come evidenzia il presidente Marcello Pacifico in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione in programma il 7 maggio.
mgg/gtr (fonte video: Anief)

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F1: GP Miami. Berra “La Medium è la gomma più adatta per Sprint Race”

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Il venerdì del fine settimana Sprint è davvero intenso e lo è stato ancora di più qui a Miami, dove le temperature molto elevate (si sono superati i 55 gradi sull’asfalto, ndr.) hanno messo a dura prova piloti, vetture e pneumatici”. Così Simone Berra, F1 chief engineer di Pirelli, dopo la prima giornata del Gp di Miami.
“Questo venerdì è stato inizialmente caratterizzato, come ampiamente prevedibile, da una marcata evoluzione delle condizioni della pista, coi tempi che sono andati velocemente migliorando. Questo aspetto ha influito anche sui long run effettuati, perchè in linea di massima i tempi sono andati migliorando nonostante il degrado termico sia stato abbastanza rilevante. Per quanto abbiamo potuto verificare sui set che hanno percorso più giri, non si sono visti segnali di graining”, ha aggiunto Simone Berra.
“La Sprint Qualifying ha invece avuto un andamento piuttosto insolito. Se nella prima metà, infatti, la pista ha continuato ad evolversi in maniera significativa, già a partire dalla parte finale di SQ2 si è visto come i tempi non migliorassero più o, addirittura, erano più lenti. Questo fenomeno si è accentuato visibilmente in SQ3, quando l’effetto migliorativo del passaggio dalla Medium alla Soft è stato poco o per niente significativo, mentre di solito lo step in termini di tempi sul giro è molto rilevante. Dovremo studiare attentamente i dati nelle prossime ore per cercare di capirne le ragioni”, ha detto ancora il dirigente Pirelli.
“Per quanto riguarda la Sprint Race, chiaramente la Medium è la gomma più adatta per completare i 19 giri previsti. Non mi sento però di escludere a priori la Soft, che potrebbe dare un vantaggio significativo in termini di grip nelle primissime fasi”, ha precisato Simone Berra.
“Con prestazioni comunque molto ravvicinate, chi magari partirà nelle retrovie potrebbe provare questa strada soprattutto per poterne verificare il rendimento sulla lunga distanza in vista di un eventuale utilizzo nella prima parte della gara di domenica: potrebbe infatti essere una soluzione per guadagnare posizioni all’inizio per poi cercare di gestire la situazione, magari sfruttando anche gli eventuali treni di vetture che potrebbero formarsi”, ha concluso il dirigente Pirelli.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Confagricoltura, proroga aiuti di Stato ma con Patto Stabilità differenze per capacità spesa

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ROMA (ITALPRESS) – Durante la sessione del Consiglio Agricoltura e Pesca della UE che si è svolta il 29 aprile, la delegazione tedesca ha chiesto di aumentare il massimale stabilito per la concessione degli aiuti di Stato “de minimis” al settore agricolo. Il massimale in vigore è di 20 mila euro nell’arco di tre anni che possono salire, a certe condizioni, a 25 mila. Secondo la proposta tedesca dovrebbe salire a 50 mila. E’ quanto si legge nella nota settimanale di Confagricoltura. Gli aiuti di Stato “de minimis” possono essere erogati a livello nazionale, senza la preventiva autorizzazione della Commissione europea. La fissazione di un ‘tetto’ garantisce che l’ammontare dei sussidi pubblici sia in ogni caso tale da non produrre effetti distorsivi sul regolare funzionamento del mercato unico. In quest’ottica, secondo Confagricoltura, l’aumento proposto – oltre il 100% – non è di poco conto.
La richiesta della Germania ha comunque ricevuto un ampio sostegno in seno al Consiglio. La decisione finale è di competenza esclusiva dell’Esecutivo di Bruxelles, che ha già reso noto l’avvio di una revisione alla luce della pressione inflazionistica degli ultimi anni. La Commissione, intanto, ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2024 il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato in caso di crisi. Gli Stati membri avranno, quindi, la possibilità di continuare a sostenere il settore agricolo alla luce delle persistenti turbative di mercato. Il quadro temporaneo prevede un massimale per beneficiario pari a 280 mila euro. A seguito dell’aggressione russa all’Ucraina, il quadro temporaneo è stato varato per dare ai governi tutta la flessibilità necessaria per evitare, grazie ai sussidi pubblici, il collasso economico. Sostanzialmente con le stesse finalità, è stata decisa la sospensione del Patto di stabilità e crescita sulla “governance” dei conti pubblici. Su tutto, ha prevalso l’esigenza di poter spendere in linea con le necessità straordinarie della società e del sistema produttivo.
La novità è che il Patto di stabilità e crescita è di nuovo in vigore dal 30 aprile, con le modifiche concordate tra Parlamento europeo e Consiglio rispetto alla precedente versione.
Con il ritorno in scena del Patto di stabilità, si ripropongono anche le differenze in termini di capacità di spesa a livello nazionale. Per rispettare gli impegni di riduzione del disavanzo e del debito pubblici, alcuni Stati membri non avranno margini apprezzabili per la concessione di aiuti di Stato, se necessari, per far fronte ad un quadro economico che resta incerto ed instabile per tutti. Per Confagricoltura occorre limitare la facoltà di ricorrere, senza rigorosi limiti, agli aiuti di Stato in un settore, come quello agricolo, regolato da una politica comune. Il mercato unico si fonda sulla libera concorrenza tra le imprese. Non solo: l’eccesso di aiuti pubblici da parte di alcuni Stati membri rispetto ad altri, potrebbe aprire la strada ad una sorta di “rinazionalizzazione strisciante” della PAC. Un rischio da scongiurare in ogni modo.

– Foto. Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Crosetto “L’Italia non parteciperà a eventuale intervento in Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “La nostra posizione non cambia: abbiamo sempre detto che l’Ucraina andava aiutata in ogni modo possibile, e lo stiamo facendo, ma abbiamo anche sempre escluso un intervento diretto nel conflitto dei nostri militari”. Lo afferma Guido Crosetto che in una intervista al Corriere della Sera ribadisce la sua posizione e quella del Governo, ovvero che l’Italia non parteciperà ad alcun eventuale intervento armato.
“Assolutamente no! Questo oggi non può metterlo in dubbio nessuno – spiega – Perchè a differenza di altri, noi abbiamo nel nostro ordinamento il divieto esplicito di interventi militari diretti, al di fuori di quanto previsto dalle leggi e dalla Costituzione. Possiamo prevedere interventi armati solo su mandato internazionale, ad esempio in attuazione di una risoluzione dell’Onu. Quello ipotizzato in Ucraina non solo non rientrerebbe in questo caso, ma innescherebbe una ulteriore spiralizzazione del conflitto che non gioverebbe soprattutto agli stessi ucraini. Insomma, non esistono le condizioni per un nostro coinvolgimento diretto”.
“Parole Macron? Non giudico un presidente di un paese amico come la Francia, ma non comprendo la finalità e l’utilità di queste dichiarazioni, che oggettivamente innalzano la tensione. Se davvero l’Ucraina cedesse? Dobbiamo evitare che ciò accada. Per questo fin dall’inizio abbiamo detto che l’Ucraina andava aiutata, perchè se i Russi arrivassero a Kiev, se conquistassero un paese sovrano, se dessimo per scontato – come alcuni sedicenti esperti e professori compiacenti verso la Russia, e mi chiedo come si faccia a esserlo gratis… – che si può invadere un altro paese solo perchè si è più forti, sarebbe un disastro per tutti.
Continueremo a fornire aiuti, come abbiamo fatto finora, finchè sarà utile e finchè potremo farlo. Tutti i paesi possono fare qualcosa in più in termini di aiuti, ma soprattutto dobbiamo credere e insistere con la diplomazia. Bisogna tornare a forzare la mano all’Onu, a Putin, alla conferenza di Ginevra; anche il Vaticano può riprendere la sua mediazione. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato per arrivare a una tregua: anche un solo giorno senza bombe è un risultato, perchè poi possono diventare due, o tre, o quattro…”.
Sul fronte Medio Oriente Crosetto dice: “Noi siamo un Paese amico di Israele, ma siamo stati anche molto duri con loro. Lavoriamo a viso aperto per una tregua, perchè non ci siano più morti innocenti. Allo stesso modo vorrei che tutta la mobilitazione che vedo a favore della Palestina ci fosse anche nei confronti dell’Ucraina”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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A New York una giornata con gli studenti per commemorare Falcone e Borsellino

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NEW YORK (USA) (ITALPRESS/ILNEWYORKESE) – Una giornata speciale per i ragazzi delle medie e delle superiori per commemorare due simboli della lotta alla mafia: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel triste anniversario della Strage di Capaci. L’appuntamento si è svolto presso la Scuola d’Italia di New York Guglielmo Marconi, guidata da Michael Cascianelli.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non sono solamente nomi nella storia italiana, ma incarnano valori di coraggio, integrità e impegno civico. Per far comprendere appieno il significato di queste figure agli studenti della Scuola d’Italia Guglielmo Marconi, è stato organizzato un incontro con due esperti del campo: il Professore Antonio Nicaso e il Professore Rosario G. Scalia.
Il Professore Nicaso, storico delle mafie e autore di varie opere sull’argomento, ha condiviso con gli studenti la sua vasta esperienza e aneddoti privati, invitandoli a guardare al futuro con ambizioni elevate e a non scendere mai a compromessi di fronte alle mafie. L’incontro è stato condotto dal Professore Scalia, professore del dipartimento di Italiano alla Rutgers – State University of New Jersey, che ha moderato l’evento e ha portato anche una testimonianza personale, ricordando la sua infanzia a Catania e l’ombra costante della mafia che aleggiava sulla città. Ha evidenziato come frasi dette dai genitori come “stai tranquillo che i mafiosi si uccidono solo tra loro” per tranquillizzare i propri figli, o “ci si uccide solo al sud” o “solo in Italia” abbiano contribuito a creare una distanza emotiva e fisica dalle persone nei confronti della mafia. Ha invitato gli studenti a non voltare le spalle alla realtà, ma ad affrontarla con coraggio e determinazione, senza mai fare un passo indietro.
L’incontro, coordinato dalla Professoressa Cristiana Grassi, ha suscitato grande interesse e partecipazione da parte degli studenti, dimostrando l’importanza di educare le giovani menti alla consapevolezza civica e alla lotta contro ogni forma di criminalità.
La morte di Falcone e Borsellino ha avuto un impatto profondo non solo in Italia, ma anche oltre confine. Negli Stati Uniti, Giovanni Falcone è ricordato come un eroe, anche dall’FBI. Una statua eretta a Quantico, sede dell’FBI, testimonia il rispetto e l’ammirazione che gli americani nutrono per il giudice italiano.
La relazione tra Stati Uniti e Falcone si consolidò durante il celebre caso “Pizza Connection” durante gli anni del Maxiprocesso di Palermo.
Oggi, la collaborazione tra Italia e Stati Uniti nel campo della lotta alla criminalità organizzata prosegue su queste solide basi, dimostrando che l’eredità di Falcone e Borsellino continua a essere una fonte di ispirazione nel cammino verso una giustizia globale e una cooperazione internazionale più stretta.

– Foto: ilneworkese

(ITALPRESS).

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