Chiudi

Notizie

Notizie

Al via riprese “Finchè notte non ci separi” con Fogliati e Scicchitano

al-via-riprese-“finche-notte-non-ci-separi”-con-fogliati-e-scicchitano

ROMA (ITALPRESS) – Al via le riprese del film “Finchè notte non ci separi” con Pilar Fogliati e Filippo Scicchitano.
Pilar Fogliati, dopo l’exploit del suo primo film da protagonista e regista (Romantiche), che le è valso il Nastro d’Argento e due Globi d’Oro, e Filippo Scicchitano, attore rivelazione di Scialla! (Francesco Bruni, 2011), danno vita ad una brillante commedia dolce amara.
Una prima notte di nozze che si tramuterà in un viaggio notturno capace di far riflettere – tra una risata e l’altra – sul matrimonio, i suoi compromessi e sull’eterno mistero dell’amore.
Una notte ricca di incontri e di sorprese per le strade di una Roma segreta e affascinante.
Alla regia Riccardo Antonaroli, che torna dietro la macchina da presa dopo il fortunato film d’esordio La Svolta (2022) riabbracciando quella commedia che gli valse il Nastro d’Argento con il cortometraggio Cani di razza (2017).
Il film, prodotto da Rodeo Drive e Life Cinema, è tratto dalla commedia israeliana Honeymood di Talya Lavie, presentato al BFI London Film Festival, al Tribeca Film Festival e in concorso alla 67esima edizione del Taormina Film Fest.
Le riprese del film si svolgeranno a Roma e dureranno fino alla prima settimana di agosto, per una durata complessiva di 6 settimane.
-foto ufficio stampa “Finchè notte non ci separi”-
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Primo scatto per la seconda stagione di “Viola come il mare”

primo-scatto-per-la-seconda-stagione-di-“viola-come-il-mare”

ROMA (ITALPRESS) – Primo scatto dal set della serie tv “Viola Come Il Mare 2” con il CEO Lux Vide, società del gruppo Fremantle, Luca Bernabei e i protagonisti Francesca Chillemi, Can Yaman e Giovanni Nasta. La serie tv andrà in onda prossimamente su Canale 5. “Viola Come Il Mare 2” è una produzione Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con RTI, prodotta da Luca Bernabei e Matilde Bernabei, diretta da Alexis Sweet e Laszlo Barbo e scritta da Elena Bucaccio, Silvia Leuzzi e Lorenzo Righi.

Foto: ufficio stampa Lux Vide

(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Patrick Zaki arrestato e condannato a tre anni

patrick-zaki-arrestato-e-condannato-a-tre-anni

AGI – Patrick Zaki è stato condannato a tre anni di carcere con l’accusa di diffusione di notizie false. Lo ha confermato in un tweet il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, sottolineando che e’ il “peggiore degli scenari possibili”. 

Patrick Zaki è stato arrestato in tribunale in preparazione del suo trasferimento alla stazione di polizia di Gamasa“, ha scritto su Twitter il suo avvocato Hossam Bahgat.

“Urgente: Patrick George Zaki, ricercatore presso l’Egyptian Initiative for Personal Rights, è stato condannato a tre anni di carcere dal Tribunale per la sicurezza dello Stato di emergenza, sulla base di un articolo di opinione pubblicato nel 2020. La sentenza non è soggetta ad appello o cassazione”, precisa il legale.

Leggi
Notizie

Il caldo potrebbe fermare la giustizia a Roma

il-caldo-potrebbe-fermare-la-giustizia-a-roma

AGI – C’è anche un altro problema che sta mettendo in ginocchio la giustizia e che, almeno per il momento, ha trovato poco spazio su giornali e tv. Non è il concorso esterno in associazione mafiosa e nemmeno la separazione delle carriere nella magistratura. Si tratta di un problema molto più vicino a ognuno di noi: il grande caldo. Soprattutto a Roma – temperatura di ieri 39 gradi -, la situazione è complessa.

A mettere in ginocchio magistrati, cancellieri e forze dell’ordine del tribunale della Capitale la rottura di diversi condizionatori. “Solamente questa mattina due dipendenti si sono sentite male: manca l’aria sia nella palazzina C della procura sia al tribunale Monocratico che, al quarto piano, ospita le stanze di alcuni pm”, spiegano all’AGI i rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori (Rls ed Rsu) della procura.

Una situazione allarmante e che è destinata a peggiorare. “Siamo la terza procura più grande d’Europa, ma bisognerebbe parlare della ‘bufala più grande d’Europa’. Stiamo con i ventilatori e, se proviamo ad azionare i ‘pinguini’ la corrente salta e la luce si spegne”, aggiungono le sindacaliste. L’AGI ha girato tra quelle stanze e ha visto gli sguardi dei dipendenti, il sudore grondante sui fascicoli.

All’ufficio del 415 bis, dove partono le notifiche agli indagati, gradi percepiti: 40. Dopo 10 minuti io, e due dipendenti, siamo costretti a uscire. Non va meglio all’ufficio esecuzioni. “Una situazione da ‘Terzo Mondo’, siamo costretti ad andare al bagno e a fare impacchi con l’acqua congelata ogni 20 minuti”, dicono le dipendenti. Il tutto con il benestare del medico del tribunale che raccomanda di “prendere aria quando possibile”.

E, come se non bastasse, anche la beffa: sulle porte di alcuni uffici si raccomanda ancora la mascherina anti-Covid ai dipendenti. Un ricordo di un’emergenza forse passata. Ma a quella attuale, sembrerebbe, non pensare nessuno. “Abbiamo delle segnalazioni di punte di 30/31 gradi in alcuni uffici, ovviamente a queste temperature è difficile garantire un servizio accettabile. Eppure noi non possiamo abbandonare la postazione perché facciamo parte dei così detti: servizi indifferibili. La giustizia non può fermarsi: ci sono colleghi con il sudore che cade sui fascicoli”, racconta Cristina Marcone, rappresentante per la sicurezza dei lavoratori (Rls ed Rsu) del tribunale di Roma.

Ma come può essere risolto il problema? “Non c’è soluzione”, risponde. Forse si potrebbe pensare a un provvedimento del presidente del tribunale Roberto Reali che, essendo il responsabile per la sicurezza, potrebbe intervenire per far chiudere gli uffici almeno nelle ore più calde (intorno alle 13). “Ma comunque dalle 9 a ora di pranzo fa caldissimo. I dipendenti potrebbero uscire prima, ma non risolverebbe il problema – spiega la sindacalista -. Stiamo provando a utilizzare pinguini e ventilatori, ma non ci sono soluzioni, altrimenti le avrei chieste al presidente che è sempre molto disponibile. Non è però lui che decide sulle spese che sono in capo al ministero”.

Ed è questa la più grande ‘partita’ da giocare: i fondi del Pnrr. Proprio questi soldi dovrebbero servire a mettere a posto la cittadella giudiziaria. Per fare questo però – i lavori da rumors dovrebbero partire a ottobre -, i dipendenti, a rotazione, saranno costretti ad abbandonare le proprie stanze e a essere ‘parcheggiati’ per mesi in alcuni container. L’obiettivo è rifare le finestre, l’impianto elettrico e quello di condizionamento.

“È necessario farlo e anche questo argomento andrà affrontato, ma ci potrebbero volere anche 3 anni”, dice Marcone. Ma pensare a un inverno nei container dopo l’estate torrida senza aria condizionata fa impressione. “Qui si muore e nessuno fa nulla”, affermano un gruppo di dipendenti. E la situazione peggiore è per i lavoratori fragili che, fino a pochi giorni fa, erano costretti, come gli altri, a rimanere nelle stanze caldissime di procura e tribunale.

“Ora, solo per i colleghi fragili, siamo riusciti ad ottenere stanze rinfrescate o, in alternativa, il lavoro agile”, aggiunge la sindacalista. La situazione non migliora al tribunale Civile dove, nelle aule pollaio, manca l’aria. Ieri la segnalazione di una dipendente con mancamento anche lì. E anche a Viterbo siamo nelle stesse condizioni tanto da aver spinto il presidente vicario, giudice Eugenio Maria Turco, a prendere provvedimenti urgenti. I magistrati che tengono le udienze penali sono, infatti, autorizzati – se c’è richiesta delle parti – a rinviare i processi, fatta eccezione per quelli con imputati sottoposti a misura cautelare.

“A questa presidenza sono pervenute numerose segnalazioni relative alla difficoltà di tenere udienza nei locali del palazzo di giustizia a causa delle elevate temperature che si registrano al loro interno” si legge nel decreto del presidente, firmato lo scorso 12 luglio, che spiega di aver “preso atto di quanto espresso al riguardo dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che segnalava la insostenibilità delle condizioni climatiche all’interno delle aule di udienza penale e chiedeva l’adozione di ‘misure che possano garantire la salute degli operatori e degli utenti'”; e di aver preso “atto, altresì, delle comunicazioni e delle istanze pervenute dalle RSU e dal RLS di questo tribunale nelle quali si segnalavano situazioni di forte disagio e di potenziale pericolo per il benessere fisico dei lavoratori” e dei rischi per l’organizzazione del lavoro “che va corretta attraverso i poteri attribuiti al datore di lavoro”.

In ogni caso, ha fatto sapere Turco, “i competenti uffici del tribunale si sono già adoperati per risolvere la anzidetta situazione di disagio ambientale. In particolare, sono stati già avviati e sono in fase di completamento gli incombenti amministrativi volti al ripristino della funzionalità dell’impianto ibrido di riscaldamento e di raffrescamento del palazzo di Giustizia”.

“Alla luce di quanto sopra, appare opportuno adottare le migliori soluzioni organizzative per lo svolgimento delle udienze penali – settore nel quale è stato registrato il grado più elevato di disagio ambientale – nel periodo di tempo necessario al ripristino dell’impianto di riscaldamento e di raffrescamento dell’immobile”.

Leggi
Notizie

Pnrr, Fitto “Grande opportunità, attrarre investimenti”

pnrr,-fitto-“grande-opportunita,-attrarre-investimenti”

Pnrr, Fitto

ROMA (ITALPRESS) – “Il Pnrr è una grande opportunità. Bisogna costruire nel contesto del Mediterraneo una dimensione che possa attrarre investimenti a livello internazionale”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, attuazione del Pnrr e coesione territoriale Raffaele Fitto durante il suo intervento alla presentazione del rapporto Svimez.
xl3/mgg/gsl

Leggi
Notizie

Groups of migrants in dire situations in Tunisia

groups-of-migrants-in-dire-situations-in-tunisia

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – For about two weeks now, the international NGO Alarm Phone has received distress calls from groups of migrants in dire situations, facing extreme heat and surrounded by armed forces on either sides of the borders, blocking paths of escape between Tunisia and Libya as well as Algeria.
Several deaths have already been reported as well as many medical emergencies are still insufficient with different authorities are failing to provide any medical assistance.
Alarm Phone said that it has tried to mobilise support but despite all the evidence provided and demands for intervention, the United Nations organizations; the International Organization for Migration and the United Nations High Commissioner for Refugees has failed to act while in some regions, humanitarian assistance by the Tunisian Red Crescent has reportedly been made conditional on people accepting so-called “voluntary returns”.
Alarm Phone added that this failure of international organizations supposedly meant to protect the rights of refugees and migrants is “shameful”.
Last Sunday, the EU agreed to a new migration deal with the Tunisian government. In order to cooperate “more effectively on migration”, EU Commission President Ursula von der Leyen, Italy’s Prime Minister Giorgia Meloni and Dutch Prime Minister Mark Rutte travelled to Tunisia and agreed on considerable financial assistance, dedicated to Tunisiàs border management and “anti-smuggling” measures.
Rights groups have called for emergency aid and shelter for migrants forced out of Tunisia’s port city of Sfax, as dozens of people protested in Tunis in support of their plight. Hundreds of migrants fled or were forced out of the country’s second-largest city after racial tension flared following the July 3 killing of a Tunisian man in an altercation between locals and migrants.
Hundreds of people are stuck in the borderlands following the mass deportations from Tunisia. Sfax is a departure point for many migrants from impoverished and war-torn countries seeking a better life in Europe by making a perilous Mediterranean crossing, often in makeshift boats.
Romdane Ben Amor, spokesman for the Tunisian Forum for Economic and Social Rights, said that between 100 and 150 migrants including women and children were still stuck at the border with Libya. He said about 165 more migrants had been picked up near the border with Algeria.
“Migrants are transferred from one place to another while other groups hide out in the wild in catastrophic conditions for fear of being detected and suffering the same fate as those stranded on the borders,” Ben Amor said.
He called for emergency accommodation to be given to the migrants and said the authorities must send “a clear message” to Tunisian citizens to help them, regardless
of their status. Ben Amor expressed fears that migrants could die if they are not immediately given aid and shelter, noting that the bodies of two had already been found.
Meanwhile the head of a Cameroonian association claimed police had carried out “arbitrary arrests” of sub-Saharan Africans near the train station in Zarzis, south of Sfax.
“Around 300 have been arrested … just because of their skin colour,” said Eric Tchata, who posted online a video taken by a fellow Cameroonian purporting to show a group of people, including women and children, packed into a warehouse in Medenine, also south of Sfax.
Human Rights Watch has said the migrants have been left to fend for themselves without water or shelter in the border regions, where temperatures can rise over 40°C.
Meanwhile another group of at least 80 migrants were found in an uninhabited area close to Al-Assah, a town near the Tunisia-Libya border, about 150km west of Tripoli. The Libyan border agents gave them water and took them to a shelter.
The Tunisian Red Crescent said it had provided shelter to more than 600 people who had been taken after 3 July to the militarised zone of Ras Jedir, north of Al- Assah on the Mediterranean coast.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Azzurre verso il debutto ai Mondiali, Salvai “Non vediamo l’ora”

azzurre-verso-il-debutto-ai-mondiali,-salvai-“non-vediamo-l’ora”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Non vedo l’ora che arrivi il 24 luglio per
giocare la prima partita. Sono contenta, sono felice di essere
qui, come tutte le mie compagne, ci stiamo godendo molto questa
bellissima esperienza in un posto che è veramente meraviglioso e
che ci sta offrendo tante sorprese da vedere e da scoprire e sto
vivendo tutto come fossi una giovane alla prima esperienza”. Lo ha dichiarato l’azzurra Cecilia Salvai dal ritiro di Auckland dove la Nazionale italiana femminile sta preparando il debutto nel Mondiale in programma lunedì prossimo contro l’Argentina. “Me la sto godendo ed oltre a lavorare bene sul campo ci stiamo
divertendo anche tanto fuori. Siamo tutte abbastanza spensierate,
quando c’è da lavorare lo si fa ma nel resto del tempo è giusto
svagarsi e liberare la mente” ha aggiunto Salvai.
“Dentro ognuna di noi il sogno di vincerlo penso che ci sia. E’ normale questa cosa, anzi deve esserci perchè può capitarci anche solo una volta nella vita di disputarlo. Di sicuro nessuna di noi pensa solo a partecipare, sarebbe sbagliato” ha aggiunto. “Dentro di noi puntiamo in alto e questo secondo me ci aiuterà molto a fare step by step, ma io sono fiduciosa”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Si rafforza la partnership JTI-Progetto Arca, nasce Market solidale

si-rafforza-la-partnership-jti-progetto-arca,-nasce-market-solidale

MILANO (ITALPRESS) – Si rafforza la collaborazione ultradecennale tra Fondazione Progetto Arca e JTI Italia. Solo nel 2022, la partnership ha garantito oltre 10 mila pasti alle persone senza dimora grazie ai due “Food Truck”, le cucine mobili inaugurate a Padova e Bari, e più di 6mila pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà di 11 città italiane. Ora nasce a Milano un nuovo Market solidale, in viale Luigi Bodio 16, dedicato al sostegno alimentare di cittadini in difficoltà economica nel fare la spesa per se stessi e per tutta la famiglia. Un modello innovativo, dove la persona è al centro, in un luogo protetto, dove l’aiuto è concreto e le parole chiave sono ascolto e ripartenza. In questa fase di avvio, i beneficiari sono 150 nuclei familiari in difficoltà. “Per noi di JTI Italia sostenere progetti come il Market solidale è sempre motivo di grande orgoglio”, dichiara Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia. “Oggi aggiungiamo un ulteriore elemento all’impegno che da anni portiamo avanti con Progetto Arca, una realtà di cui condividiamo mission e valori e che, da oltre 10 anni, ci accompagna nella messa a terra di progetti di grande rilevanza sociale. Il Market solidale è un esempio concreto della nostra visione di sostenibilità, del nostro impegno per creare un futuro migliore, mettendo sempre le persone al centro del nostro operato. A 360 gradi è l’impegno del Market solidale, che non si limita a sostenere dal punto di vista alimentare le famiglie in difficoltà, ma lavora sulla dignità degli individui, mettendo a disposizione dei soggetti beneficiari anche percorsi educativi di cittadinanza consapevole. Siamo quindi molto fieri di essere qui oggi al fianco di Progetto Arca per un’iniziativa di questa portata”.
Il progetto nasce anche grazie al sostegno di Fondazione Fiera Milano, Osama e la collaborazione con il Comune di Milano e Regione Lombardia.
Il taglio del nastro e l’apertura ufficiale del Market Solidale di viale Bodio sono stati sanciti dalla presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Ringrazio Progetto Arca e i partner coinvolti nell’iniziativa, per l’impegno e la serietà messi in campo per sostenere le famiglie in difficoltà del Municipio 9 con un aiuto concreto. In un periodo storico in cui ‘fare la spesà è un’incombenza vissuta con grande preoccupazione da tante persone che vivono una situazione di fragilità economica e sociale, garantire a chi ne ha bisogno alimenti – spiega Sala -, prodotti per l’igiene o per l’infanzia è un gesto di straordinario valore che, grazie alla formula del Market solidale, assume un significato ancora più ampio e profondo”. Presente all’inaugurazione per il Comune di Milano anche l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolè.
Dall’ultima indagine Istat datata 2022, si registra un aumento importante negli ultimi anni in Italia del numero di famiglie (1,9 milioni) che vivono in uno stato di povertà assoluta, per un totale di 5,6 milioni di persone che non si possono permettere le spese minime per condurre una vita accettabile. Anche i numeri che ha registrato Progetto Arca nell’ultimo anno sono in aumento: la Fondazione ha distribuito 18.400 pacchi viveri e 11.200 spese di alimenti freschi, sostenendo così 3mila famiglie in tutta Italia.
“Dal nostro osservatorio sulle famiglie, a Milano e hinterland, a cui dedichiamo l’aiuto alimentare, registriamo in questi ultimi anni un aumento del 20% delle richieste”, commenta Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca. “La pandemia, la guerra in Ucraina – aggiunge -, la crisi energetica, il rincaro dei prodotti alimentari sono tutte cause di un aggravamento della qualità di vita di tante famiglie, soprattutto quelle numerose, che fino a poco tempo fa non arrivavano alla terza settimana del mese, e ora non arrivano alla seconda. Persone che non hanno la possibilità di accedere a un’alimentazione sana e giusta in qualità e quantità. Osserviamo una facilità preoccupante con cui troppi scivolano nella fragilità estrema. Da qui la nostra volontà e il nostro impegno per aprire il Market solidale di viale Bodio, a cui ne seguiranno altri in città”.
Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, presente all’inaugurazione, afferma: “A partire dal 2017 Regione Lombardia promuove misure per la promozione delle attività di riconoscimento, tutela e promozione del diritto al cibo. Complessivamente, dalla prima edizione ad oggi, sono stati stanziati circa 8,5 milioni di euro. Risorse importanti che non rappresentano mai un costo bensì un investimento sociale a sostegno delle famiglie e di chi è a rischio marginalità. L’inaugurazione del Market solidale di Fondazione Progetto Arca, un autentico spazio di solidarietà e sostenibilità, testimonia la capacità e il valore delle progettualità sostenute. Esprimo gratitudine a chi ogni giorno rinnova questa alleanza sociale tra Istituzioni, Terzo settore e privati, dimostrando che solo insieme possiamo costruire una Lombardia sempre più inclusiva”.
Il Market solidale di viale Bodio nasce dall’esperienza del modello consolidato a Rozzano, dove sorge da 4 anni un emporio solidale attraverso il quale Progetto Arca garantisce un sostegno alimentare a 350 famiglie della zona.
In viale Bodio l’attenzione si concentra sul supporto alimentare, che soddisfa un bisogno primario, ma che diventa anche uno strumento di aggancio per l’orientamento e l’accompagnamento a un’eventuale presa in carico da parte di Progetto Arca o dei servizi sociali. L’obiettivo, dunque, non è solo “fare la spesa”, ma salvaguardare la dignità di ogni persona, proteggendola dalla solitudine e dall’esclusione sociale, conseguenze spesso inevitabili della povertà.
L’immobile di viale Bodio ha subito un’importante ristrutturazione che oggi permette di poter accogliere le persone in un ambiente bello e funzionale, che si presenta come un vero e proprio negozio, con la differenza che all’uscita non ci sono casse e scontrini da pagare. Presente anche uno spazio giochi per accogliere i bambini mentre i genitori fanno la spesa.
Le famiglie beneficiarie vengono individuate dai servizi sociali o segnalate da associazioni partner tra coloro che abitano nei quartieri del Municipio 9. Prima di accedere al market, gli assistenti sociali di Progetto Arca valutano la composizione del nucleo familiare (presenza di minori e anziani), la condizione socioeconomica, la situazione abitativa e lavorativa, i bisogni primari. Per ognuna di loro, il programma personalizzato di sostegno dura 6 mesi, rinnovabile per altri 6.
La spesa viene fatta su appuntamento (il market è aperto tre pomeriggi a settimana per le famiglie selezionate) scegliendo in base alle proprie esigenze fra prodotti freschi e a lunga conservazione, alimenti e beni per l’infanzia, prodotti per la pulizia della casa e l’igiene personale. Con un’attenzione anche alla povertà educativa, sono presenti anche libri e quaderni.
Alle famiglie viene assegnata una card a cui sono associati dei punti sulla base del numero di componenti del nucleo familiare. Con questi punti, che si rinnovano mensilmente, è possibile acquisire i prodotti del market. Oltre a garantire il supporto alimentare, l’obiettivo è aiutare le famiglie a gestire meglio le risorse: per questo è presente la figura dell’educatore finanziario.
I prodotti alimentari del market provengono dal Banco Alimentare della Lombardia, partner storico di Progetto Arca, oltre che da donazioni di aziende agro-alimentari o derivanti dal recupero delle eccedenze di alcuni supermercati, salvate così dallo spreco e ritirate quotidianamente dai volontari di Progetto Arca. Fondamentale il ruolo dei volontari anche per l’accompagnamento delle persone nella scelta tra gli scaffali, offrendo consigli sulla spesa e su una corretta alimentazione.
Gli operatori, oltre al colloquio iniziale, si occupano di coinvolgere i beneficiari in attività di orientamento, informazione e socializzazione, con l’opportunità di partecipare a laboratori, incontri tematici e ricevere consulenze specifiche (per esempio: incontri con un nutrizionista o realtà del territorio). Il cibo diventa così l’elemento chiave per la costruzione di relazioni e di percorsi educativi di cittadinanza consapevole.
Oltre ai 4 di Milano e hinterland (Rozzano, Baggio, Sammartini, Bodio), oggi Progetto Arca gestisce Market solidali anche a Roma, Napoli, Bari e Ragusa.

– foto xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Tumori cronici del sangue, anche uno sguardo fa la differenza

tumori-cronici-del-sangue,-anche-uno-sguardo-fa-la-differenza

Tumori cronici del sangue, anche uno sguardo fa la differenza

ROMA (ITALPRESS) – Cosa guarda, cosa ricorda e cosa prova chi convive con un tumore cronico del sangue? A rispondere è la prima analisi neurometrica sulle interazioni che i pazienti con Neoplasie Mieloproliferative Croniche e Leucemia Mieloide Cronica vivono con i loro medici, familiari e amici. Dai risultati nasce “Connessioni di Vita. La guida per le interazioni che fanno bene”, promossa da Novartis e AIPAMM nell’ambito della campagna MIELO-Spieghi.

sat/gtr

Leggi
1 956 957 958 959 960 1.128
Page 958 of 1128