AGI – Con i soldini del suo compleanno ha voluto pagare la colazione ai soccorritori che vedeva al lavoro nella strada sotto casa, in via Borse ad Alfonsine nel Ravennate.È la storia di Dalida, 7 anni il 18 maggio scorso, che sembra uscita dal libro Cuore: un compleanno tanto atteso che doveva vedere la sua prima festa con i compagni della prima elementare, ma che l’alluvione – che comunque ha coinvolto solo parte del paese, fortunatamente non la sua casa – ha trasformato in una festicciola in casa con gli zii i cuginetti e i nonni, mentre fuori suonavano le sirene d’allarme, e alla gente si raccomandava di salire ai piani alti.
La bimba, che compie gli anni un giorno prima della mamma, però non si è persa d’animo e ha capito al volo la situazione: ai soccorritori sotto casa al lavoro, del Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud, ha voluto regalare un disegno, con al centro un grande arcobaleno e al lato due alberi, poi andata nel forno del paese portando i suoi soldini per la colazione.
I soccorritori si sono commossi e hanno voluto ringraziarla pubblicamente: una storia che non cerca pubblicità, ma che vuole raccontare come può vivere un bambino un vento così tragico.
“Mi ha detto: ‘Mamma non fa niente per il compleanno’ – racconta all’AGI la mamma Katiuscia Maranini di Alfonsine – io e la mia bimba abbiamo compiuto gli anni durante l’alluvione, lei il 18 maggio, io il 19, proprio nei giorni culmine; lei ha ricevuto in regalo soldini perché non c’era modo di girare i negozi e nient’altro. La bimba aveva paura per noi e per gli animali, quando l’ho informata che i ‘dadi’ che ci hanno salvato andavano al forno di Michela Fabbri per la colazione, è andata nel cassetto dove ha il suo ‘portafoglino’ e ha detto: ‘Mamma, gliela pago io'”. Ha preso un disegno fatto da lei che le piaceva e ha scritto la frase “Grazie di tutto” Dalida, io ho consegnato tutto al forno”.
Il comune di Alfonsine, solo in parte allagato, è vicino a Lugo e Sant’Agata sul Santerno, gravemente alluvionati: il cuore del paese è stato salvato dall’alluvione anche grazie al sacrificio dei contadini che hanno consentito che l’acqua fosse dirottata verso i loro campi.
Il lavoro dei volontari ha fatto il resto, ma la paura è stata tanta. L’acqua si è così fermata proprio all’inizio della strada dove abitata Dalida. “La bimba ha capito l’emergenza, alla sua festa ci teneva tanto, ma ha affrontato la cosa meglio di un adulto, senza fare capricci e senza pretendere niente – racconta ancora la mamma – vedeva le macchine che passavano con gli altoparlanti che dicevano di salire ai piani alti, comunque le telefonate che arrivano dal sistema d’allarme messo su dalla bassa Romagna, i vigili e i carabinieri che venivano a suonare per dire di stare attenti e di andare ai piani alti perché avevamo l’argine del Senio veramente alto, grazie a Dio è arrivato al limite ma si è fermato. Quando le ho detto, dobbiamo rimandare la festa, mi ha risposto “Non c’è nessun tipo di problema, è una bimba grande mentalmente, penso che questo suo essere spaventata l’ha spinta ancora di più ad volere mostrare la sua riconoscenza verso queste persone che realmente hanno salvato il centro di Alfonsine”.
I soccorritori hanno poi chiesto di incontrare la bimba e lei non si è sottratta: “È andata tranquilla e serena – racconta ancora la mamma – ha parlato con loro, ha voluto vedere i campi allagati per rendersi conto di come era stato salvato il paese, le abbiamo chiesto se ricordava la strada per andare dalla bisnonna, che non c’è più. Ha voluto vedere, poi si è messa a mangiare il salame con i volontari che ci hanno aiutato”.