AGI – In un momento drammatico per tanti dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, parte stasera al Maxxi la ventinovesima edizione del MedFilm Festival, la rassegna del cinema del Mediterraneo. Per 11 giorni si potranno incontrare i protagonisti del grande schermo e assistere in sei diversi luoghi romani, oltre che online, ad anteprime e visioni di film provenienti da 40 Paesi.
Come ha scritto nella sua introduzione la fondatrice e direttrice artistica del Festival, Ginella Vocca, “sono tempi che attentano alla pace, spargono il sangue e ritrovano l’homo homini lupus: arrendersi all’esistente è rischio sensibile e sciagura incipiente”. Proprio contro questo rischio il Festival “rimane dentro la sua vocazione di essere immagine e immaginario di vita, dove si incontrano istituzioni e società civile, per vedere e soprattutto ascoltare, le voci di chi è considerato “gli altri”, le voci di un Mediterraneo di vita e di ipotesi di futuro da costruire insieme”.
I film in concorso sono 8, da 8 Paesi diversi; quello che inaugura il festival è Endless Borders del regista iraniano Abbas Amini, dedicato al tema purtroppo sempre più attuale dell’esilio e dei rifugiati. L’ospite d’onore dell’edizione, nel semestre di presidenza del Consiglio Ue, è la Spagna, con un premio alla carriera alla madrina del festival, l’attrice spagnola Angela Molina. Ci sarà poi un focus speciale sulla figura della grande cantante greca Maria Callas, “voce del Mediterraneo” nel centenario della nascita.