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L’equipaggio di un peschereccio tunisino ha fatto affondare un barcone tentando di rubare il motore

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AGI – Sono cinque i dispersi, fra cui un bambino, di un naufragio di migranti provocato dal tentativo, da parte dell’equipaggio di un peschereccio tunisino, di rubare il motore del barcone. Le forze dell’ordine stanno facendo chiarezza, interrogando i superstiti, dopo lo sbarco di 36 persone al molo Favaloro di Lampedusa assieme al cadavere di una donna sudanese.

I dispersi, secondo l’ultima ricostruzione dell’episodio, sarebbero originari di Costa d’Avorio e Gambia. Quindici le persone portate al poliambulatorio di Lampedusa per ustioni e ipotermia.

I naufraghi hanno riferito di essere partiti, da Sfax, in Tunisia, sabato alle 22 circa. Il naufragio è avvenuto domenica sera. Il barchino sul quale viaggiavano i migranti, originari di Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Isole Comore e Camerun, si è ribaltato dopo che è stato avvicinato da un peschereccio tunisino che ha tentato di sottrarre il motore dell’imbarcazione.

Il gruppo, fra cui 15 donne e 2 minori non accompagnati, è rimasto in acqua fino a quando non è stato soccorso dalle motovedette della Guardia costiera. I dispersi, secondo i racconti dei naufraghi, sono una donna della Costa d’Avorio e un bambino; una donna il cui marito e la sorella sono approdati a Lampedusa e due uomini, uno dei quali di 33 anni, del Gambia. 
Ag2/Fab

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Maltempo, ‘Apocalisse’ su Milano [VIDEO]

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AGI – Un violento nubifragio si è abbattuto su Milano. “L’apocalisse”, “la fine del mondo”, “mai vista una cosa del genere” scrivono terrorizzati alcuni cittadini su twitter segnalando che la corrente elettrica è saltata in diversi punti della città.

Case allagate, alberi sradicati, allarmi che suonano. È una notte da incubo per Milano, svegliata di soprassalto dai fischi del vento preludio a pioggia e grandine cadute in quantità molto abbondante nel giro di pochi minuti.

La nuova perturbazione era annunciata dal meteo ma la violenza con cui si è abbattuta su Milano e altre zone della Lombardia ha spaventato i cittadini, alcuni dei quali sono scesi in strada. Tante le chiamate ai vigili del Fuoco, la conta dei danni è appena cominciata. 

#Milano #corsolodi bloccato
Che disastro@SkyTG24 pic.twitter.com/JDvW2klYsl

— Tonia Cartolano (@toniacart)
July 25, 2023

Ritardi per bus e tram, metro regolare

Il nubifragio che si e’ abbattuto nella notte su Milano ha causato gravi danni anche alla rete elettrica. Lo comunica l’Atm, azienda trasporti milanesi. Diversi punti della città e alcuni depositi sono senza corrente, mentre alberi caduti e detriti sulle strade bloccano i normali percorsi delle linee. Il servizio di tram, filobus e autobus ha forti ritardi mentre le linee della metropolitana funzionano normalmente.

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I 45 giorni del governo Badoglio

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AGI – Il governo affidato da Vittorio Emanuele III al Maresciallo Pietro Badoglio la sera del 25 luglio è un governo di scopo e con un solo reale incarico da portare a compimento: farla finita con la guerra alle migliori condizioni possibili, salvaguardando l’istituzione monarchica.

Non è una novità, anche se c’è stato un lavorio sotterraneo e segretissimo sin dall’ottobre del 1942 per giungere a un armistizio, addirittura cinque tentativi caldeggiati dai fascisti, quattro dei quali autorizzati da Mussolini in persona, tre per iniziativa di Casa Savoia e uno dei militari a loro volta con l’egida della Corona.

L’unico risultato era stato lo scetticismo degli Alleati sul modo di procedere e sulla reale volontà degli italiani di chiamarsi fuori dal conflitto, e il sospetto su abboccamenti e credito degli stessi. E infatti non si era andati oltre questa fase. La caduta di Mussolini aveva provocato in Italia una reazione euforica: i simboli del regime erano stati presi di mira dalla folla, i fascisti si erano strappati dal bavero della giacca la “cimice” col simbolo del partito, ovunque si era inneggiato al Re, a Badoglio, all’Esercito, chiedendo la pace.

Il pugno di ferro di Badoglio

Da questo punto di vista la strategia della guerra aerea degli angloamericani aveva colpito nel segno quando aveva decisamente virato verso un inasprimento che avrebbe messo fretta a Badoglio diminuendo i margini del negoziato. Il Maresciallo, dal canto suo, aveva usato il pugno di ferro per reprimere scioperi, manifestazioni politiche e disordini.

Alle truppe schierate in assetto di guerra aveva fatto prescrivere già il 26 luglio di marciare con la baionetta inastata e di sparare ad altezza d’uomo «come contro le truppe nemiche». Il 28 luglio, a Bari, viene aperto il fuoco contro la folla che vuole assistere alla liberazione dei prigionieri politici: 20 morti e 38 feriti.  

Nei 45 giorni del governo Badoglio ci saranno più vittime e arresti di quanti era stato capace il fascismo in venti anni. Tanto per essere chiari, quello è dichiaratamente un governo militare: ne fanno parte sei generali, due prefetti, sei funzionari e due consiglieri di Stato. I civili sono pochi, come l’esperto diplomatico Raffaele Guariglia agli Esteri, e il loro ruolo marginale sarà palese il 9 settembre, con la Fuga di Pescara, di cui non saranno neppure informati.

I partiti sono vietati, i giornali cambiano i direttori, soprattutto quelli più compromessi col fascismo, ma la linea da seguire è quella governativa. Niente libertà di stampa nonostante si inneggi alla libertà e il Partito fascista sia stato sciolto, niente associazionismo sotto nessuna forma.

La Polizia, riaffidata a Carmine Senise dopo la parentesi del gerarca Renzo Chierici, si è tolta i fascetti dal bavero sostituendoli con le stellette, la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (Mvsn) è stata assorbita dal Regio Esercito, così come la Divisione corazzata M addestrata e armata dai tedeschi, che su modello delle SS doveva essere la guardia del corpo del Duce: quando Mussolini è stato defenestrato e arrestato, nessuno si è sognato di intervenire per liberarlo.

L’arresto di Mussolini e il voltafaccia dei fedelissimi

L’unico colpo di arma da fuoco era stato quello della rivoltella con cui il direttore dell’Agenzia Stefani si era sparato: unico caduto per la caduta di Mussolini. Il comandante della milizia  Enzo Galbiati, che aveva partecipato di diritto al Gran Consiglio e si era offerto al Duce di arrestare i “traditori” che avevano votato l’ordine del giorno Grandi, si era affrettato ad affermare la fedeltà alla Patria su quella politica ma subito dopo aveva dovuto cedere il posto al generale Quirino Armellini, e a mezzogiorno del 26 se ne era tornato mestamente a casa.  

Quanto alla Divisione M che non aveva minimamente reagito al colpo di stato, il console generale Alessandro Lusana aveva dovuto a sua volta cedere il comando, nello stesso giorno, al genero del Re, il conte Carlo Calvi di Bergolo. Nonostante i tentativi  di sostituire gli elementi e i reparti più politicizzati con ufficiali e soldati monarchici, l’unità resterà nell’animo fedele a Mussolini, tant’è che nell’imminenza dell’armistizio Calvi di Bergolo si esprimerà con certezza sul fatto che non avrebbe mai combattuto contro i tedeschi, nonostante fosse stata inspiegabilmente schierata a difesa di Roma nel Corpo d’armata motocorazzato del generale Giacomo Carboni.

Tutto, in questi giorni, pubblicamente e segretamente, risponde alla logica di non insospettire i tedeschi sulle trame nell’ombra per uscire da quella guerra: la pace separata era espressamente preclusa dal Patto d’acciaio e Hitler si sarebbe certamente vendicato. Badoglio ne ha terrore, e non solo lui. Nessuno sa che il dittatore tedesco, appena appreso della caduta e dell’arresto di Mussolini, ha a sua volta dato il via libera ai piani segretissimi per la neutralizzazione dell’Italia, con le buone e con le cattive. Scatta un doppio gioco degli inganni che monopolizza la lunga estate calda del 1943.

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Bomba d’acqua in Brianza, a Bernareggio pino cade su auto in sosta

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BERNAREGGIO (MONZA E BRIANZA) (ITALPRESS) – Ancora forti piogge, vento e trombe d’aria nella Brianza monzese, già notevolmente colpita dai rovesci lo scorso venerdì. A Bernareggio, in via Obizzone, la bomba d’acqua ha provocato la caduta di un pino da un’abitazione privata – probabilmente già parzialmente reso instabile dal maltempo della scorsa settimana – su alcune auto parcheggiate per strada. Nessun ferito. Immediato l’intervento die Vigili del Fuoco per liberare la carreggiata. (ITALPRESS).

Foto:Trl

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Tg News – 24/7/2023

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Tg News - 24/7/2023

ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Bruciano Rodi e Corfù, 17 villaggi evacuati
– Spagna, popolari primi, crolla Vox
– Droni ucraini contro Mosca, per russi “attacco terroristico”
– Suicidio assistito, secondo caso in Italia
– Caldo, 30% accessi in Pronto Soccorso in Italia
– Twitter cambia logo, arriva una X
– In Italia cresce la raccolta della carta
– Previsioni 3B Meteo 25 Luglio
/gtr

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Pecoraro Scanio “Catturare gli incendiari e condannarli”

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Pecoraro Scanio

NAPOLI (ITALPRESS) – “Occorre catturare gli incendiari e condannarli evitando che possano creare drammi come quelli che stiamo vedendo a Rodi e Corfù”. Così Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde, lanciando la campagna #stopoincendiboschivi2023.
“Dobbiamo capire che gli incendi possono diventare un dramma nazionale”, ha aggiunto.
col4/gsl

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Incendi, drone individua piromane in Calabria. Le immagini

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Incendi, drone individua piromane in Calabria. Le immagini

CATANZARO (ITALPRESS) – In Calabria un piromane è stato scoperto dai droni e denunciato. È accaduto nelle campagne di Curinga, dove un uomo è stato visto mentre si aggirava lungo la strada sterrata dalla quale provenivano diverse colonne di fumo e fiamme. L’uomo si sarebbe anche accorto di essere osservato dal drone e avrebbe tentato di abbatterlo lanciando alcune pietre. (Fonte video: Ufficio stampa Regione Calabria)

col4/gtr

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Divampano due incendi sulle colline di Palermo, a Mondello i residenti lasciano le case

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AGI – Due grossi incendi sono divampati sulle colline che circondano Palermo, nelle zone di Bellolampo e Mondello, la località balneare più frequentata della città. 

Sul Monte Gallo che sovrasta la borgata di Mondello sono visibili a grande distanza alte lingue di fuoco con un fronte che si allunga per tutto il costone roccioso ricoperto da macchia mediterranea. Alcuni residenti della borgata di Mondello sono stati costretti a lasciare le loro case molto vicine al rogo.

A Bellolampo, invece, l’incendio si è sviluppato nella discarica di rifiuti per estendersi poi alla zona circostante. Anche in quell’area si trovano borgate periferiche densamente abitate. 

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Tunisia, prestito 87,1 mln dollari per sviluppare settore cereali

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TUNISI (TUNISIA) (ITALPRESS/MNA) – Un prestito per un importo complessivo di 87,1 milioni di dollari (l’equivalente di 267,56 milioni di dinari) per il finanziamento del progetto di sostegno allo sviluppo inclusivo e sostenibile del settore cerealicolo è stato firmato, mercoledì, a Tunisi, dal ministro dell’Economia e della Pianificazione, Samir Saied e dal vicedirettore generale dell’ufficio regionale AfDB Nord Africa, Malinne Blomberg. Durante la cerimonia della firma, il ministro ha affermato che questo prestito AfDB, che sarà rimborsato in 24
anni, con un periodo di grazia di 4,5 anni, aumenterà la capacità
di stoccaggio strategico dei cereali del Paese, da due a tre mesi
di copertura del fabbisogno, attraverso la riabilitazione e
l’ammodernamento dei silos portuali a Rades e Biserta, la
creazione di un nuovo silo a Djebel Djelloud e il rilancio del
trasporto di cereali su rotaia.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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Rocca incontra e ascolta proposte dei giovani imprenditori del Lazio

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Rocca incontra e ascolta proposte dei giovani imprenditori del Lazio

ROMA (ITALPRESS) – “Una programmazione partecipata si può avere soltanto attraverso una capacità di confronto di tutte le parti sociali”. Così il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca che ha partecipato al Convegno “Regione-Giovani, idee e proposte per la nuova Regione Lazio” dove ha ascoltato le proposte dei giovani imprenditori e professionisti del Lazio.
xl5/pc/gtr

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