ROMA (ITALPRESS) – La commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, presieduta da Claudio Marotta, ha ascoltato oggi la presidente del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), Maria Cristina Cafini, che ha illustrato la relazione sulle attività svolte nel 2023. Sulla relazione la commissione ha espresso parere favorevole all’unanimità.
Cafini ha illustrato le funzioni del Corecom Lazio, che è innanzitutto l’istituzione con funzioni di garanzia e controllo nel settore radiotelevisivo, a queste, con legge regionale sono stati aggiunti compiti sull’informazione per l’uso corretto e responsabile delle tecnologie e contrasto al cyberbullismo.
In più ci sono funzioni delegate dall’autorità nazionale, l’Agcom, che riguardano il rispetto della par condicio, la risoluzione delle controversie tra utenti e operatori telefonia, tv, internet.
“Siamo riusciti ad eliminare lo spaventoso arretrato che avevamo nell’esame delle controversie – ha dichiarato la presidente – Adesso rispettiamo tutti i parametri stabiliti da Agcom e per questo nel 2023 abbiamo ricevuto una premialità, rientriamo già nei parametri, più rigidi, decisi per il 2024”.
Fra le attività menzionate nella relazione, di particolare rilievo il monitoraggio e la vigilanza sull’emittenza radiotelevisiva, servizio appaltato all’esterno, i messaggi elettorali autogestiti e la gestione dei “programmi per l’accesso”, trasmissioni Rai dedicate alle associazioni, che hanno la possibilità di raccontare le proprie attività: “Siamo passati da 4 richieste a trimestre, alle 46 complessive del 2023”, ha spiegato Cafini.
Fra le iniziative messe in atto nel 2023, la presidente del Corecom ha ricordato il patentino digitale, dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, l’introduzione della materia sperimentale nelle scuole primarie per l’educazione digitale, corsi di formazione alla “media education”, il laboratorio di giornalismo, rivolto a ragazzi più grandi, l’osservatorio sui minori e lo sportello web per la tutela della reputazione digitale, gli stati generali dell’informazione, messi a punto nel 2023 e in fase di realizzazione.
E’ stata infine avviata una interlocuzione con la Rai, per il momento senza risultati, per l’ampliamento delle edizioni del tg regionale per non udenti e per l’utilizzazione del linguaggio dei segni anche per la trasmissione Buongiorno Regione. “Non abbiamo, come Regione, un contratto di servizio con la tv pubblica – ha dichiarato Cafini – per questo il nostro potere contrattuale non è molto”.
Chiara Iannarelli (FdI) ha espresso “apprezzamento per la ricchezza delle attività” e ha chiesto maggiori informazioni sulla scelta degli operatori che realizzazione le campagne per le scuole”. L’esigenza di aumentare il livello di conoscenza sulla realtà digitale fra i ragazzi, a partire dalle scuole è stata espressa anche da Edy Palazzi (FdI), mentre il presidente Marotta, prima di chiudere la seduta, ha chiesto di approfondire “la tematica del contratto di servizio con la Rai”.
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