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Emergenza obesità in Italia, sempre più bambini coinvolti

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PALERMO (ITALPRESS) – In Italia le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni, 6 milioni sono obese. Un trend in preoccupante ascesa, che coinvolge sempre di più i bambini, specie dopo la pandemia. “Sono dati allarmanti – dice in un’intervista all’Italpress il professor Silvio Buscemi, ordinario di Nutrizione clinica all’Università di Palermo e presidente eletto della Società italiana dell’Obesità per il triennio 2025/2027 -. Nel mondo ci sono circa 700 milioni di persone obese. E’ il risultato di un impatto sfavorevole che il cambiamento dei tempi, delle organizzazioni, dei sistemi di vita hanno avuto sulla nostra salute. L’obesità è ormai una malattia riconosciuta sempre più, non è solo una questione estetica, ma un serissimo problema di salute che, agganciato a tante altre realtà cliniche, come il diabete, le malattie cardiovascolari, i tumori, la sindrome delle apnee ostruttive, si associano a una qualità di vita compromessa, danneggiata, e pertanto richiede una grande attenzione”.
Secondo Buscemi di obesità si parla un pò troppo poco “come patologia, come malattia”, ma “è indubbio che sia un’emergenza che dobbiamo sicuramente affrontare e farlo nel miglior modo possibile. Idealmente dovremmo ripensare molto spesso alle nostre città, al nostro sistema di vita, di muoverci, di nutrirci. E’ una malattia, una malattia che va prevenuta e curata”.
Nei casi in cui l’obesità non si riesca a fronteggiare con la sola dieta, “abbiamo delle possibilità diverse, e in primo luogo di tipo farmacologico – sottolinea -. Per questa patologia si stanno liberando prospettive, molteplici trattamenti che si stanno dimostrando molto molto efficaci. Questi si affiancano anche alla chirurgia dell’obesità che, ad oggi, era considerato il trattamento più efficace nei casi in cui ve ne fosse indicazione. Abbiamo la possibilità di seguire molteplici vie, un panorama di scelte che ci consentirà di adattare a ogni paziente la sua cura più adatta”.
Preoccupa l’obesità infantile. “Che colpisca di più gli adulti è qualcosa su cui dovremmo ricrederci. Abbiamo vari dati che ci dicono che l’obesità infantile è notevolmente rappresentata. Negli ultimissimi anni – osserva Buscemi – c’era stato un trend che ci lasciava ben sperare, ma con il Covid si sono fatti passi indietro. L’obesità infantile è un problema importante perchè i bambini obesi di oggi saranno quasi certamente gli obesi di domani. Ma abbiamo riscontrato nei bambini anche un’elevata frequenza di fegato grosso, di ipertensione e, negli adolescenti, il diabete dell’adulto. E’ una grave emergenza che deve vederci in primo luogo attrezzati a prevenirla. Non solo noi medici, ma il sistema amministrativo, politico, sociale: famiglie e scuole. E anche lì, si è aperta una voragine”. Buscemi evidenzia che “abbiamo fatto delle attività nelle scuole ma, quando vediamo i genitori di questi bambini, vediamo spesso adulti devastati da questa ondata di obesità, che non sono in grado di gestire il problema”.
Per il professor Buscemi “deve stabilirsi un’alleanza tra le famiglie e la scuola, dobbiamo parlarne e discuterne. Spesso quando facciamo formazione riusciamo ad avere risultati”. Alla presidenza della Sio “punterò molto su questo, sul promuovere la salute, la ricerca e la cultura su un argomento, senza volersi sostituire a nessuno. C’è una maggiore attenzione al problema e anche in Sicilia stiamo cercando di organizzarci al meglio, siamo tra le regioni più virtuose. E’ fondamentale che si metta insieme una rete organizzativa che dia una risposta alle persone che hanno necessità”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Dieci agenti accusati di tortura in carcere a Reggio Emilia

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AGI – Sono accusati dei reati di tortura, lesioni ai danni di un detenuto e falso ideologico in atto pubblico. Dieci agenti di Polizia Penitenziaria, in servizio nella Casa Circondariale di Reggio Emilia, sono stati raggiunti da un’ordinanza della Procura reggiana che ha disposto la misura coercitiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e la misura interdittiva della sospensione dall’eserciziodel pubblico ufficio e servizio.

A darne esecuzione il nucleo investigativo centrale e quelli regionali dell’Emilia Romagna, di Padova e di Milano del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Il Gip ha accolto la qualificazione giuridica dei fatti prospettata dalla Procura, ritenendo sussistenti i delitti a carico degli indagati, in concorso tra loro.

Sono accusati di aver redatto tre relazioni diservizio attestanti un diverso svolgimento dei fatti. La vicenda trae origine da una denuncia presentata da un detenuto di origini tunisine in relazione a quanto accaduto all’interno dell’istituto penitenziario lo scorso 3 aprile.

Secondo il racconto del recluso, sarebbe stato picchiato da una ventina di agenti, dopo essere stato costretto a stendersi sul pavimento. Ulteriori informazioni verranno fornite nel corso dellaconferenza stampa indetta per le 15 nei locali della Procura della Repubblica dal Procuratore capo Gaetano Calogero Paci.

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Sabato bollino rosso in 15 città, attesi 40 gradi a Roma

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AGI – Aumenta la morsa del caldo sull’Italia, immersa in una lunga ondata di calore, e aumentano le città da ‘bollino rosso’, dove il rischio per la salute riguarda non solo i fragili ma tutta la popolazione. Sabato previsti picchi di 40 gradi a Roma e a Latina. Secondo il bollettino di oggi del ministero della Salute, l’allerta di livello 3, la più elevata, che oggi interessa 10 città, ne riguarderà 10 anche domani: Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo.

Dopodomani le città da bollino rosso saranno ben 15, con l’aggiunta di Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia e Messina. Allerta di livello 2 (“bollino arancione”) domani in 6 città (Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Messina e Palermo).

In ulteriore crescita anche le temperature. Quelle percepite – sempre secondo il bollettino – domani faranno registrare picchi di 38 gradi a Roma, Latina e Messina; 37 a Frosinone, Bologna, Firenze e Viterbo. Dopodomani, sabato 15 luglio, il picco di questa settimana infuocata con vette che arrivano ai 40 gradi di massima percepita a Roma e a Latina, 39 gradi a Viterbo, 38 a Bologna e Frosinone.

L’allerta di livello 3 – ricorda il ministero – indica “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche” (e “tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute”). L’allerta di livello 2 indica “condizioni meteo che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili”. 

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Roma, due persone arrestate e altre 2 denunciate per spaccio droga

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Compagnia di Roma piazza Dante hanno individuato due soggetti, entrambi stranieri di 36 e 38 anni, in Italia senza fissa dimora e già con precedenti, uno in particolare mentre cedeva dell’hashish ad un acquirente che è stato identificato e segnalato, l’altro mentre deteneva una dose di hashish e due di cocaina. La droga in entrambe le attività è stata sequestrata assieme ad alcune banconote ritenute quale provento dell’illecita attività. I due sono stati condotti in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo. Il continuo monitoraggio dell’area da parte delle pattuglie dell’Arma, ha permesso di individuare e bloccare un cittadino straniero, di 41 anni, senza fissa dimora e con precedenti, che poco prima dopo aver infranto il lunotto posteriore di un’auto in sosta, ha tentato di sottrarre dal suo interno un borsone contenente vestiti ed accessori da uomo. Lo straniero è stato bloccato e portato in caserma e denunciato per tentato furto su auto. I militari, poco dopo, sono riusciti a bloccare una nomade 20enne, mentre altri due complici sono riusciti a fuggire. I tre stavo rovistando all’interno di alcune valigie, verosimilmente rubate poco prima, e alla vista dei militari sono fuggite lasciando tutto a terra. I militari hanno raggiunto e bloccato la 20enne che è stata poi accompagnata in caserma e denunciata per ricettazione in concorso. Complessivamente i Carabinieri hanno identificato oltre 100 persone, tra straniere e italiane, alcune delle quali con profili di interesse operativo, e controllato 48 veicoli.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Carabinieri

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Al via i Palermo Ladies Open, top 10 Kasatkina la stella

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PALERMO (ITALPRESS) – Mancano poche ore ormai al via del WTA 250 del Country Time Club, torneo dotato di un montepremi di 275 mila dollari in programma dal 15 al 23 luglio. Tra le tenniste più attese c’è Daria Kasatkina, n. 10 della classifica mondiale, arrivata ieri pomeriggio a Palermo, dove è stata accolta dal direttore della competizione, Oliviero Palma. “E’ la mia prima volta nel centro storico di Palermo, e la prima impressione è sicuramente ‘caldà – ha detto in conferenza stampa la 26enne tennista russa – Ieri abbiamo già cominciato gli allenamenti, ma al tempo stesso non vedo l’ora di poter scoprire la città in tutta la sua bellezza. Ero stata qui nel 2020, però eravamo nel pieno della pandemia. Il caldo di questi giorni non ci spaventa; noi giocatrici abbiamo giocato in Australia, in Cina, e in altri posti con condizioni proibitive. Ci stiamo abituando, impariamo ad adeguarci. Sarà dura, ma è un torneo importante e la motivazione non manca”. A ospitare gli eventi collaterali dei Palermo Ladies Open sarà la discoteca del Country Time Club, che per una settimana si trasformerà nella lounge degli sponsor, e al contempo teatro di numerose iniziative, incontri formativi, come spiegato dal presidente del Country Time Club, Giorgio Cammarata, e il patron Oliviero Palma. Nel corso della i due hanno ufficializzato inoltre le wild card che daranno un valore aggiunto a un tabellone di grande qualità.”Siamo orgogliosi – sottolineano Palma e Cammarata – di presentare un tabellone di gran qualità, e una pattuglia azzurra che, con l’ingresso di Camilla Rosatello, può contare su sette giocatrici, ovvero tutte le migliori italiane. Oltre a Daria Kasatkina, che ringraziamo per sua straordinaria disponibilità, siamo felici della presenza di Qinwen Zheng che due anni fa a Palermo disputò la sua prima partita in un tabellone principale WTA. La giocatrice cinese ad appena 20 anni è già una grande protagonista del circuito e con un futuro da sicura predestinata”. In tabellone ci sono cinque giocatrici che hanno raggiunto almeno una semifinale Slam: sono, oltre a Kasatkina, Anastasia Pavlyuchenkova (ex n. 11 Wta), Elina Svitolina e Martina Trevisan e Sara Errani, che compongono la pattuglia azzurra assieme a Elisabetta Cocciaretto, Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti, Lucrezia Stefanini e Camilla Rosatello. Oltre alla licatese Dalila Spiteri, che aveva conquistato la wild card attraverso il circuito regionale “Race to Palermo” realizzato dal Country insieme al Comitato regionale della FITP, gli organizzatori hanno concesso gli altri tre ‘invitì per le qualificazioni alla 17enne serba Mia Ristic, campionessa europea Under 16 nel 2022, Aurora Zantedeschi e la 16enne palermitana Gaia Greco. Per la prima volta, il Torneo di Palermo avrà dunque due siciliane nel tabellone di qualificazione. Trasmesso in 46 paesi del mondo, i 34esimi Palermo Ladies Open avranno un tabellone principale di 32 giocatrici, mentre 16 saranno le coppie che parteciperanno al torneo di doppio, 24 le tenniste ammesse alle qualificazioni. Le partite delle qualificazioni si giocheranno sabato 15 e domenica 16 luglio, mentre da domenica 17 avranno inizio i match del tabellone principale con la finale in programma domenica 23 luglio. Sport, cultura e benessere andranno di pari passo nel corso di un torneo che sta in piedi con le forze di chi lo organizza, che in una terra come la Sicilia è una cosa straordinaria. Tutto è pronto dunque per un torneo libero e per il quale sono già stati venduti 7000 biglietti, il doppio rispetto allo scorso anno. “Una manifestazione che non ha bisogno di presentazioni, e che va valorizzata sul piano istituzionale. Eventi dinquesta elevatura danno un valore aggiunto alla nostra città. In bocca al lupo a tutti”, ha concluso l’assessore allo Sport Sabrina Figuccia. Tra i presenti alla conferenza anche Roberto Gueli, vicedirettore nazionale Rai, e presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
– Foto Italpress/xm3 –
(ITALPRESS).

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Accoltellarono donna per lite condominiale, arrestati 2 fratelli

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AGI – Gli agenti della squadra mobile della polizia hanno arrestato, eseguendo una misura cautelare disposta dal gip, due fratelli foggiani, un 23enne e un 15enne, accusati – a vario titolo – di tentato omicidio di una donna avvenuto il 3 giugno scorso in corso del Mezzogiorno, a Foggia.

Secondo la tesi dell’accusa i due avrebbero accoltellato la donna che ha riportato diverse ferite provocandole uno “shock emorragico“. Trasportata al Policlinico Riuniti la donna è stata sottoposta urgentemente ad un intervento chirurgico.

Secondo la ricostruzione della polizia alla base del tentato omicidio ci sarebbe stato un litigio – per vicende condominiali – tra la vittima e la moglie del 23enne, che vivono all’ex Onpi, il palazzo di residenza popolare che si trova alla periferia di Foggia.

Durante il litigio il 23enne è intervenuto a difesa della moglie e, con l’aiuto del fratello minorenne, ha aggredito l’altro donna ferendola. Il 23enne, che era agli arresti domiciliari per un altro reato, è andato in carcere mentre il 15enne è stato affidato all’Istituto Penale per i Minorenni di Bari. 

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Alzheimer e neuroscienze tra le maggiori priorità sanitarie del Paese

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ROMA (ITALPRESS) – Le malattie neurodegenerative e in particolare la malattia di Alzheimer rappresentano una delle più grandi sfide in ambito sanitario e medico in un Paese come l’Italia, il secondo più longevo al mondo, e si qualificano come un vero e proprio problema di salute pubblica, in crescita esponenziale, con un forte impatto per il sistema sanitario, sociale ed economico nazionale. Con queste premesse, si è tenuto oggi il convegno “Alzheimer e neuroscienze: una priorità per il Paese”, presso Palazzo Montecitorio a Roma, su iniziativa della deputata Annarita Patriarca, co-promotrice dell’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer.
In Italia, si stimano oggi circa 1.200.000 casi di demenza, con un aumento di quasi 150 mila diagnosi ogni anno e con un tasso di crescita destinato a crescere significativamente a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Inoltre, la malattia di Alzheimer, che conta 700.000 casi in Italia, si attesta come terza causa di morte tra gli over 65 in Europa occidentale a seguito di complicanze legate allo sviluppo della malattia e una delle principali cause di disabilità nella popolazione over 60 a livello mondiale. Da un punto di vista economico, in Italia i costi legati alla malattia di Alzheimer sono stimati in 15,6 miliardi di euro, di cui l’80% sono sostenuti direttamente dalle famiglie dei pazienti.
Questi dati impongono la necessità urgente di promuovere una forte sinergia tra i principali attori coinvolti: clinici, pazienti, istituzioni e industria. E’ necessario favorire una migliore presa in carico del paziente, a partire dalla diagnosi precoce della malattia, seguita da un approccio personalizzato e il rafforzamento di una rete integrata di assistenza sanitaria presente sul territorio, che faciliti l’accesso alle prestazioni, alla continuità assistenziale, e allo sviluppo di percorsi clinici e di ricerca comuni.
“L’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer è nato dal riconoscimento della presenza di necessità non soddisfatte di pazienti e familiari che si trovano ad affrontare una malattia neurodegenerativa – dichiara Annarita Patriarca -. E’ fondamentale che avvenga una forte presa di coscienza da parte delle Istituzioni circa la necessità di considerare queste patologie come un problema primario di sanità pubblica, affrontando i temi più critici in modo strutturale. Ci concentreremo quindi sull’interlocuzione con le istituzioni nazionali e regionali, il mondo accademico e scientifico, al fine di promuovere soluzioni normative e regolatorie per garantire una diagnosi precoce e accurata, un’assistenza efficace e integrata dei pazienti affetti da Alzheimer e da altre patologie neurodegenerative e neuroimmunologiche, e per supportare la ricerca nell’ambito delle Neuroscienze in Italia”.
Sul fronte della ricerca, è necessaria una collaborazione fattiva tra pubblico e privato, attraverso un finanziamento adeguato da parte dello Stato per favorire l’innovazione in ambito sanitario e il potenziamento degli investimenti nelle neuroscienze. Oggi possiamo infatti contare sull’arrivo di terapie e tecnologie innovative, la cui disponibilità rende necessaria la diffusione una corretta cultura della prevenzione e della diagnosi precoce, oltre ad associare nuovi modelli di cura a quelli già esistenti, creando strumenti di sanità pubblica in grado di renderne i benefici accessibili a tutti nel modo più efficace.
“Dobbiamo lavorare affinchè il nostro Servizio Sanitario Nazionale sia pronto a garantire nel prossimo futuro l’accesso alle migliori innovazioni terapeutiche in arrivo, attraverso una pronta diagnosi, una presa in carico efficace del paziente e un nuovo sistema di accesso precoce alle cure – dichiara Stefano Benigni, capogruppo Forza Italia in Commissione XII -. A questo proposito è necessario un cambio di prospettiva sulla patologia che preveda una dimensione sanitaria, di programmazione ed investimenti, sfruttando anche le opportunità che ci mette a disposizione il programma Next Generation EU. Ad esempio, allacciando le nuove strutture previste dal PNRR alle attuali reti di gestione delle persone affette da demenza e rafforzando la prossimità delle cure garantendo un forte coordinamento tra specialisti e medici di famiglia, che sono spesso sono i primi a dover riconoscere i “campanelli di allarme” dell’insorgenza delle demenze e indirizzare i pazienti verso lo specialista di riferimento”.
L’evento, che ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione di Iniziativa Parlamentare e Legislativa per la salute e la prevenzione, è stato organizzato con il supporto non condizionato di Eli Lilly, Biogen e Roche, e con la partecipazione di Amylyx ed Eisai.

– foto f04/Italpress –

(ITALPRESS).

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Un neonato morto tra i migranti sbarcati a Reggio Calabria

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AGI – È di un neonato il cadavere scoperto a bordo della nave ‘Dattilo’ della Guardia Costiera, che ha sbarcato 550 migranti a Reggio Calabria, proveniente da Lampedusa. Secondo quanto appreso, oltre alle questioni giudiziarie, è intervenuta prontamente la Prefettura, guidata da Massimo Mariani, che ha predisposto con effetto immediato l’assistenza particolare nei confronti della madre. La donna, di cui non si conosce ancora la nazionalità, faceva parte di un gruppo di migranti soccorsi in mare e non era stata ricoverata a Lampedusa.

Sono in corso accertamenti per stabilire le cause del decesso. Le forze dell’ordine impegnate nel servizio sono coadiuvate dalla protezione civile, dai volontari del “Coordinamento diocesano sbarchi”, e stanno operando in condizioni difficili a causa delle alte temperature che oggi interessano la città. Come in precedenza, una parte dei 550 sbarcati stamane dalla ‘Dattilo’, sarà ospitata nella palestra della scuola ‘Boccioni’, dove sono state realizzate 210 brande, e al cui interno sono ancora presenti 77 migranti, di cui sessanta minorenni, giunti con gli sbarchi precedenti. 

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