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Due giovani nigeriani fermati per l’omicidio di Modena

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AGI – La Procura di Modena ha disposto il fermo di indiziato di delitto nei confronti di due cittadini nigeriani di 29 e 27 anni per l’omicidio di Friday Endurance, il ventenne nigeriano accoltellato domenica scorsa nel centro della città emiliana.

Secondo quanto comunicato dal procuratore Luca Masini, il giovane richiedente permesso di soggiorno per protezione internazionale sarebbe stato ucciso da due connazionali di 29 e 27 anni, entrambi col permesso di soggiorno. La vittima era stata portata in codice rosso all’ospedale di Baggiovara dove era deceduta per una ferita da arma da taglio nella parte anteriore del collo.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dalla Volante, coordinate dal pm di turno, “hanno consentito di acquisire in poco più di 24 ore fonti di prova integranti un grave quadro indiziario a carico dei due fermati”. In particolare, riferiscono gli inquirenti, sarebbero state “decisive” le dichiarazioni rese da alcuni testimoni oltre alle “immagini nitide” restituite dalle telecamere comunali e private che hanno ripreso la fuga. È stata anche sequestrata la presunta arma del delitto trovata a uno dei fermati.

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Dopo incendi e siccità, in Sicilia il Wwf chiede lo stop alla caccia

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AGI – Il Wwf ha chiesto alla Regione Siciliana di sospendere il ‘Calendario venatorio 2023-2024’ – in particolare relativamente alla ‘preapertura’ dei giorni 2, 3, 6, 9 e 10 settembre e all’apertura generale dal 17 settembre al 31 gennaio 2024 – a causa dell’eccezionale situazione meteoclimatica, ambientale ed ecologica che ha interessato tutta la Sicilia. Secondo il WWF, infatti, le perduranti condizioni climatiche estreme e i devastanti incendi che ancora stanno imperversando “hanno già comportato gravissimi danni alle popolazioni di animali selvatici, per cui non sussistono, dal punto di vista scientifico e oggettivo, le condizioni per l’avvio della stagione venatoria, per di più con un anticipo di ben un mese rispetto alla data dell’1 ottobre suggerita dall’autorevole Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra)”. 

Il Wwf evidenzia “la palese incoerenza e contraddittorietà delle decisioni della Regione: da una parte, infatti, ha proclamato lo ‘stato di crisi’ e di ‘emergenza di rilievo nazionale’ per ‘l’emergenza causata dagli incendi e dalla concomitante ondata di calore’ verificatasi recentemente; dall’altra, con decreto dell’Assessore all’Agricoltura n. 31 del 26 giugno, è stato emanato il ‘Calendario Venatorio 2023-2024‘ che, addirittura, anticipa l’avvio della stagione di caccia al 2 settembre anche nei confronti di specie come la Tortora selvatica, in fortissimo e preoccupante declino in tutta Europa.

Fino a luglio, secondo le valutazioni della stessa Regione, riportate nelle due delibere sullo stato di calamità, caldo e incendi hanno causato danni generali che, in una primissima quantificazione, ammontano a circa 60 milioni di euro, oltre a danni specifici al settore agricolo che ammontano a circa 200 milioni di euro. Ma sugli altrettanto catastrofici danni alla fauna e agli equilibri ecologici, il Governo regionale fa finta di non vedere e, pur di non scontentare la lobby delle doppiette, apre in anticipo la caccia in una regione dichiarata in ‘stato di crisi e di emergenza’”.

“Le aree boschive e di macchia interessate da incendi e dalla prolungata siccità – si legge nel documento del Wwf – erano abitate da migliaia di esemplari di avifauna e mammiferi in riproduzione e/o con i propri piccoli che, se non sono morti bruciati o di stenti, si sono rifugiati nelle poche zone non colpite dal fuoco. Di conseguenza, le zone di sostentamento di molte specie selvatiche sono repentinamente mutate in maniera sostanziale e negativa, non garantendo più il tradizionale rifugio e il sostentamento e causando la grave compromissione della stagione riproduttiva di moltissime specie, sia cacciabili che protette. Sono a rischio sia le specie stanziali (come coniglio e lepre) sia quelle migratorie (quaglie, uccelli acquatici): territori arsi dal caldo e vegetazione distrutta dal fuco non consentono agli animali di trovare cibo, riparo ed habitat idonei a sopravvivere; quindi aumenta la mortalità degli individui (giovani nati in primavera e adulti), poiché tali condizioni ambientali e climatiche rendono i soggetti maggiormente vulnerabili a malattie e predazione”. Quella che si preannuncia a breve, se la Regione non sospende subito il Calendario venatorio, sarà “una vera e propria strage di fauna”. 

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Caso Vannacci, Salvini “No a condanne al rogo, comprerò il libro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questo generale Vannacci additato come un pericolo… Io me lo comprerò questo libro perchè prima di commentare e giudicare è giusto leggere e capire. Mi rifiuto di pensare che in Italia ci sia un Grande Fratello che dice: questo lo puoi leggere e questo no. Se il generale scrive qualcosa che non ha niente a che fare con i segreti di Stato o con il suo lavoro ed esprime i suoi pensieri, credo abbia tutto il diritto di farlo. La condanna al rogo non mi sembra assolutamente ragionevole”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso di una diretta Facebook.
Il ministro parla anche di energia. “Torno a ribadire la mia convinzione come ministro, come segretario della Lega e come cittadino che nell’ottica di abbassamento delle emissioni e dell’indipendenza energetica l’Italia non può dire no al nucleare. Chiederò un tavolo politico per far tornare l’Italia nella modernità”, spiega, mentre sul tema degli extraprofitti delle banche “andremo dritti perchè solo nei primi 6 mesi hanno fatto 20 miliardi di utili senza che però almeno una piccola parte sia tornata nelle tasche dei risparmiatori – sottolinea Salvini -. Il ragionamento che abbiamo fatto e che difendo è che una parte di questi profitti che le banche stanno facendo, che a fine anno saranno 40 miliardi, si potrebbero usare per aumentare stipendi di lavoratori e pensionati”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Caso Vannacci, Salvini “No a condanne al rogo, comprerò il libro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questo generale Vannacci additato come un pericolo… Io me lo comprerò questo libro perchè prima di commentare e giudicare è giusto leggere e capire. Mi rifiuto di pensare che in Italia ci sia un Grande Fratello che dice: questo lo puoi leggere e questo no. Se il generale scrive qualcosa che non ha niente a che fare con i segreti di Stato o con il suo lavoro ed esprime i suoi pensieri, credo abbia tutto il diritto di farlo. La condanna al rogo non mi sembra assolutamente ragionevole”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso di una diretta Facebook.
Il ministro parla anche di energia. “Torno a ribadire la mia convinzione come ministro, come segretario della Lega e come cittadino che nell’ottica di abbassamento delle emissioni e dell’indipendenza energetica l’Italia non può dire no al nucleare. Chiederò un tavolo politico per far tornare l’Italia nella modernità”, spiega, mentre sul tema degli extraprofitti delle banche “andremo dritti perchè solo nei primi 6 mesi hanno fatto 20 miliardi di utili senza che però almeno una piccola parte sia tornata nelle tasche dei risparmiatori – sottolinea Salvini -. Il ragionamento che abbiamo fatto e che difendo è che una parte di questi profitti che le banche stanno facendo, che a fine anno saranno 40 miliardi, si potrebbero usare per aumentare stipendi di lavoratori e pensionati”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Sempre più difficile trovare manodopera

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Sempre più difficile trovare manodopera

ROMA (ITALPRESS) – Per le imprese italiane è sempre più difficile trovare manodopera. Nell’ultimo anno la quota di lavoratori introvabili sul totale delle assunzioni previste è passata dal 40,3% di luglio 2022 al 47,9% registrato a luglio 2023. Lo rileva un rapporto di Confartigianato. Il fenomeno è diffuso in tutta Italia e in tutti i settori, da quelli tradizionali fino alle attività digitali e hi tech.
fsc/gsl

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Mondiali ritmica: tutto pronto a Valencia, gare al via il 23 agosto

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ROMA (ITALPRESS) – Ci siamo. Il momento clou della stagione dei piccoli attrezzi è dietro l’angolo. Mancano meno di 48 ore. Dopo una caldissima estate di allenamento e passione, gli studi matti e disperatissimi sono all’esame conclusivo. La Fiera valenciana si apre alle 134 componenti delle 24 squadre iscritte in gara e alle 88 individualiste (massimo tre per Paese) che da mercoledì 23 agosto si sfideranno sulla pedana mondiale. La precedente edizione nel 2022 fu dolce e amara per i colori azzurri, con i trionfi di Sofia Raffaeli e nel team ranking, che ci vede tuttora come la scuola ritmica di riferimento nel mondo, e la delusione per il pass olimpico mancato dalla Maurelli e compagne, partite come favorite, anche per la squalifica di Russia e Bielorussia (confermata pure in Spagna) e giunte soltanto quarte nell’all around bulgaro. A gioire furono le padrone di casa, Israele e il team iberico, che quindi, a Valencia, non dovranno preoccuparsi della qualifica per Parigi. Alle Olimpiadi 2024 ne andranno altre cinque, le migliori, escluse le tre già ammesse, scelte nel completo di venerdì 25 agosto. L’Italia di Emanuela Maccarani si presenterà con le due routine che abbiamo ammirato nella World Cup di Milano, un mese fa: i cinque cerchi montati su They don’t care about us di Michael Jackson e i tre nastri e le due palle al ritmo del mashup tra “Mercy in Darkness” e “Strength of a Thousand Men”, due tracce dell’album Archangel dei Two Steps From Hell. Le Farfalle saranno chiamate per ultime nel gruppo B, sempre dopo l’Azerbaijan, e cominceranno con il misto. I giorni caldissimi passati al Pala Golfo di Follonica in raduno estivo si sono conclusi con l’abbraccio dei fan (saranno in moltissimi al seguito nella cittadina spagnola), sabato sera, a Desio, nell’ultimo allenamento a porte aperte, alla vigilia della partenza di ieri. E se nel concorso generale l’obiettivo olimpico viene prima del podio, anche se le due cose possono benissimo convivere, domenica 27 nelle le finali di specialità, il sestetto azzurro punta a difendere l’oro di Sofia nei cinque cerchi e a migliorare, se possibile, l’argento a nastri e palle. Novità in formazione, rispetto alla rassegna dello scorso anno, l’ingresso ormai consolidato dell’agente di polizia Alessia Russo al posto di Martina Santandrea, una delle top five dell’Aeronautica Militare, bronzo a Tokyo 2021, ritiratasi recentemente dall’attività agonistica. Al padiglione 1 del Feria di avenida de les Fires andrà in scena anche la sfida tra le etoile individuali e la stella più luminosa è italiana, viene da Chiaravalle, è cresciuta a Fabriano alla corte di Julieta Cantaluppi e veste la divisa delle Fiamme Oro. La Raffaeli a Sofia scrisse una delle pagine indelebili della storia di questo sport, vincendo quattro ori e un bronzo. En plein sfiorato, a causa di un’incertezza alle clavette, e record polverizzati, eccetto quello di Samantha Ferrari, la terza piazza ad Atene nel 1991, solo eguagliata. Accanto al vulcano marchigiano, che ha già il pass olimpico in tasca, insieme alla tedesca Darja Verfolomeev e alla bulgara Stiliana Nikolova, con le quali divise il podio all around della 39^ rassegna FIG, ci sarà Milena Baldassarri, la migliore individualista italiana ai Giochi Giapponesi e, al momento, la migliore di sempre con il suo sesto posto a Tokyo. L’aviere di Ravenna, fabrianese di adozione, proverà a centrare la sua seconda Olimpiade rientrando in uno dei quattordici posti utili nella classifica generale al termine della due giorni dedicata alle specialità delle individualiste. Mercoledì sono in programma le qualifiche di cerchio e palla e alla sera le final eight per l’assegnazione delle medaglie. Stesso schema giovedì, con clavette e nastro, con l’aggiunta del verdetto Cio in base all’All Around che oltre a premiare le top 18 con la finale di sabato 26, manderà a Paris le prime 14 ginnaste, escluse Raffeli, Verfolomeev e Nikolova. Considerando che le tre, a rigore di logica dovrebbero tutte occupare posti di vertice in graduatoria, il bonus a cinque cerchi potrebbe arrivare fino alla diciassettesima piazza. Dalla somma poi degli otto risultati individuali con le due routine dell’Insieme scaturirà, la sera del 25 agosto, l’epilogo della Team Ranking Competition, il confronto tra nazioni che vede la FGI, attualmente, come la più brava in assoluto.
– Foto ufficio stampa Federginnastica –
(ITALPRESS).

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Bonaccini “Con il granchio blu si rischia di distruggere un’economia”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Aiuti, ristori, più ricerca per contrastare la proliferazione del granchio blu, interventi strutturali per difendere gli allevamenti. Sono i punti cardine toccati nel corso degli incontri che il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, assieme agli assessori all’Agricoltura e pesca, Alessio Mammi, e al Bilancio, Paolo Calvano, hanno avuto con i sindaci di Goro e Comacchio, gli operatori del settore e le loro rappresentanze economiche nell’area del Delta.
“Abbiamo bisogno che si capisca a Roma che questo disastro mette in crisi la vita di migliaia di famiglie e di imprese – ha detto Bonaccini -. E rischia di essere distrutta un’economia che non solo dà da vivere a una comunità, ma che è una eccellenza italiana ed europea, assieme ad altre produzioni identitarie di questa regione come il prosciutto di Parma o il Parmigiano, solo per fare due esempi”.
“Con il Governo – ha aggiunto Bonaccini – dobbiamo lavorare assieme per cercare le risposte possibili e i ristori necessari. Oggi è importante essere qui a fianco della comunità e delle imprese. Va messo in cantiere subito un contrasto immediato e robusto, e investimenti anche con i fondi europei, per soluzioni tecniche a favore degli allevamenti. Poi è importantissima la ricerca per contrastare nel breve e medio periodo la proliferazione del granchio. Anche la commercializzazione può dare un aiuto in questo momento, anche se non è certo risolutiva”.
Primo tema, i risarcimenti. La Regione può intervenire all’interno del primo provvedimento adottato per sostenere le comunità colpite dai fenomeni di grandine e alluvione di luglio. Si tratta di 3 milioni di euro, una parte dei quali possono essere destinati a ristori immediati. Poi il lavoro comune da avviare con la Conferenza delle Regioni e con il Governo, e con i sindaci interessati. Le Regioni costiere del Nord Adriatico, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, hanno già inviato al Governo un documento, affinchè adotti le misure necessarie per contenere i danni all’ambiente marino e all’economia causati dal granchio blu.
Sugli investimenti si possono utilizzare i fondi europei per la pesca (Feampa) che per l’Emilia-Romagna ammontano a 40 milioni di euro, per interventi e soluzioni tecniche di sostegno agli allevamenti, reti e protezioni.
Giovedì il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, farà un sopralluogo nella zona e incontrerà l’assessore Mammi, gli amministratori e gli operatori economici.
“Qui c’è un patrimonio che per l’Emilia-Romagna è irrinunciabile e insostituibile – ha detto l’assessore Mammi -. Abbiamo chiesto lo stato di emergenza nazionale, ma per Goro e Comacchio serve un’attenzione particolare, perchè si tratta di un comparto produttivo strategico. L’emergenza nazionale è comunque importante perchè prevede procedure straordinarie, più rapide, veloci e flessibili. I tre milioni di euro messi a disposizione dal Governo sono una boccata d’ossigeno – chiude Mammi -, ma serve un fondo nazionale, risorse più importanti. E poi bisogna sospendere i mutui e gli adempimenti fiscali, l’accesso al credito, un tavolo nazionale assieme alle banche”.
“La presenza del granchio blu, con i danni gravissimi provocati agli allevamenti di vongole, ha innescato una vera e propria emergenza sia sui piani produttivo ed economico che sociale”, è stato il commento unanime degli operatori e dei sindaci di Goro, Maria Bugnoli, e di Comacchio, Pierluigi Negri: “Servono interventi e ristori, anche a seguito della richiesta di emergenza nazionale fatta al governo, per dare una prospettiva alle famiglie e alle imprese che vivono dell’economia dell’acquacoltura nel ferrarese”.
La Regione ha autorizzato raccolta, pesca e la vendita del granchio ovunque e con tutti i mezzi, anche con la pesca fino a 300 metri dalla riva ma non può essere tutto a carico delle imprese che già perdono il prodotto e il novellame. C’è la disponibilità della Regione a contributi per i granchi raccolti e smaltiti.
Al momento, le semine di novellame sono andate in gran parte distrutte ed è a rischio la produzione del 2024. Inoltre, la pesca del granchio blu, per cercare di arginare la sua presenza, nelle ultime 7 settimane è andata a ritmo di 2 mila quintali al giorno con costi per la raccolta, il carburante e lo smaltimento che non possono essere affrontati più a lungo dai pescatori. Anche la commercializzazione – è stato detto -, pur essendo una possibilità risolve in minima parte il problema e riguarda il 5% del prodotto.

– Foto: Ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –

(ITALPRESS).

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Più donne e giovani fanno impresa nel mondo della cultura

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Più donne e giovani fanno impresa nel mondo della cultura

ROMA (ITALPRESS) – In Italia sempre più donne e giovani puntano sulla cultura per fare business. Sul totale delle aziende esistenti nel Paese, come mostra una analisi di Unioncamere e Centro studi Tagliacarne, una su quattro è un’impresa al femminile, mentre una su 10 è guidata da under 35. In entrambi i casi, il peso percentuale di donne e giovani è maggiore rispetto al totale delle aziende italiane, in cui le imprese femminili valgono da sole più del 22% del totale e quelle giovanili quasi il 9%.
fsc/gsl

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L’uomo scomparso sabato era finito con l’auto in una scarpata 

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AGI – È stato trovato in una scarpata, all’interno della sua vettura ormai privo di vita, Massimo Bovo, l’uomo che era sparito dalla serata di sabato dalla sua abitazione di Cossato, nel biellese

La vettura era in una zona boschiva fuori dall’abitato di Curino. L’auto di Bovo è precipitata dalla Provinciale che collega i paesi di Pray e Curino. Sul posto 118, Vigili del Fuoco e Carabinieri per i rilievi di rito. Molto probabilmente verrà disposta l’autopsia per stabilire con esattezza le cause del decesso.

L’allarme per la scomparsa di Bovo era stato lanciato domenica sera, dopo che non aveva più dato notizie di sé ai familiari. Fin da subito le ricerche si sono concentrate tra Curino e l’area di Castelletto Cervo: in campo le squadre dei Vigili del Fuoco, insieme alle unità cinofile e ai Carabinieri. Per l’occasione sono stati impiegati anche i droni, fino al tragico epilogo. 

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Venezia, Brugnaro “Rifinanziare la legge speciale”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha effettuato una serie di sopralluoghi in alcune delle zone interessate dai lavori di ripristino delle rive. Ammontano a circa 30 milioni gli interventi che l’Amministrazione comunale sta mettendo a gara o sta eseguendo solo per il ripristino delle rive maggiormente danneggiate. Il sindaco, che si è soffermato in particolare in riva Sette Martiri e Riva Contarini, ha ribadito come sia fondamentale il rifinanziamento della Legge speciale per eseguire gli interventi necessari a “salvare Venezia”, la cui manutenzione è straordinaria e con costi a dir poco “speciali”. “Venezia è patrimonio dell’Umanità e quindi è necessario che a tutti i livelli si intervenga per tutelarla”, ha commentato il sindaco. “Il Comune sta facendo la sua parte, sta procedendo con un piano emergenziale su rive e fondamenta in centro storico e nelle isole, ma è indispensabile ottenere in tempi rapidi il rifinanziamento della Legge speciale. Abbiamo predisposto anche un dettagliato dossier”. Da qui l’appello rivolto in primis al Governo, a cominciare dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “I fondi stanziati a titolo di rifinanziamento della Legge speciale per Venezia termineranno nell’annualità 2024, ultima tranche del lotto di 285 milioni messi nel 2017 dall’allora governo Gentiloni su interessamento in prima persona del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ancora oggi ringraziamo. Senza, non sarà pertanto più possibile provvedere alla necessaria alla salvaguardia della Città”, conclude Brugnaro. La richiesta unitaria e trasversale del Consiglio comunale, già proposta nel 2020 al Governo Conte e reiterata ai successivi, è quella di rifinanziare in modalità pluriennale e strutturale la Legge speciale per Venezia, con risorse da conferire direttamente ai bilanci del Comune di Venezia e degli altri Comuni di Gronda, per un importo di 150 milioni di euro l’anno per i prossimi dieci anni.

– Foto: Ufficio stampa Comune di Venezia –

(ITALPRESS).

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