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Stop ai ‘diplomifici’. Valditara avvia azione contro il turismo dei diplomi facili

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AGI – Il ministro dell’Istruzione e Giuseppe Valditara avvia un’indagine ispettiva sul fenomeno dei “diplomifici”, dopo quanto emerso da un’inchiesta di Tuttoscuola dal titolo “Maturità: boom dei diplomi facili”. 

“Oggi parte l’operazione legalità contro i diplomifici per tutelare il buon nome di tutta la scuola italiana e di coloro che ci lavorano”. Ha annunciatoil ministro su Twitter.

Oggi parte l’operazione legalità contro i diplomifici per tutelare il buon nome di tutta la #scuola italiana e di coloro che ci lavorano.

— Giuseppe Valditara (@G_Valditara)
July 31, 2023

Indagine su 10 mila esami sospetti

Il caso è emerso dopo un’indagine in cui è emerso che nel corso della Maturità 2023 sarebbe stati assegnati diecimila diplomi ‘sospetti’. L’anno scorso oltre 30mila studenti si sono spostati dalla scuola statale alla paritaria nel passaggio dalla quarta alla quinta delle superiori: circa un terzo si sono rivolti a 92 istituti paritari (su 1.423), che hanno avuto, come ogni anno, un’esplosione di iscritti: 82 sono in Campania, 6 nel Lazio e 4 in Sicilia.

Ma gli studenti che vanno a prendere lì il titolo, provengono da tutta Italia, alimentando un vero e proprio ‘turismo da diploma’. E così evadono l’obbligo di frequentare almeno tre quarti delle lezioni.

Giro di affari da 50 milioni di euro l’anno 

Un vero mercato dei titoli di studio, in poderosa crescita, con un giro d’affari di almeno 50 milioni di euro l’anno. Un macigno sulla credibilità della scuola italiana. Le vie della ‘maturità facile’ sono borderline, prosegue il comunicato, sulla linea di confine tra legale e illegale. 

Il dossier punta i fari sul mondo dei diplomifici, poche ‘mele marce’ nascoste nella scuola paritaria, che invece svolge nel complesso un servizio pubblico insostituibile per il Paese: numeri, geografia del fenomeno, meccanismi di funzionamento.

Dal 2015 a oggi il numero di iscritti al quarto anno negli istituti paritari è rimasto stabile (intorno a 18 mila). L’anno successivo in quinta il boom: 35 mila (2016), 40 mila (2019), 45 mila (2020), fino agli oltre 50 mila del 2022.

Con un tasso di incremento dalla quarta alla quinta ogni anno crescente, dal 92% di sette anni fa al 166% dell’anno scolastico da poco terminato. Tuttoscuola ha analizzato, scuola per scuola, quella variazione di iscritti: la quasi totalità delle scuole paritarie sono estranee al fenomeno che stiamo descrivendo.

E dove si concentra? In 92 istituti (il 6,5% dei 1.423 istituti paritari che portano studenti all’esame di maturità), che da soli costituiscono un incremento di 10.941 iscritti rispetto a quello complessivo di circa 30 mila. Registrano tutte un salto (nella maggior parte dei casi ripetutamente da anni) da 70 fino a quasi 300 iscritti tra il quarto anno e il quinto dell’anno successivo (esempio: un istituto e’ passato da 11 iscritti in quarta a 296 l’anno dopo in quinta), con percentuali di incremento che vanno dal 1500% al 6.800%.

Dove si trovano quei 92 istituti? Sono concentrati in sole nove province: tutte le cinque della Campania; del Lazio le province di Roma e Frosinone, della Sicilia le province di Palermo e Agrigento. Napoli detiene il primato per incremento di studenti dal 4 al 5 anno, con 59 istituti su 188, pari al 31,4% degli istituti paritari della provincia, seguita da Caserta con 6 istituti su 37 (16,2%) e da Salerno con 14 istituti su 103 (13,6%).

La Campania vede complessivamente interessati 82 istituti su 356 paritari situati in quella Regione, pari al 23%. Il Lazio 6 (su 185), la Sicilia 4 (su 68). Prendendo in esame la graduatoria ‘top 15’ degli istituti con maggior incremento di candidati nel passaggio dal 4 al 5 anno, si scopre che ben 13 istituti sono situati nella provincia di Napoli; uno in provincia di Benevento e uno in provincia di Roma. Sorprendente il caso di un istituto che negli ultimi due anni non aveva studenti iscritti al quarto anno, ma che ha registrato oltre 100 iscritti l’anno dopo il quint .

Un altro istituto ha avuto complessivamente negli ultimi sei anni soltanto 31 studenti iscritti al 4 anno, diventati in tutto 1.083 al 5 anno con un incremento di 1.052 iscritti nel sessennio ( 3.194%); un altro istituto con 138 iscritti al 4 nel sessennio diventati 1.388 al 5 con un incremento di 1.250 iscritti in più.

Ipotizzando una retta media di 5 mila euro, i ricavi di questo istituto solo per le iscrizioni al quinto anno sfiorerebbero nel sessennio i 7 milioni di euro. Perche’ tutti questi istituti raccolgono pochissimi iscritti fino al quarto anno, mentre esercitano una forte attrazione, capace di portare iscritti da tutta Italia, nell’anno della maturità?

L’evasione dell’obbligo di frequentare almeno tre quarti delle lezioni è quasi certamente una delle risposte, in quanto costituisce il motivo della forte attrattiva di candidati da tutta Italia.

Passando ai dati complessivi del sistema paritario (che includono come detto sia quelli della grande maggioranza di istituti che presentano condizioni del tutto fisiologiche, sia quelli di alcune decine di scuole fortemente sospettabili di essere dei diplomifici), emerge che nel periodo che va da 2015-16 al 2022-23 l’incremento cumulato di iscritti registrati a livello nazionale nelle scuole paritarie tra il quarto e il quinto anno delle superiori è stato di 166.314 (dai 125.998 iscritti al quarto ai 292.312 al quinto: 132%): ebbene, dei 166 mila, circa 105 mila riguardano istituti paritari della Campania, pari a un incremento del 691%. In tutte le restanti Regioni sommate insieme l’incremento e’ stato di 61.587, pari al 56%.

In Lombardia, per esempio – la Regione con il maggior numero di abitanti e di studenti, dove funziona un numero di istituti paritari di secondaria di II grado (370) molto simile a quello della Campania – l’incremento è stato di 2.646, pari al 6%. In termini di valori assoluti registrati nel settennio, le regioni con minori incrementi sono state la Liguria con 119 studenti, il Friuli VG con 184, l’Umbria con 269.

Aggregando per aree i dati delle singole regioni, risulta che il Sud nel corso del settennio 2015-16/2022-23 ha fatto registrare un incremento complessivo di 112.673 studenti interni, pari al 573,6%: in media circa 16 mila l’anno. All’opposto, gli istituti settentrionali hanno fatto registrare incrementi pressoché fisiologici, al di sotto del 9%: in media poche centinaia l’anno. Quanto costa mediamente un diploma? Gli operatori del settore offrono servizi variegati: il recupero degli anni scolastici, l’esame di idoneità, il conseguimento del diploma.

C’è un catalogo differenziato, ogni servizio ha un costo, con possibilità di risparmiare per pacchetti integrati. Per il recupero degli anni scolastici la maggior parte degli istituti, secondo le informazioni desumibili nel web, chiede una cifra compresa tra i 1.500 e i 3.000 euro, più una tassa d’iscrizione che va da 300 a 500 euro. Per gli esami di idoneità, il prezzo varia tra i 1.500 e i 3.000 Euro. Per il diploma di maturità la retta media è 2.500-4.500 euro. Ma ci sono casi in cui si arriva a 8.000 o addirittura a 10.000 euro. Per chi può permetterselo, ovviamente, conclude Tuttoscuola.

Il ministero dell’Istruzione avvierà una indagine ispettiva

In merito a questa inchiesta il Ministero dell’Istruzione e del Merito avvierà una serie di accertamenti. Nel frattempo, sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti). Sotto il profilo normativo, verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici. Il ministero sottolinea inoltre che nel piano semplificazioni è presente una apposita misura dedicata alle scuole paritarie.

Si tratta di un progetto che ridisegna e digitalizza la procedura di riconoscimento della parità, rafforzando i controlli anche in itinere, a sostegno delle attività ispettive. Questa misura punta, fra l’altro, a ridurre le distorsioni dei “diplomifici”, espungendoli dalle scuole riconosciute.

È poi stato previsto un ulteriore provvedimento per velocizzare l’erogazione dei contributi statali alle scuole paritarie di qualità, molte delle quali sono in costante affanno e rischiano la chiusura a causa dei gravi ritardi oggi esistenti. Queste scuole, in una logica di sussidiarietà orizzontale, svolgono un ruolo di grande aiuto al Paese, soprattutto per quanto riguarda l’infanzia e la primaria. 

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Risolto il giallo del barbiere decapitato a Genova

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AGI – Hanno confessato i due giovani egiziani fermati per l’omicidio di Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla, il diciottenne barbiere egiziano il cui cadavere, decapitato e con le mani mozzate era stato recuperato alcuni giorni fa in mare tra Santa Margherita e Portofino.

Stando a quanto apprende l’AGI, quando gli inquirenti nell’interrogatorio di ieri hanno fatto notare ai due gestori di una catena di negozi di parrucchieri che erano stati ripresi mentre prendevano insieme un taxi domenica pomeriggio, hanno ammesso quanto accaduto, pur non concordando tra loro in alcuni punti della ricostruzione.

Il racconto di Kamel Abdelwhab detto ‘Bob’ e di Mohamed Abdelghani detto ‘Tito’ è particolarmente crudo e non coincide in qualche passaggio. Bob ha spiegato che Tito avrebbe litigato con Abdalla e gli avrebbe inferto varie coltellate e che lui si sarebbe frapposto, ma poi si sarebbe spostato per non ricevere un fendente.

Bob ha aggiunto che Tito, dopo avere ucciso Abdalla, avrebbe poi minacciato di morte lui e i suoi familiari, inducendolo così a non dire nulla e costringendolo ad aiutarlo per portare via il corpo in una valigia di grosse dimensioni di colore scuro, che entrambi hanno caricato su un taxi insieme alla valigia grigia con gli effetti personali di Abdalla.

Una volta arrivati a Chiavari, i due avrebbero portato il corpo nel retrobottega della barberia di corso Dante, poi sarebbero andati via. In seguito ai controlli di polizia a cui erano stati sottoposti nella notte, i due sarebbero tornati nel retrobottega e avrebbero portato il cadavere verso il torrente Entella e poi sulla spiaggia dove Tito avrebbe mutilato il cadavere tagliandogli mani e testa e lo avrebbe gettato in mare.

Bob ha precisato di essersi sbarazzato della valigia dopo averla cosparsa di calce il giorno dopo. A sua volta, Tito ha confessato a pm e carabinieri che hanno svolto le indagini spostamenti e occultamenti, dando una versione ritenuta non convincente sulla dinamica dell’omicidio all’interno dell’appartamento. Abdalla avrebbe, a suo dire, litigato con Bob, i due avrebbero iniziato a insultarsi, la vittima avrebbe minacciato di denunciarli e avrebbe afferrato un coltello.

Tito ha raccontato di avere cercato di disarmarlo, si sarebbe tagliato una mano afferrando il coltello e, a quel punto, la vittima sarebbe caduta sulla lama procurandosi un taglio letale. Nel corso del confronto con gli inquirenti, Tito avrebbe poi confessato di averlo colpito con un fendente in quando Abdalla gli si sarebbe avventato ancora contro e dunque per difendersi, ma ha affermato più volte di averlo colpito solo una volta.

L’indagato non avrebbe saputo spiegare i reali motivi del litigio, negando come movente l’allontanamento del giovane dalla sua attività commerciale e nemmeno spiegare perché Abdalla presentasse varie ferite all’addome, sostenendo di essere scappato e che poteva anche essere stato Bob a procurargliele. (

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Bosch lancia sul mercato ventole abitacolo a bassa rumorosità

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ROMA (ITALPRESS) – La ventola, come componente chiave del sistema di condizionamento dell’aria delle automobili, convoglia l’aria raffreddata o riscaldata nell’abitacolo. Per garantire un flusso d’aria efficiente e affidabile, la ventola dell’abitacolo deve essere perfettamente coordinata con il sistema di climatizzazione del veicolo. In caso di sostituzione della ventola, quindi, l’officina deve assicurarsi che quella nuova sia altrettanto potente. Bosch sta ampliando la sua gamma di prodotti per l’aftermarket indipendente con una ventola per abitacolo particolarmente silenziosa. Sono disponibili cinque ventole per i modelli Ford e VW, molto comuni nel parco veicoli europeo. Nei prossimi mesi, Bosch prevede di ampliare la propria gamma.
Anche con l’impostazione minima, il motore elettrico e la girante della ventola Bosch forniscono un flusso d’aria sufficiente a passare attraverso l’evaporatore o lo scambiatore di calore, raffreddando o riscaldando il veicolo.
Le ventole sono particolarmente silenziose, riducendo quindi la rumorosità all’interno del veicolo. Le ventole per abitacolo Bosch sono realizzate con materiali di alta qualità e rispondono a rigorosi standard di produzione. Il loro design robusto garantisce un funzionamento affidabile e a lunga durata.

foto: ufficio stampa Bosch
(ITALPRESS).

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Nuovi sbarchi a Lampedusa, salvati 271 migranti

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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – Con il miglioramento delle condizioni meteo sono riprese le partenze di migranti dalla Tunisia. Nella notte 5 barchini con 271 persone sono stati recuperati dalle motovedette della Guardia Costiera. All’hotspot di Lampedusa, si registrano 580 presenze. I migranti sono quasi tutti provenienti dalla Costa d’Avorio, Tunisia, Gambia, Ghana, Guinea, Nigeria, Sierra Leone, Mali, Camerun.

– foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Scattano le proteste Napoli per la sospensione del reddito di cittadinanza 

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AGI – Una ventina di ex percettori del reddito di cittadinanza sono in presidio davanti alla sede dell’Inps di Napoli, per protestare contro la stretta del Governo sul sussidio. Con loro manifestano anche alcuni attivisti di Potere al popolo e Usb, che hanno promosso il sit-in.

“Le guerre tra poveri le vincono i ricchi”, recita uno striscione. Su un altro campeggia, invece, la scritta “Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù”. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal direttore della sede Inps di Napoli, Roberto Bafundi

 

Ma quanti sono le persone che nel mese di giugno hanno percepito il rdc in Campania? Parliamo di 533mila cittadini, per un totale di 208 mila nuclei familiari. Numeri in costante crescita rispetto al 2021 e al 2022, che fanno della Campania la prima regione per numero di persone destinatarie della misura di contrasto alla povertà.

Se si considera l’importo medio, stimato in 663 euro, a giugno il reddito di cittadinanza in Campania è costato oltre 353 milioni. Su un totale di 169 mila famiglie a livello nazionale, sono circa 43 mila quelle campane (22 mila tra Napoli e provincia) che hanno ricevuto il messaggio che sospende il diritto al sussidio a partire da agosto.

Negli ultimi mesi e anni ci sono state numerose truffe messe in atto per riscuotere il reddito pur non avendone diritto. Considerando solo il periodo tra giugno del 2021 e ottobre 2022, in provincia di Napoli sono state accertate oltre 4mila truffe e rintracciati circa 15 milioni, finiti nelle tasche di circa 660 ‘furbetti’. 

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La discarica di Ciampino brucia ancora

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AGI – Brucia ancora la discarica di Ciampino. Il fumo nero, che si alza in cielo da via Enzo Ferrari, alle porte del comune situato fra la Capitale e i Castelli Romani, è ancora visibile da chi vive nelle vicinanze. I vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte.

Le fiamme sono ancora attive. Sono i mezzi per il movimento terra a spostare e ‘smassare’ i cumuli bruciati per poi procedere alla bonifica dei focolai residui. La colonna di fumo che, nella giornata di sabato, sovrastava Roma, dal quadrante sud a quello nord-ovest, ora si è notevolmente ridotta.

Nel fine settimana sono state tantissime le segnalazioni dei cittadini al 112 che ha inviato sul posto, oltre ai vigili del fuoco, la polizia di stato e gli uomini della Protezione Civile. L’obiettivo di circoscrivere il rogo è stato centrato.

Le fiamme non sono fortunatamente arrivate anche a campi con sterpaglie non lontani dalle abitazioni e da altri capannoni industriali. Nessuno è rimasto ferito o intossicato. Nessuna abitazione è stata coinvolta.

 

Cosa è successo

Ma cosa sarebbe successo? Secondo quanto apprende l’AGI, questa mattina un dipendente dell’azienda – che si occupa di rifiuti non pericolosi – mentre movimentava, da un cumulo grande, alcuni rifiuti da trasferire in un container ha notato delle fiamme. Ha provato quindi a spegnerle con un estintore, ma si sono propagate a tutto il cumulo.

A quel punto è stato necessario l’intervento dei soccorsi. Un altro problema potrebbe essere la circolazione degli aerei che in queste ore dovrebbero atterrare all’aeroporto di Ciampino. Secondo quanto emerso fino a ora, però, il traffico aereo sarebbe regolare.

La Sindaca Emanuela Colella aveva subito informato i Sindaci delle città limitrofe che fanno capo alla Asl Roma 6, rispetto alla natura dell’incendio e sta condividendo le informazioni da diramare alla cittadinanza. Mentre ancora oggi operazioni di spegnimento, riferiscono i vigili del fuoco, continuano.

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Violentò una ventenne e la abbandonò in autostrada, arrestato

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AGI – Un 35enne napoletano, residente nella provincia di Pesaro-Urbino, è stato arrestato e condotto in carcere con l’accusa di aver violentato una ragazza di 20 anni per poi abbandonarla in autostrada. Il provvedimento è stato emesso dalla gip riminese Raffaella Ceccarelli a seguito delle indagini della polizia di Rimini coordinate dal procuratore Davide Ercolani.

L’uomo, che è accusato anche di aver costretto la ragazza a pagare della cocaina, rigetta ogni accusa e per la sua difesa si è affidato all’avvocato Alessandro Buzzoni.

Secondo quanto emerso, la vicenda risale all’inizio di maggio quando la giovane, originaria della Puglia, avrebbe approfittato di un passaggio in auto al 35enne dopo una serata in riviera con gli amici. Secondo quanto da lei denunciato, sarebbe stato l’uomo ad adescarla e convincerla a salire a cui sarebbe poi seguita la proposta di sniffare la droga.

La ragazza fu trovata sulla corsia d’emergenza in A14 dalla polizia Stradale all’altezza di Pesaro mentre camminava a piedi. 
 

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Alemanno: “Se Meloni non ci ascolta, pronti in autunno con un nuovo movimento”

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AGI – Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, ex ministro e attuale portavoce del comitato ‘Fermare la Guerra’, lancia un sondaggio a Orvieto: c’è spazio per un nuovo partito politico trasversale. Oltre la destra sociale, storico bacino elettorale dell’ex primo cittadino della Capitale. L’obiettivo è quello di convogliare nel nuovo movimento le voci del dissenso, dai no-Green Pass ai pacifisti e ai cattolici, da sempre attenti alle minoranze e alle questioni sociali. Ciò che – secondo Alemanno e co. – la destra di governo targata Giorgia Meloni avrebbe, al momento, dimenticato.

Il sondaggio, presentato ieri a Orvieto, è quello di Antonio Noto. “Il sondaggio dimostra che in Italia esiste uno spazio elettorale per una nuova formazione politica che interpreti una credibile speranza di cambiamento. L’ho detto chiaramente nella mia relazione conclusiva: c’è un’onda di cambiamento che da almeno venti anni attraversa i partiti, da Berlusconi a Renzi, da Grillo a Salvini e che oggi è arrivata a Giorgia Meloni. Gli elettori chiedono una profonda trasformazione della situazione sociale ed economica del nostro Paese, che sta peggiorando di anno in anno”, dice all’AGI Alemanno a conclusione del ‘Forum dell’Indipendenza Italiana‘, che si è svolto in Umbria sabato e domenica su iniziativa di 38 sigle delle destra sociale e dei mondi del dissenso.

“Votano la proposta innovativa che sembra più credibile, poi non vedono nessuna sostanziale novità, rimangono delusi e vanno oltre – aggiunge Alemanno -. Anche Giorgia Meloni corre questo rischio se continuerà nelle sue politiche in continuità con quelle di Mario Draghi, dopo che è stata votata proprio perché era l’unica opposizione a quel governo. Noi rivolgiamo un appello alla premier perché attui una profonda revisione della sua linea politica, prima che tutto ciò accada. Deve portare l’Italia fuori dal conflitto in Ucraina, deve differenziare le sue posizioni da quelle del presidente Biden e della Commissione europea non sprecando le opportunità offerte dalla nuova Via della Seta, deve aprire al salario minimo e trovare un’alternativa credibile al reddito di cittadinanza, deve archiviare la confusa proposta di autonomia differenziata che rischia di spaccare definitivamente il paese”.

“Ma se tutto questo non accadrà, in autunno siamo pronti ad occupare quello spazio potenziale del 10% che il sondaggio di Noto ci attribuisce. Oggi abbiamo lanciato il ‘Manifesto di Orvieto‘ su cui raccoglieremo le adesioni e cercheremo di attivare un confronto costruttivo con la politica ufficiale. Ma non ci fermeremo se non trovero risposte adeguate e concrete”, conclude l’ex sindaco.

Quindi un nuovo partito a conduzione Alemanno è possibile, magari in vista delle Europee del 2024. L’idea, infatti, sarebbe quella di aspettare l’autunno e, se non ci fossero aperture da parte della maggioranza, su argomenti come la guerra in Ucraina, ma anche il reddito di cittadinanza, il salario minimo – la destra sociale si distingue da sempre dalle idee più liberiste dei Conservatori -, e la linea atlantista in politica estera.

“Abbiamo il dovere di dire le cose come stanno con voce chiara e ferma, e siccome non c’è spazio nei partiti per dire quello che si pensa, siamo qua fuori dai partiti a dire come la pensiamo e a dire che se dall’interno del governo di centrodestra non ci ascolteranno e continueranno su questa strada, noi in autunno siamo pronti a lanciare un movimento politico”, dice Alemanno. 

Il sondaggio di Antonio Noto

La percentuale maggiore di chi voterebbe un nuovo soggetto politico di Alemanno si registra tra gli elettori della Lega (27%), di ‘altri partiti’ (24%) e Forza Italia (22%), e c’è anche un 8% tra gli elettori del M5S e di Azione e Italia Viva (più del 7% registrato tra gli elettori di FdI).

Se domani Alemanno fondasse un nuovo soggetto politico e si facesse affiancare da una classe dirigente fatta di figure politiche nuove, ad esprimere un parere positivo sarebbero soprattutto gli elettori di Forza Italia, il 47% (contro un 18% di parere negativo e 35% di non saprei).

Alta anche la percentuale tra gli elettori della Lega (37% parere positivo, 20% negativo, 43% non saprei), mentre tra gli elettori di FdI i pareri positivi si attestano al 31%, i negativi al 27%, ‘non sapreì al 42%. In generale, considerando tutte le forze politiche, i pareri positivi e negativi quasi si equivalgono (30% positivo, 31% negativo, 39% non saprei). Il sondaggio ha coinvolto 1000 cittadini, intervistati dal 19 al 25 luglio 2023.

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Omicidio nel Cagliaritano, 43enne strangolato in un B&B

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AGI – Un giovane di vent’anni è stato fermato dai carabinieri per l’omicidio di un uomo di 43 trovato morto stamane, strangolato, in un B&B a Quartucciu nel Cagliaritano.

Il corpo di Gabriele Pergola è stato scoperto attorno alle 4.30 di stamane nella struttura ricettiva ‘Corte Cristina’ in vicolo IV Nazionale. Il fermato è un giovane che si trovava nella stanza con la vittima e che si è allontanato dopo l’omicidio su cui indagano i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Quartu Sant’Elena.

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Primo weekend di agosto con piogge e temporali

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AGI – Un vasto anticiclone delle Azzorre, esteso tra Atlantico e Mediterraneo occidentale, favorisce condizioni meteo stabili soprattutto sulle regioni del Centro-Sud mentre su quelle settentrionali non mancherà qualche temporale, specie nelle ore pomeridiane e serali.

A prevederlo è il Centro Meteo Italiano che per il primo weekend di agosto conferma “la possibilità di un affondo perturbato direttamente sul Mediterraneo centrale: i principali modelli mostrano una saccatura atlantica muoversi sulla nostra penisola portando un peggioramento meteo con piogge e temporali diffusi.

Il tutto dovrebbe essere accompagnato da un calo delle temperature con valori che scenderanno anche di qualche grado al di sotto delle medie del periodo”.

Previsioni meteo per oggi:

AL NORD

Al mattino nuvolosità irregolare su tutti i settori. Al pomeriggio fenomeni soprattutto sui rilievi, più’ asciutto altrove con cieli poco o irregolarmente nuvolosi. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile salvo residue piogge sulle Alpi.

AL CENTRO

Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con cieli sereni o poco nuvolosi. Al pomeriggio nuvolosità in aumento a partire dai settori appenninici, ma senza fenomeni associati. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi.

AL SUD E SULLE ISOLE

Al mattino cieli del tutto soleggiati. Al pomeriggio attesi locali piovaschi sull’Appennino meridionale. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi. Temperature minime stazionarie o in lieve aumento; massime in lieve rialzo su Liguria, Toscana, Lazio e Triveneto, in lieve diminuzione altrove.

Previsioni meteo per domani:

AL NORD

Nuvolosità irregolare al mattino sulle regioni settentrionali con possibilità di piogge sparse tra Lombardia e Triveneto, specie settori alpini e prealpini. Al pomeriggio ancora fenomeni anche a carattere di temporale soprattutto sulle Alpi centro-orientali, variabilità asciutta altrove. Migliora ovunque dalla serata.

AL CENTRO

Tempo per lo più stabile sulle regioni del Centro con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Da segnalare solo qualche acquazzone o temporale pomeridiano sull’Appennino centrale. Ampie schiarite dalla serata.

AL SUD E SULLE ISOLE

Tempo stabile al mattino al Sud con cieli sereni o poco nuvolosi. Qualche isolata pioggia possibile nel pomeriggio tra Molise, Puglia e Basilicata, nubi sparse e schiarite altrove. In serata si rinnovano condizioni di tempo asciutto con cieli sereni o poco nuvolosi ovunque. Temperature minime e massime stazionarie o in generale lieve diminuzione. 

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