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“Disse che era un carabiniere ma era un 007”, il racconto dell’uomo al timone 

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AGI – Per la prima volta Claudio Carminati, il comandante della barca con a bordo 23 agenti segreti affondata nel lago Maggiore, parla ai magistrati.

Stando a quanto apprende l’AGI, alla domanda su come gli 007 siano finiti sulla `Gooduria’, spiega di essere stato avvicinato da «un uomo che si qualificò come un carabiniere» che gli chiese se fosse stato disponibile ad accompagnare «una delegazione con stranieri provenienti dal Canada» a una gita in acqua dolce.

Solo dopo la tragedia avrebbe capito che quell’ uomo, che già aveva incontrato nel 2022, era un rappresentante dell’intelligence italiana. Carminati, accusato di omicidio e naufragio colposi, ha negato in modo deciso di sapere che avesse a che fare con una comitiva così `particolare’ e di averlo scoperto solo dopo che la tromba d’aria provocò 4 morti. Durante la gita, ha aggiunto Carminati, solo una persona dell’equipaggio gli rivolse la parola una volta.

Queste affermazioni sono state rese durante l’interrogatorio davanti alla gip Piera Bossi seguito al provvedimento della Procura di Busto d’Arsizio che, venerdì scorso, aveva disposto nei suoi confronti il diovieto di espatrio e l’obbligo di firma davanti alla polizia giudiziaria. Una decisione motivata dal fatto che l’indagato aveva chiesto il passaporto in Questura per andare in Russia. Nel timore che scappasse a indagini in corso, la Procura lo aveva bloccato.

A suo dire, questo ha riferito agli investigatori, voleva andare a Rostov per visitare la figlia della moglie Anna Bozhkova, morta nel naufragio, con la quale viveva in barca. Ai magistrati ha assicurato che avrebbe rinunciato a chiedere il passaporto e la sua misura è stata ridotta: confermato il divieto di espatrio ma obbligo di firma `solo’ due volte alla settimana. Sempre durante l’interrogatorio seguito alla misura cautelare, Carminati ha fatto presente che «in 15 anni di navigazione sulla mia barca nessuno mi ha mai fermato per controllare che fossi in regola».

Tra le contestazioni a suo carico, ci sono quelle di avere fatto salire a bordo 23 persone su un’imbarcazione omologata per 15 e di non avere a bordo abbastanza giubbotti di salvataggio per tutti. I consulenti nominati dalla Procura e dai familiari di una delle vittime, Tiziana Barnabi, avranno anche il compito di stabilire se tutto si sia svolto in un lasso di tempo così veloce, pochi secondi, come ha riferito Carminati ai pm, che anche l’eventuale presenza di eventuali dispositivi di salvataggio sarebbe stata inutile.

Il comandante non ha nominato un suo consulente anche perché, senza casa, senza lavoro e senza moglie, non ha disponibilità economiche. Al momento viene aiutato dagli amici che lo ospitano e hanno anche organizzato delle collette per lui. 

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Rapporto Censis-Iisfa, cybersecurity garanzia di benessere sociale

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato presentato, presso la Sala Capitolare di Palazzo della Minerva del Senato della Repubblica, il Rapporto CENSIS-IISFA (Associazione Italiana Digital Forensics), “Il valore della Cybersecurity in Italia. La sicurezza informatica garanzia di benessere e libertà”, promosso da Assocomunicatori. Dalla ricerca emerge come l’incremento degli attacchi informatici, insieme con l’ampliamento dello spettro del cyber risk, influenzi le condotte di vita degli italiani. E’ allora opportuno promuovere una maggiore consapevolezza collettiva sul tema della Cybersecurity, che includa quei gruppi che per condizione sociale, culturale o anagrafica, oltre a essere più a rischio di digital divide, rappresentano le componenti più deboli dell’ecosistema digitale. Si consolida, così, una cyber resilience nazionale, a garanzia di benessere sociale e libertà.
Nel 2022 gli attacchi informatici a infrastrutture sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente ( 138%). Tra il 2012 e il 2021, nell’arco di quasi dieci anni, i reati informatici denunciati all’Autorità giudiziaria dalle Forze di Polizia sono raddoppiati ( 155,2%) in controtendenza con l’andamento totale dei reati (-25,4%). Sono Milano e Roma a guidare la classifica delle prime 10 Province per numero di reati informatici denunciati (rispettivamente 24.077 e 21.637). E’, però, Torino a primeggiare per numero di reati in rapporto alla popolazione (7,8 reati ogni mille abitanti).
Se in media nel 2022 il 40% delle imprese, come evidenzia il Rapporto CENSIS-IISFA, ha dichiarato di avere difficoltà nella ricerca di lavoratori, nel caso dell’ICT (Information and Communications Technology) tale quota sale al 52%. Accanto al software developer o al data engineer, il Cyber Security Specialist è indicato tra le figure emergenti più legate alla transizione digitale nelle previsioni di fabbisogni occupazionali e professionali a medio termine (2023-2027) per il settore dell’informatica e delle telecomunicazioni.
Nel corso dell’ultimo anno al 76,9% degli italiani è capitato di imbattersi almeno in una minaccia informatica. Il 60,9% del totale ha ricevuto un sms o un messaggio su WhatsApp con invito a cliccare su un link sospetto, mentre il 56% è stato bersaglio di e-mail ingannevoli. Il numero crescente di attacchi informatici a enti e istituzioni ha condizionato la sfera emotiva e i comportamenti degli italiani. Per il 62,9% di loro sono stati fonte di ulteriore preoccupazione rispetto all’attuale situazione di crisi, nel 53,2% hanno ingenerato la paura che i propri dati possano essere rubati e il 24,4% si collega meno a Internet per svolgere attività online. Il 28,8% degli italiani dichiara di sapere precisamente cosa si intende per cybersicurezza, una quota cresciuta del 4,5% in confronto al 2022 (quando erano il 24,3%).
Oltre 7 italiani su dieci utilizzano una password per il wi-fi di casa (75,2%); il 71,5% fa uso di password diverse in funzione dei servizi utilizzati; il 70,3% ha un antivirus installato e aggiornato sul Pc di casa e il 75% sul Pc di lavoro. I sistemi di autenticazione più complessi della password (autenticazione biometrica oppure OTP via sms) sono, invece, utilizzati dal 54%. Il backup dei propri file è una pratica che accomuna il 59,5% degli italiani.
Per la salvaguardia del proprio cellulare, invece, il 77,1% consente gli aggiornamenti periodici del software di sistema, mentre il 62,6% utilizza per accedere al proprio cellulare oltre alla password altri fattori (PIN, OTP, impronta digitale o riconoscimento facciale).
Nel 2022 le imprese italiane con 10 e più addetti che hanno avuto un problema di sicurezza ICT sono state il 15,7%, (circa 30.000 unità in valore assoluto), mentre il 20,6% degli italiani è stato testimone nell’ultimo anno di almeno un attacco informatico sul proprio luogo di lavoro. A giugno 2022, le imprese anti-hacker hanno raggiunto la quota di 3.147 ( 5,4% rispetto al mese di settembre dell’anno precedente).
“Leggendo lo studio ho trovato molte interessanti conferme e molte sorprese – spiega Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione -. Difendere noi stessi, i nostri dati, le nostre infrastrutture strategiche è una priorità assoluta da gestire in sinergia con gli alleati europei, con quelli occidentali, con il tessuto produttivo del Paese e con le migliori eccellenze della ricerca. Ne sono dimostrazione i dati da voi rilevati. Colpiscono soprattutto il raddoppio anno su anno degli attacchi informatici alle infrastrutture e l’aumento delle minacce informatiche per gli utenti. L’impegno profuso dal Governo e dall’Europa su questo fronte sta dando i suoi frutti”.
Secondo Ettore Rosato, Segretario Copasir, “siamo in un ambito che richiede una grande innovazione da parte del sistema-Paese. L’invasione in Ucraina ha messo in luce la debolezza di un settore sul quale non si è ancora investito abbastanza. In tal senso, abbiamo di fronte delle scelte importanti da fare. In primis investire sulla formazione di personale specializzato. Occorre, inoltre, prevedere strumenti legislativi adeguati e incentivi per difendere il know how del nostro sistema imprenditoriale”.
Bruno Frattasi, Direttore Generale Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ha rilevato che “l’incremento dei dati informatici è un fattore correlato all’aumento della superficie digitale che è stato il risultato un pò anche della pandemia. Stiamo utilizzando sempre di più i mezzi digitali in correlazione a quella che è la trasformazione digitale del Paese, che è un bene che avvenga ed è un processo che non si deve fermare. La missione che abbiamo come Agenzia è quella di far capire a tutti che la trasformazione digitale deve avvenire in sicurezza, ovvero attraverso continui e adeguati investimenti nel campo della sicurezza informatica”.
Per Ivano Gabrielli, Direttore Polizia Postale, “il Rapporto è uno strumento completo per orientare la nostra azione in termini di progetti e risorse. La fonte di attacchi principali rimane quella di matrice criminale, aumenta la percezione del rischio da parte dei cittadini. E’ fondamentale puntare sulla formazione delle persone e porre maggiore attenzione sul tema degli investimenti”.
Giovanni Gagliano, Comandante VI Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, ha dichiarato che “quando si parla di Cybersicurezza non si è mai abbastanza sicuri. Più aumenta la digitalizzazione più aumenta la superficie di attacco. Oltre al dominio terrestre, aereo e marittimo la NATO ha previsto anche il dominio spaziale e cibernetico. Si tratta di un ambito che non può essere riservato soltanto agli addetti ai lavori. E’ fondamentale tenere in considerazione la grande capacità di influenza del settore cibernetico, pertanto occorre potenziare la strategia di difesa, di formazione e le competenze del personale per garantire la libertà e il benessere del Paese”.
Secondo Giuseppe De Rita, Presidente del CENSIS, “ci sono segnali nella società italiana che indicano la diffusione di posture difensive, talvolta inconsapevoli, contro gli effetti malevoli del cybercrime e degli attacchi informatici, oramai una costante dell’attuale fase storica. Su questa reazione sociale dal basso occorre lavorare per accrescere la consapevolezza sul cyber risk e per creare le condizioni affinchè i livelli di protezione crescano anche tra le componenti della popolazione più vulnerabile per condizione sociale, culturale o anagrafica”.
Per Gerardo Costabile, Presidente di IISFA (Associazione Italiana Digital Forensics) e AD DeepCyber (Maggioli Group), “il valore della Cybersecurity è ormai sempre più strategico per il nostro Paese. La dimensione della sicurezza informatica e della salvaguardia dei dati personali ha assunto una sua indiscutibile centralità. In un momento storico particolare, dove l’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante, questo studio dimostra che l’elemento umano può fare ancora la differenza. Occorre consolidare una cybersicurezza nazionale che renda i cittadini sempre più consapevoli dei rischi che corrono utilizzando gli strumenti informatici, mentre le aziende sono chiamate a migliorare la loro postura e coinvolgere tutta la popolazione nella formazione sul tema. Serve una nuova cultura digitale, che mi auguro possa presto coinvolgere attivamente anche l’intero sistema scolastico”.
“Nel mondo attuale, la sicurezza informatica rappresenta ormai una necessità per governi, cittadini, aziende pubbliche e private, ed è fondamentale essere consapevoli circa l’importanza della protezione da eventuali attacchi cibernetici – sottolinea Domenico Colotta, Presidente di Assocomunicatori -. Ciò emerge chiaramente dal Rapporto CENSIS-IISFA presentato al Senato, che ha anche l’intento di alimentare il dibattito pubblico sui rischi collegati alla sicurezza in rete. E’ quindi imprescindibile saper comunicare il giusto valore della Cybersecurity ed è indispensabile sviluppare una nuova cultura digitale, volta all’educazione e alla divulgazione dei temi informatici, a beneficio di tutto il sistema-Paese”.
Per Attilio Lombardi, Founder di Ital Communications, “saper comunicare l’importanza della Cybersecurity costituisce un efficace antidoto contro i rischi derivanti da eventuali attacchi in rete che, come evidenziato nel Rapporto CENSIS-IISFA presentato al Senato, hanno subìto un notevole incremento nel corso dell’ultimo anno. Infatti, in un mondo sempre più digitalizzato, riguardo i temi legati alla sicurezza informatica c’è bisogno di una comunicazione che vada al di là delle esigenze meramente informative, ma che sappia divulgare valide competenze con la finalità di proteggere l’incolumità di cittadini e imprese, in caso di minacce derivanti dal web”.

– foto Ital Communications –

(ITALPRESS).

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L’Egitto concede la grazia a Zaki

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AGI –  Il presidente egiziano Al-Sisi ha annunciato che verrà concessa la “grazia presidenziale” al ricercatore dell’Università di Bologna che ieri era stato condannato a tre anni.

Il presidente Abdel Fattah al-Sissi ha concesso la grazia anche a Mohamed al-Baqer, l’avvocato di Alaa Abdel Fattah, il più noto prigioniero politico egiziano, come riporta il quotidiano statale al-Ahram. Ieri Zaki è stato condannato a tre anni di carcere per aver denunciato la discriminazione dei cristiani, un verdetto che ha spinto diversi esponenti dei diritti umani ad abbandonare il “dialogo nazionale” lanciato dal governo per dare voce a tutti. La sentenza della corte speciale non era appellabile e ieri Zaki era stato arrestato immediatamente nell’aula del tribunale. Dei 3 anni, avrebbe dovuto scontare ancora 14 mesi. Dopo la condanna, c’erano stati appelli per la grazia sia dal governo italiano che da quello statunitense.

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Milano, al via la nuova campagna che promuove la città negli Usa

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MILANO (ITALPRESS) – Il legame di Milano col design celebrato anche negli Stati Uniti d’America. E’ partita e sarà on air per tutto il mese di luglio nelle principali città degli USA, New York, Miami, Atlanta, Boston, Chicago, Los Angeles, San Francisco, la campagna di Yes Milano che declina il concept “Milano Home of Design”, inaugurato durante la scorsa Milano Design Week. La nuova campagna di promozione del capoluogo lombardo, rivolta a un pubblico di viaggiatori statunitensi, nasce dalla collaborazione di Milano&Partners, l’agenzia creata dal Comune di Milano e dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, con Visa, uno dei leader mondiali dei pagamenti digitali, che si aggiunge ai ventisei partner già esistenti.
L’obiettivo è rafforzare le energie e il posizionamento di Milano come destinazione sostenibile per il turismo, anche attraverso la possibilità di utilizzare gli strumenti di pagamento digitali una volta giunti a destinazione. La città viene raccontata, prevalentemente a un target di giovani e nativi digitali, mediante una serie di guide che spaziano attraverso gli oltre 80 quartieri, dove vivere esperienze rese uniche dagli elementi di design che modellano e caratterizzano lo stile di vita milanese.”Siamo entusiasti di dare il via alla collaborazione con Milano&Partners con una iniziativa che avvicina gli Stati Uniti a Milano, una città che sta facendo moltissimo per incrementare l’uso dei pagamenti digitali e rendere così le esperienze dei turisti e dei cittadini sempre più semplici e sicure – ha dichiarato Stefano Stoppani, Country Manager Visa -. Siamo convinti che questa partnership contribuirà a favorire non solo il turismo nel capoluogo lombardo ma anche le attività dell’indotto ad esso collegato, aziende e Pmi, anche alla luce dell’appuntamento con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026″. “Con questa campagna – ha affermato l’assessora al Turismo Martina Riva – segniamo un altro traguardo importante nella promozione della nostra città come polo internazionale. Raggiungere il mercato americano, utilizzando la chiave del design, ci aiuterà a consolidare lo stile milanese e accrescerne l’attrattività soprattutto fra coloro che sono alla ricerca di un turismo innovativo e sostenibile, nonchè di mete capaci di promuovere la creatività e l’espressione di giovani talenti, come Milano sa fare”. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Comune di Milano

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Milano, 20enne scomparso l’11 luglio. Ritrovato corpo

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MILANO (ITALPRESS) – Nella serata di ieri, un 32enne peruviano, parente di Luis Alberto Ochoa Duenas, il 20enne peruviano del quale non si hanno più notizie dall’11 luglio scorso e la cui scomparsa era stata denunciata il 14 presso la Stazione Carabinieri Milano Moscova, ha segnalato al 112 di voler riferire circostanze relative al decesso del familiare. L’uomo ha riferito ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Porta Magenta che l’11 luglio, a causa del forte caldo, si era recato unitamente al giovane a fare il bagno in un laghetto corrispondente nella descrizione al Parco delle Cave, dove il ventenne, incapace di nuotare, sarebbe annegato. L’uomo, scosso dall’evento e timoroso per la reazione dei familiari, avrebbe tenuto nascosto l’evento fino a ieri quando, nella tarda serata, ha contattato il 112. Luis Alberto Ochoa Duenas al momento dei fatti indossava dei capi di abbigliamento compatibili a quelli del cadavere rinvenuto la mattina del 18 luglio nel laghetto del Parco delle Cave. Si attende l’esito dell’esame autoptico e della comparazione del Dna, per identificare compiutamente il cadavere rinvenuto.(ITALPRESS).

Photo Credits: Ufficio Stampa Carabinieri Milano

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Confermato l’ergastolo a Matteo Messina Denaro

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AGI – Ergastolo per Matteo Messina Denaro. Il boss è stato condannato perché accusato di essere uno dei mandanti delle stragi del ’92. La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise D’Appello di Caltanissetta presieduta dal giudice Maria Carmela Giannazzo, dopo circa sei ore di camera di consiglio.

La Corte, nel giorno del 31esimo anniversario della strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992, ha così accolto la richiesta avanzata dal procuratore generale Antonino Patti, che al termine della sua requisitoria aveva chiesto per l’ex superlatitante la conferma della condanna di primo grado, emessa il 21 ottobre 2020, quando Messina Denaro era ancora latitante. In aula oltre al Pg Patti, erano presenti i sostituti procuratori Fabiola Furnari e Gaetano Bono oltre che il legale d’ufficio del boss, l’avvocato Adriana Vella che per il suo assistito aveva chiesto l’assoluzione per non aver commesso i fatti.

Presenti anche gli avvocati di parte civile. Il boss di Castelvetrano, già condannato per le stragi del ’93 nel ‘Continente’, catturato a Palermo il 16 gennaio in una clinica di Palermo e detenuto nel supercarcere di L’Aquila, anche questa volta, ha deciso di rinunciare a essere presente all’udienza.  

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Il 30 luglio il primo Memorial “Bepi” e “Ciaci”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Domenica 30 luglio, alle ore 10.45, si svolgerà a Pellestrina il 1° Memorial Giuseppe Fongher “Bepi” e Sergio Tagliapietra “Ciaci”, la regata extra calendario della Stagione remiera di voga alla veneta dedicata ai due campioni del remo mancati l’anno scorso. L’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con la Municipalità di Lido Pellestrina e la Remiera Pellestrina, nasce per ricordare i due “Re del remo”, la coppia di regatanti più famosa del Novecento, morti l’anno scorso a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Sergio Tagliapietra “Ciaci” ha conquistato nella sua carriera oltre 200 bandiere rosse: ha vinto quattordici volte la Regata Storica nei Gondolini. Ha partecipato a due Olimpiadi nel canottaggio e ha vinto 13 edizioni del palio delle Repubbliche marinare con il “galeone” di Venezia (oltre a 18 vittorie alla regata di Murano, 13 in quella del Redentore e 14 a Pellestrina).

In ambito sportivo il ricordo di Bepi, insieme alle tante vittorie, è legato ai 14 successi ottenuti nella Regata Storica: il primo, col fratello Palmiro, nel 1957; i 9 (di cui 8 consecutivi, dal 1969 al 1976) con Ciaci; e i 4 con Gianfranco “Crea (tra il 1986 ed il 1991). Bepi ha inoltre legato il suo nome a venti successi del galeone di Venezia al Palio delle Repubbliche marinare. La regata sarà preceduta da una messa in suffragio alle ore 9.30 nella Chiesa di Ognissanti in Sestiere Busetti a Pellestrina. “Due campioni nello sport come nella vita” le parole del consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni Giovanni Giusto. “Vogliamo contribuire a mantenere vivo il loro ricordo, così come resteranno indelebili le loro vittorie in Canal Grande”.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

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Nola, contrabbando carburante. Quattro indagati e sequestro di 1,2 mln

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Nola, contrabbando carburante. Quattro indagati e sequestro di 1,2 mln

NAPOLI (ITALPRESS) – Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare personale e reale nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati del reato di contrabbando di prodotti energetici. Il Tribunale di Nola ha disposto nei confronti dei quattro indagati il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di euro 1.216.655.

trl/gtr

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I consigli della Protezione Civile in prima linea contro i colpi di calore

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AGI – Sono in prima linea in mezzo alla strada con borracce d’acqua fresca e opuscoli con informazioni utili per l’emergenza caldo. Gli uomini della Protezione Civile di Roma Capitale sono quelli che, insieme ai volontari di varie associazioni, si muovono per il Colosseo e nelle aree limitrofe andando in soccorso di turisti e cittadini in difficoltà. Non sono solamente in centro, ci tengono a precisarlo, ma anche nelle periferie.

Due i compiti fondamentali degli uomini in divisa blu: l’opera di informazione e quella di assistenza a chi si sente male. “La nostra funzione principale è quella di informare la popolazione sulle buone pratiche da adottare per questa emergenza: abbiamo brochure in italiano e in inglese. Nel corso di un’emergenza tutti devono fare qualcosa e la popolazione deve sapersi comportare”, spiegano all’AGI Stefania Girardi e Gualtiero Filippi della Protezione Civile di Roma Capitale.

Ma chi sono i più colpiti in queste giornate di caldo torrido? “Hanno bisogno di un grande aiuto anziani e bambini“, spiegano. “Ora in collaborazione con Acea – che ha fornito delle borracce – diamo anche l’acqua ai turisti. Per i rifornimenti ci sono le centraline idriche di Acea e anche le fontane”, dicono. Solo ieri questo piccolo gruppo di uomini con l’aggiunta di qualche volontario dell’associazione Camelot Him ha soccorso 5 persone che, a causa del caldo, si sono sentite male. Inoltre sono state distribuite tra le 100 e le 150 borracce piene d’acqua. 

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