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Venturini Fendi “Festival Spoleto fa bene a cultura e territorio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Festival di Spoleto è nato dalla grande visione di un uomo (Gian Carlo Menotti, ndr) che abitava all’estero ma che era italiano ed è stato importante, di seguito ce ne sono stati molti sul territorio italiano. Il Festival di Spoleto è interessante perchè è multidisciplinare, essendo molto prestigioso in una cittadina molto bella fa bene non solo alla cultura ma anche al territorio, e dà volano alle aziende a livello commerciale”. Lo ha detto Maria Teresa Venturini Fendi, presidente della Fondazione Carla Fendi, in un’intervista all’Italpress nella quale ha fatto il punto della situazione delle ultime iniziative da parte della Fondazione, a cominciare dal sostegno ormai pluridecennale al Festival dei due Mondi di Spoleto: “Non si può evitare di parlare intelligenza artificiale ai giorni nostri, è una grandissima occasione positiva da sfruttare bene, con le dovute regolamentazioni – ha aggiunto – La nostra installazione a Spoleto prevedeva filmati e immagini completamente generati dalla stessa intelligenza artificiale, che oggi si chiama generativa. Vuol dire che tutte le immagini, le voci, la musica e i contenuti dell’esposizione verbale, che parlava di filosofia, matematica e della stessa intelligenza artificiale, sono stati prodotti proprio dall’intelligenza generativa”. “Nel nostro excursus sulla scienza abbiamo invitato negli anni premi Nobel – ha ricordato – Abbiamo un premio che si chiama Carla Fendi Steam, rivolto alle discipline scientifiche, ritirato sia da premi Nobel che da giovani ragazzi. Abbiamo invitato gli scienziati che hanno scoperto la cosiddetta particella di Dio, importanti scienziate italiane, la direttrice del Cern di Ginevra”. Un operato, quello della Fondazione Fendi, che si può descrivere come mecenatismo: “Oggi è molto importante fare partnership pubblico-privato. Ci sono tanti tipi di mecenatismo, quella della Fondazione Carla Fendi è sia di timbro rinascimentale che contemporaneo, è fine a se stesso, non deve pubblicizzare o in qualche maniera promuovere delle attività nel campo dell’arte o dell’imprenditoria – ha spiegato – Il tipo contemporaneo di mecenatismo è quello delle banche, degli imprenditori, delle aziende, penso sia importantissimo perchè fanno bene al territorio e a se stessi, nobilitando la loro immagine”. E sulle iniziative future: “Continueremo con le nostre talks, sono molto interessanti, sempre basate sulla scienza applicata alle discipline umanistiche. A breve ci sarà una grande collaborazione a livello scientifico con un istituto internazionale – ha concluso Venturini Fendi – Inoltre mi piacerebbe fare qualcosa per il sociale”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

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Ancora una bomba d’acqua su Milano. Il maltempo non dà tregua

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AGI – Sono oltre cento le chiamate arrivate al centralino dei Vigili del Fuoco di Milano per l’ennesima ondata di maltempo che si è abbattuta, in particolare, nella zona Nord-Ovest della provincia di Milano. Gli interventi hanno interessato Canegrate, Legnano, Busto Garolfo, Lainate e Pogliano Milanese. In un caso, i sommozzatori di Milano hanno soccorso un cittadino di Villa Cortese rimasto intrappolato all’interno del suo garage allagato.

Sempre nel Milanesesi registrano gravi disagi per il forte vento. La caduta di alberi in diverse strade ha danneggiato alcuni tratti della rete elettrica di alimentazione dei mezzi. La M2 è chiusa tra Vimododrone e Cernusco, comunica l’azienda dei trasporti, aggiungendo che si stanno rimuovendo i rami sulla ferrovia. Diverse linee della metropolitane sono state deviate.

Il Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione Lombardia ha emanato una nuova allerta arancione (rischio moderato) per possibili temporali nelle prossime 24 ore. Il Centro operativo comunale (COC) della Protezione civile sarà attivo per monitorare e coordinare gli eventuali interventi.

Problemi per il maltempo anche in Toscana, dove la Regione ha emesso un‘allerta gialla su tutto il territorio per temporali forti dalla mezzanotte alle 14 di domani. Rischio mareggiate sulla costa centro-settentrionale e Arcipelago e rischio vento su Montagna pistoiese e Alto Mugello dalle 12 fino alla mezzanotte.

Rischia di annegare nel sottopassaggio

Una donna di 64 anni è stata soccorsa da quattro poliziotti di Monza mentre annaspava in un sottopasso allagato in via Casati a causa delle piogge abbondanti di queste ore. È stata lei stessa a raccontare agli agenti di essere stata risucchiata dal flusso precipitando nel vuoto per circa dieci metri e finendo nel sottopasso dove c’era oltre tre metri d’acqua. Accompagnata al San Gerardo di Monza, è in buone condizioni. Gli agenti hanno poi aiutato un autotrasportatore rimasto bloccato nello stesso sottopasso con l’acqua che ormai stava allagando anche l’abitacolo. 

Allerta gialla in Liguria dalle 22 di oggi alle 14 di domani

Dopo la veloce fase instabile delle prime ore di oggi, anche con episodi che hanno visto locali raffiche di vento particolarmente intense a Genova, tra Sampierdarena e Cornigliano, l’instabilità si riproporrà nelle prossime ore su tutta la regione. Già nella seconda parte della giornata di oggi saranno possibili fenomeni temporaleschi sparsi, ma sarà soprattutto tra la serata di oggi e la mattinata di domani, martedì, che i temporali potranno interessare tutte le zone ed essere anche forti e organizzati.

Ad accompagnarli, un rinforzo dei venti meridionali dal mattino sugli estremi della regione fino a burrasca sul Ponente, dai quadranti settentrionali, dal pomeriggio, sul settore centrale e i versanti padani. Da segnalare anche l’aumento del moto ondoso fino ad agitato con, domani, possibili mareggiate di libeccio su tutte le coste.

Anche nella seconda parte della giornata di martedì l’atmosfera resterà instabile, con possibilità di isolati rovesci o temporali sparsi. Oggi, oltre ai pochi millimetri di pioggia caduti, Arpal segnala le intense raffiche di vento, settentrionali in costa (92 km/h a Corniolo, nello spezzino), meridionali nell’interno (79.2 a Monte di Mezzo, in val d’Aveto). Le temperature minime, lungo la costa, si sono mantenute generalmente tra 22 e 25 gradi mentre, alle ore 12, la rete Omirl segnala, come valore più elevato fin qui registrato, 33.6 a Luni Provasco, nello spezzino.

Temporali in Piemonte

Temporali, anche di forte intensità, sono in atto da questa mattina sul Piemonte, soprattutto sulle zone settentrionali della regione. Il Centro Funzionale dell’Arpa, l’Agenzia regionale di Protezione ambientale, ha emesso l’allerta gialla sulle zone alpine di biellese, vercellese, novarese e verbano e pianura orientale dove sono attesi locali allagamenti, grandine, forti raffiche di vento e possibili cadute di alberi. I fenomeni, secondo le previsioni, saranno in attenuazione dalla serata e in successivo esaurimento nel corso della notte. 

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“Con Gloria fino alla fine: non è stato facile ma era un dovere morale esserci” 

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AGI  –  Nonostante la ‘familiarità’ con la morte maturata in 40 anni di esperienza e la convinzione che fosse “un dovere morale” mettere fine alle sofferenza di Gloria, il dottor Marco Riccio non ha paura ad ammettere che “è stato molto impegnativo, in questo come negli altri casi, trovarsi davanti a una persona che ti chiede di morire e aiutarla a farlo. Ci sono in ballo valori molto importanti”.

C’era lui, oltre ai familiari, in particolare al marito che è stato con Gloria accanto alla donna di 78 anni che ieri ha assunto un farmaco per il fine vita ricevuto dall’azienda sanitaria di Treviso.

“Nessun medico della Usl di Treviso ha dato disponibilità a essere in casa con Gloria – spiega all’AGI – e quindi c’ero io ma in realtà avrei voluto esserci comunque perché seguivo da oltre un anno per conto dell’associazione ‘Luca Coscioni’ l’aspetto clinico della signora”.

È stata lei a somministrarsi il barbiturico e il compito di Riccio era quello di ‘preparare’ l’atto decisivo. “In sostanza, ho allestito la linea venosa e collegato la flebo, poi lei ha eseguito la sua volontà. Tutto è avvenuto nel rispetto della sentenza della Consulta sul caso di Dj Fabo. Fino all’ultimo, io e l’avvocato Filomena Gallo ci siamo accertati che fosse consapevole di quello che stava facendo e quali conseguenze ci sarebbero state. Ho spiegato a Gloria come aprire il morsetto della flebo”.

Per la prima volta, da quando la Corte Costituzionale ha definito i requisiti dell”aiuto al suicidio’ non punibile dalla legge, tra cui la capacità di intendere e di volere, la sanità ha fornito il farmaco. Non il personale, però. “Dal mio punto di vista di medico, credo che sia un dovere morale esserci in questi casi e aiutare chi chiede di morire ma ammetto anche che ci possa essere l’obiezione di coscienza. Può sembrare contraddittorio ma non lo è, ne ho parlato anche con alcuni bioeticisti. Gloria andava incontro alla prospettiva di non essere più capace di intendere e di volere e ha voluto fare questa scelta prima che ciò accadesse”.

Riccio ha partecipato, dando il suo contributo da medico, a molte battaglie portate avanti dall’associazione Coscioni, anche a quella di Piergiorgio Welby. “Sembra passata un’era geologica anche se per molti miei colleghi fare quello che ho fatto con Gloria è un delitto. È significativo peraltro che la fornitura del materiale medico sia avvenuta nella Regione Veneto, che pure ha un orientamento leghista-conservatore. Forse sarebbe il caso di pensare a cancellare dal codice deontologico medico l’articolo 17 secondo il quale il medico, anche su richiesta del paziente, non deve effettuare né favorire atti finalizzati alla morte anche se,  dopo la sentenza Dj Fabo, è stato aggiornato citando come eccezioni situazioni che rispettino i requisiti posti dalla Consulta”.    

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Crociera ai Caraibi: 10 Luoghi da Sogno da Visitare

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Antigua spiaggia

Immagina spiagge di sabbia bianca, acque cristalline, palme oscillanti al vento e un cocktail tropicale in mano. Ecco cosa aspettarti dai Caraibi, una regione di oltre 700 isole che offrono una vasta gamma di esperienze, culture e paesaggi da esplorare.

In questo articolo, scoprirai 10 luoghi da sogno da visitare durante una crociera ai Caraibi.

Antigua

Con 365 spiagge, una per ogni giorno dell’anno, Antigua è un paradiso per gli amanti del sole e del mare. Questa isola offre una fusione di cultura britannica e caraibica, con il suo pittoresco porto storico, English Harbour, e il vivace mercato di St. John’s. Non perdere l’opportunità di fare snorkeling o immersioni nei suoi meravigliosi reef corallini.

Aruba

Conosciuta per le sue spiagge spettacolari e il clima soleggiato tutto l’anno, Aruba è un rifugio perfetto per chi cerca relax. Da non perdere sono il Parco Nazionale Arikok, ricco di fauna e flora indigene, e la spiaggia di Renaissance Island, dove incontrerai moltitudini di fenicotteri rosa.

Barbados

Quest’isola vanta una ricca storia coloniale britannica, magnifiche spiagge e un’ottima cucina. Bridgetown, la capitale, è un Patrimonio dell’Umanità UNESCO, mentre la costa occidentale è famosa per le sue tranquille acque turchesi ideali per lo snorkeling.

Jamaica

L’isola che ha dato alla luce Bob Marley è un crogiolo di culture, musica e spiagge mozzafiato. Il Parco Nazionale delle Cascate del Fiume Dunn e la spiaggia di Seven Mile sono imperdibili. Assapora la vibrante cultura locale assaggiando il jerk chicken o sorseggiando un autentico rum jamaicano.

Dominica

Spesso chiamata “l’Isola della Natura”, Dominica è famosa per le sue foreste pluviali, cascate e sorgenti termali. Tra le esperienze da non perdere c’è l’escursione alla Boiling Lake, uno dei laghi termali più grandi al mondo.

Grenada

Nota come “l’Isola delle Spezie”, Grenada è famosa per le sue piantagioni di noce moscata e cacao. Le sue spiagge di sabbia bianca, i suoi rigogliosi giardini botanici e la sua accogliente capitale, St. George, la rendono un luogo affascinante da visitare.

Guadalupa

Questo arcipelago francese è un gioiello nascosto, con le sue splendide spiagge, le montagne vulcaniche e la ricca cultura creola. Non perderti il Parco Nazionale di Guadalupa e la sua cascata Carbet, tra le più alte delle Piccole Antille.

Martinica

Martinica è un’altra perla francese che offre una meravigliosa combinazione di bellezze naturali, storia e cultura. Assicurati di visitare il pittoresco villaggio di pescatori di Saint-Pierre e il Giardino di Balata, un paradiso per gli appassionati di botanica.

Trinidad e Tobago

Queste isole offrono una miscela unica di influenze culturali, splendidi paesaggi naturali e vivaci festival. Trinidad, che ha come capitale la vibrante capitale Port of Spain, è famosa per il carnevale, mentre Tobago è perfetta per gli amanti del mare e dello snorkeling.

Isole Granadine

Questo arcipelago è il luogo ideale per chi cerca un’esperienza caraibica più intima. Noleggia un catamarano per esplorare le numerose isole disabitate, nuota con le tartarughe a Tobago Cays, o rilassati su una delle innumerevoli spiagge isolate.

Perché visitare i Caraibi in crociere potrebbe essere una buona idea

Navigare tra le isole dei Caraibi in crociera è un’esperienza che in molti considerano un sogno nel cassetto.

Le crociere offrono l’opportunità di esplorare diverse isole in un solo viaggio senza la necessità di prenotare voli o alloggi separati. Puoi semplicemente salire a bordo, sistemarti nella tua cabina e goderti il viaggio mentre la nave ti porta da un’isola all’altra. Questo ti consente anche di vedere una varietà di destinazioni in un breve lasso di tempo, evitando lo stress di un’attenta pianificazione.

Un altro vantaggio di visitare i Caraibi in crociera è la possibilità di sperimentare una vasta gamma di culture e paesaggi. Nonostante siano tutte raggruppate nella stessa regione geografica, ogni isola caraibica ha la sua unicità. Ad esempio, l’atmosfera olandese di Aruba differisce molto dalla cultura francese che si può percepire in Martinica o Guadalupa, o dalla storia britannica che permea Barbados. In una singola crociera, puoi assaporare una varietà di cucine, ascoltare diversi stili di musica e imparare le tradizioni di molte diverse culture.

Le crociere offrono anche molteplici attività e intrattenimenti a bordo. Che tu sia un amante del fitness, un appassionato di spa o un amante del cibo, c’è sempre qualcosa da fare. E per i bambini, ci sono club e attività specifiche che li terranno impegnati e felici.

A ogni tappa potrai goderti le spiagge di sabbia bianca, le acque turchesi, i colorati fondali marini o le rigogliose foreste pluviali: ogni isola ha infatti qualcosa di speciale da offrire. E con una crociera, puoi svegliarti ogni mattina con una nuova vista mozzafiato da ammirare dal tuo balcone.

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Gli esami di riparazione anticipati a dopo Ferragosto

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AGI – Finiscono le lezioni, le aule chiudono, ma non tutti possono permettersi di prendere i libri, le sudate carte e portarli al macero o in soffitta. Tra la fine delle lezioni e l’inizio dell’estate intercorre di solito un brevissimo tempo in cui si vive sospesi. C’è lo scoglio degli scrutini da superare.

Sono quei giorni in cui i professori si riuniscono, studiano formule astruse per trasformare un 4 in 6, un 6 in 4, fare la media ponderata o assoluta e decidere che per qualcuno in affanno durante l’anno scolastico l’estate non passerà come una vacanza piena. Ma tanto, a metà giugno, lo scoglio di un esame a settembre, può sembrare lontanissimo. Il ferragosto può passare comunque indenne.

Quella stagione, in cui i debiti scolastici si chiamavano insufficienze e si veniva rimandati a settembre, però è archiviata. Così come il ferragosto in spiaggia, con la musica a palla, le notti di movida assumono le sembianze di un miraggio.

Settembre non sarà più l’incubo di ragazzi e di famiglie alle prese con i corsi di recupero. I tempi si accorciano e le vacanze si riducono. Gli esami per recuperare una o più materie dovranno tenersi tra il 16 e il 31 agosto. Lo stabilisce una circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

La circolare riporta la data del 13 giugno 2023 e chiarisce che nel contesto del “Piano di semplificazione per la scuola”, per gli studenti “con giudizio sospeso” le nuove date per la comunicazione degli esiti sono tra il 16 e il 31 agosto.

Una doccia fredda che manda in frantumi i piani di tante famiglie. Dalla mezzanotte del ferragosto, ogni giorno è utile per fissare gli esami di riparazione e verificare che le materie e i debiti siano stati recuperati. 

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L’ultima notte di Mussolini

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AGI – Mussolini si era convinto di aver spostato la maggioranza dei gerarchi dalla sua parte nella notte del Gran Consiglio e per questo aveva acconsentito a far voltare l’ordine del giorno di Dino Grandi che invece l’aveva sfiduciato e costretto a mettersi da parte. Il Duce era rientrato alle 4 del mattino di quella domenica 25 luglio nella sua residenza di Villa Torlonia, dove Rachele l’aveva aspettato sveglia.

Appena visto il marito, accompagnato da Carlo Scorza, aveva saettato: “Li hai fatti almeno arrestare tutti?”. Il giorno prima, mentre Mussolini si stava dirigendo verso la vettura che l’avrebbe condotto a Palazzo Venezia, le sue parole erano state “Falli arrestare tutti, ancora prima di cominciare la riunione”. 

Nelle sue memorie racconta che all’ultima esortazione a usare la forza, proprio quella domenica, Mussolini l’aveva rassicurata che l’avrebbe fatto. Poi era andato a dormire, verso le 5, ma alle 9 era già di nuovo al tavolo di lavoro di Palazzo Venezia, come nulla fosse. Sarebbe rientrato in casa attorno alle 15, per un rapido pranzo, prima di uscire di nuovo alle 17 per andare a colloquio con Vittorio Emanuele III e riferirgli a tu per tu cosa era accaduto durante il Gran Consiglio.

Ignora che a Villa Torlonia non sarebbe mai più tornato. La moglie Rachele quel pomeriggio aveva ricevuto ben tre telefonate d’invito al Duce a Villa Savoia, con la raccomandazione di mettersi in borghese. “Non andare, Benito. Ma non capisci? Vogliono che tu non ti metta la divisa per non dare nell’occhio quando ti arresteranno”. Ma Mussolini è convinto che il Re non lo farebbe mai perché “colpirebbe anche l’Italia e se stesso”. L’ultimo avvertimento “Non andare! Non ti lasceranno tornare”, era quindi caduto nel vuoto.

A Vittorio Emanuele bastano poche parole e pochi minuti per liquidare un ventennio: “Caro Duce, le cose non vanno più. L’Italia è in tocchi. L’esercito è moralmente a terra. I soldati non vogliono più battersi. Gli alpini cantano una canzone nella quale dicono che non vogliono più fare la guerra per conto di Mussolini. II voto del Gran Consiglio è tremendo. Diciannove voti per l’ordine del giorno Grandi: fra essi quattro Collari dell’Annunziata. Voi non vi illudete certamente sullo stato d’animo degli italiani nei vostri riguardi. In questo momento voi siete l’uomo più odiato d’Italia. Voi non potete contare più su di un solo amico. Uno solo vi è rimasto, io”.

“Per questo vi dico che non dovete avere preoccupazioni per la vostra incolumità personale, che farò proteggere. Ho pensato che l’uomo della situazione è, in questo momento, il maresciallo Badoglio. Egli comincerà col formare un ministero di funzionari, per l’amministrazione e per continuare la guerra. Fra sei mesi vedremo. Tutta Roma è già a conoscenza dell’ordine del giorno del Gran Consiglio e tutti attendono un cambiamento. Io vi voglio bene e ve l’ho dimostrato più volte difendendovi contro ogni attacco, ma questa volta devo pregarvi di lasciare il vostro posto e di lasciarmi libero di affidare ad altri il governo”.

È un licenziamento in piena regola, che verrà addolcito con l’uso della parola “dimissioni”. Ma è soprattutto un colpo di Stato: quello che Vittorio Emanuele vuole per salvare se stesso, il trono e la dinastia; quello che gli ambienti monarchici pretendono per scindere le responsabilità delle istituzioni dal regime; quello che consente ai militari di coprire inettitudini, carrierismi, incapacità, e soprattutto le sconfitte in tre anni di guerra.

Un solo responsabile basta e avanza per l’opinione pubblica, per lavarsi la coscienza e presentarsi davanti agli Alleati chiedendo la fine delle ostilità. Il piano è studiato in ogni dettaglio. C’è la lunga mano del capo della Polizia Carmine Senise, c’è il braccio operativo dei Reali Carabinieri la cui fedeltà ai Savoia è al di sopra di ogni sospetto. Di una sola cosa si è raccomandato il Re: l’arresto deve avvenire fuori da Villa Savoia, per salvare almeno le apparenze, con quel gesto comunque assai poco regale che segue di pochi attimi la stretta di mano e la riaffermazione di un’amicizia che, se mai c’è stata, ora non c’è più.

All’esterno ci sono invece in attesa poliziotti e carabinieri, tutti uomini scelti, e c’è anche un’ambulanza della Croce Rossa. L’autista di Mussolini, Ercole Boratto, che lo attendeva per riportarlo a casa, è stato allontanato dalla sua vettura con una scusa. Alle 17.20 il capitano Paolo Vigneri si affianca al Duce e sfiorandolo appena lo invita a seguirlo. Mussolini ha qualche perplessità e qualche preciso sospetto, ma l’ufficiale gli dice che ha ricevuto consegne precise (l’incarico è stato affidato a lui e al capitano Raffaele Aversa dal generale Cerica attraverso il tenente colonnello Giovanni Frignani) di prenderlo sotto la sua custodia “per la sua stessa sicurezza”.

Il colpo di stato dura un attimo. Mentre l’ambulanza si dirige verso la caserma dei carabinieri, a Roma tutto è tranquillo, come riferisce telefonicamente il comandante della Milizia Enzo Galbiati a una sempre più preoccupata Rachele. Gli italiani non sapranno nulla fino a tarda serata, quando l’Eiar diffonderà questo proclama con la voce di Titta Arista: “Sua maestà il re e imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di capo del governo, primo ministro, segretario di Stato di sua eccellenza il cavaliere Benito Mussolini, ed ha nominato capo del governo, primo ministro, segretario di Stato, il cavaliere, maresciallo d’Italia, Pietro Badoglio“.

Sono le 22.45. L’Italia che ha ascoltato la radio è percorsa da una scarica elettrica di euforia. Badoglio però gela subito tutte le aspettative e toglie ogni innesco all’esplosione della gioia popolare per una notizia che insinua l’erroneo convincimento che la caduta di Mussolini sia il preludio alla sospirata pace: “La guerra continua. L’Italia duramente colpita nelle sue province invase, nelle sue città distrutte, mantiene fede alla parola data, gelosa custode delle sue millenarie tradizioni. Si serrino le file attorno a sua maestà il re imperatore, immagine vivente della patria, esempio per tutti. La consegna ricevuta è chiara e precisa: sarà scrupolosamente eseguita, e chiunque si illuda di poterne intralciare il normale svolgimento, o tenti turbare l’ordine pubblico, sarà inesorabilmente colpito”.

Sarà purtroppo di parola. Il 25 luglio non è finito tutto. Sta iniziando una pagina drammatica della storia d’Italia.

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Piantedosi “In Sicilia il 40% del patrimonio di beni confiscati”

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Piantedosi

PALERMO (ITALPRESS) – “La Sicilia è fornitrice di materia prima importante in tema di beni confiscati, circa il 40% del patrimonio nazionale. Contiamo di occupare uno spazio significativo soprattutto per quanto riguarda la destinazione dei beni a presidi di forze di polizia: con i patrimoni delle mafie si creano i presupposti perché possano funzionare meglio sistema giudiziario e sistema di polizia”. Lo sottolinea il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine della sottoscrizione di un accordo tra Regione Siciliana e Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati (Anbsc), siglato presso la Prefettura di Palermo.
xd8/pc/gsl

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Tg Università – 24/7/2023

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Tg Università - 24/7/2023

ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Dal governo 740 milioni per progetti di ricerca
– Un progetto per giovani imprenditori dell’Agritech
– Un master honoris causa al vertice dei carabinieri Forestali
mgg/abr/gtr

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Il video delle turiste in tanga in giro per Gallipoli è diventato un caso politico

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AGI – Le giovani turiste che girano in tanga nel centro abitato di Gallipoli diventano un caso politico dopo una pubblica denuncia dell’ex sindaco della città e attuale consigliere di minoranza, Flavio Fasano.

Quest’ultimo, infatti, ha postato sul suo profilo facebook un video girato da un automobilista in cui si vedono due turiste in sella alle bici, con addosso uno striminzito costume da bagno.

Fasano ha attaccato il sindaco Stefano Minerva, mettendo in risalto come la sua recente ordinanza a tutela del decoro venga sistematicamente violata, anche perché all’adozione del provvedimento non sarebbero seguiti i necessari controlli.

Il caso sta facendo molto discutere in tutto il Salento, con opinioni spesso contrapposte tra chi non vede nulla di male nel fatto che le turiste vadano in giro in costume da bagno e chi chiede il rispetto dell’ordinanza per il decoro cittadino. 

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