MILANO (ITALPRESS) – E’ stato un rally più duro delle aspettative, con terreni sporchi e bagnati fino al sabato, che hanno complicato non poco la vita dei piloti, quello disputato in questo fine settimana sulle strade della Repubblica Ceca, dell’Austria e della Germania. Ad agguantare la vittoria del primo Rally dell’Europa Centrale è stato Thierry Neuville su Hyundai che ha saputo approfittare dell’uscita dai giochi di Elfyn Evans su Toyota per un incidente alla SS11, che gli ha consentito di scavalcarlo in classifica, ma che soprattutto ha determinato una gestione oculata della gara da parte di Kalle Rovanpera (Toyota) al quale bastava un buon piazzamento per laurearsi per la seconda volta consecutiva campione del mondo. Uscito di scena il compagno di squadra e diretto rivale per il titolo, il finlandese, che fino a quel momento aveva dominato sui terreni bagnati e sporchi del venerdì e del sabato, ha corso ancora qualche rischio per restare al comando, ma alla fine ha preferito amministrare il vantaggio in classifica generale, lasciando lo scettro della gara a Neuville. Dal punto di vista delle gomme, la strategia delle squadre è stata fortemente condizionata dalle condizioni meteo, che sono state peggiori del previsto, così come più difficili di quanto preventivato da molti alla vigilia si sono rivelate le prove speciali del venerdì e del sabato, caratterizzate da fondi pieni di fango a causa dei tagli, veloci e resi ancora più scivolosi dalla pioggia, caduta in abbondanza. Così al venerdì e al sabato a dominare la scena sono state le gomme da bagnato Cinturato. Le P Zero soft, che erano le prime per questo rally, dopo una prima apparizione nelle due prove di apertura a Praga, hanno riguadagnato definitivamente spazio solo a partire dai secondi passaggi del sabato, quando le prove speciali sono state meno bagnate che al mattino. Domenica, come previsto dagli ingegneri Pirelli nell’analisi post-ricognizioni, sono apparse anche le P Zero Hard su quasi tutte le vetture (hanno fatto eccezione le Toyota di Rovanpera e Sebastien Ogier, che hanno puntato tutto sulle soft), complice l’asfalto asciutto e le temperature più alte. “Le Cinturato Wet hanno dimostrato ancora una volta la loro affidabilità anche in condizioni così difficili, con asfalti sui quali il grip era davvero molto scarso, non solo per la pioggia, ma anche per i molti detriti presenti sulla superficie, nonostante i numerosi dispositivi antitaglio – sottolinea Terenzio Testoni, Pirelli Rally activity manager – Le 12 gomme da bagnato a disposizione di ciascun equipaggio hanno assicurato oltre che l’aderenza anche grande affidabilità, durata e prestazioni”. “In Giappone ci aspettiamo condizioni meno impegnative di queste, ma non troppo alla fine: la pioggia è una costante anche di quel rally – chiosa – Complimenti a Kalle, che in condizioni difficili dimostra sempre la sua classe, e a tutta la Toyota per il titolo piloti, che arriva appena una gara dopo quello costruttori conseguito in Cile”. Nel Rally2 l’ha spuntata Nicola Ciamin su Skoda Fabia, ma Andreas Mikkelsen conquistando la power stage è riuscito ad aggiudicarsi il titolo stagionale di categoria.
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