AGI – Una domenica sera di panico e caos sulla A12 vicino a Genova, in pieno rientro dal weekend: un pullman su cui viaggiavano turisti milanesi ha preso fuoco all’interno della galleria Monte Giugo e 37 persone sono state portate in ospedale, 25 per intossicazione. Il conducente del mezzo, che ha aiutato le persone a lasciare il mezzo, è stato avviato al trattamento in camera iperbarica.
Dal pullman si è sprigionata una densa nube di fumo che ha paralizzato il traffico, causando code fino a sette chilometri. In serata la situazione è gradualmente migliorata quando la A12 è stata riaperta prima in un senso di marcia e poi nell’altro.
L’incidente, dovuto al surriscaldamento del pullman, è avvenuto poco dopo le 17 al km 15 100 tra Recco e Nervi in direzione Genova. Solo alle 20.30 i vigili del fuoco hanno concluso le operazioni di spegnimento e raffreddamento del mezzo. Nella galleria, pero’, l’aria si era subito fatta irrespirabile e molti automobilisti sono corsi all’esterno. In seguito hanno potuto recuperare le vetture in quanto non erano state danneggiate dalle fiamme.
Fra le persone accompagnate in ospedale ci sono anche una donna incinta e un bimbo di 9 anni, non gravi. I soccorsi sanitari si sono concentrati nell’area dell’autogrill di Sant’Ilario con l’invio di una dozzina di mezzi di soccorso per le persone, poi accompagnate nei pronto soccorso di San Martino e Galliera. La protezione civile regionale è intervenuta con la colonna mobile per assistere le persone in coda con rifornimenti di acqua.
Alle 18,30 è stato chiuso anche il tratto Nervi Recco, nell’altro senso di marcia, in cui si erano accumulati quattro chilometri di coda. Dopo le 20,30 il personale Aspi ha aperto un varco tra le carreggiate per consentire agli automobilisti in coda nel tratto Recco Nervi di rimettersi in viaggio. Le auto hanno percorso il tratto in contromano fino alla prima uscita disponibile e in seguito c’e’ stato uno scambio di carreggiata per ripristinare la viabilità. Nel frattempo gli automobilisti erano stati invitati a “differire o procrastinare le partenze nei tratti interessati dalle chiusure” data la chiusura dell’autostrada con la via Aurelia intasata da “una mole di traffico sempre più imponente”.
Molti viaggiatori rimasti bloccati in autostrada hanno denunciato che i caselli limitrofi, come quello di Rapallo, risultavano aperti e senza segnalazioni mezz’ora dopo lo scoppio dell’incendio.