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A Madrid Sonego avanza e sfida Sinner, ok Cobolli e Arnaldi

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MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – Dopo il buon esordio di Luciano Darderi di ieri, anche Lorenzo Sonego, Flavio Cobolli e Matteo Arnaldi hanno superato il primo turno del “Mutua Madrid Open”, il secondo Masters 1000 sulla terra battuta del 2024, con montepremi complessivo pari a 9.249.713 euro, in corso alla Caja Magica della capitale spagnola. Il 28enne tennista torinese, numero 52 del mondo, si è imposto al debutto sul francese Richard Gasquet, numero 116 del ranking internazionale, proveniente dalle qualificazioni, con il punteggio di 6-2 7-5. Ai 32esimi di finale Sonego sfiderà l’amico e connazionale Jannik Sinner, numero 2 della classifica Atp e prima testa di serie del tabellone, che al primo turno ha usufruito di un bye. Bene anche Cobolli. Il 21enne toscano, romano d’adozione, numero 64 del mondo, ha battuto all’esordio il cileno Alejandro Tabilo, numero 38 del ranking Atp, con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-4. Nel prossimo match l’azzurro affronterà un altro cileno, ovvero Nicolas Jarry, 22esimo favorito del seeding, anche lui reduce da un bye al primo turno. A chiudere la giornata perfetta del tennis italiano maschile nella capitale spagnola ci ha pensato Arnaldi. Il 23enne sanremese, numero 36 Atp, ha superato facilmente l’australiano Christopher O’Connell, 67 del ranking mondiale, per 6-4 6-1. Ai 32esimi di finale Arnaldi giocherà contro il russo Daniil Medvedev, numero 4 della classifica internazionale e terzo favorito del seeding, che ha “saltato” il primo turno.
Infine, domani farà il suo esordio Lorenzo Musetti. Il 22enne di Carrara, numero 29 del mondo e 28esima testa di serie a Madrid, parte dai 32esimi, dove affronterà il brasiliano Thiago Seyboth Wild, ieri vincitore al debutto contro il russo Roman Safiullin.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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25 Aprile, Sangiuliano “Antifascismo un valore, ma anche anticomunismo”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’antifascismo è sicuramente un valore, l’ho detto più volte. Ma lo è allo stesso modo anche l’anticomunismo”. Lo dice il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in una intervista a Repubblica. “L’Italia non ha avuto una dittatura comunista ma ha avuto un partito comunista profondamente stalinista. Solo alla metà degli anni Settanta, a fatica, Enrico Berlinguer (a cui va dato merito) iniziò a prendere le distanze da Mosca” ha aggiunto.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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25 Aprile, Mattarella “Senza memoria non c’è futuro, ricordare stragi”

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CIVITELLA VAl DI CHIANA (AREZZO) (ITALPRESS) – “Sono venuto, oggi, qui a Civitella – uno dei luoghi simbolo della barbarie nazifascista – per fare memoria di tutte le vittime dei crimini di guerra, trucidate, in quel 1944, sul territorio nazionale e all’estero. Non c’è parte del suolo italiano – con la sola eccezione della Sardegna – che non abbia patito la violenza nazifascista contro i civili e non abbia pianto sulle spoglie dei propri concittadini brutalmente uccisi. La Regione che ci ospita – la Toscana – è tra quelle che hanno pagato il più alto tributo di sangue innocente, insieme all’Emilia Romagna e al Piemonte”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento a Civitella Val di Chiana. “Con queste barbare uccisioni, nella loro strategia di morte, i nazifascisti cercavano di fare terra bruciata attorno ai partigiani per proteggere la ritirata tedesca, di instaurare un regime di terrore nei confronti dei civili perchè non si unissero ai partigiani, di operare vendette nei confronti di un popolo, considerato inferiore da alleato e, dopo l’armistizio, traditore.
Si trattò di gravissimi crimini di guerra, contrari a qualunque regola internazionale e all’onore militare e, ancor di più, ai principi di umanità. Nessuna ragione, militare o di qualunque altro genere, può infatti essere invocata per giustificare l’uccisione di ostaggi e di prigionieri inermi” aggiunge. “I nazifascisti ne erano ben consapevoli: i corpi dei partigiani combattenti, catturati, torturati e giustiziati, dovevano rimanere esposti per giorni, come sinistro monito per la popolazione. Ma le stragi di civili cercavano di tenerle nascoste e occultate, le vittime sepolte o bruciate. Non si sa se per un senso intimo di disonore o per evitare d’incorrere nei rigori di una futura giustizia, o, ancora, per non destare ulteriori sentimenti di rivolta tra gli italiani – dice ancora il Capo dello Stato -. All’infamia della strage di Marzabotto, la più grande compiuta in Italia, seguì un corollario altrettanto indegno: la propaganda fascista, sui giornali sottoposti a controlli e censure, negava l’innegabile, provando a smentire l’accaduto, cercando di definire false le notizie dell’eccidio e irridendo i testimoni. “Occorre – oggi e in futuro – far memoria di quelle stragi e di quelle vittime e sono preziose le iniziative nazionali e regionali che la sorreggono. Senza memoria, non c’è futuro – chiosa Mattarella -. Una lunga di scia di sangue ha accompagnato il cammino dell’Italia verso la Liberazione. Il sangue dei martiri che hanno pagato con la loro vita le conseguenze terribili di una guerra ingiusta e sciagurata, combattuta a fianco di Hitler nella convinzione che la grandezza e l’influenza dell’Italia si sarebbero dispiegate in un nuovo ordine mondiale. Un ordine fondato sul dominio della razza, sulla sopraffazione o, addirittura, sullo sterminio di altri popoli. Una aspirazione bruta, ignobile, ma anche vana. Totalmente sottomessa alla Germania imperialista di Hitler, l’Italia fascista, entrata nel conflitto senza alcun rispetto per i soldati mandati a morire cinicamente, non avrebbe comunque avuto scampo”. “Nasceva la Resistenza, un movimento che, nella sua pluralità di persone, motivazioni, provenienze e spinte ideali, trovò la sua unità nella necessità di porre fine al dominio nazifascista sul territorio italiano, per instaurare una nuova convivenza, fondata sul diritto e sulla pace – dice ancora Mattarella -. Vi fu l’eroica Resistenza dei circa 600 mila militari che, dopo l’8 settembre, rifiutarono di servire la Repubblica di Salò, il regime fantoccio instaurato da Mussolini sotto il controllo totale di Hitler. Vi fu la Resistenza delle popolazioni, ribellatesi spontaneamente di fronte a episodi di brutalità e alle violenze, scrivendo pagine di splendido eroismo civile. Vi furono le coraggiose lotte operaie, culminate nei grandi scioperi nelle industrie delle città settentrionali.
In tutta la Penisola, nelle montagne e nelle zone di mare, si attivò spontaneamente, in quegli anni drammatici, la rete clandestina della solidarietà, del risveglio delle coscienze e dell’umanità ritrovata. Fu la Resistenza civile, la Resistenza senza armi, un movimento largo e diffuso, che vide anche la rinascita del protagonismo delle donne, sottratte finalmente al ruolo subalterno cui le destinava l’ideologia fascista. La Resistenza, nelle sue forme così diverse, contribuì in misura notevole all’avanzata degli Alleati e alla sconfitta del nazifascismo”. “Quei ragazzi, che riposano sotto le lapidi bianche dei cimiteri alleati che costellano la nostra Penisola, li sentiamo come nostri caduti, come nostri figli. Liberazione, dunque, dall’occupante nazista, liberazione da una terribile guerra, ma anche da una dittatura spietata che, lungo l’arco di un ventennio, aveva soffocato i diritti politici e civili, calpestato le libertà fondamentali, perseguitato gli ebrei e le minoranze, educato i giovani alla sacrilega religione della violenza e del sopruso. L’entrata in guerra, accanto a Hitler, fu la diretta e inevitabile conseguenza di questo clima di fanatica esaltazione” dice il Presidente della Repubblica. “Il 25 aprile è per l’Italia una ricorrenza fondante: la festa della pace, della libertà ritrovata, e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche. Quella pace e quella libertà, che – trovando radici nella resistenza di un popolo contro la barbarie nazifascista – hanno prodotto la Costituzione repubblicana, in cui tutti possono riconoscersi, e che rappresenta garanzia di democrazia e di giustizia, di saldo diniego di ogni forma o principio di autoritarismo o totalitarismo. Aggiungo – utilizzando parole pronunciate da Aldo Moro nel 1975 – che “intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico”. A differenza dei loro nemici, imbevuti del culto macabro della morte e della guerra, i patrioti della Resistenza fecero uso delle armi perchè un giorno queste tacessero e il mondo fosse finalmente contrassegnato dalla pace, dalla libertà, dalla giustizia. Oggi, in un tempo di grande preoccupazione, segnato, in Europa e ai suoi confini, da aggressioni, guerre e violenze, confidiamo in quella speranza. E per questo va ribadito: Viva la Liberazione, Viva la libertà, viva la Repubblica” ha concluso il Capo dello Stato. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Per il Financial Times Amplifon è tra i leader europei del clima

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MILANO (ITALPRESS) – Amplifon, leader mondiale nei servizi e nelle soluzioni per l’udito, è stata inclusa nella lista degli Europès Climate Leaders 2024, le aziende europee più attente al tema dei cambiamenti climatici, stilata da Statista e pubblicata dal Financial Times. E’ l’unica società del settore hearing care nonchè l’unica italiana della categoria healthcare e medical technologies a essere stata inserita nella classifica.
Gli Europès Climate Leaders includono le aziende del continente che negli ultimi cinque anni hanno registrato la maggiore riduzione delle emissioni Scope 1 e Scope 2 rispetto al fatturato e che danno evidenza delle loro emissioni indirette Scope 3. Essenziali ai fini del riconoscimento sono anche la collaborazione con le organizzazioni non governative (ONG), l’ottenimento di un rating da parte del Carbon Disclosure Project (CDP) e la partecipazione all’iniziativa Science Based Targets (SBTi). L’inclusione nella classifica dei Climate Leaders si aggiunge ad altri analoghi riconoscimenti ricevuti da Amplifon nel corso dei primi mesi del 2024, dall’ottenimento dello “Score B” nel questionario Climate Change 2023 di CDP (Carbon Disclosure Project), all’inserimento nella lista delle Aziende Italiane più attente al Clima per il 2024. Amplifon è presente in 26 paesi del mondo con circa 9.700 negozi e più di 20.000 collaboratori di oltre 100 diverse nazionalità. Nel 2023 la società ha ottenuto ricavi per oltre 2,2 miliardi di euro.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Amplifon

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25 Aprile, Mattarella depone corona di fiori all’Altare della Patria

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ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente della Repubblca Sergio Mattarella è appena arrivato all’Altare della Patria, accolto dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Dopo aver ascoltato l’inno nazionale, Mattarella ha deposto una corona di fiori al Milite Ignoto per celebrare la Festa della Liberazione. Ad accoglierlo anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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25 Aprile, alta tensione a Roma tra Pro Palestina e Comunità Ebraica

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ROMA (ITALPRESS) – Alta tensione a Roma, davanti al monumento della Piramide a porta San Paolo, tra i manifestanti del corteo Pro Palestina e quello della brigata ebraica. Divise dalle forze dell’ordine i due cortei sono quasi venuti in contatto, ma sono stati immediatamente separati grazie anche a dei fumogeni sparati dagli agenti in assetto antisommossa. (ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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ضوء أخضر من البرلمان الأوروبي لإصلاح السياسة الزراعية المشتركة

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صدق البرلمان الأوروبي، المنعقد في جلسته العامة في ستراسبورغ، على مراجعة اللائحة التنظيمية المتعلقة بالخطط الإستراتيجية للسياسة الزراعية المشتركة والتنظيم الأفقي للسياسة الزراعية المشتركة بأغلبية 425 صوتًا مقابل 130 صوتًا ضد وامتناع 33 عن التصويت.

و اعتمد النواب مشروع القانون مع التعديلات الفنية التي اقترحتها لجنة الزراعة الخاصة بالمجلس ووافقت عليها لجنة الزراعة في برلمان الاتحاد الأوروبي في 15 أبريل، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

بدورها، أبلغت الرئاسة البلجيكية للمجلس البرلمان أنه في حال التصويت بالإيجاب على الاقتراح بالشكل الذي وافق عليه المجلس، كما حدث، فإن المجلس سيعتمد النص نفسه دون مزيد من التغييرات.

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Agricoltura, via libera dall’Europarlamento alla riforma della PAC

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STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il Parlamento Europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha approvato una revisione del regolamento sui piani strategici della Politica Agricola Comune e del regolamento orizzontale della PAC con 425 voti favorevoli, 130 contrari e 33 astensioni. I deputati hanno adottato il progetto di legge con le modifiche tecniche proposte dal Comitato speciale agricoltura del Consiglio e approvate dalla commissione per l’agricoltura del Parlamento Ue il 15 aprile scorso.
Il regolamento deve ora essere approvato dal Consiglio. La Presidenza belga del Consiglio ha informato il Parlamento che, in caso di voto positivo sulla proposta nella forma concordata dal Consiglio, come avvenuto, il Consiglio avrebbe adottato lo stesso testo senza ulteriori modifiche.
Dopo questa approvazione da parte del Consiglio, la legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà immediatamente in vigore. Gli agricoltori saranno autorizzati ad applicare “condizionalità” ambientali rivedute per le loro richieste di sostegno finanziario dall’UE già nel 2024.
Questa revisione della PAC modifica le norme relative a tre condizionalità ambientali cui gli agricoltori devono attenersi per ricevere finanziamenti. Fornisce inoltre maggiore flessibilità ai Paesi UE per concedere esenzioni dalle norme della PAC in caso di problemi nell’applicarle e in caso di problemi causati da condizioni meteorologiche estreme. Le piccole aziende agricole di dimensioni inferiori a 10 ettari saranno esentate dai controlli e dalle sanzioni in caso di inosservanza di alcune norme.
Per accelerare l’adozione delle misure, il Parlamento ha convenuto di trattare il fascicolo nell’ambito della cosiddetta procedura d’urgenza.
Il Parlamento ha anche deciso di non sollevare obiezioni alla proposta della Commissione che integra il pacchetto di semplificazione della PAC. Secondo il testo, gli Stati membri avranno più margine di manovra nell’applicazione del requisito della PAC di mantenere il rapporto tra prato permanente e superficie agricola al di sopra del 5% rispetto al 2018.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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A Washington manifestazione a difesa del diritto all’aborto

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – A poco meno di due anni dall’annullamento del diritto costituzionale all’aborto, la Corte Suprema degli Stati Uniti è chiamata a valutare fino a che punto i divieti statali possono estendersi alle donne in situazioni di emergenza medica. Durante la riunione i giudici si ritrovano anche a valutare il caso dell’Idaho, Stato in cui un severo divieto di aborto è entrato in vigore dopo la discussa decisione risalente al 2022.
Il caso è arrivato alla Corte Suprema tra le proteste di centinaia di manifestanti che in queste ore si sono radunati a Washington.
“È importante essere qui oggi perché la Corte Suprema in questi anni ha preso delle decisioni veramente assurde sull’aborto. È inconcepibile”. Così una manifestante ha ribadito l’importanza di far sentire la propria voce in una giornata così importante. Della stessa opinione è Felipe Avila, direttore della comunicazione di “Pro Life Nurses”: “Vogliamo dare un messaggio chiaro all’amministrazione Biden perché ci sono tante famiglie e tante madri che stanno soffrendo. Questo non è giusto, bisogna far valere i propri diritti”.
Il tema dell’aborto rientra tra i principali argomenti che avranno un peso specifico in vista delle elezioni Usa 2024 che si svolgeranno a novembre. Risulta chiaro che se non ci dovessero essere degli importanti stravolgimenti sul tema l’amministrazione Biden rischia di perdere un consenso che potrebbe fare la differenza.

– Foto xp6/Italpress –

(ITALPRESS).

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Agricoltura, via libera dall’Europarlamento alla riforma della PAC

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STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il Parlamento Europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha approvato una revisione del regolamento sui piani strategici della Politica Agricola Comune e del regolamento orizzontale della PAC con 425 voti favorevoli, 130 contrari e 33 astensioni. I deputati hanno adottato il progetto di legge con le modifiche tecniche proposte dal Comitato speciale agricoltura del Consiglio e approvate dalla commissione per l’agricoltura del Parlamento Ue il 15 aprile scorso.
Il regolamento deve ora essere approvato dal Consiglio. La Presidenza belga del Consiglio ha informato il Parlamento che, in caso di voto positivo sulla proposta nella forma concordata dal Consiglio, come avvenuto, il Consiglio avrebbe adottato lo stesso testo senza ulteriori modifiche.
Dopo questa approvazione da parte del Consiglio, la legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà immediatamente in vigore. Gli agricoltori saranno autorizzati ad applicare “condizionalità” ambientali rivedute per le loro richieste di sostegno finanziario dall’UE già nel 2024.
Questa revisione della PAC modifica le norme relative a tre condizionalità ambientali cui gli agricoltori devono attenersi per ricevere finanziamenti. Fornisce inoltre maggiore flessibilità ai Paesi UE per concedere esenzioni dalle norme della PAC in caso di problemi nell’applicarle e in caso di problemi causati da condizioni meteorologiche estreme. Le piccole aziende agricole di dimensioni inferiori a 10 ettari saranno esentate dai controlli e dalle sanzioni in caso di inosservanza di alcune norme.
Per accelerare l’adozione delle misure, il Parlamento ha convenuto di trattare il fascicolo nell’ambito della cosiddetta procedura d’urgenza.
Il Parlamento ha anche deciso di non sollevare obiezioni alla proposta della Commissione che integra il pacchetto di semplificazione della PAC. Secondo il testo, gli Stati membri avranno più margine di manovra nell’applicazione del requisito della PAC di mantenere il rapporto tra prato permanente e superficie agricola al di sopra del 5% rispetto al 2018.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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