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Trasporti, Salvini “Lo sciopero di 24 ore sarebbe stato insostenibile”

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ROMA (ITALPRESS) – “In un caldissimo giovedì di luglio non
potevamo lasciare a piedi un milione di lavoratori, giovani,
anziani e pendolari. Capisco le rivendicazioni dei lavoratori
delle ferrovie tanto che ho chiesto alle aziende, già nelle
prossime ore, di riaprire il tavolo per riconoscergli quanto
chiedono. Ma uno sciopero di 24 sarebbe stato insostenibile e
dannoso per il Paese”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, al Tg1 in merito all’ordinanza che ha ridotto a 12 ore lo sciopero dei treni.
Per quanto riguarda lo sciopero del settore aereo “stiamo lavorando anche su questo. La prossima settimana è stato convocato un tavolo tra aziende e lavoratori. Da sei anni non c’è un contratto, stiamo recuperando anni di arretrati e ritardi. Conto sul buon senso di tutti perchè questa sarà una stagione straordinaria e non può essere rovinata dagli scioperi”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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In fila per un taxi a Roma, attese fino a oltre 2 ore 

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AGI – Ore 8.30, piazza del Popolo, 30 gradi: zero taxi, 4 persone in attesa. Ore 9, Largo Argentina, 31 gradi: zero taxi, 10 persone in attesa. Ore 9.50, stazione Termini, ancora 31 gradi: 3 taxi e almeno 100 persone in attesa. Numeri ‘freddi’ che fotografano una situazione sempre più rovente, non solo da un punto di vista meteorologico, in una Roma sold out per il turismo che sul fronte dei taxi non riesce a stare al passo.

La categoria, che da sempre porta avanti le sue battaglie con piglio deciso, denuncia che le macchine e le licenze sono poche, le tariffe minime non convenienti e la richiesta ormai enorme. E la possibilità di poter far lavorare due guidatori sulla stessa auto – la cosiddetta ‘seconda guida’, approvata dal Comune a fine maggio – non sembra ancora decollare. Tanto che il problema resta mentre i turisti aumentano a dismisura.

A rendere le criticità più forti, si somma un trasporto pubblico non sempre efficiente con molta parte della linea tram in manutenzione e la metropolitana che durante la settimana (eccezion fatta quindi solo per il weekend), chiude alle 21. E questo non fa altro che aumentare l’offerta perché anche chi abitualmente non usa il taxi, si trova costretto a prenderlo perche’ non ha alternative.

Le auto bianche quindi sono un miraggio? Dipende. Dipende dagli orari e dalle zone. L’AGI ha scelto di fare un mini tour dei punti strategici nella mattina del 13 luglio, nelle zone più centrali della Capitale. 

Prima tappa in piazza del Popolo, di fronte al famoso bar Canova: sono le ore 8.30 e ci sono già 30 gradi. La città ancora dorme e poche sono le persone in attesa: a quell’ora appena 4, i taxi non ci sono, arrivano uno alla volta. Tempo medio di attesa, 3/5 minuti.

Seconda tappa, in piazza delle Cinque Lune, vicino a piazza Navona: sono le ore 9.05 e il termometro è già salito a 31 gradi. Si vedono ancora poche persone, 5 stranieri aspettano e anche qui i taxi arrivano uno alla volta, con una frequenza di 2/5 minuti.

A quel punto ci allunghiamo al largo Argentina dove ci sono due punti taxi, uno di fronte all’altro: sono le 9.15, siamo fermi sui 31 gradi con un vento caldo che pero’ soffia insistente. Qui in genere c’è un discreto numero di auto bianche ferme, ma stavolta non ce n’è nemmeno una mentre aumenta il numero delle persone in attesa, per lo più turisti, molti con i trolley.

Sono una decina in attesa da una parte, e pian piano diventano altrettanto nel marciapiede di fronte. Qualcuno si allontana e prova a chiamare i radio taxi, ma parte la musichetta e nessuna risposta, mentre a seconda dell’orario, con le App si può essere più fortunati; qualcuno alza il braccio per chiamare i taxi che passano, ma sono sempre pieni e quindi niente da fare, non si fermano; un turista spagnolo chiede all’altro “ma non c’è Uber?”.

I taxi arrivano alla spicciolata, anche qui uno alla volta: un’attesa media di 3 minuti e questo significa che il decimo della fila dovrà aspettare sotto il sole cocente almeno 30 minuti. 

Pochi passi più in là, e arriva la sorpresa: nella centrale piazza Venezia ci sono ben 3 macchine in attesa, libere, e nessuna persona in fila. Sono le 9.30, siamo arrivati a 32 gradi, attendiamo per vedere l’evoluzione della situazione. Dopo 5 minuti, 2 taxi sono stati presi al volo dal fortunato di turno che, con espressione stupita, sale soddisfatto sull’auto. Alle 9.37, anche il terzo taxi è andato via: non ci sono persone ad attendere né macchine.

Ultima tappa di questo piccolo giro dell”inferno’ romano, la stazione Termini. Qui, la situazione è decisamente più grave: in piazza dei 500, alle ore 9.50, ci sono solo 2 taxi e almeno 100 persone in fila.

Considerando che per lo più si tratta di coppie o famiglie evidentemente in vacanza, con il trolley al seguito, con un calcolo di massima significa 2 ore e mezza di attesa per l’ultimo in fila. Facciamo un giro e torniamo dopo un quarto d’ora: pochi minuti dopo le 10 sullo spiazzo i taxi sono aumentati – ce ne sono una 15ina – ma sono aumentate anche le persone, raddoppiate, ne contiamo piu’ o meno 200.

In una estate particolarmente affollata, Roma ancora non riesce a trovare una soluzione. Anche se i turisti sembrano non protestare troppo, e di certo non si arrendono. Come 4 amiche venute dalla Puglia per il concerto dei Depeche Mode che si è tenuto allo Stadio Olimpico. Al termine – raccontano – intorno alle 23.30, non riuscendo a trovare un taxi in nessun modo, hanno affrontato una camminata di 6 chilometri per tornare nel loro albergo vicino a via Nazionale. Stanche ma cariche di adrenalina musicale.

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Pirelli presenta tre nuovi P Zero al Goodwood Festival of Speed

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GOODWOOD (ITALPRESS) – Pirelli ha presentato tre nuovi pneumatici in occasione del Goodwood Festival of Speed, di cui è Exclusive Tyre Partner, che si aggiungono alla famiglia P Zero proseguendo il percorso di sviluppo continuo che la caratterizza. Una gamma che dal 1986 è il riferimento nel mercato per sportività e sicurezza ed è leader per omologazioni ottenute dalle principali case auto, oggi a oltre quota 1.300. La famiglia ora evolve seguendo le richieste dei costruttori automobilistici e dei consumatori, valorizzando in particolare gli aspetti legati a sostenibilità ed efficienza. I tre nuovi prodotti sono stati sviluppati secondo l’approccio “Eco-Safety Design”, una metodologia di sviluppo Pirelli che utilizza materiali e strumenti innovativi, tra cui la virtualizzazione ereditata dall’esperienza nel motorsport, per superare i compromessi che derivano da esigenze contrapposte nella progettazione dei pneumatici.
A partire dal nuovo Pirelli P Zero E, un concentrato di tecnologia e sostenibilità che si aggiunge agli altri P Zero in gamma. Il nuovo pneumatico ha ottenuto la tripla classe A nell’etichetta europea su tutte le misure (resistenza al rotolamento, frenata sul bagnato, rumorosità) e contiene più del 55% di materiali di origine naturale e riciclati* (affermazione validata da parte terza, Bureau Veritas). Peraltro, l’analisi sul ciclo di vita del pneumatico, condotta da Pirelli e validata da Bureau Veritas, evidenzia una riduzione del 24% di emissioni di CO2 equivalenti rispetto a un pneumatico Pirelli di generazione precedente**. Risultati mai raggiunti prima nel mercato dei pneumatici UHP. Inoltre, il P Zero E offre la nuova tecnologia Pirelli RunForward, che consente di viaggiare per circa 40 km dopo una foratura a una velocità massima di 80 km/h.
Presentato a Goodwood anche il Pirelli P Zero R, il pneumatico per le supercar più performanti ma adatte all’uso quotidiano. Tale nuovo prodotto mette a frutto la collaborazione stretta fra Pirelli e le case automobilistiche dei segmenti più alti, a cui si forniscono pneumatici sviluppati appositamente per i diversi modelli e con caratteristiche in linea con le attuali esigenze del mercato.
Per il P Zero R, oltre alle prestazioni richieste da queste vetture, gli ingegneri Pirelli hanno lavorato per conferirgli un comportamento progressivo, controllo in diverse condizioni di guida sia su asciutto sia su bagnato, resistenza al rotolamento e rumorosità ridotte e costanza di rendimento nell’uso più sportivo.
Il Pirelli P Zero Trofeo RS, invece, rappresenta il vertice della gamma per le prestazioni in pista. E’ un pneumatico semi slick, omologato per l’uso stradale, pensato principalmente per il primo equipaggiamento delle hypercar per le quali viene sviluppato con versioni dedicate. Un livello ancora più elevato per le prestazioni in circuito, maggiore costanza di rendimento e sicurezza sul bagnato rispetto alla generazione precedente sono le principali caratteristiche del P Zero Trofeo RS.
La famiglia Pirelli P Zero si amplia con questi tre nuovi pneumatici e rinnova la propria tradizione legata alle auto più prestigiose del mercato, alle prestazioni elevate e alla personalizzazione in linea con le richieste dei costruttori automobilistici e dei clienti finali. Il marchio P Zero è nato nel 1986 per equipaggiare la Lancia Delta S4 Gruppo B che correva nel mondiale rally e l’anno successivo per la Ferrari F40, la prima hypercar della storia. I tre nuovi prodotti si aggiungono a una gamma ampia e capace di rispondere alle diverse esigenze delle automobili più sportive, in ogni stagionalità. Oltre ai P Zero stradali, il marchio identifica anche i pneumatici più sportivi fra quelli utilizzati in Formula 1, mondiale rally e mondiale GT.
L’esordio dei tre nuovi pneumatici si è tenuto nello stand Pirelli al Goodwood Festival of Speed, uno spazio che ha ospitato le diverse anime dell’azienda. Oltre 150 anni di evoluzione che si esprimono nei prodotti ad alto livello tecnologico, nel Dna sportivo, nell’impegno nell’arte e nella cultura, nell’attenzione alla sostenibilità. Rappresentati allo stand anche l’attività di Pirelli con le due ruote, attraverso l’esposizione di una Ducati Superleggera e di una bicicletta Trek Madone Racing Replica, e il mondo di Pirelli Design, con gli oggetti nati dalla collaborazione con partner prestigiosi.

foto: ufficio stampa Pirelli

(ITALPRESS).

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Emergenza obesità in Italia, sempre più bambini coinvolti

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PALERMO (ITALPRESS) – In Italia le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni, 6 milioni sono obese. Un trend in preoccupante ascesa, che coinvolge sempre di più i bambini, specie dopo la pandemia. “Sono dati allarmanti – dice in un’intervista all’Italpress il professor Silvio Buscemi, ordinario di Nutrizione clinica all’Università di Palermo e presidente eletto della Società italiana dell’Obesità per il triennio 2025/2027 -. Nel mondo ci sono circa 700 milioni di persone obese. E’ il risultato di un impatto sfavorevole che il cambiamento dei tempi, delle organizzazioni, dei sistemi di vita hanno avuto sulla nostra salute. L’obesità è ormai una malattia riconosciuta sempre più, non è solo una questione estetica, ma un serissimo problema di salute che, agganciato a tante altre realtà cliniche, come il diabete, le malattie cardiovascolari, i tumori, la sindrome delle apnee ostruttive, si associano a una qualità di vita compromessa, danneggiata, e pertanto richiede una grande attenzione”.
Secondo Buscemi di obesità si parla un pò troppo poco “come patologia, come malattia”, ma “è indubbio che sia un’emergenza che dobbiamo sicuramente affrontare e farlo nel miglior modo possibile. Idealmente dovremmo ripensare molto spesso alle nostre città, al nostro sistema di vita, di muoverci, di nutrirci. E’ una malattia, una malattia che va prevenuta e curata”.
Nei casi in cui l’obesità non si riesca a fronteggiare con la sola dieta, “abbiamo delle possibilità diverse, e in primo luogo di tipo farmacologico – sottolinea -. Per questa patologia si stanno liberando prospettive, molteplici trattamenti che si stanno dimostrando molto molto efficaci. Questi si affiancano anche alla chirurgia dell’obesità che, ad oggi, era considerato il trattamento più efficace nei casi in cui ve ne fosse indicazione. Abbiamo la possibilità di seguire molteplici vie, un panorama di scelte che ci consentirà di adattare a ogni paziente la sua cura più adatta”.
Preoccupa l’obesità infantile. “Che colpisca di più gli adulti è qualcosa su cui dovremmo ricrederci. Abbiamo vari dati che ci dicono che l’obesità infantile è notevolmente rappresentata. Negli ultimissimi anni – osserva Buscemi – c’era stato un trend che ci lasciava ben sperare, ma con il Covid si sono fatti passi indietro. L’obesità infantile è un problema importante perchè i bambini obesi di oggi saranno quasi certamente gli obesi di domani. Ma abbiamo riscontrato nei bambini anche un’elevata frequenza di fegato grosso, di ipertensione e, negli adolescenti, il diabete dell’adulto. E’ una grave emergenza che deve vederci in primo luogo attrezzati a prevenirla. Non solo noi medici, ma il sistema amministrativo, politico, sociale: famiglie e scuole. E anche lì, si è aperta una voragine”. Buscemi evidenzia che “abbiamo fatto delle attività nelle scuole ma, quando vediamo i genitori di questi bambini, vediamo spesso adulti devastati da questa ondata di obesità, che non sono in grado di gestire il problema”.
Per il professor Buscemi “deve stabilirsi un’alleanza tra le famiglie e la scuola, dobbiamo parlarne e discuterne. Spesso quando facciamo formazione riusciamo ad avere risultati”. Alla presidenza della Sio “punterò molto su questo, sul promuovere la salute, la ricerca e la cultura su un argomento, senza volersi sostituire a nessuno. C’è una maggiore attenzione al problema e anche in Sicilia stiamo cercando di organizzarci al meglio, siamo tra le regioni più virtuose. E’ fondamentale che si metta insieme una rete organizzativa che dia una risposta alle persone che hanno necessità”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Dieci agenti accusati di tortura in carcere a Reggio Emilia

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AGI – Sono accusati dei reati di tortura, lesioni ai danni di un detenuto e falso ideologico in atto pubblico. Dieci agenti di Polizia Penitenziaria, in servizio nella Casa Circondariale di Reggio Emilia, sono stati raggiunti da un’ordinanza della Procura reggiana che ha disposto la misura coercitiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e la misura interdittiva della sospensione dall’eserciziodel pubblico ufficio e servizio.

A darne esecuzione il nucleo investigativo centrale e quelli regionali dell’Emilia Romagna, di Padova e di Milano del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Il Gip ha accolto la qualificazione giuridica dei fatti prospettata dalla Procura, ritenendo sussistenti i delitti a carico degli indagati, in concorso tra loro.

Sono accusati di aver redatto tre relazioni diservizio attestanti un diverso svolgimento dei fatti. La vicenda trae origine da una denuncia presentata da un detenuto di origini tunisine in relazione a quanto accaduto all’interno dell’istituto penitenziario lo scorso 3 aprile.

Secondo il racconto del recluso, sarebbe stato picchiato da una ventina di agenti, dopo essere stato costretto a stendersi sul pavimento. Ulteriori informazioni verranno fornite nel corso dellaconferenza stampa indetta per le 15 nei locali della Procura della Repubblica dal Procuratore capo Gaetano Calogero Paci.

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Sabato bollino rosso in 15 città, attesi 40 gradi a Roma

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AGI – Aumenta la morsa del caldo sull’Italia, immersa in una lunga ondata di calore, e aumentano le città da ‘bollino rosso’, dove il rischio per la salute riguarda non solo i fragili ma tutta la popolazione. Sabato previsti picchi di 40 gradi a Roma e a Latina. Secondo il bollettino di oggi del ministero della Salute, l’allerta di livello 3, la più elevata, che oggi interessa 10 città, ne riguarderà 10 anche domani: Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo.

Dopodomani le città da bollino rosso saranno ben 15, con l’aggiunta di Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia e Messina. Allerta di livello 2 (“bollino arancione”) domani in 6 città (Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Messina e Palermo).

In ulteriore crescita anche le temperature. Quelle percepite – sempre secondo il bollettino – domani faranno registrare picchi di 38 gradi a Roma, Latina e Messina; 37 a Frosinone, Bologna, Firenze e Viterbo. Dopodomani, sabato 15 luglio, il picco di questa settimana infuocata con vette che arrivano ai 40 gradi di massima percepita a Roma e a Latina, 39 gradi a Viterbo, 38 a Bologna e Frosinone.

L’allerta di livello 3 – ricorda il ministero – indica “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche” (e “tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute”). L’allerta di livello 2 indica “condizioni meteo che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili”. 

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Roma, due persone arrestate e altre 2 denunciate per spaccio droga

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Compagnia di Roma piazza Dante hanno individuato due soggetti, entrambi stranieri di 36 e 38 anni, in Italia senza fissa dimora e già con precedenti, uno in particolare mentre cedeva dell’hashish ad un acquirente che è stato identificato e segnalato, l’altro mentre deteneva una dose di hashish e due di cocaina. La droga in entrambe le attività è stata sequestrata assieme ad alcune banconote ritenute quale provento dell’illecita attività. I due sono stati condotti in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo. Il continuo monitoraggio dell’area da parte delle pattuglie dell’Arma, ha permesso di individuare e bloccare un cittadino straniero, di 41 anni, senza fissa dimora e con precedenti, che poco prima dopo aver infranto il lunotto posteriore di un’auto in sosta, ha tentato di sottrarre dal suo interno un borsone contenente vestiti ed accessori da uomo. Lo straniero è stato bloccato e portato in caserma e denunciato per tentato furto su auto. I militari, poco dopo, sono riusciti a bloccare una nomade 20enne, mentre altri due complici sono riusciti a fuggire. I tre stavo rovistando all’interno di alcune valigie, verosimilmente rubate poco prima, e alla vista dei militari sono fuggite lasciando tutto a terra. I militari hanno raggiunto e bloccato la 20enne che è stata poi accompagnata in caserma e denunciata per ricettazione in concorso. Complessivamente i Carabinieri hanno identificato oltre 100 persone, tra straniere e italiane, alcune delle quali con profili di interesse operativo, e controllato 48 veicoli.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Carabinieri

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Al via i Palermo Ladies Open, top 10 Kasatkina la stella

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PALERMO (ITALPRESS) – Mancano poche ore ormai al via del WTA 250 del Country Time Club, torneo dotato di un montepremi di 275 mila dollari in programma dal 15 al 23 luglio. Tra le tenniste più attese c’è Daria Kasatkina, n. 10 della classifica mondiale, arrivata ieri pomeriggio a Palermo, dove è stata accolta dal direttore della competizione, Oliviero Palma. “E’ la mia prima volta nel centro storico di Palermo, e la prima impressione è sicuramente ‘caldà – ha detto in conferenza stampa la 26enne tennista russa – Ieri abbiamo già cominciato gli allenamenti, ma al tempo stesso non vedo l’ora di poter scoprire la città in tutta la sua bellezza. Ero stata qui nel 2020, però eravamo nel pieno della pandemia. Il caldo di questi giorni non ci spaventa; noi giocatrici abbiamo giocato in Australia, in Cina, e in altri posti con condizioni proibitive. Ci stiamo abituando, impariamo ad adeguarci. Sarà dura, ma è un torneo importante e la motivazione non manca”. A ospitare gli eventi collaterali dei Palermo Ladies Open sarà la discoteca del Country Time Club, che per una settimana si trasformerà nella lounge degli sponsor, e al contempo teatro di numerose iniziative, incontri formativi, come spiegato dal presidente del Country Time Club, Giorgio Cammarata, e il patron Oliviero Palma. Nel corso della i due hanno ufficializzato inoltre le wild card che daranno un valore aggiunto a un tabellone di grande qualità.”Siamo orgogliosi – sottolineano Palma e Cammarata – di presentare un tabellone di gran qualità, e una pattuglia azzurra che, con l’ingresso di Camilla Rosatello, può contare su sette giocatrici, ovvero tutte le migliori italiane. Oltre a Daria Kasatkina, che ringraziamo per sua straordinaria disponibilità, siamo felici della presenza di Qinwen Zheng che due anni fa a Palermo disputò la sua prima partita in un tabellone principale WTA. La giocatrice cinese ad appena 20 anni è già una grande protagonista del circuito e con un futuro da sicura predestinata”. In tabellone ci sono cinque giocatrici che hanno raggiunto almeno una semifinale Slam: sono, oltre a Kasatkina, Anastasia Pavlyuchenkova (ex n. 11 Wta), Elina Svitolina e Martina Trevisan e Sara Errani, che compongono la pattuglia azzurra assieme a Elisabetta Cocciaretto, Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti, Lucrezia Stefanini e Camilla Rosatello. Oltre alla licatese Dalila Spiteri, che aveva conquistato la wild card attraverso il circuito regionale “Race to Palermo” realizzato dal Country insieme al Comitato regionale della FITP, gli organizzatori hanno concesso gli altri tre ‘invitì per le qualificazioni alla 17enne serba Mia Ristic, campionessa europea Under 16 nel 2022, Aurora Zantedeschi e la 16enne palermitana Gaia Greco. Per la prima volta, il Torneo di Palermo avrà dunque due siciliane nel tabellone di qualificazione. Trasmesso in 46 paesi del mondo, i 34esimi Palermo Ladies Open avranno un tabellone principale di 32 giocatrici, mentre 16 saranno le coppie che parteciperanno al torneo di doppio, 24 le tenniste ammesse alle qualificazioni. Le partite delle qualificazioni si giocheranno sabato 15 e domenica 16 luglio, mentre da domenica 17 avranno inizio i match del tabellone principale con la finale in programma domenica 23 luglio. Sport, cultura e benessere andranno di pari passo nel corso di un torneo che sta in piedi con le forze di chi lo organizza, che in una terra come la Sicilia è una cosa straordinaria. Tutto è pronto dunque per un torneo libero e per il quale sono già stati venduti 7000 biglietti, il doppio rispetto allo scorso anno. “Una manifestazione che non ha bisogno di presentazioni, e che va valorizzata sul piano istituzionale. Eventi dinquesta elevatura danno un valore aggiunto alla nostra città. In bocca al lupo a tutti”, ha concluso l’assessore allo Sport Sabrina Figuccia. Tra i presenti alla conferenza anche Roberto Gueli, vicedirettore nazionale Rai, e presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
– Foto Italpress/xm3 –
(ITALPRESS).

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Accoltellarono donna per lite condominiale, arrestati 2 fratelli

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AGI – Gli agenti della squadra mobile della polizia hanno arrestato, eseguendo una misura cautelare disposta dal gip, due fratelli foggiani, un 23enne e un 15enne, accusati – a vario titolo – di tentato omicidio di una donna avvenuto il 3 giugno scorso in corso del Mezzogiorno, a Foggia.

Secondo la tesi dell’accusa i due avrebbero accoltellato la donna che ha riportato diverse ferite provocandole uno “shock emorragico“. Trasportata al Policlinico Riuniti la donna è stata sottoposta urgentemente ad un intervento chirurgico.

Secondo la ricostruzione della polizia alla base del tentato omicidio ci sarebbe stato un litigio – per vicende condominiali – tra la vittima e la moglie del 23enne, che vivono all’ex Onpi, il palazzo di residenza popolare che si trova alla periferia di Foggia.

Durante il litigio il 23enne è intervenuto a difesa della moglie e, con l’aiuto del fratello minorenne, ha aggredito l’altro donna ferendola. Il 23enne, che era agli arresti domiciliari per un altro reato, è andato in carcere mentre il 15enne è stato affidato all’Istituto Penale per i Minorenni di Bari. 

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Alzheimer e neuroscienze tra le maggiori priorità sanitarie del Paese

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ROMA (ITALPRESS) – Le malattie neurodegenerative e in particolare la malattia di Alzheimer rappresentano una delle più grandi sfide in ambito sanitario e medico in un Paese come l’Italia, il secondo più longevo al mondo, e si qualificano come un vero e proprio problema di salute pubblica, in crescita esponenziale, con un forte impatto per il sistema sanitario, sociale ed economico nazionale. Con queste premesse, si è tenuto oggi il convegno “Alzheimer e neuroscienze: una priorità per il Paese”, presso Palazzo Montecitorio a Roma, su iniziativa della deputata Annarita Patriarca, co-promotrice dell’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer.
In Italia, si stimano oggi circa 1.200.000 casi di demenza, con un aumento di quasi 150 mila diagnosi ogni anno e con un tasso di crescita destinato a crescere significativamente a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Inoltre, la malattia di Alzheimer, che conta 700.000 casi in Italia, si attesta come terza causa di morte tra gli over 65 in Europa occidentale a seguito di complicanze legate allo sviluppo della malattia e una delle principali cause di disabilità nella popolazione over 60 a livello mondiale. Da un punto di vista economico, in Italia i costi legati alla malattia di Alzheimer sono stimati in 15,6 miliardi di euro, di cui l’80% sono sostenuti direttamente dalle famiglie dei pazienti.
Questi dati impongono la necessità urgente di promuovere una forte sinergia tra i principali attori coinvolti: clinici, pazienti, istituzioni e industria. E’ necessario favorire una migliore presa in carico del paziente, a partire dalla diagnosi precoce della malattia, seguita da un approccio personalizzato e il rafforzamento di una rete integrata di assistenza sanitaria presente sul territorio, che faciliti l’accesso alle prestazioni, alla continuità assistenziale, e allo sviluppo di percorsi clinici e di ricerca comuni.
“L’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer è nato dal riconoscimento della presenza di necessità non soddisfatte di pazienti e familiari che si trovano ad affrontare una malattia neurodegenerativa – dichiara Annarita Patriarca -. E’ fondamentale che avvenga una forte presa di coscienza da parte delle Istituzioni circa la necessità di considerare queste patologie come un problema primario di sanità pubblica, affrontando i temi più critici in modo strutturale. Ci concentreremo quindi sull’interlocuzione con le istituzioni nazionali e regionali, il mondo accademico e scientifico, al fine di promuovere soluzioni normative e regolatorie per garantire una diagnosi precoce e accurata, un’assistenza efficace e integrata dei pazienti affetti da Alzheimer e da altre patologie neurodegenerative e neuroimmunologiche, e per supportare la ricerca nell’ambito delle Neuroscienze in Italia”.
Sul fronte della ricerca, è necessaria una collaborazione fattiva tra pubblico e privato, attraverso un finanziamento adeguato da parte dello Stato per favorire l’innovazione in ambito sanitario e il potenziamento degli investimenti nelle neuroscienze. Oggi possiamo infatti contare sull’arrivo di terapie e tecnologie innovative, la cui disponibilità rende necessaria la diffusione una corretta cultura della prevenzione e della diagnosi precoce, oltre ad associare nuovi modelli di cura a quelli già esistenti, creando strumenti di sanità pubblica in grado di renderne i benefici accessibili a tutti nel modo più efficace.
“Dobbiamo lavorare affinchè il nostro Servizio Sanitario Nazionale sia pronto a garantire nel prossimo futuro l’accesso alle migliori innovazioni terapeutiche in arrivo, attraverso una pronta diagnosi, una presa in carico efficace del paziente e un nuovo sistema di accesso precoce alle cure – dichiara Stefano Benigni, capogruppo Forza Italia in Commissione XII -. A questo proposito è necessario un cambio di prospettiva sulla patologia che preveda una dimensione sanitaria, di programmazione ed investimenti, sfruttando anche le opportunità che ci mette a disposizione il programma Next Generation EU. Ad esempio, allacciando le nuove strutture previste dal PNRR alle attuali reti di gestione delle persone affette da demenza e rafforzando la prossimità delle cure garantendo un forte coordinamento tra specialisti e medici di famiglia, che sono spesso sono i primi a dover riconoscere i “campanelli di allarme” dell’insorgenza delle demenze e indirizzare i pazienti verso lo specialista di riferimento”.
L’evento, che ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione di Iniziativa Parlamentare e Legislativa per la salute e la prevenzione, è stato organizzato con il supporto non condizionato di Eli Lilly, Biogen e Roche, e con la partecipazione di Amylyx ed Eisai.

– foto f04/Italpress –

(ITALPRESS).

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