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Aeroporto di Catania, slitta l’apertura del Terminal A

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AGI – Slitta l’apertura fissata per oggi alle 14 del terminal A, la parte dell’aerostazione coinvolta nel rogo di domenica sera all’aeroporto Fontanarossa di Catania. Secondo quanti si apprende il motivo sarebbe legato agli approfondimenti investigativi.

“Dal sopralluogo effettuato nella giornata di ieri insieme a personale del Nucleo investigativo antincendi della direzione regionale dei Vigili del fuoco per la Sicilia nei locali interessati dall’incendio sviluppatosi nell’aeroporto di Catania – si legge in una nota del comando provinciale – è emersa la necessita’ di effettuare ulteriori accertamenti tecnici e strumentali. Gli accertamenti continueranno di concerto con Procura, Prefettura e Sac”. Funziona, invece, con partenze e arrivi contingentati due per ora, lo scalo di Catania.

Un lento ritorno alla normalità

Già da lunedì era in funzione il terminal C che è stato subito attivato per garantire, anche se per poche ore al giorno, i voli da e per Catania (l’Enac na ha autorizzati due per ora in arrivo e altrettanti in partenza). Al momento sono venti i voli schedulati dalla Sac la societa’ di gestione dopo la comunicazione da parte delle compagnie aeree: per tutto il giorno di oggi Ryanair ha già programmato 19 voli, mentre uno solo quello di Lufthansa. Quelli della compagnia irlandese sono “da e per” Bergamo, Torino, Bologna, Pisa e Budapest.

Nelle prossime ore potrebbero aggiungersi altri voli, se le compagnie aerei comunicheranno la decisione di tornare a volare su Catania. Continuano, seppur mitigati, i disagi per i passeggeri:nelle ultime ore i bus navetta messe a disposizione dalla Sac con l’intervento della Regione siciliana per i trasferimenti negli altri aeroporti dell’isola, hanno assicurato a molti viaggiatori di potere raggiungere lo scalo aereo alternativo a Catania e potere tornare a volare. La situazione comunque è in via di miglioramento. 

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Un bambino di due anni rischia di perdere un occhio per il morso di un pitbull

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AGI – Si è concluso all’una del mattino l’intervento chirurgico multispecialistico sul bambino di 2 anni, azzannato martedì al volto da un pitbull a Vallecrosia, nell’imperiese. Il bambino era stato trasportato d’urgenza nel tardo pomeriggio dall’elisoccorso all’Istituto Gaslini.

L’intervento chirurgico, durato circa 4 ore, ha visto impegnata un equipe di anestesisti rianimatori chirurghi maxillo facciali, otorini e oculisti. Il bambino presentava gravi lesioni al bulbo oculare, al naso e una frattura alla mandibola.

Il team del Gaslini e dell’ospedale Galliera è riuscito a intervenire tempestivamente per cercare di salvare l’occhio del piccolo, e ricomporre naso e mandibola. Le ferite hanno causato un danno alla palpebra, ma la funzionalità visiva dovrà essere valutata nel corso nelle prossime settimane. Il bambino è stabile e sta procedendo il suo decorso post operatorio in terapia intensiva. 

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Dalla natura una soluzione per salvare i coralli dai cambiamenti climatici

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MILANO (ITALPRESS) – L’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Acquario di Genova, hanno recentemente pubblicato su ACS Applied Materials and Interfaces, uno studio (“Biodegradable Zein-Based Biocomposite Films for Underwater Delivery of Curcumin Reduce Thermal Stress Effects in Corals”, DOI: 10.1021/acsami.3c01166) dove è stata dimostrata l’efficacia della curcumina, una sostanza antiossidante naturale estratta dalla curcuma, nel ridurre lo sbiancamento dei coralli, fenomeno causato principalmente dai cambiamenti climatici. I due partner coinvolti hanno sviluppato un biomateriale biodegradabile per somministrare la molecola senza provocare danni all’ambiente marino circostante. I test eseguiti all’Acquario di Genova hanno dimostrato un’efficacia significativa nel prevenire lo sbiancamento dei coralli.
Lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno che, negli eventi estremi, determina la morte di questi organismi con conseguenze devastanti per le barriere coralline, queste ultime fondamentali per l’economia globale, la protezione delle coste dai disastri naturali e la biodiversità marina. La maggior parte dei coralli vive in simbiosi con alghe microscopiche, indispensabili per la loro sopravvivenza e responsabili dei loro colori brillanti. A causa dei cambiamenti climatici le temperature di mari e oceani sono in aumento, condizione che interrompe il rapporto tra questi due organismi. Quando ciò accade, il corallo, ormai bianco per la perdita delle alghe, rischia letteralmente di morire di fame.
Negli ultimi anni, a seguito dei cambiamenti climatici, questa condizione ha colpito la maggior parte delle barriere scogliere coralline più importanti del mondo, inclusa la Grande Barriera Corallina australiana. Tuttavia, a oggi non esistono interventi di mitigazione efficaci per prevenire lo sbiancamento dei coralli senza mettere in serio pericolo l’integrità di questi habitat e l’eccezionale biodiversità associata.
I ricercatori e le ricercatrici dell’Istituto Italiano di Tecnologia e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Acquario di Genova, hanno dimostrato l’efficacia di una molecola naturale, la curcumina, nel bloccare lo sbiancamento dei coralli provocato dai cambiamenti climatici. La curcumina viene somministrata in maniera controllata sul corallo applicando un biomateriale a base di zeina, una proteina derivata dal mais, che è stato sviluppato dagli stessi partner per essere sicuro per l’ambiente.
Durante i test, svolti nell’Acquario di Genova, si sono simulate le condizioni di surriscaldamento dei mari tropicali alzando la temperatura dell’acqua fino a 33°C. In questa condizione tutti i coralli non trattati sono risultati colpiti dal fenomeno dello sbiancamento come succederebbe in natura mentre, al contrario, tutti gli esemplari trattati con la curcumina non hanno mostrato segni di tale fenomeno, risultati che rendono questo metodo efficace nel ridurre la suscettibilità dei coralli allo stress termico. Per questo studio è stata utilizzata una specie di corallo (Stylophora pistillata) tipica dell’oceano Indiano tropicale e inserita nella Lista rossa IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) tra le specie minacciate dal rischio di estinzione.
“Questa tecnologia è oggetto di una domanda di brevetto depositata, infatti i prossimi passi di questa ricerca si focalizzeranno sull’applicazione in natura e su larga scala – afferma il primo autore dello studio Marco Contardi, ricercatore affiliato del gruppo Smart Materials dell’Istituto Italiano di Tecnologia e ricercatore del DISAT (Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra) dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca – allo stesso tempo, esamineremo l’utilizzo di altre sostanze antiossidanti di origine naturale per bloccare il processo di sbiancamento e prevenire così la distruzione delle barriere coralline”.
“L’utilizzo di nuovi materiali biodegradabili e biocompatibili capaci di rilasciare sostanze naturali in grado di ridurre lo sbiancamento dei coralli rappresenta una novità assoluta – dichiara Simone Montano ricercatore del DISAT e vice direttore del MaRHE Center (Marine Research and Higher Education Center) dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca – credo fortemente che questo approccio innovativo rappresenterà una trasformazione significativa nello sviluppo di strategie per il recupero degli ecosistemi marini”.
– foto ufficio stampa Università di Milano-Bicocca –
(ITALPRESS).

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Incendio all’ospedale di Genova, 50 pazienti trasferiti ma nessun ferito

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AGI – Si è concluso questa mattina l’intervento che ha tenuto impegnati tutta la notte i vigili del fuoco, intervenuti all’ospedale San Martino di Genova, interessato da un incendio. Martedì sera, poco prima delle 23, il fumo aveva invaso il terzo piano del monoblocco. Sul posto sono intervenute due squadre e l’autoscala, mentre il personale dell’ospedale ha subito avviato la procedura di messa in sicurezza ed evacuazione dei pazienti.

I vigili del fuoco hanno individuato la fuoriuscita di fumo da un locale destinato ai gruppi di continuità, dove bruciavano delle batterie. Le fiamme hanno messo fuori servizio gli impianti elettrici del terzo piano e i pazienti, una cinquantina quelli ricoverati fra secondo, terzo e quarto piano, sono stati trasferiti in altri reparti.

#Genova, per tutta la notte #vigilidelfuoco impegnati nell’edificio principale dell’ospedale San Martino per un #incendio al 3º piano: a fuoco il gruppo di continuità, per fumo e mancanza di elettricità 56 pazienti portati in zona sicura. Intervento concluso all’alba #19luglio pic.twitter.com/xVbbqBIOKy

— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco)
July 19, 2023

Le operazioni di soccorso

Sono stati complessivamente 42 i pazienti trasferiti in sicurezza in altri reparti dell’ospedale San Martino di Genova, a seguito dell’incendio divampato nella notte al terzo piano. Non si registrano né feriti né intossicati. Lo rende noto la Regione. Le operazioni di ripristino sono già in corso; oggi le sale operatorie del Monoblocco vascolari e cardiochirurgiche effettueranno solo interventi urgenti.

“Come Regione siamo stati da subito in contatto con la Direzione del Policlinico per seguire l’evolversi della vicenda – dichiarano il presidente Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola- Desideriamo ringraziare tutto il personale del San Martino che si è attivato prontamente per le delicate operazioni di trasferimento dei pazienti”.

Tutto “è avvenuto in sicurezza grazie alla loro professionalità e a quella mostrata ancora una volta dai Vigili del Fuoco per domare le fiamme che, si ipotizza, siano scaturite in seguito al corto circuito di un gruppo di continuità del terzo piano. Siamo a disposizione della Direzione per riportare il tutto alla normalità nel piu’ breve tempo possibile”.  

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E’ morto Andrea Purgatori

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 70 anni, a Roma, il giornalista Andrea Purgatori. Inviato del Corriere della Sera dal 1976 al 2000, è noto per le inchieste e i reportage su casi scottanti del terrorismo internazionale e italiano negli “anni di piombo” e sullo stragismo, come il caso Moro e la strage di Ustica. Ha raccontato numerosi delitti di mafia dal 1982, fino alla cattura di Totò Riina. Ha realizzato reportage su molti conflitti, come la guerra in Libano del 1982, la guerra tra Iran e Iraq degli anni ottanta, la guerra del Golfo del 1991, l’Intifada e le rivolte in Tunisia e Algeria. Ha scritto anche per l’Unità, Vanity Fair, The Huffington Post e Le Monde diplomatique.
È stato autore e conduttore di Uno di notte (Rai 1, 1999). Ha realizzato servizi televisivi per Dossier, Spazio Sette, Focus (Rai 2 1978/1988); in video ha condotto anche Confini (Rai 3, 1996). Ha scritto molte fiction per la TV.
Per la saggistica ha scritto A un passo dalla guerra (1995), Il bello della rabbia (1997) e I segreti di Abu Omar (2008). Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo: “Quattro piccole ostriche” (HarperCollins).
Per il cinema ha scritto tra l’altro Il muro di gomma (1991) dedicato alla sua inchiesta sulla strage di Ustica, Il giudice ragazzino (1994), L’industriale (2011). Ha ottenuto tra gli altri il Nastro d’argento 1992 per il miglior soggetto con Il muro di gomma, il Premio Hemingway di giornalismo nel 1993, il Premio Crocodile – Altiero Spinelli per il giornalismo nel 1992, il Globo d’oro 1994 per la miglior sceneggiatura con Il giudice ragazzino e nel 2009, con Marco Risi e Jim Carrington, si è aggiudicato il premio Sergio Amidei per la miglior sceneggiatura internazionale con il film Fortapàsc. Amico di Corrado Guzzanti e suo coautore, nel 2002 ha partecipato al programma televisivo Il caso Scafroglia (Rai Tre), interpretando la voce fuori campo che dialoga con il conduttore, mentre nel 2006 ha preso parte al film Fascisti su Marte nel ruolo del camerata Fecchia e, sempre con Guzzanti, ha realizzato Aniene (Sky Uno). È stato coautore del programma televisivo di Antonio Albanese Non c’è problema (Rai Tre, 2002).
È apparso come attore in più episodi della serie televisiva Boris, nei film di Carlo Verdone Posti in piedi in paradiso (2012) e L’abbiamo fatta grossa (2016) e nei film di Alessandro Aronadio Due vite per caso (2010) e Orecchie (2016) e nella serie televisiva 1993 (2017).
Nel 2006 ha scritto insieme con Francesco Nicolini i sei monologhi di Marco Paolini per Teatro Civile (Rai Tre). Dalla stagione televisiva 2017-2018 ha condotto su LA7 la nuova edizione di Atlantide, per il quale riceve il Premio Flaiano 2019 come miglior programma culturale.
Nell’autunno del 2022 è protagonista della docu-serie Netflix Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Una bambina in monopattino è stata investita e uccisa a Potenza

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AGI – A Potenza una bambina di sei anni è morta nell’ospedale “San Carlo” dopo essere stata investita da un’auto martedì sera, mentre giocava in strada su un monopattino giocattolo nel rione Lucania.

La piccola è stata soccorsa e trasportata in ospedale: le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Dopo essere stata trasferita in rianimazione, è morta nel corso della notte, per via delle gravi ferite.

L’incidente è successo poco dopo le 22 in via Gavioli. La bambina si trovava su di un monopattino per bambini  quando è stata investita da un’auto in transito nel tratto di strada adiacente la chiesetta dedicata a San Giuseppe.

La persona a bordo dell’auto si è fermata per prestarle soccorso. Sul posto immediato l’arrivo dei sanitari del 118 che hanno portata la bimba al Pronto soccorso del San Carlo in gravi condizioni. Poi il decesso avvenuto poco dopo in Rianimazione. Al lavoro per ricostruire la dinamica della tragedia gli agenti della Questura di Potenza

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È morto Andrea Purgatori

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AGI – Andrea Purgatori, giornalista e scrittore, conduttore di fortunati programmi televisivi, è morto a 70 anni. A ucciderlo una malattia fulminante dopo un breve ricovero in ospedale a Roma. 

Purgatori era approdato al cinema nel 1991 scrivendo il film ‘Il muro di gomma’ ricostruzione dell’inchiesta giornalistica che lui stesso aveva condotto sulla strage di Ustica. È apparso come attore in più episodi della serie televisiva Boris, nei film di Carlo Verdone ‘Posti in piedi in paradiso’  e ‘L’abbiamo fatta grossa’ e nei film di Alessandro Aronadio ‘Due vite per caso’ e ‘Orecchie’ oltre che nella serie televisiva 1993. Nell’autunno del 2022 è stato protagonista della docu-serie Netflix Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi.

Era diventato giornalista professionista nel 1974 e sei anni più tardi aveva conseguito un master in Science in Journalism alla Columbia University di New York.

Inviato del Corriere della Sera dal 1976 al 2000, era noto per le inchieste e i reportage su casi scottanti del terrorismo internazionale e italiano negli “anni di piombo” e sullo stragismo, come il caso Moro e, appunto, la strage di Ustica.

Ha raccontato numerosi delitti di mafia dal 1982, fino alla cattura di Totò Riina. Ha realizzato reportage su molti conflitti, come la guerra in Libano del 1982, la guerra tra Iran e Iraq degli anni ottanta, la guerra del Golfo del 1991, l’Intifada e le rivolte in Tunisia e Algeria.

Ha scritto anche per l’Unità, Vanity Fair, The Huffington Post e Le Monde diplomatique. È stato autore e conduttore di ‘Uno di notte’ (Rai 1, 1999). Ha realizzato servizi televisivi per Dossier, Spazio Sette, Focus (Rai 2 1978/1988); in video ha condotto anche Confini (Rai 3, 1996). 

Per la saggistica ha scritto ‘A un passo dalla guerra’ (1995), ‘Il bello della rabbia’ (1997) e ‘I segreti di Abu Omar’ (2008). Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo: “Quattro piccole ostriche” (edito da HarperCollins).

Per il cinema ha scritto tra l’altro ‘Il giudice ragazzino’ (1994) e ‘L’industriale’ (2011). Ha ottenuto tra gli altri il Nastro d’argento 1992 per il miglior soggetto con Il muro di gomma, il Premio Hemingway di giornalismo nel 1993, il Premio Crocodile – Altiero Spinelli per il giornalismo nel 1992, il Globo d’oro 1994 per la miglior sceneggiatura con Il giudice ragazzino e nel 2009, con Marco Risi e Jim Carrington, si è aggiudicato il premio Sergio Amidei per la miglior sceneggiatura internazionale con il film Fortapàsc.

Nel 1987, oltre a partecipare al soggetto e alla sceneggiatura del film Spettri, vi appare come “attore”. Amico di Corrado Guzzanti e suo coautore, nel 2002 ha partecipato al programma televisivo Il caso Scafroglia (Rai Tre), interpretando la voce fuori campo che dialoga con il conduttore, mentre nel 2006 ha preso parte al film Fascisti su Marte nel ruolo del camerata Fecchia e, sempre con Guzzanti, ha realizzato Aniene (Sky Uno). È stato coautore del programma televisivo di Antonio Albanese Non c’è problema (Rai Tre, 2002).

Nel 2006 ha scritto insieme con Francesco Nicolini i sei monologhi di Marco Paolini per Teatro Civile (Rai Tre).

Dalla stagione televisiva 2017-2018 conduceva su LA7 la nuova edizione di Atlantide.

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Inter “regina” del calciomercato su radio e tv

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MILANO (ITALPRESS) – Il calciomercato estivo si tinge di nerazzurro: i più “chiacchierati” e citati dai media sono infatti Romelu Lukaku, Davide Frattesi e Andrè Onana. Lo rileva il monitoraggio svolto sulle principali radio e tv italiane da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha indagato quali sono stati i personaggi protagonisti del calciomercato più citati dal 17 giugno al 17 luglio. Lukaku, al centro della clamorosa rottura con l’Inter, si posiziona al primo posto con 1.109 citazioni, seguito dal neoacquisto Frattesi (1.071), centrocampista ex Sassuolo protagonista del derby di mercato con il Milan e dal portiere nigeriano Onana (737), prossimo al trasferimento verso il Manchester United. Ai piedi del podio troviamo Marcelo Brozovic (691 menzioni); il centrocampista nerazzurro, oggetto di un serrato corteggiamento che lo ha condotto alla corte saudita dell’Al-Nassr, precede Sandro Tonali (638), collega di reparto sponda Milan, ceduto al Newcastle. Rudi Garcia, chiamato a sostituire Spalletti nel Napoli neo-scudettato, e l’attaccante juventino Dusan Vlahovic, su cui aleggiano voci di cessione direzione Parigi, condividono la sesta piazza con 522 menzioni.
Ottava posizione per Sergej Milinkovic-Savic, l’ex centrocampista della Lazio sedotto anch’egli dalle sirene saudite (516), seguito da Victor Osimhen, l’attaccante nigeriano artefice della vittoria del campionato del Napoli (489), da Christian Pulisic, il nuovo rinforzo offensivo del Milan acquistato dal Chelsea (470), e da Cristiano Giuntoli, l’ex direttore sportivo della squadra campione d’Italia chiamato a risollevare le sorti della “Vecchia Signora” (446).
Nella classifica di visibilità mediatica dell’ultimo mese troviamo al dodicesimo posto l’attaccante spagnolo Alvaro Morata, interesse di mercato della Roma, dell’Inter e del Milan, e l’amministratore delegato interista Beppe Marotta con rispettivamente 439 e 397 citazioni.
Chiudono il monitoraggio di Mediamonitor.it i due presidenti più discussi del calcio nostrano: Claudio Lotito (394), proprietario della Lazio, e Aurelio De Laurentiis (358) che ha condotto il Napoli alla conquista del suo terzo scudetto dopo 33 anni.
– foto ufficio stampa SEC per Cedat 85 –
(ITALPRESS).

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Altra vittoria ai Mondiali per il Settebello, travolto il Canada

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FUKUOKA (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Secondo successo in scioltezza nel gruppo B, primato e quarti di finale ipotecati ai Mondiali di pallanuoto, in svolgimento a Fukuoka, per il Settebello di Sandro Campagna. Dopo l’esordio vincente con la Francia, gli azzurri concedono il bis travolgendo il Canada 24-6: quaterne di Fondelli, Gonzalo Echenique (mvp) e Renzuto. Inizio devastante con 7-0 di parziale, funziona l’attacco sostenuto da una difesa che blocca quasi l’80% dei tiri nordamericani. Ultimo match contro la Cina venerdì alle 10.30 italiane.
“Mi aspettavo un passo in avanti rispetto alla prima partita e c’è stato – commenta Campagna – Il Canada non è un top team, ma ha caratteristiche simili a squadre pericolose che potremmo incontrare più avanti. Loro hanno tre centroboa molto forti. La nostra forza è stata limitare i loro tiri da fuori difendendo da squadra. Dopo la Cina avremo sei giorni per preparare il quarto di finale. Con i cinesi dovremo stabilizzare alcune cose soprattutto in difesa e poi penseremo all’avversario del turno successivo. Se si vuole arrivare fino in fondo bisogna saper soffrire ed esser intelligenti ed avere capacità organizzative di gruppo”. “Abbiamo iniziato molto bene, mettendo subito pressione agli avversari – sono invece le parole di Echenique – Questa è stata la chiave della vittoria. Per me è un Mondiale speciale perchè gioca anche mio fratello con l’Argentina. Siamo un bel gruppo che gioca insieme da anni. Vogliamo arrivare fino in fondo”. E Renzuto Iodice chiosa: “Siamo entrati decisi, cercando di chiudere subito il match. Così è stato, ora avremo la Cina e poi qualche giorno per analizzare tutti i dati e cercare di capire dove migliorare ancora. Siamo forti e ben motivati; vogliamo far bene e arrivare più lontano possibile”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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