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L’auto dell’attore Christian De Sica rubata a Tor Bella Monaca

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AGI – Si era recato presso il teatro di Tor Bella Monaca, alla periferia di Roma, Christian De Sica, a bordo della sua Fiat 500, la sera di martedì 18 luglio, ma una volta uscito per far rientro a casa non ha più trovato il suo mezzo di trasporto.

La mattina seguente la polizia locale di Roma Capitale, grazie all’intervento degli agenti del VI Gruppo Torri, si è messa sulle tracce del veicolo, battendo a tappeto tutta la zona, per poi ritrovarlo nei parcheggi sotterranei delle case di edilizia residenziale pubblica di Largo Ferruccio Mengaroni.

Il mezzo, che presentava danni riconducibili allo scasso, è stato prontamente riconsegnato al proprietario nel giro di poche ore dal furto. Indagini in corso per risalire al responsabile del gesto. 

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Smartphone e tablet ai bambini: le 10 regole per un utilizzo sano

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AGI – Un’ora al giorno prima dei 6 anni e poi al massimo due durante la scuola. Ma niente smartphone e tablet prima dei 18 mesi. E mai a tavola, durante i pasti, o prima di andare a dormire. L’utilizzo dei dispositivi digitali va gestito educando ad un consumo “critico e responsabile”. Sono alcuni dei consigli contenuti in un “decalogo per la salute digitale” di bambini e ragazzi elaborato dagli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nell’ambito del progetto “A scuola di… digitale”, realizzato in collaborazione con i professionisti di Almaviva, gruppo italiano leader nell’innovazione digitale. L’obiettivo: promuovere una migliore consapevolezza e comprensione delle possibilità offerte dagli strumenti digitali e contribuire a ridurre i rischi che possono derivare da un uso eccessivo e senza filtri

Il progetto, promosso dall’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente con Almaviva, prevede una serie di video educazionali disponibili online, che spiegano come gestire con equilibrio tablet e smartphone nelle diverse fasi della vita dei minori, quale supporto possono rappresentare per i ragazzi con disturbo dell’apprendimento, quali possibili conseguenze sulla vista da una esposizione prolungata agli schermi dei device, ma anche come funzionano i canali social seguiti dai giovanissimi, cosa sono il metaverso e l’intelligenza artificiale. Il “decalogo per la salute digitale di bambini e ragazzi” risponde in modo agile e sintetico a molti degli interrogativi più comuni che si pongono i genitori, suggerendo un approccio consapevole e costruttivo. 

“La salute e il benessere dei bambini – afferma Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e direttore dell’Istituto per la Salute del Bambino Gesù – sono concetti multidimensionali, che includono aspetti fisici, psicologici e sociali. In un’epoca in cui smartphone e tablet hanno assunto un ruolo sempre più centrale nella vita di genitori e figli, diventa fondamentale promuovere un consumo digitale consapevole e responsabile per preservare la salute e il benessere di bambini e dei ragazzi. È molto importante parlare di questi temi, a maggior ragione in estate, periodo in cui giovani e giovanissimi hanno tanto tempo libero, per fornire ai genitori strumenti necessari per sviluppare una consapevolezza e gestire nel modo migliore possibile la relazione dei più piccoli con i dispositivi digitali”.

“Il digitale – sostiene Michele Svidercoschi, direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Almaviva – è strumento prezioso di inclusione e formazione, semplifica la vita delle persone e apre importanti opportunità, dal campo dell’istruzione a quello della telemedicina e della salute. La collaborazione con il Bambino Gesù si propone di ampliare gli strumenti di conoscenza a disposizione dei più giovani e delle loro famiglie, per contribuire alla crescita di una consapevole cultura digitale”. 

Il decalogo per la salute digitale di bambini e ragazzi 

  1. Niente schermi sotto i 18 mesi: Per i bambini al di sotto dei diciotto mesi di vita, è importante evitare gli schermi e incoraggiare esperienze di apprendimento che coinvolgano i sensi, come il gioco fisico e l’esplorazione del mondo reale. 
  2. Un’ora al giorno di scoperta digitale: Tra i due e i sei anni, concediamo ai bambini un’ora al giorno (preferibilmente frazionata in 2 o più periodi di 20-30 minuti l’uno) per esplorare in modo creativo ed educativo le risorse digitali, come app e contenuti adatti alla loro età. 
  3. Limitare, ma non vietare: Durante l’età scolare, stabiliamo un limite massimo di due ore al giorno per l’uso dei dispositivi digitali, in modo da bilanciare il tempo trascorso online con altre attività, come lo sport, la lettura o lo studio. 
  4. Una buona notte di sonno: Scoraggiamo l’uso dei dispositivi digitali un’ora prima di andare a letto, per garantire un riposo sereno e di qualità per i bambini. 
  5. Lo smartphone non è un calmante: Insegniamo ai bambini strategie alternative per gestire le emozioni, come il gioco all’aperto, la lettura o il disegno, anziché ricorrere sempre ai dispositivi digitali. 
  6. Momenti preziosi in famiglia: Dedichiamo i pasti e i momenti trascorsi in famiglia a conversazioni e attività condivise, evitando l’uso di smartphone e tablet. 
  7. La gestione del tempo digitale: Utilizziamo le funzioni di gestione del tempo fornite dai produttori di smartphone per aiutare i ragazzi a comprendere e regolare il tempo trascorso sui dispositivi, promuovendo una consapevolezza dell’uso. 
  8. Educare alla sicurezza online: I genitori sono i principali modelli per i loro figli: facciamo attenzione ai dati e ai contenuti che condividiamo online, mostrando responsabilità e rispetto per la privacy. 
  9. Protetti online: Insegniamo l’importanza di utilizzare password sicure e di proteggere la loro privacy, ad esempio impostando i profili social in modalità privata e valutando attentamente chi li segue online. 
  10. Una comunicazione aperta e consapevole: Manteniamo un dialogo costruttivo con i nostri figli, a partire da uno sforzo di conoscenza del mondo digitale. Educhiamo a un uso critico e responsabile dei dispositivi. 
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Maxi grandinata in Veneto, 110 feriti [VIDEO]

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AGI – “Sale a 110 il numero delle persone ferite con traumi determinati dalla grandine, da cadute e da rotture di vetri”. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, aggiorna il bilancio dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla regione. “Ringrazio ancora una volta i soccorritori ed i tecnici che sono intervenuti nell’immediatezza degli eventi e che continuano in queste ore nelle opere di ripristino e censimento dei danni”.

Sono stati rilevati 28 accessi complessivi in pronto soccorso in provincia di Venezia, 62 a Padova, 19 a Vicenza e 1 a Belluno. 

Grandine..ma quella seria però pic.twitter.com/bGfPzhWGv9

— Mario ‘e picone (@mimanda_picone)
July 19, 2023

Il bilancio dei vigili del fuoco

Proseguono gli interventi dei vigili del fuoco per la nuova ondata di maltempo che dal tardo pomeriggio di ieri ha interessato gran parte del Veneto. Centinaia le richieste di soccorso arrivate alle sale operative del 115, oltre 500.  Molte chiamate risolte in modo autonomo. Richieste  per danni da acqua, vento, grandine per taglio di piante, messa in sicurezza elementi pericolanti. Già eseguiti 190 soccorsi ne rimangono in attesa al momento un centinaio.

Interventi delle squadre dei vigili del fuoco soprattutto nella provincia di Venezia dove sono stati colpiti particolarmente i comuni della riviera del Brenta. A seguire per numero di operazioni di soccorso la provincia di Padova, Vicenza, Verona e Treviso. Il dispositivo di soccorso è stato rinforzato con l’invio di squadre delle colonne mobili  di altre regioni  dei vigili del fuoco denominati MO.EC (moduli eventi climatici) provenienti dai comandi di Firenze, Alessandria e Milano.

Venezia: già eseguiti 80 interventi, particolarmente colpita la riviera del Brenta. Tra i comuni con maggior richieste di soccorso: Dolo, Stra, Pianiga, Camponogara, Campolongo, Fiesso d’Artico Fosso e Chioggia. Interventi dei vigili del fuoco per danni d’acqua e grandine, dissesti statici, rimozione di elementi pericolosi, taglio di rami e alberi, danni a impianti  fotovoltaici. Al momento 77 richieste ancora da evadere.

30 minuti di terrore #padova#grandine pic.twitter.com/pxX8PUzhDx

— Kri (employed era) (@krirby)
July 19, 2023

Padova: già eseguiti 50  interventi dei vigili del fuoco per danni d’acqua e grandine, taglio piante e rimozione elementi pericolanti, soprattutto interessata  la zona dell’alta padovana. Richieste più numerose per interventi delle squadre dai comuni: Cittadella, Sant’Angelo di Piove, Vigonza, Campodarsego, Cadoneghe, Padova. Ancora 30 gli interventi da eseguire. 

Vicenza: già eseguiti 35 interventi, particolarmente coinvolta la zona del bassanese. Interventi dei vigili del fuoco per danni d’acqua e grandine, taglio piante e rimozione elementi pericolanti, danni pannelli fotovoltaici. Particolarmente colpito il comune di Tezze sul Brenta dove si sono concentrati il maggior numero d’interventi. Ancora 4 interventi da evadere.

Treviso: già eseguiti 12 interventi per la messa in sicurezza di tetti e taglio di rami e pianti. Richieste arrivate dai comuni di Giavera del Montello, Ponzano, Treviso. 

Verona: già eseguiti 13 interventi soprattutto per rami e piante pericolanti principalmente nei comuni di Castelnuovo del Garda, Peschiera, Sommacampagna, Sona. In corso due interventi.

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Caldoro “L’autonomia serve prima di tutto al Sud”

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Caldoro

ROMA (ITALPRESS) – “Se l’autonomia differenziata non si fa al Sud non conviene, perché l’attuale sistema di distribuzione delle risorse è penalizzante per il Mezzogiorno”. Lo dice Stefano Caldoro, capo dell’opposizione nel Consiglio regionale della Campania, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.

sat/mrv

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Grande pino cade in piazza d’Aracoeli

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AGI – Un grande pino è caduto questa mattina alle 7.15 in piazza dell’Aracoeli, all’intersezione con via del teatro di Marcello, al centro di Roma.

Sul posto gli uomini del I gruppo Trevi della polizia locale di Roma Capitale per la messa in sicurezza dell’area e la gestione della viabilità della zona.

Ristretta la carreggiata. Allertato il servizio giardini. 

 

al centro di Roma 

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Il 2022 in Italia è stato l’anno più caldo e meno piovoso dal 1961

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AGI – Mentre su scala globale, sulla terraferma, il 2022 è stato il quinto anno più caldo della serie storica, in Italia con un’anomalia media di 1,23 C rispetto al valore climatologico 1991-2020, il 2022 è risultato l’anno più caldo dal 1961, superando di 0,58 C il precedente record assoluto del 2018 e di 1,0 C il valore del precedente anno 2021.

Tutti i mesi dell’anno sono stati più caldi della media, a esclusione di marzo e aprile: anomalie superiori a 2 C si sono registrate a giugno (con il picco di 3,09 C) e nei mesi di luglio, ottobre e dicembre. L’anomalia più marcata in estate ( 2,18 C), seguita dall’autunno ( 1,38 C) e dall’inverno ( 0,58 C). Questo il quadro tracciato dal Rapporto “Clima in Italia nel 2022”, pubblicato dall’Ispra con cadenza annuale dal 2006 e che quest’anno diventa un prodotto Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa).

Il 2022 è stato l’anno meno piovoso dal 1961, segnando un -22% rispetto alla media climatologica 1991-2020, con precipitazioni inferiori alla norma (-39%) da gennaio a luglio. Le anomalie sono state più marcate al Nord (-33%), seguite dal Centro (-15%) e dal Sud e Isole (13%). A scala nazionale i mesi relativamente più secchi sono stati ottobre (-62%) e gennaio (-54%), mentre il mese relativamente più piovoso è stato agosto ( 69%).

Le prolungate condizioni di siccità, associate alle alte temperature, hanno determinato una forte riduzione della disponibilità naturale di risorsa idrica: stimata per l’Italia una disponibilità annua di 221,7 mm (ca. 67 km3), che rappresenta il minimo storico dal 1951 a oggi, e delinea una riduzione di circa il 50% rispetto alla disponibilità annua media di risorsa idrica stimata per l’ultimo trentennio climatologico 1991-2020.

Nel 2022 non sono mancati eventi estremi di precipitazione, in alcuni casi eccezionali. Particolarmente rilevante è stato il tragico evento che il 15 settembre ha investito le Marche, dove un sistema temporalesco autorigenerante e stazionario ha causato fenomeni intensi e localizzati, con precipitazioni giornaliere che hanno superato localmente i 400 mm. A fine novembre 2022, l’Alto Adriatico è stato interessato da un evento meteo-marino eccezionale, connesso al fenomeno della ciclogenesi alpina, che ha fatto temporaneamente registrare valori di innalzamento del livello del mare sotto costa anche superiori a 200 cm (tra i più alti delle serie storiche esistenti), che hanno reso necessaria l’attivazione delle barriere del MOSE di Venezia. Da ricordare anche l’evento drammatico del 26 novembre a Ischia, con precipitazioni intense e massimi di 176,8 mm in 24 ore, presso la stazione di Forio d’Ischia e 13,4 mm in 10 minuti, presso la stazione di Monte Epomeo, che ha innescato colate di fango e causato la perdita di vite umane e ingenti danni al territorio.
L’inverno 2022 è stato caratterizzato da una copertura nevosa esigua rispetto agli ultimi decenni e che si è fusa velocemente nei mesi primaverili ed estivi a causa delle alte temperature: nel mese di maggio è stata stimata una superficie inferiore a 5.000 km2, paragonabile a una situazione tipica di fine giugno-luglio. Il protrarsi nel corso dell’anno di questa, finora rara, combinazione di precipitazioni nevose molto scarse e temperature decisamente sopra le medie climatologiche, ha contribuito ad alimentare le condizioni di forte siccità, oltre ad avere pesanti conseguenze sui ghiacciai alpini che già a partire dai primi giorni di giugno si sono ritrovati in gran parte scoperti da neve: la fusione glaciale 2022 nel settore nord-occidentale delle Alpi è stata quattro volte più intensa rispetto alla media degli ultimi 20 anni.
Il rapporto è strutturato in due parti. La prima parte del volume descrive l’andamento del clima nel corso dell’ultimo anno e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia sulla base di dati, statistiche, indici e indicatori climatici derivati dal Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati Climatologici di Interesse Ambientale. La seconda parte raccoglie contributi di approfondimento, dalla scala nazionale alla scala locale, sui principali elementi che hanno caratterizzato il 2022: la siccità e la scarsità idrica, il caldo, gli eventi idro-meteo-climatici e meteo-marini significativi. 

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Investita da un tir mentre fa jogging, grave una 23enne napoletana

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AGI – Una donna di 23 anni è stata investita da un tir mentre faceva jogging sulla Variante Bis di Marigliano (Napoli). La ragazza è stata portata in codice rosso all’ospedale di Nola e rischia la vita.

Da quanto si apprende, l’autista del tir si è fermato e ha chiesto soccorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna (Napoli), oltre al personale del 118. 

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Operazione europea antifrode, arrestati funzionari delle Dogane di Malta

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Otto maltesi, tra cui cinque funzionari pubblici, sono stati arrestati nell’ambito di un’indagine europea antifrode e anticorruzione nel settore delle dogane.
L’inchiesta è stata condotta dalla Procura europea di Malta. La Procura Europea in una nota spiega che l’indagine riguarda un sospetto schema fraudolento per eludere il pagamento di tasse e dazi doganali sull’importazione di abbigliamento e altri beni dalla Cina, dichiarando valore e peso inferiori a quelli reali.
Questo sarebbe avvenuto con la complicità dei doganieri, ai quali sarebbe stato offerto denaro per astenersi dai controlli.
Tre dei sospettati, che rappresentano due società, sono indagati per aver orchestrato il piano.
Nell’ambito dell’indagine, il Dipartimento investigativo sui crimini finanziari delle forze di polizia maltese ha effettuato perquisizioni in diverse località, inclusi gli uffici doganali, le residenze dei sospetti e gli indirizzi registrati delle società sotto inchiesta.
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati tre veicoli di alto valore e circa 180.000 euro in contanti. Sono state inoltre adottate misure per bloccare tutti i fondi e gli immobili appartenenti agli indagati.
Tra i reati contestati frode doganale, corruzione di pubblici ufficiali e riciclaggio. La Procura ritiene che il danno al bilancio dell’Ue ammonti a milioni di euro.

– foto: Dogane di Malta –

(ITALPRESS).

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Zaki, Tajani “Nessun baratto con il caso Regeni”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è nessun baratto, nessuna trattativa sottobanco. Il Governo è stato in grado di fare tornare un giovane che rischiava di stare ancora del tempo in carcere. Siamo persone serie, non facciamo baratti di questo tipo”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ai microfoni di 24 Mattino su Radio24, rispondendo alla domanda se ci sia stata una sorta di “baratto” tra la grazia a Patrick Zaki da parte dell’Egitto e un allentamento dell’attenzione italiana sull’omicidio di Giulio Regeni. “Continueremo a chiedere che si faccia luce sulla vicenda di Regeni – ha sottolineato il ministro -, come abbiamo sempre fatto. Le due questioni le abbiamo sempre messe sullo stesso piano”.
Per Tajani l’Italia ha avuto un “ruolo determinante” nella grazia a Zaki. “C’è stato un lavoro corale e alla fine il presidente egiziano ha deciso di concedere la grazia. Credo che il Governo abbia ottenuto un risultato molto importante e chi pensava che invece non sarebbe stato in grado di farlo è rimasto un pò deluso”, ha aggiunto.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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