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Izaguirre vince la 12^ tappa del Tour, Vingegaard leader

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BELLEVILLE-EN-BEAUJOLAIS (FRANCIA) (ITALPRESS) – Ion Izaguirre trionfa in solitaria nella dodicesima tappa del Tour de France 2023, la Roanne – Belleville-en-Beaujolais di 169 chilometri. Il corridore basco ha piazzato l’attacco decisivo a circa 30 chilometri dal traguardo: anticipato il gruppetto guidato da Thibaut Pinot, con Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) che ha vinto la volata per il secondo posto su Matteo Jorgenson (Movistar Team). E’ stata una frazione in cui si sono visti ritmi folli e tantissimi scatti sin dall’inizio, ci sono voluti circa 80 chilometri per far sì che la fuga di giornata andasse in porto: alla fine si è imposta la Cofidis, non cambia nulla invece per quanto riguarda la maglia gialla. Jonas Vingegaard – arrivato a 4’14” – resta leader della corsa a 17″ da Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Domani si torna a salire nella Chàtillon-sur-Chalaronne – Grand Colombier di 137,8 chilometri, con l’arrivo in salita che può determinare ancor di più la classifica generale.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS)

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Tributaristi a confronto su “Zone economiche speciali, fisco e sviluppo” a Palermo

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PALERMO (ITALPRESS) – A Palazzo Branciforte, sede delle Fondazione Sicilia, a Palermo, si è tenuto il convegno “Zone economiche speciali, fisco e sviluppo” tema a cui è dedicato il 74esimo congresso nazionale dell’Associazione nazionale tributaristi italiani che si tiene nel capoluogo siciliano dal 12 al 14 luglio ed è organizzato dalla Sezione Sicilia occidentale dell’associazione guidata dall’avvocato Alessandro Dagnino.
Articolato su più panel di confronto, il convegno ha visto intervenire il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore alle attività produttive Edy Tamajo. Presenti alle tavole rotonde numerosi tra professionisti, accademici e autorità tra cui il commissario della Zes Sicilia occidentale, Carlo Amenta, e il suo omologo competente per l’Abruzzo Mauro Miccio.
La decisione di dedicare i lavori del congresso alle zone economiche speciali viene spiegata dal presidente nazionale dell’Anti, l’avvocato Gaetano Ragucci. “A livello legislativo, la scelta di puntare sulle Zone economiche speciali – spiega il presidente Ragucci – rappresenta una scelta significativa rivolta non solo alle attività produttive ma anche a sostegno della coesione sociale. Rafforzano il principio di legalità nelle attività e determinano delle ricadute vantaggiose per tutta la popolazione”.
“Le Zone economiche speciali sono una grande opportunità per lo sviluppo del Mezzogiorno e in particolare per lo sviluppo della nostra Isola”, afferma il presidente dell’Anti Sicilia occidentale, avvocato Alessandro Dagnino che aggiunge: “Le Zes si articolano infatti non soltanto attraverso agevolazioni fiscali che sono sicuramente di grande interesse per l’attrazione di investimenti esteri ma anche nella semplificazione amministrativa. Sappiamo, infatti, che la burocrazia è uno dei grandi problemi che ostacola lo sviluppo di grandi imprese. Lo sviluppo economico può ottenersi attraverso tre modalità: per crescita diretta delle imprese, per aggregazione tra imprese esistenti nel territorio o per attrazione. Le Zes – conclude Dagnino – sono certamente uno strumento indispensabile per favorire la terza modalità di sviluppo del territorio. Dobbiamo ripetere solamente l’esperienza positiva avvenuta in altre parti del mondo”.
foto ufficio stampa Associazione Tributaristi italiani
(ITALPRESS).

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Anief “Trattative su risorse residuali contratto scuola e nodo personale Ata”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono delle trattative che durano ormai da mesi. Innanzitutto su alcune risorse residuali del contratto firmato per il triennio 2019-2021 quindi non riguardano il 2022 e 2023. Per quanto riguarda questi temi, li stiamo continuando ad approfondire. Ancora c’è il nodo irrisolto dell’ordinamento professionale del personale ATA. Si sta discutendo punto per punto”. Così Marcello Pacifico, presidente ANIEF (Associazione nazionale insegnanti e formatori), intervistato dall’Italpress, a margine dell’odierno incontro di contrattazione presso l’ARAN. “Si sta discutendo anche su come orientare le ultime risorse economiche disposte – aggiunge – Esiste una indennità di vacanza contrattuale che purtroppo il governo non ha aggiornato e che dovrebbe essere corrisposta automaticamente con aumenti mensili a tutto il personale del 50% rispetto all’aumento del costo della vita. Questa questione è già stata posta in Corte Costituzionale e lo deciderà la Consulta. Se dovesse approvarla, chi ha inviato la diffida e quindi poi chi eventualmente farà ricorso, ma per ora basta una semplice diffida, potrà ricevere quasi 2000 euro di arretrati e aumenti automatici di 150 euro in attesa del nuovo contratto 2022-2024”.
“Il decreto salva infrazioni in Senato dopo l’audizione ANIEF ha affrontato alcuni temi riguardanti la procedura di infrazione sul precariato”, aggiunge. “Come ANIEF abbiamo chiesto però innanzitutto di introdurre due elementi chiave: uno che va a dissuadere sull’abuso dei contratti a termine e uno che va a impedire l’abuso dei contratti a termine che è quello che dice la normativa europea. In che modo? Attraverso un doppio canale di reclutamento e attraverso una specifica indennità ed estendendo la carta docenti a tutti i supplenti e non solo a quelli al 31 agosto dopo le richieste e le vittorie di ANIEF”, ha aggiunto. “ANIEF è stata audita in prima e undicesima commissione della Camera e sono stati presentati dalla maggioranza e segnalati degli emendamenti importanti. Il primo riguarda l’introduzione di un organico aggiuntivo per poter finalmente attuare il PNRR. La seconda invece riguarda la possibilità di conseguire una abilitazione per tutti i precari con 36 mesi di servizio partecipanti all’ultimo concorso straordinario bis e infine anche delle norme sul licenziamento del personale dirigente o docente che comunque aveva superato l’anno di prova per farli reintegrare. Speriamo che vengano approvati così si cominciano a risolvere parzialmente alcuni problemi che ANIEF ha già segnalato”, ha aggiunto.
-foto xc9 –
(ITALPRESS).

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Consiglio Supremo di Difesa “Impegno per una pace giusta in Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – Si è riunito oggi, al Palazzo del Quirinale, il Consiglio supremo di difesa, presieduto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni; il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani; il Ministro della difesa, Guido Crosetto; il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti; il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso; il Capo di Stato maggiore della difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
Erano anche presenti il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti; il Consigliere del Presidente della Repubblica per gli Affari del Consiglio supremo di difesa, Francesco Saverio Garofani.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha illustrato gli esiti del vertice NATO di Vilnius. Il Consiglio ha, successivamente, esaminato la situazione della guerra in Ucraina e ha ribadito “la ferma condanna dell’aggressione operata dalla Federazione Russa e il sostegno all’Ucraina nella sua difesa contro l’invasore”, si legge in una nota.
“Il rispetto della libertà, della sovranità democratica, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza degli Stati sono valori fondanti dell’Unione europea e condizioni essenziali per l’ordine internazionale e la convivenza pacifica dei popoli – prosegue la nota del Quirinale sul Consiglio di Difesa -. Il Consiglio è stato parimenti concorde sull’importanza di richiedere la massima attenzione verso le iniziative tendenti a individuare sentieri di dialogo tra le parti che permettano di giungere a una pace giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale”. Il Consiglio ha quindi passato in rassegna la situazione delle altre aree di crisi, soprattutto di quelle in cui l’Italia è presente con le sue Forze armate nell’ambito di missioni fuori confine. Sono stati affrontati i rapidi mutamenti dello scenario internazionale e la conseguente evoluzione dei rapporti politici e strategici tra i Paesi e le Organizzazioni internazionali.
“Il Consiglio ha posto speciale attenzione al Mediterraneo allargato, in considerazione della sua rilevanza strategica, e soprattutto alle situazioni d’incertezza che in grado differente interessano diverse regioni – spiega ancora il Quirinale -. La rotta del Mediterraneo centrale, caratterizzata da flussi migratori che originano prevalentemente dalle coste libiche e tunisine, si conferma – con un picco nei primi mesi del 2023 – la principale direttrice di trasferimento via mare di migranti irregolari in Italia. In questo quadro, sono state sottolineate le ragioni che inducono l’Italia ad assumere una forte iniziativa per richiamare l’attenzione piena dell’Unione europea e della NATO sull’Africa. Senza il consolidamento politico, sociale ed economico di quel continente non è infatti possibile garantire la sicurezza dei Paesi membri dell’Unione europea, che a loro volta sono parte fondamentale dell’Alleanza atlantica”.
Il Consiglio ha poi esaminato lo stato di efficienza dello strumento militare, “approfondendo – anche in termini di politica industriale nazionale nel settore della difesa – le misure necessarie per assicurare adeguata prontezza e capacità di garantire il compito primario e istituzionale della difesa della Repubblica, con livelli di efficienza e capacità d’impiego adeguati e sostenibili nel tempo”.
Il Ministro della Difesa ha illustrato i principi che guideranno la futura riorganizzazione della struttura del dicastero e l’esigenza di assicurare allo Strumento militare, anche con finanziamenti adeguati, in linea con i requisiti definiti dall’Alleanza Atlantica, in un’ottica interforze e attenta al personale militare e civile, la capacità di operare su tutti i domini, compresi i nuovi ambiti, quali lo spazio esterno, quello cognitivo e quello subacqueo.
Infine, è stato ribadito che “nell’attuale e nel futuro scenario internazionale, difesa e sicurezza devono essere considerati obiettivo comune per le istituzioni della Repubblica, sulla base di una strategia di sicurezza nazionale, predisposta dal Governo e approvata dal Parlamento”.

– foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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A Wimbledon Jabeur-Vondrousova la finale femminile

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Ons Jabeur ha sconfitto la numero 2 del mondo e del seeding, la bielorussa Aryna Sabalenka in tre set con il punteggio di 6-7 6-4 6-3 sull’erba dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra, conquistando la finale del torneo femminile a Wimbledon. Sabato troverà Marketa Vondrousova. Nella prima semifinale, infatti, la tennista ceca ha battuto l’ucraina Elina Svitolina in due set, con il punteggio di 6-3 6-3.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Tg Lavoro & Welfare – 13/7/2023

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Tg Lavoro & Welfare - 13/7/2023

ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Per l’industria ripresa ancora lenta
– Adecco, cresce il welfare aziendale nel lavoro somministrato
– Boom di assunzioni nella ristorazione
sat/gtr/mrv/gsl

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Una Zes unica per tutto il Sud, Schifani “Ottimo lavoro del ministro Fitto”

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PALERMO (ITALPRESS) – «Il via libera della Commissione europea alla creazione di una Zes unica per il Sud Italia è un’ottima notizia per tutte le regioni del Meridione e un atto concreto che va nella direzione di colmare il gap che separa le regioni del Sud da quelle del Nord». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in merito alla notizia dell’ok dato dalla responsabile della Concorrenza della Commissione Ue Margrethe Vestager, al ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto sulla proposta del governo italiano all’istituzione di una Zona economica speciale per l’intero Sud superando le attuali otto.
«Si tratta di un risultato importante e per questo va un grande apprezzamento al lavoro svolto dal ministro Fitto nell’interesse di tutto il Sud Italia», conclude Schifani.
foto Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).

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Obesità infantile, è allarme

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Obesità infantile, è allarme

PALERMO (ITALPRESS) – In Italia le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni, 6 milioni sono obese. Un trend in preoccupante ascesa, che coinvolge sempre di più i bambini, specie dopo la pandemia. Ne ha parlato in un’intervista all’Italpress il professor Silvio Buscemi, ordinario di Nutrizione clinica all’Università di Palermo e presidente eletto della Società italiana dell’Obesità per il triennio 2025/2027.
fsc/gtr

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Mattarella presiede il Consiglio Supremo di Difesa

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Mattarella presiede il Consiglio Supremo di Difesa

ROMA (ITALPRESS) – Si è riunito oggi, al Palazzo del Quirinale, il Consiglio supremo di difesa, presieduto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Consiglio ha
esaminato la situazione della guerra in Ucraina e ha ribadito “la ferma condanna dell’aggressione operata dalla Federazione Russa e il sostegno all’Ucraina nella sua difesa contro l’invasore”.

col3/gsl (Fonte video: Quirinale)

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Due ex caporali condannati per l’omicidio del parà Emanuele Scieri

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AGI – Condannati a 26 e 18 anni di reclusione Alessandro Panella e Luigi Zabara, accusati dell‘omicidio di Emanuele Scieri, il para’ siracusano trovato morto nella Caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999.

La sentenza di primo grado è stata pronunciata dalla Corte d’Assise del Tribunale di Pisa presieduta dal giudice Beatrice Dani. Il verdetto sarebbe dovuto arrivare il 14 giugno scorso ma, a sorpresa, dopo più di sei ore di Camera di Consiglio, la Corte d’Assise aveva chiesto di sentire tre donne che, nel 1999, erano state inserite nella lista testi del pm che aveva condotto la prima inchiesta sulla morte del para’.

Le testimonianze di tre donne

La testimonianza delle tre donne era stata ritenuta necessaria perché proprio in quei giorni di 24 anni fa frequentavano i caporali accusati dell’omicidio. Imputati nel processo e ora condannati sono due ex caporali della Folgore, Alessandro Panella (difeso dall’avvocato Andrea Cariello) e Luigi Zabara (difeso dagli avvocati Andrea Di Giuliomaria e Maria Teresa Schettini) accusati di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Per loro la Procura di Pisa, rappresentata da Alessandro Crini e Sisto Restuccia, aveva chiesto 24 e 21 anni.

Emanuele Scieri, 26enne para’ siracusano della Folgore fu trovato morto il 16 agosto del 1999, nella caserma Gamerra di Pisa. Il caso era stato riaperto nel 2018 dalla Procura di Pisa dopo che già la commissione parlamentare d’inchiesta aveva concluso che Scieri non si era suicidato.

Cosa accadde la notte del 16 agosto 1999

Secondo l’accusa, Zabara e Panella, assieme ad Andrea Antico (assolto nel novembre 2021 con rito abbreviato), nella sera del 13 agosto 1999 avrebbero obbligato Emanuele Scieri a salire sulla torre di asciugatura dei paracadute, dopo averlo picchiato e fatto spogliare. Il giovane sarebbe poi precipitato cercando di fuggire mentre qualcuno dei commilitoni faceva pressione con gli scarponi sulle nocche delle sue dita.

Secondo l’accusa la morte di Scieri si sarebbe potuta evitare se i caporali, subito dopo la sua caduta, non fossero fuggiti. Il suo corpo sotto un tavolo fu poi ritrovato il 16 agosto. Da qui la contestazione di omicidio volontario. Secondo la Procura di Pisa, nella caserma Gamerra c’era un clima di nonnismo di cui erano a conoscenza anche i vertici accusati di aver coperto il fatto. Imputati per favoreggiamento erano l’ex maggiore Salvatore Romondia e l’ex generale Enrico Celentano, entrambi assolti assieme ad Antico con rito abbreviato. Contro questa sentenza di assoluzione la procura di Pisa ha già fatto appello: la trattazione sarà in forma orale e si terrà l’11 ottobre.

Il fratello di Emanuele: “Adesso c’è una verità”

“Mio fratello non ci sarà restituito ma adesso c’è una verità, quella che noi abbiamo sempre voluto, sia io che i miei genitori”. Così Francesco Scieri, fratello di Emanuele, ha commentato a caldo la sentenza della Corte d’Assise di Pisa che ha condannato a 26 e 18 anni due ex caporali della Caserma Gamerra accusati dell’omicidio volontario del giovane para’ siracusano. “I miei genitori – ha detto Scieri – hanno lottato fino allo stremo per avere questa giornata così importante e, finalmente, una sentenza di condanna per i colpevoli. Noi volevamo la verità e così oggi è stata scritta una pagina di verità”.

Una sentenza di primo grado che è arrivata dopo 23 anni dalla morte di Emanuele Scieri. “Purtroppo – ha aggiunto – per come sono andate le cose non avevo nessuna certezza di una sentenza di condanna e quindi sarebbe stata una ulteriore sconfitta. Mi ero preparato su cosa dire in caso di assoluzione e in caso di condanna. Ero più preparato sull’assoluzione. Quello di oggi è un tassello importante se ci saranno altri gradi di giudizio. Penso alla Corte d’Appello di Firenze che l’11 ottobre si esprimerà sul rito abbreviato: chissà che questa sentenza non influisca per gli altri imputati, perché non credo che possano essere assolti tutti”. 

La difesa: “Non ce l’aspettavamo”

Andrea Di Giuliomaria, difensore di Luigi Zabara, condannato a 18 anni, ha così commentato: “Francamente non ce l’aspettavamo perché l’istruttoria dibattimentale aveva dimostrato l’assoluta inattendibilità del testimone Meucci e degli elementi probatori. Stamani era stato fatto un supplemento istruttorio che, secondo noi, non ha chiarito niente. Le sentenze si attendono, si leggono e si impugnano. Faremo appello. Adesso aspettiamo i 90 giorni per leggere la sentenza e vedremo quali punti avranno delle falle. Noi francamente eravamo molto convinti della tesi difensiva. I giudici motivano, basta leggere cosa sostengono”. Di Giuliomaria aggiunge infine: “Ritengo che l’istruttoria della Corte d’Assise abbia chiarito molto di più, rispetto a quello che era stato il giudizio abbreviato, la completa inattendibilità del teste Meucci. Credo che la tesi accusatoria sia uscita ancora più indebolita da questo approfondimento dibattimentale, non da ultimo quello di oggi”. 

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