ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Il domicilio digitale adesso è realtà
– I nuovi pneumatici parlano il linguaggio dell’innovazione
– Ricerca e sviluppo, in arrivo 175 milioni
abr/mgg/gsl
AGI – In Friuli Venezia Giulia il maltempo ha causato la distruzione del 70% dei raccolti, con punte del’80% in alcune aziende vitivinicole e cerealicole”, senza contare “gli ingenti danni alle infrastrutture aziendali”. È il bilancio fornito in una nota residenti di Cia Fvg-Agricoltori Italiani, Franco Clementin, e della Kmecka Zveza-Associazione agricoltori, Franc Fabec.
“Gli eventi meteoclimatici delle giornate di ieri e oggi sono stati davvero catastrofici per l’agricoltura”, affermano, “fenomeni hanno colpito in maniera estesa l’intero territorio del Friuli Venezia Giulia, dalla provincia di Gorizia, passando per il Medio Friuli e la Bassa Friulana, giungendo fino alla Bassa Pordenonese e considerando, soprattutto, che in numerose aziende è stato distrutto fino al 70% dei raccolti, con punte dell’80% in alcune aziende vitivinicole e cerealicole, oltreche’ vi sono stati ingenti danni alle infrastrutture aziendali”.
“Bisogna richiedere ai competenti organi – aggiungono – la dichiarazione dello stato di calamità sui territori colpiti, procedere alla quantificazione dei danni semplificando la raccolta delle informazioni peritali, adottare uno stanziamento straordinario al fine di soccorrere economicamente le imprese colpite e permettere la continuita’ aziendale, richiedere al governo nazionale l’adozione, tramite decreto, di una moratoria sul pagamento dei prestiti e mutui”.
AGI – Sono stati condannati in abbreviato i due giovani egiziani di 21 e 27 anni, accusati per due rapine di cui una commessa lo scorso 23 dicembre a Federico Salvini, il figlio di 20 anni del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Lo ha deciso il gup di Milano Guido Salvini infliggendo al 21enne una pena di 4 anni e mezzo e di 3 anni e 9 mesi al 26enne. Il figlio di Salvini ha scelto di non costituirsi come parte civile.
Stando alle indagini della Squadra mobile, coordinate dalla pm Barbara Benzi, uno dei due indagati mentre l’altro faceva da palo si sarebbe fatto consegnare puntando un coccio di bottiglia il cellulare e il denaro dal ragazzo. Subito dopo la rapina il 21enne e il 27enne sono entrati nel negozio di un parrucchiere poco distante dal luogo dei fatti, nascondendo, all’insaputa del titolare, il telefono rapinato sotto un divano per poi tornare, il giorno successivo, pretendendo di recuperarlo.
Riconoscendoli per coloro che già la sera prima erano entrati nell’esercizio commerciale e intuendo che il telefono lasciato potesse essere quello ricercato dalla Polizia la sera stessa dei fatti, il titolare del negozio li ha fotografati, trattenendo il telefono cellulare, e ha allertato la Polizia di Stato mettendoli in fuga.
I due imputati rispondevano di un’altra rapina simile commessa il giorno di Natale. Con un colletta tra i loro amici i due giovani, che hanno ammesso entrambi gli episodi, hanno risarcito le vittime con poche centinaia di euro.
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta ha registrato lunedì un nuovo record di domanda di elettricità nello stesso giorno che ha anche stabilito un nuovo record di temperatura per luglio. Enemalta, il fornitore di energia statale, ha dichiarato infatti che il picco di carico energetico ha raggiunto i 649 MW, superando per la prima volta la soglia dei 600 MW la scorsa settimana. L’ufficio meteorologico ha confermato che la temperatura lunedì pomeriggio ha raggiunto il picco di 42,7°C, eguagliando la temperatura più alta mai registrata a luglio da quando si è iniziato a tenere le registrazioni. La temperatura record mai registrata a Malta fino ad oggi è di 43,8°C, registrata durante un’ondata di caldo nell’agosto 1999. L’ondata di caldo ha causato una crisi energetica che ha frustrato e oltraggiato il pubblico e imbarazzato il governo maltese. L’Associazione maltese degli hotel e dei ristoranti ha affermato che le numerose interruzioni di corrente che hanno afflitto Malta nell’ultima settimana non solo hanno causato perdite finanziarie agli alberghi e ristoranti, ma li hanno anche portati a subire danni alla reputazione. “Molti turisti che si sono trovati in alberghi senza elettricità si sono rivolti ai social media lamentandosi del fatto che la loro vacanza è stata rovinata e alcuni hanno anche dato recensioni con punteggi bassi agli alberghi sulle piattaforme di prenotazione. Lo stesso vale per i ristoranti colpiti da interruzioni di corrente i cui clienti sono rimasti delusi. Questi ristoranti hanno perso preziose opportunità di alta stagione in quanto non erano in grado di funzionare senza energia elettrica”, sostiene l’associazione maltese degli hotel. In considerazione del fatto che tali fenomeni causati dal cambiamento climatico sono qui per restare, l’associazione ha invitato il governo maltese “a intraprendere azioni urgenti e affrontare le varie difficoltà che attualmente stanno colpendo l’industria del turismo, rischiando di danneggiare seriamente l’identità e la reputazione di Malta come destinazione mediterranea veramente bella e autentica”. Nel frattempo, per il decimo giorno consecutivo, martedì sono continuate le interruzioni di corrente, nonostante l’Enemalta abbia assicurato al pubblico che l’elettricità era stata ripristinata a coloro che erano stati colpiti da interruzioni del cavo. Il fornitore di energia statale ha affermato di aver finora riparato 45 dei 64 guasti dei cavi ad alta tensione e che i lavoratori sono stati inviati per affrontare altri cinque guasti che si sono sviluppati nella notte di domenica, al fine di ripristinare la fornitura di elettricità alle zone colpite. – foto di xf3/Italpress – (ITALPRESS).
In questa edizione:
– Palermo brucia, a Milano e Lombardia nubifragi con gravi danni
– Meloni: sì al dialogo sul salario minimo
– Un protocollo sui rischi del caldo al lavoro
– Cremlino: impossibile tornare a patto sul grano
– Il Papa a un trans: “Dio ci ama per come siamo”
– Previsioni 3B Meteo 26 Luglio
gsl/gtr
AGI – Il cadavere di un uomo è stato recuperato dal fiume Lambro meridionale all’altezza di via Rosa Bianca, alla periferia Sud di Milano. È stato un passante intorno alle 10.50 a notare il corpo e chiamare il 112.
L’uomo verosimilmente di origine nordafricana era senza documenti. I Carabinieri sono al lavoro per identificarlo e cercare di capire la dinamica dell’accaduto
ROMA (ITALPRESS) – L’azzurra Simona Quadarella ha conquistato l’argento nella finale dei 1500 metri stile libero femminili ai Mondiali di nuoto, in corso a Fukuoka. La 24enne romana, tesserata Circolo Canottieri Aniene, ha concluso la gara in 15’43″31. A vincere l’oro è stata la statunitense Katie Ledecky con il tempo di 15’26″27; bronzo, invece, per la cinese Binjie Li ( 19.44).
“Avevo un pò paura di fare la gara accanto a Ledecky ma sono contenta. Non era neanche troppo lontana nella prima parte di gara. L’obiettivo era arrivare seconda e non farsi dare troppi metri. Non prendevo questa medaglia da 4 anni. Mi sono sentita molto bene in vasca e adesso sono al settimo cielo”, ha detto Simona Quadarella, al termine della finale odierna.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Come recita lo slogan della manifestazione, per alcuni giorni la Sardegna ospiterà danze, suoni, colori del mondo e della tradizione. Grazie alla partecipazione dei gruppi provenienti da Stati Uniti, Irlanda, Malesia e Uruguay, l’Isola ospiterà un arcobaleno di culture e di identità che si intrecciano con la tradizione millenaria sarda. Un evento inserito all’interno di un programma triennale di 240 manifestazioni, finanziate con circa 60 milioni di euro, che arricchiscono l’offerta turistica dell’Isola”, Lo ha detto l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, durante la presentazione di “Ballus”, 21a edizione dell’incontro internazionale del folklore organizzata dalla Pro loco di Uta, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, in programma dal 1 al 5 agosto.
“Una grande iniziativa, realizzata nell’affascinante scenario del Santuario di Santa Maria, che promuove il folklore e mantiene vive le tradizioni, all’interno di un contenitore di grande divertimento – ha aggiunto l’assessore Chessa – Una festa molto sentita da un’intera comunità che rappresenta un richiamo turistico per il territorio, coinvolgendo anche le Pro loro di altri Comuni”.
foto: ufficio stampa Regione Sardegna
(ITALPRESS).
.AGI – La tempesta ha abbattuto anche la memoria silenziosa di alcuni alberi storici di Milano verso i quali chi abita in questa città nutre una amore ostinato tanto da scendere in piazza quando le amministrazioni vogliono buttarli giù perché sono malati o pericolanti. Gli alberi di Corso Plebisciti trafitti dalle sciabolate di vento a ben oltre i 100 all’ora nella notte custodivano una di queste storie di resistenza da raccontare.
Nel 2015 sotto la spinta degli abitanti del quartiere la giunta approvò delle varianti al progetto della linea 4 della metropolitana, inaugurata qualche settimana fa, per salvarne almeno una parte. Tutti no: impossibile altrimenti scendere sottoterra per costruire la linea blu. Ma alcuni sì: tosti, con una corteccia dura e antica.
Ed eccoli adesso giacere su un fianco, accanto alla pista ciclabile: le radici all’aria, le chiome del verde lucido che questa estate generosa di acqua, dopo quella taccagna dell’anno passato, gli aveva donato. Anche in piazza Rimembranze si è spento un pezzo di storia del quartiere di Lambrate.
Una decina di persone circondano un platano riverso al suolo, lungo lungo, con le radici che appaiono un po’ striminzite per un fusto cosi’ imponente. “Ha almeno 70 anni” spiega una signora. Il vento ha devastato questa piazza tonda, spazio di incontro nel quartiere coi tavolini da ping pong e un campo di bocce, che ha una storia legata proprio alle piante.
Nel 1920 vennero messi 114 platani, ognuno dedicato a un caduto di guerra lambratese. Qualche anno fa il Municipio ha ripiantato quelli morti per tornare al numero originario. “Mamma poi tornerà in piedi questo albero?” chiede un bambino alla madre osservando il gigante a terra e ricevendo in cambio il silenzio di chi non sa come dire al figlio che ha perso un nonno tanto silenzioso quanto prezioso.
AGI – Aumentano in modo esponenziale le richieste di intervento su automobili danneggiate dalle grandinate che in questi giorni si sono abbattute in diverse zone del nord Italia. A Milano e in tutta la Lombardia, così come in alcune zone del Veneto, del Friuli e dell’Emilia Romagna le autocarrozzerie aderenti a Federcarrozzieri stanno registrando un picco di richieste di riparazioni su vetture che hanno subito danni a causa della grandine.
In base ai dati forniti da Federcarrozzieri, i costi di riparazione sulle autovetture colpite da grandine variano da un minimo di 900 euro per piccoli interventi e possono arrivare fino a 10mila euro per auto di grandi dimensioni che hanno subito danni importanti alla carrozzeria.
Ammaccature, bolle da grandine, cristalli in frantumi, fino ad arrivare a veri e propri buchi sulla carrozzeria, la lista dei danni provocati dalla grandine, annota Federcarrozzieri, è lunga e quasi sempre non coperta da polizza assicurativa.
L’Rc auto tradizionale, infatti, non prevede alcun indennizzo in caso di danni provocati da eventi atmosferici come la grandine, e nemmeno la cosiddetta polizza “Kasko” garantisce l’assicurato in caso di grandinate.
Esistono tuttavia delle polizze aggiuntive alla classica Rc auto che coprono i danni provocati da eventi atmosferici naturali, tra cui grandine, tempeste, bufere, frane, valanghe, alluvioni, inondazioni, trombe d’aria e slavine, polizze che, con l’aumentare dei fenomeni atmosferici avversi registrati in Italia, presentano un numero di limitazioni sempre maggiore, dalle franchigie elevate ai massimali irrisori, passando per l’obbligo di riparare la vettura presso centri indicati dalla compagnia di assicurazione.
“Una prassi che danneggia non poco gli automobilisti che hanno subito danni da grandine. Questi centri infatti non sono in grado di smaltire il lavoro in tempi ragionevoli poiché di fatto sono provider che smistano il lavoro presso imprese artigiane esterne”, denuncia il presidente di Federcarrozzieri Davide Galli. “I prezzi a cui il lavoro viene retribuito non sono remunerativi – prosegue – e questo comporta scelte tecniche riparative non sempre di qualità. Si può riparare a regola d’arte una macchina colpita da grandine sia riverniciandola totalmente, sia mediante il solo uso di leve (tecnica a freddo): l’importante è che la scelta avvenga sulla base di ragioni tecniche e non per ragioni economiche poiché la riverniciatura ha costi molto più elevati e mediamente garantisce un migliore risultato”.