NAPOLI (ITALPRESS) – Agevolazioni fiscali per chi trasferisce la residenza in comuni isolati e spopolati. I chiarimenti dell’economista Gianni Lepre.
mgg/gsl
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo della Bce “è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine”. Ha pertanto deciso di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 2 agosto. L’incremento dei tassi, spiega la Bce in una nota, “rispecchia la valutazione del Consiglio direttivo delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. Gli andamenti osservati dopo l’ultima riunione confermano l’aspettativa che l’inflazione si ridurrà ulteriormente nel resto dell’anno, ma si manterrà su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo. Sebbene alcune misure mostrino segnali di allentamento, l’inflazione di fondo resta nel complesso elevata. I passati incrementi dei tassi di interesse continuano a trasmettersi con vigore: le condizioni di finanziamento si sono inasprite nuovamente e frenano in misura crescente la domanda, che rappresenta un fattore importante per riportare l’inflazione all’obiettivo”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –
ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Pnrr, Mattarella: Mettersi tutti alla stanga, decisivo per il Paese”
– Vigili del Fuoco stremati dall’emergenza incendi in Sicilia
– Migranti, naufragio in Marocco, 7 morti e 20 dispersi
– Torna il caro benzina, il self supera 1,88 euro
– Istat, a Luglio cresce la fiducia delle imprese
– La scomparsa di Sinead O’Connor
– Mattarella e Meloni su clima e disastri: “Grande piano di prevenzione”
– Previsioni 3B Meteo 28 Luglio
mrv
MILANO (ITALPRESS) – Nel primo semestre Amlifon ha fatto segnare ricavi consolidati pari a 1.113,8 milioni, in crescita del 9,0% a cambi costanti e del 7,4% a cambi correnti rispetto al primo semestre del 2022. La performance è stata trainata da una crescita organica pari al 7,0%, superiore al mercato, e dalle acquisizioni per il 2,0%, principalmente in Francia, Germania, Cina e Nord America. L’Ebitda su base ricorrente è stato pari a 276 milioni, in crescita del 6,1% rispetto a 260,1 milioni nel primo semestre del 2022. Il margine sui ricavi su base ricorrente è stato pari al 24,8%, in calo di 30 punti base rispetto al primo semestre del 2022 dopo forti investimenti nel business, in funzione di un mix geografico e di business meno favorevole e del costo una tantum relativo al cambio di leadership nell’area Asia-Pacific nel secondo trimestre. L’Ebit si attesta a 147,5 milioni su base ricorrente, in aumento del 3,7% rispetto a 142,2 milioni registrati nel primo semestre del 2022 e l’incidenza sui ricavi è stata pari al 13,2%. Tale progresso è attribuibile al miglioramento del margine operativo lordo nonostante i maggiori ammortamenti relativi all’espansione del network, all’innovazione e all’infrastruttura IT. L’Ebit as reported è stato pari a 136,2 milioni. Il risultato netto su base ricorrente è pari a 89,3 milioni, in linea con gli 89,9 milioni registrati nel primo semestre del 2022, nonostante i maggiori ammortamenti di cui sopra e l’incremento degli oneri relativi alla gestione finanziaria. L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) si attesta a 48,5 centesimi in aumento dell’1,3% rispetto ai 47,8 centesimi riportati nel primo semestre del 2022.
“Nel primo semestre abbiamo continuato il nostro percorso di forte crescita in modo organico e tramite acquisizioni, nonostante un mercato più debole rispetto alle attese, un periodo di confronto sfidante e un livello di investimenti significativo per supportare l’ulteriore sviluppo futuro della nostra azienda. Stiamo rafforzando la leadership globale di Amplifon, crescendo più del mercato in tutte le principali aree geografiche e accelerando le acquisizioni bolt-on rispetto al 2022, con un esborso di circa 60 milioni e 140 negozi rilevati nel semestre tra Nord America, Europa e Cina. Continuiamo a essere positivi sulle nostre prospettive di crescita per il 2023”, ha commentato Enrico Vita, Ceo di Amplifon.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Amplifon-
MILANO (ITALPRESS) – Si stanno definendo gli speaker e i contenuti dei singoli interventi nell’ambito di OnMetaverse Summit, la due giorni di Fiera Milano dell’8 e 9 novembre dedicata alle ultime tecnologie abilitanti del futuro della rete, organizzata in partnership con AnotheReality, realtà pioniera di Metaverso e Web 3, leader di mercato nella realizzazione di tecnologie volte a migliorare l’esperienza dell’utente finale nell’ecosistema digitale. L’evento, che si terrà a Milano all’interno degli spazi di Allianz MiCo, coinvolgerà aziende, designer, sviluppatori, creator, marketer e innovatori. Arturo Tedeschi, Mirko Maccarrone e Caitlin Krause sono i primi tre nomi dello Steering Committee che presiederà e accompagnerà lo sviluppo di OnMetaverse Summit. Arturo Tedeschi, di formazione architetto (Studio Arturo Tedeschi), ha abbracciato la strada del design computazionale. Come consulente ha collaborato con marchi e studi di fama mondiale come Ross Lovegrove Studio, Zaha Hadid Architects, Adidas, Volkswagen, fornendo servizi relativi a modellazione algoritmica, geometria complessa, fabbricazione digitale, intelligenza artificiale, realtà virtuale e progettazione guidata dai dati. Tedeschi nel suo intervento all’OnMetaverse Summit affronterà il tema del rapporto della creatività con le tecnologie avanzate come AI e moderazione algoritmica. Famoso per il lancio di StorySign, l’app di Huawei premiata con 7 Leoni al Festival della Creatività di Cannes progettata per aiutare le persone con deficit uditivo, Mirko Maccarrone si definisce un “sognatore pragmatico”. Dopo i successi raccolti in Saatchi & Saatchi, Bvlgari e Vodafone, annovera tra i ruoli ricoperti quello di Responsabile Marketing per Huawei Australia – a soli 28 anni. Attualmente è Direttore Tecnologico del Web3 dell’agenzia pubblicitaria “Lightblue”. L’intervento di Maccarrone al Summit milanese sarà incentrato sul marketing esperienziale. Caitlin Krause, experience designer conosciuta a livello mondiale, insegna Tecnologia e Benessere alla Stanford University California, B.A. alla Duke University e M.F.A. alla Lesley University. Attraverso le sue pubblicazioni (Mindful by Design del 2019 e Designing Wonder del 2020) Caitlin Krause aiuta i leaders ad accrescere la propria autoconsapevolezza all’interno di relazioni interpersonali basate sulle doti di umanità, innovazione e intelligenza emozionale. Porterà il suo contributo all’OnMetaverse Summit sui temi che l’hanno vista protagonista in questi anni. Parallelamente, il lavoro degli di Fiera Milano e AnotheReality si sta concentrando sulla definizione degli speaker che interverranno all’evento. Fra questi, anche Arthur Sychov, Founder&Ceo di Somnium Space, un mondo virtuale basato su blockchain creato nel 2017, all’interno del quale è possibile la “tokenizzazione” (vale a dire la trasformazione in NFT) di terreni virtuali, oggetti digitali ed esperienze. Ciò vuol dire che gli utenti possono comprare, vendere, ma anche realizzare asset scambiabili all’interno di Somnium. Il tema che Sychov affronterà nello speech è quanto di più inatteso perchè si interrogherà su come l’AI gestirà i propri avatar anche dopo la nostra morte. Andrea Gaggioli, Ordinario di Psicologia Generale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica, toccherà i temi delle emozioni e degli stati affettivi nella realtà virtuale e nel metaverso, del contributo della VR per nuovi approcci terapeutici e, più in generale, del ruolo delle nuove tecnologie nella promozione del benessere mentale. Gaggioli, che è anche Direttore del Master Internazionale di Primo Livello in User Experience Psychology, svolge attività di ricerca sulla psicologia dell’esperienza e le sue applicazioni nell’analisi e nel design di artefatti digitali, mettendo a tema gli aspetti della creatività individuale e di gruppo. Tra gli speaker anche Tony Parisi, pioniere della realtà virtuale, imprenditore, autore, musicista e investitore che ha sviluppato standard e protocolli internazionali. E’ anche il co-organizzatore del San Francisco WebGL Meetup e del San Francisco WebVR Meetup. Ha scritto tre libri sulla realtà virtuale e WebGL: Learning Virtual Reality (2015), Programming 3D Applications in HTML5 and WebGL (2014), e WebGL Up and Running (2012). OnMetaverse Summit, così come si sta dunque configurando nella nuova edizione 2023, fa parte di un vero e proprio network di eventi orientati al futuro del business. In contemporanea, infatti, all’Allianz MiCo si terranno ben tre altri appuntamenti sulle tecnologie abilitanti: BizBang Show, dedicato alla digital transformation B2B, AIXA, il summit italiano che si concentra sui casi di applicazione e uso dell’Intelligenza Artificiale e SMXL, kermesse focalizzata sulle conoscenze del marketing digitale. Fiera Milano e AnotheReality si stanno collocando, quindi, come Poli su scala globale di osservazione e studio degli sviluppi del Web3 e del metaverso, fungendo da catalizzatori della community degli innovatori impegnati a sondare e implementare nuove esperienze digitali nella realtà immersiva. Il Summit dell’8 e 9 novembre costituisce, infatti, un traguardo inaspettato che lancia Milano nell’orizzonte della ricerca sulle soluzioni più avanzate nel settore dell’innovazione in ambiente digitale.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio Stampa Fiera Milano
AGI – Le temperature record che hanno colpito l’Europa nel mese di luglio stanno contribuendo a un aumento della temperatura superficiale del Mar Mediterraneo. Questa visualizzazione, basata sui modelli del Copernicus Marine Service, mostra l’anomalia della temperatura superficiale del mare (SST) per il 24 luglio 2023. I dati mostrano un’anomalia fino a 5,5°C lungo le coste di Italia, Grecia e Nord Africa.
CATANZARO (ITALPRESS) – L’Agenzia Italpress sarà media partner di Liber@estate e il Premio Internazionale Liber@mente 2023, le iniziative della Fondazione Vincenzo Scoppa e di Confedilizia Calabria. A darne l’annuncio è Sandro Scoppa, presidente dei due enti, che ha espresso la propria soddisfazione per il partenariato che è stato realizzato: “Italpress rappresenta oggi una realtà leader nel mondo dell’informazione – ha dichiarato – La stessa assicura qualità, immediatezza e rilevanza, anche con la sua presenza capillare in tutte le regioni italiane. Degna di nota è anche la particolare attenzione che rivolge al sud Italia con il nuovo notiziario Mezzogiorno. La collaborazione intrapresa rappresenta anche una scelta di notevole rilievo e nello stesso tempo strategica, che si inserisce nel programma di sviluppo delle attività della Fondazione, che è da tempo organizza l’autorevole Scuola di Liber@lismo ‘Ludwig von Mises’ e le indicate iniziative, e quelle di Confedilizia Calabria, articolazione della storica e rappresentativa associazione della proprietà immobiliare”.
A sua volta, Gaspare Borsellino, direttore responsabile dell’agenzia, ha sottolineato come: “il partenariato mira a consolidare la presenza di Italpress, soprattutto in ambienti culturali come quelli sviluppati dalla Fondazione Vincenzo Scoppa e da Confedilizia e ad arricchire ulteriormente l’offerta informativa e formativa della medesima agenzia, che già oggi diffonde notiziari quotidiani multimediali di Economia, Politica, Spettacoli, Cronaca, e di settore (Motori, Energia, Ambiente, Turismo, Legalità, Salute, Immobiliare).
Si tratta di un passo in avanti nella collaborazione, che fa seguito a quella già sperimentata validamente in passato per alcune iniziative, e che sarà senz’altro foriera di ulteriori e proficui sviluppi”.
– foto: ufficio stampa Confedilizia Catanzaro
(ITALPRESS).
“Apprezzo molto l’impegno di Vincenzo Napoli. È importante che una città ricca di storia e tradizioni come Salerno, sede della celebre scuola medica salernitana e una delle capitali provvisorie del nostro Paese possa essere una delle prime a inserire nel proprio statuto la tutela dell’ambiente,della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse della future generazioni e i diritti degli animali. Spero che tutti i comuni di Italia seguano questo esempio”. Lo ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e promotore della campagna.
pc/mrv
AGI – Gli italiani continuano imperterriti ad abbandonare i cani e a non iscriverli all’anagrafe canina. Il “giocattolo”, ovvero il cucciolo magari regalato, continua ed essere lasciato a se stesso quando ci si è stufati e magari legato a un palo della luce in attesa che qualche anima buona lo prenda e lo conduca in un rifugio.
Nel 2022, i cani abbandonati sono stati oltre 70mila. Iscrivere il cane all’anagrafe canina? Nemmeno qui gli italiani riescono a distinguersi in senso positivo: mancano all’appello due milioni di iscritti.
A fotografare la situazione degli animali da compagnia, è Legambiente che ha diffuso il rapporto “Animali in Città” dedicato alle performance 2022 dei Comuni e delle Aziende sanitarie nella gestione degli animali nelle città italiane.
I numeri tracciano un quadro a tinte fosche dove la mancanza di monitoraggio, di regolamentazione e controlli restano i principali talloni d’Achille sui cui Amministrazioni comunali e ASL devono lavorare, replicando al tempo stesso le buone pratiche già presenti nella Penisola.
In Italia, a oggi, 2 milioni di cani non sono iscritti all’anagrafe e quindi non hanno il microchip e di questi, 1,5 milioni sono localizzati in 5 regioni del centro sud: Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio.
In particolare, a preoccupare nel 2022 è il numero dei cani vaganti (cani randagi e padronali con una gestione non controllata) che in tutta la Penisola oscilla tra 700 e 400 mila e quello dei cani randagi (senza proprietari che li rivendicano) tra 350 e 200mila.
Il Sud resta l’area del Paese più colpita dal fenomeno, con Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio che registrano i numeri più significativi con un numero di cani vaganti complessivo che oscilla da 480 a 290 mila (solo nel Lazio e in Campania, il numero di cani vaganti stimato oscilla da 200 a 120 mila cani) e un numero di cani randagi tra 240 a 145 mila.
A incidere su questo dato si aggiunge un tema che torna rovente come ogni estate, quello dei cani abbandonati. Nel 2022, dai dati forniti dalle Amministrazioni comunali, emerge la stima di 71.000 abbandoni – una lieve flessione dell’1% rispetto al 2021, anno in cui, però, si era segnato un significativo aumento sul 2020 pari al 43%, come conseguenza dell’acuirsi della crisi socioeconomica scaturita dopo la pandemia e del cessare delle condizioni nate con lo smart working una volta conclusa l’emergenza.
Fattori questi che hanno influito anche sul numero delle adozioni dei cani dai canili rifugio, dato che a partire dal post pandemia segna un trend in diminuzione, passando dal 53% del 2020, al 41% nel 2022 (-12%).
In dettaglio: di fronte a una crescente spesa pubblica italiana del settore – che nel 2022 è stata pari a 229 milioni di euro ( 5% rispetto al 2021) di cui 181 milioni in capo ai Comuni (3,1 euro/cittadino) e 48 milioni alle Aziende sanitarie (0,82 euro/cittadino) – non ne corrisponde una gestione efficiente.
A influire: la mancanza di monitoraggio, regolamentazione e controlli. Una spesa pubblica che equivale a circa 6 volte la somma impegnata per la gestione di tutti i 24 Parchi nazionali e addirittura a 30 volte la somma impegnata per la gestione di tutte le 27 Aree marine protette.
Una gestione carente del settore che si evince anche dalla scarsa conoscenza da parte dei Comuni, delle strutture dedicate agli animali d’affezione presenti sul territorio (tra le quali rientrano anche i canili rifugio).
Infatti, solo il 43,8% delle Amministrazioni comunali che ha fornito dati dichiara di conoscere con esattezza tali numeri, percentuale che cala al 40% per quel che riguarda la conoscenza delle colonie feline.
Ancora più bassa la soglia dei Comuni che hanno dichiarato di avere spazi aperti dedicati agli animali d’affezione (solo il 37%) con differenziazioni tra nord e sud (ad esempio a Grignasco (No) è presente 1 area ogni 105 cittadini, contro Mazara del Vallo (TP) con 1 ogni 50.000 abitanti).
Solo il 41,8% dei Comuni (231 su 552) dichiara di conoscere il numero complessivo dei cani iscritti in anagrafe canina presenti nel proprio territorio, pari ad 1.176.322 cani. Percentuale che cala al 39,3% per quel che riguarda la consapevolezza delle nuove iscrizioni avvenute nell’anno 2022, pari a 70.128 cani.
Negativi anche i dati relativi alle attività di regolamentazione previste per il settore e che sono fondamentali per una corretta e serena convivenza tra animali e cittadini. Solo il 7,4% dei Comuni ha regolamentato possibili agevolazioni fiscali per le adozioni dei cani e appena il 6% quelli che hanno previsto regolamenti con agevolazioni od oneri fiscali per il controllo delle popolazioni.
Nonostante un leggero incremento rispetto al 2021 del 3%, solo il 50% delle Aziende sanitarie ha dichiarato di aver effettuato azioni di prevenzione, con la sterilizzazione di 4.881 cani (il 18% rispetto ai cani dichiarati entrati nei canili sanitari) e 21.042 gatti (circa il 14% di quelli presenti nei gattili sanitari o nelle colonie feline, nelle quali oltre 130.000 gatti risultano non sterilizzati).
Infine, per quel che riguarda i controlli, meno di 1 Comune su 2 (il 42,9%) ha effettuato specifici controlli e solo il 53,6% dichiara di aver dotato il proprio personale di lettore microchip. Di questi, ne risultano in totale 491, ossia in media 1,7 per ciascuna delle 296 Amministrazioni comunali che li hanno dichiarati.
Il XII Rapporto “Animali in Città 2023” di Legambiente è stato presentato a Roma, in occasione della Giornata internazionale del Cane Randagio, presso la sede nazionale dell’associazione ambientalista.
“Al Governo Meloni e al Parlamento – ha detto Enrico Fontana responsabile Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente – chiediamo di dare concreta attuazione a quanto stabilito dal nuovo articolo 9 della Costituzione, approvato all’unanimità nel febbraio del 2022, in cui si afferma che la legge disciplina i modi e le forme della tutela degli animali. Vanno in questa direzione tutte le misure necessarie per una piena ed effettiva applicazione dei principi stabiliti con la strategia One Health, ribadita con chiarezza dal Parlamento europeo con la risoluzione adottata lo scorso 12 luglio. Ma è altrettanto importante sbloccare proposte di legge, come quella promossa dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la difesa dell’ambiente, con la quale si inaspriscono le sanzioni, come chiede da anni Legambiente nel suo Rapporto Ecomafia, contro il bracconaggio e chi abbandona, maltratta e uccide gli animali”.
Anche quest’anno Legambiente con il Premio nazionale “Animali in Città 2023” gratifica le realtà virtuose, tra Comuni e ASL, in prima linea nell’offerta di servizi e in azioni dedicate alla prevenzione. A primeggiare sono tutte realtà del Nord Italia. Per i Comuni, anche quest’anno sono stati premiati Modena, Verona e la new entry Ferrara: al primo, secondo e terzo miglior risultato nella valutazione complessiva degli indicatori considerati tra tutti i 552 Comuni che hanno fornito dati. Milano la Metropoli con la miglior performance complessiva.
Per le Aziende sanitarie premiate: l’AUSL Toscana Centro, l’ASL Vercelli e l’ATS Brescia, al primo, secondo e terzo miglior risultato su tutte le 38 Aziende che hanno fornito dati. Fondamentale anche l’apporto di altre Istituzioni e premiato quest’anno per la prima volta anche l’impegno della società civile che contribuisce attivamente alla crescita di una migliore relazione con gli animali in città.
Tra le realtà e le istituzioni premiate: l’Arma dei Carabinieri e le sue Unità Cinofile Antibracconaggio formate dall’App. Sc. Andrea Lamarucciola e cane Africa e dall’App. Sc. Andrea Corsi e cane Kenia; la Fondazione Cave Canem; il Gruppo di volontari e volontarie che a Roma, dapprima nella località Lunghezza successivamente a Castel di Guido, per oltre quattro anni e con tutte le difficoltà ulteriori causate dalla pandemia si sono presi cura di una mandria mista di oltre sessanta equidi bradi oggetto di sequestro per uccisioni e maltrattamento.
CATANZARO (ITALPRESS) – “L’anno scorso in Calabria abbiamo beccato 22 piromani e anche quest’anno ne stiamo trovando diversi. Nella scorsa stagione abbiamo messo in campo 5 droni, quest’anno 30. La Regione è dotata di una centrale operativa nella quale c’è personale specializzato che guida i droni e interviene laddove ci sono comportamenti sospetti di persone”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo a “Morning News”, su Canale 5.
“Devo dire che, per l’esperienza maturata – ha continuato -, almeno l’80% di questi incendi è di natura dolosa, abbiamo tantissime immagini che lo dimostrano. Talvolta questi piromani non se ne accorgono, ma noi riusciamo a fotografare le targhe dei loro mezzi, facciamo la visura e poi consegniamo il materiale e la documentazione ai carabinieri. Questo sistema costa molto poco, immaginiamo invece quanto costa bruciare il capitale naturale in Regioni bellissime come la Calabria o la Sicilia”.
“Si tratta di un investimento – ha proseguito il governatore calabrese – che richiede pochissime risorse e serve a salvaguardare il patrimonio boschivo che altrimenti in una Regione come la mia, straordinaria per le montagne che ha, sarebbe completamente dilapidato. Io credo molto nella deterrenza. Ho pubblicato sui social il video di quest’ultimo piromane beccato anche perchè l’anno scorso ho notato che dopo aver fatto circolare questi filmati di persone che appiccano il fuoco, gli incendi avevano una drastica diminuzione. Anche ieri, dopo aver postato quest’ultimo video, abbiamo registrato una tendenza opposta rispetto al giorno precedente con un calo del 50% degli incendi. Molte volte si tratta di comportamenti colposi. Abbiamo immagini ad esempio di agricoltori che nel tentativo di ripulire le erbacce provocano maldestramente incendi, ma ci sono anche immagini di squadre di piromani organizzate”.
“Siamo in possesso – ha aggiunto Occhiuto – di materiale in cui si vedono delle auto da cui scendono quattro o cinque persone che vanno ad appiccare il fuoco. Persone che conoscono come funziona l’alimentazione delle fiamme attraverso i venti, innescando le fiamme in determinate direzioni. Per fortuna abbiamo specializzato dei bravissimi dronisti che appena notano una serie di incendi talvolta scovano questi piromani seriali, e non escludo che ci sia anche un disegno preordinato. In questo fenomeno non c’entra nulla l’autocombustione, ci sono cause che favoriscono gli incendi ma se non ci fossero questi sciagurati e criminali non avremmo tutti questi disastri”, ha concluso il governatore calabrese.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).