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Sms per riavere il reddito di cittadinanza, ma è una truffa

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AGI – Chi ha perso o potrebbe non aver più diritto a percepire il reddito di cittadinanza, potrebbe trovarsi di fronte a un’altra amara sorpresa: una truffa on line, con il conto corrente, sicuramente non in buona salute, svuotato o utilizzato per operazioni illecite. In questi giorni infatti assieme agli sms dell’Inps che avvisa della sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza, in molti stanno ricevendo un altro messaggio, di tutt’altra natura. E la polizia postale lancia l’allarme.

È l’ennesima truffa on line. L’sms sembra inviato sempre dall’Istituto di previdenza, ma è falso e proviene da account truffaldini che puntano a rubare dati e identità di persone, che peraltro non navigano certamente in buone acque, dal punto di vista finanziario. Il messaggio sembra inviato dall’ente, e invita a identificarsi utilizzando il link allegato per evitare la revoca dei benefici. Illudendosi di poter bloccare la sospensione del reddito di cittadinanza, in tanti malcapitati hanno seguito le istruzioni contenute.

“Cliccando sul link proposto – spiegano gli investigatori – si accede a un falso sito dove, inserendo le credenziali di accesso, i propri dati personali verranno carpiti e utilizzati per scopi illeciti. Da qui la raccomandazione, per accedere ai servizi Inps, a “non cliccare su link ricevuti tramite sms” e a “utilizzare esclusivamente il sito ufficiale”. Per ulteriori informazioni e’ possibile scrivere a www.commissariatodips.it.

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Il nipote di Papa Pio II minaccia i militari e finisce in manette

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AGI – Attimi di panico ieri sera in piazza di Santa Maria in Trastevere, a Roma, quando un uomo si è avvicinato ai militari impegnati in strade sicurezza, li ha minacciati di morte e ha intimato loro di consegnarli le armi. L’uomo è stato fermato poi dai carabinieri. E a finire nei guai è un personaggio conosciuto: Ranieri Adami Piccolomini, 48enne pronipote di Papa Pio II, e noto nella Capitale come il ‘Conte Nero’. Un soggetto particolare, già noto alle forze dell’ordine per il suo passato. Dopo aver comunque trascorso un periodo in carcere per reati collegati allo spaccio di droga e alla detenzione di armi, il ‘Conte Nero’ era tornato in libertà anche se in questi anni è stato in altre indagini che vanno dalle aggressioni, fino ai maltrattamenti in famiglia. Ieri l’uomo, dopo essere stato fermato, è stato denunciato dai militari del Nucleo Radiomobile per minaccia a pubblico ufficiale. 

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Perde la fermata del bus e strappa le chiavi del mezzo

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AGI – Aveva perso la fermata e per scendere dal bus in corsa ha pensato di aggredire l’autista, staccare le chiavi del mezzo dal quadro e costringere così alla fermata. Ma il pullman stava viaggiando sull’autostrada A16 Napoli – Canosa, in direzione Bari e il gesto di un cinquantenne extracomunitario ha messo a serio rischio la sicurezza di 70 passeggeri del bus Air diretto a Foggia. 

L’episodio è accaduto ieri sera, sul pullman di Air Campania partito dal Metropark di Napoli. Sull’episodio sta indagando la Polizia Stradale intervenuta sul posto, ma stando a una prima ricostruzione l’uomo, a quanto pare, diretto ad Avellino, non è sceso alla fermata di Mercogliano. Poco dopo il bus ha imboccato il casello di Avellino Ovest e ha proseguito per l’A16/E842 in direzione Bari.

È stato in quel momento che il cinquantenne si è avvicinato all’autista chiedendo di fermare la corsa e di farlo scendere in piena autostrada. L’autista, Alessandro Volpe, 35 anni, ha provato a spiegare che la manovra non era possibile, ma l’uomo ha iniziato a urlare, poi si è scagliato contro l’operatore ed è riuscito a strappare le chiavi dal quadro mentre il bus viaggiava a 80 km orari.

L’autista, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, a fari spenti e con il motore che perdeva di potenza, è riuscito a condurre il bus in folle fino all’ingresso della prima area di servizio, l’Irpinia Sud sulla A16 al km 44 direzione Canosa, mettendo in salvo i circa 70 passeggeri che si trovavano a bordo. Sul posto, in pochi minuti, gli agenti della Polizia Stradale che hanno preso in consegna l’uomo. Il bus ha poi ripreso la marcia, raggiungendo Foggia con trenta minuti di ritardo.

“Ho voluto ringraziare personalmente Alessandro. Non ha perso la calma in una situazione di estrema difficoltà e grazie alla sua abilità e alla prontezza di riflessi ha evitato il peggio”, ha dichiarato l’Amministratore Unico di AIR Campania, Anthony Acconcia. “Quello dell’operatore d’esercizio sta diventando un mestiere molto difficile. Sono sempre in prima linea per garantire i servizi e a loro va il mio riconoscimento per la professionalità, la responsabilità e la dedizione con cui svolgono quotidianamente il loro lavoro”.

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Fuga dalle città per 37,5 milioni di italiani, weekend da bollino ‘rosso-nero’ 

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AGI – Fuga dalle città per 37,5 milioni di italiani. Oggi primo sabato di agosto è prevista una giornata da ‘bollino nero’ per il traffico sulle autostrade verso le principali località balneari e di villeggiatura italiane e di confine. Viabilità Italia, il centro di coordinamento nazionale in materia di viabilità del ministero dell’Interno, ha previsto un allerta da ‘bollino rosso’ per l’intera giornata di domenica 6 agosto.

Stando a un’analisi Coldiretti/Ixè, il numero degli italiani che hanno scelto di andare in vacanza risulta in aumento del 7% rispetto allo scorso anno nonostante i rincari scatenati dall’inflazione, il caro benzina il maltempo e la preoccupazione per le tensioni internazionali. 

Per agevolare gli spostamenti dei vacanzieri è previsto il divieto di circolazione per i mezzi con massa superiore alle 7,5t nella giornata di venerdì dalle ore 16.00 alle ore 22.00, nella giornata di sabato dalle ore 08.00 alle ore 22.00 e nella giornata festiva di domenica dalle ore 07.00 alle ore 22.00.

Come di consueto, le società e gli enti gestori stradali e autostradali hanno programmato le proprie attività in modo che, nei fine settimana e lungo le direttrici caratterizzate dai flussi di traffico più elevati, siano rimossi i cantieri di lavoro temporanei, attuando, laddove la rimozione non sia tecnicamente possibile, tutti gli accorgimenti necessari per assicurare la massimizzazione della sicurezza e della fluidità della circolazione e garantire il maggior numero di corsie possibili.

Il Dipartimento della Protezione Civile, per quanto riguarda lo scenario meteo atteso per i prossimi giorni, segnala che nella giornata sabato 5 agosto, le precipitazioni si sposteranno rapidamente al Sud, interessando ancora il Nord-Est, il medio versante adriatico e, a carattere isolato, il versante tirrenico centro-meridionale peninsulare.

Si prevede un generale miglioramento delle condizioni meteo a iniziare dai settori più occidentali del Paese. Domenica 6 agosto si prevede tempo stabile e soleggiato con instabilità atmosferica e associati rovesci sparsi o brevi temporali al Nord-Est, a carattere isolato a ridosso della dorsale appenninica. 

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Eli, venuto al mondo poche ore dopo lo sbarco a Lampedusa

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AGI – Eli, 2,8 kg, è nato poco prima della mezzanotte di ieri al Poliambulatorio di Contrada Grecale, a Lampedusa, solo poco ore dopo lo sbarco – il ventiseiesimo di una giornata intensa – che aveva visto la sua mamma Annie (nome di fantasia), 32 anni della Costa D’Avorio, al nono mese di gravidanza, viaggiare con altre 40 persone in un barchino.

La mamma e il bambino godono di ottima salute, comunicano i medici dell’Asp di Palermo, che al molo Favaloro si occupano del triage di tutti i migranti che sbarcano sull’isola, e che hanno subito disposto il trasferimento della partoriente al Poliambulatorio di Contrada Grecale.

“Diamo il benvenuto al piccolo e un forte abbraccio alla signora – dichiara il Commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – a tutto il personale del Poliambulatorio, che quotidianamente e con grande professionalità assiste, la popolazione residente, i tanti turisti e i migranti che sbarcano a Lampedusa, va il sentito ringraziamento per il lavoro che svolgono con dedizione”.

È stata l’equipe guidata dal ginecologo dell’Asp di Palermo, Ugo Polizzotti, ad assistere la donna al parto nella saletta chirurgica al primo piano del Poliambulatorio. A coadiuvare lo specialista, il pediatra, Giacomo Marchese; il chirurgo Domenico Capizzi; il cardiologo Nicola La Manna, le rianimatrici Angela Sferruzza e Daniela Palma; i medici di Guardia Medica Maria Ylenia Di Paola e Alberto Spataro; il medico della Guardia Turistica Roberta Xafis e l’infermiere Franco Galletto.

“Abbiamo utilizzato la saletta chirurgica che avevamo attrezzato con kit sterili e kit da parto per un eventuale parto precipitoso e non trasferibile – ha spiegato il Direttore del Dipartimento Salute della Famiglia dell’Asp di Palermo, Giuseppe Canzone, che ha coordinato l’attività – la donna, alla sua terza gravidanza, era alla quarantesima settimana di gestazione e, ormai, in pieno travaglio. Si è reso necessario farla partorire al poliambulatorio dove l’equipe è intervenuta con grande professionalità. È un evento straordinario – conclude – e proprio per questi eventi ci eravamo preparati attrezzando la struttura, già dotata del materiale necessario, di un lettino chirurgico con divaricatore e, tra l’altro, di un ecografo di ultima generazione dedicato all’attività ostetrico-ginecologica”.

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Incendi a Palermo, valori diossina 35 volte oltre la norma

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PALERMO (ITALPRESS) – E’ ancora alto il valore della diossina presente in alcune zone di Palermo dopo gli incendi divampati il 24 luglio e che si erano estesi anche alla discarica di Bellolampo. In una nota l’Arpa Sicilia rivela che “La determinazione di diossine sull’aria campionata nei pressi della località Inserra, all’ingresso del residence sito in via Costantino dalle ore 22.20 del 25 luglio alle ore 23.20 del 26 luglio ha restituito una concentrazione pari a 116 TE fg/m3. La determinazione di diossine sull’aria campionata nel P.O. Villa delle Ginestre dalle ore 11.30 del 25 luglio alle ore 10.30 del 27 luglio ha restituito una concentrazione pari a 3531 TE fg/m3.
I risultati ottenuti indicano nel sito di via Costantino 28 una riduzione della concentrazione di diossine in aria dal 25 al 26 luglio, mentre nel campione prelevato a Villa delle Ginestre dal 25 al 27 luglio la formazione di diossine e furani e la loro presenza in aria ambiente”.
“La differenza nelle concentrazioni determinate nei due punti di prelievo sembra coerente con le condizioni del vento. Le giornate del 24 e 25 luglio sono state infatti caratterizzate da venti provenienti soprattutto dai settori occidentali, in particolare il 24 luglio dalle ore serali e fino alle ore 24:00 circa il vento proveniva soprattutto dal sud ovest, il 25 luglio la direzione del vento è stata variabile spostandosi dal quadrante nord occidentale al quadrante sud occidentale. Dalla giornata del 26 luglio e fino alle ore 09:00 del 28 luglio, il vento proveniva prevalentemente da nord nord ovest. Condizione quest’ultima che può avere favorito lo spostamento delle masse d’aria dalla sorgente emissiva di Bellolampo verso il sito di campionamento di Villa delle Ginestre. L’Agenzia nei prossimi giorni completerà le analisi in corso su altri campioni di aria prelevati dal 28 luglio al 2 agosto ed avvierà le analisi del top soil già campionato in data 3 agosto.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Quattro arrestati per la bimba scomparsa a Firenze, c’è anche lo zio

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Direzione distrettuale antimafia di Firenze ha dato esecuzione questa mattina a quattro misure di custodia cautelare, firmate dal Gip del Tribunale di Firenze, nei confronti di quattro peruviani coinvolti nel cosiddetto “racket delle camere” all’interno dell’ex hotel Astor nel capoluogo di regione toscano, l’immobile che era occupato quando scorso 10 giugno è scomparsa una bambina di quattro anni di nome Kata. Tra i destinatari delle misure disposte dal gip c’è anche lo zio materno della bimba. I reati contestati sono estorsione, tentata estorsione e rapina, commessi tra il novembre del 2022 e lo scorso maggio, e tentato omicidio e lesioni gravi commesse il 28 maggio, quando secondo quanto ricostruito all’ex Astor ci fu un raid punitivo nei confronti di alcuni occupanti. Nello specifico, i quattro indagati, avrebbero attuato un pestaggio con mazza da baseball, minacciando di morte una coppia di connazionali se non avessero lasciato la stanza.
Dopo essersi allontanati per qualche istante, gli aggressori avrebbero proseguito le violenze nei confronti di altri occupanti di una stanza vicina per far ritorno incappucciati nella stanza della coppia dirigendosi minacciosamente verso la vittima designata, che per timore di essere uccisa si era appesa con la mani al davanzale della finestra e si era fatto cadere al suolo.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Latitante arrestato a Corfù mentre festeggiava il Napoli

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AGI – Tradito dalla voglia di festeggiare lo scudetto. Affacciarsi al balcone con la sciarpa bianco-azzurra è costato l’arresto a un latitante che per 11 anni aveva beffato la Giustizia italiana. Non è bastato essere a Corfù per dare sfogo senza problemi alla sua passione per il Calcio Napoli.

Così Vincenzo La Porta, 60 anni, a lungo nell’ex elenco dei 100 ricercati pericolosi italiani, ‘colletto bianco’ del potente clan Contini, immortalato in foto e video durante i festeggiamenti per il Napoli campione d’Italia per la terza volta, si troverà a scontare 14 anni e 4 mesi di reclusione dopo l’estradizione dalla Grecia.

Un fantasma per oltre un decennio rintracciato grazie al web patrolling, scandagliando nei social e nei suoi movimenti finanziari, ma anche con investigazioni tradizionali e tecniche. I carabinieri lo hanno riconosciuto in una foto scattata alla facciata di un ristorante, nonostante avesse in testa un cappello da baseball e una sciarpa azzurra tra le mani.

Dopo una lunga serie di accertamenti e pedinamenti, svolti con la collaborazione delle forze di polizia greche, i carabinieri lo hanno bloccato in strada, mentre era in sella al suo scooter. Le indagini, coordinate dal pm Canaia della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, sono state supportate dal Servizio di Cooperazione Internazionale e dalla Rete @ON finanziata dall’Ue (Progetto ISF4@ON).

La Porta è stato condannato in contumacia come capo di una organizzazione dedita alla sistematica evasione fiscale, alla frode fiscale e a truffe in danno di fornitori esteri. Era riuscito nel corso degli anni ad accaparrarsi considerevoli fette di mercato grazie a forniture imponenti ottenute con garanzie sostanzialmente inesistenti, prestate da nullatenenti o da società fittizie, che, dopo essere state utilizzate, venivano lasciate fallire.

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Scontro tra barche ad Amalfi, indagato lo skipper [VIDEO]

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AGI – Deve rispondere di omicidio colposo e naufragio lo skipper di Massa Lubrense al timone del gozzo di nove metri che giovedì scorso ha impattato lo scafo del veliero Tortuga nelle acque di Amalfi, provocando la morte della turista americana Adrienne Vaughan, presidente della casa editrice che pubblica le storie di Harry Potter.

Elio Persico, 30 anni, dipendente di una società di noleggio barche di Nerano, si trova ancora all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per le ferite riportate in seguito allo scontro.

Gli esami tossicologici hanno evidenziato la presenza di alcol e cocaina nel sangue. Ma le quantità non eccessive rilevate hanno richiesto la ripetizione dei test per comprendere quanto tempo prima dell’incidente avesse assunto le sostanze.

Intanto hanno rischiato di essere affidati ai servizi sociali i due figli di Adrienne Vaughan, la 45enne turista americana morta giovedì scorso ad Amalfi nell’incidente avvenuto nelle acque del Fiordo di Furore.

La bambina di 12 anni e il bimbo di 8, che con i genitori erano sulla barca e sono rimasti illesi, sono anche temporaneamente senza il padre, Mike White, ricoverato in ospedale a Salerno per le ferite riportate.

L’intervento del consolato americano a Napoli avrebbe comunque garantito comunque la tutela dei due minori e l’assistenza psicologica necessaria. Il padre, operato a una spalla e alla mandibola, dall’ospedale però ha preferito affidarli momentaneamente ai proprietari della struttura presso la quale la famiglia stava trascorrendo le vacanze, Villa Giulia, a Sant’Agata sui Due Golfi, in attesa dell’arrivo di alcuni familiari già partiti dagli Stati Uniti. 

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Racket delle occupazioni, arrestato lo zio della piccola Kata

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AGI – La Dda di Firenze ha dato esecuzione stamani a quattro misure di custodia cautelare, firmate dal gip del tribunale di Firenze, nei confronti di peruviani coinvolti nel cosiddetto “racket delle camere” dentro l’hotel Astor, l’immobile occupato dove lo scorso 10 giugno è scomparsa la piccola Kata. Tra i destinatari delle misure disposte dal gip, c’è anche lo zio materno della bambina.

I reati contestati sono estorsione, tentata estorsione e rapina, commessi tra il novembre del 2022 e lo scorso maggio, nonché di tentato omicidio e lesioni gravi commesse il 28 maggio, quando secondo quanto ricostruito all’Astor vi fu un raid punitivo nei confronti di alcuni occupanti. Nello specifico, i quattro indagati, avrebbero attuato un primo pestaggio con mazza da baseball, minacciando di morte una coppia di connazionali ove non avessero lasciato la stanza.

Dopo essersi allontanati per qualche istante, gli aggressori avrebbero proseguito le violenze nei confronti di altri occupanti di una stanza vicina per far ritorno incappucciati nella stanza della coppia dirigendosi minacciosamente verso la vittima designata, che per timore di essere uccisa si appendeva con la mani al davanzale della finestra e si faceva cadere al suolo.

I reati contestati sono risultati commessi nel quadro di una illegittima attività di compravendita del diritto di occupare stanze in seno alla struttura alberghiera occupata a partire dal settembre 2022 da peruviani e rumeni, con esazione dalle persone che volevano entrare di somme dai 600 ai 700 euro.

I delitti a base estorsiva e di rapina risultano, secondo gli inquirenti, commessi con il ricorso alla minaccia e protesi alla consegna di somme di denaro. Lo scorso 17 giugno, una settimana dopo la scomparsa della bambina, l’hotel Astor è stato sgomberato.

Le iniziative giudiziarie odierne si collocano nel percorso investigativo in atto proiettato a individuare gli autori dell’ipotizzato sequestro di Mia Kataleya Chicclo Alvarez. perquisiti anche familiari Kata Su delega della Dda: l’esecuzione delle misure cautelari è stata curata da una cinquantina di appartenenti alla squadra mobile della questura di Firenze.

Eseguiti in correlazione anche dieci decreti di perquisizione da parte degli appartenenti al nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Firenze, nei confronti di più familiari della bimba rapita e di altre persone, in qualità di terzi non indagati, di interesse per le investigazioni in corso per il sequestro di persona a scopo di estorsione. Fatto quest’ultimo che vede il continuo impegno investigativo dal 10 giugno di più pubblici ministeri della Dda e oltre 50 militari dell’Arma dei carabinieri, Nucleo investigativo di Firenze, Ros di Roma e della sezione anticrimine di Firenze.

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