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Imbrattata la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano

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AGI – Vandalizzato l’arco d’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Sulla parte alta dell’edificio, dal lato di Piazza del Duomo, ieri sera sono apparse una serie di scritte, stile tag, perlopiù illeggibili e realizzate con bombolette spray. La polizia locale sta svolgendo le indagini.

Agenti del nucleo Duomo della Polizia locale, alle 22.28 di ieri sera, hanno avvistato tre ragazzi intenti a tracciare i graffiti sulla Galleria. Una volta dato l’allarme, hanno cercato di raggiungerli ma i tre intanto sono scappati nel dedalo dei tetti. E’ intervenuta anche Digos. 

 

Auténtica filmación en la plaza del Duomo, Milán. #Duomo #Milan #VittorioEmanueleII pic.twitter.com/Dg3WXnL52Y

— Alejandro Velázquez (@alevelazquez95)
August 7, 2023

 

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De Luca “Su Pnrr tagli e ritardi, escludere Regioni primo disastro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Molti interventi di riqualificazione urbana e di assetto territoriale rischiano il blocco e la cancellazione.
Il danno più grave per noi è il taglio di una cinquantina tra ospedali e case di comunità. Non si comprende il criterio delle esclusioni. I nostri interventi erano tutti realizzabili entro il 2026″. E’ quanto sostiene Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in una intervista al Corriere della Sera parlando di rimodulazione del Pnrr. “Si ipotizza la copertura finanziaria con fondi dell’articolo 20, ma questi sono già da noi tutti impegnati nella nostra programmazione. Si apre un’incognita sul completamento del Policlinico di Caserta, e soprattutto diventa poco credibile la creazione di una rete di medicina territoriale diffusa e davvero efficace” continua De Luca.
“Onestà politica vuole che si riconosca che un mezzo disastro era già scritto, per l’impostazione data dai governi precedenti. L’aver escluso in sostanza le Regioni; l’aver polverizzato gli interventi, fino ad avere oggi 5.700 stazioni appaltanti; l’avere trascurato ogni valutazione sulla tenuta amministrativa e sulle competenze necessarie all’attuazione del Pnrr, ha determinato enormi criticità. E’ evidente che ci sono rimodulazioni da fare in relazione alla scadenza del 2026. Ma la risposta che il governo immagina rischia di essere o inefficace o ancora più dannosa. Intanto, va denunciata e respinta una tendenza ossessiva alla centralizzazione delle decisioni e degli interventi. E’ un’illusione suicida”.
Sull’autonomia differenziata De Luca dice: «Questo sarà uno dei temi di fondo, ancora più rilevante nel momento in cui saltano di fatto le politiche di coesione per il Sud. Sarà una battaglia difficile, da combattere su due fronti: su quello della difesa del Sud e dell’unità nazionale; ma anche su quello della battaglia contro forme di centralizzazione burocratica fortemente in atto e assolutamente inaccettabili. Il decentramento e l’autonomia rimangono una forma necessaria di modernizzazione dell’Italia, tanto più utile se lo si imposta in termini di ‘burocrazia zerò e non di squilibrio fiscale e di prestazioni essenziali».

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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De Luca “Su Pnrr tagli e ritardi, escludere Regioni primo disastro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Molti interventi di riqualificazione urbana e di assetto territoriale rischiano il blocco e la cancellazione.
Il danno più grave per noi è il taglio di una cinquantina tra ospedali e case di comunità. Non si comprende il criterio delle esclusioni. I nostri interventi erano tutti realizzabili entro il 2026″. E’ quanto sostiene Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in una intervista al Corriere della Sera parlando di rimodulazione del Pnrr. “Si ipotizza la copertura finanziaria con fondi dell’articolo 20, ma questi sono già da noi tutti impegnati nella nostra programmazione. Si apre un’incognita sul completamento del Policlinico di Caserta, e soprattutto diventa poco credibile la creazione di una rete di medicina territoriale diffusa e davvero efficace” continua De Luca.
“Onestà politica vuole che si riconosca che un mezzo disastro era già scritto, per l’impostazione data dai governi precedenti. L’aver escluso in sostanza le Regioni; l’aver polverizzato gli interventi, fino ad avere oggi 5.700 stazioni appaltanti; l’avere trascurato ogni valutazione sulla tenuta amministrativa e sulle competenze necessarie all’attuazione del Pnrr, ha determinato enormi criticità. E’ evidente che ci sono rimodulazioni da fare in relazione alla scadenza del 2026. Ma la risposta che il governo immagina rischia di essere o inefficace o ancora più dannosa. Intanto, va denunciata e respinta una tendenza ossessiva alla centralizzazione delle decisioni e degli interventi. E’ un’illusione suicida”.
Sull’autonomia differenziata De Luca dice: «Questo sarà uno dei temi di fondo, ancora più rilevante nel momento in cui saltano di fatto le politiche di coesione per il Sud. Sarà una battaglia difficile, da combattere su due fronti: su quello della difesa del Sud e dell’unità nazionale; ma anche su quello della battaglia contro forme di centralizzazione burocratica fortemente in atto e assolutamente inaccettabili. Il decentramento e l’autonomia rimangono una forma necessaria di modernizzazione dell’Italia, tanto più utile se lo si imposta in termini di ‘burocrazia zerò e non di squilibrio fiscale e di prestazioni essenziali».

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Terrorismo, smantellata un’organizzazione anarchica

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AGI – La Polizia di Stato di Genova, La Spezia e Massa Carrara impegnata nell’operazione “Scripta Scelera” sta eseguendo 9 misure cautelari emesse dal gip del capoluogo ligure su richiesta della locale procura per i reati di associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia con finalità di terrorismo e offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica a carico di altrettanti militanti anarco-insurrezionalisti appartenenti al gruppo legato al circolo anarchico “Goliardo Fiaschi” di Carrara.

Un indagato di 27 anni è destinato al carcere, tre – di età compresa tra 56 e 35 anni – agli arresti domiciliari, altri cinque, di età compresa tra i 47 e i 29 anni, all’obbligo di dimora. Eseguite a carico di tutti gli indagati anche 10 perquisizioni locali, personali e informatiche nelle province di Bergamo, Lucca, Massa Carrara, L’Aquila e Perugia.

Le indagini degli investigatori della Digos e dei colleghi del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo interno della direzione centrale della polizia di prevenzione, coordinate dalla procura di Genova, avrebbero consentito di provare “l’esistenza di un’associazione con finalità di terrorismo dedita, tra l’altro, all’ideazione, predisposizione, redazione, stampa e diffusione della pubblicazione clandestina denominata ‘Bezmotivny – Senza Motivo’, quindicinale divenuto principale strumento di promozione e diffusione del messaggio anarchico più oltranzista, la cui prima edizione risale al dicembre 2020′.

Perquisiti anche il circolo libertario “Goliardo Fiaschi” di Carrara e la tipografia “Avenza Grafica” sita a Massa – quest’ultima sequestrata – dove veniva stampato clandestinamente il periodico d’area “Bezmotivny”. 

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Terremoto a Roma? Era il concerto di Travis Scott

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AGI – “Qualcuno ha sentito il terremoto a Roma?”. A chiederselo, alle 21.47 di ieri sul suo profilo Twitter, è la conduttrice Caterina Balivo. Panico tra i follower, alcuni dei quali hanno risposto sul social network siegando di aver aver avuto la stessa impressione.

Le segnalazioni sono soprattutto di persone che risiedono in zona centro e nella parte a sud della Capitale. Nessun sisma è stato però rilevato ieri sera e nemmeno nel corso della nottata dal sito dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologi. C’è stato però un evento che ha generato un gran rumore nei pressi del Circo Massimo. Ed è il concerto di Travis Scott, rivelato a sorpresa la settimana scorsa dall’artista con un post su Instagram.

“Credo siano le vibrazione del concerto”, “Non sarà la musica del Circo Massimo…?“, “E’ assurdo, qui tremano le case”: hanno scritto nel corso della serata diverse persone su Twitter. E ancora, un noto gruppo dell’Appio-Latino, storico quartiere di Roma sud, ha scritto: “Qualcuno ha sentito il terremoto?”.

Possibile che un concerto possa provocare delle vibrazioni percepite come delle scosse sismiche? Ieri il rapper texano ha fatto ballare almeno 60mila persone, per una data che è sold-out. Jacques Bermon Webster II, nome d’arte Travis Scott, è un artista da 67 milioni di ascoltatori mensili su Spotifty.

L’artista si sta esibendo con gli ultimi brani tratti dal suo quarto disco, Utopia, uscito il 28 luglio e già entrato direttamente al primo posto in Italia nella classifica Album e Compilation di Fimi. 

 

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Cibo vegano, i tedeschi lo preferiscono più degli altri europei

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AGI – È stata rilevata, in Europa, la tendenza a preferire i prodotti vegani. In Germania i sostituti del latte di origine vegetale sono i più apprezzati. Lo dimostra lo studio, l’Università di Hohenheim a Stoccarda, pubblicato su Sciencedirect. I ricercatori hanno intervistato i consumatori di sei Paesi europei. I risultati hanno rivelato importanti differenze culturali, ma anche punti in comune a cui i fornitori dovrebbero prestare attenzione.

Secondo la ricerca, le alternative vegetali ai prodotti lattiero caseari dovrebbero essere variegate e non dovrebbero necessariamente copiare l’originale, ma avere un gusto piacevole. Tra tutti i Paesi presi in esame, la Germania presenta il fatturato più elevato e il maggior potenziale di mercato nella scelta alimentare di alternative a base vegetale.

“Il forte potere innovativo in questo campo si riflette in molte piccole start-up”, ha spiegato Beate Gebhardt, responsabile dell’AK BEST dell’Università di Hohenheim. “Per esempio, tra tutti i Paesi studiati, la Germania è quello che ha il maggior numero di nuovi prodotti in arrivo sul mercato in questo campo”, ha continuato Gebhardt.

I sostituti del latte e dei latticini, derivati dalle piante, stanno diventando sempre più popolari sul mercato europeo. Ad esempio, le loro vendite in Europa sono aumentate del 49% tra il 2020 e il 2022. Tuttavia, secondo un regolamento dell’UE, solo i prodotti derivati dal processo di mungitura degli animali possono portare denominazioni come latte o latticini.

Le alternative vegetali alla panna, al quark, al formaggio o allo yogurt sono prodotte, tra l’altro, con cereali, semi oleosi o legumi. Grazie alla loro impronta di carbonio significativamente minore rispetto alle loro controparti animali, si ritiene che questi abbiano il potenziale per promuovere il passaggio a un sistema alimentare più sostenibile.

“All’interno del mercato europeo, tuttavia, l’accoglienza ai nuovi prodotti è stata diversa a seconda del Paese”, ha detto Rebecca Hansen del Dipartimento di Mercati Agricoli dell’Università di Hohenheim, che ha studiato la questione nell’ambito della sua tesi di dottorato. Per farlo, la scienziata ha valutato 3.086 risposte raccolte nell’ambito del progetto “The V-PLACE – Enabling consumer choice in vegan or vegetarian food products”, finanziato da EIT Food, la comunità per l’innovazione alimentare dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia.

L’indagine ha analizzato le differenze e le somiglianze nell’inclinazione delle persone includere questi prodotti nella propria dieta, in Danimarca, Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna. I sei Paesi sono stati selezionati in modo da rappresentare almeno un Paese dell’Europa del Nord, del Sud, dell’Est e dell’Ovest, riflettendo le diverse situazioni di mercato in Europa per gli alimenti a base vegetale.

“Tuttavia, il campione può essere considerato rappresentativo solo in misura limitata”, ha sottolineato Hansen. “Poiché nello studio sono state incluse solo persone che consumavano già sostituti vegetali ai prodotti lattiero- caseari o che stavano accarezzando l’idea; le persone che non erano affatto interessate non sono state incluse”, ha proseguito Hansen.

Secondo i ricercatori, i tedeschi sono unici per il loro atteggiamento particolarmente critico nei confronti del benessere degli animali. Questo, assieme ad aspetti come la salute e l’ambiente, gioca un ruolo importante nella frequenza con cui le persone consumano prodotti a base vegetale. In particolare, coloro che hanno scelto uno stile di vita vegetariano o vegano hanno il 34% in più di probabilità di nutrirsi più spesso con alternative a base vegetale. “Questo conferma la nostra ipotesi che la decisione di consumare surrogati vegetali ai prodotti lattiero caseari sia in gran parte determinata dalle abitudini alimentari”, ha affermato Gebhardt.

“Inoltre, le norme sociali e le tradizioni culturali influenzano meno i tedeschi in questo senso rispetto agli abitanti degli altri Paesi”, ha precisato Gebhardt. In Polonia, i prodotti lattiero caseari sono considerati sani e benefici. Secondo i ricercatori, questo può spiegare l’avversione per i cibi a base vegetale diminuisce. Inoltre, gli intervistati in Polonia hanno spesso criticato l’esperienza gustativa in quanto troppo dolce o troppo grassa. I consumatori francesi sono risultati difficili da convertire alle alternative casearie a base vegetale.

Considerando che il consumo di formaggi prodotti con latte animale ha una lunga tradizione, sembra che i francesi attribuiscano grande importanza al piacere sensoriale di questi alimenti. Un quadro simile è emerso in Italia e in Spagna: Le preoccupazioni relative alle proprietà sensoriali e al gusto hanno impedito ai potenziali acquirenti di compiere scelte. “Il comportamento alimentare è una struttura complessa”, ha precisato Gebhardt. “Non è solo plasmato dalle convinzioni individuali dei consumatori, ma è in combinazione con i fattori sociodemografici e l’ambiente culturale, i programmi politici e le questioni ecologiche”, ha concluso Gebhardt. 

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Migranti: naufragio al largo della Tunisia, 23 morti e 44 dispersi 

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AGI – Almeno 23 morti e 44 dispersi. È il bilancio, ancora provvisorio, dell’ennesimo naufragio di migranti al largo delle coste tunisine. Le autorità locali solo poche ore fa avevano dichiarato deceduti quattro migranti mentre circa una cinquantina di persone figuravano dispersi a seguito dell’inabissarsi domenica sera di un’imbarcazione che, presumibilmente, stava tentando la traversata.

“Sette altri corpi sono stati recuperati”, ha dichiarato Faouzi Masmoudi, portavoce del tribunale di Sfax, città portuale sulla costa orientale del Paese, a soli 130 chilometri da Lampedusa. “Delle 57 persone imbarcate a bordo dell’imbarcazione, tutte provenienti da Paesi dell’Africa subsahariana, ne sono state salvate due“, ha dichiarato Masmoudi aggiungendo che le autorità stanno tuttora cercando in mare cercando i migranti dispersi. 

Intanto la prefettura di Agrigento ha annunciato che “nella giornata di domani, con il primo traghetto utile, dopo giorni di fermo a causa delle condizioni meteo avverse, verranno trasferiti complessivamente 750 migranti”.  I primi 570 migranti, al mattino, sempre secondo quanto spiegato dall’ufficio del governo, “verranno accolti, secondo le indicazioni del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione, nelle strutture disponibili della Sicilia per il successivo trasferimento sul territorio nazionale, attività quest’ultima coordinata dalla prefettura di Agrigento in stretto raccordo con la locale questura”.

Altri 180 migranti saranno trasferiti dall’hotspot con un volo della sera diretto in Emilia Romagna. Al momento nell’ hotspot ci sono 2.250 persone, ma la situazione è sotto controllo assicura la Croce rossa italiana.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la conferenza stampa a Castel Volturno (Caserta) a margine del comitato provinciale per l’ordine pubblico convocato dal prefetto di Caserta, ha osservato che “i numeri dei migranti irregolari sono significativi, più di 10mila sicuramente a Castel Volturno. Noi vorremmo rompere l’approccio avuto fino a ora, di fronte all’enormità del problema nessuno ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, io vorrei avere l’ambizione di fare passi progressivi ma costanti, cominciando un’operazione che mette insieme demolizione di immobili abusivi, interventi su immigrati irregolari, fino a una ferma risoluzione nel giro di qualche anno”.

Piantesodi ha aggiunto che “secondo la legge i migranti irregolari devono essere espulsi, noi vedremo caso per caso, non si sono mai fatte espulsioni alla cieca. Non credo sia negli obiettivi di Governo fare normative che vadano nella direzione di processi di regolarizzazione”. 

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Nuova era per Sport e Salute, Mezzaroma “Missione chiara”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ iniziata ufficialmente la nuova era di Sport e Salute guidata dal presidente Marco Mezzarona e dall’amministratore delegato Diego Nepi Molineris. A Palazzo H, a Roma, è andato in scena il primo Cda di Sport e Salute al quale erano presenti i due vertici, il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, il collegio sindacale e i rappresentanti della Corte dei Conti oltre agli altri rappresentanti del Cda. Un incontro nel quale sono stati “affrontati temi prettamente organizzativi. Il ministro Abodi ci ha onorato della sua presenza per un saluto e gliene siamo grati. Abbiamo ben chiara la nostra missione e siamo rispettosi di tutti i parametri e di tutte le competenze”, le parole di Marco Mezzaroma a margine della riunione durata circa mezz’ora. L’occasione, quindi, per prendere confidenza con la nuova realtà e iniziare a delineare gli obiettivi futuri da raggiungere nei prossimi mesi. Con l’insediamento del Cda, inoltre, farà il suo percorso anche l’atto di indirizzo della stessa Sport e Salute che, come sottolineato da Abodi, farà “il suo percorso formale. Questo stabilirà le linee strategiche della società, che avranno tre pilastri fondamentali come il sociale nella sua dimensione più profonda, l’interesse quotidiano nei luoghi dove c’è maggiormente bisogno – come le periferie urbane e sociali – e infine, il rapporto tra sport e scuola e università così come il rapporto tra sport e salute. Ma non solo perchè il documento stabilirà “non solo ciò che farà Sport e Salute, ma anche i ruoli all’interno del sistema sportivo. Credo che il principio della complementarietà funzionale-organizzativa servirà a comprendere le competenze e le funzioni attribuite agli organismi di primo livello: Coni, Cip e Sport e Salute. Sono attività diverse, distinte, possibilmente integrate. Questo è un viatico necessario per lavorare in modo produttivo e proficuo, più che in passato”, conclude Abodi.
– Foto Ufficio Stampa Sport e Salute –
(ITALPRESS).

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Scamacca è dell’Atalanta “Posto giusto per ripartire”

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BERGAMO (ITALPRESS) – “Ho scelto il posto più giusto da dove ripartire. E’ l’ambiente ideale per me in questo momento”. Così Ginaluca Scamacca, nuovo attaccante dell’Atalanta, ai microfoni del sito ufficiale del club orobico. Il classe 1999 è arrivato a titolo definitivo dal West Ham dopo una lunga trattativa. Su di lui, infatti, era forte anche il pressing di Inter e Roma, che lo avevano messo nel loro mirino per rinforzare i rispettivi reparti offensivi: “Il direttore e il mister mi hanno fatto capire che mi volevano tanto e condividevano le mie stessa idee. Gasperini mi ha detto che ho delle qualità nascoste che lui vede, è molto bello sentirselo dire”. Sulla città: “Bergamo è molto bella, non c’ero mai stato – ha detto l’azzurro -. Il centro sportivo è bellissimo. Ho delle sensazioni molto positive”. Con i nerazzurri Scamacca avrà anche la possibilità d giocare in Europa: “E’ bello giocare tante competizioni perchè lotti per più obiettivi, sono un grande stimolo”, ha detto Scamacca. L’ex Sassuolo, infine, ha mandato un messaggio ai tifosi: “Non vedo l’ora di giocare allo stadio e sentirli gridare ed esultare”.
– Foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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