Chiudi

Notizie

Notizie

Voleva forse fare gol e invece…. brutta disavventura per un cucciolo di cinghiale [VIDEO]

voleva-forse-fare-gol-e-invece….-brutta-disavventura-per-un-cucciolo-di-cinghiale-[video]

AGI – Brutta disavventura per un cucciolo di cinghiale che era rimasto impigliato nella rete di una porta di calcetto e che poi è stato salvato dai carabinieri. È avvenuto questa mattina, a Castelnuovo di Porto, vicino Roma.

L’ongulato che, probabilmente, aveva visto dei ragazzini che giocavano a calcio e voleva partecipare alla ‘partitella’ occasionale, si era infilato nella porta ed era rimasto impigliato nella rete. L’animale, nel dimenarsi, stava rischiando di soffocare. A seguito di una segnalazione al 112 sono intervenuti i carabinieri della stazione di Castelnuovo di Porto che hanno liberato il cinghiale che si è poi autonomamente allontanato raggiungendo il vicino bosco alla ricerca della madre

Leggi
Notizie

Nordio visita le Vallette di Torino, due detenute sono morte ieri

nordio-visita-le-vallette-di-torino,-due-detenute-sono-morte-ieri

AGI – Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, si recherà questa mattina in visita al carcere ‘Lorusso e Cutugno’ delle Vallette a Torino. La visita del guardasigilli avviene all’indomani della morte di due donne detenute nella casa circondariale del capoluogo piemontese.

La prima si chiamava Susan John, 43 anni, nigeriana, detenuta con fine pena 2030, madre. Si è lasciata morire di fame. La sua forza vitale si è affievolita piano piano in una delle due camere del reparto ATSM, acronimo che sta per ‘Articolazione tutela salute mentale’ ma che per tanti conoscitori delle prigioni significa ‘piccolo manicomio’. Sono 247, secondo l’ultimo rapporto di ‘Antigone’, le persone in Italia a essere ospitate in questi contesti per ‘contenere’ il loro disagio pschico.

Una poliziotta penitenziaria l’ha trovata accasciata nel bagno intorno alle tre della notte scorsa. Ha chiesto aiuto, hanno provato a rianimarla. Quale sia stata la causa precisa della sua fine lo stabilità l’autopsia disposta dalla Procura, c’è chi parla di ‘infezione’ intervenuta su un corpo già mortificato dal digiuno e dalla disidratazione.

La seconda detenuta era italiana, 28 anni, si è tolta la vita impiccandosi nello stesso carcere di Torino dove la notte scorsa è stata trovata Susan John. A quanto apprende l’AGI in passato la giovane avrebbe già cercato di tsuicidarsi. Di lei si sa ancora poco, mentre della donna nigeriana è certo che fosse in buona salute fisica fino a un certo punto.

L’avvocato della detenuta nigeriana: andava ricoverata 

Dopo il suo arrivo al Lorusso-Cotugno una ventina di giorni fa, ha cominciato a dire no a tutto. No al cibo, no all’acqua, no agli integratori, no a un ricovero in ospedale. Parlava giusto per chiedere quando il suo compagno, impegnato coi turni in fabbrica, sarebbe andato a visitarla. Il 6 luglio è stato il suo ultimo giorno di libertà quando i giudici della Cassazione l’hanno condannata al carcere nell’ambito di un’inchiesta sullo sfruttamento della prostituzione.

“Non rivendicava nulla, non protestava per avere qualcosa” racconta all’AGI l’avvocato Wilmer Perga, uno che in decenni di professione ne ha viste tante ma non esita a definire “incredibile” questa vicenda. E proprio la mancata rivendicazione di uno sciopero della fame potrebbe averla portata alla morte perché non si sarebbe attivato il controllo dei parametri vitali che si fa nel caso di sciopero dichiarato.

Ma che il suo fosse un caso degno di attenzione era noto. I medici la visitavano, le videocamere riprendevano la sua quotidianetà sempre più assorta. “Una settimana fa mi ha chiamato un’ispettrice della polizia giudiziaria per dirmi che era preoccupata perché non mangiava – spiega Perga -. Due giorni fa è arrivata la chiamata della direttrice del carcere che mi manifestava la sua preoccupazione per il prolungato digiuno”.

Leggi
Notizie

A Malta senza permessi, arresti di migranti e lavoratori stranieri

a-malta-senza-permessi,-arresti-di-migranti-e-lavoratori-stranieri

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Decine di migranti e lavoratori stranieri sono stati arrestati nei giorni e nelle settimane scorsi dalle autorità maltesi durante raid e ispezioni in varie località a Malta e Gozo. Durante le ispezioni, la polizia ha preso di mira cittadini di paesi terzi sospettati di vivere o lavorare a Malta senza i necessari permessi.
Al momento dell’arresto, le persone vengono scortate su un autobus della polizia, portate in un centro di detenzione e, dopo ulteriori indagini, saranno espulse da Malta. La maggior parte di loro vengono arrestati per strada e sui mezzi pubblici.
Gli arresti di massa di persone provenienti da paesi africani e asiatici sono effettuati dalla Squadra Immigrazione della Polizia, assistita dai Servizi di Detenzione. Tuttavia, altre ispezioni congiunte che coinvolgono due agenzie governative; Identity Malta e Jobplus prendono di mira i cantieri perchè sospettati di impiegare cittadini di paesi terzi privi dei documenti di lavoro richiesti.
Identity Malta ha esortato i datori di lavoro maltesi a prendere le misure necessarie per determinare lo status legale dei propri dipendenti, aggiungendo che “i lavoratori stranieri, in particolare quelli provenienti da paesi al di fuori dell’Unione Europea, dovrebbero avere un permesso di soggiorno che includa le informazioni del datore di lavoro e il ruolo per quale è impiegato”. La polizia ha confermato che i raid e le ispezioni continueranno nei prossimi giorni e settimane.

– foto: CMRU – Polizia di Malta

(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Borghi “Riapriamo il Parlamento e discutiamo di salario minimo”

borghi-“riapriamo-il-parlamento-e-discutiamo-di-salario-minimo”

ROMA (ITALPRESS) – «Destra e sinistra hanno giocato, con una buona dose di cinismo visto che si parla di povertà, una partita di posizionamento dentro una inutile passerella mediatica”. Lo afferma il parlamentare di Italia Viva, ex Pd, ora capogruppo del Terzo Polo al Senato Enrico Borghi intervistato da La Repubblica.
“Lo sanno tutti che 14 miliardi per finanziare la proposta Conte-Landini non ci sono. Quindi diventa tutto tattica. A destra per sterilizzare le tensioni, a sinistra per affermare la teoria del campo largo. Noi diciamo: anzichè cercare spazi nei tg, aprite il Parlamento, discutiamo di salario minimo e della proposta Cisl di partecipazione agli utili dei lavoratori, a prima firma Renzi».
“Noi siamo il centro riformista – continua Borghi – distante dai sovranisti e dai populisti. In Italia la sinistra modello “Fronte Popolare” si è sempre e solo assicurata l’opposizione. Qualora riscoprisse il riformismo, ritroverebbe la sintonia col Paese. La scelta sta a loro». Calenda ha detto che i gruppi del Terzo Polo sono praticamente già sciolti, ma che lui non può lasciare perchè c’è il suo cognome nel logo… Per tagliar corto, quando divorziate? «I gruppi sono strumenti operativi di una volontà politica. La nostra è creare la casa di tutti i riformismi italiani alle Europee. Si chiama politica. E si fa con chi ci sta e chi ci crede».

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Rapinano un orologio da oltre 400mila euro a Milano

rapinano-un-orologio-da-oltre-400mila-euro-a-milano

AGI – Un furto pianificato con oggetto un prezioso orologio Richard Mille RM11-02 dal valore stimato di 400/500 mila euro, messo in atto il 1 agosto scorso ai danni di un turista libico di 43 anni, a Milano per una visita di piacere: mentre il turista passeggiava per le vie del centro, all’altezza di via Morrone, è stato afferrato al braccio da un uomo che, dopo essere riuscito a scaraventarlo a terra, gli ha sottratto il prezioso orologio.

Le indagini della Polizia di Milano, coordinata dalla Procura, hanno portato al fermo di tre pregiudicati, due cittadini francesi di 34 e 35 anni e una cittadina marocchina 42enne.

Una quarta persona, l’autore materiale del furto, è tuttora ricercata. Le indagini degli agenti della Squadra Mobile, partendo dalle immagini di videosorveglianza della zona, hanno fatto capire subito che si trattava di un piano concordato tra gli arrestati.

Il turista libico era infatti stato “agganciato” sin dall’uscita da un noto albergo del quadrilatero in cui alloggiava. I quattro lo avevano pedinato tutto il giorno fino a quando, dopo cena, verso le 21.40, uno del gruppo gli era scagliato contro per sottrargli l’orologio. Si è poi scoperto che i tre uomini fermati a Milano si appoggiano presso una abitazione nella disponibilità della marocchina fermata.

Il fermo è scattato avuta la contezza che il gruppo, sempre col supporto della donna, si stava organizzando per lasciare Milano. Per gli inquirenti, i tre franco algerini sarebbero anche gli autori di un’altra rapina, avvenuta il 30 agosto 2021 in via della Spiga, questa volta ai danni di un cittadino rumeno, con oggetto un altro orologio Richard Mille modello 011, “one from five limited edition”, del valore di circa un milione di euro: le indagini sono tuttora in corso. 

Leggi
Notizie

In provincia di Milano le famiglie più indebitate, sale rischio usura

in-provincia-di-milano-le-famiglie-piu-indebitate,-sale-rischio-usura

MESTRE (ITALPRESS) – Al 31 dicembre 2022 l’importo medio dell’indebitamento per nucleo famigliare presente in Italia è salito a 22.710 euro. Complessivamente lo stock dei debiti bancari in capo a tutte le famiglie italiane si è attestato sul livello record di 595,1 miliardi di euro ed è aumentato del 3,5 per cento rispetto al 2021.
A darne conto è l’Ufficio studi della CGIA che a seguito di questi risultati paventa un altro rischio: la recrudescenza dell’usura. Sebbene il numero delle denunce alle forze dell’ordine di questo reato sia da tempo in calo, non è da escludere che l’incremento dei debiti delle famiglie spinga più di qualcuno a rivolgersi agli usurai che, da sempre, sono più “disponibili” di chiunque altro ad aiutare chi si trova a corto di liquidità, soprattutto nei momenti economicamente più difficili. E’ noto a tutti che l’usura è un fenomeno “carsico”: difficilmente chi è caduto nella rete degli strozzini si rivolge alle forze dell’ordine. Le vittime, molto spesso, sono minacciate ed hanno paura per la propria incolumità fisica e per quella dei propri cari.
Chi rivuole i propri soldi, infatti, non si fa alcun scrupolo; non solo applica nel giro di qualche mese tassi di interesse spaventosi, ma è disposto a qualsiasi cosa pur di recuperare quanto prestato, in ultima istanza anche alle maniere forti.
Sebbene lo stock dei debiti sia in aumento a causa dell’inflazione, dell’incremento del costo dei mutui e dell’impennata delle bollette che hanno segnato negativamente gran parte dell’anno scorso, la situazione è critica, ma ancora sotto controllo. E’ probabile che l’incremento dei debiti sia in parte riconducibile alla forte ripresa economica avvenuta nel biennio 2021-2022. Le aree provinciali più esposte economicamente, infatti, sono anche quelle che presentano i livelli di reddito più elevati. Sicuramente in queste realtà tra gli indebitati ci sono anche nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, il maggiore indebitamento di questi territori potrebbe essere riconducibile ai significativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare che, ovviamente, sono in massima parte ascrivibili alle famiglie che hanno un buon tenore di vita.
Altra cosa, invece, è interpretare i dati del Mezzogiorno; in termini assoluti la situazione è meno critica che nel resto del Paese, anche se il peso dell’indebitamento delle famiglie più povere è sicuramente maggiore che altrove. Va altresì ricordato che la maggiore incidenza del debito sul reddito si registra nelle famiglie economicamente più vulnerabili, ovvero in quelle a rischio povertà ed esclusione sociale. I dati dell’Istat ci dicono, inoltre, che le crisi che si sono succedute dal 2008 in poi hanno aumentato il numero dei nuclei familiari in difficoltà economica, visto che gli effetti di questi choc economici hanno aumentato il divario tra poveri e ricchi.
Con il progressivo rallentamento dell’economia e il conseguente crollo dei prestiti bancari alle imprese avenuto negli ultimi mesi, non è da escludere che sia in atto un “avvicinamento” delle organizzazioni criminali verso le micro aziende a conduzione familiare: come gli artigiani, i negozianti e tante partite Iva. Da sempre il mondo dei lavoratori autonomi è quello più a rischio. In passato, a seguito di una spesa imprevista o di un mancato incasso, molti sono stati costretti a indebitarsi per poche migliaia di euro con soggetti che inizialmente si presentavano come dei benefattori, ma nel giro di qualche mese si trasformavano in quello che sono veramente: dei criminali.
Per evitare tutto ciò bisogna invertire la tendenza, tornando a dare liquidità alle micro imprese, altrimenti molte di queste potrebbero finire tra le braccia degli usurai. Non solo, è altresì necessario incentivare il ricorso al “Fondo per la prevenzione” dell’usura. Uno strumento, quest’ultimo, introdotto per legge da alcuni decenni, ma poco utilizzato, anche perchè sconosciuto ai più e, conseguentemente, con scarse risorse economiche a disposizione.
Le famiglie più in “rosso” sono ubicate nella provincia di Milano, con un debito medio di 35.342 euro ( 5,1 per cento rispetto al 2021); al secondo posto scorgiamo quelle di Monza-Brianza, con 31.984 euro ( 3 per cento) e al terzo posto le residenti a Bolzano, con 31.483 euro ( 5 per cento). Appena fuori dal podio notiamo quelle di Roma, con un debito medio che ammonta a 30.851 euro ( 2,8 per cento) e quelle di Como, con 30.276 euro ( 3,8 per cento). Tra le meno esposte, invece, segnaliamo le famiglie residenti nella provincia di Agrigento, con un debito di 10.302 euro ( 3 per cento) e quelle di Vibo Valentia, con 9.993 euro ( 1,9 per cento).
Infine, le famiglie meno indebitate d’Italia si trovano a Enna, con un “rosso” pari a 9.631 euro ( 3,6 per cento). Nel 2022 la provincia d’Italia che ha subito la variazione di crescita dell’indebitamento familiare più importante è stata Ravenna ( 9,1 per cento), mentre l’unica che ha subito una contrazione è stata Vercelli (-2,3 per cento).

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Mattarella “La tragedia di Stazzema fu un massacro di innocenti”

mattarella-“la-tragedia-di-stazzema-fu-un-massacro-di-innocenti”

ROMA (ITALPRESS) – “Sant’Anna di Stazzema è uno dei luoghi simbolo della tragedia della Seconda Guerra Mondiale in cui affondano le radici più profonde dei valori della Costituzione repubblicana. Un luogo di memoria, di dolore immenso, insensato e ingiustificabile, divenuto emblema di riscatto civile, di ribellione alla violenza più feroce e disumana, di solidarietà, di ricostruzione morale e sociale.
E’ un dovere per la nostra comunità ricordare quanto avvenne settantanove anni or sono a Sant’Anna e nelle altre frazioni di Stazzema, quando militari nazisti delle SS, sostenuti da fascisti locali, misero in atto una delle stragi più efferate del conflitto”. E’ il mesaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Fu un massacro di vite innocenti. Donne, anziani, bambini – ben oltre cinquecento – vennero uccisi senza pietà. Tanti i corpi bruciati e resi irriconoscibili.
L’Europa toccò il fondo dell’abisso. Neppure l’infamia della rappresaglia poteva giustificare lo sterminio, la strategia dell’annientamento”.
“Da quegli abissi sono ripartiti il cammino del popolo italiano e del Continente europeo e spetta a ciascuno custodire e consegnare il testimone della memoria alle generazioni più giovani perchè possano essere consapevoli protagoniste di un futuro responsabile in cui non siano più messi a rischio i valori della persona umana” conclude Mattarella.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Maxi incidente in Autostrada: 7 auto coinvolte. Otto km di coda tra Anagni e Colleferro

maxi-incidente-in-autostrada:-7-auto-coinvolte.-otto-km-di-coda-tra-anagni-e-colleferro

AGI – Alle 7 di stamattina sull’autostrada A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra Anagni e Colleferro verso Napoli, c’è stato un incidente all’altezza del chilometro 594 che ha coinvolto 7 autovetture. Ne dà notizia Autostrade per l’Italia in una nota.

Sul luogo sono intervenuti i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione 5 Tronco di Fiano Romano di Autostrade per l’Italia. Attualmente il traffico scorre su due corsie e si registrano 8 chilometri di coda in direzione di Napoli.

 

AGGIORNAMENTO
A1 MILANO-NAPOLI ➡️ Napoli
CODA di 7 km tra Frosinone e Ceprano dal km 633
Entrata consigliata verso Napoli: Pontecorvo
Uscita consigliata provenendo da Roma: Frosinone https://t.co/DTSgMqyrNH

— My Way di Autostrade per l’Italia (@MyWayASPI)
August 12, 2023

 

Agli utenti diretti verso Napoli Aspi consiglia di uscire a San Cesareo sulla diramazione di Roma sud, percorrere la SS6 Casilina e rientrare in A1 alla stazione di Anagni. 

Leggi
Notizie

Sequestrati nel foggiano 24 mila litri di gasolio, sei denunciati

sequestrati-nel-foggiano-24-mila-litri-di-gasolio,-sei-denunciati

FOGGIA (ITALPRESS) – Sono oltre 24.000 i litri di gasolio ad uso agevolato sequestrati dalla Guardia di Finanza di Lucera e che erano destinati ad essere introdotti in consumo di contrabbando, senza il pagamento delle previste imposte (accise). Contestualmente, sono stati posti sotto sequestro i mezzi utilizzati per il trasporto illegale del prodotto, un deposito commerciale, nonchè alcune cisterne munite di pompe di erogazione.
Al termine dell’attività, le Fiamme Gialle hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria 6 persone, per contrabbando nonchè di ricettazione ed utilizzo di atti falsi.
Nel contempo, i Finanzieri hanno eseguito, su tutto il territorio del Subappennino Dauno, numerosi interventi finalizzati alla verifica dell’osservanza della disciplina dei prezzi da parte dei distributori di carburante, riscontrando 6 violazioni.

– foto: Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Malta, dozens of third-country nationals arrested

malta,-dozens-of-third-country-nationals-arrested

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Dozens of migrants and foreign workers were arrested in recent days and weeks by the Maltese authorities during raids and inspections in various localities around Malta and Gozo. During the inspections, the police are targeting third-country nationals suspected that they are living or working in Malta without the necessary permits.
Upon arrest, the people are escorted on a police bus, taken to a detention centre, and following further investigations, they will be deported from Malta. Most of them are being rounded up in streets and on public transport.
The mass arrests of people from African and Asian countries are being carried out by the Policès Immigration Squad, assisted by the Detention Services. However, other joint inspections involving two government agencies; Identity Malta and Jobplus are targeting construction sites on suspicion of employing third-country nationals without the required working documents.
Identity Malta urged Maltese employers to take the required steps to determine their employees’ legal status, adding that “foreign workers, particularly those from countries outside the European Union, should have a Residence Permit that includes the employer’s information as well as the role for which he or she is employed.”
The police confirmed the raids and inspections will continue in the coming days and weeks.

– foto: CMRU – Polizia di Malta

(ITALPRESS).

Leggi
1 868 869 870 871 872 1.128
Page 870 of 1128