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Il nipote di Papa Pio II ferisce alla gola artista di strada con un coccio di bottiglia 

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AGI – Paura a Trastevere, al centro di Roma, quando un uomo ha ferito con un coccio di bottiglia rotto un artista di strada keniota. L’uomo è stato poi arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. E a finire nei guai è un personaggio conosciuto: Ranieri Adami Piccolomini, 48enne pronipote di Papa Pio II, e noto nella Capitale come il ‘Conte Nero‘.

Un soggetto particolare, già noto alle forze dell’ordine per il suo passato. Dopo aver comunque trascorso un periodo in carcere per reati collegati allo spaccio di droga e alla detenzione di armi, il ‘Conte Nero’ era tornato in libertà anche se in questi anni è stato in altre indagini che vanno dalle aggressioni, fino ai maltrattamenti in famiglia.

Lo scorso 5 agosto, l’uomo, si era avvicinato ai militari impegnati in strade sicure, li aveva minacciati di morte e gli aveva intimato di consegnarli le armi. Per questo era stato denunciato. A mezzanotte di ieri, a nemmeno una settimana da questo episodio, Ranieri Adami Piccolomini ha aggredito con una bottiglia rotta un artista di strada in un locale di piazza Sant’Apollonia, a pochi passi da piazza Santa Maria in Trastevere.

L’uomo, che stava cenando, è stato ferito al collo, al limite della giugulare. Per tutta risposta il keniota ha reagito colpendo l’aggressore con una sedia. Panico tra i presenti, urla da parte dei tantissimi giovani che animavano le vie di Trastevere.

Sul posto sono giunte diverse ambulanze ed entrambi i feriti sono stati portati in ospedale. Intervenuti i carabinieri della stazione di Roma Porta Portese che indagano sui fatti.

L’artista, miracolato, è stato già dimesso con 20 giorni di prognosi. Il ‘Conte Nero’, trattenuto in osservazione al Fatebenefratelli Isola Tiberina per esami diagnostici, è stato dimesso con 30 giorni di prognosi e arrestato per tentato omicidio. Sarà ora condotto a Regina Coeli

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Caro voli, Intrieri “Una norma serviva, Ad Ryanair agghiacciante”

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ROMA (ITALPRESS) – Quello del governo è “un provvedimento non usuale ma finalmente c’è un provvedimento e c’è qualcuno che vuole cominciare a regolare il trasporto aereo in Italia. Non è poco in questo Paese”. Lo dice in un’intervista all’Italpress Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia, intervenendo sulla polemica innescata dal Ceo di Ryanair, Eddie Wilson, con il ministero delle Imprese e del Made in Italy in merito alla misura prevista nel Dl Asset per fronteggiare il caro voli. “E’ un provvedimento che distorce il mercato? Potrebbe, vedremo l’Europa cosa dirà; di certo cerca di porre un limite all’effetto varianza ed è comprensibile per quelle aree del Paese che necessitano di connettività aerea perchè non hanno molte alternative, come ad esempio la Sicilia e la Sardegna”, sottolinea Intrieri.
Quanto dichiarato dal ceo di Ryanair è per Intrieri “agghiacciante”. “Tu vai davanti a un ministro di uno Stato sovrano, poi esci e spari fango su quello stesso ministro. Lui – ricorda il manager – ha detto che Urso è un incompetente circondato da incompetenti, ha detto che Schifani, il presidente di una delle Regioni più importanti d’Italia ed ex seconda carica dello Stato dice schifezze. Se questo l’avesse fatto in Francia gli avrebbero ritirato il passaporto, ma purtroppo siamo in Italia e oramai Ryanair è il player più importante che abbiamo: c’è questa anomalia di avere un soggetto che ha il 60% del mercato perchè in 25 anni gli è stato consentito e si possono prendere anche il lusso di trattare a pesci in faccia le istituzioni, il governo italiano e il governo siciliano, perchè questo Wilson ha fatto”.
Secondo Intrieri “conseguenze non ce ne saranno, loro non toglieranno mai gli aerei dall’Italia perchè per loro il nostro Paese è l’America, è il mercato più importante che hanno; quindi, loro minacciano ma non faranno nulla; dall’altra parte si sentono forti perchè ormai controllano in gran parte il sistema del trasporto aereo in Italia. E’ chiaro che faranno pressioni sperando che Urso e il ministro li accontentino e loro continuino nella loro straordinaria parabola ascendente di dominio assoluto in questo Paese”.
Parlando del Governatore siciliano Renato Schifani, Intrieri evidenzia che “certamente in Sicilia c’è un presidente che ha mostrato una dignità e un orgoglio fuori dal comune. Non so a livello di governo nazionale cosa vorranno fare, certamente da italiano mi sento mortificato, un soggetto che viene dall’Irlanda esce dall’ufficio dal ministro e lo offende, al di là delle ragioni e del torto esiste una certa educazione istituzionale che il signor Wilson ha buttato”.
“L’Italia in Europa nel trasporto aereo è sotto scacco per la questione ITA che è un problema serissimo”, spiega Intrieri. “Io penso che obiettivamente gestire con una minor varianza le classi tariffarie sia qualcosa fatto nell’interesse dei consumatori. Credo – continua – che sia scandaloso pagare 10 euro un biglietto aereo, ma credo sia altrettanto scandaloso pagare 500 euro, oramai il viaggiatore italiano è educato da Ryanair e questo è il dramma”.
Sulla questione algoritmo “è l’unica cosa su cui son d’accordo con Wilson, è una invenzione giornalistica. Ad esempio – osserva – Ryanair vede a quanto vende WizzAir e vede a quanto vende ITA, vedono il riempimento degli aerei e in quel modo vengono gestite le politiche dei prezzi, così come la profilazione nel trasporto aereo è molto difficile e non si può fare perchè c’è un campione di popolazione da analizzare così ampio e diversificato che trovare le variabili corrette per identificare il comportamento dei consumatori sarebbe difficilissimo”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Commemorazione Piazzale Loreto. Alparone “Essere qui no dovuto, voluto”

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MILANO (ITALPRESS) – “Essere qui oggi non è dovuto, è voluto. La presenza del nostro gonfalone di Regione Lombardia, così come degli altri enti e delle altre realtà territoriali danno il significato di una presenza che serve a costruire memoria, presente e futuro”. Così il vicepresidente di Regione Lombardia, Marco Alparone, su delega del presidente Attilio Fontana, intervenendo a Milano, alla cerimonia di commemorazione dell’eccidio di Piazzale Loreto, risalente a 79 anni fa. “Ricordo quando, da giovane, ho ricoperto l’incarico di sindaco di Paderno Dugnano – ha proseguito – venivo a Milano per ricordare gli italiani caduti. Vedere questa piazza piena il 10 di agosto restituisce un bel significato dell’esserci e del voler esserci”.

Foto: ufficio stampa Regione Lombardia

(ITALPRESS).

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Rapinano passeggeri sul treno a Lecco armati di machete

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Rapinano passeggeri sul treno a Lecco armati di machete

LECCO (ITALPRESS) – La Polizia ha arrestato a Lecco due cittadini centroafricani, rispettivamente di 22 e 25 anni, perché resisi responsabili di rapina e lesioni aggravate e di porto abusivo di arma. L’allarme è scattato quando un ragazzo, che si trovava a bordo di un treno regionale, ha telefonato alla sala operativa della Questura di Lecco, segnalando la presenza di un uomo straniero che minacciava i passeggeri brandendo un grosso coltello tipo machete.
tvi/gtr

(Fonte video: Polizia di Stato)

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Palalic “La Serbia cresce, Italia naturale alleata”

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PALERMO (ITALPRESS) – I rapporti con l’Italia, le tensioni in Kosovo e nei Balcani, la guerra in Ucraina. Ne ha parlato in un’intervista all’Italpress Jovan Palalic, deputato e segretario del Partito popolare serbo e presidente del gruppo parlamentare di amicizia Italia-Serbia. “La mia prima missione è occuparmi dell’Italia”, dice Palalic, secondo cui quello guidato da Giorgia Meloni “è praticamente il primo Governo che vuole concentrarsi, dopo molti anni, sui Balcani occidentali – sottolinea -. Per noi in Serbia è molto importante vedere un Governo italiano che si comporta così, con i fatti e non solo a parole, perchè l’Italia è naturalmente alleata dei popoli balcanici, conosce bene come funziona la politica balcanica, che è molto complicata. La posizione dell’Italia è equilibrata e vuole ascoltare tutti i popoli, per soddisfare tutti gli interessi, senza conflitti”.
Con questo approccio “equilibrato”, evidenzia Palalic, “l’Italia può diventare politicamente il Paese vincitore nei Balcani e svolgere un ruolo importante, di pacificazione”.
Quella in Kosovo è una situazione “molto complicata e molto triste per noi”, con un’accelerazione della crisi “provocata dall’amministrazione Biden” allo scoppio della guerra in Ucraina. “E’ tutto collegato, gli Stati Uniti vogliono risolvere velocemente una crisi in Europa per poi concentrarsi sull’Ucraina”, afferma senza dubbi Palalic. “In Kosovo, che la Serbia considera suo territorio, vivono tanti serbi, specie al Nord – aggiunge -. Il primo ministro Kurti ha imposto decisioni che non sono in favore della popolazione serba, ha imposto risultati delle elezioni locali dove sono stati eletti quattro sindaci albanesi con solo il 3% di sostegno. Si trovano al potere senza alcuna legittimità e fanno pressioni e minacce contro i serbi. Lo scopo di Kurti e degli Stati che lo appoggiano, tra tutti Stati Uniti e Germania, è svuotare di serbi il nord del Kosovo. Non passa giorno senza che un serbo non venga arrestato. Pressioni insopportabili che nessun Governo di Belgrado potrà mai accettare”.
Palalic ribadisce che “tutti i negoziati sono guidati da rappresentanti dall’amministrazione Biden: c’è un piano, non è un segreto. Si deve risolvere tutto entro l’anno, poi comincia la campagna elettorale negli Usa e bisogna risolvere la questione dell’indipendenza del Kosovo. Secondo me è impossibile
che qualsiasi Governo di Belgrado accetti. Non ci ascoltano”. Sul conflitto in Ucraina la Serbia ha una posizione che “molti non possono capire”, una posizione “neutrale, unica”. Il deputato serbo ricorda che “siamo stati l’unico Paese europeo bombardato e sotto sanzioni per un decennio, l’unico Paese europeo cui si vuole togliere parte del suo territorio. Siamo dipendenti dal 100% di gas russo. Non vogliamo imporre sanzioni contro la Russia per questo, non possiamo farlo neanche moralmente. I Paesi occidentali lo hanno fatto nei nostri confronti, la Russia no.
Condanniamo la guerra e la violazione dell’integrità territoriale ucraina: rispettiamo l’integrità territoriale ucraina e condanniamo la guerra, del resto noi la guerra l’abbiamo subita e sofferta, ma non vogliamo imporre sanzioni”.
Al di là delle questioni politiche, la Serbia sta attraversando un periodo positivo a livello economico. “Siamo concentrati su nuovi investimenti, abbiamo delle ottime basi – assicura -. Abbiamo prezzi di gas ed elettricità bassissimi e favorevoli per gli investimenti. C’è un problema di inflazione che risolveremo entro la fine dell’anno”. La Serbia ha ottenuto l’organizzazione di Expo 2027, che si svolgerà a Belgrado. Un evento internazionale a livello mondiale che può dare grande slancio al Paese. “Belgrado sta crescendo anche con grandissimi investimenti da est e ovest, Cina, Emirati Arabi, Israele, Germania. Siamo pronti a raccogliere questa grande opportunità”. Nella capitale serba, nei mesi scorsi, “oltre 70 aziende italiane e serbe si sono scambiate idee per fare business. La politica del Governo di centrodestra non è solo parole, sono assolutamente fatti concreti. In autunno aspettiamo le visite dei presidenti di Regione Lombardia, Fontana, e Veneto, Zaia. E’ il momento dell’Italia nei Balcani occidentali”, conclude.

– fonte foto Jovan Palalic –

(ITALPRESS).

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Morto a 48 anni il consigliere di amministrazione della Rai Riccardo Laganà

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AGI – È morto per un malore improvviso a 48 anni il consigliere di ammnistrazione della Rai Riccardo Laganà. Lo ha annuciato la Rai in una nota. “L’improvvisa scomparsa di Riccardo Laganà è un dolore profondo per tutta la ‘sua’ Rai, di cui è stato orgogliosamente parte e che ha rappresentato nel Consiglio di Amministrazione, dando voce a chi, con il proprio lavoro, fa vivere quotidianamente il Servizio Pubblico”.

La Presidente Rai Marinella Soldi e l’Amministratore Delegato Roberto Sergio si fanno interpreti del grande cordoglio del Consiglio di Amministrazione e di tutti i lavoratori Rai per la morte di Riccardo Laganà. “Nel suo ruolo di Consigliere di Amministrazione – proseguono Soldi e Sergio – Lagana’ ha sempre rappresentato, con determinazione e fermezza, ma con lealtà e grandissimo senso di responsabilità, il punto di vista dei lavoratori Rai, per un’Azienda che desiderava fosse realmente un punto di riferimento autorevole per i cittadini e per la quale si è sempre speso generosamente in prima persona”. 

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L’ombra del racket sul litorale romano: tre esplosioni in tre giorni 

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AGI – Torna l’ombra del racket sul lungomare romano. Tre bombe carta esplose nel giro di tre giorni. Le prime due nella notte tra il 7 e l’8 agosto scorso a Ostia e Fiumicino. E ieri sera la terza: un ordigno artigianale è esploso nei pressi di un autosalone in vicolo di Dragona, ad Acilia, a pochi minuti dal mare. 

La deflagrazione ha provocato danni alla struttura e a un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze. Sul caso indagano i carabinieri intervenuti sul posto. L’episodio sta facendo il giro dei social network. Nei giorni scorsi altre due bombe erano esplose a Ostia e a Fiumicino.

Colpiti il ristorante da ‘Da cacio e Pepe‘ in via Passo Buole: l’ordigno artigianale ha distrutto interamente la vetrata e danneggiato in vari punti la veranda all’esterno della struttura. Danni anche agli arredi e agli assi di sostegno.

L’altra bomba carta è esplosa in via delle Fiamme Gialle, a Ostia, davanti a una delle quattro caserme della Guardia di Finanza presenti su quella strada. Indagini in corso da parte dei militari dell’Arma e della polizia. L’ipotesi è che i tre episodi possano essere collegati. 

Al momento non si esclude alcuna ipotesi, da quella di una vendetta a quella del racket anche se la secoda sembrerebbe, al momento, quella più probabile. 

La bomba carta a Fiumicino

L’esplosione ha divelto alcune parti della carrozzeria dell’utilitaria, ma ha anche mandato in frantumi il parabrezza di un autobus in transito. Non ci sono stati feriti. I primi a intervenire sul posto sono stati proprio i militari del complesso della caserma ‘IV Novembre’ che ospita, fra gli altri, il centro reclutamento e anche la Scuola di polizia economico-finanziaria.

Poi sono arrivati anche i poliziotti del commissariato Lido, insieme con i tecnici della polizia scientifica. L’auto è risultata intestata a un polacco che abita nel suo Paese d’origine, ma è in uso alla figlia 30enne che è stata interrogata: ha dichiarato di non aver mai subito minacce e di non avere problemi con qualcuno. Al vaglio le telecamere di sicurezza della zona per individuare chi ha posizionato la bomba

L’esplosione a ‘Cacio e Pepe’

Un altro ordigno di notevole potenza, caricato con polvere nera, ha distrutto la veranda esterna, distruggendo la vetrata, del ristorante ‘Cacio e Pepe’, uno dei più frequentati della zona. Non ci sono stati feriti. Al loro arrivo, i poliziotti hanno identificato il titolare, un 37enne, che è stato sentito sul posto: anche lui ha riferito di non essere stato minacciato.

Dalla videosorveglianza sulla strada potrebbero arrivare risposte sugli autori dell’attentato che si inserisce in uno scenario inquietante, visto che già di recente a Ostia sono stati fatti esplodere altri ordigni, come quello a giugno nel portone di un palazzo in via Aristide Carabelli

 

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Un’altra notte di sbarchi di migranti a Lampedusa

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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – Notte di arrivi a Lampedusa, tra recuperi in mare e sbarchi autonomi. Sono state 12 le operazioni di assistenza ai migranti, per un totale di 491 persone, molte le donne e i bambini. Sono tutti subsahariani, (Gambia, Camerun, Burkina Faso, Nigeria, Senegal). Sono partiti da Sfax in Tunisia, e raccontano di essere in mare da almeno 24 ore. Nelle scorse ore 3 gli sbarchi autonomi, uno al porto commerciale, uno adiacente al lungomare Rizzo, e l’altro nelle vicinanze di Cala Galera. Non si registrano particolari criticità sul loro stato di salute. All’hotspot di Lampedusa sono presenti 1.464 persone, in mattinata circa 150 persone saranno trasferite con la nave di linea Galaxy a Porto Empedocle. Altre operazioni di salvataggio e recupero sono in corso.

Foto: xn3/Italpress

(ITALPRESS).

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Tajani “Sugli extraprofitti delle banche norma da scrivere bene”

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ROMA (ITALPRESS) – “La Bce ha sbagliato, lo diciamo da mesi e questa è l’inevitabile conseguenza. Purtroppo, chi ne ha fatte le spese sono state le imprese e chi ha mutui a tasso variabile, ora c’è il rischio che i mutui non pagati si trasformino in crediti deteriorati che potrebbero creare altri problemi. Per questo bisognava intervenire e il fine ultimo è tagliare le tasse sul lavoro, anche in vista del dibattito sul salario minimo”.
Così, in un’intervista a Il Giornale, il vice premier, ministro e segretario di Fi, Antonio Tajani, tornando sulla tassa sugli extraprofitti varata dal Cdm. Poi, spiega: “Noi non siamo contro le banche, soprattutto pensiamo alle banche di credito cooperativo e popolari, stiamo lavorando nell’interesse dei risparmiatori. In questo momento le banche devono fare la loro parte in un piano complessivo ma sarebbe miope e dannoso per il nostro sistema economico colpirle in maniera indiscriminata. Per questo bisogna scrivere bene la norma. Il terreno è molto delicato e non ci anima nessuno spirito punitivo verso chicchessia”. Gli introiti, quindi, “devono servire ad aiutare i cittadini a pagare i mutui, a tutelare il risparmio e utilizzarli per aumentare i salari per averli davvero ricchi, a ridurre la pressione fiscale, a detassare le tredicesime, gli straordinari e i premi di produzione”. Secondo Tajani “la norma dev’essere scritta bene e sarebbe stato meglio fare tutto a mercati chiusi, in ogni caso vigileremo in Parlamento perchè tutto sia fatto nel migliore dei modi”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Controlli dei Nas negli stabilimenti balneari, chiuse 20 strutture 

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AGI – Controlli presso gli stabilimenti balneari e i villaggi turistici, dei carabinieri del Nas per verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti agli utenti nel periodo estivo.

Le attività ispettive, condotte su tutto il territorio nazionale, hanno finora interessato 838 strutture e relative aree di preparazione e somministrazione degli alimenti, rilevandone 257 irregolari (pari al 31% degli obiettivi ispezionati), contestando 415 sanzioni penali e amministrative per oltre 290 mila euro.

Deferiti all’autorità giudiziaria 11 titolari di attività e disposti 20 provvedimenti di chiusura nei confronti di aree ricettive e di preparazione dei pasti operanti all’interno dei plessi balneari a causa di gravi criticità strutturali e igieniche, per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di euro.

Tra le strutture interessate dai provvedimenti, 8 sono quelle risultate attivate e funzionanti sebbene in assenza di autorizzazione. In particolare, il NAS di Reggio Calabria ha accertato che uno stabilimento balneare era stato adibito abusivamente nelle ore serali a luogo di ritrovo e intrattenimento, del tipo “discoteca all’aperto”, riscontrando all’interno la presenza di circa 500 avventori, in assenza delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza.

Tra le violazioni più diffuse, inoltre, sono state riscontrate carenze igieniche degli ambienti, come spogliatoi, servizi igienici e locali di preparazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento e di manutenzione.

Ulteriori situazioni di inosservanza sono state rilevate sulla normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro e di prevenzione ai rischi di utilizzo delle strutture da parte degli utenti, inclusa la mancanza delle periodiche pulizie, sanificazioni e derattizzazioni.

Presso i punti ristoro interni alle strutture, sono state sequestrate oltre 2 tonnellate di alimenti irregolari, destinati alla somministrazione alla clientela, risultati scaduti di validità, privi di tracciabilità e conservati in cattivo stato di conservazione. 

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