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Il lago Maggiore rischia di diventare una pozzanghera

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AGI – È una situazione fortemente condizionata dall’instabilità climatica, quella che registra il settimanale report dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche: basta spostarsi fra regioni vicine per passare da una confortante disponibilità d’acqua in Liguria (tutti i fiumi, a eccezione dell’Entella, sono sopra media) alla condizione di siccità conclamata in Lunigiana con l’esaurimento del bacino della Marana; nella stessa Toscana, però, solo il Serchio è sotto media, mentre Arno, Ombrone e Sieve godono di buona salute.

Stesso andamento si registra per i Grandi Laghi in Lombardia: se Benaco (75,7% di riempimento) e Sebino sono sopra la media, ben al di sotto sono Lario e soprattutto Maggiore, il cui invaso è crollato al 17,3% di riempimento, facendo riemergere il ricordo della siccità, seppur per ora moderata; per il resto, nella regione, portate in calo per il fiume Adda, condizione in linea con gli anni scorsi per Serio e Mincio, decisamente migliore per l’Oglio, mentre lo stato delle riserve idriche lombarde segnano -21,2% rispetto alla media storica, ma ben 133,52% sull’anno scorso.

“L’andamento pluviometrico, che si sta registrando sull’Italia dopo una stagione straordinariamente siccitosa come lo scorso anno, sta comportando difficoltà nel rimpinguare le falde, poiché la violenza degli eventi atmosferici comporta scarso assorbimento da parte dei terreni – segnala Francesco Vincenzi, Presidente dell’ANBI – Per questo, servono aree come laghetti, invasi o casse di espansione per trattenere le acque e rilasciarle progressivamente, favorendo l’infiltrazione nel suolo e preservando il territorio da eventuali ondate di piena”.

Benché definito di “severità idrica bassa con precipitazioni”, il distretto del fiume Po presenta, nel tratto piemontese, una condizione idrica non solo inferiore alla media, ma addirittura al siccitosissimo 2022, mentre nel prosieguo del corso si conferma una situazione di magra conclamata, con portata dimezzata al rilevamento di Piacenza.

In Piemonte, tutti i fiumi, a eccezione della Varaita, sono sotto media (il Toce è praticamente dimezzato e il Tanaro è a circa il 20% della portata storica), cosi’ come la Dora Baltea in Valle d’Aosta, dove è in progressiva riduzione anche la portata del torrente Lys. Se nel Veneto la situazione di tutti i principali fiumi è in linea con gli anni ante 2022, in Emilia Romagna i principali corsi d’acqua sono sotto media, a eccezione dell’Enza, mentre i bacini piacentini trattengono solo 4,57 milioni di metri cubi d’acqua (capacità complessiva milioni mc. 21.5) con l’invaso di Molato praticamente “a secco”.

Si mantiene buono lo stato di tutti i corpi idrici delle Marche: il fiume Sentino è al record positivo del recente quinquennio, cosi’ come i bacini artificiali, che contengono 54,87 milioni di metri cubi (possibile volume massimo: mln. mc. 65,32). In Umbria, le piogge beneficano l’invaso del Maroggia tornato ai livelli del 2021, ma non il lago Trasimeno, che permane sotto la soglia critica dei -cm. 120; il fiume Chiascio rimane sopra media, cui si avvicina anche la Nera.

Nel Lazio, calano i livelli dei laghi di Bracciano e Nemi; i fiumi Aniene, Fiora e Liri registrano buone portate, mentre insufficienti sono quelle di Tevere e Sacco. In Campania è buona la condizione di tutti i fiumi con il Sele, che registra il livello record dal 2019: cm. 173. Dettata dalle esigenze irrigue, continua la discesa delle riserve idriche di Basilicata e Puglia, pur rimanendo, in entrambe le regioni, ben distanti dalla soglia di attenzione: in Lucania, il calo è di circa 16 milioni di metri cubi, ma rimane quasi 100 sopra i livelli dell’anno scorso, già positivo; nel Tavoliere la disponibilità d’acqua scende di oltre 19 milioni di metri cubi, ma ne restano invasati circa 233, cioè una sessantina più che nel 2022.

“Questi dati – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – confermano l’indispensabile funzione degli invasi a riempimento pluriennale, capaci di rispondere alle esigenze dell’agricoltura, nonostante una stagione caratterizzata da caldo torrido. Nel rispetto delle caratteristiche territoriali è pertanto necessario realizzare infrastrutture per trattenere l’acqua anche in altre zone d’Italia, dove la siccità era sconosciuta fino a pochi anni fa. Non è l’allarme rosso dell’anno scorso nel Nord Italia, ma quest’anno segnali di difficoltà si stanno registrando in Centro Italia: sottovalutarli e non intervenire preventivamente significa continuare a esporre il Paese a rischi già visti, favoriti dall’estremizzazione degli eventi meteo”.

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Musumeci incontra i sindaci delle Isole Ponziane

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci è stato in visita ufficiale sull’isola di Ponza, dove ha incontrato il Sindaco Francesco Ambrosino e il Sindaco di Ventotene Carmine Caputo, accompagnato dal presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina Giovanni Acampora.
“Le isole minori rappresentano un tema centrale nelle politiche di sviluppo dell’Economia del Mare e necessitano di azioni mirate di sostegno in particolare in materia di potenziamento dei trasporti, approvvigionamento energetico e turismo” – ha sottolineato Giovanni Acampora.
“E’ per questo motivo” – ha aggiunto Acampora – “che occupano uno spazio di rilievo nel Piano del mare, approvato lunedì dal CIPOM e che sono al centro del lavoro che stiamo portando avanti, in collaborazione con l’ANCIM, successivamente all’ultimo Summit Blue Forum”.
“Tutti conoscono la bellezza delle piccole isole nei mesi estivi, ma pochi sanno quanto sia complicato vivere e lavorare su queste isole nei mesi invernali con problemi e disagi legati anche ai servizi essenziali. Uno dei temi al centro dell’attenzione del governo è proprio questo e, come ministro, sto lavorando ad un progetto di sviluppo e di rilancio dell’economia del Mare, che abbia come protagoniste proprio le piccole isole.
Continueremo a lavorare di concerto con i sindaci e ad ascoltare le loro esigenze” – ha commentato il ministro Nello Musumeci.

– foto: ufficio stampa Ministero protezione Civile –
(ITALPRESS).

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Tunisia, UN calls for immediate end to expulsions of migrants

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – The United Nations called for an immediate end to the expulsions of migrants, refugees, and asylum seekers from Tunisia to the borders with Libya and Algeria. “We are deeply concerned about the expulsion of migrants, refugees and asylum seekers from Tunisia to the borders with Libya and also Algeria,” UN deputy spokesperson declared at the UN headquarters in New York. “Several have died at the border with Libya and hundreds including pregnant women and children reportedly remain stranded in extremely dire conditions with little access to food and water. All refugees and asylum seekers must be protected and treated with dignity and full respect for their human rights regardless of their status, and in accordance with international human rights and refugee law,” he added.
Meanwhile, Libyan border guards have found the bodies of six African migrants in the desert, according to the Interior Ministry. The news comes just one week after a video circulated online of a Libyan border guard giving water to black African migrants who had been dumped in the middle of the desert by Tunisian authorities. Tunisian police and military have been rounding up black African migrants in the country, mainly in the port city of Sfax, and dumping them on the border with Algeria and Libya. According to a recent report published by Human Rights Watch (HRW), many of them had been beaten severely, some had been tortured and the women were subject to sexual violence.
(ITALPRESS).
– photo credit Agenzia Fotogramma –

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Proprietari con il Reddito di Cittadinanza, scoperta frode a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Milano ha individuato 39 persone di origine nordafricana beneficiari del reddito di cittadinanza nonostante non ne avessero diritto.
L’indagine, condotta dai finanzieri del Gruppo Linate, è scaturita dai controlli sulla circolazione transfrontaliera dei capitali presso lo scalo aeroportuale meneghino.
Negli ultimi mesi, infatti, sono stati controllati numerosi passeggeri, tutti percettori del reddito di cittadinanza, trovati in possesso di ingenti somme di denaro contante (generalmente occultati in valigie, zaini o sulla persona) di cui non sono stati in grado di giustificare la provenienza.
Il successivo sviluppo delle indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Milano, ha permesso di appurare l’irregolarità delle domande presentate, nonchè l’utilizzo di dichiarazioni e/o documenti falsi per l’illecito ottenimento del beneficio (false attestazioni sulla composizione e sul reddito dei nuclei familiari). Alcuni degli indebiti percettori sono risultati, inoltre, proprietari di immobili dati in locazione, oppure esercenti l’attività imprenditoriale o utilizzatori di beni intestati a defunti.
Il danno accertato per le casse dello Stato è pari a 456.000 euro. Il tempestivo intervento degli investigatori e l’immediata revoca del sussidio hanno evitato l’erogazione da parte dell’INPS di ulteriori 120.000 euro.

– foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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Tornano i temporali sull’Italia, ma nel weekend migliora

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AGI – Una vasta saccatura depressionaria di origine atlantica sta per fare il suo ingresso sul Mediterraneo centrale portando un peggioramento meteo e un calo delle temperature. Nella giornata di Venerdì acquazzoni e temporali a tratti anche intensi interesseranno le regioni del Centro-Nord. Entro Sabato piogge in arrivo anche al Sud mentre sul finire del weekend è atteso un rapido miglioramento.

Clima più fresco nel fine settimana con temperature anche di 5-7 gradi al di sotto delle medie del periodo. Questi sono gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano che per la prossima settimana mostra una graduale rimonta dell’alta pressione africana verso il Mediterraneo occidentale. Ondata di caldo possibile nei giorni che precedono il Ferragosto ma la distanza temporale è ancora troppo elevata.

Previsioni meteo per oggi

Al Nord: Tempo asciutto al mattino sulle regioni settentrionali con nubi sparse e schiarite. Tra pomeriggio e sera instabilità in aumento con acquazzoni e temporali localmente intensi sul Triveneto, variabilità asciutta altrove.

Al Centro: Giornata all’insegna del tempo stabile sulle regioni del Centro dove avremo cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione in serata e nottata con nuvolosità alternata a schiarite.

Al Sud e sulle Isole: Tempo stabile al Sud sia al mattino che al pomeriggio con cieli sereni o, al più, poco nuvolosi ovunque. Tra la sera e la notte si rinnovano condizioni di tempo asciutto con ampie schiarite. Temperature minime e massime stazionarie o in lieve rialzo su tutta la Penisola.

Previsioni meteo per domani

Al Nord: Al mattino molta nuvolosità in transito su tutte le regioni con locali piogge tra Liguria, Lombardia e Triveneto. Al pomeriggio instabilità in aumento con acquazzoni e temporali sparsi, più asciutto in Emilia Romagna. Tra la serata e la notte tempo in miglioramento al Nord-Ovest mentre piogge e temporali insisteranno tra Triveneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

Al Centro: Al mattino locali piovaschi tra Toscana, Umbria e Marche, sereno o poco nuvoloso altrove. Al pomeriggio sono in arrivo acquazzoni e temporali sparsi, soprattutto sul versante adriatico. In serata tempo in miglioramento ma con ancora dei fenomeni residui nelle zone interne e regioni adriatiche.

Al Sud e sulle Isole: Al mattino nuvolosità in transito sulla Sardegna con possibili piogge isolate, sole prevalente altrove. Al pomeriggio ancora possibili acquazzoni sulla Sardegna e asciutto altrove. Tra la sera e la notte tempo in peggioramento con acquazzoni e temporali in arrivo su regioni peninsulari e Sicilia. Temperature minime e massime in diminuzione al Centro-Nord e sulla Sardegna e stabili o in lieve rialzo al Sud e sulla Sicilia.

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I soldi del reddito di cittadinanza portati all’estero 

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AGI – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno individuato 39 percettori del reddito di cittadinanza che ricevevano il sussidio pur non avendone i requisiti. Si tratta di nordafricani che, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, hanno arrecato un danno per le casse dello Stato di 456.000 euro.

L’attività investigativa, condotta dai finanzieri del Gruppo Linate, è partita dai controlli sulla circolazione transfrontaliera dei capitali presso lo scalo aeroportuale meneghino.

Negli ultimi mesi, infatti, sono stati controllati numerosi passeggeri, tutti percettori del reddito di cittadinanza, trovati in possesso di ingenti somme di denaro contante (generalmente occultati in valigie, zaini o sulla persona) di cui non sono stati in grado di giustificare la provenienza. 

Nel corso delle indagini, le domande presentate sono risultate irregolari: erano corredate da dichiarazioni e documenti falsi, che si riferivano anche alla composizione e sul reddito del nucleo familiare. Alcuni degli indagati sono risultati, inoltre, proprietari di immobili dati in affitto, oppure esercenti l’attività imprenditoriale o utilizzatori di beni intestati a defunti.

L’immediata revoca del sussidio ha evitato l’erogazione da parte dell’INPS di ulteriori 120.000 euro. 

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Il Papa a Lisbona: “Sogno un’Europa che spenga i focolai di guerra” 

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AGI – Un’Europa, “cuore d’Occidente”, che metta a frutto il suo ingegno “per spegnere focolai di guerra e accendere luci di speranza”. Un’Europa “che sappia ritrovare il suo animo giovane, sognando la grandezza dell’insieme e andando oltre i bisogni dell’immediato“. Un’Europa “che includa popoli e persone con la loro propria cultura, senza rincorrere teorie e colonizzazioni ideologiche”.

È il sogno di Papa Francesco, che a Lisbona, nel suo primo discorso pubblico alle autorità – l’unico in italiano – invoca a intraprendere “rotte coraggiose di pace”, di cui si avverte la mancanza, esortando l'”anziano” Continente, a guardare ai giovani della Gmg, che possono essere un nuovo impulso, affinchè l’Europa riprenda il suo ruolo “di paciere nella sua parte orientale, nel Mediterraneo, in Africa e in Medio Oriente”.

La politica che per essere buona “non detiene il potere” ma è generatrice di vita e cura”, “è chiamata oggi più che mai a correggere gli squilibri economici”, investire sulle famiglie e curare l’ambiente”.

Il papa si interroga sul ruolo dell’Europa

A Lisbona, città dell’incontro, e che in questi giorni è “capitale del mondo” e “capitale del futuro”, il Papa s’interroga sul ruolo dell’Europa osservando come oggi si sperimenti l’inefficacia nel rispondere alle grandi questioni globali, perchè “il mondo è diviso” “incapace di affrontare unito ciò che mette in crisi tutti”.

“Sembra che le ingiustizie planetarie, le guerre, le crisi climatiche e migratorie corrano più veloci della capacità, e spesso della volontà, di fronteggiare insieme tali sfide”, riflette il Pontefice.

Eppure proprio a Lisbona fu firmato il Trattato nel 2007, non “solo parole, ma pietre miliari per il cammino della comunità europea, scolpite nella memoria di questa città”, rimarca Francesco.

“Ecco lo spirito dell’insieme, animato dal sogno europeo di un multilateralismo più ampio del solo contesto occidentale”. “Di vera Europa, il mondo ha bisogno”, continua Francesco.

Ma “nell’oceano della storia – l’amara constatazione -, stiamo navigando in un frangente tempestoso e si avverte la mancanza di rotte coraggiose di pace”.

Offrire percorsi di pace 

“Guardando con accorato affetto all’Europa, nello spirito di dialogo che la caratterizza, verrebbe da chiederle: verso dove navighi, se non offri percorsi di pace, vie creative per porre fine alla guerra in Ucraina e ai tanti conflitti che insanguinano il mondo?

E ancora, allargando il campo: quale rotta segui, Occidente?”, sono le domande di Francesco che parla dell’impoverimento “del vero capitale umano, quello dell’educazione, della sanità, dello stato sociale”.

“Preoccupa – afferma – quando si legge che in tanti luoghi si investono continuamente fondi sulle armi anzichè sul futuro dei figli. E questo è vero. Mi diceva l’economo – riferisce a braccio – alcuni giorni fa, che il migliore reddito di investimenti è nella fabbricazione di armi. Si investe più sulle armi che sul futuro dei figli”. 

Ecco allora il sogno di Francesco che aiuta a tornare ai padri fondatori. Un’Europa senza una cultura dello scarto dei vecchi, senza muri con fili spinati, senza stragi in mare e culle vuote.

Difendere la vita umana 

“Nel mondo evoluto di oggi è divenuto paradossalmente prioritario difendere la vita umana, messa a rischio da derive utilitariste, che la usano e la scartano”, dice il Pontefice che pensa ai “tanti bambini non nati e anziani abbandonati a sè stessi, alla fatica di accogliere, proteggere, promuovere e integrare chi viene da lontano e bussa alle porte, alla solitudine di molte famiglie in difficoltà nel mettere al mondo e crescere dei figli”. Europa e Occidente, domanda ancora, “verso dove navigate?”,

“Dove andate se, di fronte al male di vivere, offrite rimedi sbrigativi e sbagliati, come il facile accesso alla morte, soluzione di comodo che appare dolce, ma in realtà è più amara delle acque del mare? E penso a tante leggi sofisticate sull’eutanasia” (dopo queste parole pronunciate a braccio, scatta un applauso, ndr). Ma Lisbona è anche la “città della speranza”, sottolinea. La speranza di “un oceano di giovani” da tutto il mondo, che si sta riversando nella capitale portoghese.

Giovani che “coltivano i desideri dell’unità, della pace e della fraternità”, che “ci provocano a realizzare i loro sogni di bene. Non sono nelle strade a gridare rabbia, ma a condividere la speranza del Vangelo, la speranza della vita”, ribadisce. “E se da molte parti oggi si respira un clima di protesta e insoddisfazione, terreno fertile per populismi e complottismi, la Giornata Mondiale della Gioventù è occasione per costruire insieme”, “prendere il largo e navigare” verso il futuro.

Ambiente, futuro, fraternità 

Citando Pessoa, il Papa esorta a darsi da fare e indica tre cantieri di speranza in cui tutti uniti si può lavorare insieme: ambiente (“stiamo trasformando le grandi riserve di vita in discariche di plastica”), futuro (“si assiste a una fase discendente della curva demografica”), fraternità. E lancia un appello alla “buona politica” che “non è chiamata a detenere il potere” ma a dare alla gente il potere di sperare”, a essere essa stessa “generatrice di speranza”, “di vita e di cura”.

È chiamata “a investire con lungimiranza sull’avvenire, sulle famiglie e sui figli, a promuovere alleanze intergenerazionali, dove non si cancelli con un colpo di spugna il passato, ma si favoriscano i legami tra giovani e anziani”.

“Com’è bello riscoprirci fratelli e sorelle, lavorare per il bene comune lasciando alle spalle contrasti e diversità di vedute!

Anche qui – precisa – ci sono d’esempio i giovani che, con il loro grido di pace e la loro voglia di vita, ci portano ad abbattere i rigidi steccati di appartenenza eretti in nome di opinioni e credo diversi”, conclude. 

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Jeff Bezos e Bill Gates in vacanza ad Amalfi tra party blindati e hotel di lusso 

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AGI – Il veliero ‘Koru‘ del patron di Amazon Jeff Bezos è all’ancora, da questo pomeriggio, nella rada di Amalfi. Coi i suoi 127 metri di lunghezza, l‘imbarcazione a vela del valore di mezzo miliardo di dollari è la seconda più grande al mondo.

Stasera a bordo ci sarà una festa a cui parteciperanno anche altri amici di stanza in alcuni alberghi del comprensorio. Un party super blindato con servizio d’ordine rigidissimo soprattutto da mare, intorno alla nave.

In serata, intorno alle 19, è sbarcato in costiera anche Bill Gates. Il fondatore di Microsoft è atterrato in elicottero sulla pista di Scala per poi proseguire a bordo di un limousine service verso uno dei più noti alberghi di lusso di Amalfi, dove gli è stata riservata una super suite. 

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A San Vito di Cadore incontro sulle opere olimpiche

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VENEZIA (ITALPRESS) – Si è svolto a San Vito di Cadore (Belluno) un incontro tra Regione del Veneto, ARPAV, ANAS, Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica e sindaci interessati dalle opere infrastrutturali che riguardano Cortina, ma anche Pieve, Valle e San Vito di Cadore.
Un piano di opere strategiche non solo in prospettiva olimpica ma pianificate per migliorare l’accessibilità a questi territori.
“Ipotizzando tutta una serie di difficoltà che potranno emergere nei prossimi mesi nei cantieri – spiega l’assessore all’ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin – oggi abbiamo dato il via a un percorso di collaborazione e coordinamento, affinchè il piano delle opere osservi non solo il rispetto della legalità e dell’ambiente, ma produca anche i minori disagi possibili nei territori di Tai, Valle, San Vito e Cortina”.
“Le Olimpiadi sono una grande opportunità, con investimenti significativi in termini di crescita del Pil regionale – prosegue l’assessore -. Proprio per questo, manteniamo e manterremo altissima l’attenzione per contrastare gli eventuali tentativi di illeciti o circostanze a danno dell’ambiente. La Regione del Veneto, anche attraverso l’incontro odierno, intende appoggiare le diverse iniziative rivolte alla sicurezza e alla tutela ambientale, vigilando in tutti i modi sul fronte della legalità”.
“Questo tavolo di coordinamento nasce per richiamare l’attenzione su questi temi e dare avvio alle attività contenute nel Protocollo di Legalità sottoscritto con Carabinieri dei NOE – dettaglia Bottacin – e con i quali abbiamo una convenzione in essere da anni. Un impegno comune per avviare tutte le attività di protezione e accertamento necessarie a prevenire e contrastare situazioni di irregolarità amministrativa, identificare i reati ambientali, quelli in materia di lavoro e legislazione sociale nei territori interessati dalle nuove infrastrutture”.
“Nello specifico, in relazione agli aspetti ambientali, le opere saranno accompagnate da un Piano di monitoraggio, che prevede da parte di ANAS lo sviluppo di matrici ambientali studiate per seguire le diverse fasi dei lavori – aggiunge Bottacin -. Lo scopo del Piano è tenere sotto controllo eventuali variazioni dei parametri e dello stato ambientale dei luoghi. Anche ARPAV, braccio operativo della Regione in materia, supervisionerà le attività e garantirà altresì un supporto tecnico ai Comuni nell’ambito dei controlli e della vigilanza ambientale. I Comuni, infatti, sono il primo presidio assieme ai cittadini, sentinelle a tutela del territorio”.

– Foto: Ufficio stampa Regione Veneto –

(ITALPRESS).

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