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Università, in Piemonte si formano i gastronomi di domani

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Università, in Piemonte si formano i gastronomi di domani

BRA (CUNEO) (ITALPRESS) – I gastronomi del futuro si formano a Pollenzo, una frazione del Comune di Bra, in provincia di Cuneo. È qui che nel 2004, su iniziativa di Slow Food e in collaborazione con le Regioni Piemonte ed Emilia Romagna, è nata l’Università di Scienze Gastronomiche. Un ateneo non statale legalmente riconosciuto, frequentato finora da oltre 3.300 studenti.

sat/mrv

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Alluvione in Emilia-Romagna, danni alla cultura per 65 milioni

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’alluvione che nello scorso mese di maggio ha colpito l’Emilia-Romagna ha prodotto danni per quasi 65 milioni di euro al patrimonio culturale, interessando 155 chiese, 21 musei, 91 edifici storici, 12 aree archeologiche, 5 parchi e giardini storici, 21 archivi e 13 biblioteche.
I siti più colpiti sono le biblioteche di Forlì, Lugo e Faenza, l’Archivio comunale di Forlì, i teatri di Lugo e Conselice, l’Abbazia di Cesena, la chiesa di San Francesco a Faenza, il cimitero di Faenza e numerose sale cinematografiche.
Suddividendo i danni per provincia, si scopre che a Reggio Emilia ammontano a oltre 2 milioni di euro, oltre 4 milioni a Modena, quasi 8 milioni a Bologna, 21 milioni a Ravenna, 25 milioni a Forlì-Cesena, 4 milioni a Rimini. E’ quanto emerge dalla relazione fatta oggi nel corso della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti dall’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Mauro Felicori.
“Fin dalla prima alluvione di maggio ci siamo mossi velocemente per capire l’entità dei danni, dopo la seconda alluvione abbiamo fatto il punto di cosa è successo: mi sono personalmente recato sui luoghi dell’alluvione per segnare la vicinanza della Regione alle popolazioni colpite”, spiega Felicori.
L’assessore dell’Emilia-Romagna ricorda come “è il ministero dei Beni Culturali che coordina le attività e noi collaboriamo: il governo ha rivendicato di gestire direttamente la ricostruzione; è una scelta che non abbiamo condiviso, ma tant’è. Collaboreremo e verificheremo che le cose vengano fatte, collaboreremo con il governo perchè faccia bene il proprio lavoro e collaboreremo con le realtà locali perchè i loro diritti vengano soddisfatti. Quello che più mi preoccupa? I tempi di realizzazione degli interventi: non credo proprio che qualcuno possa gonfiare i costi perchè sono già macroscopici. Bisogna estendere l’Art Bonus, il credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale, per tutto il 2024”.
Per la presidente Marchetti “come commissione Cultura valutiamo di fare sopralluoghi nei luoghi danneggiati, bisogna impedire che il tempo aumenti i danni a questi siti così importanti per la nostra storia”. “Non voglio entrare nelle polemiche sul fatto che i Comuni hanno segnalato anche cose che non c’entravano con l’alluvione, penso che si debba lavorare per la ricostruzione”, spiega Luca Cuoghi (Fdi) per il quale “archivi e biblioteche vanno messi in sicurezza”.
“Dobbiamo agire per salvare luoghi che sono la nostra storia oltre che luoghi artistici, stiamo parlando delle nostre radici. Lo Stato ha deciso di avocare a sè la ricostruzione, ma ora bisogna capire cosa fare perchè in primo luogo dobbiamo evitare che ci siano nuovi danni, serve collaborazione”, sottolinea Francesca Maletti (Pd).
Dal canto suo Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) ha rilanciato la proposta di utilizzare l’Art Bonus per reperire risorse per la ricostruzione: “Si tratta di lavori lunghi, per i quali serve però lavorare da subito a cominciare dagli archivi”, spiega Amico per il quale è opportuno impegnarsi sempre più per la raccolta fondi per intervenire sul patrimonio culturale.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Webuild, inaugurato il ponte di Braila in Romania

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MILANO (ITALPRESS) – Le due sponde del Danubio nel Sud-Est della Romania sono collegate da oggi dal nuovo Ponte di Braila, il più lungo del Paese con i suoi 1.975 metri complessivi e il secondo sospeso più lungo dell’Europa continentale, con campata centrale di 1.120 metri. L’opera, realizzata da un consorzio internazionale guidato da Webuild, è stata inaugurata oggi alla presenza del Presidente della Romania Klaus Iohannis, della Commissaria europea per i Trasporti Adina-Ioana Valean, del Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Tullio Ferrante, accompagnato dall’Ambasciatore italiano a Bucarest Alfredo Durante Mangoni, e dall’Amministratore Delegato di Webuild Pietro Salini.
“Dopo l’inaugurazione di due nuove stazioni della metro M4 di Milano degli scorsi giorni, siamo oggi orgogliosi di tagliare il nastro di un’altra opera, il Ponte di Braila, che migliorerà e semplificherà la quotidianità di tante persone ed imprese della regione, avvicinandole e creando valore – ha dichiarato Salini -. Sempre insieme a IHI, dopo la sfida tecnologica di Braila, siamo pronti a realizzare, sempre a campata unica, il Ponte record sullo Stretto di Messina, mettendo al servizio del Paese i successi che l’ingegneria italiana ottiene nel mondo. Braila rappresenta, per la lunghezza della sua campata centrale, un modello in scala 1:3 del Ponte che 2 unirà finalmente Sicilia e Calabria. Progetti che sono prima di tutto sogni che oggi il nostro Gruppo ha l’onore di rendere concreti”, ha concluso Salini. Commissionato da CNAIR – Compania Nationala de Administrare a Infrastructurii Rutiere per il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture rumeno, il progetto è stato finanziato dal programma europeo Operational Programme for Large Infrastructure (POIM). L’opera costituisce infatti un importante volano di sviluppo per l’economia dei distretti sud-orientali della Romania e per contribuire al consolidamento della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), volta al rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione. Con il ponte si apre una nuova via di transito destinata a cambiare profondamente la mobilità dell’intera regione, passando da 45 minuti necessari finora per passare da una sponda all’altra a 2 minuti dopo l’inaugurazione, per 7mila veicoli al giorno.
Il ponte, che ha visto all’opera oltre 1.350 persone e una filiera di 100 fornitori diretti, ha una larghezza di 31,7 metri e due torri alte 192,4 metri e presenta 4 corsie di marcia, con corsie di emergenza e piste ciclabili e pedonali. L’opera presenta un impalcato sospeso sulle acque del Danubio a circa 40 metri di altezza, permettendo quindi il passaggio delle navi oceaniche di medie dimensioni, ed è retto da due cavi portanti generati dall’intreccio di oltre 18.000 fili di acciaio. I cavi hanno un peso complessivo di 6.775 tonnellate e una lunghezza complessiva di 38.000 chilometri, poco meno della circonferenza della Terra. I cavi sono ancorati a due torri in cemento armato che raggiungono un’altezza massima di 192,4 metri sul livello del mare.
Il suo impalcato si compone di 86 segmenti, di peso medio pari a 260 tonnellate ciascuno, realizzati nella vicina fabbrica di Braila dell’italiana Fincantieri. Per la sua realizzazione, sono state impiegate 21.000 tonnellate di acciaio e circa 12.000 metri cubi di calcestruzzo armato. Per le fondazioni, sono stati invece utilizzati pali di 1,8 metri di diametro fissati a una profondità massima di 45 metri.
Il Ponte di Braila, testato per resistere a venti fino a 270 chilometri orari e a fenomeni sismici di forte intensità, è frutto della collaborazione con IHI, la società giapponese che ha realizzato anche il Ponte sullo Stretto di Akashi in Giappone, il secondo ponte sospeso più lungo al mondo, e che è parte del Consorzio Eurolink, guidato da Webuild, che realizzerà il Ponte sullo Stretto di Messina.
Il Gruppo ha realizzato nel mondo 1.018 chilometri di ponti e viadotti. Tra gli altri, il Ponte Genova San Giorgio, completato nel 2020 in Italia in tempi record, il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia, il più largo ponte sospeso ibrido a livello mondiale al momento della sua realizzazione, e il Long Beach International Gateway in California, tra i ponti più alti degli Stati Uniti.
-foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).

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Cardiochirurgia pediatrica Palermo, nuova unità Civico con il San Donato

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PALERMO (ITALPRESS) – Al via le attività del nuovo reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’Arnas Civico di Palermo. La nuova unità è stata realizzata ed è gestita in collaborazione con il Gruppo San Donato di Milano.
«Un progetto di eccellenza – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani -, una realtà che ritorna dopo tanti anni nel capoluogo siciliano. Non ci saranno più viaggi della speranza per i piccoli pazienti siciliani e questo è un grande passo in avanti. Diamo sicurezza anche alle famiglie dei bambini in cura, che potranno affrontare le situazioni più complicate sapendo di essere assistiti al meglio e con attorno le persone care. Tutto questo si collega anche al grande progetto del Polo pediatrico di Palermo: a breve partiranno i finanziamenti».
«Siamo onorati – aggiunge Kamel Ghribi, presidente dell’Ircss Policlinico San Donato e vicepresidente del Gruppo San Donato – di prendere parte a questo grande progetto che consente dopo tanti anni la riapertura del reparto di cardiochirurgia pediatrica del Civico. Questo denota che quando le eccellenze del pubblico e del privato si incontrano non possono che nascere iniziative virtuose, volte a migliorare l’assistenza sanitaria e soprattutto la qualità di vita dei malati e delle loro famiglie».
Il 4 e il 5 luglio sono già stati effettuati i primi due interventi nella nuova struttura: la chiusura di un difetto interatriale in un paziente congenito adulto e una correzione in toracotomia di anello vascolare su un bambino di tre anni.
«Entrambi i pazienti – spiega l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo – sono siciliani ed erano in lista d’attesa per essere operati al Policlinico San Donato di Milano. Siamo certi che, in un più ampio disegno temporale, la cardiochirurgia pediatrica di Palermo diventerà sempre più autonoma e sarà caratterizzata dagli altissimi livelli che hanno caratterizzato la storia di questo reparto».
«Siamo molto felici di quello che abbiamo creato – afferma Alessandro Giamberti, responsabile dell’unità di Cardiochirurgia pediatrica dell’Irccs Policlinico San Donato e direttore del reparto del Civico di Palermo. – Il nostro obiettivo è garantire la continuità della qualità e dell’eccellenza dei professionisti che lavorano nell’èquipe. Da questo momento, e per i prossimi anni, il Policlinico San Donato e l’Arnass Civico sono due realtà gemelle».
«Una sinergia concreta, un collegamento funzionale che sta dando risultati importantissimi – è il commento del direttore generale dell’Arnas Civico Roberto Colletti. – Proseguiremo su questa strada, cercando di costruire un gruppo sempre più affiatato e con una formazione e competenze eccellenti».
L’èquipe medica è composta da: quattro cardiochirurghi, undici anestesisti/rianimatori, cinque perfusionisti, due cardiologi, 47 infermieri, 15 operatori socio-sanitari.
La nuova unità, interamente ristrutturata in armonia con le normative più recenti in materia, si trova al secondo piano del padiglione 12 dell’ospedale Civico di Palermo, già in precedenza destinato all’attività di cardiochirurgia pediatrica. I posti letto disponibili sono diciotto: undici per pazienti pediatrici e pazienti adulti che presentino patologie cardiache dalla nascita, tre neonatali e cinque di terapia intensiva.
Il complesso operatorio ha a disposizione due sale operatorie, dotate di tutte le apparecchiature più recenti, e una terza sala è in corso di ristrutturazione e sarà pronta a breve. All’interno della nuova unità operativa, tra i macchinari specialistici, ci sono anche due strumenti per la circolazione extracorporea e due apparecchi Ecmo (Ossigenatore extracorporeo a membrana) di ultima generazione. Sono disponibili, inoltre, due angiografi, mentre una terza sala angiografica è in corso di definizione.
-foto ufficio stampa Regione Siciliana-
(ITALPRESS).

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Abodi “Santanchè ha dato risposte esaurienti”

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Abodi

FIRENZE (ITALPRESS) – “Noi andiamo avanti perché riteniamo che il ministro Santanchè abbia dato risposte esaurienti, c’è una compattezza del governo su questo punto”. Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, a margine di un evento legato al premio Fair Play Menarini, a Firenze, a chi gli ha chiesto un commento alla mozione di sfiducia presentata dal M5S nei confronti del ministro Santanchè.

xb8/sat/gtr

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Individuati gli hotel dove la mafia voleva coinvolgere la ‘ndrangheta nella strategia stragista

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AGI – Dopo gli attentati in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, esponenti siciliani di Cosa nostra avrebbero proposto alla ‘ndrangheta calabrese l’adesione alla cosiddetta “strategia stragista” portata avanti in quel periodo. E uno o più di questi incontri, secondo quanto testimoniato nel corso degli anni da diversi collaboratori di giustizia, sarebbero avvenuti negli alberghi sequestrati stamane dalla Guardia di finanza di Catanzaro.

In particolare gli incontri sarebbero avvenuti in un complesso alberghiero del Vibonese. L’operazione ha portato al fermo di 4 persone e al sequestro di beni per un valore complessivo di 11 milioni e mezzo di euro. Una circostanza che, sottolinea la procura del capoluogo calabrese, conferma indirettamente “la rilevanza delle aziende sequestrate”. 

 

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Misure cautelari a 5 imprenditori, sequestro da 5 milioni a Caserta

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Misure cautelari a 5 imprenditori, sequestro da 5 milioni a Caserta

CASERTA (ITALPRESS) – I finanzieri di Caserta hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali nei confronti di cinque imprenditori della stessa provincia. I cinque sono accusati di operazioni distrattive compiute con l’intento di sottrarsi al pagamento delle imposte. Disposto anche il sequestro preventivo della somma di oltre 5 milioni di euro.

col4/gtr

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‘Ndrangheta, 4 fermi e sequestro per 11,5 milioni da Gdf Catanzaro

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'Ndrangheta, 4 fermi e sequestro per 11,5 milioni da Gdf Catanzaro

CATANZARO (ITALPRESS) – Quattro persone fermate e beni per circa 11,5 milioni di euro, tra cui un villaggio turistico del Vibonese, sequestrati. È il risultato dell’operazione della Guardia di finanza di Catanzaro. Le persone fermate sono accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento alla latitanza.

col4/gtr

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Esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio

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AGI – A Roccarainola, nel Napoletano, stamane c’è stata un’esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio. I carabinieri della compagnia di Nola sono sul posto con i vigili del fuoco.

Da una prima ricognizione sul posto, non risultano vittime. Tuttavia, non è ancora stato rintracciato un operaio.

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