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Primo weekend di esodo estivo, bollino rosso su strade e autostrade

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AGI – Al via le grandi partenze nell’ultimo fine settimana di luglio, quando la maggior parte degli italiani raggiungerà i luoghi di vacanza. È atteso traffico intenso su strade e autostrade. E per facilitare la viabilità, Anas ha ridotto di oltre il 65% il numero dei cantieri presenti lungo la rete stradale e autostradale di competenza, relativi agli oltre 1100 interventi attivi per lavori di manutenzione, fino al 6 settembre.

L’obiettivo è offrire un viaggio più confortevole e sicuro a tutti gli utenti per gli spostamenti di breve, media e lunga percorrenza. In particolare, lungo la rete Anas, per l’ultimo weekend di luglio è atteso traffico in costante aumento. Viabilità Italia prevede bollino rosso, a partire dal pomeriggio di oggi, con una situazione che perdurerà nella giornata di sabato 29 luglio e domenica 30 luglio, con spostamenti in crescita verso le grandi direttrici.

La panoramica completa dei bollini per l’estate sul sito di Anas

Le tratte interessate sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e ai valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani.

Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimita’ dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.

Oggi dalle 16.00 alle 22.00, domani sabato 29 luglio dalle 8 alle 16 e domenica 30 luglio dalle 7.00 alle 22.00 è in vigore il divieto di transito dei mezzi pesanti.

Il traffico potrebbe riguardare in particolare i principali itinerari turistici:

  • la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria;
  • le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria;
  • le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia;
  • la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna;
  • la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le localita’ turistiche del basso Lazio;
  • l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia;
  • le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
  • i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine,
  • la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia,
  • la SS45 di Val Trebbia in Liguria,
  • la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto 
  • la SS 51 di Alemagna in Veneto.
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Lavoro, il capitale umano indispensabile per le aziende

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Lavoro, il capitale umano indispensabile per le aziende

MILANO (ITALPRESS) – “Il capitale umano è importantissimo, le persone restano essenziali: l’intelligenza artificiale e i pc ci possono aiutare a fare quei lavori ripetitivi in cui non c’è bisogno del guizzo e dell’intuito”, ma “non ho ancora visto un’azienda fatta solo di computer: penso che le aziende avranno sempre bisogno di persone”. Lo ha detto Marco Ceresa, amministratore delegato di Randstad Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Italpress Economy. “Ogni anno tocchiamo sulle 200-250mila persone che mettiamo al lavoro – aggiunge – con un contratto a tempo determinato o indeterminato: facciamo tutto quello che serve per far trovare lavoro alle persone e tutto quello che serve per far trovare delle brave persone alle aziende”, che assumono “con vari contratti o di somministrazione – cioè il vecchio lavoro temporaneo – oppure direttamente”, spiega.
mgg/gsl

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Scoperta a Civitavecchia un’imbarcazione con falsa bandiera italiana

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Scoperta a Civitavecchia un'imbarcazione con falsa bandiera italiana

ROMA (ITALPRESS) – Un’imbarcazione che navigava con falsa bandiera italiana ed era sprovvista dei titoli necessari è stata individuata e sequestrata dalle Fiamme gialle aeronavali della sezione operativa navale di Gaeta.
La scoperta è avvenuta durante uno dei controlli di polizia in mare del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia nelle maggiori località turistiche del Lazio e in particolare nelle Isole Pontine.

col4/gsl

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Allineatori trasparenti e digitale per le malocclusioni nei bambini

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MILANO (ITALPRESS) – La malocclusione, ovvero un’occlusione impropria o un disallineamento dei denti a causa di piccole irregolarità a indicazioni più complesse, è una condizione che colpisce in tutto il mondo circa la metà dei bambini e degli adolescenti.
Sottovalutare il problema fin dalla giovane età non comporta solo problemi alla masticazione, ma può avere ricadute su tutto l’organismo.
Secondo Matteo Reverdito, specialista in ortodonzia, “Intervenire appena si riesce ad intercettare un problema è davvero importante nella risoluzione perchè rende il trattamento estremamente più semplice e molto spesso più facile da ottenere come risultato finale. Più va avanti il processo di creazione del problema, più diventa davvero difficile ottenere una soluzione”.
La malocclusione non è però solo legata alla genetica, ma deriva anche da cattive abitudini come la suzione non nutritiva e la respirazione con la bocca. Inoltre, l’incidenza è fortemente correlata all’industrializzazione: mentre la qualità del cibo diminuisce, aumentano soprattutto gli alimenti zuccherati e i dolcificanti artificiali. Tutto ciò ha portato nel tempo a un generale peggioramento delle condizioni di salute dei nostri denti.
“Nei bambini i problemi dentali sono legati ad una diversa alimentazione rispetto a tempo fa. Per fortuna la cultura dell’igiene sta migliorando, ma stiamo parlando di una fascia di età in cui riuscire a mantenere un costante controllo dell’igiene è complicato – spiega Reverdito – Per quanto riguarda le malocclusioni, c’è una notevole importanza di quello che è la riduzione dell’attività fisica anche nei ragazzi d’oggi e quindi con un’incidenza delle malocclusioni che si sta impennando”.
L’utilizzo di apparecchi correttivi è una scelta che coinvolge non solo la salute dei giovani, ma anche la loro personalità. Per questo instaurare un rapporto con loro diventa fondamentale per assicurare un buon esito del trattamento.
“La scuola e il bullismo che stanno diventando sempre più complicati anche nelle età giovani può essere ancora più complicato da una situazione esteticamente difficile o da problemi di pronuncia delle parole – precisa Reverdito – Riuscire a intervenire presto aiuta tantissimo sotto l’aspetto dell’autostima e del confronto con i coetanei e poter fare questo con degli allineatori trasparenti rende questa cura invisibile e non va a pesare sulla parte emotiva dei ragazzi”.
L’utilizzo di allineatori trasparenti presenta quindi vantaggi non indifferenti rispetto agli apparecchi fissi e non solo dal punto di vista estetico. Infatti “avere apparecchiature che possono essere rimosse per poter mangiare e lavare i denti non ha prezzo. Tanti utilizzano ancora apparecchiature fisse nei bambini, ma tantissime ne possiamo evitare grazie proprio ai nuovi trattamenti”.
Tornando sull’importanza del creare un rapporto con i giovani pazienti, un aiuto può arrivare tramite il ricorso all’ortodonzia digitale. Secondo il dottor Reverdito “dopo una scansione poter far vedere ai bambini e ai genitori un modello tridimensionale della bocca facilita tantissimo la comprensione: possono vedere qual è il problema, capire bene la situazione e quindi decidere di intervenire presto. Parlando di apparecchiature rimovibili, avere la famiglia e bambini motivati è molto importante perchè li fa usare in maniera corretta”.
“Oggi con l’ortodonzia digitale possiamo anche monitorare a distanza in modo tale da poter curare anche bambini che vivono lontano o sono via per motivi di studio o di vacanza. Con gli apparecchi gestiti dal digitale e preattivati (ovvero che si possono spostare senza un intervento diretto nella bocca dei bambini), possiamo portare avanti il trattamento come prima. Digitalmente possiamo monitorare il paziente e consigliarlo in caso di eventuali problemi – spiega Reverdito – Mentre una volta con gli apparecchi tradizionali si progettava a stima quanto doveva succedere nella bocca, oggi abbiamo invece un vero e proprio navigatore digitale e possiamo progettare in anticipo dove vogliamo andare con strategie molto precise”.
-foto Envato Elements-
(ITALPRESS).

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Crodino, 58 anni e non sentirli. La storia dell’analcolico “biondo”

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AGI – Oggi è il compleanno dell’analcolico biondo più famoso del mondo. Cinquantotto anni fa, infatti, a Crodo, piccolo centro della valle Antigorio, nel Verbano Cusio Ossola, cominciava la produzione del Crodino, un aperitivo dal gusto singolare che lo ha fatto diventare nel tempo un prodotto popolare e insieme raffinato.

Il 28 luglio del 1965, nel primo giorno di produzione, lo stabilimento delle Terme di Crodo spa sfornò quasi 54.000 bottigliette: un evento di cui in valle ancora oggi molti hanno memoria. Ed è per questo che il comune di Crodo lo scorso anno ha istituito con delibera del consiglio comunale, la festa del “compleanno del Crodino”, da celebrare ogni anno il 28 luglio.

Oggi il sindaco Ermanno Savoia darà il via ai festeggiamenti. Per tutto il fine settimana nei bar e ristoranti della zona aperitivi e piatti a tema, alcuni anche fantasiosi, con il Crodino come base.

Il “papa’” dell’analcolico biondo è stato Piero Ginocchi, industriale parmigiano che aveva acquistato la Società Anonima Terme di Crodo nel 1933. Nel dopoguerra decise di affiancare alla tradizione attività di imbottigliamento di acque minerali quella della produzione di bibite come tamarindo, chinotto e perfino una “Crodo cola”.

Ginocchi però voleva “sfondare” con un prodotto unico, che facesse davvero concorrenza alla San Pellegrino della famiglia Mentasti. Ginocchi (a cui è dedicato a Crodo un centro studi ricco di documentazione) ingaggiò per l’impresa un enologo cuneese, Maurizio Gozzellino.

La miscela di ingredienti messa a punto da Gozzelllino è per lo più segreta: è noto che tra di essi vi sono chiodi di garofano, cardamomo, coriandolo e noce moscata, lasciati riposare in botti di rovere per sei mesi, ma i particolari, quelli che fanno la differenza, sono custoditi gelosamente.

Il nuovo aperitivo, che doveva chiamarsi Picador, poi modificato in Biondino, fu definitivamente battezzato Crodino il 14 luglio 1965 alla vigilia dell’inizio della produzione. Per lanciare il nuovo prodotto Ginocchi fa le cose in grande: gira 18 filmati per il Carosello, interpretati da Brigitte Bardot, che canta una serie di canzoni intervallate da animazioni grafiche.

Proprio alle prime pubblicità dell’analcolico, e alle altre “invenzioni” di un genio del merchandising anni ’60 come Erberto Carboni è dedicato il convegno che oggi aprirà le celebrazioni. La festa di compleanno del Crodino è un modo per la gente di Crodo per richiamare l’attenzione sulle radici di un prodotto di successo, radici che però potrebbero essere tagliate.

Dopo la vendita dello stabilimento ossolano alla multinazionale danese Royal Unibrew, la Campari, proprietaria del marchio, ha spostato gran parte della produzione del Crodino a Novi Ligure e solo una quota minoritaria, circa il 30 per cento, rimane per ora a Crodo.

Ma gli amministratori di Crodo non si rassegnano: “Il Crodino – scandisce il sindaco – è nato sul nostro territorio comunale. Come ho già sottolineato più volte, noi crediamo che l’acqua di Crodo sia parte fondamentale della ricetta del Crodino”. 

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L’ultimo saluto ad Andrea Purgatori

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AGI – E’ il giorno dell’ultimo saluto al giornalista Andrea Purgatori. Una grande folla si è radunata a Piazza del Popolo per il cronista d’inchiesta morto il 19 luglio per un problema cardiopolmonare, secondo quanto evidenziato dall’autopsia. Il feretro, portato a spalla dai Vigili del fuoco, è stato accompagnano dentro la ‘chiesa degli artisti’ dai figli Victoria, Edoardo e Ludovico, e dalla compagna Errica Dall’Ara. Presente anche la ex moglie.

Al giornalista era stato diagnosticato 3 mesi fa un tumore ai polmoni. Ieri, il saluto di tanti amici, colleghi e cittadini alla camera ardente allestita in Campidoglio, oggi il commiato finale nella Basilica Santa Maria in Montesanto, la cosiddetta ‘Chiesa degli artisti’, chiamata così per il legame con il mondo dell’arte e della cultura e per le esequie di molti artisti che spesso vi sono state celebrate.

Moltissimi i giornalisti presenti, dal direttore del Tg La 7, Enrico Mentana, a quello del Messaggero, Massimo Martinelli, e poi l’editore Urbano Cairo e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo come Mogol e Vanzina, e cittadini comuni che raccontano di voler rendere omaggio a un giornalista che ha svelato verità nascoste su casi importanti come quelle relative alla strage di Ustica e a Emanuela Orlandi. 

 “Siamo qui per l’ultimo saluto ad Andrea manifestando il nostro affetto e la nostra e stima. Oggi gli diciamo addio perché lo affidiamo a Dio, e sappiamo che e’ un arrivederci, perche’ noi lo ritroveremo quando torneremo alla casa del Padre”: queste le parole del sacerdote con cui e’ iniziato il funerale di Andrea Purgatori nella chiesa degli artisti a Piazza del Popolo, a Roma. Sul feretro una distesa di rose rosse della famiglia e di rose bianche, dei nipoti. Di lato, una grande foto del giornalista romano, sorridente con il sigaro in bocca.

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Ceresa (Randstad) “Per le aziende il capitale umano è fondamentale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il capitale umano è importantissimo, le persone restano essenziali: l’intelligenza artificiale e i pc ci possono aiutare a fare quei lavori ripetitivi in cui non c’è bisogno del guizzo e dell’intuito”, ma “non ho ancora visto un’azienda fatta solo di computer: penso che le aziende avranno sempre bisogno di persone”. Lo ha detto Marco Ceresa, amministratore delegato di Randstad Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Italpress Economy.
Il Gruppo Randstad, “da 25 anni in Italia, con circa 250 filiali su tutto il territorio”, attualmente vanta “circa 60.000 persone al lavoro presso i nostri clienti”, ma “ogni anno tocchiamo sulle 200-250mila persone che mettiamo al lavoro con un contratto a tempo determinato o indeterminato: facciamo tutto quello che serve per far trovare lavoro alle persone e tutto quello che serve per far trovare delle brave persone alle aziende”, che assumono “con vari contratti o di somministrazione – cioè il vecchio lavoro temporaneo – oppure direttamente”, spiega. Chi cerca lavoro può “entrare nelle nostre filiali e chiedere di fare un colloquio oppure andare sul nostro sito internet e caricare il curriculum: in questo momento abbiamo bisogno di tante persone”, ricorda Ceresa.
Attualmente nel mondo del lavoro “ci sono due trend molto importanti: uno è la diminuzione delle persone in età lavorativa, per cui già quest’anno perderemo circa 197mila persone tra i 18 e i 67 anni” e questo fenomeno “andrà ad aumentare nei prossimi anni, perchè sono nati meno bambini dagli anni 2000 in avanti. E’ dal 1970 che inizi a sentirsi questo problema demografico: mancano le persone”, sottolinea. “A questo si aggiunge una velocità dell’economia e del cambiamento delle competenze”. Per la velocità con cui le competenze cambiano, “è molto più importante trovare le persone che abbiano la capacità di imparare, più che cercare persone che abbiano già esperienze e competenze, perchè negli anni potranno continuare ad imparare cose nuove”. Inoltre anche “le persone con una certa esperienza hanno delle capacità che magari mancano ai giovani, perciò metterli insieme è un mix interessante”.
E’ importante anche la formazione, a partire dalla scuola, dove “facciamo orientamento. Poi andiamo dai clienti e chiediamo loro che competenze devono avere le persone per poter entrare in azienda: quindi organizziamo dei corsi di formazione, che durano poche settimane a qualche mese, fino a corsi che durano 2 anni. Partiamo sempre da un’esigenza chiara”, continua. “Una volta finiti gli studi, aiutiamo le persone a entrare nelle aziende: è un lavoro che richiede una conoscenza profonda del territorio, per cui le filiali che abbiamo nei vari Paesi devono seguire attentamente quello che succede in quel Paese”. In conclusione, “dobbiamo parlare con le aziende per dire loro di dare fiducia ai giovani e di pagarli in maniera tale che si possano permettere una vita decente. Ai ragazzi invece tentiamo di spiegare qual è la realtà delle aziende. Il nostro ruolo è far dialogare questi due mondi”.
-foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Allineatori trasparenti e digitale per le malocclusioni nei bambini

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MILANO (ITALPRESS) – La malocclusione, ovvero un’occlusione impropria o un disallineamento dei denti a causa di piccole irregolarità a indicazioni più complesse, è una condizione che colpisce in tutto il mondo circa la metà dei bambini e degli adolescenti.
Sottovalutare il problema fin dalla giovane età non comporta solo problemi alla masticazione, ma può avere ricadute su tutto l’organismo.
Secondo Matteo Reverdito, specialista in ortodonzia, “Intervenire appena si riesce ad intercettare un problema è davvero importante nella risoluzione perchè rende il trattamento estremamente più semplice e molto spesso più facile da ottenere come risultato finale. Più va avanti il processo di creazione del problema, più diventa davvero difficile ottenere una soluzione”.
La malocclusione non è però solo legata alla genetica, ma deriva anche da cattive abitudini come la suzione non nutritiva e la respirazione con la bocca. Inoltre, l’incidenza è fortemente correlata all’industrializzazione: mentre la qualità del cibo diminuisce, aumentano soprattutto gli alimenti zuccherati e i dolcificanti artificiali. Tutto ciò ha portato nel tempo a un generale peggioramento delle condizioni di salute dei nostri denti.
“Nei bambini i problemi dentali sono legati ad una diversa alimentazione rispetto a tempo fa. Per fortuna la cultura dell’igiene sta migliorando, ma stiamo parlando di una fascia di età in cui riuscire a mantenere un costante controllo dell’igiene è complicato – spiega Reverdito – Per quanto riguarda le malocclusioni, c’è una notevole importanza di quello che è la riduzione dell’attività fisica anche nei ragazzi d’oggi e quindi con un’incidenza delle malocclusioni che si sta impennando”.
L’utilizzo di apparecchi correttivi è una scelta che coinvolge non solo la salute dei giovani, ma anche la loro personalità. Per questo instaurare un rapporto con loro diventa fondamentale per assicurare un buon esito del trattamento.
“La scuola e il bullismo che stanno diventando sempre più complicati anche nelle età giovani può essere ancora più complicato da una situazione esteticamente difficile o da problemi di pronuncia delle parole – precisa Reverdito – Riuscire a intervenire presto aiuta tantissimo sotto l’aspetto dell’autostima e del confronto con i coetanei e poter fare questo con degli allineatori trasparenti rende questa cura invisibile e non va a pesare sulla parte emotiva dei ragazzi”.
L’utilizzo di allineatori trasparenti presenta quindi vantaggi non indifferenti rispetto agli apparecchi fissi e non solo dal punto di vista estetico. Infatti “avere apparecchiature che possono essere rimosse per poter mangiare e lavare i denti non ha prezzo. Tanti utilizzano ancora apparecchiature fisse nei bambini, ma tantissime ne possiamo evitare grazie proprio ai nuovi trattamenti”.
Tornando sull’importanza del creare un rapporto con i giovani pazienti, un aiuto può arrivare tramite il ricorso all’ortodonzia digitale. Secondo il dottor Reverdito “dopo una scansione poter far vedere ai bambini e ai genitori un modello tridimensionale della bocca facilita tantissimo la comprensione: possono vedere qual è il problema, capire bene la situazione e quindi decidere di intervenire presto. Parlando di apparecchiature rimovibili, avere la famiglia e bambini motivati è molto importante perchè li fa usare in maniera corretta”.
“Oggi con l’ortodonzia digitale possiamo anche monitorare a distanza in modo tale da poter curare anche bambini che vivono lontano o sono via per motivi di studio o di vacanza. Con gli apparecchi gestiti dal digitale e preattivati (ovvero che si possono spostare senza un intervento diretto nella bocca dei bambini), possiamo portare avanti il trattamento come prima. Digitalmente possiamo monitorare il paziente e consigliarlo in caso di eventuali problemi – spiega Reverdito – Mentre una volta con gli apparecchi tradizionali si progettava a stima quanto doveva succedere nella bocca, oggi abbiamo invece un vero e proprio navigatore digitale e possiamo progettare in anticipo dove vogliamo andare con strategie molto precise”.
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Recuperata nel Torinese tartaruga alligatore. Pesa 16 chili

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AGI – Un esemplare di tartaruga alligatore, di notevoli dimensioni, è stata recuperata nel Torinese e consegnata ai veterinari del Canc, il Centro Animali Non Convezionali che ha sede a Grugliasco e fa parte della Struttura didattica speciale Veterinaria dell’Università di Torino.

L’esemplare, comunemente noto come testuggine alligatore, appartiene ad una specie di cui attualmente è vietata la commercializzazione e la detenzione. Il rettile è stato ritrovato sul greto del torrente Rio Fellone nel Comune di Pianezza da personale del nucleo Raggruppamento Carabinieri CITES del Comando carabinieri di Torino per la tutela della biodiversità e dei parchi.

L’animale è stato visitato dai veterinari del CANC che non hanno riscontrato patologie gravi ad eccezione del naturale stress che ha comportato l’ambiente non idoneo in cui e’ stato ritrovato. La tartaruga pesa 15,7 kg ed è lunga, testa compresa, 60 cm di cui 40 cm solo di carapace. Al momento è stata inserita nel recinto per animali pericolosi presente nell’Oasi del CANC in attesa che venga destinato a bioparchi idonei. 

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